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lunedì 5 aprile 2021 ore 15:13
giuliana gabrielli

Mobilità 2021: modelli, autodichiarazioni ed elenchi ufficiali

LA TECNICA DELLA SCUOLA

https://www.tecnicadellascuola.it/mobilita-2021-modelli-autodichiarazioni-ed-elenchi-ufficiali


lunedì 5 aprile 2021 ore 15:06
giuliana gabrielli

SERENA PASQUA E PASQUETTA  A TUTTI


mercoledì 6 gennaio 2021 ore 17:07
giuliana gabrielli

Prove Invalsi, si cercano osservatori esterni: i bandi regionali. Ma le prove si faranno?

 

 

https://www.tecnicadellascuola.it/prove-invalsi-si-cercano-osservatori-esterni-i-bandi-regionali-ma-le-prove-si-faranno


mercoledì 6 gennaio 2021 ore 17:05
giuliana gabrielli

Rientro a scuola regione per regione, la nostra INFOGRAFICA

La Tecnica della Scuola

 

http://ttps://www.tecnicadellascuola.it/rientro-a-scuola-regione-per-regione-la-nostra-infografica


venerdì 18 settembre 2020 ore 15:26
giuliana gabrielli

La musica si fa!

Eccola qui la nota prot.DGOSV 16495 del 15 settembre 2020.

E adesso cercheremo di approfondire il fatto che non di sola sicurezza si tratta...andiamo avanti.....

https://www.facebook.com/photo/?fbid=10223635031332932&set=pcb.10223635032692966


mercoledì 26 agosto 2020 ore 15:32
giuliana gabrielli

GPS Graduatorie provinciali supplenze: tutti i motivi di esclusione

Di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/gps-graduatorie-provinciali-supplenze-tutti-i-motivi-di-esclusione/


venerdì 7 agosto 2020 ore 15:04
giuliana gabrielli

Protocollo di sicurezza, come ripartirà la scuola. TESTO DEFINITIVO E FIRMATO. Scaricalo

Di Andrea Carlino

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/protocollo-di-sicurezza-via-libera-dopo-incontro-ministero-sindacati/


venerdì 7 agosto 2020 ore 14:59
giuliana gabrielli

Graduatorie provinciali e di istituto Licei Musicali: requisiti di accesso alla prima e seconda fascia

Di Antonio Marchetta

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/graduatorie-provinciali-e-di-istituto-licei-musicali-requisiti-di-accesso-alla-prima-e-seconda-fascia/


venerdì 7 agosto 2020 ore 14:53
giuliana gabrielli

Concorsi scuola, quando e come si svolgeranno le prove. Tutte le info

Di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/bandi-concorsi-in-gazzetta-straordinario-ordinario-secondaria-e-ordinario-infanzia-primaria-domande-dal-28-maggio-come-sono-suddivisi-i-62-000-posti/


domenica 12 luglio 2020 ore 16:01
giuliana gabrielli

Concorso straordinario per abilitazione, bando: chi può partecipare, cosa devo studiare, le prove. Proroga al 15 luglio

di redazione 

Orizzontescuola

https://www.orizzontescuola.it/concorso-straordinario-secondaria-per-abilitazione-domande-dal-28-maggio-al-3-luglio/


domenica 12 luglio 2020 ore 15:49
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Scuola, mobilità annuale:
domande dal 13 al 24 luglio

Il personale della scuola (docente, educativo ed ATA) ha la possibilità di partecipare alla “mobilità annuale”, cioè di poter prestare servizio per un anno, in una scuola diversa da quella in cui si è titolari o assegnati da ambito territoriale, nella stessa o di altra provincia, senza modificare la propria sede di titolarità. Due gli istituti possibili: l’utilizzazione e l’assegnazione provvisoria.

Mercoledì 8 luglio è stato sottoscritto in via definitiva il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per il personale docente, educativo e ATA - triennio 2019-2022. Scarica il testo del CCNI.

L’incontro in remoto ha rappresentato l’occasione per chiarire anche i tempi e le modalità di attuazione che regoleranno la prossima mobilità annuale: il Capo Dipartimento dott. Bruschi, ha indicato nei termini dal 13 luglio al 24 luglio il periodo utile alla presentazione delle domande.

Nello speciale sarà presto disponibile la scheda di approfondimento dove viene riassunta la normativa e fornite utili informazioni e indicazioni per districarsi nella compilazione delle domande.

Continua a leggere la notizia

Speciale utilizzazioni e assegnazioni provvisorie


sabato 4 luglio 2020 ore 18:38
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto, eliminare i titoli artistici significa eliminare la dignità del docente di strumento musicale. Lettera

ORIZZONTESCUOLA

inviata da Luciano Tortorelli Concertista, ricercatore musicale e didatta – Gentile Ministro Azzolina, in Italia vi sono ancora tanti ragazzi che amano l’arte e che si distinguono nel resto del mondo per le proprie capacità e per il proprio talento, suffragato da tanto studio e da tante rinunce.

In Italia vi sono ancora tanti studenti che credono di poter coronare i propri sogni semplicemente con i propri meriti. Questi ragazzi hanno il diritto di potersi affermare, perché si sono formati con ideali che non consentono di cercare un posto di lavoro bussando alla porta del politico di turno, truccando i propri titoli, accaparrandosi con il calcolo attestati ridicoli che ancora oggi permettono qualche punto in più in graduatoria.

Sono ragazzi abituati a crescere, a formarsi, per ciò che realmente amano. Nel nostro paese il talento, il merito, si rivelano sempre più scomodi, a volte sono temuti, e per questo vanno eliminati.

Non serve più un bravo artista che trasmetta la sua passione agli studenti, non serve un bravo concertista che sia da modello per le future generazioni. Serve chi serve!

Con logiche oscurantiste si continua a falciare l’ultima parvenza di dignità ad un lavoro che realizzato bene può salvare tante vite oltre che innalzare il livello culturale e la sensibilità estetica di un intero paese.

Eliminare i titoli artistici per l’accesso all’insegnamento nelle smim e nei licei musicali significherà creare un maggiore squilibrio meritocratico in una tipologia di reclutamento che ha già prodotto i suoi danni.

Sarà pur vero che in sporadiche circostanze le valutazioni dei titoli artistici sono state spesso realizzate male e che persino il mio maestro (il noto chitarrista e compositore fiorentino Alvaro Company) abbandonò una commissione rifiutandosi di attribuire lo stesso punteggio a concerti veri propri ed a concerti tenuti in parrocchia.

Sarà pur vero che si sono creati benché raramente alcuni conflitti di interesse, ma questo non è il motivo per abbattere dei requisiti fondamentali utili alla selezione di docenti che hanno un compito davvero arduo: motivare, impostare, educare al bello, creare il pubblico del futuro e, forse, individuare anche qualche nuovo concertista.

Potrei elencare tanti nomi di concertisti validi che ad oggi insegnano nelle SMIM e nei Licei Musicali, docenti degni di stima perché continuano la propria attività artistica tra mille sacrifici pur avendo a disposizione solo il sabato e la domenica, viaggiando senza tregua, elemosinando quel poco di tempo libero per studiare.

Questi docenti caro Ministro, non sono folli, non sono esaltati, sono semplicemente dei veri musicisti. E chi ha la musica nel sangue non riesce a fare altro che tenere concerti.

Eliminare i titoli artistici significa eliminare la dignità del docente di strumento musicale.

Nel resto d’Europa l’insegnamento dello strumento avviene nelle scuole di musica statali, strutture ed edifici autonomi con sale concerto e persino con appartamenti per i docenti ospiti.

Quante volte mi è capitato di essere stato invitato in queste strutture in Polonia, Finlandia, Rep.Ceca etc. dove studenti di 16 anni hanno già terminato il programma di studi del primo livello del nostro Conservatorio, mentre i nostri studenti a venti anni ancora si interrogano su cosa fare da grande.

Da ciò ne conviene che rispetto alle normative europee, con l’eliminazione dei titoli artistici, l’Italia farà più di un passo indietro, in quanto le scuole non potranno più garantire un’adeguata preparazione per gli studenti che intenderanno proseguire gli studi al Conservatorio.

Mi auguro dunque che si possa migliorare con criteri più trasparenti un sistema ad oggi adottato in tutto il resto del mondo. Perché l’Arte non può essere mercificata e perché la musica “cambia lo sguardo”.


sabato 4 luglio 2020 ore 18:34
giuliana gabrielli

Classi con meno di 15 alunni, ecco quando. 50mila docenti ed ATA in più, ma licenziati se ci sarà lockdown. Testo emendamento

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/si-a-classi-anche-con-meno-di-15-alunni-50mila-docenti-ed-ata-in-piu-ma-licenziati-se-ci-sara-lockdown-emendamenti-approvati/


sabato 4 luglio 2020 ore 18:31
giuliana gabrielli

Graduatorie provinciali e di istituto, BOZZE Ordinanza e tabelle valutazione titoli, le modifiche

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Supplenze per il biennio 2020/21 e 2021/22: sindacati e Ministero al lavoro per l’aggiornamento delle graduatorie provinciali e di istituto. Ecco le bozze delle tabelle di valutazione dei titoli. 

N.B. Trattandosi di una bozza potrà ancora subìre modifiche anche notevoli. Il testo infatti, dopo il confronto con i sindacati, dovrà essere inviato al CSPI per il prescritto parere e solo successivamente potrà essere pubblicato in forma definitiva.

Secondo quanto indicato dalla bozza dell’ordinanza, le graduatorie provinciali saranno suddivise in due fasce

Le due fasce delle GPS graduatorie provinciali delle supplenze

Le GPS saranno distinte in prima e seconda fascia.

La prima per i docenti in possesso del titolo di abilitazione (riguarda quindi anche i docenti attualmente iscritti nella prima fascia di istituto)

La seconda  per i docenti in possesso

  • del titolo di studio + 24 CFU oppure
  • precedente inserimento del triennio 2017/20
  • oppure abilitazione per altra classe di concorso o grado di scuola.

Saranno utilizzate per l’attribuzione delle supplenze al 31 agosto o 30 giugno, residue dopo lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento.

Supplenze

Possono essere

  • fino al 31 agosto
  • fino al 30 giugno
  • temporanee (max ultimo giorno di lezione)

Per l’attribuzione delle supplenze fino al 31 agosto e 30 giugno si utilizzano le GaE (Graduatorie ad esaurimento).

Per i posti residui dalle GaE sarà possibile attingere dalle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS).

Le modifiche apportate alla bozza dell’ordinanza dopo il confronto con i sindacati

Graduatorie di istituto

Saranno ancora costituite da prima, seconda e terza fascia e rimangono di competenza dei Dirigenti Scolastici, che le utilizza per il conferimento delle supplenze temporanee (max ultimo giorno di lezione).

La bozza dell’ordinanza

https://www.orizzontescuola.it/graduatorie-provinciali-e-di-istituto-bozze-tabelle-valutazione-titoli-master-scende-a-05-punti-cambia-servizio-non-specifico/

Le bozze delle tabelle di valutazione dei titoli

Gli aspiranti che richiederanno di accedere alle GPS di prima e seconda fascia saranno graduati secondo apposite tabelle di valutazione dei titoli.

Ess sono distinte per infanzia primaria, secondaria I e II grado, ITP, Sostegno, Personale educativo

Infanzia e primaria

GPS prima fascia infanzia e primaria BOZZA


giovedì 25 giugno 2020 ore 15:54
giuliana gabrielli

autoconvocatiscuoleroma

Ricordiamo a tutti l'importante appuntamento di oggi,25 giugno 2020. dalle ore 17,30 in piazza San Silvestro, al centro di Roma. Noi saremo li con lo striscione degli autoconvocati e con un altro lavoro coreografico cheabbiamp preparato questa mattina . I volantini e l'evento li trovate nella pagina facebook di priorità alla scuola Roma. Tutti si lamentano ma senza mobilitazione le cose di cui ci lamentiamo difficilmente cambieranno. E' questo il momento in cui bisogna insistere di più. Facciamo girare l'evento e ritroviamoci presto in piazza come docenti. Ci saranno lavoratori della scuola, genitori, bambini, studenti e docenti. Un abbraccio a tutte/i 


giovedì 25 giugno 2020 ore 15:24
giuliana gabrielli

Concorso straordinario per il ruolo, max 20 punti per i titoli. Quali valgono [LA TABELLA]

https://www.orizzontescuola.it/concorso-straordinario-per-il-ruolo-max-20-punti-per-i-titoli-quali-valgono/


giovedì 25 giugno 2020 ore 15:23
giuliana gabrielli

Concorso straordinario, NUOVA BOZZA DECRETO: Ministero propone 8 quesiti a risposta aperta in 150 minuti per la prova scritta

di redazione

https://www.orizzontescuola.it/concorso-straordinario-nuova-bozza-decreto-ministero-propone-8-quesiti-a-risposta-aperta-in-150-minuti-per-la-prova-scritta/


giovedì 25 giugno 2020 ore 15:21
giuliana gabrielli

Procedura abilitazione docenti secondaria, aperte le iscrizioni. Requisiti, Link e guida compilazione domanda

di redazione

https://www.orizzontescuola.it/procedura-abilitazione-docenti-secondaria-aperte-le-iscrizioni-requisiti-link-e-guida-compilazione-domanda-pdf/


giovedì 25 giugno 2020 ore 15:19
giuliana gabrielli

Immissioni in ruolo docenti secondaria 2020/21: 50% GaE, 50% concorsi. Fascia aggiuntiva e call veloce le novità

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/immissioni-in-ruolo-docenti-secondaria-2020-21-50-gae-50-concorsi-fascia-aggiuntiva-e-call-veloce-le-novita/


mercoledì 3 giugno 2020 ore 21:45
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto, punteggi saranno valutati da Ufficio Scolastico. Dati docenti inseriti in Anagrafe nazionale. Novità

di Alberto Ariotti

ORIZZONTESCUOLA

Graduatorie d’Istituto di seconda e terza fascia, novità anche sulla validazione delle domande che, presentate in modalità telematica, saranno inviate all’ufficio Scolastico territoriale. 

Le novità previste sul rinnovo delle graduatorie di seconda e terza fascia d’istituto e la loro trasformazione in provinciali, riguardano anche la procedura di gestione delle domande.

Precedente procedura

Prima di questo rinnovo, l’iscrizione alle graduatorie di II e III fascia d’istituto prevedeva la compilazione telematica dell’istanza che veniva inviata a una prescelta istituzione scolastica che ne curava la validazione, il calcolo del punteggio e la conservazione. La successiva compilazione del modello B permetteva al candidato di poter scegliere le 20 sedi a cui inviare la propria candidatura, ma solo dopo la validazione da parte della prima scuola. Un onere non da poco per le segreterie.

Nuova procedura

Il nuovo procedimento per riapertura e aggiornamento graduatorie di istituto di seconda e terza fascia, inserito nel Decreto Scuola già approvato al Senato e dal 3 giugno in Aula alla Camera,  rivede anche la procedura di validazione e definizione delle graduatorie, che ora compete dagli uffici scolastici territoriali con il possibile supporto delle istituzioni scolastiche.

Con questa novità le segreterie saranno alleggerite da un compito gravoso che si inseriva tradizionalmente in un periodo già denso di incombenze.

Inoltre permetterà di avere una maggiore uniformità nella valutazione delle istanze, riguardo al calcolo dei punteggi e anche alla validazione dei titoli di accesso alle singole classi di concorso che, con l’ultimo riordino, in taluni casi, è di difficile interpretazione e ha creato contenziosi.

Si sceglie una sola provincia

Nella nuova procedura rimane la consueta scelta, da parte dell’aspirante docente, di una sola provincia di destinazione.

Il docente parteciperà per tutta la provincia all’attribuzione delle supplenze residue al 30 giugno e 31 agosto dopo lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento

Potrà inoltre scegliere  fino a 20 scuole di interesse per l’attribuzione delle supplenze temporanee (max ultimo giorno di lezione).

Dati dei docenti nell’Anagrafe telematica nazionale

Infine la procedura telematica permetterà di archiviare i dati degli aspiranti docenti nell’anagrafe telematica nazionale dei docenti, voluminoso e costoso database nazionale, già previsto nel 2011 dall’allora ministro del MIUR Maria Stella Gelmini, che aveva avuto non pochi detrattori e il cui progetto era stato momentaneamente accantonato, ma che ultimamente sembra aver risvegliato l’interesse da parte del dicastero.

Lo scopo di questo data base sarebbe quello di fornire ai genitori uno strumento in più per la valutazione delle istituzioni scolastiche, attraverso l’analisi on line del curriculum dei docenti e di porre le basi a una ragionata e funzionale carriera del corpo docente.

Graduatorie di istituto docenti diventano provinciali e digitali. Atteso un milione di domande

 

 


venerdì 29 maggio 2020 ore 14:45
giuliana gabrielli

Concorso straordinario e graduatorie d’istituto, un braccio di ferro alle spalle dei precari [VIDEO]

Di Dino Caudullo

29/05/2020

LA TECNICA DELLA SCUOLA

https://www.tecnicadellascuola.it/concorso-straordinario-e-graduatorie-distituto-un-braccio-di-ferro-alle-spalle-dei-precari-video


martedì 19 maggio 2020 ore 18:42
giuliana gabrielli

Riportiamo di seguito una sintesi delle analisi e delle proposte emerse dall’assemblea del 15 maggio proposta dagli Autoconvocati della scuola di Roma, a cui hanno partecipato più di cento tra insegnanti, personale ATA, studenti e genitori. Ci scusiamo con quanti non sono riusciti a connettersi per via del limite imposto dalla piattaforma che abbiamo utilizzato.

le scuole a cui appartenevano i partecipanti che lo hanno segnalato: I.C. Frignani; Liceo Socrate; Liceo Gullace; Liceo Benedetto da Norcia; Liceo Montale; IC Piazza Capri; I.C. Corradini; IC Artemisia Gentileschi; IIS Di Vittorio Lattanzio; IIS PACINOTTI-ARCHIMEDE; IPSSEOA Amerigo Vespucci; I.C. Pirotta; IC CAPOZZI; IC Acquaroni; IIS Via delle Sette Chiese; IC Carlo Levi; IC Laparelli; IC via Boccea 590; IIS "Pertini-Falcone"; I.C. A.Manzi; Liceo Aristofane; Liceo Augusto; Liceo Democrito; Istituto Enzo Rossi / Sisto V; IC VIA MEROPE; IIS Croce Aleramo; Liceo Scientifico "F. Enriques" di Ostia; ITCG FERMI-Tivoli; IC MARINA DI CERVETERI; Salvo d'Acquisto di Cerveteri; IC Albano Laziale; Liceo scientifico Touschek Grottaferrata.

Sono intervenuti anche alcuni colleghi, studenti e genitori non romani: Scuola "Alle Stimate" Verona; Liceo Classico S. Maffei Verona; I.C. Tedeschi Pratola Peligna (AQ), gruppi di genitori Milano.

Infine rappresentanti o membri di: Ufficio di Presidenza della Consulta degli Studenti di Roma; gruppo “le smamme”; Gruppo NO INVALSI; Comitato genitori IC Manzi; Coordinamento III Municipio Roma; Coordinamento Precari della Scuola Autoconvocati di Milano; Consulta provinciale degli studenti di Torino; organizzazioni sindacali e politiche.

Le analisi emerse

La cosiddetta Didattica a distanza (DaD) deve essere innanzitutto chiamata con un nome diverso, che spieghi correttamente ciò che è stata ed è: didattica di emergenza. Sin dall’inizio del lockdown docenti, studenti e famiglie hanno messo in atto, in forme spontanee e con risorse proprie, tutti gli strumenti che conoscevano o hanno via via imparato, affinché non si interrompesse del tutto la relazione educativa. Ciò è avvenuto senza indicazioni né sostegno da parte del Ministero, il quale se ne è poi attribuito il merito, chiamandola didattica a distanza e cercando, di normarla, limitando la libertà di insegnamento e aumentando i carichi di lavoro. Questo sembra profilarsi anche a settembre, come lasciano trasparire le risorse destinate al potenziamento degli strumenti attraverso i quali la DaD funziona e i tentativi volti a sondare il terreno di una possibile regolamentazione contrattuale. L’assemblea, costituita da chi a scuola lavora e vive quotidianamente, e da famiglie che sanno bene cosa comporti anche a casa la chiusura, ha espresso invece in maniera chiara come tale esperienza debba chiudersi con l’emergenza, essendo altro e in nessun modo sostitutiva della didattica in presenza. Per settembre si chiede quindi che gli sforzi siano indirizzati ad avviare un piano di reale valorizzazione della scuola pubblica, che segni un vero cambio di direzione rispetto alle politiche degli ultimi decenni. I limiti per l’avvio di un anno scolastico in sicurezza non nascono infatti con l’emergenza covid-19, ma sono strutturali: eccessivo numero degli alunni per classe, edifici inadeguati o inesistenti; utilizzo di personale precario. L’emergenza avrebbe dovuto far comprendere come il risparmio continuo sui servizi pubblici determini situazioni critiche. Invece il Decreto Rilancio destina alla scuola 1,5 miliardi in due anni (circa 8.000 € per scuola), ben al di sotto di quanto, ad esempio, recupereranno le imprese con l’abbono della rata IRAP di giugno (circa 4mld). Se poi si pensa che di questi fondi una parte non piccola andrà all’Esame di Stato in presenza e al potenziamento della DaD, che per le assunzioni si ricorre a prove selettive lunghe e inutili per chi già insegna da anni, si comprende come la direzione sia quella sbagliata e in continuità con le politiche dei tagli. Occorre una riprogettazione della scuola che parta da punti semplici: classi meno numerose, in spazi adeguati, con personale di ruolo e meglio pagato di quanto non avvenga ora. Implementare anche gli strumenti digitali, ma con piattaforme pubbliche e non la svendita dei dati riservati ai privati. Iniziare a porre mano a tali questioni strutturali è l’unica strada per restituire al Paese il diritto all’istruzione come è sancito dalla Costituzione, ponendo fine alla didattica di emergenza che discrimina e infrange la essenziale relazione educativa che si ottiene in presenza. L’esperienza dimostra che la didattica di emergenza lascia indietro i più deboli; le persone diversamente abili e le loro famiglie hanno spesso percepito in questa fase un senso di abbandono. Si cominci con un piano straordinario di assunzioni che metta a regime classi meno numerose; vengano adeguati gli spazi esistenti e si operi una ricognizione di tutti gli immobili sul territorio che potrebbero da subito essere riconvertiti in scuole, in sinergia con altre istituzioni culturali pubbliche. È evidente che si risponde e supera la crisi covid-19 solo se si iniziano ad adottare le misure strutturali che chiediamo da decenni per la scuola. Rifiutiamo di pensare di dover ricominciare un anno in cui la didattica di emergenza sia regolamentata, contrattualizzata o finanziata; tantomeno accettiamo l’ipotesi della dislocazione dell’istruzione a enti locali o privati. Siamo favorevoli ad aprire una riflessione complessiva sul sistema istruzione, che includa anche come supporto ulteriore nuovi strumenti e consideri il tempo scuola, purché ciò non miri a usare i provvedimenti emergenziali – che dovrebbero essere meri strumenti organizzativi e non normativi – per destrutturare i diritti dei lavoratori e degli studenti; purché la necessità di deliberare costantemente in fretta e a distanza non completi il processo di trasferimento di tutto il potere decisionale ai dirigenti; purché insomma la scuola sia messa in grado di funzionare nell’unico modo attraverso cui si formano persone e cittadini: la presenza, da garantire in sicurezza – e non distanziamento - sociale.

In questa prospettiva è necessaria la sinergia tra tutte le componenti presenti a scuola: gli studenti con le loro famiglie, i genitori, i docenti e il personale ATA. La didattica di emergenza, quando non vi sono stati eccessi, è servita intanto a questo: le famiglie e i ragazzi hanno ricevuto un supporto dal lavoro degli insegnanti, che a loro volta ne hanno apprezzato la disponibilità. Essa non deve invece essere uno strumento finalizzato a valutare: rimandiamo al mittente gli slogan vuoti della Ministra sul no al 6 politico o il neo-attivismo dell’INVALSI. Per ripartire insieme occorre senz’altro ragionare su un piano di fattibilità concreta: da subito ad esempio restituire agibilità a una vera discussione negli organi collegiali. I lavoratori della scuola hanno d’altro canto ben presente come il loro ruolo risponda anche ad esigenze sociali di tipo pratico. In tale ottica collaborativa va ribadita proprio la rivendicazione della riapertura, non in forme astratte ma di progettualità a breve e lungo periodo. Non vogliamo guardare un mondo in cui tutto riparte, a cominciare dalle attività produttive, mentre la scuola rimane a mezzo servizio.

Occorre d’altronde che le organizzazioni sindacali si facciano carico di queste istanze condivise, sfuggendo a qualsiasi tentazione di valorizzare un eventuale ruolo negoziale – finora sprezzantemente negato loro dalla Ministra – contribuendo alla normazione della didattica di emergenza. Piuttosto devono da subito estendere lo stato di agitazione e favorire momenti che siano veramente assembleari, non riunioni la cui gestione e il cui numero di partecipanti consente poco più che ascoltare la rappresentazione dello status quo e la generica affermazione di principi. L’assemblea di oggi affianca alle analisi un piano di proposte di mobilitazioni, che il sindacato dovrebbe sostenere a aiutare a far crescere, anche attraverso lo strumento dello sciopero.

Sull’esame di Stato la ministra sta mettendo in scena una farsa inaccettabile. Per settimane, quando già era chiaro che le scuole non avrebbero riaperto entro la fine dell’anno scolastico, non si sono date indicazioni precise ai maturandi. Non si è nemmeno presa in considerazione l’eventualità di concludere l’anno con un semplice scrutinio, vista la situazione. Oggi si è deciso di mantenere un simulacro di esame facendo retorica sul “rito di passaggio”, con commissioni interne, dando indicazioni agli studenti e ai docenti a poche settimane dal suo svolgimento, quando non c’è neanche stata la possibilità di fare simulazioni come avviene tutti gli anni alla fine dell’anno scolastico. Ancora più generiche e confuse le indicazioni sulla sicurezza per affrontare gli esami in presenza, mentre sono già evidenti le difficoltà a trovare presidenti e commissari tra una classe docente con un’anzianità media elevata. Neanche è dato sapere se gli esami si terranno in presenza o a distanza, vista l’incertezza sull’andamento dell’epidemia.

Le proposte

Aver risposto con responsabilità all’emergenza non significa rimanere nell’inerzia una volta che diventa sempre più chiaro come il Ministero abbia come unica strategia di dare più strumenti alla DaD e ai suoi annessi anche per il nuovo anno scolastico. Lanciamo pertanto un piano di iniziative:

  • Astensione dalla didattica a distanza il 3 Giugno nelle scuole di ogni ordine e grado. La data è stata proposta da un comitato di genitori. Questa azione simbolica servirà a denunciare quanto abbiamo detto e a rivendicare la piattaforma descritta; contestualmente si terranno assemblee tra le varie componenti del mondo della scuola per far crescere la consapevolezza e sviluppare l’organizzazione delle iniziative successive.

 

  • Sit in da svolgersi fisicamente davanti al Ministero, con le dovute distanze e precauzioni, in una giornata da fissare nelle successive assemblee.

 

  • Redazione di documenti sintetici che raccolgano le istanze dell’assemblea, in modo da farli circolare all’interno delle scuole e degli organi collegiali.

 

  • Sollecitare gli altri territori ad assemblee e iniziative analoghe, nell’ottica di coordinarle progressivamente. L’assemblea romana tornerà a riunirsi e sarà possibile invitare delegati di altre città.

 

  • Potenziare la diffusione delle questioni poste dall’assemblea attraverso petizioni, contatti stampa, social…


 

per info: autoconvocati.scuola@gmail.com fb: lavoratori autoconvocati scuola


lunedì 18 maggio 2020 ore 21:28
giuliana gabrielli

Concorsi scuola ci saranno, Ministro Dadone rassicura “via ai concorsi, orali in video-conferenza. Dimezzeremo durata.”

ORIZZONTESCUOLA

Bandi concorsi in gazzetta: straordinario, ordinario secondaria e ordinario infanzia primaria. Domande dal 28 maggio, si aggiungono 16.000 posti


lunedì 4 maggio 2020 ore 12:00
giuliana gabrielli

Covid 19, didattica a distanza, precariato. Alcune considerazioni e proposte di mobilitazione degli Autoconvocati della scuola – Roma

autoconvocatiscuoleroma

L’emergenza causata dal covid 19 ha colpito in maniera profonda il mondo della scuola, determinandone una chiusura che di volta in volta è stata prorogata, al punto che non è affatto certo che essa riaprirà prima della fine dell’a.s. Molti docenti hanno da subito tentato di rimediare alla situazione e stabilire un contatto con gli studenti e le loro famiglie, di modo che non venisse interrotto totalmente anche il dialogo educativo. Questo è avvenuto nelle forme più varie, anche dovute alle non uniformi richieste dei D.S., che hanno alternato atteggiamenti più improntati al buon senso, ad altri più decisamente autoritari e alieni da qualsiasi forma di condivisione. La varietà è stata dovuta anche alla purtroppo frequente incapacità del corpo docente di creare momenti di confronto per produrre una linea di condotta comune basata su un’analisi critica della situazione. La costante è stata un aumento del carico di lavoro per gli insegnanti, che si sono dovuti cimentare nella sperimentazione di nuove tecnologie, preparazione di materiali digitali e continue correzioni. Il tutto non senza le difficoltà dovute alla connessione, alle piattaforme messe in campo e alla disponibilità degli spazi, oltre che alla necessità di utilizzare le linee private. Tali criticità sono state vissute anche dagli studenti e dalle loro famiglie, il che ha generato anche prese di posizione e richieste di diminuire un carico che imponeva agli alunni intere giornate davanti ai pc. Lo sforzo messo in atto è stato in ogni caso fondato su ragioni che rimangono positive, al di là di alcuni eccessi. Gli insegnanti hanno compreso l’importanza anche sociale della loro disponibilità e il loro volontarismo è stato anche un segnale nei confronti delle moltissime categorie di lavoratori che si trovano in enormi difficoltà, tra attività ferme e rischi per la salute in quelle che hanno proseguito la produzione. Questo non deve però farci dimenticare che si tratta di una situazione del tutto emergenziale, mentre vediamo chiaro il rischio che qualcuno la voglia vedere come sperimentazione di soluzioni strutturali. Invece la prova in atto mostra in maniera chiarissima che la didattica a distanza non può in alcun modo sostituire la multiforme complessità dell’incontro in presenza, a livello didattico e in relazione alla socialità ad esso connessa. Né si può sottovalutare il fatto che l’accesso alle tecnologie discrimina in maniera netta le famiglie, a danno dei ragazzi con profili di maggiore fragilità. Le condizioni di lavoro, inoltre, vanno determinate da un confronto che si riflette nei Contratti Nazionali e non si può nemmeno pensare di rendere strutturalmente obbligatorie forme lì non previste.

Uno degli elementi più critici emersi ha riguardato sin dall’inizio la valutazione. Per prima cosa non è stato chiaro se e come attuarla e, in secondo luogo, per chi voleva farlo, quale tipo di verifica potesse essere valido nelle forme a distanza. La nostra posizione è che, in un quadro come quello descritto, l’unica valutazione che abbia un senso è quella formativa, fondata su come i ragazzi mostrano di saper rielaborare anche con gli strumenti di cui dispongono a casa i contenuti condivisi, oltre che una riflessione sui cambiamenti in atto. Non si può non tenere conto dei limiti di accesso alle tecnologie, dello stress che la situazione generale produce in tutti, delle singole situazioni domestiche e del fatto che la didattica a distanza è sostanzialmente altro rispetto a quella in presenza, ivi compresa la valutazione.

Qui vediamo come tutti noi, e chi governa la scuola, stia perdendo l’occasione offerta dalla sospensione per una riflessione profonda sulla conoscenza e la sua trasmissione, su come essa sia in grado di coinvolgere gli studenti, su come e se sia possibile proporre percorsi svincolati da una verifica tradizionalmente intesa.

In effetti, su tutto ciò è calato senza mediazione l’atteggiamento del Ministero e, a cascata, di molti DS. La Ministra Azzolina è parsa ansiosa di rappresentare una situazione di totale controllo, con un evidente fastidio per il confronto con le parti sociali. La linea è stata quella di una forzata normalizzazione, con una didattica a distanza descritta come efficiente e capillarmente diffusa, secondo quanto sarebbe emerso da altrettanto capillari controlli, di cui è però difficile scorgere traccia. Di qui l’imposizione obbligatoria di ciò che gli insegnanti avevano già iniziato a fare, con il di più inspiegabile di voler imporre anche le singole modalità; di qui la colpevole ambiguità sulla necessità di valutare, ma con l’ovvia condizione di promuovere tutti, come altro non sarebbe possibile nelle condizioni date: insomma imporre ai docenti di svolgere tutto il lavoro della valutazione, ammettendo però che in queste condizioni essa è sostanzialmente inutile. Non una parola invece sul fatto che siamo costretti a lavorare su piattaforme private a cui gli studenti sono costretti a iscriversi; sul fatto che i registri elettronici a cui le nostre scuole pagano gli abbonamenti non sono in grado di offrire i servizi minimi per la didattica a distanza; sulla discriminazione che nella realtà produce il digital divide. Non parliamo poi della totale incapacità di sviluppare ragionamenti più approfonditi sulle implicazioni pedagogiche, didattiche e sociali di ciò che sta accadendo.

Ma il peggio è stato dato sul precariato. Innanzi tutto con l’impossibilità di aggiornamento delle graduatorie di istituto causata dall’arretratezza tecnologica. Ebbene sì, chi ci dice che la didattica a distanza è talmente efficiente ed efficace da dover essere resa obbligatoria, ci dice che le scuole non possono gestire ciascuna 30 domande di aggiornamento del punteggio o di inserimento in graduatoria in formato telematico! Eppure il problema sembrava risolto nel dicembre scorso, quando è stato votato un emendamento al Decreto Scuola che prevedeva, nella primavera 2020, la formazione delle graduatorie provinciali con nuovi inserimenti e aggiornamenti. Il non poter accedere ad un meccanismo di selezione di personale, docente e amministrativo, per via di una (tutta da verificare) impossibilità di aggiornare il sistema di reclutamento, attesta due verità: da un lato, l’assenza di volontà reale di risolvere le deficienze della Scuola italiana; dall’altro, il ritardo vergognoso del Ministero e dei sedicenti esperti del settore nel cogliere la necessità di una digitalizzazione e di una semplificazione delle modalità di accesso dei precari entro il sistema scolastico, ben prima dell’emergenza CoronaVirus. La riapertura della III fascia rappresenta il riconoscimento doveroso nei confronti di quanti in questi anni hanno contribuito al funzionamento della scuola.

Ma non solo. La Ministra si è profusa lungamente sulla contrarietà di principio alle classi pollaio, che ora si coniuga con l’obbligo sanitario della distanza sanitaria. Ebbene, cara Ministra, di fronte a ciò, o si allargano le aule, o si riduce il numero degli alunni per classe, il che vuol dire avere più docenti. Invece, il decreto legifera su appena 4.500 assunzioni, come una camomilla per curare il covid. A fronte dei numerosi pensionamenti dovuti anche al provvedimento “quota 100”, questa situazione lascerà molte cattedre vacanti, le stesse che molto probabilmente non potranno essere coperte da nuovi docenti di ruolo a causa dei tempi richiesti dalle procedure concorsuali e dalla situazione sanitaria attuale.

Il concorso straordinario per i precari con 3 anni di servizio è stato prima trasformato in una ulteriore selezione operata su personale che ha già ampiamente dimostrato di poter insegnare, poi rinviato sine die. Tanto più oggi ribadiamo che per loro occorre un concorso per soli titoli così da trasformare i rapporti di lavoro in contratti a tempo indeterminato, secondo anche la normativa europea che vieta la reiterazione di quelli a tempo oltre i 36 mesi.

Le varie categorie di precari sono state costrette a sprecare tempo, soldi, fatica, aspettative e desideri costruiti in intere esistenze, asservendoli alle logiche delle integrazioni e degli esamifici universitari, al fine di prepararli fintamente per insegnare cose che già saprebbero insegnare, in quanto già imparate e apprese nei percorsi universitari.

Sono state costrette a rientrare in Università Pubbliche solo in apparenza, perché asservite e gestite con tutti i crismi delle Università Private, fondate sul profitto. Università che hanno monetizzato sulla loro pelle, nella rincorsa ai CFU, ignobile sistema certificativo del nulla, che nulla dice del reale sapere celato dietro il credito.

Molti hanno fatto i salti mortali per pagare Master inutili, Corsi di perfezionamento e Scuole di Specializzazione. Hanno insegnato, portando le MAD ovunque, altro sistema non regolamentato e che fa sì che tutto si riduca al “buon cuore” del/della Preside o alle necessità impellenti di coprire cattedre scoperte.


venerdì 1 maggio 2020 ore 15:33
giuliana gabrielli

https://it.surveymonkey.com/r/FJDKTQN?fbclid=IwAR1_ZP1OHHj1LnpZDcNMnXHnPi7hV3eJ0OyW-Bd_YmkE0rmI_HnCg2Vzg80

Tutta un'altra musica? Didattica a distanza, didattica dell'emergenza

Tutta un'altra musica? 
Didattica a distanza, didattica dell'emergenza
 

Indagine sull’insegnamento, in particolare della musica, ai tempi del Covid19

Siamo un gruppo di studio nato nell’ambito dei corsi di Pedagogia e Psicologia della Musica, del Conservatorio “L. Refice” di Frosinone,  coordinato dalla Prof.ssa Luigia Berti e composto da Beatrice Bellò, Eleonora Caliciotti, Egidia Casciano, Giuliana Gabrielli, Sara Lani, Fausto Paniccia, Emanuela Roscioli. Abbiamo formulato un questionario conoscitivo sul ruolo della musica e sulla didattica (in particolare musicale) nella situazione emergenziale, per cercare di comprenderne meglio funzioni, limiti e potenzialità.

Il gruppo di ricerca è titolare dell’Indagine, garantisce il COMPLETO ANONIMATO delle informazioni raccolte e agisce nel rispetto del Regolamento Europeo 2016/679.
Nel ringraziarti per la collaborazione, forniamo alcune indicazioni operative per la compilazione:

 

Le domande con le opzioni di risposta contrassegnate con il simbolo "?" permettono più di una risposta.

Una volta iniziato, il questionario dovrà essere completato in un unica sessione (non sarà possibile salvarlo per terminarlo in un secondo momento).


mercoledì 25 marzo 2020 ore 15:13
giuliana gabrielli

Didattica a distanza, obblighi e diritti dei docenti: quali sono e come comportarsi

 

https://www.oggiscuola.com/web/2020/03/17/didattica-a-distanza-obblighi-e-diritti-dei-docenti-quali-sono-e-come-comportarsi/


martedì 21 gennaio 2020 ore 09:39
giuliana gabrielli

Assunzioni docenti AFAM:

in Gazzetta Ufficiale il Decreto

 20 Gennaio 2020    http://lentepubblica.it


domenica 5 gennaio 2020 ore 15:54
giuliana gabrielli

PETIZIONE AFAM 2020

FIRMA

https://www.change.org/p/ministero-dell-universita-e-ricerca-petizione-afam-2020?fbclid=IwAR2WcH-LD0PgNlkQyzRk-cz4CDKpGU-V1pqz9tJOjC3Wl_LizpWlh0iLt5g


giovedì 26 dicembre 2019 ore 14:35
giuliana gabrielli

Miur: nuovi concorsi docenti, quasi 50mila assunzioni. Continuità didattica 5 anni, via impronte digitali, assunzioni su posti Quota 100

di redazione


ORIZZONTESCUOLA

comunicato Miur – Nuovi concorsi per la messa in ruolo di circa 50.000 docenti della scuola secondaria e una nuova selezione per gli insegnanti di religione cattolica.

Una maggiore attenzione alla continuità didattica e alla semplificazione delle procedure di reclutamento e stabilizzazione degli Enti pubblici di ricerca. Sono alcune delle principali misure previste dalla Legge approvata oggi in Senato che ha convertito il decreto 126/2019 per la riduzione del precariato del personale scolastico e degli Enti pubblici di ricerca.

Nuovi concorsi per i docenti: quasi 50 mila assunzioni
Circa 24.000 i nuovi insegnanti che potranno salire in cattedra a partire dal prossimo anno scolastico con un concorso ordinario. Altrettante cattedre saranno a disposizione con un concorso straordinario. Il provvedimento amplia la platea degli aspiranti docenti che potranno partecipare a questa selezione straordinaria  e conseguire l’abilitazione. Il bando per la scuola secondaria statale di I e di II grado è aperto agli insegnanti con almeno 36 mesi di servizio (a partire dall’anno scolastico 2008/2009). Al concorso, che sarà avviato contestualmente a quello ordinario, potranno partecipare per i posti di sostegno anche i docenti che stanno svolgendo il corso di specializzazione, oltre a quelli già specializzati. È prevista la partecipazione, ai fini abilitanti, oltre che per i professori delle paritarie, anche per gli insegnanti dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP). Il servizio svolto nelle scuole statali nell’ambito dei progetti regionali di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica è considerato valido ai fini della partecipazione alla procedura straordinaria.

Dopo 16 anni viene aperto un nuovo concorso anche per i docenti di religione cattolica. Il bando darà un peso all’esperienza pregressa di lavoro, riconoscendo un punteggio al servizio svolto e prevedendo una riserva di posti.

I docenti che hanno già vinto un concorso, o che sono iscritti nelle Graduatorie a Esaurimento (GAE), e che attendono di essere immessi in ruolo, potranno ora chiedere di essere assunti anche in regioni diverse da quelle della propria graduatoria. Inoltre i vincitori e gli idonei del concorso bandito nel 2016, potranno iscriversi anche nelle graduatorie di merito ad esaurimento costituite in occasione del concorso straordinario del 2018. In questo modo avranno una nuova e ulteriore possibilità di essere immessi in ruolo.
Ai docenti che non è stato possibile assumere sui posti lasciati liberi dai colleghi andati in pensione per ‘quota 100’ sarà riconosciuta, subito, l’immissione in ruolo ai fini giuridici. Sceglieranno il posto con priorità rispetto alla mobilità e alle nomine a tempo indeterminato del prossimo anno scolastico.
Le graduatorie di istituto sono riaperte e affiancate da nuove graduatorie provinciali per l’attribuzione degli incarichi a tempo determinato.

Più attenzione alla continuità didattica. Via le impronte digitali
Sarà garantita la continuità didattica, richiesta da studenti e famiglie, con la permanenza per 5 anni nella stessa sede di servizio dei docenti neo assunti. Sempre per assicurare la continuità didattica, anche per l’anno scolastico 2019/2020, ai diplomati magistrali destinatari di sentenze che comportano la decadenza dal ruolo, sarà garantita la permanenza in servizio sino al termine delle attività didattiche.
Viene potenziato il coding nella formazione iniziale dei docenti.
Per tutto il personale scolastico viene confermata l’esclusione dalla rilevazione biometrica delle presenze.

Pulizia scuole: internalizzato il servizio
Novità non solo per il personale docente. Vengono internalizzati i servizi di pulizia e gli altri servizi ausiliari nelle scuole di ogni ordine e grado. Per i cosiddetti ex LSU, è prevista una proroga di due mesi per consentirne la stabilizzazione. In questo modo sarà possibile organizzarsi per un miglior coordinamento tra la domanda di lavoro e i posti disponibili. Il provvedimento approvato dal Senato prevede anche una seconda fase della procedura di stabilizzazione che permetterà di recuperare i posti rimasti eventualmente disponibili consentendo di partecipare con il requisito di 5 anni di servizio.

Misure per i precari dell’università e della ricerca
Specifiche misure sono previste anche per il personale precario degli Enti pubblici di ricerca. Un riconoscimento particolare sarà dato all’esperienza maturata nei diversi ambiti della ricerca scientifica italiana. Aumenta, anche, da 6 a 9 anni la durata dell’Abilitazione Scientifica Nazionale.

 


martedì 24 dicembre 2019 ore 10:56
giuliana gabrielli

UN SERENO NATALE A TUTTI


domenica 15 dicembre 2019 ore 18:25
giuliana gabrielli

Pensionamenti scuola:
entro il 30 dicembre le domande online

È stata pubblicata la nota operativa 50487 dell’11 dicembre 2019 e la tabella con i requisiti relativa ai pensionamenti del personale della scuola dal 1° settembre 2020, in attuazione del Decreto ministeriale 1124 del 6 dicembre 2019 che dovrà essere aggiornato con la nuova scadenza.

La scadenza per la presentazione delle domande di dimissioni volontarie dal servizio (e l’eventuale richiesta di pensione più part-time) per il personale della scuola (docenti/educatori e ATA) è fissata al 30 dicembre 2019.
Per i dirigenti scolastici il termine per la presentazione delle istanze è il 28 febbraio 2020.

Sempre nelle stesse date è possibile revocare la domanda di dimissioni che va condizionata all’effettivo possesso dei requisiti.
Per le dimissioni relative alla fruizione dell’istituto dell’APE sociale, in vista di modifiche normative, è prevista una specifica circolare.

Per saperne di più
I requisiti pensionistici dal 1° settembre 2020
I sindacati rinnovano la richiesta di proroga di scadenza dei termini di dimissioni

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


martedì 26 novembre 2019 ore 21:49
giuliana gabrielli

Concorso straordinario e ordinario secondaria, banditi insieme. In arrivo anche concorso infanzia primaria e TFA sostegno 2020. I tempi

ORIZZONTESCUOLA

I prossimi mesi saranno importanti per il reclutamento, saranno banditi tre concorsi e il corso di specializzazione TFA sostegno V ciclo.

Concorso straordinario e ordinario secondaria

Perché il decreto scuola (oggi è alla Camera per la discussione) abbia un senso, così come indicato nel testo, i due concorsi  – straordinario e ordinario per la secondaria, dovranno essere banditi contemporaneamente.

Ne ha parlato il Sottosegretario Azzolina (M5S) in un video su Facebook, anticipando che il Miur è al lavoro per realizzarli.

Naturalmente non è possibile pensare che possano essere banditi, come da decreto, entro il 2019. Bisognerà attendere i primi mesi del 2020.

Il concorso straordinario secondaria ha un iter molto veloce, per cui l’obiettivo sarà quello di arrivare in tempo per le assunzioni settembre 2020. Tempi più lunghi invece per l’ordinario, che prevede eventuale prova preselettiva, due prove scritta e una prova orale.


sabato 2 novembre 2019 ore 18:00
giuliana gabrielli

Avvio al reclutamento di dirigenti tecnici

ScuolainForma

Luigi Rovelli

La nota aggiunge: ‘Il testo prevede, infine, misure per dare l’avvio al reclutamento di dirigenti tecnici per assicurare la funzionalità delle istituzioni scolastiche, la proroga da sei a nove anni della scadenza della validità delle abilitazioni scientifiche nazionali e l’esenzione dall’obbligo di ricorrere al mercato elettronico della pubblica amministrazione (MEPA) per l’acquisto di beni e servizi funzionalmente destinati all’attività di ricerca per gli Atenei e le Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM)’.


sabato 2 novembre 2019 ore 17:58
giuliana gabrielli

Scuola, Mattarella firma il decreto, ultime notizie: in arrivo bando concorso ordinario e straordinario

ScuolainForma

Di  Luigi Rovelli

30 Ottobre 2019

Il presidente Mattarella ha firmato il decreto scuola

In una nota diffusa dal Consiglio dei Ministri si legge che il Cdm ‘ha approvato un decreto-legge che introduce misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti. Il decreto, al fine di porre rimedio alla grave carenza di personale di ruolo nelle scuole statali e ridurre il ricorso a contratti a termine, prevede che entro il 2019, contestualmente al concorso ordinario, si bandisca una procedura straordinaria per titoli ed esami per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, organizzata su base regionale e finalizzata alla definizione di una graduatoria distinta per regione e classe di concorso, nonché per l’insegnamento del sostegno, per complessivi 24 mila posti, riservata ai precari che abbiano insegnato nella scuola statale per almeno 36 mesi, anche non consecutivi’.


venerdì 11 ottobre 2019 ore 22:41
giuliana gabrielli

OMAGGIO A FABRIZIO DE ANDRE'

CONVEGNO 11 E 12 OTTOBRE

CONSERVATORIO L. REFICE FORSINONE

RELATORI:

MAURIZIO BOVERO, TERESA SATTA, LIDIA CARDI'

IDEAZIONE, COORDINAMENTO E DIREZIONE ARTISTICA: LUIGIA BERTI

La partecipazione alle due giornate
consente l’acquisizione di 3 cfa
L’ingresso è libero e gratuito per i concerti e le conferenze
Esclusivamente per i workshop, la partecipazione resta gratuita
per gli studenti interni mentre per gli esterni richiede il pagamento
di un contributo di 50€ (complessivi per i 3 laboratori),
con rilascio attestato di frequenza
(il contributo dovrà essere versato sul cc bancario
intestato al Conservatorio di Musica di Frosinone,
cod IBAN IT07I 053272 14800 000010521656)
È possibile utilizzare la Carta del Docente
Il Modulo di iscrizione è scaricabile dal sito del Conservatorio all’indirizzo:
http://www.conservatorio-frosinone.it/media/640141/master.pdf

Per informazioni luigia.berti@libero.it


venerdì 11 ottobre 2019 ore 22:41
giuliana gabrielli

Varato dal Consiglio dei Ministri il decreto sui precari

Concorso straordinario per il personale della scuola e stabilizzazione dei precari negli enti di ricerca. Abilitazione personale docente.

11/10/2019

http://m.flcgil.it/attualita/varato-consiglio-dei-ministri-decreto-precari.flc?fbclid=IwAR3r6WwrdZsMK0MK2T_exztjNXH1U5sN7PakleWwgbPdRCAkezTm_YiAMYw


martedì 8 ottobre 2019 ore 22:09
giuliana gabrielli

Decreto scuola: concorso straordinario secondaria, requisiti aggiornati, programmi da studiare [TESTO UFFICIALE]

di redazione


ORIZZONTESCUOLA

Decreto scuola ci siamo: ecco il testo trasmesso oggi 08 ottobre 2019 ai Capi degli Uffici legislativi per il passaggio in Consiglio dei Ministri. Si tratta di un testo che ancora potrà essere soggetto a modifiche.

Ecco le norme

Concorso straordinario scuola secondaria di I e II grado

Sono previsti 24.000 posti, da suddividere tra posto comune e sostegno.

Il concorso sarà bandito per le regioni, classi di concorso e tipologie di posti per le quali si prevede che vi siano, negli anni scolastici dal 2020/21 al 2022/23 posti vacanti e disponibili.

La graduatoria di merito che scaturirà dal concorso sarà comunque ad esaurimento e potrà essere utilizzata – secondo le norme previste per le assunzioni a tempo indeterminato – anche dopo l’a.s. 2022/23.

Requisiti

  • titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento
  • tre anni di servizio svolti tra l’a..s 2011/12 e l’a.s. 2018/19 nelle scuole statali su posto comune o di sostegno, di cui uno specifico per la classe di concorso richiesta.

Per la partecipazione al concorso per i posti di sostegno è necessario essere in possesso della relativa specializzazione.

Il servizio è considerato valido se prestato come insegnante di sostegno oppure in una classe di concorso.

Ciascun docente può partecipare in una sola regione e per una sola procedura (sostegno o posto comune).

Le prove e programmi

Il concorso prevede

I docenti idonei che supereranno la prova scritta con 7/10 ma non rientreranno nei 24.000 posti potranno conseguire l’abilitazione:

  • se hanno una supplenza al 30 giugno o 31 agosto nelle scuole statali
  • conseguono i 24 CFu
  • Superano la prova orale selettiva

giovedì 3 ottobre 2019 ore 20:44
giuliana gabrielli

http://fieradidacta.indire.it/programma-scientifico/

FIERA DIDACTA 2019


martedì 1 ottobre 2019 ore 22:28
giuliana gabrielli

Siglata l’Intesa sul Decreto precari tra organizzazioni sindacali e Ministro Fioramonti

Tra i risultati raggiunti: l’avvio in parallelo del concorso ordinario e di quello straordinario abilitante per precari con 3 anni di servizio. Una procedura riservata anche per i facenti funzioni di DSGA. A regime l’avvio di corsi abilitanti riservati e ordinari definiti tramite Disegno di legge.

01/10/2019

 

Nell’incontro di martedì 1° ottobre 2019 tra le organizzazioni sindacali e il Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca è stata definita un’Intesa attorno ai temi del precariato che dà seguito all’impegno assunto lo scorso 24 aprile dal Premier Conte.

Scarica il testo dell’Intesa

I contenuti del Decreto legge

Indizione di un concorso straordinario, che ha l’obiettivo di portare in cattedra 24 mila docenti con una procedura che dovrebbe dare avvio alle assunzioni già dal 1° settembre 2020. L’Intesa fissa i requisiti di accesso al concorso straordinario che sono le tre annualità di servizio nella scuola secondaria statale, di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale si concorre. L’articolazione del concorso straordinario vedrà una prova scritta computer-based, l’anno di formazione e prova nel quale sarà necessario acquisire 24 CFU nell’ambito delle discipline antropo-psico-pedagogiche e delle metodologie e tecnologie didattiche e un colloquio orale con il comitato di valutazione integrato da una figura esterna.

I docenti che non si collocheranno in posizione utile ai fini dell’immissione in ruolo, ma supereranno la prova scritta e saranno in servizio con incarico almeno al 30 giugno potranno conseguire l’abilitazione con la prova orale abilitante e acquisendo i 24 CFU.

Vincitori e idonei dei concorsi 2016 e 2018 e docenti presenti in GAE, su base volontaria, potranno presentare domanda per essere immessi in ruolo in una regione/provincia diversa da quella di attuale collocazione.

Indizione di un concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA, con almeno tre anni di servizio maturati al 31 agosto 2019, anche se sprovvisti di titolo di studio.

Presentazione di un Disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica per

  • l’avvio di percorsi di formazione e abilitazione del personale docente

 Apertura tavoli tematici su

  • Diplomati magistrali, con l’obiettivo di gestire la proroga delle misure già previste nel Decreto dignità.
  • Personale docente e Ata, per individuare misure da inserire nella prossima Legge di bilancio.
  • Rinnovo del Contratto collettivo nazionale.
  • Semplificazione del lavoro amministrativo delle scuole.

Le nostre valutazioni

È un’intesa importante per la qualità della scuola e il destino professionale di migliaia di lavoratori, che pone un argine alla precarietà del lavoro docente e alla discontinuità del servizio amministrativo. Ed è rilevante che diverse questioni, dal rinnovo del CCNL, al lavoro docente e ATA vengano affrontate attraverso tavoli tematici nei quali ci si confronterà in previsione delle misure da inserire in Legge di Bilancio.

Abbiamo ottenuto l’impegno del Ministro a presentare il decreto che darà avvio al concorso straordinario per i docenti con tre anni di servizio nella scuola statale, i quali sempre con questa procedura potranno abilitarsi. I posti riservati saranno anche più di 24 mila e questo è un ulteriore impegno strappato al ministro durante la trattativa.

Un altro punto condiviso è che l’avvio dei concorsi vedrà anche la partenza parallela del concorso ordinario e di quello straordinario, in maniera da non escludere nessuno.

Di grande importanza aver ottenuto l’indizione del concorso riservato per i facenti funzione, che fino a poche ore prima della trattativa sembrava un obiettivo impossibile da raggiungere.

Soddisfazione anche per la scelta del ministro di accogliere la nostra proposta per consentire ai vincitori dei concorsi 2016 e 2018 e ai docenti delle GAE di poter di poter presentare istanza di immissione in ruolo in una regione/provincia diversa di quella di attuale inserimento.

Seguiremo con grande attenzione l’iter delle misure destinate all’avvio dei percorsi abilitanti, che saranno oggetto di confronto sindacale.

I tavoli tematici partiranno già dai prossimi giorni.


lunedì 10 giugno 2019 ore 09:29
giuliana gabrielli

Carissime/i,

il lavoro per l’organizzazione di una assemblea nazionale che mobiliti
singoli, comitati, associazioni o gruppi che gravitano intorno alle 23
materie coinvolte dal progetto dell’autonomia differenziata continua.

E deve continuare rapidamente, considerando anche le dichiarazioni
rilasciate dal presidente del Consiglio e da alcuni membri del Governo
rispetto alla necessità di arrivare il prima possibile alla approvazione
del provvedimento, preannunciando un’imminente calendarizzazione in
consiglio dei ministri.

In pochi giorni al nostro appello ha risposto un numero incoraggiante di
adesioni, tutte molto importanti, che potrete visualizzare sui siti
lipscuola.it e manifestodei500.altervista.org, che vengono
quotidianamente aggiornate.

Pertanto, per quanto riguarda la data dell’assemblea, vi proponiamo il 7
luglio a Roma (sul luogo dell'incontro saremo più precisi nelle prossime
comunicazioni): un tempo appena ragionevole per raccogliere le forze e
non incorrere nella dispersione estiva. Al tempo stesso vi chiediamo di
impegnarvi il più possibile per allargare il numero degli aderenti e
lavorare per la riuscita dell’iniziativa stessa. Vi preghiamo pertanto
di farci pervenire – insieme al vostro parere e/o ad eventuali
suggerimenti – contatti o sigle che possano essere interessate al tema e
all’assemblea.

Noi ci impegniamo naturalmente a tenervi aggiornati: solo tutte/i
insieme possiamo sperare di informare, far indignare, mobilitare su
questa difficile battaglia, che però vale davvero la pena di sostenere
per scongiurare il pericolo che minaccia la nostra vita pubblica e
privata ma, soprattutto, i diritti fondamentali delle persone e l'unità
del Paese.

Appello per la Scuola Pubblica; Assur; Autoconvocati della scuola;
Comitato 22 marzo per la difesa della scuola pubblica; Lipscuola;
Manifesto dei 500; NoInvalsi


giovedì 28 febbraio 2019 ore 21:58
giuliana gabrielli

Diplomati magistrale non hanno diritto a GaE: la Plenaria ha deciso

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

E’ arrivato l’esito dell’Adunanza Plenaria del consiglio di Stato ed è negativa per i diplomati magistrale.

 La sentenza afferma

45. Alla luce delle considerazioni che precedono l’Adunanza plenaria enuncia i seguenti principi di diritto:

1. L’art. 26, comma 6, d.lgs. 13 aprile 2017, n. 62, e l’art. 4, decreto legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2018, n. 96, non hanno determinato la sopravvenuta carenza di interesse dei titolari di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002, ad ottenere l’inserimento nelle GAE, atteso che le GAE continuano a costituire canale di accesso per la copertura dei posti vacanti del personale docente ed educativo nelle scuole primarie e dell’infanzia.

2. Il giudicato amministrativo ha di regola effetti limitati alle parti del giudizio e non produce effetti a favore dei cointeressati che non abbiamo tempestivamente impugnato. I casi di giudicato con effetti ultra partes sono eccezionali e si giustificano in ragione dell’inscindibilità degli effetti dell’atto o dell’inscindibilità del vizio dedotto: in particolare, l’indivisibilità degli effetti del giudicato presuppone l’esistenza di un legame altrettanto inscindibile fra le posizione dei destinatari, in modo da rendere inconcepibile, logicamente, ancor prima che giuridicamente, che l’atto annullato possa continuare ad esistere per quei destinatari che non lo hanno impugnato. Per tali ragioni deve escludersi che l’indivisibilità possa operare con riferimento a effetti del giudicato diversi da quelli caducanti e, quindi, per gli effetti conformativi, ordinatori, additivi o di accertamento della fondatezza della pretesa azionata, che operano solo nei confronti delle parti del giudizio.

3. L’annullamento dei decreti ministeriali di aggiornamento delle GAE (in particolare del d.m. n. 235 del 2014), nella parte in cui non consentono ai diplomati magistrali l’inserimento in graduatoria, produce un effetto non propriamente caducante (stante l’assenza nel d.m. di alcuna previsione, suscettibile di essere caducata, diretta a disciplinare l’accesso in graduatoria da parte di chi non sia già inserito), ma, sostanzialmente, di accertamento della pretesa all’inserimento e, di conseguenza, determina un effetto additivo/conformativo: tale giudicato, pertanto, a prescindere dalla natura giuridica dei decreti ministeriali, non si estende a soggetti diversi dagli originari ricorrenti.

4. Ai diplomati magistrali che non abbiano presentato tempestivamente domanda per l’inserimento nelle GAE o che non abbiano tempestivamente impugnato l’atto con cui la loro domanda è stata respinta, è preclusa l’impugnazione dei decreti ministeriali che si limitano a prevedere i criteri per l’aggiornamento delle GAE, atteso che detti decreti di aggiornamento non producono alcun effetto lesivo nei loro confronti, né è possibile individuare in essi la fonte (o la rinnovazione) dell’effetto lesivo consistente nell’esclusione dalle graduatorie.

5. Il termine per impugnare il provvedimento amministrativo decorre dalla piena conoscenza dell’atto e dei suoi effetti lesivi e non assume alcun rilievo, al fine di differire il dies a quo di decorrenza del termine decadenziale, l’erroneo convincimento soggettivo dell’infondatezza della propria pretesa. Deve, pertanto, escludersi, che il sopravvenuto annullamento giurisdizionale di un atto amministrativo possa giovare ai cointeressati che non abbiano tempestivamente proposto il gravame e per i quali, pertanto, si è già verificata una situazione di inoppugnabilità, con conseguente “esaurimento” del relativo rapporto giuridico.

6. Il possesso del solo diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 non costituisce titolo sufficiente per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo istituite dall’articolo 1, comma 605, lett. c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

7. L’istituto del c.d. prospective overruling (che limita la retroattività dell’interpretazione giurisprudenziale) non può invocarsi per giustificare la perdurante applicazione di un orientamento interpretativo non espressione di un diritto vivente, perché sviluppatosi in un arco temporale di pochi mesi e perché fondato su premesse processuali e conclusioni sostanziali che presentano profili di contrarietà a consolidati indirizzi giurisprudenziali di segno opposto, specie quando l’irretroattività della nuova esegesi avrebbe l’effetto di sacrificare la legittima aspettativa di un’amplia platea di soggetti controinteressati, producendo così effetti in danno degli stessi. Non ricorrono, pertanto, i presupposti per modulare in maniera non retroattiva l’efficacia temporale dei principi di diritto enunciati dalla sentenza dell’Adunanza plenaria n. 11 del 2017

Il testo della sentenza

 


venerdì 22 febbraio 2019 ore 22:04
giuliana gabrielli

Osservatori Esterni INVALSI - a.s. 2018/2019

Ufficio II

USRLAZIO


venerdì 22 febbraio 2019 ore 21:59
giuliana gabrielli

Da settembre 40mila posti vacanti nella scuola, 8.500 le domande pensioni quota 100 tra docenti, dirigenti ed ATA

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Manca una settimana dalla chiusura delle domande per il pensionamento anticipato secondo le regole della quota 100 contenute in un decreto ad hoc varato dal Governo.

I numeri

Le domande presentate fino a ieri sono 8.525 domande di pensionamento tra cui  7.047 domande di quota 100 da parte di insegnanti, 1.290 da parte del personale Ata, 188 da parte di presidi.

Numeri che si aggiungono alle domande di pensionamento già presentate prima dell’avvio di quota 100, portando il totale tra i 40 e i 45 mila posti liberi.

Requisiti per la domanda

Ricordiamo che il termine ultimo per presentare domanda quota 100 è stato fissato dal Ministero al 28 di febbraio

Per accedere a quota 100, gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, gestite dall’INPS, nonché alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • almeno 62 anni d’età;
  • almeno 38 anni di contribuzione

Il requisito relativo all’età anagrafica sarà successivamente adeguato agli incrementi alla speranza di vita.


venerdì 22 febbraio 2019 ore 21:57
giuliana gabrielli

Orientamento. Università, ITS o AFAM: quale corso di formazione terziaria scegliere dopo le superiori?

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/orientamento-universita-its-o-afam-quale-corso-di-formazione-terziaria-scegliere-dopo-le-superiori/


sabato 16 febbraio 2019 ore 21:53
giuliana gabrielli

Autonomia differenziata. Pino Aprile:

Questa è secessione

 


sabato 16 febbraio 2019 ore 21:39
giuliana gabrielli

Petizione · Giuseppe Conte: No alla regionalizzazione dell'Istruzione pubblica dello Stato Italiano ·

https://www.change.org/p/cittadini-italiani-stop-alla-regionalizzazione-della-scuola-pubblica-italiana-5f6884ef-f83e-464d-b5b5-f0d1a59189a8

Illustrissimi

L’articolo 117 della Costituzione italiana recita alla lettera n:

Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:

n) norme generali sull'istruzione.

Il testo fa riferimento a chi ha il potere di legiferare in materia di istruzione per lo Stato Italiano.

La regionalizzazione della pubblica istruzione è una proposta INCOSTITUZIONALE. Essa non trova spazio nelle proposte che mirano a diversificare l’offerta formativa già abbastanza flessibile per via dell’autonomia scolastica che di fatto in molti contesti è risultata fin troppo deleteria.

La regionalizzazione dell’istruzione mira a differenziare classi di dipendenti dello Stato, diversificare gli stipendi, diversificare la spesa sulla scuola.

La scuola deve essere unica, accessibile e di qualità su tutto il territorio nazionale senza differenze tra regioni eccezione fatta per quelle a statuto speciale laddove l’istruzione è materia di differenziazione.

Le motivazioni secondo le quali le regioni pagano e progettano l’istruzione in base alla loro “ricchezza” sono prive di fondamento in un Paese dove le imprese e il mercato del lavoro non hanno confini. Una azienda che ha sede legale a Milano ma opera in Sicilia, come spesso avviene, per ragioni puramente logistiche non può considerarsi portatrice di PIL e ricchezza solamente laddove ha sede. Lo Stato ha il dovere di fornire la stessa offerta formativa e di istruzione a TUTTI i cittadini sul territorio nazionale senza alcuna eccezione se non per le minoranze linguistiche menzionate nella stessa Costituzione e appositamente normate. Fornire, quindi, una diversa qualità dell’istruzione basata su una metrica discutibile quale la “ricchezza prodotta dal territorio” lede gli stessi principi della Carta Costituzionale.

Con questo appello noi firmatari vogliamo portare alla vostra attenzione la nostra contrarietà alla regionalizzazione della scuola di qualsiasi natura essa sia.

Il lavoro degli insegnanti, dei dirigenti e di tutto il personale della scuola ha lo stesso valore su tutto il territorio nazionale, quindi rigettiamo ogni ipotesi di differenziazione e di trattamento salariale tra personale che opera su regioni diverse.
Tutti gli studenti che risiedono e sono cittadini del Paese hanno pari diritto ad accedere alle stesse proposte di istruzione nel territorio in cui vivono.
Noi tutti ci auguriamo che la proposta di regionalizzazione dell'istruzione non veda mai la luce, ciò rappresenterebbe la distruzione definitiva della scuola e con essa del futuro del nostro Paese.


sabato 16 febbraio 2019 ore 18:31
giuliana gabrielli

Corso sull’esorcismo cancellato dalla piattaforma ministeriale Sofia: non era per docenti

Di Alessandro Giuliani

16/02/2019

https://www.tecnicadellascuola.it/corso-sullesorcismo-cancellato-dalla-piattaforma-ministeriale-sofia-non-era-per-docenti


domenica 10 febbraio 2019 ore 22:57
giuliana gabrielli

"Caro ministro Bussetti, venga a vedere in che condizioni si insegna al Sud"

La lettera di una dirigente scolastica: istituti in pessime condizioni e insicuri, pochi fondi per la manutenzione, orari di lavoro prolungati e non retribuiti

di GIOVANNA MARTANO

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2019/02/10/news/_caro_ministro_bussetti_venga_a_vedere_in_che_condizioni_si_insegna_al_sud_-218784964/?ref=fbpr&fbclid=IwAR0ovKEg1ODZi80k1ANLERF1nRBTgf3HuRqOZ3Xgy_sPpy0rTv5Qj9tTz2c


domenica 10 febbraio 2019 ore 22:50
giuliana gabrielli

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Bussetti-93d57905-88da-40b9-a2cc-ec35209256e3.html?fbclid=IwAR1EEXE6jj-PT1q4PoAVHr2AEx2xSsv-z8b-cYpwEDd-OmcRGDulKgxZN6E

POLITICA Scuola "Più fondi al Sud? No, più impegno": Bussetti nella bufera Insorgono i presidi. Critiche dalle opposizioni e dal M5s. La Lega difende il ministro: parole male interpretate

http://- See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Bussetti-93d57905-88da-40b9-a2cc-ec35209256e3.html


martedì 5 febbraio 2019 ore 22:32
giuliana gabrielli

Trasferimento e passaggio di cattedra: domande distinte e priorità decisa dal docente

di Giovanna Onnis

ORIZZONTESCUOLA

È possibile chiedere contemporaneamente trasferimento e passaggio di cattedra. Sarà il docente a stabilire quale movimento ha priorità

Una lettrice ci scrive:

“Vorrei avere un’informazione sulla domanda di trasferimento ed il passaggio di cattedra. Pensavo di farle entrambe, contemporaneamente. Chiedo se ci fosse posto per la disciplina di titolarità  e non ce ne fosse per la disciplina per cui chiederei il passaggio, otterrei comunque il trasferimento sulla prima disciplina ed il passaggio passerebbe in secondo piano?”

Il docente in possesso dei requisiti necessari potrà partecipare sia alla mobilità territoriale che professionale. La nostra lettrice potrà chiedere, quindi, sia trasferimento che passaggio di cattedra

Quante domande

Il docente che intende chiedere i due movimenti dovrà compilare due domande distinte utilizzando, nella piattaforma ministeriale  Istanze online, i moduli predisposti dal MIUR, uno per il trasferimento e uno per il passaggio di cattedra

Quale domanda prevale

Il docente che chiede contemporaneamente trasferimento e passaggio di cattedra potrà indicare nella domanda di passaggio a quale movimento intende dare priorità ed è, quindi, libero di decidere se dare precedenza al trasferimento o al passaggio di cattedra.

Se dovesse decidere di dare precedenza al passaggio, questa scelta non determina l’annullamento della domanda di trasferimento, che potrà essere presa in considerazione e valutata nel caso in cui il docente non possa essere soddisfatto nella sua richiesta di passaggio per mancanza di cattedre disponibili, per la classe di concorso richiesta, all’interno delle preferenze inserite nella domanda

Tutto sulla Mobilità 2019


martedì 5 febbraio 2019 ore 22:30
giuliana gabrielli

Marzana (M5S) apre ai docenti precari di terza fascia di istituto, sì al concorso riservato

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Giorno 2 Febbraio 2019 a Noto si è tenuta una riunione tra l’Onorevole Maria Marzana (Movimento 5 stelle e membro della Commissione cultura della Camera) e una delegazione dei docenti precari siciliani di terza fascia con tre e più anni di servizio coordinati e rappresentati dal Prof. Finocchiaro Giuseppe (coordinatore precari Uil scuola Sicilia), dal Prof. Luciano Sigona e dal Prof. Roberto Mammana.

Presenti anche i segretari di Uil scuola Catania Mavica e Siracusa Rubino.

L’incontro, civile e democratico, è stato il mezzo per lamentare, da parte dei “terza fascia/ 36 mesi, la mancata attuazione da parte del governo del punto 22 del contratto LEGA-5 STELLE (fase transitoria per i precari storici).

“Siamo in un vero e proprio stato emergenziale, la scuola ha bisogno di professori stabili, preparati grazie ad una esperienza sul campo insostituibile. Chiediamo a lei, al suo gruppo parlamentare e alla commissione che lei qui oggi rappresenta, di analizzare la grave situazione, di pensare ad una FASE TRANSITORIA, dedicata ai precari storici come scritto all’articolo 22 del contratto di governo Lega- 5 Stelle e questo prima di procedere al nuovo metodo di reclutamento e prima che si formino gli organici” le parole del coordinatore Uil scuola precari Sicilia Prof. Finocchiaro Giuseppe.

Di seguito le parole dei due segretari Uil Scuola presenti:

Mavica: “andare a stabilizzare questi precari non significa andare a fare una nuova manovra finanziaria ma andare ad utilizzare correttamente le risorse economiche che sono state utilizzate fino ad oggi così da portare al ruolo questi insegnanti che già lavorano su cattedre disponibili cioè dove manca il titolare. Trasformando l’organico di fatto in organico di diritto. Sabato 9 Febbraio a Roma, nella manifestazione congiunta tra le tre grandi sigle sindacali UIL, CGIL, CISL, faremo arrivare a gran voce il grido di superare il precariato”.

Rubino: “assumere questi docenti sarebbe giusto perché l’attuale sistema di reclutamento proposto dal governo non sanerebbe il precariato. Lo Stato ha investito su questi docenti di terza fascia negli anni di lavoro prestati. Questi docenti hanno acquisito sul campo la professionalità che tanto chiede questo governo”.

L’Onorevole Marzana si è dimostrata solidale e disponibile con i precari di terza fascia:

Conosco bene la categoria, per tanti anni sono stata precaria di terza fascia. Quello che occorre fare adesso è affrontare questa situazione regolarizzandola e cercando di trovare la quadra anche con la Lega. Noi abbiamo sempre parlato di FASE TRANSITORIA, cioè di un CORSO/CONCORSO RISERVATO per chi ha tre anni di servizio, mettendo il precario storico nella condizione di abilitarsi attraverso il corso e di essere reclutato a tempo indeterminato attraverso il concorso riservato. Successivamente ripartire con il concorso ordinario aperto a tutti. Da subito dovrà partire un’azione di sensibilizzazione delle Commissioni Cultura di Camera e Senato. In italia si insegna nelle scuole anche senza abilitazione (il vostro è un esempio) quindi l’abilitazione non è discriminante ed è per questo che l’esperienza sul campo dovrà essere fortemente tenuta in considerazione mediante una FASE TRANSITORIA- CORSO/CONCORSO. Preparerò, insieme alla vostra delegazione Siciliana, un atto parlamentare per portare all’attenzione del Ministro Bussetti la questione dei precari di terza fascia con 3 anni di servizio e per cercare di definire la questione.


mercoledì 30 gennaio 2019 ore 16:59
giuliana gabrielli

Valutazione I quadrimestre, insufficienza in una o più discipline: scuola attiva strategie di recupero

di Nino Sabella

ORIZZONTESCUOLA

Il decreto legislativo n. 62/2017 ha previsto che le scuole attivino specifiche strategie per migliorare i livelli d’apprendimento degli studenti. In quali casi vanno attivate le predette strategie? In quali periodi? Come organizzarle?

Strategie per migliorare apprendimento alunni: valutazione intermedia e finale

L’articolo 3/2, per la primaria, e l’articolo 6/3, per la secondaria di primo grado, del D.lgs. 62/2017 così dispongono:

Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino carenze nell’acquisizione dei livelli di apprendimento in una o piu’ discipline, l’istituzione scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di
apprendimento.

Gli interventi, per migliorare i livelli d’apprendimento degli studenti, dunque, vanno attivati nei casi in cui le valutazioni periodiche o finali degli studenti indichino carenze in una o più discipline, ossia in caso di valutazioni insufficienti.

Le scuole, in definitiva, già al termine del primo quadrimestre, dopo le operazioni di scrutinio, devono attivare specifiche strategie di intervento al fine di migliorare il rendimento degli studenti in quelle discipline in cui hanno mostrato delle lacune.

Strategie per migliorare apprendimento alunni: quali?

Da evidenziare che né il D.lgs. 62/17 né la nota del 10/10/2017 forniscono indicazioni in merito alle strategie e alle azioni da adottare al fine di migliorare i livelli d’apprendimento degli studenti, lasciando che siano le scuole a deciderle nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa.

Un suggerimento è stato fornito, lo scorso anno scolastico, dal dirigente tecnico del Miur Loredana Leoni, la quale ha indicato le discipline di cui saranno potenziate le competenze, il numero indicativo di studenti interessati, le possibili azioni da attivare e l’organizzazione delle medesime, fermo restando l’autonomia delle istituzioni scolastiche.

Questi i suggerimenti forniti dalla Leoni:

  • Discipline, modalità organizzative, azioni e strategie 

Il miglioramento delle competenze degli alunni potrebbe riguardare le discipline di Italiano e Matematica.

  • Modalità organizzative

Gli studenti possono essere suddivisi in gruppi di 12 alunni, ciascuno dei quali svolgerà 12 ore annue di potenziamento e miglioramento dei livelli di apprendimento.

Le attività saranno condotte dai docenti di potenziamento. Al Miur, comunque, si lavora per farle condurre anche da docenti che vogliano svolgere ore aggiuntive da retribuire con il fondo di istituto.

L’obiettivo primario è quello di porre in essere azioni di potenziamento su “misura” per ogni singolo alunno, affinché raggiunga gli obiettivi minimi previsti.

  • Strategie di intervento

Le azioni e le strategie da porre in essere, così come le modalità di valutazione, vanno esplicitate nel PTOF. Queste quelle suggerite:

  • superamento della lezione frontale;
  • lavori in piccoli gruppi;
  • cooperative learning;
  • scomposizione della classe in unità sia orizzontali che verticali, unendo insieme classi diverse;
  • attività laboratoriale;
  • didattica digitale.

Comunicazione alle famiglie

La scuola, dopo la valutazione periodica e finale, deve comunicare opportunamente e tempestivamente alle  famiglie degli alunni interessati eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.


mercoledì 30 gennaio 2019 ore 16:56
giuliana gabrielli

Docenti, Ata e DS sotto stretto controllo: arrivano  a scuola telecamere e impronte biometriche

 

Antonella Bianco

OGGISCUOLA

http://www.oggiscuola.com/web/2019/01/15/docenti-ata-e-ds-sotto-stretto-controllo-arrivano-a-scuola-telecamere-e-impronte-biometriche/


lunedì 28 gennaio 2019 ore 21:23
giuliana gabrielli

Salta il vincolo di 5 anni per i docenti: bocciato emendamento al Senato

Di  Andrea Carlino

-28/01/2019

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Salta il blocco ai trasferimenti da scuola a scuola per 5 anni dei docenti.

Al Senato, infatti, è stato dichiarato inammissibile l’emendamento votato dalla commissione Cultura del Senato al DL Semplificazioni. Lo ha comunicato il presidente Maria Elisabetta Casellati.

Oltre al provvedimento sulla scuola sono stati bocciati altri 61 emendamenti. Solo 23 su 85 votati rimangono e saranno votati martedì dall’Aula. Restano, tra le altre, le norme sulle trivelle, quelle sull’Ires agevolato al no profit che cancellano la “tassa sulla bontà”.

“Sono state dichiarate estranee al dl le proposte di modifica, spiega Casellati, che “non si traducono in misure di semplificazione o di sostegno”, dopo un’analisi svolta in base al regolamento e alla giurisprudenza costituzionale.

La discussione del decreto proseguirà domani nell’Aula al Senato, con le dichiarazioni di voto e le votazioni sugli emendamenti, con inizio alle 9.30.

Cosa prevedeva l’emendamento

L’emendamento dei relatori Coltorti (M5S) e Pirovano (Lega) prevedeva il blocco quinquennale dei docenti di ogni ordine e grado.

In pratica l’idea dei due relatori era quella di inserire il vincolo sulla stessa sede, stessa tipologia di posto e classe di concorso.

Lo scopo di questo vincolo sarebbe stata legata alla volontà di uniformare tutti i docenti di tutti gli ordini al vincolo di cinque anni, che è già presente per i neoassunti nella secondaria, vincitori dei concorsi della Buona scuola indetti con il decreto n. 59/2017 e per i docenti di sostegno, vincolo che però interessa la classe di concorso ma non la sede.

Al momento, invece, sono previsti blocchi di tre anni per i docenti della secondaria assunti con la buona scuola ma non vincitori del concorso, per i neoassunti di infanzia e primaria e per i docenti dell’ambito non neoassunti di ogni ordine e grado.


lunedì 28 gennaio 2019 ore 18:24
giuliana gabrielli

Nuovo reclutamento secondaria: concorso, ruolo e percorso di formazione e prova

ORIZZONTESCUOLA

La legge di bilancio ha modificato il decreto legislativo n. 59/2017, novellando il sistema di reclutamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Vediamo come si articola il nuovo sistema e le caratteristiche del percorso annuale di formazione iniziale e prova che ha sostituito il FIT.

Nuovo sistema di reclutamento: articolazione

Il nuovo sistema di reclutamento, ai fini dell’accesso ai ruoli della scuola secondaria di primo e secondo grado, si articola in:

  1. un concorso pubblico indetto su base regionale o interregionale
  2. l’assunzione dei vincitori di concorso
  3. un percorso annuale di formazione iniziale e prova
  4. la conferma in ruolo, previa positiva valutazione del predetto percorso di formazione iniziale e prova

Nuovo sistema di reclutamento: percorso annuale di formazione iniziale e prova

Il nuovo “percorso annuale di formazione iniziale e prova” sostituisce il FIT triennale previsto originariamente dal D.lgs. 59/2017. Queste le modifiche:

  • il percorso è annuale (non più dunque triennale)
  • il percorso può essere ripetuto (una sola volta);
  • i docenti ammessi al percorso sono già assunti a tempo indeterminato (dopo aver vinto il concorso);
  • il percorso, se valutato positivamente, assolve agli obblighi dell’anno di prova, per cui gli interessati sono confermati in ruolo.

Le procedure e i criteri di verifica degli standard professionali, le modalità di verifica in itinere e finale incluse l’osservazione sul campo, la struttura del bilancio delle competenze e del portfolio professionale saranno disciplinati tramite un apposito decreto del Miur.

Concorso, immissione in ruolo e formazione: scheda di sintesi sul nuovo reclutamento


giovedì 11 ottobre 2018 ore 22:02
giuliana gabrielli

Regionalizzazione non è in contratto Governo

*Scuola: M5S, regionalizzazione non è in contratto Governo
"Necessarie regole condivise"
"Crediamo necessario chiarire che
nel campo dell'istruzione, la regionalizzazione non è prevista
dal contratto di Governo. Allo stesso tempo è necessario e
indispensabile rivedere sia il piano di reclutamento che le
regole della mobilità del personale docente e non docente,
avendo cura di assicurare la continuità didattica e soddisfare
il fabbisogno di tutti i territori del panorama nazionale. Sono
chiare le priorità di molte regioni italiane, ma non possiamo
permettere che ognuno si scriva da sé le regole per le
assunzioni dei docenti di ruolo e del personale non docente.
Questo non deve pregiudicare, comunque, un certo grado di
autonomia che ciascuna regione giustamente rivendica per una
gestione interna ottimale delle risorse umane ad essa
assegnate". Lo affermano le senatrici e i senatori del
Movimento 5 Stelle della commissione Cultura che sottolineano:
"La causa profonda del deterioramento del nostro sistema
d'istruzione è da imputare alla gestione scellerata del comparto
scuola del precedente Governo PD. Infatti, da quando è entrata
in vigore la cosiddetta "Buona Scuola" l'offerta formativa delle
scuole statali pubbliche è peggiorata, con il grave rischio di
non soddisfare il dettato costituzionale all'articolo 34 che
recita come "i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi,
hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi"
aumentando la necessità di esodo verso le scuole private. Siamo
consapevoli che la materia è complessa e delicata perché
coinvolge la formazione culturale dei nostri giovani e quindi il
loro futuro. Lavoreremo per un dialogo franco e aperto con
tutti gli attori del mondo della scuola, sia a livello
territoriale che nazionale, su tutte le questioni ancora oggi
irrisolte e che necessitano di un intervento non più
procrastinabile".


 


martedì 2 ottobre 2018 ore 21:26
giuliana gabrielli

MUSICA A SCUOLA:

NUOVE RISORSE MULTIMEDIALI

http://www.scuola7.it/?page=2


domenica 23 settembre 2018 ore 21:05
giuliana gabrielli

Terza fascia graduatorie di istituto, pronta bozza per percorso abilitazione e ruolo

Orizzontescuola

https://www.orizzontescuola.it/terza-fascia-graduatorie-di-istituto-pronta-bozza-per-percorso-abilitazione-e-ruolo/


lunedì 17 settembre 2018 ore 21:54
giuliana gabrielli

Classe di concorso A066

Situazione organico scuola secondaria

di secondo grado 2017-2018 dopo i

trasferimenti

https://www.orizzontescuola.it/wp-content/uploads/2017/07/posti-disponibili.pdf


giovedì 13 settembre 2018 ore 21:52
giuliana gabrielli

Liceo musicale, Miur: prossimo anno due ore primo strumento, 400 posti in più

di redazione

 

https://www.orizzontescuola.it/liceo-musicale-miur-prossimo-anno-due-ore-primo-strumento/


martedì 11 settembre 2018 ore 18:55
giuliana gabrielli

Carta docente bonus 500 euro, da domani applicazione disponibile: somme 2016/17, 17/18, 18/19

11 settembre 2018,redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/


martedì 11 settembre 2018 ore 18:53
giuliana gabrielli

Personale AFAM, entro il 4 ottobre la domanda per l’inserimento in graduatoria

5 settembre 2018

 

http://www.flcgilromaelazio.it/afam-domanda-graduatoria/


giovedì 6 settembre 2018 ore 21:51
giuliana gabrielli

Inizio anno scolastico, riunioni dipartimenti disciplinari: funzioni, competenze e decisioni.

https://www.orizzontescuola.it/guida/inizio-anno-scolastico-riunioni-dipartimenti-disciplinari-funzioni-competenze-e-decisioni/


venerdì 31 agosto 2018 ore 17:15
giuliana gabrielli

Musica a scuola nasce con l’obiettivo di

documentare, promuovere e valorizzare

le  buone pratiche didattiche in ambito

musicale già utilizzate dai docenti di

musica del primo e del secondo ciclo di

istruzione.

 

https://www.facebook.com/indiremusicascuola/?hc_ref=ARTZ0Id7NMCfZqRPRfn-65ifGtDnj8cUmqyt0QQhf6aFHWWNCJKEJc1p0TGdowYJ6vU&fref=nf&__xts__[0]=68.ARAc_f2UxucSYftLvS0B8iJmO7jDdnBvH-fj51Mmqz-qJgjbXMMEJHUzIQGBCp9CQRahRM-7j7EU-K9_VBJqfewn4ladtKFqAIC4BM2_C0TNkFrPCE8BcigsI2s-h-lQtFnQ_tI9KIaRs1lEyKXDFUvRad3dD-QTXDIIzVmialxxDT-nKJ8O&__tn__=kCH-R


venerdì 31 agosto 2018 ore 17:01
giuliana gabrielli

Calendario scolastico 2018/2019

Logo FLC CGIL

Inizio della scuola, vacanze scolastiche e ponti

La data del primo e dell’ultimo giorno di scuola e i giorni di chiusura per le vacanze scolastiche vengono decisi dalle diverse regioni, che nei mesi scorsi hanno pubblicato i rispettivi calendari scolastici 2018/2019.

Chi lavora nella scuola, gli studenti e i loro genitori possono quindi già scoprire non solo l’inizio delle lezioni, ma anche quando finirà e in quali giorni ci saranno le vacanze di Natale e quelle di Pasqua. La redazione di flcgil.it ha cercato per voi tutti i calendari e li ha raccolti in un articolo pubblicato sul sito.

Continua a leggere la notizia.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


venerdì 31 agosto 2018 ore 16:59
giuliana gabrielli

Avvio anno scolastico: i sindacati incontrano il Ministro Bussetti

Logo FLC CGIL

 

Si è svolto mercoledì 29 agosto il primo incontro con il Ministro Bussetti sulle problematiche legate all’avvio dell’anno scolastico e alla prossima legge di stabilità.
Tanti i temi sul tavolo che il segretario generale, Francesco Sinopoli, ha evidenziato nel suo intervento consegnando inoltre al Ministro un dossier su quelle che la nostra organizzazione ritiene le urgenze del sistema scolastico nazionale. Fra queste sicuramente ci sono il reclutamento e le stabilizzazioni, gli organici di docenti, ATA e dirigenti scolastici, la messa in sicurezza degli edifici e un piano di edilizia che consenta un radicale ripensamento degli spazi per la didattica, la cancellazione delle norme che nel tempo hanno limitato l’autonomia scolastica come l’obbligo di ore di alternanza scuola-lavoro previsto dalla legge 107/15. Altro nodo fondamentale per la FLC CGIL sarà quello del prossimo rinnovo contrattuale e delle risorse che, in legge di bilancio, verranno destinate al Comparto “Istruzione e Ricerca”.
Leggi il commento di Francesco Sinopoli e il resoconto completo dell’incontro.

Nella sua breve replica il Ministro, pur dimostrando una disponibilità all’ascolto e alla collaborazione con le organizzazioni sindacali, non ha assunto nessun impegno preciso circa le richieste fatte. 

Sono ancora tanti i temi su cui è urgente il confronto e sulla base delle risposte che riceveremo nei prossimi giorni e in particolare appena si avvierà la discussione sulla prossima legge di bilancio, misureremo le reali intenzioni di questo governo e l’effettiva discontinuità rispetto alle precedenti politiche.
Il nostro impegno, da subito, è quello di ottenere la calendarizzazione di appositi tavoli su tutti i nodi tematici che abbiamo rappresentato.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


giovedì 23 agosto 2018 ore 15:10
giuliana gabrielli

Docente di ruolo ha professionalità superiore rispetto al precario. A dirlo il Tar

di Avv. Marco Barone

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/docente-di-ruolo-ha-professionalita-superiore-rispetto-al-precario-a-dirlo-il-tar/


giovedì 23 agosto 2018 ore 15:09
giuliana gabrielli

ATA III fascia, graduatorie provvisorie finalmente anche a Torino, Milano e Napoli

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/ata-iii-fascia-ecco-le-graduatorie-file-per-provincia/


martedì 21 agosto 2018 ore 15:07
giuliana gabrielli

COMUNICATO STAMPA NAZIONALE 20.8.2018

Categoria: Precari

Pubblicato Lunedì, 20 Agosto 2018

FARE CHIAREZZA SUL PRECARIATO. L'UNICOBAS SI RITIRA DALL'INIZIATIVA DELL'11 SETTEMBRE

L'Unicobas ritira l'adesione all'iniziativa organizzata da alcune sigle del sindacalismo alternativo, prevista a Roma per l'11 Settembre 2018, alla quale siamo stati invitati ma per la quale non avevamo comunque proclamato alcuno sciopero. L'Unicobas ritiene che in questi giorni sia stata data troppa ingiustificata enfasi ad un emendamento demagogico sulla riapertura delle Gae, del tutto casualmente approvato presso il Senato. Tale emendamento, superficiale, instabile e senza regole, non può essere considerato foriero di grandi speranze per le varie categorie dei precari della Scuola. Al contrario occorre far presente che non potrà che disilludere il precariato del Paese.


L'Unicobas non ritiene certo risolutiva la riapertura delle Gae. Confermiamo invece la nostra piattaforma sul precariato. La nostra posizione, ampiamente articolata, era e resta la seguente:
Istituzione di un doppio canale di reclutamento con il 50% dei posti a concorso ordinario ed il 50% dei posti da destinarsi al personale precario, Docente ed Ata abilitato e vincitore di concorso, con l'esclusione della reiterazione dei concorsi e dei percorsi abilitanti per chi è già abilitato e vincitore di concorso. Attribuzione di 12 punti per ogni abilitazione e per ogni anno di servizio maturati. Fase unicamente transitoria che preveda concorsi riservati per i non abilitati non vincitori di concorso. Ripristino del dovere di assumere cittadinanza nella provincia per le supplenze temporanee (non per i contratti annuali), nonché della domanda su massimo tre scuole e dello spostamento in coda alla graduatoria in caso di rifiuto delle supplenze. Conteggio solo degli anni di servizio maturati nelle scuole pubbliche e, nella fase transitoria, eliminazione dal computo nelle graduatorie pubbliche degli anni svolti in scuole private non certificati da busta paga. Chiudere i buchi in organico per vigilanza, sicurezza ed amministrazione: assunzione di tutti i precari Ata con 36 mesi di servizio. Stabilizzazione di LSU ed LPU presso gli Enti Locali.
Stefano d'Errico
Segretario Nazionale Unicobas Scuola & Università


domenica 19 agosto 2018 ore 21:07
giuliana gabrielli

Aggiornamento graduatorie di istituto

2017/20, scelta scuole dal 20 agosto

al 10 settembre

di Nino Sabella

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/elenchi-aggiuntivi-graduatorie-di-istituto-2017-20-scelta-scuole-dal-20-agosto-al-10-settembre/


domenica 19 agosto 2018 ore 21:06
giuliana gabrielli

Precari, i sindacati di base si compattano sull’11 settembre: la Camera approvi l’emendamento apri-GaE

Di  Alessandro Giuliani 

LA TECNICA DELLA SCUOLA

https://www.tecnicadellascuola.it/precari-i-sindacati-di-base-si-compattano-sull11-settembre-la-camera-approvi-lemendamento-apri-gae


domenica 19 agosto 2018 ore 21:02
giuliana gabrielli

Concorsi docenti non abilitati, solo al nord e solo per alcune materie

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/concorsi-docenti-non-abilitati-solo-al-nord-e-solo-per-alcune-materie/


mercoledì 15 agosto 2018 ore 10:23
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http://www.oggiscuola.com/web/2018/08/14/maestra-di-45-anni-invalida-e-immessa-in-ruolo-a-75-chilometri-da-casa-presto-sara-licenziata-il-caso/

OGGISCUOLA


mercoledì 15 agosto 2018 ore 09:53
giuliana gabrielli

GENOVA


mercoledì 15 agosto 2018 ore 09:38
giuliana gabrielli

Illegittimi trasferimenti forzosi di docente da un plesso ad un altro in diverso comune

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/illegittimi-trasferimenti-forzosi-di-docente-da-un-plesso-ad-un-altro-in-diverso-comune/


mercoledì 15 agosto 2018 ore 09:36
giuliana gabrielli

Immissioni in ruolo, resoconto nomine 2018

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/immissioni-in-ruolo-resoconto-nomine-2018-19/


sabato 4 agosto 2018 ore 17:33
giuliana gabrielli

UNICOBAS SICILIA: scuola e

reclutamento: la nota

https://www.scuolainforma.it/portale/2018/08/04/unicobas-sicilia-scuola-e-reclutamento-la-nota.html

È il Segretario Regionale di UNICOBAS Scuola e Università Sicilia , dott. Marco Monzù Rossello che, con una nota alla nostra redazione ribadisce (così come anche da piattaforma nazionale) quale sia la soluzione per un reclutamento degno di questo nome.

La soluzione per il reclutamento

“La soluzione per il reclutamento”, scrive, “non è certo la riapertura di questa o quella graduatoria. Bisogna istituire un doppio canale di reclutamento con il 50% dei posti da destinarsi al personale precario, Docente ed Ata abilitato e vincitore di concorso, con l’esclusione della reiterazione dei concorsi e dei percorsi abilitanti per chi è già abilitato e vincitore di concorso. Attribuzione di 12 punti per ogni abilitazione e per ogni anno di servizio maturati. Fase unicamente transitoria che preveda concorsi riservati per i non abilitati non vincitori di concorso. Ripristino del dovere di assumere cittadinanza nella provincia per le supplenze temporanee (non per i contratti annuali), nonché della domanda su massimo tre scuole e dello spostamento in coda alla graduatoria in caso di rifiuto delle supplenze. Conteggio solo degli anni di servizio maturati nelle scuole pubbliche e, nella fase transitoria, eliminazione dalle graduatorie pubbliche per gli anni svolti in scuole private non certificati da busta paga. Chiudere i buchi in organico per vigilanza, sicurezza ed amministrazione: assunzione di tutti i precari Ata con 36 mesi. Stabilizzazione di LSU ed LPU presso gli Enti Locali. Unicobas Scuola e Università Sicilia”.

Dott. Marco Monzù Rossello


sabato 4 agosto 2018 ore 17:33
giuliana gabrielli

http://www.flcgil.it/contratto-istruzione-ricerca/


sabato 4 agosto 2018 ore 17:32
giuliana gabrielli

Sanzioni disciplinari, no dei sindacati a sospensione da parte del Dirigente fino a 10 giorni

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/sanzioni-disciplinari-no-dei-sindacati-alla-sospensione-fino-a-10-giorni-decisa-dal-ds/


sabato 4 agosto 2018 ore 17:27
giuliana gabrielli

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Firmata l’Ipotesi di contratto sul fondo
per il miglioramento dell’offerta formativa 2018/2019

Mercoledì 1 agosto, proseguendo la trattativa già avviata il giorno precedente, è stato firmato il CCNI sul cosiddetto fondo unico, il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (MOF) di cui all’articolo 40 del CCNL comparto “Istruzione e Ricerca”, sezione istituzioni scolastiche ed educative.
L’obiettivo che ci siamo prefissi con la trattativa - e che è stato raggiunto - è quello di mettere le scuole nelle condizioni di avere a disposizione tutte le risorse contrattuali all’inizio di ogni anno scolastico.
Con il CCNI appena firmato le scuole avranno maggiore libertà di utilizzazione delle risorse rispetto al passato, dal momento che per tutte le finalità, pur previste dal contratto di lavoro, rimane la facoltà di allocazione delle stesse nella piena libertà progettuale delle istituzioni scolastiche.

Leggi la notizia con i punti più qualificanti del contratto.
Leggi il comunicato unitario
Scarica l’ipotesi di CCNI

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


mercoledì 1 agosto 2018 ore 18:22
giuliana gabrielli

Assunzioni in ruolo, ecco dove ci sono più posti. Tutte le info

Di Andrea Carlino

31/07/2018

LA TECNICA DELLA SCUOLA

https://www.tecnicadellascuola.it/assunzioni-in-ruolo-ecco-dove-ci-sono-piu-posti-tutte-le-info


mercoledì 1 agosto 2018 ore 18:14
giuliana gabrielli

Bussetti, percorsi abilitanti per docenti di terza fascia. Concorsi regionali con vincolo pluriennale

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/bussetti-percorsi-abilitanti-per-docenti-di-terza-fascia-concorsi-regionali-con-vincolo-pluriennale/


mercoledì 1 agosto 2018 ore 18:13
giuliana gabrielli

Concorso straordinario infanzia e primaria, Parlamento: dubbio esclusione servizio paritarie

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/concorso-straordinario-infanzia-e-primaria-parlamento-dubbio-esclusione-servizio-paritarie/


domenica 29 luglio 2018 ore 21:06
giuliana gabrielli

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie

2018/2019: le date e il modello per il

personale ATA

Una nuova nota del MIUR rende noti i termini entro cui presentare le domande.

Dal 23 luglio al 3 agosto su modello cartaceo.

20/07/2018

http://www.flcgil.it/scuola/ata/utilizzazioni-ed-assegnazioni-provvisorie-2018-2019-le-date-e-il-modello-per-il-personale-ata.flc


domenica 29 luglio 2018 ore 21:05
giuliana gabrielli

Immissioni in ruolo docenti:

il MIUR conferma 57.322 assunzioni

di personale insegnante

Illustrate le istruzioni operative per la gestione delle operazioni e la distribuzione del contingente. Primo aggiornamento.

26/07/2018

 

http://www.flcgil.it/scuola/precari/immissioni-in-ruolo-docenti-il-miur-conferma-57-322-assunzioni-di-personale-insegnante.flc


martedì 24 luglio 2018 ore 15:21
giuliana gabrielli

Carta del Docente, sindacati:

"Utilizzare somme residue entro

agosto 2018"

Soloformazione

Il Bonus di 500 euro per la formazione degli insegnanti, introdotto dalla legge sulla Buona scuola, è a rischio cancellazione.

Secondo la legge che lo ha istituito, le somme nella Carta Docente andrebbero spese entro il 31 agosto prossimo.

A ribadirlo, anche un articolo di Repubblica.it: “I sindacati, considerato il silenzio del ministero dell'Istruzione sulla questione, nei mesi scorsi hanno suggerito in maniera informale ai docenti di spendere tutto entro la fine dell'anno scolastico, che si chiude appunto a fine agosto. Ma dal Miur, pur ammettendo che attualmente le cose stanno in questo modo, rassicurano i 760mila docenti che da tre anni percepiscono il bonus da 500 euro all'anno”.
"In effetti - chiariscono dal Miur - avremmo dovuto considerare quella come scadenza ultima ma su mandato del ministro stiamo lavorando per rendere disponibili quelle somme anche per il prossimo anno scolastico". Secondo alcuni, le somme sarebbero quelle non spese dello scorso anno scolastico, secondo altri tutte.

Con la Carta del Docente, introdotta dalla riforma Renzi/Giannini nel 2015, i docenti di ruolo possono acquistare: libri e riviste, spettacoli teatrali e cinematografici, computer e corsi di formazione.

Il primo anno furono accreditati direttamente sul conto corrente dei docenti ma andavano rendicontati. Dal 2016/2017 in poi ogni docente è in possesso di un "borsellino elettronico" in cui il ministero ha versato i 500 euro più le somme non spese nell'anno precedente.

Il grosso del budget è stato speso per l'acquisto di computer e tablet, anche perché negli ultimi tre anni il registro elettronico si è diffuso in quasi tutti gli ordini e gradi e per gestirlo è più comodo avere un supporto informatico da portare in classe: un portatile o un tablet.

I sindacati temono che il governo di 5 stelle e Lega voglia reinvestire in altro modo i 380 milioni di euro stanziati.

I sindacati temono anche, com'è già avvenuto lo scorso anno con 20 milioni non spesi, che venga prelevata una quota per fare quadrare i conti pubblici e, magari, finanziare altre priorità. Ecco perché hanno consigliato di spendere tutto entro fine agosto. "Presto - spiegano da viale Trastevere - arriveranno indicazioni in merito".

Con la Carta del Docente è possibile acquistare i corsi di Soloformazione, in particolare i master, i corsi di perfezionamento, le certificazioni informatiche e linguistiche.

Visita il sito di Soloformazione per saperne di più. 


martedì 24 luglio 2018 ore 14:48
giuliana gabrielli

Roma, Mobilità 2018/2019

 Assegnazioni provvisorie

del Personale A.T.A

http://www.flcgilromaelazio.it/roma-assegnazioni-provvisorie-personale-ata/


giovedì 19 luglio 2018 ore 15:33
giuliana gabrielli

Docenti di scuola superiore a Roma e nel Lazio – Posti disponibili dopo i trasferimenti

 

http://www.flcgilromaelazio.it/docenti-scuola-superiore-posti-disponibili/


mercoledì 18 luglio 2018 ore 10:55
giuliana gabrielli

Immissioni in ruolo, istruzioni. Docenti FIT scelgono sede prima delle GaE

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/immissioni-in-ruolo-istruzioni-docenti-fit-scelgono-sede-prima-delle-gae/


mercoledì 18 luglio 2018 ore 10:53
giuliana gabrielli

Stipendio luglio, i cedolini potrebbero essere tre. Ecco quali

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/stipendio-luglio-i-cedolini-potrebbero-essere-tre-ecco-quali/


mercoledì 18 luglio 2018 ore 10:51
giuliana gabrielli

Ministero firma decreto per 57.000 assunzioni docenti e 9.000 ATA. Ecco i posti liberi

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/chieste-57-000-assunzioni-per-docenti-oltre-9-000-per-gli-ata-verso-concorso-dsga-per-2-000-posti/


mercoledì 18 luglio 2018 ore 10:45
giuliana gabrielli

Assegnazioni provvisorie e utilizzazione      sostegno: quando si possono chiedere?   FaQ

di Giovanna Onnis

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/assegnazioni-provvisorie-e-utilizzazione-sostegno-quando-si-possono-chiedere-faq/


domenica 8 luglio 2018 ore 13:01
giuliana gabrielli

Concorso a dirigente scolastico 2018

coordinamentodocenti.it ha attivato, per i propri iscritti, l'allenatore digitale per la preparazione alla preselezione del ''concorso a dirigente scolastico 2018''. Per essere abilitati, successivamente all'iscrizione gratuita, fare richiesta di attivazione tramite form domande presente sul portale


mercoledì 27 giugno 2018 ore 21:47
giuliana gabrielli

Scuola, meno potere ai presidi

27 giugno 2018

http://www.rassegna.it/articoli/scuola-meno-potere-ai-presidi


mercoledì 27 giugno 2018 ore 21:18
giuliana gabrielli

Vertenza diplomati magistrali

Vertenza diplomati magistrali : impugnativa nuovo DM di aggiornamento annuale GAE
 

A seguito della richiesta pervenuta da alcune strutture territoriali circa la impugnativa del nuovo DM di aggiornamento annuale delle GAE (n. 508 del 19 giugno 2018) si ritiene opportuno evidenziare quanto segue: 


il MIUR ha annunciato che a breve emanerà un provvedimento legislativo per dare una risposta ai diplomati magistrali ante 2001-2002 prevedendo la garanzia degli attuali livelli occupazionali e l’avvio di un concorso riservato (per tutti gli abilitati compresi i laureati in scienze della formazione primaria) finalizzato alla stabilizzazione del rapporto di lavoro valorizzando adeguatamente il servizio prestato;


nel caso in cui detto provvedimento dovesse ritardare oppure non dovesse corrispondere adeguatamente alle aspettative del personale interessato, valuteremo, insieme al nostro Ufficio Legale, le eventuali ulteriori azioni da intraprendere sul piano vertenziale;considerando che il provvedimento di aggiornamento annuale delle GAE è stato pubblicato in data 19 giugno e stante il periodo di sospensione feriale dal 1 al 31 agosto per la presentazione dei ricorsi al Tar Lazio, riteniamo che allo stato non vi sia un’urgenza immediata e che pertanto qualunque iniziativa possa essere rimandata ad un momento successivo (la scadenza per la impugnativa del nuovo DM è prevista per il 18 settembre 2018);


tutto ciò è finalizzato anche ad evitare, qualora a breve venisse pubblicato il provvedimento risolutivo del MIUR, inutili spese aggiuntive a carico dei ricorrenti nonché aggravi di lavoro per le strutture territoriali.

FLC - CGIL


mercoledì 27 giugno 2018 ore 18:16
giuliana gabrielli

Mobilità scuola 2018/2019: archiviata la “chiamata diretta”

Firmato l’accordo per l’assegnazione da ambito a scuola del personale docente che avverrà sulla base del punteggio della mobilità. 

L’accordo si estende anche ai neoimmessi in ruolo.

 

Durante l’incontro del 26 giugno 2018, Ministero dell’Istruzione e CGIL, CISL e UIL,  hanno sottoscritto il CCNI per l’assegnazione del personale docente dall’ambito alla scuola.

Coerenti con il nostro profilo politico e in continuità con i risultati raggiungi già l’anno scorso, l’accordo prevede una procedura trasparente e oggettiva grazie alla quale gli Uffici scolastici territoriali procederanno ad individuare i docenti in base alle richieste dei docenti ed al loro punteggio della mobilità. L’accordo raggiunto si estende anche ai neoimmessi in ruolo con analoghe procedure.

I docenti titolari di ambito al termine delle operazioni di mobilità potranno indicare, tramite POLIS, la scuola di partenza all’interno dell’ambito secondo questo calendario:

  • docenti del I ciclo (infanzia, primaria, secondaria di primo grado) dal 28 giugno al 5 luglio
  • docenti del II ciclo (secondaria di secondo grado) dal 14 luglio al 23 luglio.

In concomitanza con le stesse date, gli Uffici Scolastici territoriali inseriranno in POLIS le precedenze previste dall’articolo 13 del CCNI sulla mobilità.

Possiamo quindi affermare che, come nel caso dell’intesa sul bonus docenti, continua, attraverso la contrattazione, la nostra operazione di smantellamento degli aspetti più deleteri della legge 107/15, legge sbagliata ed inadeguata al contesto sociale e culturale della scuola di oggi.

FLC - CGIL


sabato 23 giugno 2018 ore 20:41
giuliana gabrielli

Concorso dirigente scolastico, tour de force per pubblicare i quesiti il 27 giugno. Ma l’Unicobas chiede il rinvio

Di  Alessandro Giuliani 21/06/2018

http://www.tecnicadellascuola.it/concorso-dirigenti-scolastici-2018


sabato 23 giugno 2018 ore 20:37
giuliana gabrielli

Uto Ughi a Bussetti: introdurre studio della Musica nei curricula

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/uto-ughi-a-bussetti-introdurre-studio-della-musica-nei-curricula/


sabato 23 giugno 2018 ore 20:34
giuliana gabrielli

Organici ATA 2018/19, indicazioni Miur. La nota, il decreto e le tabelle

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/organici-ata-2018-19-indicazioni-miur-la-nota/


venerdì 15 giugno 2018 ore 21:59
giuliana gabrielli

Dirigenti Scolastici del Lazio: avviate le operazioni di attribuzione dell’incarico dirigenziale con decorrenza dal 1° settembre 2018

 

http://www.flcgilromaelazio.it/dirigenti-scolastici-del-lazio-avviate-le-operazioni-di-attribuzione-dellincarico-dirigenziale-con-decorrenza-dal-1-settembre-2018/


sabato 9 giugno 2018 ore 16:39
giuliana gabrielli

Scrutini finali secondaria primo grado, valutazione e ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato. Scheda di sintesi

di Nino Sabella

 

https://www.orizzontescuola.it/scrutini-finali-secondaria-primo-grado-valutazione-e-ammissione-alla-classe-successiva-e-allesame-di-stato-scheda-di-sintesi/


mercoledì 30 maggio 2018 ore 20:27
giuliana gabrielli

Stipendi docenti, a giugno ecco gli aumenti, ma dal 2019 c’è la beffa

Di  Andrea Carlino

30/05/2018

https://www.tecnicadellascuola.it/stipendi-docenti-a-giugno-ecco-gli-aumenti-ma-dal-2019-ce-la-beffa


mercoledì 30 maggio 2018 ore 20:25
giuliana gabrielli

ATA III fascia, pubblicazione graduatorie provvisorie. Date per provincia

di redazione

https://www.orizzontescuola.it/ata-iii-fascia-pubblicazione-graduatorie-provvisorie-date-per-provincia/


mercoledì 30 maggio 2018 ore 20:24
giuliana gabrielli

Dovrò andare a scuola fino al 30 giugno anche se mi girerò i pollici. Il Dirigente può obbligarmi?

di Paolo Pizzo

https://www.orizzontescuola.it/guida/dovr-andare-scuola-fino-al-30-giugno-anche-se-mi-girer-pollici-dirigente-pu-obbligarmi/


martedì 22 maggio 2018 ore 21:35
giuliana gabrielli

Integrazione graduatorie di istituto personale docente

http://www.notiziedellascuola.it/news/2018/maggio/integrazione-graduatorie-di-istituto-personale-docente


martedì 22 maggio 2018 ore 21:33
giuliana gabrielli

Licei musicali, violino e contrabbasso sono per pochi: “Accesso solo per chi sa già suonare bene gli strumenti”

http://ei-musicali-violino-e-contrabbasso-sono-per-pochi-accesso-solo-per-chi-sa-gia-suonare-bene-gli-strumenti/4358201/


martedì 22 maggio 2018 ore 21:31
giuliana gabrielli

Istituti superiori di studi musicali non statali (ex IMP) e Accademie storiche: un Decreto prevede lo stanziamento di nove milioni di euro

http://www.flcgil.it/universita/afam/istituti-superiori-di-studi-musicali-non-statali-ex-imp-e-accademie-storiche-un-decreto-prevede-lo-stanziamento-di-nove-milioni-di-euro.flc


lunedì 21 maggio 2018 ore 09:13
giuliana gabrielli

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2018/2019 personale docente, educativo e ATA La normativa e gli approfondimenti per presentare la domanda di mobilità annuale nella scuola. 03/05/2018

http://www.flcgil.it/speciali/movimenti_del_personale_della_scuola/utilizzazioni-e-assegnazioni-provvisorie-2018-2019-personale-docente-educativo-e-ata.flc


lunedì 21 maggio 2018 ore 09:11
giuliana gabrielli

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2018/2019: primo incontro per definire il CCNI

Una riunione interlocutoria centrata sulla vigenza del testo contrattuale, viste le novità introdotte dal CCNL 2016/2018 firmato ad aprile. Si riapre la questione dei punti oggetto di richiesta di interpretazione autentica.

03/05/2018

http://www.flcgil.it/scuola/utilizzazioni-e-assegnazioni-provvisorie-2018-2019-primo-incontro-per-definire-il-ccni.flc


lunedì 14 maggio 2018 ore 22:23
giuliana gabrielli

AFAM, il decreto sui percorsi propedeutici per l’accesso ai corsi accademici di I livello

Il decreto regolamenta anche l’accesso ai licei musicali.

14/05/2018

FLC CGIL

http://www.flcgil.it/universita/afam/afam-il-decreto-sui-percorsi-propedeutici-per-l-accesso-ai-corsi-accademici-di-i-livello.flc

 

È stato firmato venerdì 11 maggio 2018 il Decreto 382/18, di armonizzazione dei percorsi formativi della filiera artistico-musicale adottato ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 13 aprile 2017 n.60.

Nel Decreto sono indicate:

  • le modalità di attivazione dei corsi propedeutici per l’accesso ai percorsi di primo livello dei Conservatori e dell’Accademia di Danza
  • I criteri di ammissione ai corsi propedeutici
  • I criteri per l’ammissione ai Licei musicali

Nei prossimi giorni pubblicheremo un’analisi approfondita del provvedimento e dei relativi allegati.

 

 

 


lunedì 14 maggio 2018 ore 22:17
giuliana gabrielli

Aggiornamento Graduatorie di Istituto, ecco decreto e modelli domanda. Scadenza 4 giugno, chi riguarda

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/graduatorie-di-istituto-elenchi-aggiuntivi-ii-fascia-e-di-sostegno-priorita-supplenze-e-servizio-sezioni-primavera-domande-entro-il-4-giugno/


martedì 1 maggio 2018 ore 15:41
giuliana gabrielli

1 maggio, perché si festeggia? L’avete chiesto a Google, rispondiamo noi

Come nasce? Cosa ricorda? Dove si festeggia? La lunga storia della Festa dei lavoratori, dal 1889 ai giorni nostri, con una curiosità sull’Italia

di Silvia Morosi

http://www.corriere.it/tecnologia/domande-google/notizie/1-maggio-perche-si-festeggia-l-avete-chiesto-google-rispondiamo-noi-9f61151e-4d08-11e8-a1cf-d60abdb1ce87.shtml?refresh_ce-cp


venerdì 27 aprile 2018 ore 21:42
giuliana gabrielli

Violenze a danno dei docenti: occorre certo sanzionare i responsabili ma occorre anche andare alle cause profonde superando gli errori delle politiche scolastiche degli ultimi decenni.

FLC CGIL

 

 

http://www.flcgil.it/scuola/violenze-a-danno-dei-docenti-occorre-certo-sanzionare-i-responsabili-ma-occorre-anche-andare-alle-cause-profonde-superando-gli-errori-delle-politiche-scolastiche-degli-ultimi-decenni.flc


mercoledì 25 aprile 2018 ore 21:57
giuliana gabrielli

Mobilità 2018/19, domande dal 3 aprile. Posti disponibili, scelta scuola, no vincolo triennale, precedenze. Lo speciale

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/contratto-mobilita-2018-19-firmato-percentuali-confermate-resta-scelta-scuola/


mercoledì 25 aprile 2018 ore 21:44
giuliana gabrielli

Graduatoria interna d’istituto: come calcolare servizio, continuità, titoli ed esigenze familiari. Modelli di domanda. La guida gratuita

di Paolo Pizzo

ORIZZONTESCUOLA

 

Pubblichiamo due guide rivolte a docenti, dirigenti e segreterie scolastiche relativamente alla valutazione delle graduatorie interne d’istituto.

Criteri per l’individuazione del perdente posto, come calcolare: il servizio pre ruolo, il servizio svolto in altro ruolo, la continuità del servizio (scuola e comune), le esigenze di famiglie.

Si tratta di un vademecum di 31 pagine che analizzano tutti gli aspetti relativi al servizio e alle esigenze di famiglia, cosa devono fare i dirigenti, cosa i docenti, cosa le segreterie. Scarica la guida

Attribuzione dei punteggi per: anzianità di servizio, esigenze di famiglia e titoli.

Tutto ciò che c’è da sapere su titoli, anzianità ed esigenze di famiglia. Scarica la guida

I modelli di domanda elaborati per ordine e grado di scuola

MODELLO INFANZIA 2018

MODELLO PRIMARIA 2018

MODELLO I GRADO 2018

MODELLO II GRADO 2018

 


lunedì 23 aprile 2018 ore 21:22
giuliana gabrielli

Dalle ultime indicazioni, sembra che il Concorso Dirigenti scolastici sia stato rimandato.

Le nuove date dovrebbero essere:

-  27 giugno: Pubblicazione batterie test MIUR

-  23 luglio: Prova preselettiva

 


venerdì 20 aprile 2018 ore 22:44
giuliana gabrielli

SCUOLA  PRIMARIA

Note in classe, l’ora della svolta: per la musica (e le arti) in arrivo 2 milioni

Tra le deleghe per cambiare la scuola, educazione musicale dalla primaria alle superiori. Ma da trent’anni si sperimenta il valore del suonare assieme. E il 40% delle scuole oggi punta sulla musica

http://www.corriere.it/scuola/primaria/17_aprile_10/note-classe-l-ora-svolta-la-musica-arti-arrivo-2-miliardi-b29e727a-1dd4-11e7-a3e5-56b4898b2bcd.shtml?cmpid=SF020103COR

 


venerdì 20 aprile 2018 ore 22:42
giuliana gabrielli

Siate Pazienti, Rispettate i Vostri Tempi

Your Edu Action

https://www.facebook.com/yeaction/videos/1268516313292362/UzpfSTEwMDAwNDk2Mjc4NjMwMzo5ODYxOTg5NzE1NTU1MjA/

 


venerdì 20 aprile 2018 ore 22:39
giuliana gabrielli

Invalsi, il test si fa su pc: ma dal Centro Italia terremotato alle isole mancano computer e connessione

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/16/invalsi-il-test-si-fa-su-pc-ma-dal-centro-italia-terremotato-alle-isole-mancano-computer-e-connessione/4286531/


venerdì 20 aprile 2018 ore 22:37
giuliana gabrielli

Dsa, Miur fotografa boom delle diagnosi: 67mila in più in un anno. Il pedagogista: “Business dietro etichette date ad alunni”

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/17/dsa-miur-fotografa-boom-delle-diagnosi-67mila-in-piu-in-un-anno-il-pedagogista-business-dietro-etichette-date-ad-alunni/4298907/


sabato 14 aprile 2018 ore 21:52
giuliana gabrielli

AFAM e stabilizzazioni personale TA: finalmente qualcosa si muove

Dopo le continue sollecitazioni delle organizzazioni sindacali il MIUR attiva le procedure. Per la FLC CGIL le assunzioni sono insufficienti.

http://www.flcgil.it/universita/afam/afam-e-stabilizzazioni-personale-ta-finalmente-qualcosa-si-muove.flc


sabato 14 aprile 2018 ore 21:47
giuliana gabrielli

VOTANO ANCHE I PRECARI

FLC CGIL


sabato 14 aprile 2018 ore 21:42
giuliana gabrielli

VOTA FLC CGIL

alle prossime elezioni RSU


sabato 14 aprile 2018 ore 21:35
giuliana gabrielli

Esame di Stato secondaria di I grado,

lingue straniere: il voto sarà unico.

Tutte le novità, anche per disabili,

DSA e colloquio

di Katjuscia Pitino

ORIZZONTESCUOLA

A partire da quest’anno la prova scritta di lingue straniere, all’esame di Stato del I ciclo, subisce importanti modifiche per effetto dell’entrata in vigore del D.Lgs. n.62 del 2017; il successivo Decreto ministeriale n.741 del 2017 e la Nota ministeriale n. 1865 hanno fornito ulteriori chiarimenti in merito.

La novità più consistente è la strutturazione della prova scritta, che dovrà essere articolata in due sezioni distinte rispettivamente per l’inglese e la seconda lingua comunitaria. Il legislatore ha inteso unificare la valutazione delle due prove scritte, predisponendo che essa sia espressa attraverso un unico voto ed eliminando a priori l’utilizzo di frazioni decimali.

E’ opportuno sottolineare che le modalità di svolgimento della prova, la stessa strutturazione nonché la valutazione sono rimesse ai criteri stabiliti dal collegio docenti e riconfermati in sede di riunione preliminare. Alla base della determinazione dei criteri è importante rispettare le disposizioni dei decreti sopra citati e della Nota ministeriale 1865, ulteriormente esplicativa sull’argomento, ricordando che le decisioni spettano al collegio unitario, a prescindere delle proposte avanzate nei dipartimenti disciplinari.

Prima di tutto sarà necessario predisporre la prova d’esame, scegliendo tra le tipologie di traccia, proposte dal D.M. n.741, che saranno oggetto della prova. Le tracce delle prove sono predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare sulla base delle proposte dei docenti delle discipline. Si stabiliranno altresì la durata oraria della prova nonché le modalità di correzione e valutazione.

Per arrivare al voto unico è esclusa la media dei due voti risultanti dalle due sezioni. Tale principio dovrà essere categoricamente rispettato, pena l’insorgere di possibili contenziosi che potrebbero fare appello proprio su questo aspetto. In fase di definizione dei criteri, è utile quindi essere chiari su questo punto e dare piena attuazione a quanto stabilito nell’art.12 del D.M. n.741 del 2017.

Alle indicazioni sopra richiamate, si aggiunga che nella predisposizione dei criteri si dovrà tenere conto degli alunni con disabilità e con DSA certificati.

Qui di seguito, si indicano gli articoli del D.Lgs.62/2017 e del decreto 741/2017 utili alla definizione dei criteri.

DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI

art.8 del Decreto Legislativo n.62 del 2017 Svolgimento ed esito esame di Stato

La commissione d’esame predispone le prove d’esame ed i criteri per la correzione e valutazione

art.5 D.M. n.741 Riunione preliminare e calendario delle operazioni

La commissione, nell’ambito della riunione preliminare, predispone le prove d’esame (…) e definisce i criteri comuni per la correzione e la valutazione delle prove. Detti criteri che riguardano anche le lingue straniere potrebbero essere già stati stabiliti nelle riunioni di dipartimento in corso d’anno scolastico e deliberati in seno al collegio docenti unitario.

DURATA ORARIA DELLA PROVA

art.5 D.M. n.741

“la durata della prova non deve superare le quattro ore”

COMPETENZE DA VALUTARE

art.9 D.M. n.741 del 2017 “Prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere”

La prova scritta relativa alle lingue straniere accerta le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa, di cui alle Indicazioni nazionali per il curricolo, e in particolare al Livello A2 per l’inglese e al Livello A 1 per la seconda lingua comunitaria”

ARTICOLAZIONE DELLA PROVA

art.9 D.M. n.741 del 2017 “Prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere”

La prova scritta è articolata in due sezioni distinte, rispettivamente per l’inglese e la seconda lingua comunitaria”

PREDISPOSIZIONE DELLE TRACCE E TIPOLOGIE

art.9 D.M. n.741 del 2017 “Prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere”

La commissione predispone almeno tre tracce in coerenza con il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze delle Indicazioni nazionali per il curricolo”

Le tipologie delle tracce sono:

a)questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta;

b)completamento di un testo in cui siano state omesse parole singole o gruppi di parole, oppure riordino e riscrittura o trasformazione di un testo;

c)elaborazione di un dialogo su traccia articolata che indichi chiaramente situazione, personaggi e sviluppo degli argomenti;

d)lettera o email personale su traccia riguardante argomenti di carattere familiare o di vita quotidiana;

e)sintesi di un testo che evidenzi gli elementi e le informazioni principali.

Nella Nota ministeriale n.1865 del 2017 è specificato che le tipologie possono essere anche tra loro combinate all’interno della stessa traccia.

CORREZIONE E VALUTAZIONE DELLE PROVE

art.12 D.M. n.741 del 2017

La sottocommissione corregge e valuta le prove scritte tenendo conto dei criteri definiti dalla commissione in sede di riunione preliminare”

Alla prova di lingua straniera, ancorché distinta in due sezioni corrispondenti alle due lingue studiate, viene attribuito un unico voto espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali”

In riferimento a quest’ultimo punto è bene tenere presente che:

? sia il D.M. n.741 del 2017 sia la Nota ministeriale n.1865 del 2017 non utilizzano l’espressione “media dei voti”;

? il voto è espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali;

? non sarà possibile ricorrere alla media dei voti delle due lingue, quest’ultima è esclusa e confermata nello stesso preambolo del D.M. n.741 del 2017 “Considerata l’opportunità di non accogliere la richiesta del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione finalizzata a determinare il voto della prova di lingua straniera calcolando la media tra i voti assegnati alle due sezioni della prova medesima, in quanto tale media comporterebbe la definizione di un voto in decimi con possibile frazione decimale e in quanto il decreto legislativo 13 aprile n.62 fa espresso riferimento ad una sola prova di lingue ancorché articolata in due sezioni”.

? Esclusa l’indicazione di due voti distinti

Proposta per la predisposizione della griglia di correzione e valutazione:

la valutazione è in decimi, si potrebbe optare per la costruzione di un’unica griglia per le due lingue, assegnando ad esempio rispettivamente 5 punti alla lingua inglese e 5 punti alla seconda lingua comunitaria.

Se il risultato riporta un voto con frazione decimale, non previsto dal D.M. 741/2017, nella riunione preliminare sarebbe opportuno stabilire se in caso di frazione pari o superiore a 0,5 esso debba o meno essere arrotondato all’unità superiore.

ALUNNI CON DISABILITA’

art.11 del D.Lgs. n.62 del 2017

Per gli alunni con disabilità occorre fare riferimento all’art.11 del D.Lgs. n.62 del 2017, il comma 6 espressamente prevede che “Per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all’assistenza eventualmente prevista per l’autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell’alunna o dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma finale”.

Art.14 D.M.741 del 2017

Le alunne e gli alunni con disabilità certificata ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n.104, sostengono le prove d’esame con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio professionale o tecnico loro necessario, utilizzato abitualmente nel corso dell’anno scolastico per l’attuazione del piano educativo individualizzato, di cui all’art.7 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n.66, o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento delle prove”.

ALUNNI CON BES

Il decreto legislativo n.62 del 2017 non prevede strumenti compensativi e misure dispensative per gli alunni con BES non certificati, fatta eccezione per i DSA la cui valutazione è disciplinata nell’art.11 del decreto ed è coerente con il piano didattico personalizzato predisposto dal consiglio di classe. Nella seduta preliminare la commissione, per gli alunni con DSA, dovrà fare riferimento ai commi 10, 11, 12 e 13 dell’art.11 del D.lgs. 62 del 2017:

Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le scuole adottano modalità che consentano all’alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l’applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi” (comma 10 art.11 D.lsg. n.62 del 2017)

Per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione la commissione può riservare alle alunne e agli alunni con DSA, di cui al comma 9, tempi più lunghi di quelli ordinari. Per tali alunne e alunni può essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte” (comma 11 art.11 D.lsg. n.62 del 2017)

Per l’alunna o l’alunno la cui certificazione di disturbo specifico di apprendimento prevede la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame di Stato, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera” (comma 12 art.11 D.lsg. n.62 del 2017)

In casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunna o l’alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, è esonerato dall’insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma. L’esito dell’esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall’articolo 8 (comma 13 art.11 D.lsg. n.62 del 2017).

D.M. n.741 del 2017 al comma 6 prescrive “per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n.170, lo svolgimento dell’esame di Stato è coerente con il piano didattico personalizzato predisposto dal consiglio di classe”.

D.M. n.741 del 2017, al comma 8 dell’art.14, ha specificato che “nella valutazione delle prove scritte, la sottocommissione, adotta criteri valutativi che tengano particolare conto delle competenze acquisite sulla base del piano didattico personalizzato”.

Diventa pertanto fondamentale, in sede di riunione preliminare:

1. riprendere le modalità di valutazione, già deliberate in seno al collegio dei docenti;

2. ratificare i criteri valutativi di cui al comma 8 dell’art.14 del D.Lgs. n.62/2017 che ciascuna sottocommissione adotterà, sulla base del piano didattico personalizzato, per ogni alunno che ne usufruisce, già precedentemente decisi in seno ai consigli di classe.

3. stabilire:

  • tempi accordati per lo svolgimento della prova scritta;
  • gli strumenti compensativi che gli alunni con DSA potranno utilizzare;
  • i contenuti orali sostitutivi della prova scritta di lingua straniera in presenza di dispensa dalla prova scritta
  • le prove differenziate in caso di esonero dall’insegnamento delle lingue straniere, coerenti con il percorso svolto.

Sui livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa e sulle Indicazioni Nazionali per il curricolo

L’articolo 9 del D.M. n.741 del 2017 specifica che la prova scritta relativa alle lingue straniere accerta le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa, di cui alle Indicazioni nazionali per il curricolo e, in particolare, al Livello A2 per l’inglese e al Livello A 1 per la seconda lingua comunitaria.

Più avanti è sottolineato che la commissione predispone almeno tre tracce in coerenza con il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze delle Indicazioni nazionali per il curricolo.

In riferimento a ciò sarebbe opportuno definire in sede di dipartimento disciplinare, da ratificare poi nel collegio unitario, quali competenze, desunte dai documenti sopra citati, saranno oggetto di valutazione durante la prova scritta e il colloquio delle lingue straniere.

Il Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa riporta nella scala globale i seguenti descrittori:

A1 Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

A2 Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Il colloquio nelle lingue straniere

art.8 del D.lgs. n.62 del 2017 e art.10 del D.M. 741

In sede di riunione preliminare, si definiranno anche le competenze relative alle lingue straniere che saranno oggetto di valutazione, così come indicato nell’art.8 del D.lgs. n.62 del 2017 e nell’art.10 del D.M. 741. Il riferimento resta il profilo finale dello studente stabilito nelle Indicazioni nazionali.

Nel Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione si legge:

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea”.

Tutto sugli esami di Stato I grado


sabato 14 aprile 2018 ore 21:29
giuliana gabrielli

Concorso docenti abilitati: dalla prova orale alla graduatoria regionale, al FIT. Tutte le info

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/concorso-docenti-abilitati-dalla-prova-orale-alla-graduatoria-regionale-al-fit-tutte-le-info/


martedì 10 aprile 2018 ore 21:37
giuliana gabrielli

Concorso Dirigenti Scolastici, il 18 aprile altra riunione per quiz prova selettiva. Il 24 aprile si saprà se date saranno confermate

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/concorso-dirigenti-scolastici-il-18-aprile-altra-riunione-per-quiz-prova-selettiva-il-24-aprile-si-sapra-se-date-saranno-confermate/


martedì 10 aprile 2018 ore 21:35
giuliana gabrielli

Concorso per 253 funzionari, valida anche laurea triennale. Proroga scadenza delle domande: 11 maggio

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/concorso-per-253-funzionari-proroga-scadenza-delle-domande-11-maggio/


martedì 10 aprile 2018 ore 21:29
giuliana gabrielli

Mobilità 2018 scuola secondaria II grado: quali e quante domande, modelli e tempistica

di Giovanna Onnis

ORIZZONTESCUOLA

Proseguiamo l’analisi delle disposizioni normative previste per la mobilità 2018/19 prendendo in considerazione i docenti della scuola Secondaria II grado che potranno partecipare alla mobilità in base alle regole stabilite nel CCNI e nell’OM/2018

TERMINI PRESENTAZIONE DOMANDE

Il personale docente della scuola Secondaria II grado potrà presentare domanda di mobilità dal 3 aprile 2018 al 26 aprile 2018

DATE DA RICORDARE

Le successive operazioni e la pubblicazione dei movimenti per gli insegnanti della scuola Secondaria II grado, come indicato nell’art.2 comma 2 dell’OM, devono essere disposte con la seguente tempistica:

  • termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili 22 giugno
  • pubblicazione dei movimenti 10 luglio

REVOCA DELLA DOMANDA E REGOLARIZZAZIONE DOCUMENTAZIONE ALLEGATA

È consentito regolarizzare la documentazione allegata alla domanda di mobilità o revocare la domanda stessa entro e non oltre il quinto giorno utile prima del termine ultimo, previsto nell’art. 2 dell’OM, per la comunicazione al SIDI dei posti disponibili.

Gli insegnanti della scuola Secondaria II grado, quindi, potranno effettuare ciò entro e non oltre il 17 giugno 2018

Le istanze inviate dopo tale data possono essere prese in considerazione solo per gravi motivi validamente documentati ed a condizione che pervengano entro il termine ultimo, previsto nell’art. 2 dell’OM, per la comunicazione al SIDI dei posti disponibili.

Per gli insegnanti della scuola Secondaria II grado, che si trovano nelle predette condizioni, il termine ultimo è, quindi, il 22 giugno 2018

Come chiarisce la nota 1) dell’OM , nella considerazione della data di inoltro, farà fede il protocollo della scuola alla quale è stata presentata l’istanza di revoca ovvero quello dell’ufficio ricevente o la ricevuta della pec

QUALI DOMANDE

I movimenti richiedibili possono rientrare nella mobilità territoriale (trasferimento sia provinciale che interprovinciale) e nella mobilità professionale (passaggio di cattedra e passaggio di ruolo sia provinciale che interprovinciale).

Gli insegnanti in possesso dei requisiti necessari possono, quindi, presentare contemporaneamente diverse domande utilizzando specifici moduli presenti nella piattaforma ministeriale Istanze online, dove dovranno essere compilate e inviate entro i termini previsti dall’ordinanza come abbiamo indicato.

Gli insegnanti della scuola Secondaria II grado potranno, quindi, presentare le seguenti domande:

DOMANDA DI TRASFERIMENTO

Il trasferimento può essere richiesto sia nella provincia di titolarità che in altre province utilizzando lo stesso modulo.

Il modello sarà disponibile su Istanze online a decorrere dal 3 aprile 2018, nella sezione riservata ai docenti della scuola dell’Infanzia

QUALE TIPOLOGIA DI TRASFERIMENTO

Il trasferimento, sia provinciale che interprovinciale, potrà essere richiesto per le seguenti tipologie di posto:

  • posto normale
  • posto sostegno

Il trasferimento su posti di sostegno può essere richiesto, chiaramente, solo dai docenti in possesso del titolo di specializzazione necessaria.

Il docente che intende chiedere ambedue le tipologie di posto (normale/sostegno) avrà la possibilità di indicare nella domanda a quale tipologia intende dare priorità, graduando l’ordine di preferenza nelle apposite caselle numerate del modello domanda.

Riportiamo a titolo esemplificativo come si presentano le caselle nel modulo domanda

Se il docente che presenta domanda non contrassegna nessuna delle suindicate caselle, il trasferimento sarà disposto solo per la tipologia di posto di attuale titolarità.

Se, invece, il docente contrassegna due o più caselle il trasferimento è disposto analizzando ciascuna preferenza (sia puntuale che sintetica) nell’ordine espresso nel modulo domanda. Analogamente si procederà in caso di preferenza per ambito e per la preferenza sintetica di provincia

DOMANDA DI PASSAGGIO DI CATTEDRA

Il passaggio di cattedra può essere chiesto dai docenti che, al momento di presentazione della domanda, hanno superato il periodo di prova nel ruolo di appartenenza (scuola Secondaria II grado) e sono in possesso della specifica abilitazione per la classe di concorso richiesta.

Il passaggio di cattedra può essere richiesto per più classi di concorso per le quali il docente possiede il titolo necessario di abilitazione

DOMANDA DI PASSAGGIO DI RUOLO

Il passaggio di ruolo può essere chiesto dai docenti che, al momento di presentazione della domanda, hanno superato il periodo di prova nel ruolo di appartenenza (scuola Secondaria II grado) e sono in possesso della specifica abilitazione per il passaggio al ruolo richiesto.

Il passaggio di ruolo può essere richiesto per un solo ruolo (scuola dell’Infanzia, scuola Primaria e scuola Secondaria I grado), anche per più province.

Nell’ambito del singolo ruolo, il passaggio può essere richiesto per più classi di concorso appartenenti allo stesso grado di scuola.

Gli insegnanti della scuola Secondaria II grado possono chiedere, quindi, il passaggio:

  • nel ruolo della scuola dell’ Infanzia, purché in possesso dell’abilitazione all’insegnamento nelle scuole dell’Infanzia.

Come chiarisce la nota 1) dell’art.4 del CCNI, conservano valore di abilitazione all’insegnamento nella scuola dell’infanzia i titoli di studio conseguiti al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, entro l’anno scolastico 2001/2002, ai sensi del D.M. 10/3/1997 e del DPR del 15 marzo 2014

  • nel ruolo della scuola Primaria, purché in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento nelle scuole Primarie.

Come chiarisce la nota 1) dell’art.4 del CCNI, conservano valore di abilitazione all’insegnamento nella scuola primaria i titoli di studio conseguiti al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, entro l’anno scolastico 2001/2002, ai sensi del D.M. 10/3/1997 e del DPR del 15 marzo 2014

  • nel ruolo della scuola Secondaria I grado, purché in possesso dell’abilitazione per la classe di concorso o le classi di concorso richieste

Come chiarisce la nota 2) dell’art.4 del CCNI, le abilitazioni per classi di concorso di cui al previgente ordinamento confluite nelle classi di concorso previste dal DPR 19/16 e successive integrazioni e modifiche hanno comunque valore ai fini dei passaggi

  • nel ruolo del personale educativo, se in possesso dello specifico titolo di accesso (idoneità o laurea in Scienze della formazione primaria – indirizzo scuola primaria o i titoli di studio conseguiti a termine dei corsi quadriennali e quinquennali magistrali sperimentali dell’istituto magistrale conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002, ai sensi del D.M. 10. 3. 1997, art. 2 commi 1 e 3
  • nel ruolo del personale insegnante tecnico-pratico nell’ambito della scuola Secondaria II grado, se in possesso del titolo di studio di accesso alla classe di concorso della tabella B del DPR 19/2016 e successive modifiche e integrazioni

Come chiarisce la nota 2bis) dell’art.4 del CCNI, i titoli di accesso per classi di concorso di cui al previgente ordinamento confluite nelle classi di concorso previste dal DPR 19/16 e successive integrazioni e modifiche tabella B hanno comunque valore ai fini dei passaggi

SU QUALI POSTI

Le disponibilità per le operazioni di mobilità territoriale e per quelle di mobilità professionale, come chiarisce l’art.8 del contratto sulla mobilità, sono determinate dalle effettive vacanze risultanti all’inizio dell’anno scolastico per il quale si effettuano i movimenti.

Sono disponibili:

  • i posti vacanti in seguito alla variazione dello stato giuridico del personale (es. dimissioni, collocamento a riposo, decadenza, etc.)
  • i posti vacanti in seguito a movimento in uscita
  • i posti disponibili dell’organico dell’autonomia comunicati a cura dell’ufficio territorialmente competente al sistema informativo nei termini fissati dalle apposite disposizioni ministeriali.

Dalle predette disponibilità vanno detratti i posti e le cattedre occupati dal personale rientrato nei ruoli di di provenienza e quelli necessari per la sistemazione dei docenti soprannumerari della provincia.

Non sono considerati disponibili:

  • i posti e le cattedre che si renderanno vacanti a seguito dei passaggi di ruolo in altro grado di scuola disposti in data successiva a quella dei rispettivi trasferimenti
  • le cattedre ed i posti la cui vacanza non sia stata trasmessa al sistema informativo entro i termini fissati dalle apposite disposizioni ministeriali

Ai fini dei trasferimenti e dei passaggi nella scuola Secondaria II grado sono utilizzabili i posti dell’organico dell’autonomia stabiliti per l’anno scolastico dal quale decorrono i movimenti medesimi.

I posti in organico della scuola Secondaria II grado sono richiedibili mediante l’indicazione del codice e della dizione in chiaro della scuola sede di organico risultante dai Bollettini Ufficiali

QUALI MODULI

L’insegnante di scuola Secondaria II grado che partecipa alla mobilità per il prossimo anno scolastico dovrà compilare il modulo domanda nel portale del MIUR Istanze online.

I moduli da compilare saranno diversi a seconda del movimento richiesto

Modulo per Trasferimento

Sarà reperibile nella sezione “Mobilità scuola Secondaria II grado”

Modulo per Passaggio di cattedra

Sarà reperibile nella sezione “Mobilità scuola Secondaria II grado”

Modulo per Passaggio di ruolo

Sarà reperibile nella sezione relativa al grado di istruzione richiesto

QUANTE DOMANDE

Possono essere presentate contemporaneamente più domande

Domanda di Trasferimento

È unica sia per movimento provinciale che interprovinciale, sia per posto comune che per sostegno

Domanda di Passaggio di cattedra

Il passaggio di cattedra può essere richiesto per più classi di concorso per le quali il docente possiede specifiche abilitazioni

Si devono presentare tante domande quante sono le classi di concorso richieste.

In presenza di più domande di passaggio, i docenti devono indicare nel modulo domanda con quale ordine intendono che esse siano trattate e in questo caso si segue l’ordine di priorità indicato

Domanda di Passaggio di ruolo

Il passaggio di ruolo può essere richiesto:

  • per un solo ruolo
  • per più province
  • per più classi di concorso appartenenti allo stesso ruolo

Si devono presentare tante domande quante sono le classi di concorso richieste.

In ogni domanda di passaggio di ruolo il docente deve indicare esplicitamente, per ciascuna classe di concorso, l’ordine di preferenza di una domanda rispetto alle altre.

ORDINE DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE

La mobilità professionale prevale su quella territoriale nei soli passaggi di ruolo, quindi il passaggio di ruolo prevale sul trasferimento.

Nei passaggi di cattedra si segue l’ordine di priorità indicato dal docente.

I docenti che intendono chiedere contemporaneamente trasferimento e passaggio di cattedra, devono, infatti, precisare, nell’apposita sezione del modulo-domanda di passaggio di cattedra, a quale movimento (trasferimento o passaggio) intendono dare precedenza. In caso di assenza di tale indicazione prevale il passaggio di cattedra

Nel caso di presentazione di domande di trasferimento, di passaggio di cattedra e di passaggio di ruolo, il conseguimento del passaggio di ruolo rende inefficace la domanda di trasferimento o di passaggio di cattedra o il trasferimento o passaggio di cattedra eventualmente già disposti.

In caso di più passaggi di ruolo (per diverse classi di concorso) si segue l’ordine di priorità indicato dal docente nelle singole domande

Tutte le guide sulla mobilità

 


lunedì 2 aprile 2018 ore 19:31
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2018/03/28/fedeli-gia-la-valigia-gli-scatoloni/


lunedì 2 aprile 2018 ore 19:29
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2018/03/31/retromarcia-miur-esclusione-dalla-maturita-dei-dirigenti-scolastici-del-primo-ciclo-dei-cpia-delle-medie-ora-possono-presidenti-commissione/


lunedì 2 aprile 2018 ore 19:10
giuliana gabrielli

Mobilità 2018/19, domande dal 3 aprile. Posti disponibili, scelta scuola, no vincolo triennale, precedenze. Lo speciale

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Proponiamo il nostro speciale relativo alla mobilità del personale docente, educativo e Ata a.s. 2018/19, che sarà aggiornato costantemente e in cui troverete i punti salienti del Contratto, le schede di approfondimento, le guide e la normativa di riferimento.

Ricordiamo che il CCNI è il medesimo dello scorso anno, prorogato in seguito all’accordo Miur-Sindacati, in attesa della definizione del nuovo Contratto ai sensi del CCNL 2016-18.

ORDINANZA MINISTERIALE

Il testo dell’ordinanza

TEMPISTICA

  • Personale docente: dal 3 al 26 aprile 2018
  • Personale educativo: dal 3 al 28 maggio
  • ATA: dal 23 aprile al 14 maggio 2018

PUBBLICAZIONE MOVIMENTI

  • Scuola dell’Infanzia: 8 giugno 2018
  • Scuola Primaria: 30 maggio 2018
  • Scuola secondaria I grado: 25 giugno 2018
  • Scuola secondaria II grado: 10 luglio 2018
  • Personale educativo: 10 luglio 2018
  • Personale ATA: 16 luglio 2018

COMUNICAZIONE AL SIDI

  • Scuola dell’Infanzia: 11 maggio 2018
  • Scuola Primaria:  11 maggio 2018
  • Scuola secondaria I grado: 5 giugno 2018
  • Scuola secondaria II grado: 22 giugno 2018
  • Personale educativo: 22 giugno 2018
  • Personale ATA: 22 giugno 2018

MODALITÀ PRESENTAZIONE DOMANDE

Il personale docente, educativo e ATA presenta la domanda in modalità telematica, tramite Istanze OnLine, dal:

Il personale docente che chiede mobilità professionale verso i licei musicali presenta domanda in modalità cartacea, come anche altre categorie di personale Mobilità 2018/19: domanda cartacea, quando va presentata?

FASI

La mobilità avverrà in due fasi: provinciale e interprovinciale.

ALIQUOTE

Ai trasferimenti interprovinciali è destinato il 30% dei posti disponibili dopo i trasferimenti provinciali. Ai passaggi di cattedra e di ruolo il 10%.

DEROGA AL VINCOLO TRIENNALE

Confermata la deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di titolarità e nella scuola in cui si è ricevuto l’incarico triennale, per cui tutti i docenti, compresi i neo assunti (assunti cioè il 01/09/2017), potranno presentare domanda di mobilità sia provinciale che interprovinciale.

Mobilità 2018/19, chi può presentare domanda e quali preferenze può esprimere

DOMANDA UNICA

La domanda di trasferimento sarà unica, sia provinciale che interprovinciale, e le preferenze nell’unico modulo di domanda potranno essere 15, comprensive delle sedi sia provinciali che interprovinciali. All’interno delle 15 preferenze esprimibili, sarà possibile chiedere fino a 5 scuole di uno stesso ambito o di ambiti differenti.

MODIFICHE E REVOCA DOMANDA, REGOLARIZZAZIONE DOCUMENTAZIONE ALLEGATA

E’ possibile modificare e revocare la domanda, a determinate condizioni e secondo una tempistica precisa, così come è possibile regolarizzare la documentazione allegata alla domanda. Approfondisci

PREFERENZE

Mobilità 2018/19 e preferenze esprimibili: confermate scuole e ambiti, niente preferenza sintetica su comune. I particolari

E’ possibile indicare scuole e ambiti territoriali (e province), per cui la titolarità sarà su scuola per chi otterrà il trasferimento in una delle scuole indicate, su ambito se si otterrà il trasferimento su ambito.

Il docente che intende essere trasferito anche su COE (cattedra orario esterna, ossia cattedre con completamento presso una scuola diversa) deve farne esplicita richiesta nella domanda, altrimenti le preferenze espresse saranno valutate solo per le COI (cattedra orario interna).

In caso di preferenza di ambito o provincia possono essere espressi le seguenti disponibilità: istruzione degli adulti; sezioni carcerarie ove esprimibili; sezioni ospedaliere; licei europei.  Mobilità 2018/19 e preferenze: non è possibile essere trasferiti su C.P.I.A., scuole serali o carcerarie se non richiesti nella domanda

PASSAGGIO DI CATTEDRA/RUOLO

La mobilità professionale comprende due tipologie di movimenti: il passaggio di cattedra e il passaggio di ruolo. Con il passaggio di cattedra il docente chiede una classe di concorso diversa da quella di titolarità, appartenente, però, allo stesso grado di istruzione in cui è titolare.

Con il passaggio di ruolo il docente chiede un ordine o grado di istruzione diverso rispetto a quello di titolarità. Mobilità, passaggio di cattedra/ruolo: quante domande, quante preferenze, quale movimento prevale. Le FaQ

Mobilità 2018, è possibile chiedere per il prossimo anno sia trasferimento che passaggio di cattedra e/o ruolo. Come fare

NEOIMMESSI

Quali domande possono presentare i docenti neo immessi in ruolo ( a.s. 2017/18)? Sono obbligati a presentare domanda di trasferimento? Hanno già una sede di titolarità? Possono richiedere  passaggio di ruolo/cattedra?

Qui le risposte alle succitate domande

DIPLOMATI MAGISTRALE

I docenti inseriti con riserva o in attesa di sentenza definitiva potranno inoltrare domanda di trasferimento? E quelli che hanno solo un provvedimento cautelare? Qui le risposte

DOCENTI PERDENTI POSTO

Al personale individuato perdente posto è garantito rimanere nella provincia di titolarità e la titolarità su scuola, anche se trasferito d’ufficio.

ESUBERI PROVINCIALI E NAZIONALI

Sintesi a cura di Paolo Pizzo, riguardante i docenti in esubero provinciale e nazionale, il posto occupato dagli stessi nella sequenza dei movimenti, la loro assegnazione ad una scuola o ad un ambito. Scheda  

DOCENTI SCUOLA PRIMARIA UTILIZZATI SEDI CARCERARIE

Ci sono importanti novità per tutti quei docenti della scuola primaria attualmente utilizzati nelle sedi carcerari. Mobilità 2018/19: importanti novità per i docenti attualmente utilizzati nelle sedi carcerarie della scuola primaria.

DOCENTI SOSTEGNO

La mobilità degli insegnanti di sostegno è condizionata dal vincolo quinquennale di permanenza su tale tipologia di posto.

Qui le informazioni relative  alle domande che i docenti di sostegno possono presentare.

Qui le informazioni relative al vincolo quinquennale dopo il passaggio di ruolo e dopo il trasferimento interprovinciale.

Qui i titoli necessari a partecipare alla mobilità su posti di sostegno.

DOCENTI RELIGIONE CATTOLICA

Sintesi delle misure relative alla mobilità degli insegnanti di religione cattolica. Scheda

POSTI LINGUA INGLESE

I docenti della scuola primaria che partecipano alla mobilità territoriale hanno la possibilità di chiedere, nella domanda di trasferimento, sia posto comune che posto lingua Inglese, compilando un unico modello.

Mobilità posti lingua inglese scuola primaria: chi può fare richiesta, titoli e requisiti. Con quale ordine si dispongono i movimenti?

CATTEDRE ORARIO INTERNE ED ESTERNE

I docenti che partecipano alla mobilità 2018/19 avranno la possibilità, come gli scorsi anni, di indicare, in una specifica sezione del modulo-domanda, se le preferenze analitiche su scuola inserite nella domanda saranno valide esclusivamente per cattedre interne alla scuola (COI) o anche per cattedre con completamento esterno (COE).

Le cattedre orario esterno, come leggiamo nell’OM, articolo 9 comma 14, possono essere costituite anche tra scuole appartenenti ambiti diversi. Approfondisci

PRECEDENZE

Nelle operazioni di mobilità i docenti in possesso di precisi requisiti hanno diritto a una valutazione prioritaria della loro domanda, all’interno dell’operazione nella quale rientra il loro movimento, secondo la sequenza operativa stabilita nell’Allegato 1 del CCNI. Le precedenze

Mobilità docenti 2018, precedenze per disabilità e assistenza disabili. Le nostre FaQ

PRECEDENZA ASSISTENZA FIGLIO, CONIUGE O GENITORE

Nella domanda di trasferimento (sia provinciale che interprovinciale) è possibile avere una precedenza se si assiste il figlio o il coniuge in situazione di disabilità, il genitore nella sola mobilità provinciale.

TITOLI

Servizio su sostegno 

Una domanda molto frequente è relativa a come avviene il raddoppio del punteggio per il servizio svolto su posti di sostegno.

Valutazione pre-ruolo

La valutazione del servizio pre-ruolo e/o in altro ruolo varrà 6 punti come il servizio di ruolo nella mobilità volontaria.

Punteggio continuità

I criteri per la valutazione del punteggio sono diversi per mobilità volontaria e per graduatoria interna di istituto. Ecco quali

Esigenze famiglia

Le esigenze di famiglie sono valutate soltanto per i trasferimenti e non per la mobilità professionale (passaggi ruolo/cattedra).  Come e quando si valutano

EBOOK TITOLI (a cura di Paolo Pizzo)

La valutazione dei titoli, nella domanda di mobilità, è disciplinata dalla relativa tabella allegata al CCNI 2017/18 prorogato anche per l’a.s. 2018/19.

Offriamo a tutti i docenti e agli Uffici scolastici provinciali (che saranno chiamati alla valutazione dei titoli dichiarati dai docenti) un ebook completo con tutte le informazioni utili ai fini di una corretta dichiarazione e valutazione dei titoli.

MOVIMENTI IN AMBITO PROVINCIALE

Un utile riepilogo di quella che sarà la prossima mobilità 2018/19 in riferimento ai movimenti all’interno della provincia di titolarità (Non c’è più alcuna distinzione tra fase comunale e fase intercomunale e non è più possibile indicare preferenze di “comune” o di “distretto”.). Le FAQ con esempi

RIENTRO SCUOLA O COMUNE EX TITOLARITÀ

Con la prossima mobilità rimane immutato anche per l’a.s. 2018/19 il diritto di precedenza per il rientro nella scuola o nel comune di precedente titolarità per il docente perdente posto degli anni scolastici precedenti.

RESTITUZIONE AL RUOLO DI PROVENIENZA

Nel corso della loro attività professionale i docenti possono modificare il loro ruolo in relazione alla sede di lavoro, all’attività, alla classe di concorso e al grado di istruzione di titolarità.

Tali docenti possono o devono, nel tempo, chiedere la restituzione al ruolo di provenienza e diversi sono i criteri utilizzati e i diritti che devono essere salvaguardati in relazione alla categoria in cui rientra il docente.

SEDI DISPONIBILI

I criteri per la determinazione delle sedi e, quindi, delle cattedre disponibili per le operazioni di mobilità territoriale e professionale risultano gli stessi utilizzati lo scorso anno, come indicati nel CCNI sulla mobilità 2017/18, che risulta prorogato per un altro anno scolastico e, conseguentemente, valido anche per il prossimo anno 2018/19. Sedi disponibili

GUIDE

Guida sulla mobilità ( a cura della UIL scuola RUA).

Guida graduatoria interna d’istituto

ALLEGATI

Pubblichiamo, a seguito di segnalazioni da parte dei nostri utenti, i modelli rivisti dalla nostra redazione relativamente alle domande di mobilità 2018/19.

Tutto sulla mobilità – La consulenza su http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/

 


lunedì 2 aprile 2018 ore 19:04
giuliana gabrielli

Organici. Regione Sicilia studia un’intesa con il MIUR per far tornare a casa i docenti fuori sede

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Su un totale nazionale di 3.530 nuovi posti disponibili, solo 117 sono stati riservati alla Sicilia: solo 92 alla scuola d’infanzia.

02Ne parla il blogsicilia.it

Interviene nella questione organici il presidente Nello Musumeci: “La qualità dell’istruzione scolastica è di fondamentale importanza. Per tale ragione, ancorché non direttamente competente in materia di dimensionamento degli organici della scuola, la Regione Siciliana intende aprire un costruttivo dialogo con il governo nazionale, appena quest’ultimo sarà costituito, per condividere scelte e percorsi che, responsabilizzando Stato e Regione, possano consentire di raggiungere obiettivi di reale miglioramento del sistema scolastico siciliano, venendo anche incontro alle differenziate e comprensibili esigenze di tanti docenti”.

Attraverso l’allungamento del tempo scuola, si può anche combattere il fenomeno della dispersione scolastica che è particolarmente elevato in Sicilia (oltre il 25%).

Il governo regionale auspica altresì che si possa raggiungere con il Miur un’efficace ed equilibrata intesa per riportare in Sicilia i docenti fuori sede.

Su un totale di 3.530 posti che saranno trasformati a livello nazionale da organico di fatto in diritto alla Sicilia infatti ne spetteranno solo 117.

Il Miur inoltre – sottolinea la FLCGIL siciliana –  non ha previsto nessuna stabilizzazione aggiuntiva sui posti di sostegno, prolungando lo stato di precarietà dei circa 5 mila insegnanti che ogni anno in Sicilia ricevono l’assegnazione provvisoria e la supplenza annuale.

 

2 aprile 2018 - 8:10 - redazione

 


giovedì 29 marzo 2018 ore 20:45
giuliana gabrielli

Contratto “Istruzione e Ricerca”: bonus docenti, una parola diventata vuota

http://www.flcgil.it/contratto-istruzione-ricerca/contratto-istruzione-e-ricerca-bonus-docenti-una-parola-diventata-vuota.flc


giovedì 29 marzo 2018 ore 20:44
giuliana gabrielli

LA FEDELI HA FIRMATO IL DECRETO PER I 500 MILIONI ALLE SCUOLE PRIVATE! Vergognoso, alla scuola pubblica solo briciole!
Come se non bastasse, finite le procedure tecniche avviate nel 2017 le scuole paritarie potranno partecipare ai fondi PON, utili alle scuole pubbliche a rischio!

Scopri di più! >> http://wp.me/p1yk0V-33H


giovedì 29 marzo 2018 ore 20:40
giuliana gabrielli

LA RIFORMA RENZI UN FALLIMENTO ANCHE SUI NUMERI

http://www.oggiscuola.com/web/2017/09/26/corte-dei-conti-la-riforma-renzi-un-fallimento-anche-sui-numeri/


sabato 24 marzo 2018 ore 18:10
giuliana gabrielli

Contratto scuola: consultazione FLC “di facciata” dimissioni a Modena

Di

Reginaldo Palermo  23/03/2018

 

Le dimissioni dalla direzione provinciale di un sindacato di categoria non sono un avvenimento che meriti uno spazio particolare su una testata nazionale, a meno che …

A meno che le motivazioni delle dimissioni non siano particolarmente significative rispetto alla politica di quel sindacato, a meno che non riguardino una persona piuttosto nota che in questi anni si è distinta per la sua presenza nel dibattito nazionale e a meno che lo stesso interessato non renda nota la propria decisione con un messaggio pubblicato sulla sua pagina FB e condiviso in altre pagine e in altri gruppi.

Dimissioni dal direttivo FLC-CGIL

E questo è appunto il caso delle dimissioni di Francesco Mele, insegnante a Carpi, militante prima contro la Riforma Moratti, poi contro quella di Gelmini e Tremonti e negli ultimi anni contro la “Buona Scuola” di Renzi. Una settimana fa Francesco Mele si è dimesso dal direttivo provinciale della FLC CGIL di Modena e adesso ne spiega i motivi:  “L’ho fatto dopo l’assemblea FLC CGIL che si è tenuta a Carpi il 15 marzo per discutere dell’ipotesi di contratto nazionale siglato da FLC CGIL-CISL-UIL il 9 febbraio scorso e le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione sono spiegate nella lettera e attengono alla democrazia interna, che pur garantita dallo statuto, viene bellamente ignorata e tradita”.
Le dimissioni hanno a che vedere con le “modalità antidemocratiche che sono state scelte per il pronunciamento formalizzato degli iscritti” relativamente al contratto nazionale.
“La scelta di tali modalità, nella nostra provincia (Modena), alla fine della consultazione vedrà il pronunciamento di più o meno il 5% degli iscritti (che sono intorno ai 4000) e saremo fortunati se si riuscirà ad arrivare alla doppia cifra. Un sonoro schiaffo ai lavoratori nostri iscritti e non solo”.

Il racconto di Francesco Mele

Racconta Francesco Mele: “Nella mia assemblea del 15 marzo scorso (sessione del mattino e riguardava 11 scuole di 4 comuni diversi, pari a circa 1200 lavoratori, di cui circa 450 iscritti) questi sono stati gli esiti: presenti 31 lavoratrici e lavoratori (18 iscritti e 13 non iscritti); iscritti: 9 NO, 8 SI, 1 astenuto; non iscritti: 12 NO, 1 SI; totale: 21 NO, 9 SI, 1 astenuto”
“La limitatezza della partecipazione – osserva Mele – risulta davvero sconcertante e non solo perchè pare non stimolare alcuna necessità di riflessione all’interno di un’OS che nel territorio vanta intorno ai 4000 iscritti. Sconcerta ancora di più il fatto che si voglia assumere come volontà di lavoratori e lavoratrici il pronunciamento di un così ristretto numero di iscritti”.

Un atto di accusa: consultazione di facciata

Francesco Mele conclude la sua “esternazione” su FB con un vero e proprio atto di accusa al suo stesso sindacato, al quale peraltro è iscritto da sempre: “L’impressione che se ne ricava è che la FLC CGIL abbia voluto fare una consultazione di facciata, limitata nel numero dei lavoratori realmente coinvolti, nel timore di ricevere un sonoro rifiuto da parte della base”.


venerdì 23 marzo 2018 ore 17:21
giuliana gabrielli

Sciopero Scuola Venerdi 23 Marzo, le ultime novità

 

https://www.miuristruzione.it/4669-sciopero-scuola-venerdi-23-marzo-le-ultime-novita/


mercoledì 21 marzo 2018 ore 21:09
giuliana gabrielli

Il 23 marzo sciopero della Scuola Primaria e dell’Infanzia. La questura vieta all’ultimo momento la manifestazione a Montecitorio.

Cobas Scuola

21/03/2018 13:35

L’iniziativa si terrà al MIUR (Viale Trastevere) dalle 9.30.

Il 23 marzo, in occasione dell’insediamento delle Camere e del parere dell’Avvocatura di Stato sull’iniqua sentenza del Consiglio di Stato contro le maestre/i diplomate magistrali (DM), abbiamo indetto, come pure altre organizzazioni, lo sciopero nella scuola Primaria e dell’Infanzia: e in tale giornata volevamo manifestare davanti al Parlamento per inviare ai/alle nuovi/e deputati e senatori un messaggio forte e chiaro affinché vengano restituiti a decine di migliaia di maestre/i il diritto a insegnare e la sicurezza del posto di lavoro che si sono guadagnati in anni e anni di precariato mal retribuito.

Ma la manifestazione, autorizzata in precedenza, è stata vietata all’ultimo momento dalla questura, forse per un intervento del ministro degli Interni che non ha voluto “turbare” la prima giornata dei neo-eletti/e, decidendo di “recintare” il Parlamento con un’ampia zona off limits per ogni sorta di protesta. Dopo le recenti esperienze in materia (in particolare le cariche al sit-in assolutamente pacifico dello scorso 10 novembre davanti al MIUR, con feriti, fermi e numerose denunce a nostro carico) abbiamo deciso di spostare l’iniziativa al MIUR (ore 9.30) ove una delegazione delle maestre/i incontrerà i responsabili ministeriali per ribadire le proprie richieste, verificare le intenzioni del MIUR e chiedere anticipazioni e/o valutazioni sul parere dell’Avvocatura di Stato a proposito dell’inaccettabile sentenza del Consiglio di Stato.

Dunque, dopo gli scioperi e le manifestazioni dell’8 gennaio e del 23 febbraio, il 23 marzo proseguirà la lotta delle maestre/i DM contro la sentenza del Consiglio di Stato che ne ha messo a forte rischio il posto di lavoro e i diritti acquisiti. Ferma restando la protesta più ampia, che coinvolge tutta la categoria docente ed ATA, contro un contratto miserabile sul piano economico e l’inserimento in esso delle imposizioni della legge 107, lo sciopero del 23 marzo ha come obiettivi immediati, da presentare ai nuovi parlamentari e al governo che verrà (o a quello in carica, se il “ricambio” dovesse tardare) la conservazione del posto in “ruolo” o nelle GAE per le maestre/i DM che vi si trovano, la riapertura delle GAE per tutti/e i precari/e abilitati e l’immissione immediata “in ruolo” per i precari/e con 3 anni di servizio. Infine, per valutare i risultati dell'incontro con il MIUR e decidere come proseguire la mobilitazione e le iniziative future, Assemblea alle 13 in sede Cobas (V.le Manzoni 55, Sala Convegni). .
Piero Bernocchi    portavoce nazionale COBAS

21 marzo 2018


venerdì 16 marzo 2018 ore 19:13
giuliana gabrielli

http://www.flcgilromaelazio.it/faq-docenti-abilitati/


martedì 13 marzo 2018 ore 21:59
giuliana gabrielli

https://www.tuttoscuola.com/content//uploads/2018/02/Arretrati-contratto-scuola-2016.pdf

 

TUTTOSCUOLA


martedì 13 marzo 2018 ore 21:54
giuliana gabrielli

Aumenti stipendiali: arretrati ad aprile, c’è il sì da parte del Ministero dell’economia. Ecco quanto spetta a docenti ed ATA

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Ad affermarlo Marco Nobilio, con un articolo apparso nella mattinata su ItaliaOggi. Sarebbe stato dato l’ok all’ipotesi di contratto della scuola, inclusi gli aumenti.

Manca, per dare il via definitivo da parte del Consiglio dei Ministri e della Corte dei conti, quindi si passerà alla sottoscrizione definitiva all’ARAN da parte dei sindacati.

Ricordiamo che l’intesa era stata firmata da CGIL, CISL, UIL, mentre SNALS e Gilda non hanno apposto la firma. Ciò non escluderà che i due sindacati in questione non cambieranno idea con la firma definitiva.

Gli aumenti lordi andranno da un minimo di 81 euro ad un massimo di 110. Le cifre più basse, relativamente ai docenti, riguarderanno i maestri di infanzia e primaria e per i docenti diplomati delle medie con bassa anzianità di servizio, 0-8 anni. Quelle più alte riguarderanno i docenti laureati che insegnano alle superiori con più di 35 anni di servizio.

Il contratto scuola ha potuto usufruire anche di parte del bonus premiale che è confluito nell’aumento legato agli scatti di anzianità. Tutte le cifre degli aumenti.Le cifre al netto

Gli incrementi degli stipendi riguarderanno anche i docenti precari, che , durante il periodo di supplenza, ricevono sempre uno stipendio riferito al primo scaglione di anzianità (0-8). Quale aumento?

Quanto mi spetta per gli arretrati? Tutto sugli arretrati al netto

Inoltre, non sono stati intaccati gli 80 euro del bonus Renzi, che continueranno ad essere erogati.

Il CCNL ha validità triennale e riguarda gli anni 2016, 2017 e 2018. La sua scadenza, pertanto, è fissata al 31 dicembre 2018.

Tutte le novità contenute nel contratto


martedì 13 marzo 2018 ore 21:53
giuliana gabrielli

La scuola non è una azienda e i docenti devono dialogare tra di loro per avere la visione della società che si vuole costruire. Lettera

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Claudio Marasco – A scuola si formano uomini e donne, non lavoratori. Ma il mondo della Scuola ha subito, almeno a partire dalla (tentata) riforma Berlinguer e passando per le riforme Moratti e Gelmini, l’aggressione da parte del sistema economico che l’ha ridotta in uno stato di subalternità alle esigenze produttive delle elites finanziare e delle grandi e medie aziende.

La Scuola non è un’azienda, ma il luogo in cui nasce il futuro di un Paese, in cui occorre costruire visioni e innovazioni, superare stereotipi e pregiudizi per favorire l’integrazione e la nascita di nuove idee. Invece, le scelte dei governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni, hanno ridotto sempre più la capacità di far crescere lo spirito critico negli studenti a favore di presunte “competenze” e “abilità” che sono perfette per avere dei lavoratori acritici e funzionali al sistema produttivo. Non da ultimi hanno operato in questa stessa direzione la pseudoriforma della “Buona Scuola” e la bozza di contratto che i sindacati hanno colpevolmente accettato di firmare.

I ragazzi “crescono” inconsapevoli dell’operazione di devastazione sistematica e scientifica che si è fatta sulle loro menti: Platone e Socrate sono stati subdolamente sostituiti da F. von Hayek e M. Friedmann, trasformando la Scuola in un luogo in cui, invece della libertà è promosso il liberismo.
In questo panorama il corpo docente, sempre più mortificato e sminuito dal trattamento che il sistema gli riserva, attinge esclusivamente dalla propria passione le energie per favorire lo sviluppo dello spirito critico nelle menti dei ragazzi. Per fortuna ci sono gli studenti: condividere percorsi di crescita con loro è un piacere ed un privilegio per ogni docente, il che fa ancora di questo “mestiere” il lavoro più bello del mondo.

Ma occorre anche dire che i docenti hanno il diritto e – soprattutto – il dovere di discutere sulla Scuola. I docenti devono raccontarsi e raccontare qual è la realtà attuale e quale sarebbe la Scuola da costruire perché sia più sana per i loro studenti. Bisogna essere attenti a non perdere gli spazi di discussione e di confronto: se c’è da pensare ad una controriforma della Scuola, questa non può essere calata dall’alto, ma va progettata da chi sa come alimentare le energie creative.

I docenti hanno questa responsabilità, ma occorre anche avere una chiara visione del tipo di Società che si vuole costruire, e questo in particolare è lo sforzo che il corpo docente deve fare: se i docenti non sanno rompere gli stereotipi culturali che sono diffusi dalle classi dirigenti e se non sanno far sentire la loro voce, come pensano di poter insegnare questi valori ai loro studenti?


martedì 6 marzo 2018 ore 19:36
giuliana gabrielli

ATA III fascia: dal 14 marzo al 13 aprile modello D3 scelta delle scuole, come iscriversi a Istanze Online. Nota Miur

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Finalmente ci sono le date per la compilazione del modello D3 per la scelta delle scuole da parte del personale ATA di III fascia che ha presentato domanda di inserimento o aggiornamento per il triennio 2018/21 entro il 30 ottobre 2017.

LE DATE

14 marzo – 13 aprile (ore 14.00) il periodo utile

ISTANZE ON LINE

Il modello sarà on line, su Istanze on line. Guida alla registrazione

Al momento è possibile utilizzare l’applicazione del Miur per scegliere preventivamente le scuole

Al fine di garantire la corretta trasmissione delle istanze dell’allegato D3, restano disponibili le funzioni per la gestione delle domande da parte delle istituzioni scolastiche competenti, in quanto l’invio dell’ istanza presuppone che la corrispondente domanda di nuovo inserimento/aggiornamento/conferma sia stata già inserita al SIDI in una scuola della medesima provincia.

La nota Miur


sabato 3 marzo 2018 ore 14:30
giuliana gabrielli

D.P.C.M. 30.12.2017

Adozione del Piano delle arti, ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60. (G.U. 01.03.2018, n. 50)

http://www.notiziedellascuola.it/legislazione-e-dottrina/indice-cronologico/2017/dicembre/DPCM_20171230_NIR-1/ann1


sabato 3 marzo 2018 ore 14:18
giuliana gabrielli

COBAS Scuola

COBAS - Comitati di

Base della Scuola

Comunicato Stampa
3 marzo 2018

 

A proposito di un ignobile e delirante linciaggio mediatico e politico-elettorale

L'Esecutivo Nazionale dei COBAS della Scuola, a proposito dell'intollerabile e demenziale linciaggio mediatico e politico-elettorale che ha colpito l'insegnante Lavinia Flavia Cassaro, condivide la presa di posizione del gruppo che si autodefinisce ironicamente delle "Cattive Maestre", che riportiamo qui di seguito e di cui auspichiamo la massima diffusione.
In punta di diritto l'auspicato - da massmedia e politici – licenziamento é letteralmente fuori dal mondo: qualsiasi giudice cancellerebbe un provvedimento del genere.
L'uscita di Renzi e di qualche altro politico minore è da squallida campagna elettorale, in linea con tutta la penosa propaganda dei principali partiti nelle ultime settimane: ma un conto sono le sparate per raccattare qualche voto in più, un conto i licenziamenti che dovrebbero poi passare sotto il naso di un giudice.
Pur tuttavia, è utile sottolineare, come efficacemente fa il testo delle "Cattive Maestre", che al di fuori della scuola ognuno è un libero/a cittadino/a i cui atti politici o sociali possono essere eventualmente contestati nel merito ma non devono minimamente avere a che fare con i doveri e i diritti professionali che si esercitano esclusivamente nell'attività lavorativa scolastica.
Si è buoni o cattivi maestri/e e insegnanti per quel che si fa nella scuola, non per i comportamenti, le prese di posizioni o gli atteggiamenti extra-scolastici: insomma, non si è maestre/i 24 ore su 24 e dappertutto.
E il testo delle CM ricorda poi agli immemori, ai sordi e a ciechi il lungo elenco di pessimi "maestri" nelle fila dei politici e di tanti operatori dell'informazione che, essi sì davvero, hanno dato e danno, soprattutto negli ultimi tempi, sempre più pessimo esempio quotidiano a studenti, giovani e meno giovani. Infine, avendo visto e subito in questi anni numerosi stravolgimenti "in peius" di leggi, norme e regole giuridiche pur assai chiare, appare evidente che Flavia Cassaro debba comunque cautelarsi adeguatamente dal punto di vista legale.
Come COBAS, dunque, le mettiamo a disposizione, qualora ce lo richieda, i nostri studi legali gratuitamente, fino alla conclusione positiva della vicenda.

Piero Bernocchi
portavoce nazionale COBAS

Siamo tutte antifasciste! Siamo tutte Cattive maestre!

“Cattiva Maestra”, così Gramellini su La Stampa ha apostrofato l’insegnante che in questi giorni è al centro di una vera e propria gogna mediatica, dopo esser stata filmata in piazza a Torino lo scorso 20 Febbraio mentre manifestava insieme ad antifasciste e antifascisti contro il comizio elettorale di Simone Di Stefano, leader di Casa Pound.
Nei confronti della Cattiva Maestra, che nel video si rivolge con rabbia alle Forze dell’Ordine schierate a difesa dell’iniziativa di Casa Pound, il MIUR e l’Ufficio Scolastico Regionale hanno avviato delle indagini mentre il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ne ha chiesto il licenziamento immediato in un’intervista al Corriere della Sera.
Le accuse rivolte alla docente, che motivano la richiesta di licenziamento, sono quelle di essere “una persona pericolosa per l’educazione dei ragazzi che le sono affidati” e, secondo Gramellini che concorda con Renzi, sarebbe lei “la fascista perfetta".
Arrogante, violenta, fanatica.
Con gli occhi strabuzzati e la bocca sguaiata che bestemmia il buon senso e il senso dello Stato”.

Negli ultimi mesi di campagna elettorale siamo state dirette testimoni delle conseguenze che la legittimazione politica e mediatica dei partiti neofascisti ha prodotto nelle scuole e nei quartieri delle nostre città.
Volantinaggi, banchetti, slogan fascisti sui muri degli istituti scolastici, apertura di nuovi centri di aggregazione, iniziative di protesta contro le programmazioni didattiche non in linea con i loro contenuti, attacchi diretti a insegnanti e a presidi “sessantottini” si sono moltiplicati.
La scuola per Casa Pound e Forza Nuova è decisamente un spazio di potenziale aggregazione: dal coinvolgimento nei comitati genitori della scuola primaria, al lavoro diretto con gli studenti medi, il tentativo di diffondere una cultura nazionalista, razzista e sessista attraverso specifiche tematiche scolastiche è esteso a tutti i cicli.
Se anche la Ministra Valeria Fedeli, in occasione del settantesimo anniversario della Costituzione, ha ritenuto opportuno riaffermare le radici antifasciste della scuola italiana distribuendo una nuova edizione della carta in tutte le classi, è forse perché anche nei piani alti di Viale Trastevere ci si sta interrogando sui possibili effetti dello sdoganamento della cultura autoritaria e fascista, per altro, avallati da diversi suoi colleghi di governo.
Come insegnanti antifasciste e antirazziste difendiamo ogni giorno la memoria storica collettiva dentro le nostre aule,e ci facciamo carico del ruolo di presidio culturale e democratico che la scuola deve avere all’interno dei territori: una comunità di dialogo garante del rispetto di tutte le diversità.
Lo facciamo con gli strumenti e la professionalità che ci danno la formazione e l’esperienza, scegliendo in ogni contesto metodi e pratiche adatti al ciclo scolastico, alle storie e alle sensibilità dei nostri alunni e delle nostre alunne, senza cedere sulla radicalità di contenuti per noi imprescindibili.
Fuori dalle classi non siamo più insegnanti, lavoratrici, rappresentanti di un’istituzione; siamo donne, femministe, antifasciste e antirazziste.
Non siamo tenute a incarnare 24 ore su 24 e in ogni momento della nostra vita il ruolo del posto di lavoro né a rispettarne la disciplina.
Dietro questo attacco alla professoressa, non c’è nessuna difesa dell’integrità della scuola.
C’è solo la traccia di un nuovo perbenismo e moralismo che si fa strada nella società e che si intreccia con le pulsioni autoritarie di questa classe dirigente neoliberale.
Rifiutiamo la retorica dell’insegnamento come missione, come indole, come propensione naturale al sacrificio in quanto donne. Non siamo necessariamente materne e composte, né tantomeno pacate con i fascisti.
Ci sembra gravissima la gogna mediatica alla quale la nostra collega viene sottoposta in queste ore, e un precedente pericoloso la richiesta di licenziamento per le sue scelte politiche. “Licenziata perché sguaiata antifascista» quello stesso antifascismo “patinato” e retorico che qualcuno in campagna elettorale dice di difendere, ma poi è pronto ad insegnarci le buone maniere e a condannare chi non fa dell’obbedienza una virtù.
Del resto, era proprio Don Milani a ricordare:
«L’obbedienza a ogni costo? E se l’ordine era il bombardamento dei civili, un’azione di rappresaglia su un villaggio inerme, l’esecuzione sommaria dei partigiani, l’uso delle armi atomiche, batteriologiche, chimiche, la tortura, l’esecuzione d’ostaggi, i processi sommari per semplici sospetti, le decimazioni (scegliere a sorte qualche soldato della Patria e fucilarlo per incutere terrore negli altri soldati della Patria), una guerra di evidente aggressione, l’ordine d’un ufficiale ribelle al popolo sovrano, la repressione di manifestazioni popolari? […] L’obbedienza non è più una virtù»

Solidarietà all’insegnante torinese, in piazza e nelle classi tutti i giorni contro ogni fascismo.
Siamo tutte antifasciste, siamo tutte Cattivemaestre!


domenica 25 febbraio 2018 ore 20:53
giuliana gabrielli

Concorso dirigenti scolastici: a breve la data della prova preselettiva

Di  Reginaldo Palermo 22/02/2018

LA TECNICA DELLA SCUOLA

A meno di sorprese o rinvii dell’ultim’ora la prossima settimana conosceremo la data in cui si svolgerà la prova preselettiva del concorso dirigenti scolastici.

La data in Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio

Qualche settimana fa la Ministra aveva anticipato che la prova dovrebbe svolgersi nel mese di aprile, ma il bando prevede che la data precisa venga pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio

Come si svolgerà la prova

La prova si svolgerà a livello regionale in sedi che i diversi USR provvederanno a rendere note 15 giorni prima della prova stessa.
La prova prevede 100 questi a risposta multipla che verranno estratti da una banca dati di 4000 resa pubblica 20 giorni prima della prova.
Verrà attribuito 1 punto per ogni risposta esatta e verranno sottratti 0,3 punti per ogni risposta sbagliata. Le risposte non date avranno valore zero.
I candidati avranno a disposizione 100 minuti, un minuto in media per ogni quesito, e al termine della prova conosceranno immediatamente il punteggio conseguito.
La prova riguarderà 9 differenti aree:
a) Normativa del sistema scolastico con particolare riferimento ai processi di riforma in atto
b) Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse con particolare riferimento alle istituzioni scolastich
c) processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche
d) organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica
e) organizzazione del lavoro e gestione del personale
f) valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici
g) elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica Amministrazione e in danno di minorenni
h) contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche
i) sistemi educativi dei Paesi dell’Unione Europea.

Gli 8.700 candidati con il punteggio più alto supereranno la prova e verranno ammessi allo scritto.
Al concorso si sono iscritti 35mila docenti e quindi la selezione sarà notevole: al termine del percorso, infatti, solamente 2.425 potranno ottenere l’incarico perchè tanti sono i posti a concorso.


martedì 20 febbraio 2018 ore 20:46
giuliana gabrielli

Change.org



domenica 18 febbraio 2018 ore 21:16
giuliana gabrielli

Concorso docenti abilitati: ecco il bando. Domande dal 20 febbraio al 22 marzo su Istanze on line, le istruzioni

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/concorso-docenti-abilitati-bando-domande-dal-20-febbraio-al-22-marzo-istanze-line-le-istruzioni/


martedì 13 febbraio 2018 ore 09:50
giuliana gabrielli

Contratto scuola e bonus premiale: un capolavoro da azzeccagarbugli

Di

Reginaldo Palermo 12/02/2018

https://www.tecnicadellascuola.it/contratto-scuola-bonus-premiale-un-capolavoro-azzeccagarbugli

 

Quello che venerdì scorso, poche ore dopo la firma del contratto scuola, era un sospetto adesso è una certezza: la soluzione che è stata individuata nel contratto per il “bonus premiale” apre la strada al contenzioso a livello di istituzione scolastica.

La posizione della Ministra

Nella giornata di domenica, infatti, la ministra Fedeli aveva precisato che l’accordo “prevede che le scuole contrattino i criteri generali per la determinazione dei compensi previsti dal cosiddetto bonus dei docenti; quindi non i criteri valutativi, ma i criteri per la determinazione del suo ammontare: ad esempio, il dirigente scolastico e la parte sindacale potranno convenire, in sede di trattativa, di prevedere un valore economico minimo o massimo per il premio individuale”.

“Resta ferma – sottolineava Fedeli – la procedura prevista dalle legge 107 del 2015 per la determinazione dei criteri per la valutazione (è previsto un apposito comitato per la valutazione) che non sono soggetti a contrattazione, nonché la competenza del dirigente per l’individuazione dei docenti meritevoli”.

La replica dei sindacati

Neanche 24 ore dopo i sindacati replicano che le cose stanno in modo completamente diverso: “Le risorse residue del bonus [una parte infatti saranno utilizzate per incrementare la retribuzione professionale docente, n.d.r.] sono poi soggette alla contrattazione di scuola che contratterà i criteri generali per determinare i compensi. Non vi è nessuna valutazione dei docenti ma una valorizzazione del lavoro svolto al pari della valorizzazione che si consegue con il Fondo dell’Istituzione Scolastica”.

E, giusto per essere ancora più chiari, aggiungono: “Il dirigente scolastico contratterà con la parte sindacale e le RSU le attività da compensare e necessariamente gli importi da attribuire”.

I sindacati non hanno dubbi: il fondo per il merito sarà gestito “come avviene esattamente per il FIS”.

A latere va anche rilevato che i sindacati, a proposito della sovrapposizione di competenze che si creerà fra comitato di valutazione e tavolo contrattuale di istituto, tentano di risolvere il problema dicendo che “il comitato di valutazione indicherà i suoi criteri che si arricchiranno del passaggio della contrattazione d’istituto” pensando che sia sufficiente l’uso del termine “arricchire” per superare risolvere i contrasti che potranno crearsi fra comitato e contrattazione di scuola.

Interpretazioni opposte

Insomma, non ci vuole molto a capire che siamo di fronte a due interpretazioni opposte, anzi antitetiche.
Vedremo cosa accadrà nelle scuole: i dirigenti scolastici seguiranno la linea interpretativa dei tre sindacati firmatari del contratto o quella della ministra Fedeli?
Per intanto una cosa è certa: quando si firma un contratto le due parti dovrebbero essere d’accordo sul significato delle clausole. Se questo non accade è semplicemente perchè non si tratta di un “buon contratto”, ma di una esercitazione da azzeccagarbugli.


martedì 13 febbraio 2018 ore 09:45
giuliana gabrielli

Contratto scuola. Bernocchi (Cobas): “Un pessimo accordo” [INTERVISTA]

 

https://www.tecnicadellascuola.it/contratto-scuola-piero-bernocchi-cobas-intervista-piero-bernocchi


sabato 10 febbraio 2018 ore 17:49
giuliana gabrielli

Ipotesi CCNL comparto “Istruzione e Ricerca” 2016-2018 del 9 febbraio 2018

Dati: Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Istruzione e Ricerca

Vai agli allegati

Il testo dell’Ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro di docenti, personale ATA, ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi del comparto che comprende scuola, università, ricerca e alta formazione artistica e musicale (AFAM).

http://www.flcgil.it/contratti/documenti/istruzione-e-ricerca/ipotesi-ccnl-istruzione-e-ricerca-2016-2018-del-9-febbraio-2018.flc

 

Tag: alternanza scuola-lavoro, aran, comunicati unitari, contrattazione integrativa di scuola, contratti pubblici, contratto istruzione e ricerca, dlgs 165/01, dlgs 297/94, governo, legge 107/15, legge 15/09, miur, mobilità, pubblico impiego, relazioni sindacali, retribuzioni, salario accessorio, sanzioni disciplinari, valutazione


venerdì 9 febbraio 2018 ore 23:22
marco agelao

... art. 7 comma 13


giovedì 8 febbraio 2018 ore 23:16
giuliana gabrielli

SU LE TESTE


giovedì 8 febbraio 2018 ore 23:03
giuliana gabrielli

Appello ai lavoratori della scuola

autoconvocatiscuoleroma

In pochi anni, dopo l’approvazione della Legge 107 e i seguenti decreti attuativi, i lavoratori della scuola si trovano a vivere un altro momento critico, il rinnovo di un contratto apparentemente fermo al 2009, ma che in realtà è stato oggetto di numerosi provvedimenti legislativi, purtroppo in senso peggiorativo. Arriviamo a questo momento senza che vi sia stata la mobilitazione necessaria, che abbiamo provato a stimolare e richiedere dall'assemblea autoconvocata dello scorso settembre.

Crediamo infatti che senza di essa sia impossibile ottenere quelli che paiono elementi imprescindibili: un adeguato aumento salariale, che recuperi gli otre 300 euro di potere di acquisto persi nel periodo di vacanza contrattuale, una parte normativa che recuperi dignità per il lavoro e democrazia nella gestione della scuola. Il rinnovo del contratto ora, oltre a questi aspetti fondamentali, deve anche servire per rigettare indietro i provvedimenti più nefasti della 107, ad esempio riconducendo il cosiddetto bonus premiale al salario tabellare, eliminando la chiamata diretta e i contratti triennali, normando le competenze e gli utilizzi dei docenti del potenziamento, restituendo alla scuola la centralità formativa compressa da elementi come l’alternanza scuola-lavoro.

Il governo, se da una parte ha interesse a chiudere la partita entro la prossima scadenza elettorale, dall’altra non vuole rinunciare a questi aspetti così caratterizzanti del progetto renziano, tentando anzi persino di inasprirli, ad esempio rendendo obbligatorie e non retribuite le mansioni connesse all’alternanza e introducendo la possibilità per i dirigenti scolastici di comminare sanzioni disciplinari in modo del tutto arbitrario.

Perciò invitiamo tutti i colleghi, docenti e ATA, a scioperare il prossimo 23 Febbraio, che ci sembra essere l'ultima data utile prima delle elezioni politiche per poter incidere efficacemente sulla trattativa contrattuale. Invitiamo altresì ad unirsi allo sciopero, indetto per ora dai sindacati di base, anche i sindacati confederali che stanno trattando all'ARAN, perché una trattativa non sostenuta con una partecipazione e mobilitazione dei lavoratori è già perdente in partenza.

Riteniamo fondamentale una partecipazione larga a quella giornata per riaffermare la necessità di principi generali chiari a tutela dei lavoratori della scuola, quali sono quelli regolati dal Contratto nazionale. Questa è l’unica strada per evitare il verificarsi delle tristemente note guerre tra poveri; lo sciopero del 23 infatti avrà al suo interno anche la questione, che tutti conosciamo, dei diplomati magistrali. Finché la legislazione scolastica sarà fatta di norme e cavilli che si accavallano l’uno sull’altro, si lascerà spazio alle lotte intestine che non possono che indebolire nel suo complesso il mondo del lavoro. Abbiamo invece bisogno di un contratto che sia una tutela stabile a livello economico e normativo, di leggi che non possano minare i diritti in esso presenti, di percorsi formativi chiari e univoci per l’accesso ai ruoli della scuola, in ogni caso nel rispetto dei diritti già acquisiti.

Scioperiamo tutte e tutti, spingiamo anche gli altri lavoratori e sindacati a mobilitarsi. Se stiamo a guardare, qualcun altro farà per noi.

Lavoratori autoconvocati della scuola


mercoledì 7 febbraio 2018 ore 22:44
giuliana gabrielli

FLC CGIL Roma Lazio

Il 15 febbraio 2018 si svolge il presidio “#ObiettivoAssunzione per diplomate/i magistrali e laureate/i in scienze della formazione primaria” dalle ore 15:30 in Piazza SS Apostoli presso la Prefettura di Roma. L’iniziativa rientra nelle iniziative territoriali che si svolgono in tutta Italia. Le parole d’ordine sono semplici e chiare.


lunedì 5 febbraio 2018 ore 22:35
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Mobilità scuola 2018/2019:
verso la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale

Dopo la sottoscrizione dell’accordo ponte sulla mobilità, atto a prorogare il CCNI 2017/2018 per il prossimo anno scolastico e a confermare i punti già negoziati, MIUR e sindacati si sono nuovamente incontrati giovedì 1 febbraio.

Il Ministero dell’Istruzione ha fornito l’informativa sull’ordinanza ministeriale di prossima pubblicazione, i cui contenuti sono sostanzialmente simili a quella dello scorso anno. Per quanto riguarda le procedure operative, sono state recepite le nostre segnalazioni: la finalità è quella di chiarire alcune questioni che si erano prestate a difformi letture da parte degli Uffici Territoriali, poi risolte in modo frammentario da interventi successivi come circolari e faq. Sono stati anche ipotizzati dal MIUR, a titolo indicativo, i termini per la presentazione delle domande.

Continua a leggere la notizia
Speciale mobilità 2018/2019

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


lunedì 5 febbraio 2018 ore 22:22
giuliana gabrielli

RICORSO PER IL RICONOSCIMENTO INTEGRALE AI FINI DELLA CARRIERA DEL SERVIZIO  PRE-RUOLO

La FLC CGIL di Roma e del Lazio promuove per tutto il personale della scuola
la presentazione di un ricorso al Tribunale del Lavoro finalizzato ad
ottenere il pieno riconoscimento, giuridico ed economico, ai fini della
ricostruzione della carriera di tutto il servizio prestato a tempo
determinato.

Attualmente, al personale immesso in ruolo che abbia un pregresso servizio
di precariato, la ricostruzione di carriera viene effettuata riconoscendo,
ai fini giuridici ed economici, i primi 4 anni per intero e solo i 2/3 per
tutto il periodo eccedente tale soglia (comma 5 art. 485 del Dlgs 297/94 e
comma 13, art. 4 del Dpr n. 399/88).

Alla luce dei principi comunitari espressi nelle recenti sentenze della
Corte di Giustizia europea tale disposizione risulta contraria alla
Direttiva comunitaria (1999/70/CE) nella parte in cui applica una
discriminazione tra il personale assunto a tempo determinato e il personale
a tempo indeterminato.

Tale orientamento è stato confermato sia da varie recenti sentenze di
giudici del lavoro e della Corte di Cassazione.

La discriminazione evidenziata consiste nel fatto che, per la stessa
tipologia di lavoro, al personale docente e ATA assunto con un contratto a
tempo indeterminato l’anzianità di servizio ai fini della maturazione delle
posizioni stipendiali viene riconosciuta per intero, mentre diversamente il
personale assunto a tempo indeterminato che può far valere anche un periodo
pregresso di servizio a tempo determinato maggiore di quattro anni, potrà
avere un riconoscimento di questo servizio pre-ruolo solo parziale (i 2/3 di
cui sopra).

Quindi possono presentare il ricorso coloro che sono assunti a tempo
indeterminato (di ruolo) e hanno effettuato più di quattro anni di servizio
non di ruolo utilmente valutabili (per i docenti 180 giorni di servizio in
ogni anno scolastico ? per il personale ATA tutti i periodi di effettivo
servizio)

Per presentare il ricorso è necessario:

1.     rivolgersi ad uno dei centri di consulenza della FLC CGIL di Roma e
del Lazio che potete trovare all?indirizzo:

< http://www.flcgilromaelazio.it/flc-cgil-roma-lazio-sedi-consulenza >
http://www.flcgilromaelazio.it/flc-cgil-roma-lazio-sedi-consulenza

2.    essere iscritti alla FLC CGIL;

Per chiedere informazioni inviare una mail all?indirizzo:
< mailto:legale.flcgilromaelazio@gmail.com > legale.flcgilromaelazio@gmail.com

La documentazione necessaria (da consegnare in fotocopia) per poter aderire
al ricorso è:


1.   copia della domanda e del decreto di ricostruzione di carriera;

2.   carta di identità;

3.   codice fiscale;

4.   autocertificazione degli anni di servizio preruolo;
< http://www.flcgilromaelazio.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/01/scheda-
pre-ruolo.pdf> SCARICA QUI

5.    certificati di servizio degli anni di servizio preruolo (da
richiedersi per ?motivi di giustizia, controversie in materia di lavoro?
esibendo la circolare allegata di fianco);
< http://www.flcgilromaelazio.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/01/richies
ta-certificati.pdf> SCARICA IL MODULO RICHIESTA CERTIFICATO QUI ?
< http://www.flcgilromaelazio.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/01/circ_5_
del-23_05_2012_dfp.pdf> SCARICA LA CIRCOLARE QUI

6.    contratto di lavoro a tempo indeterminato;

7.    tutti i contratti a tempo determinato degli anni di servizio preruolo
svolto (utilmente valutabili);

8.    preferibilmente un cedolino paga per ogni anno di pre-ruolo; cedolini
a campione successivi alla ricostruzione carriera; il cedolino con la
eventuale liquidazione degli arretrati ricostruzione carriera (se emesso).

Consigliamo di inoltrare via raccomandata A/R la lettera di diffida e
interruzione termini di prescrizione (
< http://www.flcgilromaelazio.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/01/MODELLO
-DIFFIDA-E-MESSA-IN-MORA-NUOVI-PRECARI.pdf> SCARICA QUI), conservando le
ricevute di invio e di consegna, in particolare per chi ha un decreto di
ricostruzione carriera che sta per raggiungere i 10 anni dall?emissione
(data riportata in alto a destra nel decreto).

ADEMPIMENTI E COSTI

All’avvio della procedura di adesione al ricorso sarà richiesta all’iscritto
la firma della documentazione necessaria e il versamento di 20 euro a titolo
di fondo spese.

Il contributo unificato per spese di giustizia dovuto sarà di euro 259
(tassa statale sull'avvio di ricorsi). E esente dal pagamento chi ha un
reddito familiare inferiore a 34.585,23 euro.


< http://www.flcgilromaelazio.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/01/CERTIFI
CAZ.-REDDITI-2016-.pdf> SCARICA IL MODULO ESENZIONE QUI

 
 


mercoledì 31 gennaio 2018 ore 21:12
giuliana gabrielli

Concorso per dirigenti scolastici

Preparati alla prova stando comodamente a casa

 

Il corso online

proposto da Proteo Fare Sapere

presenta tanti vantaggi perché è adattabile alle più diverse esigenze.

 

- E' un corso completo per chi ha bisogno di conoscere tutte le tematiche che un dirigente dovrà affrontare una volta entrato in ruolo

- Permette a chi ha già frequentato un corso Proteo di ripassare alcuni aspetti o approfondirne altri

- Consente di personalizzare il proprio percorso di preparazione alla prova concorsuale

 

Tutte le informazioni cliccando qui

 

Proteo Fare Sapere è un'Associazione professionale accreditata presso il Miur.

Tutte le nostre offerte formative sono visionabili sul nostro sito

www.proteofaresapere.it

 

 

Romolo Tozzi

 

R.S.U.

FLC - CGIL

 

Convitto Nazionale

Vittorio Emanuele II

Roma

Tel. (+39) 333 8256354

 

 


mercoledì 24 gennaio 2018 ore 15:53
giuliana gabrielli

Requisito 24 CFU: come acquisirli, organizzazione percorsi e costi

 

Il testo del Decreto

 

https://www.orizzontescuola.it/wp-content/uploads/2017/08/DM-24-CFU.pdf


mercoledì 24 gennaio 2018 ore 15:47
giuliana gabrielli

Concorso a cattedra 2018, 24 CFU. Decreto e allegati: i programmi da studiare per singola classe di concorso

 

https://www.orizzontescuola.it/concorso-cattedra-2018-24-cfu-programmi-studiare-singola-classe-concorso/

ORIZZONTESCUOLA


mercoledì 24 gennaio 2018 ore 15:46
giuliana gabrielli

ALLEGATO C

dedicato all’area artistica


mercoledì 24 gennaio 2018 ore 15:45
giuliana gabrielli

ALLEGATO C


mercoledì 24 gennaio 2018 ore 15:40
giuliana gabrielli

ALLEGATO C


sabato 20 gennaio 2018 ore 18:05
giuliana gabrielli

Cosa sono le RSU ?

FLC CGIL


sabato 20 gennaio 2018 ore 17:58
giuliana gabrielli

[FLC CGIL] Visite fiscali e assenze dal servizio per malattia: pubblicato il Regolamento

Logo FLC CGIL

Visite fiscali e assenze dal servizio
per malattia: pubblicato il Regolamento

Il 13 gennaio scorso è entrato in vigore il decreto 206 del 17 ottobre 2017 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione riguardante lo svolgimento delle visite fiscali e l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia. L’intento della nuova normativa è quello di:

  • armonizzazione la disciplina dei settori pubblico e privato in materia di fasce orarie di reperibilità,
  • definire le modalità per lo svolgimento delle visite mediche di controllo (VMC) e per l’accertamento, anche con cadenza sistematica e ripetitiva, delle assenze dal servizio per malattia.

Sul nostro sito un ampio commento al decreto e alle novità introdotte. Continua a leggere la notizia.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale

In evidenza

Contratto “Istruzione e Ricerca”: qualche passo in avanti, ma resta ancora molto da fare

Filo diretto sul contratto: tutti gli aggiornamenti

Non perdere i contributi: controlla il tuo estratto conto previdenziale

Legge di bilancio 2018: le principali novità per AFAM, scuola, università  ricerca, formazione professionale, previdenza complementare e pensioni

Il 23 e 24 gennaio Assemblea nazionale sull’università

Elezioni RSU 2018

Si vota il 17, 18 e 19 aprile

Cosa sono le RSU? La risposta in un video animato

Modulistica per le procedure elettorali

Notizie scuola

Graduatorie ATA: attesa per la scelta delle scuole. Indicazioni utili per non andare nel panico

Scuola: le norme per punire i comportamenti scorretti esistono già

Vertenza diplomati magistrali: il Miur rende nota una prima serie di dati

Iscrizioni scuola 2018/2019: fascicolo per presentare domanda e schede sintetiche

Scuola: CGIL e FLC, povertà educativa e dispersione scolastica emergenza nazionale. Le priorità del sindacato

Edifici scolastici: i sindaci hanno l’obbligo di interromperne l’utilizzo in assenza dei requisiti di sicurezza previsti dalla legge

L’Invalsi seleziona docenti a tempo indeterminato da formare come autori delle prove di inglese. Scadenza domande 20 gennaio 2018

PON Per la Scuola e avviso sui laboratori didattici innovativi: le scuole di secondo grado statali possono presentare le candidature fino al 5 marzo 2018

Formazione professionale: Sardegna, al via l’applicazione del contratto 2011-2013

“La costituzione raccontata dai bambini”: il calendario celebrativo dei 70 anni della Costituzione italiana

“Un calendario per la Costituzione”: un’iniziativa di SPI e FLC CGIL dell’Abruzzo e del Molise

FLC CGIL in prima linea per contrastare manifestazioni di natura fascista

“Il valore del ruolo di rappresentanza nella scuola di oggi”, iniziative di formazione a Caserta

Notizie Afam, università, ricerca

Lavorare nelle accademie e nei conservatori

Regolamento di elezione degli RLS: siglato l’accordo alla SISSA

CNR: precari, al via il processo di stabilizzazione

INAF: riprende la trattativa

INVALSI: rottura del tavolo della trattativa e proclamazione dello stato di agitazione

ISTAT: assemblea FLC CGIL a Catanzaro

ISTAT: Uffici Territoriali in agitazione

INAPP: chi ha paura dell’articolo 28 e delle stabilizzazioni?

Concorsi università

Concorsi ricerca

Altre notizie di interesse

Borse di studio per i figli dei dipendenti pubblici, percorsi universitari 2015/2016: scadenza 27 febbraio

Riconoscimento ed equipollenza dei titoli di studio esteri

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sabato 20 gennaio 2018 ore 15:18
giuliana gabrielli

RINNOVO CONTRATTO: QUALI SAREBBERO QUESTE PROPOSTE IRRICEVIBILI?

 

http://www.tecnicadellascuola.it/rinnovo-contratto-le-proposte-irricevibili-dellaran

  1. Un non ben precisato aumento dell’orario di lavoro dei docenti;
  2. Inserimento nelle attività funzionali all’insegnamento del ruolo di Tutor di ASL e delle ore di formazione (obbligatorie);
  3. Blocco triennale a partire dall’anno scolastico 2019/2020 della mobilità territoriale;
  4. Mancanza di contrattazione su temi riguardanti l’organizzazione del lavoro;
  5. Poca disponibilità ad inserire, ovviamente da parte dell’ARAN, le risorse economiche della legge  107/2015 sul tabellare degli stipendi o comunque in contrattazione.
  6. Questione di maggiore potere al DS per sanzionare i docenti, arrivando alla sospensione dal servizio fino a 10 giorni. Questo andrebbe addirittura a contrastare la Legge 297/94 che non dà questo potere ai DS.

sabato 20 gennaio 2018 ore 15:15
giuliana gabrielli

Rinnovo contratto scuola, le proposte irricevibili dell’ARAN

Di  Lucio Ficara 18/01/2018

https://www.tecnicadellascuola.it/rinnovo-contratto-le-proposte-irricevibili-dellaran


martedì 16 gennaio 2018 ore 21:51
giuliana gabrielli

https://www.scuolainforma.it/portale/2018/01/09/almeno-5000-maestre-protestano-al-miur-tutta-la-giornata-ieri-ora-si-va-verso-unassemblea-nazionale.html


martedì 16 gennaio 2018 ore 21:48
giuliana gabrielli

Rinnovo del contratto, siamo alla follia: l’Aran propone nuove mansioni obbligatorie a costo zero e sanzioni verso i docenti

 

http://www.anief.org/index.php?option=com_content&view=article&id=18401%3Arinnovo-del-contratto-siamo-alla-follia-l-aran-propone-nuove-mansioni-obbligatorie-a-costo-zero-e-sanzioni-verso-i-docenti&catid=252&Itemid=1110


lunedì 15 gennaio 2018 ore 21:37
giuliana gabrielli

NON SI PUO’ FIRMARE UN CONTRATTO COSI’ !! Gli 85 euro promessi non bastano (e nemmeno ci sono) !!

http://Assemblea Autoconvocata Contratto Scuola 17 set 2017 via Change.org (change@mail.change.org)

 

Assemblea Autoconvocata Contratto Scuola 17 set 2017 ha appena condiviso un aggiornamento sulla petizione Agli insegnanti, al personale ATA, alle RSU, ai dirigenti sindacali: APPELLO PER un vero CONTRATTO DELLA SCUOLA, aumenti adeguati uguali per tutti, NO alla 107 Guardalo e lascia un commento:


domenica 14 gennaio 2018 ore 14:42
giuliana gabrielli

QUANDO ?

COME ?


giovedì 11 gennaio 2018 ore 20:55
giuliana gabrielli

È iniziato giovedì 11 gennaio il confronto sul rinnovo contrattuale. L’ARAN ha presentato una bozza di testo. La discussione si è incentrata sul metodo di lavoro.

Il confronto è partito su un testo proposto dall’ARAN, che ricalca in buona parte il testo della pre intesa siglata dalle Funzioni Centrali, ma presentato al tavolo esclusivamente in occasione dell’incontro, senza che ne fosse possibile una lettura preventiva.

Ciò ha impedito una discussione nel merito delle questioni, che invece si è incentrata sul metodo di lavoro.

Illustrati i punti caratterizzanti della proposta ARAN che presenta l’insieme delle clausole contrattuali integrate o modificate, in quanto compatibili con la norma legislativa. 

L’ARAN ha preferito questo sistema piuttosto che la riscrittura completa dell’attuale Ccnl.

La proposta manca della parte economica che potrà essere presentata solo dopo aver ricevuto l’integrazione dell’atto di indirizzo, tuttora in elaborazione da parte dei centri ministeriali, riguardanti le risorse aggiuntive stanziate dalla Legge di Bilancio 2018.

Il testo non è completo, ma risponde all’esigenza di dover far fronte per la prima volta ad un accordo unico che contempla al suo interno diverse sezioni (Università, Ricerca, AFAM e Scuola).

La nostra posizione

La FLC CGIL, ha espresso la propria contrarietà alla proposta ritenendola un arretramento rispetto all’Accordo del 30 novembre 2016: continuiamo a ribadire l’esigenza di rendere attuali e esigibili tutte le materie previste come contrattazione nazionale integrativa dall’ex art.6 del CCNL. Dalla prima presentazione, si evidenzia che il testo sottoposto all’attenzione dei sindacati è fortemente piegato alle normative vigenti, con l’inserimento di una parte dedicata alle sanzioni disciplinari e alla valutazione della prestazione individuale, peraltro non prevista neanche dalla Legge Brunetta. Pertanto, da una prima lettura, è un testo integralmente e radicalmente da rivedere e modificare.

Abbiamo richiesto maggiore chiarezza nelle proposte, ma soprattutto nel metodo.

La nostra intenzione è quella di sottoscrivere un contratto a condizione che riconosca il lavoro e le professionalità di docenti, ATA e educatori;che valorizzi il ruolo degli organi collegiali e riapra spazi di democrazia e partecipazione tramite le RSU, limitati dalla Legge Brunetta e dalla Buona Scuola.

Attualmente l’incontro ancora in corso prosegue sulle relazioni sindacali.

http://www.flcgil.it/scuola/inizia-il-confronto-all-aran-sul-rinnovo-del-ccnl-sezione-scuola.flc 

?Saluti?


mercoledì 10 gennaio 2018 ore 21:41
giuliana gabrielli

Riforma Invalsi primaria: prova di inglese, alunni disabili, DSA, chi correggerà? Tutte le info utili

di Nino Sabella

ORIZZONTESCUOLA

Il decreto legislativo n. 62/2017 ha introdotto nuove disposizioni in merito alla prova nazionale Invalsi, modificandola nella struttura, nelle modalità di svolgimento e nelle finalità.

Per quanto riguarda la scuola primaria, è l’articolo 4 del suddetto decreto a dettare le nuove disposizioni. Al decreto è seguita la nota Miur n. 1856/2017 che, oltre ad illustrare le novità riguardanti l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, fornisce indicazioni in merito alla Prova nazionale.

L’Invalsi ha poi pubblicato una serie di documenti per fornire le indicazioni necessarie al corretto svolgimento delle prove per l’anno scolastico 2017/18. I documenti riguardanti la scuola primaria (o anche la stessa) sono i seguenti:

PREMESSA

La prova Invalsi è somministrata alle classi seconde e quinte e riguarda le discipline di Italiano, Matematica e Inglese, in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo.

La novità è rappresentata dall’inserimento dell’Inglese tra le discipline oggetto della prova delle classi quinte, che comprende pertanto le discipline di Italiano, Matematica e Inglese.

Le classi seconde, invece, come negli anni scorsi, svolgono le prove di Italiano e Matematica.

La prova di Inglese è strutturata in modo da valutare le abilità di comprensione e uso della lingua, in riferimento al Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue.

Le prove vengono somministrate con i tradizionali fascicoli cartacei.

Nel corrente anno scolastico, la prova di lettura è svolta dalle sole classi campione seconde della scuola primaria.

Tutte le attività relative allo svolgimento della prova nazionale sono attività ordinarie di istituto.

CALENDARIO

Le prove si svolgono secondo il seguente calendario:

  • 3 maggio 2018: prova d’Inglese (V primaria);
  • 9 maggio 2018: prova di Italiano (II e V primaria) e prova preliminare di lettura (quest’anno, la prova di lettura è svolta solo dalle classi campione della II primaria);
  • 11 maggio 2018: prova di Matematica (II e V primaria).

MATERIALI DI SUPPORTO E PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLA PROVA

L’Invalsi, entro il 20 aprile 2018, pubblica il materiale di supporto allo svolgimento della prova: manuale per il controllo dei materiali; protocollo di somministrazione; manuale del somministratore.

Entro la suddetta data, inoltre, le scuole ricevono le prove da somministrare. Nel caso in cui manchino dei materiali, le scuole effettuano la relativa segnalazione entro una data fissata dall’Invalsi.

Il protocollo di somministrazione è reso disponibile dal 5 aprile 2018, come indicato nella “Presentazione delle Prove”.

ALUNNI DISABILI E CON DSA

Gli alunni disabili e con DSA svolgono la prova Invalsi, avvalendosi di adeguate misure compensative o dispensative, purché presenti nel PEI e nel PDP.

Per gli alunni disabili, inoltre, i docenti contitolari della classe possono predisporre specifici adattamenti della prova ovvero disporre l’esonero dalla stessa.

PROVE DI ITALIANO E MATEMATICA

Le prove di italiano e matematica non presentano novità rispetto agli anni passati. Informazioni dettagliate sul loro svolgimento saranno fornite con il protocollo di somministrazione (disponibile dal 5 aprile 2018).

PROVA DI INGLESE

La prova è finalizzata ad accertare il livello di ciascun alunno rispetto alle abilità di comprensione di un testo letto e ascoltato e di uso della lingua. Secondo quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, il livello di riferimento è il livello A1 del QCER.

Nuova versione del quadro comune di riferimento Europeo

La prova è somministrata, come quelle di italiano e matematica, in modalità cartacea.

Entro il 31 gennaio 2018, l’Istituto di Valutazione rende disponibili sul proprio sito esempi di prove per facilitare lo svolgimento della stessa. Qui i primi esempi pubblicati.

Struttura della Prova

La prova si compone di due parti:

  1. comprensione della lettura (reading)
  2. comprensione dell’ascolto (listening)

Comprensione della lettura (reading):

  • durata 30 minuti;
  • 3?4 compiti (task);
  • ogni task è formato da un testo della lunghezza massima di 110 parole, al quale sono associate domande di comprensione (da un minimo di 3 a un massimo di 8);
  • tipologia di lettura: lettura veloce selettiva (quick selective reading) per cogliere il significato globale/ informazioni specifiche; lettura attenta (careful reading) per comprendere le idee principali;
  • tipologia di testi: testi autentici, continui e discontinui, riconducibili ai descrittori di lettura del QCER per il livello A1 con contenuti familiari per gli alunni;
  • tipologia di domande: a risposta multipla, a risposta aperta breve (massimo 4 parole), a risposta Vero /Falso/Non Dato (True/False/Not Given), a collegamento (matching).

Comprensione dell’ascolto (listening):

  • durata 30 minuti;
  • 3?4 compiti (task);
  • ogni task è formato da un brano in Inglese della durata massima di 2 minuti con domande di comprensione (da un minimo di 3 a un massimo di 8), alle quali l’allievo deve rispondere sul proprio fascicolo cartaceo;
  • tipologia di ascolto: ascolto veloce selettivo (quick selective listening) per cogliere significato globale/informazioni specifiche; ascolto attento (careful listening) per comprendere le idee principali;
  • tipologia di brani per l’ascolto: brani autentici, riconducibili ai descrittori di ascolto del QCER per il livello A1 con contenuti familiari per allievi di V primaria;
  • tipologia di domande: a risposta multipla, a risposta aperta breve (massimo 4 parole), a collegamento (matching).

Ogni compito (task) è preceduto da specifiche istruzioni, scritte in inglese e formulate con una terminologia e una modalità corrispondente al livello A1 del QCER.

Le istruzioni, relative a ogni tipologia di task (sia di reading sia di listening), sono standardizzate, per cui presentano sempre la stessa formulazione. Le istruzioni, cosi come gli esempi per ogni tipo di task, sono pubblicate sul sito dell’INVALSI entro il 31 gennaio 2018.

Organizzazione per lo svolgimento della parte di listening

Per lo svolgimento della parte di listening ogni allievo deve ascoltare un file audio (sound file) e rispondere a un numero di domande che varia da un minimo di 3 a un massimo di 8 (di norma 5?6).

Il sound file è ascoltato individualmente da ciascun alunno mediante audio-cuffie, tuttavia è contemplata anche la possibilità dell’ascolto collettivo.

L’Invalsi consiglia l’ascolto individuale, definendo quello collettivo come soluzione accettabile ma non ottimale.

Indipendentemente dal fatto che l’ascolto sia individuale o collettivo, la parte di listening deve iniziare e terminare nello stesso momento per tutti gli allievi.

Istruzioni per lo svolgimento della parte di listening

Il sound file non va mai interrotto perché da esso dipende lo sviluppo temporale di tutta la parte di listening.

Di seguito la struttura del sound file e ciò che devono fare gli allievi, così come illustrato nelle indicazioni fornite dall’Invalsi:

  • avvio task 1;
  • istruzioni in Inglese per il task 1 (l’allievo ascolta e contestualmente legge le istruzioni);
  • pausa di 20 secondi per permettere all’allievo di visionare le domande del task 1;
  • primo ascolto del sound file del task 1;
  • breve pausa tecnica di 5 secondi, o secondo ascolto del sound file del task 1;
  • pausa di 20 secondi per il completamento e la verifica delle risposte fornite dall’allievo;
  • avvio task 2;
  • istruzioni in Inglese per il task 2 (l’allievo ascolta e contestualmente legge le istruzioni);
  • pausa di 20 secondi per permettere all’allievo di visionare le domande del task 2;
  • primo ascolto del sound file del task 2;
  • breve pausa tecnica di 5 secondi;
  • secondo ascolto del sound file pausa di 20 secondi per il completamento e la verifica delle risposte fornite dall’allievo;
  • e così via per gli altri task. del task 2.

Il giorno della Prova

Questa la sequenza delle operazioni da svolgere il giorno della prova (3 maggio 2018) e la relativa tempistica:

  • dalle ore 7.30: disponibilità per lo scarico (download) del file audio (sound file) nell’area riservata alla segreteria;
  • ore 8.30: apertura dei plichi contenenti i fascicoli (booklet) della prova d’Inglese alla presenza del Dirigente scolastico (o di un suo delegato) e dell’osservatore esterno, se presente nella scuola(per le classi campione); verbalizzazione dell’apertura dei plichi secondo il modello di verbale, disponibile sul sito INVALSI dal 20.04.2018; distribuzione del fascicolo a ciascun allievo secondo le procedure indicate nel protocollo di somministrazione, disponibile sul sito INVALSI dal 5.04.2018;
  • ore 9.30: inizio della parte 1 (reading), durata 30 minuti;
  • ore 10.15 – 10.30: pausa (nelle modalità indicate nel protocollo di somministrazione);
  • ore 10.30: inizio della parte 2 (listening), durata 30 minuti.

PROVA D’INGLESE ALUNNI DISABILI E CON DSA

Disabili

Gli alunni disabili svolgono, in genere, la prova Invalsi (eccetto i casi di cui sopra), compresa quella di Inglese. A tal fine, i docenti contitolari della classe possono adottare, se previste nel PEI, misure compensative e/o dispensative.

Misure compensative:

  • tempo aggiuntivo (fino a 15 minuti per la prova di reading e un terzo ascolto per la prova di listening);
  • formato word (word processor).

Misure dispensative:

  • dall’intera prova;
  • da una delle due parti (reading o listening).

DSA

Gli alunni DSA svolgono, di norma, la prova di Inglese e possono avvalersi di misure compensative e/o dispensative, se previste nel PDP.

Misure compensative

  • tempo aggiuntivo (fino a 15 min. per la prova di reading e un terzo ascolto per la prova di listening);

Misure dispensative:

  • dall’intera prova;
  • da una delle due parti (reading o listening).

Evidenziamo che per gli studenti DSA non è previsto l’esonero dall’intera prova (come per i disabili), per cui se possono essere dispensati dalla prova di Inglese, devono invece svolgere quelle di Italiano e Matematica.

CORREZIONE

La correzione delle domande a risposta aperta è effettuata dagli insegnanti, secondo le indicazioni fornite dall’Invalsi (entro il 5/04/2018) e in base alla griglia di correzione disponibile nell’area riservata della scuola (il 3 maggio 2018 alle ore 12.00).

La trasmissione dei dati relativi alla prova d’Inglese avviene mediante apposita maschera, la stessa della prova d’Italiano e Matematica.

CLASSI CAMPIONE

L’Invalsi individua un campione di scuole, rappresentativo a livello regionale, presso le quali sono inviati osservatori esterni.

Gli osservatori provvedono anche a riportare gli esiti delle prove su un apposito supporto elettronico.

In linea generale, in ogni scuola campione sono estratte due classi, una sola per le scuole campione di piccole dimensioni.

Le classi campione sono rese note sul sito dell’Invalsi entro il 20 aprile 2018.

CLASSI NON CAMPIONE

Per le classi non campione la registrazione delle risposte degli studenti su apposito supporto elettronico è di competenza delle scuole.

Dopo la predetta registrazione, le scuole trasmettono all’Invalsi i dati inseriti, secondo modalità e tempistiche che verranno comunicate successivamente.

QUESTIONARIO STUDENTE

Il questionario studente è svolto dalle classi V ed è finalizzato a raccogliere informazioni relative alle seguenti aree: informazioni personali, abilità e strategie cognitive e metacognitive connesse allo studio, cognizioni riferite al sé, motivazione e impegno nello studio, benessere a scuola, profilo delle attività dello studente, ambiente familiare.

Le suddette informazioni sono inviate all’Invalsi in forma anonimizzata, dal momento che sono contrassegnate da un codice numerico, fornito dall’Istituto medesimo alle Scuole in base al numero degli alunni di ciascuna sezione. La chiave di unione tra i codici e i nominativi degli alunni è conosciuta solo dagli operatori della scuola che svolgono attività connesse alla rilevazione.

INFORMATIVA TRATTAMENTO DATI

Ai fini dello svolgimento delle prove, è necessario fornire alle famiglie l’informativa sul trattamento dei dati, prevista dal D. Lgs. n. 196/2003 e che l’Invalsi pubblicherà sul proprio sito.

L’Istituto di Valutazione, considerata l’impossibilità di inviare l’informativa a tutte le famiglie, chiede alle scuole di pubblicarla sul proprio sito e di darne la più ampia diffusione possibile.

Tutto sull’Invalsi

Invalsi terza media: caratteristiche aule informatiche, sorveglianza docenti, correzione, durata, inglese, tempistica. La nostra guida completa

 


mercoledì 10 gennaio 2018 ore 21:33
giuliana gabrielli

Prima bozza dell’OM mobilità 2018/2019, ecco le date probabili

Di

Lucio Ficara  09/01/2018

 

https://www.tecnicadellascuola.it/bozza-dellom-mobilita-20182019-le-date-probabili


mercoledì 10 gennaio 2018 ore 21:31
giuliana gabrielli

Contratto: aumenti modesti, ma il bonus va in contrattazione di scuola

Di

Reginaldo Palermo  10/01/2018

 

https://www.tecnicadellascuola.it/contratto-aumenti-modesti-ma-il-bonus-va-in-contrattazione-di-scuola


martedì 9 gennaio 2018 ore 19:55
giuliana gabrielli

Elezioni RSU 2018: si vota il 17, 18 e 19 aprile 2018

Definito il calendario delle votazioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie nel comparto “Istruzione e Ricerca” e in tutto il pubblico impiego.

09/01/2018

http://www.flcgil.it/rsu/elezioni-rsu-2018-si-vota-il-17-18-e-19-aprile-2018.flc


lunedì 8 gennaio 2018 ore 22:35
giuliana gabrielli

ANIEF FROSINONE

 

Brevissimo resoconto dell’incontro al MIUR.

Il Ministero si è detto consapevole del grande groviglio provocato dalle discordanti decisioni del Consiglio di Stato e ha garantito che non chiederà all’avvocatura dello Stato la sollecita fissazione delle udienze di merito. Ciò dovrebbe assicurare una sorta di “moratoria del contenzioso” in attesa di una soluzione definitiva del complessivo problema del reclutamento nel segmento Infanzia e Primaria. Questa soluzione definitiva, secondo il Miur, dovrebbe arrivare dal Parlamento con un intervento normativo ad hoc.

Noi abbiamo ribadito due punti fermi:
- l’unica soluzione normativa praticabile è la riapertura straordinaria delle GAE in favore dei docenti abilitati.
- senza una soluzione che salvaguardi le aspettative di assunzione a tempo indeterminato dei docenti abilitati, Anief manterrà vivo il contenzioso portandolo anche in Europa.

Nei prossimi giorni Anief programmerà specifici incontri con i suoi soci per fare il punto della situazione e per pianificare le ulteriori iniziative a tutela dei ricorrenti.

Insomma, la lotta continua. Oggi più che mai occorre l’impegno e la coesione di tutti gli insegnanti coinvolti.


lunedì 8 gennaio 2018 ore 22:31
giuliana gabrielli

Roma, (askanews) - È venuto a Roma assieme ad altri colleghi maestri e maestre, giunti dalla Toscana su due pullman. Samuele, come lui stesso ci ha spiegato, è fra i più giovani insegnanti precari arrivati a migliaia per protestare davanti al ministero della Pubblica Istruzione (Miur), ma sono già nove anni che fa supplenze. Diplomato magistrale, abilitato, ma rigettato assieme a tanti altri "nel limbo" dalla sentenza prenatalizia del Consiglio di Stato che ha messo fuori dalle Graduatorie ad esaurimento (GaE) i docenti con diploma magistrale. "Ho vinto il concorso, non mi fido che verrò integrato nei famosi tre anni dal concorso, e dunque solidarizzo con i miei colleghi". Durante la manifestazione organizzata dai Cobas, svoltasi in un clima di forte rivendicazione ma del tutto pacifico, gli insegnanti hanno cercato invano di superare il blocco di polizia e carabinieri per poter sfilare in corteo su Viale Trastevere: "Si parla tanto, la retorica della destra e non solo della destra, di 'prima gli italiani': qui sono italiani, precari, e vengono considerati dei criminali. Guardate, stanno tutti con i caschi. Ieri a Roma sono sfilati per le strade per la commemorazione di Acca Larentia migliaia di nazifascisti indisturbati.

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lunedì 8 gennaio 2018 ore 22:28
giuliana gabrielli

Diploma magistrale. Mi hanno immesso in ruolo da disabile, ho superato anno di prova, ed ora mi licenziano. Lettera

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/diploma-magistrale-mi-immesso-ruolo-disabile-superato-anno-prova-ed-ora-mi-licenziano-lettera/


lunedì 8 gennaio 2018 ore 22:26
giuliana gabrielli

Diplomati magistrale, tutto sulla manifestazione a Roma

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/diplomati-magistrale-manifestazione-roma-diretta-non-vi-votiamo-non-vi-votiamo/


giovedì 4 gennaio 2018 ore 17:56
giuliana gabrielli

VENERDI' 5 GENNAIO

VIA BUONARROTI, 12

(METRO A- PIAZZA VITTORIO)


giovedì 4 gennaio 2018 ore 17:55
giuliana gabrielli

Contratto “Istruzione e Ricerca”: confronto su relazioni sindacali e risorse - La FLC chiede ampliamento degli spazi di contrattazione e superamento delle leggi 107 e Brunetta - La trattativa prosegue la prossima settimana.

Oggi Giovedì 4 gennaio nuovo incontro per la trattativa sul contratto del Comparto Istruzione e Ricerca.

I temi al centro della discussione sono stati quelli delle relazioni sindacali e delle risorse. Per la FLC CGIL sono presenti il segretario generale Francesco Sinopoli e i componenti della segreteria nazionale di categoria.

Il presidente dell’ARAN, sulle relazioni sindacali presenta, come base per il lavoro, la riscrittura già avvenuta per la pre intesa delle funzioni centrali siglata il 23 dicembre scorso. Essa è punto di riferimento anche nel Comparto Istruzione e Ricerca, tenendo conto della peculiarità della scuola sulla quale è intervenuta anche la legge 107/15 introducendo un forte elemento decisionale affidato al dirigente scolastico.

Infatti, il Dlgs 150 di Brunetta aveva posto limiti molto stringenti sulla contrattazione mentre la modifica del Decreto Madia ha introdotto un elemento mediano tra contrattazione e informazione, che è dato da un modello che prevede un forte coinvolgimento dei sindacati nei momenti clou. C’è la consapevolezza dell’elemento della collegialità presente nella scuola che prevede il coinvolgimento di più soggetti, bisogna dunque tenere dentro tutti questi fattori nella rilettura delle relazioni sindacali nel comparto.

Sulle risorse: abbiamo a disposizione risorse che sono pari all’aumento mensile di 85 euro medi. L’aumento medio mensile è stato tradotto in una percentuale facendo coincidere l’aumento con una progressione del 3,48% della retribuzione di ogni lavoratore, prendendo come riferimento la retribuzione media del comparto e applicando ad essa la percentuale stabilita. Il tavolo dovrà individuare, come già fatto, nel caso delle funzioni centrali meccanismo di perequazione per andare a coprire le categorie che hanno retribuzioni più basse.

Le richieste della FLC CGIL

Il Segretario Generaledella FLC CGIL Francesco Sinopoli ha sottolineato in premessa le peculiarità di scuola, università, ricerca e AFAM rispetto al resto della Pubblica Amministrazione e per questo non possiamo pensare a un contratto “fotocopia”, stante le molte diversità rispetto ai settori delle funzioni centrali. L’autogoverno delle istituzioni del nostro comparto è un altro forte elemento di differenziazione. Il rapporto tra legge e contratto nel nostro comparto si declinerà diversamente, l’articolo 6 dell’attuale contratto scuola è il nostro punto di riferimento. Da lì bisogna partire per fare quegli avanzamenti e quegli adeguamenti coerenti con i cambiamenti che sono intervenuti nell’organizzazione del lavoro. Ad esempio l’ultimo accordo sulla mobilità nella scuola ha già aperto una breccia rispetto alla legge 107/15 con la possibilità per i docenti di trasferirsi su scuola e con il diritto delle RSU a contrattare i criteri di assegnazione di docenti e ATA alle sedi scolastici. Questi sono solo due esempi che facciamo per indicare la strada che vogliamo seguire e per la scuola e per tutti gli altri settori del comparto.

Le risorse

I nostri obiettivi sono declinati nell’Accordo di Palazzo Vidoni: garantire un aumento mensile di 85 euro mensili e rovesciare la piramide delle retribuzioni, quindi rafforzare le retribuzioni che di più hanno sofferto la crisi. Le risorse della legge 107/15 (bonus, card docenti, formazione), i premi previsti nella ricerca, vanno riportate in contrattazione. Su università e ricerca, le cui risorse non sono calcolate in legge di bilancio, facciamo riferimento alle risorse previste nell’Atto di indirizzo del comparto.

Ci aspettiamo dunque una disponibilità a negoziare partendo dall’obiettivo dell’Accordo di Palazzo Vidoni. Sui nostri settori c’è comunque bisogno di un impegno politico specifico e per le risorse aggiuntive - bene il fondo ad hoc costituito dalla legge di bilancio 2018 - e per un sistema di relazioni sindacali che ampli la partecipazione e incentivi un’idea di autonomia che non sia di sola gestione ma di corresponsabilità di sistema.

Conclusioni

L'ARAN ha preso atto delle richieste sindacali e puntualizzato quanto segue: sulle risorse è necessario attenersi agli stanziamenti già fissati dalle diverse leggi di bilancio, sulle relazioni sindacali si è detto consapevole delle specificità del comparto. In quanto all’utilizzo delle risorse della legge 107 e di altre leggi come ad esempio la 218 (premi per meriti scientifici) si è riservato una verifica politica, dal momento che l’atto di indirizzo di comparto non le cita esplicitamente.

A fine dell’incontro è stata consegnata una bozza di testo sulle relazioni sindacali e fissato il calendario dei prossimi incontri suddivisi per settore.

  • 11 gennaio alle ore 14,00 Scuola.

 

http://www.flcgil.it/contratto-istruzione-ricerca/contratto-istruzione-e-ricerca-confronto-su-relazioni-sindacali-e-risorse.flc

?Saluti

 


giovedì 4 gennaio 2018 ore 17:53
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Legge di bilancio 2018: le principali novità per la scuola - Una prima scheda di lettura sulle principali novità - istituito un fondo ad hoc per la valorizzazione professionale e per la stabilizzazione dell’organico docenti.

Il 23 dicembre scorso il Senato ha approvato in via definitiva la legge di bilancio 2018 che, rispetto al testo approvato in prima lettura, dopo gli emendamenti della camera, aggiunge ulteriori misure per il settore istruzione e ricerca, frutti dell’instancabile mobilitazione di questi mesi della FLC CGIL.

In una scheda di approfondimento sul nostro sito web vi proponiamo la descrizione analitica dei singoli provvedimenti che riguardano la scuola.

Queste in sintesi le principali novità che riguardano la scuola:

  • uno stanziamento aggiuntivo di 10 milioni per il 2018, 20 milioni per il 2019 e 30 milioni a partire dal 2020 per la valorizzazione dell’attività di formazione, ricerca e sperimentazione dei docenti destinato alla contrattazione integrativa;
  • la proroga di un anno della validità delle graduatorie dei concorso per il personale docente, con possibilità di assunzione anche in deroga al limite del 10% previsto dal testo unico;
  • uno stanziamento aggiuntivo di 50 milioni di euro per il 2018 e 150 milioni dal 2019 per l’incremento di posto in organico di diritto.

Si tratta di un risultato dovuto alla forte determinazione e alla mobilitazione della FLC CGIL che ha esercitato in queste settimane pressione continua sul parlamento riuscendo ad ottenere ulteriori risorse impensabili fino a qualche settimana fa.

http://www.flcgil.it/scuola/legge-di-bilancio-2018-le-principali-novita-per-la-scuola.flc

 

?Saluti?

 

-- 


giovedì 4 gennaio 2018 ore 17:17
giuliana gabrielli

Il 3+ 2 va a regime anche per Accademie e Conservatori

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/3-2-va-regime-anche-accademie-conservatori/


mercoledì 3 gennaio 2018 ore 17:51
giuliana gabrielli

5 GENNAIO, ROMA – I DIPLOMATI

MAGISTRALE ESCLUSI DALLA G.A.E.

IN ASSEMBLEA DOPO LA SENTENZA.

Con preghiera di darne diffusione.

 

La vicenda dei diplomati magistrali, con la sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che smentisce una serie di pronunciamenti precedenti, crea un’evidente disparità di trattamento tra docenti che hanno avuto sentenze definitive e altri che oggi vengono esclusi dalle GAE.

 

ASSEMBLEA PUBBLICA

Venerdì 5 gennaio – ore 10.30 – 13.00

Via Buonarroti, 12 (Sala A. Fredda)

 (Metro A –  Piazza Vittorio)

La FLC CGIL si batte per trovare una soluzione politica che tuteli i diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori della scuola dell’infanzia e primaria coinvolti.

 

 

http://www.flcgilromaelazio.it/diplomati-magistrali-5-gennaio-assemblea-sentenza/

?


mercoledì 3 gennaio 2018 ore 17:49
giuliana gabrielli

Contratto “Istruzione e Ricerca”: il secondo incontro di trattativa all’ARAN - La FLC CGIL: confronto serrato per una proficua chiusura del negoziato; ogni questione relativa al rapporto di lavoro e alle relazioni sindacali dovrà essere regolata dal contratto.

A seguito della nostra ferma presa di posizione, martedì 2 gennaio 2018, si è riaperta la trattativa per il comparto Istruzione e Ricerca, dopo l’avvio del 9 novembre 2017 a cui non erano seguiti altri incontri. La ripresa della trattativa è certamente anche il frutto dell’intesa politica raggiunta il 22 dicembre scorso tra MIUR e il sindacato.

Oltre al segretario generale della FLC CGIL, Francesco Sinopoli, ai componenti della segreteria nazionale di categoria ed al segretario nazionale della CGIL Franco Martini, erano presenti il Presidente dell’ARAN, che ha presieduto la riunione, ed il vice capo di gabinetto del MIUR.

La FLC CGIL ha da subito evidenziato le questioni cruciali cui deve far fronte il negoziato e ha posto con forza la necessità di un confronto serrato affinché si possa giungere al più presto alla chiusura della trattativa, stante la grande attesa della categoria dopo ben 9 anni di blocco contrattuale.

Innanzitutto deve essere messa in sicurezza la questione salariale, già rivendicata con forza nell’intesa del 22 dicembre: occorre rispettare l’Accordo del 30 novembre 2016 e garantire a tutti i settori del comparto gli 85 euro medi di aumento concordati.

Si rende poi necessario riportare a contrattazione tutte quelle risorse che la legge ha impropriamente regolato creando non pochi problemi di gestibilità e di sperequazione fra i lavoratori fra i quali: bonus, card docenti, premi scientifici. Risorse queste da finalizzare prioritariamente all’incremento dei salari tabellari.

Sul piano normativo e delle relazioni sindacali, la FLC CGIL ribadisceche mobilità, organizzazione del lavoro, orario, contrattazione decentrata, sanzioni disciplinari, permessi, ferie, malattie, sono tutte materie di cui il contratto si dovrà occupare, nel rispetto delle specifiche realtà rappresentate nel comparto.

A questo proposito la FLC CGIL ha sottolineato i tratti distintivi della scuola quale istituzione ad alta concentrazione di intellettualità connotate da autogoverno, libertà di insegnamento e di ricerca.

Il Presidente dell’ARAN, ha sottolineato l’impegno a riprendere velocemente il lavoro alla ricerca di un percorso condiviso che rapidamente possa portare al rinnovo del Contratto nel rispetto delle peculiarità della Scuola in modo da stabilire velocemente quali sono le parti da modificare e quali invece possono rimanere invariate.

Capitolo a parte, per il Presidente dell’ARAN, sarà quello delle relazioni sindacali e poi quello degli incrementi retributivi.

I nostri punti fermi

Il segretario generale della FLC CGIL, Francesco Sinopoli, ha ribadito che quello che vogliamo un “buon contratto”, in grado di leggere la complessità dei mondi che rappresentiamo e che sia all’altezza dei cambiamenti che sono intervenuti in campo organizzativo, didattico e di ricerca. IL nodo centrale resta per noi quello del rapporto tra legge e CCNL. C’è la nostra ferma volontà di riportare nella regolamentazione del contratto tutto ciò che riguarda l’organizzazione del lavoro. Il contratto dovrà anche introiettare i grossi cambiamenti intercorsi nelle professionalità del comparto a cui deve corrispondere un incremento retributivo tabellare.

L’aumento medio mensile di 85 euro non è un punto di arrivo, ma una base da cui partire.

Sulle relazioni sindacali non accetteremo nessun arretramento.

I prossimi impegni

Il presidente dell'ARAN ha accolto la centralità dei due temi, quello delle relazioni sindacali e quello delle risorse e aggiornato il confronto nella mattinata di giovedì 4 gennaio. Per quanto non sia possibile definire un cronoprogramma preciso, l’ARAN prevede di poter presentare una bozza per avviare il lavoro all’inizio della prossima settimana.

 

http://www.flcgil.it/contratto-istruzione-ricerca/contratto-istruzione-e-ricerca-il-secondo-incontro-di-trattativa-all-aran.flc

 

?Saluti?


martedì 2 gennaio 2018 ore 16:18
giuliana gabrielli

Un istituto tecnico di Firenze ricerca docente per classe di concorso A044. Scadenza domande 15 gennaio

https://www.orizzontescuola.it/un-istituto-tecnico-firenze-ricerca-docente-classe-concorso-a044-scadenza-domande-15-gennaio/

L’ISIS “Russel Newton” di Scandicci (FI) comunica la proroga del bando pubblicato il 20 dicembre fino al 15 gennaio 2018 per la ricerca di un docente in possesso dei requisiti per l’insegnamento nella classe di concorso A044 per n.16 ore fino al 30 giugno 2018.

bando


martedì 2 gennaio 2018 ore 16:13
giuliana gabrielli

Intervista a Ferdinando Imposimato

Liceo breve, Imposimato: “La disobbedienza civile è necessaria contro una riforma devastante”


lunedì 1 gennaio 2018 ore 17:58
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Auguri...


lunedì 1 gennaio 2018 ore 17:33
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Pace è Festa. AUGURI!

Contratto “Istruzione e Ricerca”:
riparte il 2 gennaio la trattativa all’ARAN

“Prendiamo atto con soddisfazione che è stata finalmente accolta la nostra richiesta di una immediata ripresa delle trattative per il nuovo contratto”. Così i segretari generali dei maggiori sindacati del comparto istruzione (FLC CGIL, CISL FSUR, Uil Scuola RUA, Snals Confsal) commentano la convocazione per l’incontro con cui, il prossimo 2 gennaio, riparte all’ARAN il negoziato per il rinnovo del contratto per i lavoratori della scuola, dell’università e AFAM e della ricerca.

“Non c’è ragione per lasciar trascorrere altro tempo – sostengono i segretari generali Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Giuseppe Turi e Elvira Serafini –la trattativa è ferma dal primo incontro del 9 novembre, i presupposti su cui procedere alla definizione del nuovo contratto sono quelli dell’accordo di palazzo Vidoni sottoscritto a fine 2016”.

“Il blocco dei rinnovi contrattuali che dura ormai da anni ha reso ancor più critica una situazione di generale sottovalutazione del lavoro che si svolge in settori di importanza strategica come quelli cui fa riferimento il nostro comparto. Da qui l’esigenza di rinnovare il contratto, attraverso il quale (ri)dare dignità ai lavoratori del settore troppo spesso sacrificati dalle scelte di politica finanziaria di questi anni. Il percorso verso il riconoscimento di uno status economico e normativo più dignitoso parte dal rinnovo del contratto di lavoro che presuppone un innalzamento più generale dei livelli di investimento in conoscenza, lo stiamo rivendicando da tempo e continueremo a farlo chiedendo che i temi dell’istruzione, della formazione e della ricerca ricevano a livello politico la dovuta attenzione. Saremo in questo senso interlocutori esigenti con le forze politiche impegnate nell’imminente campagna elettorale e più ancora col nuovo Parlamento e il nuovo Governo”.

“Continueremo nel frattempo a presidiare col massimo impegno gli spazi che le prerogative contrattuali ci consegnano – concludono i segretari generali – a partire dall’incontro già fissato per il 4 gennaio al MIUR in cui saranno affrontati i temi relativi agli effetti della sentenza del Consiglio di Stato che potrebbero avere ricadute pesanti sia sul personale che sulla continuità didattica per gli alunni. Prerogative di rappresentanza che abbiamo esercitato e continueremo a esercitare a tutela degli interessi dei lavoratori e che con la forza del nuovo contratto vogliamo consolidare, utilizzando le opportunità offerte dall’intesa di palazzo Vidoni per riconquistare definitivamente al negoziato ogni aspetto di regolazione del rapporto di lavoro. Nell’interesse dei lavoratori che rappresentiamo, ma con benefici evidenti anche per l’efficacia del sistema di istruzione e ricerca del Paese”.

“Filo diretto sul contratto”

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


venerdì 29 dicembre 2017 ore 21:29
giuliana gabrielli

Concorso dirigenti, MIUR: 35mila domande pervenute, 49 anni l’età media dei candidati

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Comunicato Ministero – Si sono concluse oggi, alle ore 14:00, con 39.264 domande presentate, di cui 35.044 effettivamente inoltrate, le iscrizioni al concorso per dirigenti scolastici bandito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca lo scorso novembre. Si tratta del primo concorso per l’assunzione di dirigenti scolastici dopo oltre sei anni: l’ultimo risale al 2011.

Delle 35.044 domande inoltrate, il 70,7% sono state inviate da candidate donne, il 29,3% da uomini. L’età media delle candidate e dei candidati è di 49 anni. La Regione nella quale sono state presentate più domande è la Campania (7.039), seguita da Sicilia (5.595), Lazio (3.887), Puglia (3.719) e Lombardia (3.051). Saranno inoltre 15 i candidati residenti all’estero che sosterranno la prova preselettiva nel Lazio, come previsto dall’articolo 6 del bando di concorso emanato a novembre. I posti a bando sono 2.425, di cui 9 destinati al concorso per le scuole di lingua slovena o bilingue presenti in Friuli Venezia Giulia.

“Si tratta di un concorso atteso e molto diverso dal passato, che darà una risposta effettiva al problema delle reggenze – dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli -. Abbiamo un cronoprogramma di lavoro serrato e abbiamo previsto una modalità di selezione che tiene conto dei cambiamenti intervenuti in questi anni nella professione del dirigente scolastico. Non a caso, il nuovo concorso avrà una fase di tirocinio e accompagnamento successiva alle prove scritte, che sarà fondamentale per verificare sul campo le capacità gestionali e di organizzazione del lavoro delle candidate e dei candidati. La figura del dirigente è una figura centrale per la comunità scolastica. Ne siamo convinti. Anche per questo, con l’ultima legge di bilancio, abbiamo deciso di intervenire, anche qui dopo anni di attese e promesse, per armonizzare la retribuzione di chi dirige le nostre scuole con quella degli altri dirigenti della PA”.

Il calendario della prova preselettiva del concorso, comprensivo del giorno e dell’ora dello svolgimento della prova stessa, sarà reso noto sul numero del 27 febbraio 2018 della 4^ Serie Speciale, Concorsi ed Esami, della Gazzetta Ufficiale. Su quello stesso numero della Gazzetta sarà resa nota anche la data di pubblicazione dell’archivio di 4.000 domande da cui saranno estratti i quesiti della prova preselettiva. La banca dati dei quiz sarà comunque pubblicata sul sito del Miur almeno venti giorni prima dell’inizio della prova. L’elenco delle sedi della prova preselettiva e le ulteriori istruzioni operative saranno comunicati almeno 15 giorni prima della data di svolgimento delle prove, tramite avviso pubblicato sul sito internet del Ministero.

Il nuovo un corso-concorso per dirigenti ha come obiettivo la copertura dei posti disponibili per il prossimo triennio, il 2018-2021. Attualmente sono 6.792 i dirigenti in servizio, 1.189 i posti vacanti, 1.748 le reggenze, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacali. Il 68,2% dei dirigenti in servizio è una donna, il 31,6% ha più di 60 anni (un dato comunque in calo rispetto al passato), l’età media è di 55,6 anni. I posti banditi corrispondono ai posti vacanti nell’anno scolastico in corso, più quelli che si renderanno liberi a seguito dei pensionamenti nel 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, detratti quelli che si possono coprire con le graduatorie esistenti nonché quelli delle scuole sottodimensionate (che non possono avere un dirigente titolare). Il concorso consentirà quindi di abbattere il fenomeno delle reggenze sino al 2020/2021, anche perché si tratta di un bando nazionale e non regionale come l’ultimo del 2011. Si eviteranno così casi di graduatorie sguarnite e di altre troppo piene. Nel frattempo, nel corrente anno scolastico, sono stati assunti 58 dirigenti scolastici idonei ancora presenti nelle graduatorie dell’ultimo concorso bandito nel 2011: di questi 52 sono stati assegnati a scuole della Campania e 6 a istituti dell’Abruzzo. A seguito di queste assunzioni, la graduatoria dell’Abruzzo risulta esaurita. Sono state inoltre autorizzate 36 richieste di trattenimento in servizio. In attesa dell’avvio delle prove concorsuali, sono state introdotte misure dedicate ai dirigenti scolastici nella legge di bilancio per l’anno 2018: è stata introdotta la possibilità di estendere al massimo per tre anni (erano due) la possibilità di trattenimento in servizio retribuito per chi è “impegnato in innovativi e riconosciuti progetti didattici internazionali svolti in lingua straniera”.

Il regolamento del concorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 20 settembre, prevede tre fasi: una concorsuale vera e propria, una formativa di due mesi e una di tirocinio presso le scuole.

La fase concorsuale prevede una prova preselettiva unica a livello nazionale nel caso in cui le candidature siano almeno tre volte superiori ai posti messi a bando. Le candidate e i candidati dovranno rispondere a 100 quiz che saranno estratti da una banca dati resa nota tramite pubblicazione sul sito del Ministero almeno 20 giorni prima dell’avvio della prova. Le domande punteranno a verificare le conoscenze di base per l’espletamento delle funzioni dirigenziali. La prova sarà svolta al computer. Sarà ammesso allo scritto, in base al punteggio ottenuto (il massimo è 100), un numero di candidate e candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili per il corso di formazione dirigenziale.

La prova scritta prevede:

–    cinque domande a risposta aperta su: normativa del settore istruzione, organizzazione del lavoro e gestione del personale, programmazione, gestione e valutazione presso le scuole, ambienti di apprendimento, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato, sistemi educativi europei.

–    due domande a risposta chiusa in lingua straniera (livello B2) su: organizzazione degli ambienti di apprendimento, sistemi educativi europei.

Le candidate e i candidati che otterranno il punteggio minimo di 70 punti potranno accedere all’orale che mira ad accertare la preparazione professionale delle e degli aspiranti dirigenti anche attraverso la risoluzione di un caso pratico. Saranno testate anche le conoscenze informatiche e di lingua straniera. Entrambe le fasi sono uniche a livello nazionale.

Le candidate e i candidati che supereranno le prove scritta e orale saranno ammessi, sulla base di una graduatoria che tiene conto anche dei titoli, al corso di formazione dirigenziale e di tirocinio selettivo, finalizzato all’arricchimento delle competenze professionali delle candidate e dei candidati.

Due i mesi di lezione in aula previsti e quattro quelli di tirocinio a scuola, che potranno essere integrati anche da sessioni di formazione a distanza. Al termine le candidate e i candidati dovranno affrontare una valutazione scritta e un colloquio orale. Saranno dichiarati vincitori del corso-concorso le candidate e i candidati che saranno collocati in posizione utile in graduatoria generale di merito.


venerdì 29 dicembre 2017 ore 21:27
giuliana gabrielli

Sciopero 8 gennaio, le istruzioni. Come dare adesione, quanto si perde di stipendio. Molte scuole rischiano di chiudere

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

E’ previsto per il primo giorno di rientro dalla pausa natalizia il primo sciopero della scuola per l’anno scolastico 2018.

Indetto dal SAESE – vedi comunicazione MIUR – vi aderiscono anche i sindacati Anief e CUB Scuola.

Tutto il personale della scuola può parteciparvi, in quanto lo sciopero è stato indetto per il personale a tempo indeterminato e determinato, atipico e precario.

Comunicazione di adesione

Il lavoratore che aderisce allo sciopero non è tenuto ad alcuna comunicazione in merito alla sua decisione: semplicemente, non si presenterà al lavoro. Questo vale sia se il lavoratore ha il turno antimeridiano, sia per eventuali turni pomeridiani o serali. La giornata di sciopero coinvolge anche le eventuali attività già in programma in quella giornata.

In alcune scuole la Presidenza propone in sala insegnanti un foglio in cui vi sono due colonne. Una in cui si chiede di firmare per presa visione della circolare di indizione dello sciopero, l’altra in cui si chiede di comunicare la propria adesione. La prima firma è obbligatoria, la seconda no. Ricordiamo però che chi firma dicendo no non può poi cambiare idea.

Ricordiamo anche che

il Dirigente può richiedere solo la dichiarazione di adesione, ma non quella di “non adesione”. Quest’ultima può essere eventualmente resa, di propria iniziativa, dal lavoratore: in tal caso, secondo l’avviso espresso in analoga circostanza dalla Commissione di Garanzia, è da ritenersi vincolante.

Qualche docente segnala di avere scritto no in quanto la circolare era stata presentata prima dell’adesione allo sciopero del sindacato Anief. In ragione di questa sopravvenuta modifica, la Presidenza deve permettere ai docenti di modificare in un senso o nell’altro la propria adesione, in quanto essa si riferiva ad una comunicazione non completa.

In ogni caso è bene informarsi bene con la Presidenza circa gli step, ossia se l’orario è già stato organizzato in base alle adesioni e soprattutto se sono state comunicate alle famiglie modifiche degli orari.

I docenti che invece hanno firmato solo per presa visione (o che non hanno apposto nessuna firma), sono liberi di decidere la mattina stessa dell’8 gennaio se aderire o meno allo sciopero.

L’8 gennaio bisogna telefonare alla scuola per dire che si è in sciopero?

Come già detto, la mancata presentazione al lavoro sarà la testimonianza che si è in sciopero. Se non si aderisce allo sciopero ma non si va a scuola per altri motivi, è necessario comunicarlo nei tempi imposti dal Contratto.

Chi non sciopera e non ha la prima ora di lezione deve comunque presentarsi in prima ora?

Tale disposizione era contenuta nella vechia normativa (art. 2 comma 3 del CCNL/1995). In essa infatti si autorizzava i Dirigenti scolastici a richiedere la presenza a scuola, fin dall’inizio delle lezioni del giorno dello sciopero (dalle ore 8.00), di tutto il personale Docente e ATA non scioperante in servizio quel medesimo giorno, in modo da organizzare il servizio scolastico nel rispetto del numero di ore previsto per ogni singolo lavoratore (non si possono però sostituire i colleghi in sciopero, fare più ore di quelle previste per quel giorno o (nel caso dei Docenti) prestare servizio in classi diverse rispetto a quelle già in orario scolastico).

Tale disposizione non è stata confermata nella legge 83/2000 e nel CCNL/2007. Pertanto, a meno che non ci siano ordini di servizio comunicati dal Dirigente (anche in quel caso bisognerebbe verificarne la legittimità), il docente non deve recarsi a scuola all’inizio delle lezioni se il suo orario giornaliero prevede un ingresso successivo.

La decurtazione dello stipendio

Chi sciopera non ha diritto alla retribuzione, ma è considerato a tutti gli effetti giuridici in servizio: ciò che viene meno è infatti la prestazione lavorativa, non il rapporto di lavoro (quindi non vi è interruzione del contratto, la giornata, pur senza stipendio, vale a tutti gli effetti e il punteggio verrà attribuito).

Al di là del numero di ore che il docente aveva in quella giornata, la decurtazione sarà per l’intera giornata di servizio.

Le trattenute

Il calcolo della media giornaliera definito da Dirigenti territoriali dell’Associazione ANQUAP fornisce le seguenti risultanze.

  • media giornaliera docenti dell’istruzione primaria (compresi quelli dell’infanzia) € 64,41
  • media giornaliera docenti scuole medie di I° grado € 70,13
  • media giornaliera docenti scuole medie II° grado   € 68,93
  • media giornaliera personale Ata € 56,02

Con la seguente annotazione:

la media relativa ai docenti delle scuole secondarie di II° grado è minore di quella dei docenti delle scuole secondarie di I° grado poiché nelle “superiori” sono in servizio anche gli ITP.

Separatamente le due medie sono le seguenti :

  • media giornaliera docenti scuole “superiori” € 72,52
  • media giornaliera ITP € 65,33

Cosa accade per le attività programmate per il pomeriggio dell’8 gennaio

Lo sciopero dura l’intera giornata. Il personale che aderisce allo sciopero non può – e non deve – partecipare ad eventuale attività deliberata per il pomeriggio della stessa giornata. L’attività non deve essere spostata, in quanto deliberata dal Collegio docenti. Potrebbe però verificarsi la necessità che la riunione, programmata per la giornata dello sciopero, non possa essere stata svolta per la mancanza del numero legale (ricordiamo che per i consigli di classe non esiste un numero da raggiungere per considerare valida la seduta). In quel caso la riunione, se ritenuta necessaria per via di obblighi non rinviabili, va riconvocata. Leggi tutto Giorno di sciopero e Collegio docenti o riunioni già programmate: si fanno lo stesso o si spostano?

8 gennaio, molte scuole di infanzia e primaria potrebbero essere vuote

L’adesione allo sciopero si annuncia essere altissima. La sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato riguarda circa 60.000 diplomati magistrale, ma possono scioperare anche i docenti delle scuole secondarie e il personale ATA.

A Roma e in molte altre città si svolgeranno delle manifestazioni.

Quella principale si svolgerà a Roma, davanti al Miur a partire dalle ore 9.00; gli altri eventi sono stati programmati davanti agli Uffici Scolastici Regionali di Palermo, Torino, Milano e Cagliari.

Qui di seguito, il programma dettagliato dei sit-in previsti l’8 gennaio per chiedere una soluzione al problema dei maestri precari con diploma magistrale a seguito della sentenza della plenaria del Consiglio di Stato emessa lo scorso 20 dicembre:
Roma, davanti al MIUR in Viale Trastevere, n. 76/a

Milano, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia in Via Polesine, n. 13
Torino, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte in Corso Vittorio Emanuele II, n. 70
Bari, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia in Via Sigismondo Castromediano, n. 12
Cagliari, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna in Piazza Galileo Galilei, n. 3
Palermo, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia in Via G. Fattori, n. 60

 


venerdì 29 dicembre 2017 ore 18:18
giuliana gabrielli

http://www.scuolaeamministrazione.it/it/bonus-discrezionalita-dei-ds-confinata-dalla-legge-di-bilancio-2018-alla-contrattazione/

Bonus: discrezionalità dei DS confinata dalla Legge di Bilancio 2018 alla contrattazione

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2018 i finanziamenti per la valorizzazione della professionalità docente (bonus) passeranno dalla contrattazione. Ciò vuol dire che la valorizzazione dei docenti sarà oggetto di contrattazione tra Amministrazione e Sindacati e il potere discrezionale dei DS diventerà nel “merito” sempre più “relativo”

di Agata Scarafilo

Ripetutamente, in questi mesi, ci si è occupati della questione “discrezionalità del DS e assegnazione dei fondi valorizzazione del merito”. Con l’approvazione in Senato, il 23 dicembre scorso, della Legge di Bilancio 2018 si ritorna a parlare di “valorizzazione della professionalità del merito dei docenti” grazie allo stanziamento, con l’art. 1 comma 333-bis, poi nel testo finale comma 592, inserito in extremis, di 60 milioni di euro aggiuntivi. Così, i finanziamenti per il triennio 2018-2020 andranno a costituire un fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Questa volta, la novità, rispetto al discusso fondo per la “valorizzazione del merito”, introdotto con il comma 126 della Legge 107/2015, sta nella derogabilità del “bonus” per via pattizia (comma 333-ter, poi nel testo finale comma 593).

Ciò vuol dire che la “valorizzazione della professionalità del merito”, con le modalità che saranno meglio chiarite in seguito, sarà oggetto di contrattazione tra Amministrazione e Sindacati.In considerazione del fatto che il bonus premiale ha natura di “retribuzione accessoria”, l’importante novità risolve, rispetto al passato, il conflitto normativo che era emerso tra le disposizioni della Legge 107/2015 (Legge a carattere “speciale”) e quelle del D.lvo 165/2001 (aggiornato al D.lvo 150/2009), che stabilisce all’art. 45 che il trattamento economico fondamentale ed accessorio è definito attraverso la contrattazione.

Ma c’è da dire anche che, attraverso le disposizioni previste dai commi 333-bis e 333–ter (nel lavoro della commissione) e poi nel testo finale comma 592-593, si può leggere una risposta che, rimescolando le carte del gioco, lancia un segnale forte a quanti hanno sempre sostenuto che in tema di “premialità” non poteva che esserci una “discrezionalità assoluta” del Dirigente Scolastico.

Un argomento, quello afferente la discrezionalità del DS, più volte argomentato prendendo spunto dalle diverse criticità che, nel corso di questi anni, sono emerse nel mondo della scuola circa la corretta applicazione del comma 127 della Legge 107/2015 e a cui hanno fatto seguito ricorsi, quesiti ed interrogazioni parlamentari.

Più volte si è evidenziato, attraverso puntuali contributi interpretativi di quanto disposto dalla norma in questione, che la prerogativa dell’assegnazione (comma 127) del “bonus” ai docenti (commi 128 -129) riconosciuta al Dirigente Scolastico non poteva essere interpretata come una discrezionalità “assoluta” (ossia “pura” non contestabile ed insindacabile a priori), ma tutt’al più “relativa” o per meglio dire “vincolata”:

  • ai “criteri” stabiliti dal Comitato di valutazione (“parametri oggettivi di indirizzo” e non semplici indicatori lasciati alla libera e facoltativa applicazione dei Dirigenti Scolastici);
  • alla “documentazione” e alla modalità di rilevazione dei dati;
  • alle “motivazioni” non generiche o aleatorie, ma necessariamente circostanziate.

 

Circa le “motivazioni”, si è più volte evidenziato che l’onere di motivare traeva la sua ragion d’essere dai princìpi generali di corrispettività e di responsabilità dirigenziale rigorosamente codificati nel D.lvo. 165/2001 (art. 7, c. 5 e art. 45, c. 4). Pertanto, si è avuto più volte modo di osservare che un’erogazione non dovuta potrebbe essere oggetto di giudizio per responsabilità amministrativo-contabile davanti alla “Corte dei Conti”, mentre una erogazione incongrua potrebbe essere oggetto di giudizio davanti al “Giudice del Lavoro”. Ovvio è che entrambe le azioni giudiziarie ricadrebbero sulla condotta dirigenziale (la prima riguarderebbe la persona fisica del dirigente, mentre la seconda riguarderebbe la persona giuridica datoriale, che in caso di soccombenza dell’Amministrazione, potrebbe addirittura portare ad una successiva azione di rivalsa nei confronti del Dirigente Scolastico).

Così, si è sempre sostenuto che un’assegnazione del “bonus premiale”, che non rispettasse delle condizioni previsti dalla stessa norma, poteva essere contestabile ed impugnabile da parte di chi ritenesse fosse stato leso nel legittimo diritto. Nel supportare detta tesi, che si traduceva nella negazione di una “discrezionalità assoluta” del Dirigente Scolastico, ossia non suscettibile di controllo, giudizio o ratifica da parte degli organi preposti, si è più volte fatto riferimento, anche, a tutte quelle norme di rango superiore (art. 97 della Costituzione e art. 41 della Carta di Nizza) che ponevano in essere l’indiscutibile principio di “buon andamento e dell’imparzialità della Pubblica Amministrazione”.

Per rispondere a qualche critica sollevata alla scrivente, si è sempre confutata la tesi ritenendo che detti principi non sembravano alla stessa entrare in contraddizione con la discrezionalità gestionale propria e riconosciuta al Dirigente Scolastico o con il “potere-dovere” di valutare (tutti) i docenti a T.I. con cadenza annuale e di assegnare loro del bonus.

Di fatto, però, nel corso di questi due anni, sono fioccati i ricorsi. Infatti, si sono registrati, da parte di alcuni Dirigenti Scolastici, convinti dell’ inappellabilità del loro operato in merito all’assegnazione del bonus, rifiuti perfino di accesso agli atti ai sensi Legge 241/1990 (primo atto per comprendere la situazione e per poter acquisire quei dati e quella documentazione che consente di poter prendere in considerazione la tutela dei propri interessi in sede giudiziaria). In molti casi il rifiuto era stato immotivato (silenzio-dissenso).

Immotivato rifiuto che ha portato addirittura alcuni docenti a fare ricorso alla “Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi” della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, invece, con suo parere (DICA 0015182 P-4.8.1.8.3) ha avuto modo di affermare che “chiunque ne sia stato escluso dall’attribuzione ha il diritto di vedersi accolta la richiesta di accessi agli atti ai sensi della Legge 241/1990”.

Anche il TAR del Lazio con sentenza n. 02611/2017 REg.Ric non ha mancato di accogliere un ricorso di un docente che aveva chiesto, alla scuola di servizio, l’accesso e l’acquisizione degli atti afferenti la comparazione dei destinatari del bonus con le relative attività valutate e le somme riconosciute. In questo caso, il giudice amministrativo ha accolto il ricorso, non solo relativamente alla documentazione afferente al procedimento di concessione del bonus, ma anche relativamente ai destinatari e agli importi, dichiarando l’illegittimità del silenzio serbato dall’Amministrazione (Scuola) e concedendo, di contro, il diritto all’accesso agli atti.

Come se non bastasse, a tutto ciò si erano unite le interrogazioni parlamentari (vedasi ad esempio l’Atto 4/18058 del 6/10/17) rivolte al MIUR per fare chiarezza sulla giusta interpretazione ed applicazione dei commi che vanno dal 126 al 129 dell’unico articolo 1 della Legge su “La Buona Scuola (Legge 107/2015).

Alla luce dell’approvazione in Senato della Legge di Bilancio (A.S. n. 2960-B), si apprende che i finanziamenti per “la valorizzazione della professionalità” docente rientreranno a pieno titolo nel MOF per i quali vi sarà, d’ora in poi, un apposito stanziamento. Il prossimo CCNL, pertanto, dovrà disciplinare la distribuzione delle somme suddette, tenendo conto dei seguenti criteri:

  1. a) valorizzazione dell’impegno in attività di formazione, ricerca e sperimentazione didattica;
  2. b) valorizzazione del contributo alla diffusione nelle istituzioni scolastiche di modelli per una didattica per lo sviluppo delle competenze.

Le domande ora nascono spontanee: Perché questo cambio di rotta? Può essere che il confinamento della “premialità docenti” alla contrattazione sia in realtà il frutto di una gestione un po’ “ballerina” delle novità apportate dalla Legge 107/2015?

Riferimenti normativi:

Legge di Bilancio 2018 (A.S. n. 2960-B)

Legge 107/2015

  1. Lgs 165/2001

Legge 241/1990

 


giovedì 28 dicembre 2017 ore 12:50
giuliana gabrielli

LUNEDI' 8 GENNAIO 2018

SCIOPERO SCUOLA

ANIEF

 

IMPORTANTE: INVITIAMO I SOCI A DARE MASSIMA DIFFUSIONE ALL'EVENTO. TROVATE NEL TESTO IMPORTANTI CHIARIMENTI ED INDICAZIONI PER LO SCIOPERO DELL'8 GENNAIO. CREDO CHE NON SERVA PUNTUALIZZARE CHE LA PARTECIPAZIONE DEI DOCENTI COINVOLTI DEBBA ESSERE ASSOLUTA.

Lunedì 8 gennaio 2018 ANIEF ha aderito allo sciopero del personale docente e Ata, di ruolo e precario, indetto per l’intera giornata.

Lo sciopero rientra nel quadro delle azioni che ANIEF ha predisposto in risposta alla sentenza n. 11/2017 dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. Pertanto, è assolutamente indispensabile l’adesione di massa di tutte/i le/i i diplomati magistrale, di ruolo e precari, e auspicabile l’adesione solidale anche di tutti gli altri docenti e del personale Ata.

Ecco alcune informazioni utili per l’adesione.

È possibile aderire anche se la circolare Anief non è passata nelle scuole. La mancata produzione della circolare è dovuta esclusivamente al fatto che l’adesione Anief è stata decisa e comunicata agli organi competenti solo giovedì 21 dicembre; non ci sono stati, pertanto, i tempi tecnici che ne consentissero la produzione e diffusione da parte delle scuole, vista l’ormai prossima sospensione delle attività per la pausa natalizia.

È possibile aderire anche se non è passata nessuna circolare sullo sciopero, non solo quella dell’adesione Anief ma nemmeno quella degli altri sindacati proponenti o aderenti. Per aderire allo sciopero, infatti, non è necessario che la circolare sia passata. La diffusione della circolare, infatti, è un dovere del Dirigente Scolastico che, ove non rispettato, non può comunque impedire al personale docente e Ata della scuola di aderire.

È possibile aderire allo sciopero se la circolare è passata e non è stata firmata, nemmeno per presa visione, dal lavoratore.

Qualora la circolare fosse passata e il lavoratore abbia già dichiarato di non voler aderire, è indispensabile inviare via PEC o consegnare alla segreteria della scuola di servizio (facendosi rilasciare ricevuta) entro e non oltre il 2 gennaio 2018, una istanza in carta libera di rettifica della dichiarazione di non adesione allo sciopero, indirizzata al Dirigente Scolastico, adducendo a motivazione che la sentenza dell’Adunanza Plenaria n. 11/2017 ha introdotto un importante elemento di novità che induce il lavoratore a rivedere la propria iniziale decisione, visto anche il congruo lasso temporale prima dello sciopero, e che pertanto il docente/ata annulla la precedente dichiarazione di non adesione e si riserva di aderire allo sciopero dell’8 gennaio.

In generale, ANIEF consiglia di non dichiarare mai, in occasione di uno sciopero, se si intende o meno aderire, ma di firmare le circolari SOLO per presa visione.

Il giorno dello sciopero, ANIEF ha organizzato sit-in in diverse città italiane. Le manifestazioni si svolgeranno tutte in contemporanea, dalle 9:00 alle 13:00. Siete tutte/i invitati a portare con voi fischietti, tamburi, strumenti musicali e qualsiasi altra cosa possa servire a farci sentire durante il presidio. Durante la manifestazione sono previsti interventi dei rappresentanti sindacali Anief e dei manifestanti.

I sit-in si svolgeranno:

- a Roma, davanti al MIUR in Viale Trastevere 76/a

- a Milano, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia in Via Polesine n. 13

- a Torino, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte in Corso Vittorio Emanuele II n. 70

- a Bari, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia in Via Sigismondo Castromediano n. 123

- a Cagliari, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna in Piazza Galileo Galilei n. 36

- a Palermo, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia in Via G. Fattori n. 60


lunedì 25 dicembre 2017 ore 18:53
giuliana gabrielli

BUONE FESTE  2017


lunedì 25 dicembre 2017 ore 18:45
giuliana gabrielli

BUON NATALE 2017


sabato 23 dicembre 2017 ore 21:22
giuliana gabrielli

Concorso dirigenti scolastici, scadenza domande 29 dicembre. Testo in Gazzetta (scaricalo), LE NOSTRE SCHEDE con i particolari

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

In Gazzetta Ufficiale il bando di concorso da 2.425 posti per i dirigenti scolastici. Domande per la partecipazione dal 29 novembre al 29 dicembre.

Link al bando

Concorso dirigenti scolastici, come funzioneranno le graduatorie per l’assunzione?

Concorso dirigenti scolastici, dove si svolgeranno le prove?

Concorso dirigente scolastico, ecco come si articolerà: dalla nomina delle Commissioni alla GM finale

Concorso dirigenti scolastici, prova orale: in cosa consisterà?

Concorso dirigenti scolastici: quali incarichi fanno punteggio? Perplessità sul punto B.6 della Tabella A Valutazione dei titoli allegata al decreto n.138 del 2017

Concorso Dirigenti Scolastici. FAQ Miur su anzianità servizio, documento da allegare, come pagare i 10 euro

Concorso dirigenti scolastici, massimo 30 punti per titoli culturali, di servizio e professionali. La tabella

Concorso a dirigente scolastico, prova preselettiva: dove si svolgerà? Quante domande? Contenuti e punteggi

Concorso dirigenti scolastici, 10 euro per presentare domanda di partecipazione. Come compilarla

Concorso dirigenti scolastici, graduatorie accesso corso formazione e ruolo. Quali titoli, quale procedura?

Concorso dirigente scolastico, prova scritta: dove si svolgerà, durata, contenuti e punteggio

Concorso Dirigenti Scolastici- Al via le domande, guida alla compilazione. Modifica password Istanze on line

QUANTI POSTI

Pubblicato il nuovo bando di concorso da 2.425 posti per dirigenti scolastici, di cui 9 destinati al concorso Friuli Venezia Giulia.

I posti banditi corrispondono ai posti vacanti nell’anno scolastico in corso, più quelli che si renderanno liberi a seguito dei pensionamenti nel 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, detratti quelli che si possono coprire con le graduatorie esistenti nonché quelli delle scuole sottodimensionate (che non possono avere un dirigente titolare).

PRESENTAZIONE DOMANDE

FAQ Miur . Leggi tutto

Guida alla compilazione. Leggi tutto

REQUISITI DI ACCESSO

I requisiti richiesti al personale docente ed educativo per la partecipazione al corso-concorso sono i seguenti:

  • essere assunti con contratto a tempo indeterminato;
  • aver superato l’anno di prova;
  • essere in possesso di diploma di laurea magistrale, specialistica o laurea conseguita in base al previgente ordinamento, di diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni
    dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica ovvero di diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore;
  • aver prestato un servizio di almeno cinque anni nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione.

Ai fini del raggiungimento dei cinque anni di servizio richiesto è possibile computare anche gli anni di precariato.

DOMANDE PER ACCEDERE

Le domande per accedere al concorso si potranno effettuare dalle 9.00 del 29 novembre alle 14.00 del 29 dicembre prossimi, tramite la piattaforma del MIUR Polis. Nei prossimi giorni il Ministero attiverà un’apposita pagina web con tutta la documentazione relativa al concorso.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEI CORSI

Al corso-concorso possono partecipare le docenti e i docenti e il personale educativo di ruolo con almeno cinque anni di servizio. È utile anche il servizio precedente al ruolo. Tre le fasi previste per la selezione: una concorsuale vera e propria, una formativa di due mesi e una di tirocinio presso le scuole.

PROVA PRESELETTIVA

La fase concorsuale prevede una prova preselettiva unica a livello nazionale nel caso in cui le candidature siano almeno tre volte superiori ai posti messi a bando. Le candidate e i candidati dovranno rispondere a 100 quiz che saranno estratti da una banca dati resa nota tramite pubblicazione sul sito del Ministero almeno 20 giorni prima dell’avvio della prova. Le domande punteranno a verificare le conoscenze di base per l’espletamento delle funzioni dirigenziali. La prova sarà svolta al computer. Sarà ammesso allo scritto, in base al punteggio ottenuto (il massimo è 100), un numero di candidate e candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili per il corso di formazione dirigenziale.

Avvio censimento aule informatiche per preselettiva. Leggi tutto

PROVA SCRITTA

Prevede:

  • cinque domande a risposta aperta su: normativa del settore istruzione, organizzazione del lavoro e gestione del personale, programmazione,
  • gestione e valutazione presso le scuole, ambienti di apprendimento, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato, sistemi educativi europei.
    due domande a risposta chiusa in lingua straniera (livello B2) su: organizzazione degli ambienti di apprendimento, sistemi educativi europei.

PROVA ORALE

Le candidate e i candidati che otterranno il punteggio minimo di 70 punti potranno accedere all’orale che mira ad accertare la preparazione professionale delle e degli aspiranti dirigenti anche attraverso la risoluzione di un caso pratico. Saranno testate anche le conoscenze informatiche e di lingua straniera. Entrambe le fasi sono uniche a livello nazionale.

CORSO DI FORMAZIONE

Le candidate e i candidati che supereranno le prove scritta e orale saranno ammessi, sulla base di una graduatoria che tiene conto anche dei titoli, al corso di formazione dirigenziale e di tirocinio selettivo, finalizzato all’arricchimento delle competenze professionali delle candidate e dei candidati.

Due i mesi di lezione in aula previsti e quattro quelli di tirocinio a scuola, che potranno essere integrati anche da sessioni di formazione a distanza. Al termine le candidate e i candidati dovranno affrontare una valutazione scritta e un colloquio orale. Saranno dichiarati vincitori del corso-concorso le candidate e i candidati che saranno collocati in posizione utile in graduatoria generale di merito.

Link al bando sulla Gazzetta Ufficiale

Concorso dirigente scolastico, prova preselettiva e scritta al PC. Miur avvia censimento aule informatiche. Le istruzioni

Concorso Dirigenti Scolastici: calendario prove il 27 febbraio, 100 quesiti in 100 minuti per la preselettiva, a metà dicembre domanda per aspiranti commissari


sabato 23 dicembre 2017 ore 21:10
giuliana gabrielli

Via libera per 250 mila statali, il Governo vuole fare presto il bis con la Scuola. Anief: i sindacati non cadano nella trappola

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Anief – “I sindacati della scuola non cadano nella trappola del Governo che sta stipulando il rinnovo contratto degli statali sulla base di aumenti irrisori e che non coprono nemmeno l’inflazione degli ultimi anni”.

Lo chiede Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, alla luce dell’accordo raggiunto nella notte all’Aran per il comparto degli statali. Il rinnovo contrattuale, che riguarda circa 247 mila persone, prevede circa 85 euro lordi a regime sullo stipendio base con punte di 117 euro e incrementi più ridotti, attorno ai 63 euro al mese, più la somministrazione di arretrati poco più che simbolici per il biennio 2016/2017.

Questo primo contratto, che giunge a ridosso dell’approvazione della Legge di Stabilità, coinvolge circa 250 mila dipendenti, gli statali in senso stretto, ovvero i dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. Ma la sua sottoscrizione, almeno nelle intenzioni del Governo, dovrebbe essere man mano estesa a tutto il pubblico impiego, fatto di oltre tre milioni di lavoratori. Si tratta infatti di un contratto “apripista” che dovrebbe dettare la linea anche per gli altri comparti: enti locali, sanità e scuola.

Solo che per la scuola i problemi sono enormi. Le parti, sindacati e Aran, si incontreranno il prossimo 4 gennaio: in quella sede rimane impossibile riuscire a centrare le richieste dei rappresentanti dei lavoratori. A differenza degli altri comparti, innanzitutto, gli 85 euro medi a lavoratore della scuola non sono infatti garantiti, così come appare difficile che si possa superare per contratto la Legge 107/2015 che stabilisce la somministrazione dei bonus annuali del merito e dell’aggiornamento professionale; forti dubbi permangono, infine, sulla riconduzione nel contratto delle diverse materie sottratte dalle ultime riforme della Pubblica amministrazione.

Ma il nodo più difficile da sciogliere rimane quello degli aumenti: “Continuiamo a chiedere il recupero dell’inflazione e aumenti equi. Dai nostri calcoli, si tratta di almeno 270 euro, da suddividere in due parti uguali: la prima è relativa alla mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale, mentre gli altri 135 euro di effettivo incremento stipendiale. Inoltre, la parte pubblica deve corrispondere 2.654 euro di arretrati, comprensivi delle quattro mensilità di fine 2015 indicate dalla Corte Costituzionale, e non certo poche centinaia di euro. Ecco perché siamo contrari alla firma nella Scuola: a queste condizioni, tra i 70 e i 75 euro medi lordi a docente e Ata, non ci siamo: serve il triplo”.

Anief, pertanto, diffida gli altri sindacati dalla firma e invita a inviare diffida all’amministrazione e alla Ragioneria dello Stato per sbloccare l’Indennità di vacanza contrattuale. È possibile difendere il proprio diritto a percepire uno stipendio adeguato almeno al 50% dell’aumento dei prezzi da settembre 2015, come prevede la legge e ha confermato la Corte Costituzionale, quindi recuperando in toto l’indennità di vacanza contrattuale: gli interessati possono inviare da subito il modello di diffida predisposto dal giovane sindacato.


sabato 23 dicembre 2017 ore 21:08
giuliana gabrielli

Aumenti stipendio, ma non per tutti. Fedeli: trovati 60 milioni aggiuntivi. Adesso rinnovo contratto

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

I sindacati hanno finalmente ottenuto un piccolo passo avanti nella trattativa per l’aumento stipendiale per il comparto Scuola, Università, Ricerca.

Scrive la Fedeli “Abbiamo aumentato le risorse a disposizione per il rinnovo dei contratti per il personale docente grazie a un fondo ad esso riservato di 10 milioni nel 2018, 20 nel 2019 e 30 a partire dal 2020″

“Adesso dobbiamo andare avanti rapidamente per il rinnovo del contratto, di comparto e dell’area dirigenziale, del settore ‘Istruzione e Ricerca’.

Condivido  quanto richiesto giustamente dalle Organizzazioni sindacali nel comunicato congiunto diramato oggi. Dobbiamo farlo nella cornice dell’intesa del 30 novembre 2016, alla luce degli accordi che questa reca, e in attuazione dell’Atto di indirizzo, trasmesso nel mese di ottobre all’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni.”

“Ho ribadito questa necessità – sottolinea Fedeli – in una lettera inviata alla Funzione Pubblica. La Ministra Marianna Madia condivide con me l’opportunità di chiudere quanto prima il contratto: sono passati troppi anni dall’ultima stagione contrattuale e da troppo tempo donne e uomini che lavorano con dedizione e professionalità nella Scuola, nell’Università, nell’AFAM e nella Ricerca attendono risposte. Oggi ci sono le condizioni per dare finalmente il doveroso riconoscimento professionale ed economico a queste lavoratrici e a questi lavoratori. In questi mesi sono stati fatti importanti passi in avanti. Proseguiamo sulla strada tracciata, accelerando i tempi: è anche da questo – conclude la Ministra – che dipende la crescita del nostro Paese”.

Queste le parole della Ministra. Tutto da chiarire come saranno distribuite queste risorse aggiuntive. Sappiamo già, dalla Legge di Bilancio, che la direzione per premiare i docenti meritevoli sarà stabilita nella contrattazione collettiva nazionale.

In particolare si stabilirà come premiare “le docenti e i docenti che si impegneranno particolarmente nella formazione, nella ricerca, nella sperimentazione didattica o che raggiungeranno particolari risultati nella diffusione nelle scuole di modelli di didattica per lo sviluppo delle competenze.”

Dunque, gli aumenti molto probabilmente non saranno a pioggia, ma all’interno dei parametri già stabiliti bisognerà decidere come distribuire le risorse.


sabato 23 dicembre 2017 ore 21:07
giuliana gabrielli

Contratto mobilità 2018/19, firmato: percentuali confermate, resta scelta su scuola. Tutti i particolari

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Siglato il contratto sulla mobilità per l’anno scolastico 2017/18, che è lo stesso di quello dello scorso anno, trattandosi di una proroga.

Mobilità 2018/19, siglato accordo al Miur. Fedeli: primo passo per avvio ordinato prossimo anno scolastico

Riportiamo in questa scheda i punti salienti del Contratto.

Le aliquote

Ai trasferimenti interprovinciali sarà destinato il 30% dei posti disponibili dopo i trasferimenti provinciali. Ai passaggi di cattedra e di ruolo il 10%.

Scelta sedi

Sarà possibile indicare scuole e ambiti territoriali, per cui la titolarità sarà su scuola per chi otterrà il trasferimento in una delle scuole indicate, su ambito se si otterrà il trasferimento su ambito.

Domanda unica

La domanda di trasferimento sarà unica, sia provinciale che interprovinciale, e le preferenze nell’unico modulo di domanda potranno essere 15, comprensive delle sedi sia provinciali che interprovinciali. All’interno delle 15 preferenze esprimibili, sarà possibile chiedere fino a 5 scuole di uno stesso ambito o di ambiti differenti.

Tabella titoli

La valutazione del servizio pre-ruolo e/o in altro ruolo varrà 6 punti come il servizio di ruolo.

Deroga al vincolo triennale

Confermata anche la deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di titolarità e nella scuola in cui si è ricevuto l’incarico triennale, per cui tutti i docenti, compresi i neo assunti (assunti cioè il 01/09/2017), potranno presentare domanda di mobilità sia provinciale che interprovinciale.

Fasi

La mobilità avverrà in due fasi: provinciale e interprovinciale.

Modalità presentazione domande

Le domande del personale docente saranno presentate telematicamente, tramite il potale Istanze On Line.

verbale-incontro-miur-sindacati-su-contratto-istruzione-e-ricerca-del-21-e-22-dicembre-2017


sabato 23 dicembre 2017 ore 21:05
giuliana gabrielli

Perché aggiungere 24 cfu se c’è il FIT? Lettera

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

Gentile Redazione,
mi chiamo Marta Lotta, sono una giovane laureata che, come tanti, vede davanti a sé un futuro piuttosto incerto.

Ho deciso di scrivere queste righe per portare alla luce una questione a mio avviso indecente che si sta sviluppando negli ultimi mesi. Sono molti i giovani (e meno giovani) che aspirano ad intraprendere la carriera di insegnanti, una possibilità che sembra irrealizzabile ogni giorno di più.

Come si sa, ogni studente deve acquisire, prima della laurea, tutti i crediti formativi universitari (CFU) necessari per accedere alle classi di concorso idonee al corso di studi. Così ho fatto anche io, rimandando di qualche mese la mia laurea. Ora, però, questo non basta più. Infatti, dopo aver esultato per la decisione del Governo di istituire i FIT (Formazione Iniziale e Tirocinio) che permetteranno, anche se in un futuro non proprio chiaro, un reclutamento più oculato dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado sulla base di un concorso pubblico, una nuova spada di Damocle è calata sulle nostre teste: i 24 CFU. Come sapranno bene gli interessati, si tratta di ulteriori 24 crediti formativi che noi aspiranti insegnanti dobbiamo acquisire nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche per poter prendere parte al famigerato concorso. Chi ancora è iscritto all’Università può acquisirli semplicemente chiedendo alla segreteria di aggiungere 6 mesi al proprio regolare curriculum, chi già laureato dovrà nuovamente immatricolarsi sia per poter certificare di possedere i crediti richiesti sia per poterli conseguire. Immatricolarsi significa che sia chi già possiede i crediti, e quindi ha già pagato le tasse universitarie negli anni di corso, sia chi vuole ottenerli deve pagare l’iscrizione secondo i listini delle singole Università (il costo totale non potrà comunque superare i 500 euro, secondo quanto imposto dal decreto ministeriale).

L’indecenza di tutto questo sta non solo nella richiesta di non pochi soldi che usciranno dalle nostre tasche, già piuttosto vuote, o da quelle dei nostri genitori, senza i quali, molti di noi non potrebbero sopravvivere, ma anche nella gestione del percorso formativo da parte di Ministero e Università. Infatti, il Ministero ha ben pensato di lavarsene le mani, dando poche e ambigue indicazioni e lasciando tutto in mano alle Università con risultati piuttosto scarsi e a tratti inquietanti.

Ogni studente ha la possibilità di richiedere il riconoscimento dei crediti che ritiene idonei ai parametri indicati dal MIUR senza, però, nessuna certezza che le segreterie li convalidino. Anzi, molti denunciano proprio questo genere di ingiustizia che, in verità, è difficile da sostenere dato che l’interpretazione dei requisiti è piuttosto soggettiva e molto poco oggettiva. E non dimentichiamo quanto questo percorso formativo sarà remunerativo per le Università stesse: parliamo di migliaia di iscritti in tutta Italia e di centinaia di euro per ognuno di loro. Alcune segreterie hanno già palesato l’intenzione di obbligare tutti gli iscritti a sostenere i quattro esami previsti (6 CFU ciascuno) a prescindere dal proprio curriculum, metodo più semplice e veloce rispetto al controllo e validazione di ogni singolo modulo presentato. Altre hanno organizzato più turni, data la mole di domande pervenute, non specificando, però, le tempistiche di realizzazione di questi stessi turni, cosa che lascia gli interessati nella più totale incertezza. La maggior parte di esse ancora non hanno dato alcun tipo di indicazione in merito.

Quello che non riesco a comprendere è per quale motivo il Ministero abbia deciso di introdurre questi CFU come propedeutici al concorso quando era ben cosciente del fatto che quasi mai sono compresi nei curricula universitari e, soprattutto, dal momento che i FIT, in quanto formazione al lavoro dei docenti, avrebbero potuto sopperire a queste lacune.

L’ulteriore spesa richiesta a chi già ha pagato tasse universitarie, piuttosto elevate, la disarmante mancanza di organizzazione, le tempistiche ambigue e sconclusionate spesso rilevate dalle dichiarazioni della Ministra Fedeli, sono un pugno in faccia per i tanti giovani che tentano, spesso da anni, di intraprendere la carriera di insegnanti, in passato rispettata e di alto valore, ora disgraziata e sottovalutata. Penso che un ammodernamento della classe docente e una loro migliore preparazione sia una necessità sotto gli occhi di tutti ma questo non può ancora una volta passare dallo sfruttamento delle già poche risorse economiche a nostra disposizione e dello sfinimento emotivo di chi è già piuttosto provato dalla ricerca di un lavoro che possa definirsi davvero tale.

Vi chiedo di interessarvi a questa problematica che affligge moltissimi giovani italiani, soprattutto in questo momento di campagna elettorale, nella speranza, piuttosto labile a dir la verità, che la classe dirigente se ne faccia carico anche per non rischiare che, a elezioni avvenute, l’iter ormai cominciato finisca buttato alle ortiche.

Grazie


giovedì 21 dicembre 2017 ore 22:28
giuliana gabrielli

Il docente non ha obbligo della firma, può entrare direttamente in classe

Di

Lucio Ficara  19/12/2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Un docente ci chiede se è obbligato a firmare nel registro collocato in sala insegnanti. Il motivo di tale richiesta è dovuto al fatto che è stato rimproverato da una delle collaboratrici della Dirigente perché non entra mai in sala insegnanti a firmare l’apposito registro di presenza.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO SULLA FIRMA DI PRESENZA DEI DOCENTI

Bisogna sapere che l’unico obbligo che ha il docente per attestare la sua effettiva presenza a scuola è la firma sul registro di classe, non esistono, almeno per ora, obblighi di firmare altri fogli di presenza o addirittura di utilizzare il badge come il personale Ata. Infatti nel CCNL scuola 2006/2009 l’obbligo di rispettare l’orario di lavoro, adempiere alle formalità previste per la rilevazione delle presenze e non assentarsi dal luogo di lavoro senza l’autorizzazione del dirigente scolastico, è previsto per il solo personale Ata, invece per i docenti la rilevazione della presenza è formalizzata con la firma sul registro di classe e nel caso di attività collegiali con il verbale, in cui sono rilevate presenze e assenze.

Sull’annosa questione del foglio firme dei docenti in appositi registri collocati in sala insegnanti, è intervenuta più volte la Corte di Cassazione. A tal proposito è importante ricordare la sentenza n. 11025/2006 della suddetta Corte.  In tale sentenza la Corte di Cassazione ha specificato che per i dipendenti pubblici l’obbligo di adempiere alle formalità prescritte per il controllo dell’orario di lavoro deve discendere da un’apposita fonte normativa di tipo legislativo o di tipo contrattuale. Per i docenti l’unico sistema di rilevazione della presenza in servizio previsto è la firma sul registro di classe in corrispondenza del giorno e dell’ora del proprio turno di servizio, oggi con i registri elettronici tra l’altro la rilevazione è rilevabile istantaneamente e in tempo reale da famiglie e Dirigente scolastico. Bisogna ricordare che per norma contrattuale, art.29 comma 5 del CCNL 2006/2009, il docente ha l’obbligo di trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.

RISPOSTA ALLA DOMANDA POSTA ALLA NOSTRA REDAZIONE DAL DOCENTE

Possiamo rispondere dicendo che, salvo accordi diversi presi in contrattazione di Istituto, il docente non ha obblighi di firma su registri posti in sala insegnanti, l’unico obbligo di firma è quello da apporre all’entrata in aula sul registro di classe all’inizio di ogni ora di lezione.


giovedì 21 dicembre 2017 ore 22:24
giuliana gabrielli

Diplomati magistrale, proteste ad oltranza: l’8 gennaio sarà sciopero

Di

Alessandro Giuliani  21/12/2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

https://www.tecnicadellascuola.it/diplomati-magistrale-proteste-ad-oltranza-l8-gennaio-sara-sciopero


lunedì 18 dicembre 2017 ore 21:41
giuliana gabrielli

http://www.flcgil.it/comunicati-stampa/comunicato-unitario/contratto-comparto-istruzione-e-ricerca-la-trattativa-e-entrata-in-un-pericoloso-stallo.flc


lunedì 18 dicembre 2017 ore 21:37
giuliana gabrielli

I lavoratori pubblici guadagnano di più? Non è vero

La risposta della FLC CGIL ai dati pubblicati nel rapporto sulla divergenza degli stipendi pubblici dall'Osservatorio sui conti pubblici italiani.

18/12/2017

http://www.flcgil.it/attualita/i-lavoratori-pubblici-guadagnano-di-piu-non-e-vero.flc


lunedì 18 dicembre 2017 ore 21:35
giuliana gabrielli

http://forumasmus.blogspot.it/2017/12/novita-del-forum-nazionale-per.html

 

FORUM NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE MUSICALE


lunedì 18 dicembre 2017 ore 21:27
giuliana gabrielli

Concorso dirigenti scolastici, come funzioneranno le graduatorie per l’assunzione?

di Nino Sabella

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/concorso-dirigenti-scolastici-funzioneranno-le-graduatorie-lassunzione/


lunedì 18 dicembre 2017 ore 21:18
giuliana gabrielli

Concorso non abilitati primavera 2018, possibili 3 punti per prova orale con livello B2 di inglese. Impreparato il 57% degli insegnanti

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/concorso-non-abilitati-primavera-2019-possibili-3-punti-prova-orale-livello-b2-inglese-impreparato-57-degli-insegnanti/


lunedì 18 dicembre 2017 ore 21:17
giuliana gabrielli

Immissioni in ruolo 2018/19, come funzioneranno. Esempi e percentuali, sia per secondaria che infanzia e primaria

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/immissioni-ruolo-2018-19-funzioneranno-gae-gm-2016-nuove-graduatorie-abilitati-gmra-percentuali-ed-esempi-sia-secondaria-primaria/


venerdì 8 dicembre 2017 ore 19:13
giuliana gabrielli

PER ACCEDERE AL SERVIZIO BISOGNA REGISTRARSI E COMPILARE IL MODULO SCAMBIAMOCI DI POSTO
www.coordinamentodocenti.it
offre un nuovo servizio
UTILISSIMO A CHI VUOLE PROVARE A RITORNARE VICINO CASA PER INSEGNARE, SCAMBIANDOSI IL POSTO CON UN SUO COLLEGA ALTRETTANTO LONTANO DAI SUOI AFFETTI
......solo un modo in più per tentare.
Nulla è assicurato

 


venerdì 8 dicembre 2017 ore 18:59
giuliana gabrielli

Concorso docenti 2018 - Guida completa al concorso e ai 24CFU

 

http://www.soloformazione.it/concorso-scuola-2018-guida-completa?


venerdì 8 dicembre 2017 ore 18:58
giuliana gabrielli

I docenti di ruolo possono partecipare ai concorsi a cattedra: sentenza della Corte Costituzionale

http://www.soloformazione.it/blog/docenti-ruolo-possono-partecipare-concorsi-a-cattedra-sentenza-Corte-Costituzionale


sabato 2 dicembre 2017 ore 21:16
giuliana gabrielli

Neoassunti, ricostruzione di carriera: domande entro 31 dicembre. Vediamo come

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Novità per quanto riguarda la richiesta di ricostruzione di carriera dei docenti neoassunti. Vediamo quali sono.

La domanda è riservata al personale a tempo indeterminato che ha superato l’anno di prova ed è utile ai fini dell’inquadramento del dipendente nel corretto scaglione stipendiale in base ai servizi prestati prima dell’immissione in ruolo.

Sarà possibile presentare domanda dal 1 settembre al 31 dicembre 2017.

Per sperare in un aumento stipendiale, i docenti dovranno dichiarare di aver svolto almeno 8 anni di lavoro, il terzo gradone scatterà dopo 14 anni, il quinto dopo 20 anni, quindi dopo 27, 34, 35 ed oltre.

L’attuale normativa prevede il riconoscimento dei primi 4 anni preruolo per intero e il restante per 2/3.  Vale il servizio di almeno 180 giorni per anno scolastico o servizio continuativo dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale o altro servizio comunque riconoscibile ai fini della carriera svolto antecedentemente alla nomina a tempo indeterminato.  Il sindacato Anief chiede il riconoscimento anche del servizio svolto nelle scuole paritarie  e il riconoscimento integrale dei servizi svolti da precario

Le domande dovranno essere presentate al dirigente scolastico della scuola di titolarità o di incarico triennale e inoltrate tramite IstanzeOnline entro il 31 dicembre 2017.

Il docente potrà inviare alla scuola, tramite IstanzeOnline, l’elenco dei servizi utili per la ricostruzione. Il comando è “Dichiarazione servizi” (alcuni utenti ci segnalano dei disservizi)

Il diritto alla ricostruzione cade in prescrizione dopo dieci anni, a partire dal giorno in cui può essere richiesta, ovvero dopo la conferma in ruolo, ai sensi dell’art. 2946 del Codice civile.

I termini di prescrizioni scendono a 5 anni nel caso in cui si debbano percepire arretrati dovuti nel caso di una domanda tardiva.

Spetterà alla scuola, entro il febbraio 2018, validare la ricostruzione attraverso apposito decreto.

Ricostruzione di carriera: adesso si richiede tramite Istanze on line. Disponibile la dichiarazione dei servizi

Neoassunti, ricostruzione carriera: la guida completa gratuita


giovedì 30 novembre 2017 ore 22:40
giuliana gabrielli

Istanze online: entro lunedì 11 dicembre 2017 effettuare un accesso per evitare che l’account venga disattivato

Tutte le utenze non utilizzate dopo il primo novembre 2015 saranno disattivate e sarà necessaria una nuova registrazione. È sufficiente accedere al portale entro quella data.

30/11/2017

http://www.flcgil.it/scuola/istanze-online-entro-lunedi-11-dicembre-2017-effettuare-un-accesso-per-evitare-che-l-account-venga-disattivato.flc


giovedì 30 novembre 2017 ore 22:36
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

2 dicembre: in piazza
per pensioni più giuste e dignità del lavoro

“Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani”. Questi i motivi della mobilitazione nazionale della CGIL di sabato 2 dicembre, proclamata dopo l’esito del confronto con il Governo sul tema della previdenza, considerato “insufficiente”.
Scenderemo in piazza per difendere il diritto a una pensione dignitosa, in una età dignitosa; per rivendicare un futuro pensionistico per i giovani che ad oggi non beneficiano in nessun modo dei risparmi determinati dalla riforma Fornero; per le donne su cui grava sempre più il lavoro di cura.
Accanto alla richiesta di un sistema pensionistico più giusto e inclusivo, la FLC CGIL manifesterà per un contratto innovativo che restituisca dignità al lavoro. Chiederemo innanzitutto

  • risorse aggiuntive per scuola, università, ricerca e AFAM
  • risorse per la stabilizzazione del personale precario
  • il ritorno alla contrattazione di tutte le risorse e le materie che leggi sbagliate in questi anni hanno scippato ai contratti (a partire dalla legge 150/09 e legge 107/15).

Cinque le manifestazioni organizzate dalla Confederazione. A Roma l’appuntamento è per le ore 9 in piazza della Repubblica, da dove partirà il corteo fino a piazza del Popolo. A Torino il concentramento è previsto alle ore 9.30 a Porta Susa e si arriverà in piazza San Carlo. A Bari si sfilerà da piazza Massari, ore 9.30, a piazza Prefettura. A Palermo da piazza Croci a piazza G. Verdi alle ore 8.30 e a Cagliari da viale Regina Elena (giardini pubblici) a piazza Garibaldi, a partire dalle 9.30. A concludere tutte le iniziative sarà il segretario generale della CGIL Susanna Camusso, che alle ore 12.30 prenderà la parola dal palco della capitale, in collegamento video con le altre città.

Volantino FLC CGILVolantinoLocandinaManifesto

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


giovedì 30 novembre 2017 ore 21:32
giuliana gabrielli

I disastri della legge 107 e il balletto delle promesse

Di

 I lettori ci scrivono30/11/2017

https://www.tecnicadellascuola.it/disastri-della-legge-107-balletto-delle-promesse


giovedì 30 novembre 2017 ore 21:30
giuliana gabrielli

Quali sono le qualità che dovrebbe avere il dirigente scolastico? Una riflessione

Di

Gianni Zen 30/11/2017

https://www.tecnicadellascuola.it/quali-le-qualita-dirigente-scolastico-riflessione


giovedì 30 novembre 2017 ore 21:29
giuliana gabrielli

D’Onghia: ecco come hanno cassato la mia riforma, ma voterò la fiducia alla manovra (INTERVISTA)

Di

Alessandro Giuliani 30/11/2017

https://www.tecnicadellascuola.it/donghia-ecco-come-hanno-cassato-la-mia-riforma-ma-votero-fiducia


venerdì 24 novembre 2017 ore 18:44
giuliana gabrielli

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento che definisce le modalità di svolgimento del corso-concorso per il reclutamento dei nuovi Dirigenti Scolastici.

 

Ecco i punti salienti:

1. Le fasi previste per la selezione sono 3: una concorsuale vera e propria, una formativa di due mesi e una di tirocinio presso le scuole.

2. Requisiti di ammissione: essere insegnante o personale educativo in possesso di un diploma di laurea specialistica o magistrale o equivalente di vecchio ordinamento, aver maturato almeno cinque anni di servizio (anche pre-ruolo), essere docenti di ruolo. Vale anche il servizio prestato presso le paritarie.

 

3. Prova preselettiva: ci sarà, nel caso in cui il numero dei partecipanti superi tre volte quello dei posti disponibili, e sarà costituita da 100 domande a risposta multipla. Questi quesiti saranno estratti da una banca dati che verrà pubblicata sul sito del Ministero almeno 20 giorni prima della prova.

 

4. Prova scritta: sarà costituita da 5 quesiti a risposta aperta e 2 quesiti in lingua straniera (livello di conoscenza previsto B2). Ogni quesito in lingua straniera sarà a sua volta suddiviso in 5 domande a risposta chiusa sugli stessi argomenti e si potrà scegliere tra inglese, spagnolo, tedesco o francese.

 

5. Prova orale: colloquio sulle stesse materie d’esame della prova scritta, verrà poi sottoposto un caso pratico da risolvere. Anche in questa fase si testerà la conoscenza della lingua straniera scelta mediante lettura e traduzione di un testo (livello B2) e in più sarà verificata la conoscenza informatica del concorrente.

 

Continueremo ad aggiornarvi in merito, mentre per prepararsi consigliamo il Corso on-line in preparazione alle prove preselettive, scritte e orali

 - Regolamento Concorso Dirigenti Scolastici

CFI SCUOLA

 


mercoledì 22 novembre 2017 ore 21:33
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Manifesto scuola bene comune

“La scuola è aperta a tutti e a tutte” è il manifesto con il quale i sindacati maggiormente rappresentativi del settore rimettono al centro della discussione un’idea di scuola fondata sull’autonomia e la collegialità. Scuola come bene comune, dunque, che appartiene al Paese, aperta e inclusiva, pronta ad accogliere anche i “nuovi italiani” e chiunque viva nel nostro Paese; una scuola fondata sul pluralismo, e che afferma la centralità della persona all’interno del processo educativo; che garantisce il diritto all’apprendimento a tutte e a tutti.

Sottoscrivi il manifesto online.

In questa idea di scuola, ispirata ai valori della Costituzione, è centrale lo studente, ma lo sono anche il lavoro e la professionalità di tutto il personale che concorre alla progettazione e alla realizzazione del progetto educativo.

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA e SNALS Confsal chiedono da tempo che a una più chiara consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dalla scuola nel promuovere crescita e sviluppo delle persone, corrisponda anche un adeguato riconoscimento normativo e retributivo di tutte le professionalità che vi operano; rivendicano a tal fine scelte politiche indispensabili a colmare il divario che vede l’Italia ancora lontana dalla media dei Paesi OCSE per quanto riguarda sia gli investimenti in istruzione e formazione, sia le retribuzioni del personale scolastico.

Con il manifesto per la scuola e le iniziative che si sono svolte in tante città italiane il 18 novembre, i sindacati promotori intendono sollecitare su queste tematiche un coinvolgimento ampio della società civile, ritenendo che anche il contratto di lavoro, per il cui rinnovo sono fortemente impegnati, costituisca un indispensabile strumento per migliorare efficacia e qualità del sistema scolastico, nell’interesse delle giovani generazioni e dell’intera comunità sociale.

Sottoscrivi il manifesto online

Camusso firma il manifesto

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


mercoledì 22 novembre 2017 ore 21:21
giuliana gabrielli

Precari, Fedeli: nel 2019 le GaE delle superiori saranno svuotate, primo ciclo danneggiato dalle sentenze

DiAlessandro Giuliani-22/11/2017

 

https://www.tecnicadellascuola.it/precari-fedeli-nel-2019-le-gae-delle-superiori-saranno-svuotate-primo-ciclo-danneggiato-dalle-sentenze


mercoledì 15 novembre 2017 ore 22:45
giuliana gabrielli

Dottori di ricerca abilitati all’insegnamento nella secondaria: emendamento nella Legge di Stabilità

Di Alessandro Giuliani

-15/11/2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

https://www.tecnicadellascuola.it/dottori-ricerca-abilitati-allinsegnamento-nella-secondaria-emendamento-nella-legge-stabilita


mercoledì 15 novembre 2017 ore 22:28
giuliana gabrielli

Mille euro a scuola gestiti dagli animatori digitali, faq Miur: dagli ambiti di utilizzo ai destinatari della formazione

ORIZZONTESCUOLA

https://www.orizzontescuola.it/mille-euro-scuola-gestiti-dagli-animatori-digitali-faq-miur-dagli-ambiti-utilizzo-ai-destinatari-della-formazione/


domenica 12 novembre 2017 ore 18:10
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Aperta la trattativa sul
contratto “Istruzione e Ricerca”

Il 9 novembre si è aperto all’ARAN il confronto con i sindacati per il rinnovo del contratto del comparto “Istruzione e Ricerca”. Un momento importante per esercitare la nostra forza sindacale, frutto di un percorso coerente fatto di mobilitazioni, vertenze, pressioni politiche al fine di tutelare la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori di scuola, università, ricerca e alta formazione artistica e musicale.

Nel corso dell’incontro il segretario generale Francesco Sinopoli, ha sottolineato che c’è una profonda revisione normativa da fare anche perché nei nostri settori sono state introdotte negli anni delle norme che con il CCNL intendiamo superare.

La partita salariale è fondamentale - ha proseguito Sinopoli - e su questa intendiamo rivendicare risorse aggiuntive. Otto anni di mancati rinnovi per la parte salariale e 10 per la parte normativa sono un’eternità. Per questo noi chiediamo che gli 85 euro già stanziati vadano sul tabellare, ma non ci fermeremo qui perché c’è una profonda sofferenza salariale che ha bisogno di risposte concrete. Esse possono arrivare solo attraverso un piano di investimento con risorse aggiuntive: un apposito fondo per investimenti pubblici a sostegno della qualità dell’offerta formativa.

Continua a leggere il resoconto dell’incontro
Leggi l’Atto di indirizzo

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


venerdì 10 novembre 2017 ore 18:17
giuliana gabrielli

Roma, scuola: insegnanti forzano blocco, tensione davanti al ministero

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/scuola_insegnanti_blocco_polizia_carica-3358400.html


venerdì 10 novembre 2017 ore 18:14
giuliana gabrielli

https://www.facebook.com/cobasscuola/posts/1852084891769373


venerdì 10 novembre 2017 ore 18:13
giuliana gabrielli

10 NOVEMBRE

SCIOPERO COBAS

https://www.facebook.com/cobasscuola/posts/1852084891769373


giovedì 9 novembre 2017 ore 21:50
giuliana gabrielli

AFAM: proclamato lo stato di agitazione del personale

Se non vi saranno risposte concrete alle nostre richieste sarà sciopero.

07/11/2017

http://m.flcgil.it/universita/afam/afam-proclamato-lo-stato-di-agitazione-del-personale.flc


giovedì 9 novembre 2017 ore 21:47
giuliana gabrielli

Petizione per l'accesso alla pratica musicale

Il Forum nazionale per l'educazione musicale - che diverse volte negli anni scorsi ha inoltrato tale richiesta ai politici - è tra i primi firmatari della petizione promossa dall'ARCI nazionale.

Ding, Dong! Sosteniamo l’accesso alla pratica musicale!

FIRMA LA PETIZIONE SU CHANGE AL LINK
https://www.change.org/p/governo-italiano-deputati-e-senatori-ding-dong-sosteniamo-l-accesso-alla-pratica-musicale

 


giovedì 9 novembre 2017 ore 21:41
giuliana gabrielli

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Montevarchi, genitori morosi? A scuola per i bambini solo pane e olio. La sindaca: “Così facciamo pagare i furbetti”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/08/montevarchi-i-genitori-sono-morosi-ai-bambini-solo-pane-e-olio-la-sindaca-famiglie-furbette-il-pd-discriminatorio/3967288/


martedì 7 novembre 2017 ore 21:46
giuliana gabrielli

PER FIRMARE L’APPELLO :

 

- andate sul sito Change.org al link   www.appellocontratto.com   e firmatelo

- scriveteci anche alla nostra mai l indicando la scuola dove lavorate, se siete RSU e altre informazioni che ritenete utili (ad es. se siete iscritti ad un sindacato): vi terremo aggiornati su chi ha firmato l’appello

- se raccogliete le firme sul modulo cartaceo nella vostra scuola o presentate delle mozioni di sostegno alle rivendicazioni contenute nell’appello, mandatele alla nostra mail:

 

E-MAIL:   assembleacontrattoscuola17set@yahoo.com


martedì 7 novembre 2017 ore 21:46
giuliana gabrielli

VOGLIAMO UN VERO CONTRATTO DELLA SCUOLA !!

 

- per aumenti per tutti che recuperino i 300 euro persi dal 2009

- per contrastare la Legge 107

 

IL GOVERNO E I SINDACATI DEVONO ASCOLTARE I LAVORATORI!!

Nelle scorse settimane è stata pubblicata la piattaforma del governoper il contratto della scuola (l’Atto di indirizzo dell’ARAN). Si prevedono aumenti di 85 euro lordi medi, distribuiti “tra componenti stipendiali ed altre voci della retribuzione” e comprensivi di “un’adeguata valorizzazione della professionalità e delle competenze”. Cioè 40/50 euro reali, non solo sullo stipendio base e con differenziazioni in base al “merito”. Gli unici aumenti veri, di 400 euro netti, saranno per i dirigenti.

 

CGIL, CISL, UIL e SNALS hanno definito le proprie linee contrattuali, decisamente insufficienti e sbagliate. Hanno accettato il tetto degli 85 euro lordi (chiedendo al più “risorse aggiuntive”), rimandando ulteriori recuperi al successivo Contratto “tenuto conto dell’attuale situazione economica” e quindi accettando l’impostazione del governo che concentra le risorse su spese militari e decontribuzione alle aziende, ma non sulla scuola pubblica.

In più propongono una differenziazione sul merito: una “progressione accelerata della carriera”, oltre quella di anzianità, basata sulla valutazione del lavoro d’aula e di inserire nella contrattazione di istituto il “bonus” della 107, coinvolgendo così le RSU in questo processo distruttivo.  Anche se inserita nel contratto, questa differenziazione salariale (basata su criteri comunque arbitrari), non può che dividere ulteriormente la categoria, creare tensioni nelle scuole, attaccare la libertà d’insegnamento e il libero confronto degli insegnanti, basi di una scuola democratica.

 

I lavoratori e le lavoratrici della scuola , insegnanti e personale A.T.A., stanno iniziando a mostrare scontento e rabbia. Lo hanno fatto sottoscrivendo con decine di migliaia di firme appelli on line, manifestando nelle assemblee e nelle riunioni sul territorio un sentimento diffuso di protesta.

 

Noi pensiamo che sia ancora possibile cambiare tutto questo, ma che per farlo sia necessario rilanciare e estendere questa resistenza e questa  protesta collettiva coinvolgendo sempre di più tutti i lavoratori e le lavoratrici della scuola. Per questo già da fine settembre abbiamo promosso, online e nelle scuole, l’appello per un vero contratto della scuola ( www.appellocontratto.com ).

 

Per questo pensiamo oggi che sia importante che tutti i sindacati:

 

1)- chiedano, in questo contratto, aumenti uguali per tutti che recuperino i 300 euro persi dal 2009, senza accettare di inserire nel contratto elementi della legge 107 come la valutazione del “merito” o la contrattualizzazione del “bonus”;

2)- organizzino subito, prima di qualunque firma, assemblee in tutte le scuole ed in tutti i territori per consultare i lavoratori e le lavoratrici su tutti i punti principali del contratto: aumenti e composizione dello stipendio, valutazione e differenziazione salariale, carichi di lavoro, organici, contrasto della 107

3)- lancino da subito una forte mobilitazione: solo con uno sciopero il più possibile unitario e una manifestazione nazionale, infatti, gli insegnanti e il personale ATA possono pensare di contrastare le richieste del governo, ed ottenere reali aumenti salariali, oltre che difendere le proprie condizioni di lavoro.

 

E’ quindi importante rilanciare la diffusione e la sottoscrizione del nostro Appello “per un vero contratto della scuola” , portarne i contenuti in ogni assemblea ed ogni riunione sindacale, proporli al voto, rilanciarli sui social e online, chiedere con forza ai propri sindacati ed RSU di sostenerle.

E’ questo il modo concreto che abbiamo per batterci contro una chiusura al ribasso del nostro contratto, contro qualunque forma di accettazione del cosiddetto “salario al merito”, contro il peggioramento delle condizioni di lavoro previste nella piattaforma del governo. 

 

Per costruire un fronte unitario di tutti i lavoratori e le lavoratrici della scuola , che spinga tutte le organizzazioni sindacali ad una vera battaglia contrattuale.

 

I PROMOTORI DELL’APPELLO  “Per un vero contratto della scuola”

 

E-MAIL:   assembleacontrattoscuola17set@yahoo.com

 

6 novembre 2017

 


lunedì 6 novembre 2017 ore 20:46
giuliana gabrielli

VOGLIAMO UN VERO CONTRATTO che recuperi i 300 EURO persi dal 2009 e contrasti la LEGGE 107 !!

Assemblea Autoconvocata Contratto Scuola 17 set 2017

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2.802 hanno firmato. Arriviamo a 5.000.

FIRMA ANCHE TU....

https://www.change.org/p/12392635/u/21924550?utm_medium=email&utm_source=petition_update&utm_campaign=177375&sfmc_tk=m4266IoD0cUSv5i9ekaQzGR1cRfEFtfalv3t6A4z1iE2LwTtVEIVodfYZAvBhUbr&j=177375&sfmc_sub=205881805&l=32_HTML&u=33031188&mid=7259882&jb=2


domenica 5 novembre 2017 ore 18:53
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Carta del docente: le somme residue
disponibili non prima di dicembre

È apparso nella serata del 31 ottobre sul sito dedicato un comunicato di poche righe con il quale il MIUR informa che “per consentire il completamento delle procedure informatiche ancora in corso per il controllo dei dati amministrativi e contabili delle somme non spese nei precedenti anni scolastici, sarà possibile visualizzare tali importi (o i bonus non validati) a partire dai primi giorni del mese di dicembre, ed utilizzarli durante il corrente anno scolastico”.

La data per il ri-accreditamento era precedentemente fissata per la fine del mese. Mentre non si mette in discussione l’attendibilità dell’assegnazione, perché è il DPCM del 28 novembre 2016 che lo prevede, lascia perplessi la modalità con cui viene governata l’intera operazione da parte del MIUR.

Continua a leggere la notizia

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


giovedì 2 novembre 2017 ore 21:01
giuliana gabrielli

Scambi dei docenti, sindacati collusi? I Partigiani della Scuola Pubblica dicano chi sono

Di  Alessandro Giuliani

02/11/2017

https://www.tecnicadellascuola.it/scambi-dei-docenti-sindacati-collusi-i-partigiani-scuola-pubblica-dicano-chi-sono


giovedì 2 novembre 2017 ore 20:57
giuliana gabrielli

Ridurre il precariato e svecchiare la classe docenti: a scuola tornano i concorsi

Di  Andrea Carlino

02/11/2017

https://www.tecnicadellascuola.it/ridurre-il-precariato-e-svecchiare-la-classe-docenti-a-scuola-tornano-i-concorsi


giovedì 2 novembre 2017 ore 20:55
giuliana gabrielli

Domanda 150 ore per diritto allo studio

http://www.notiziedellascuola.it/news/2017/ottobre/domanda-150-ore-per-diritto-allo-studio

Entro il 15 novembre il personale della scuola impegnato nella frequenza di corsi per il conseguimento di titoli di studio riconosciuti dall'ordinamento pubblico può richiedere i permessi retribuiti per l’anno 2018. La domanda va indirizzata all’Ufficio Scolastico della provincia in cui è ubicata la sede di servizio, per il tramite del Dirigente scolastico


giovedì 26 ottobre 2017 ore 22:23
giuliana gabrielli

10 NOVEMBRE

SCIOPERO GENERALE NAZIONALE

USB


giovedì 26 ottobre 2017 ore 22:03
giuliana gabrielli

Home » Università » AFAM » Docenti » AFAM: proroga dei contratti a tempo determinato dei docenti. Accolta la richiesta della FLC CGIL

AFAM: proroga dei contratti a tempo determinato dei docenti. Accolta la richiesta della FLC CGIL

In mancanza di una nuova individuazione i contratti devono essere confermati.

24/10/2017

La direzione generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore con la nota 12486 del 23 ottobre 2017 ha fornito indicazioni alle istituzioni Afam affinché nel caso in cui non sia possibile individuare entro il 2 novembre l’avente titolo in base alle procedure di assegnazione della sede degli aspiranti inseriti nelle graduatorie nazionali, siano confermati i contratti a tempo determinato già stipulati per l’anno accademico 2016/17.

Si tratta di una buona notizia per i docenti precari che consente di garantire la continuità nell’erogazione degli stipendi.

La nota ministeriale accoglie le richieste presentate nei giorni scorsi dalla FLC CGIL.

 

Tag: accademie e conservatori, dm 526/14, legge 128/13, miur, nota 1174/17, nota 1175/17, nota 11856/17, nota 12351/17, nota 12486/17, precari, stabilizzazione precari


giovedì 26 ottobre 2017 ore 21:31
giuliana gabrielli

Diretta a Agli insegnanti, al personale ATA, alle RSU, ai dirigenti sindacali

APPELLO PER un vero CONTRATTO DELLA SCUOLA, aumenti adeguati uguali per tutti, NO alla 107

 

Assemblea Autoconvocata Contratto Scuola 17 set 2017

https://www.change.org/p/agli-insegnanti-al-personale-ata-alle-rsu-ai-dirigenti-sindacali-appello-per-un-vero-contratto-della-scuola-aumenti-adeguati-uguali-per-tutti-no-alla-107/psf/promote_or_share?share=false


giovedì 26 ottobre 2017 ore 21:28
giuliana gabrielli

Comunicato: Scioperi

autoconvocatiscuoleroma   (autoconvocati.scuola@gmail.com)   

Il prossimo 27 Ottobre è stato indetto da SGB, CUB, SI COBAS, SLAI COBAS e USI AIT uno sciopero generale dell’intera giornata per tutte le categorie, con manifestazioni a Milano, Roma, Napoli.

Il 10 Novembre COBAS, USB e CIB – UNICOBAS hanno convocato anch’esse uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie e comparti pubblici e privati per l’intera giornata.

Riteniamo che le piattaforme delle due giornate siano largamente condivisibili e che i temi affrontati meritino senz’altro una mobilitazione di carattere generale, che le organizzazioni hanno piena legittimità a indire e alla quale anche molti di noi aderiranno. Come lavoratori autoconvocati della scuola, vogliamo però segnalare, come già fatto in passato, che la proliferazione di date rende oggettivamente più difficile l’adesione del lavoratore e non può non indebolire entrambe le giornate.

L’auspicio e l’invito sono nuovamente a creare percorsi condivisi, almeno all’interno del sindacalismo di base e possibilmente la sinistra CGIL e su piattaforme in buona parte convergenti.

 Rinnoviamo d’altro canto la forte sollecitazione ai sindacati firmatari di contratto a costruire su un tema delicato come il rinnovo un percorso di condivisione reale con i lavoratori e una mobilitazione che consenta di arrivare ai tavoli di trattativa in una posizione più forte ed effettivamente rappresentativa delle legittime richieste di chi ha da nove anni un contratto nazionale bloccato, ma intanto reso peggiore dalla legislazione ordinaria.

Invitiamo ancora tutte e tutti a firmare l’appello per un vero contratto della scuola: https://www.change.org/p/agli-insegnanti-al-personale-ata-alle-rsu-ai-dirigenti-sindacali-appello-per-un-vero-contratto-della-scuola-aumenti-adeguati-uguali-per-tutti-no-alla-107.


giovedì 26 ottobre 2017 ore 21:25
giuliana gabrielli

Super aumento ai presidi, ma per i docenti la beffa o 85 euro lordi

LA TECNICA DELLA SCUOLA

https://www.tecnicadellascuola.it/super-aumento-presidi-docenti-85-euro-lordi-beffa


giovedì 26 ottobre 2017 ore 21:24
giuliana gabrielli

Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti per le assunzioni di presidi e personale Ata

LA TECNICA DELLA SCUOLA

https://www.tecnicadellascuola.it/pubblicati-gazzetta-ufficiale-decreti-le-assunzioni-presidi-personale-ata


mercoledì 25 ottobre 2017 ore 22:11
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Contratto Istruzione e Ricerca: emanato l’atto di indirizzo
Si avvii immediatamente la trattativa all’Aran

L’Atto di indirizzo per il comparto Istruzione e Ricerca e relative aree dirigenziali toglie qualunque alibi ad ogni ulteriore ritardo per l’avvio della trattativa. Ci aspettiamo ora un’immediata convocazione da parte dell’Aran.

La FLC CGIL è impegnata ad ottenere non un contratto purchessia, ma un contratto capace di dare risposte tangibili alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca dopo 9 lunghi anni in cui le condizioni materiali di vita e di lavoro sono peggiorate anche a causa del blocco e degli attacchi subiti dalla contrattazione collettiva che è prima di tutto strumento per affermare libertà autonomia e dignità.  

Abbiamo obiettivi chiariche porteremo avanti nel negoziato con determinazione: riconquista del nostro ruolo sull’organizzazione del lavoro, cancellazione degli istituti della legge 107 e della legge 150 che hanno imposto ai processi lavorativi una inaccettabile torsione autoritaria, avvio dell’indispensabile recupero salariale per cui serviranno anche risorse aggiuntive rispetto a quelle già stanziate, riaffermazione della libertà di insegnamento e ricerca, estensione dei diritti contrattuali a tutte le lavoratrici e i lavoratori a prescindere dalla tipologia contrattuale.

È nostra intenzione lavorare intensamente per chiudere quanto prima le trattative e realizzare l’obiettivo fondamentale di restituire dignità al lavoro in tutti i settori della conoscenza.

Scarica l’Atto di indirizzo

Cordialmente
FLC CGIL nazionale

In evidenza


martedì 24 ottobre 2017 ore 22:07
giuliana gabrielli

In quali regioni e provincie conviene inviare la domanda per la III fascia ATA?

Sulla base dei dati disponibili dopo le operazioni di mobilità (trasferimenti) 2017, la regione con più possibilità è la Lombardia, soprattutto per le province di Milano, Bergamo e Brescia.

In altre regioni, le possibilità di lavorare per i nuovi inclusi in III fascia, soprattutto per coloro che hanno utilizzato una buona strategia punti, migliorando la propria posizione in graduatoria, con la frequenza a corsi di formazioni che rilasciano certificazioni come ECDL di livello specialistico, sono soprattutto la provincia di Torino per il Piemonte, Firenze per la Toscana, Modena e Bologna per l’Emilia Romagna, Vicenza e Padova per il Veneto.


martedì 24 ottobre 2017 ore 21:14
giuliana gabrielli

Olimpiadi Nazionali di Problem Solving Ed. 2017/2018

Competizione per studenti Scuola primaria e Secondaria di I eII grado ( primo biennio)

http://www.miur.gov.it/web/guest/-/olimpiadi-nazionali-di-problem-solving-ed-2017-2018


martedì 24 ottobre 2017 ore 21:13
giuliana gabrielli

Concorso DS: modifica titoli valutabili

Con un Errata Corrige pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 ottobre il Miur modifica la tabella di valutazione dei titoli relativa al Regolamento del prossimo concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici. Tra i titoli culturali valutabili vengono eliminate le pubblicazioni (libri, articoli).

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 247 del 21 ottobre 2017 è stato pubblicato un comunicato di Errata Corrige relativo al Regolamento per la definizione delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali per l'accesso ai ruoli della dirigenza scolastica, la durata del corso e le forme di valutazione dei candidati ammessi al corso, di cui al Decreto Miur 3 agosto 2017, n. 138, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20 settembre 2017.

La modifica si riferisce in particolare alla tabella A allegata al Regolamento, relativa ai titoli culturali, dalla quale vengono espunte le seguenti due voci:

  • A.12) Per ciascun articolo dai contenuti inerenti le materie della prova scritta, pubblicato su riviste ricomprese negli elenchi ANVUR (Sono valutate al massimo 10 pubblicazioni): punti 0,20
  • A.13) Per ciascun libro o parte di libro, dai contenuti inerenti le materie della prova scritta purché risulti evidente l'apporto individuale del candidato (Sono valutati al massimo tre libri): punti 1,00

Pertanto, in virtù dell’Errata Corrige suddetto, le pubblicazioni dai contenuti inerenti le materie della prova scritta, quali articoli (pubblicati su riviste ricomprese negli elenchi ANVUR) e libri, non rientrano più fra i titoli culturali valutabili in occasione del prossimo concorso a dirigente scolastico.

23/10/2017

 


martedì 24 ottobre 2017 ore 21:11
giuliana gabrielli

Erasmus +, ecco il corso online gratuito per docenti e presidi

Di

Fabrizio De Angelis

24/10/2017

https://www.tecnicadellascuola.it/erasmus-corso-online-gratuito-docenti-presidi


venerdì 20 ottobre 2017 ore 22:12
giuliana gabrielli

GUIDA AL REGOLAMENTO DEL CONCORSO PER DIRIGENTE SCOLASTICO

LA TECNICA DELLA SCUOLA


venerdì 20 ottobre 2017 ore 22:04
giuliana gabrielli

Addio Afam, entro il 2021 si cambia. Le novità

Di Andrea Carlino

20/10/2017

La bozza di manovra contiene misure, come riporta Il Sole 24 Ore, che consentiranno, al termine del triennio 2018 – 2020, la realizzazione integrale del processo di statizzazione e razionalizzazione degli Afam. Che entro l’anno saranno riorganizzati e razionalizzati “mediante l’istituzione di non più di venti Politecnici delle arti, di ambito regionale o interregionale, in cui le Istituzioni Afam statali confluiscono”.

COSA CAMBIA

Secondo le bozze della manovra i Politecnici saranno costituiti sulla base della “contiguità territoriale, della complementarietà e dell’integrazione e valorizzazione dell’offerta formativa” e comunque «salvaguardando l’identità delle Istituzioni statali che vi confluiscono e prevedendo quali organi del Politecnico il direttore, il consiglio di amministrazione, il consiglio accademico, il direttore amministrativo, il collegio dei revisori dei conti; il nucleo di valutazione; il mandato del direttore è pari ad un massimo di 6 anni non rinnovabili e quello del direttore amministrativo di 3 anni rinnovabili”.

FONDI STANZIATI

Per facilitare la trasformazione degli Afam in Politecnici dell’arte – si legge ancora sul quotidiano economico – la manovra stanzia fondi aggiuntivi al fondo costituto con la manovrina dell’aprile 2017. E cioè 5 milioni di euro per l’anno 2018, 15 milioni per il 2019, 30 milioni per il 2020 e 28 milioni a decorrere dall’anno 2021.


venerdì 20 ottobre 2017 ore 22:02
giuliana gabrielli

Di scuola ci si ammala, ma i presidi non fanno le rilevazioni di stress dei docenti. Ne parla la Gilda

Di  Alessandro Giuliani

20/10/2017

https://www.tecnicadellascuola.it/scuola-ci-si-ammala-perche-presidi-non-fanno-rilevazioni-stress-ne-parla-gilda


venerdì 20 ottobre 2017 ore 21:57
giuliana gabrielli

AFAM: pubblicata la tempistica per il conferimento degli incarichi dei docenti inseriti nelle graduatorie nazionali della Legge 128/13

La FLC CGIL ha chiesto la continuità nell’erogazione degli stipendi

20/10/2017

http://www.flcgil.it/universita/afam/docenti/afam-pubblicata-la-tempistica-per-il-conferimento-degli-incarichi-dei-docenti-inseriti-nelle-graduatorie-nazionali-della-legge-128-13.flc


mercoledì 18 ottobre 2017 ore 21:28
giuliana gabrielli

Certificazione competenze: scuole dovranno utilizzare modello nazionale. Pubblicato, per ora, quello per primaria e secondaria I grado

di Giovanna Onnis

ORIZZONTESCUOLA.IT

https://www.orizzontescuola.it/guida/certificazione-competenze-scuole-dovranno-utilizzare-modello-nazionale-pubblicato-ora-quello-primaria-secondaria-grado/


mercoledì 18 ottobre 2017 ore 16:00
giuliana gabrielli

http://www.flcgil.it/sindacato/documenti/approfondimenti/guida-flc-cgil-compilazione-modello-di-domanda-d1-graduatorie-ata-di-terza-fascia-2017-2020.flc

Guida FLC CGIL compilazione modello di domanda (D1) graduatorie ATA di terza fascia 2017-2020


martedì 17 ottobre 2017 ore 22:04
giuliana gabrielli

DIRITTO ALL'ESONERO DAL SERVIZIO ai sensi della vigente normativa.

SEMINARIO NEOASSUNTI.

PER PRENOTARE INVIARE  E-MAIL A

frosinone@anief.net

 

INVIARE E-MAIL DI CONFERMA PER LA PARTECIPAZIONE

frosinone@anief.net


martedì 17 ottobre 2017 ore 21:54
giuliana gabrielli

Per ottenere CFU spendibili all'interno del Master di Primo Livello-LEGISLAZIONE SCOLASTICA E METODOLOGIE DIDATTICHE.


lunedì 16 ottobre 2017 ore 21:44
giuliana gabrielli

SCUOLA NEWS 15 OTTOBRE 2017


lunedì 16 ottobre 2017 ore 21:42
giuliana gabrielli

Il singolo Rsu ha il diritto di convocare l’assemblea

16/10/2017

https://www.tecnicadellascuola.it/singolo-rsu-diritto-convocare-lassemblea


lunedì 16 ottobre 2017 ore 21:39
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La collaboratrice della Ds fa una nota disciplinare alla docente

https://www.tecnicadellascuola.it/la-collaboratrice-della-ds-fa-una-nota-disciplinare-alla-docente


lunedì 16 ottobre 2017 ore 21:06
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Bonus docenti: riconosciuto
il diritto di accesso agli atti

Il Giudice amministrativo è intervenuto in relazione ad una richiesta di accesso agli atti avanzata da un docente rispetto all’assegnazione del “bonus” e finalizzata ad acquisire tutta la documentazione relativa ai criteri, ai destinatari ed alle somme assegnate dalla scuola. L’azione legale è stata promossa dalla FLC CGIL Roma Centro Ovest Litoranea con l’ausilio della FLC CGIL nazionale.

Nello specifico il docente si era visto escluso dall’assegnazione del “bonus” e, pertanto, chiedeva di conoscere gli atti che avevano portato la scuola ad assegnare le somme previste dalla legge 107/15 per la valorizzazione del merito.

Dinanzi al diniego dell’istituto scolastico, il docente si è visto costretto a presentare un ricorso ex articolo 116 del DLgs 104/10 in materia di accesso dinanzi al TAR del Lazio.
Secondo il giudice amministrativo: “l’istanza proposta dal ricorrente ha nella sostanza ad oggetto la documentazione relativa al procedimento di concessione del bonus, che costituisce documentazione ostensibile a chi vi abbia interesse ai sensi degli articoli 22 e seguenti della legge 241/90 [..]”.

In conclusione, tutti i docenti che si troveranno nelle medesime condizioni del ricorrente potranno chiedere la tutela dei propri interessi utilizzando la procedura di cui sopra mediante ricorso da proporre dinanzi al TAR territorialmente competente.
In alternativa gli interessati potranno utilizzare la procedura prevista dall’articolo 25 della legge 241/90 ovvero mediante ricorso da proporre alla Commissione per l’Accesso ai Documenti Amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tale azione è stata già sperimentata con successo a seguito di un’iniziativa promossa dalla FLC CGIL di Perugia.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


sabato 14 ottobre 2017 ore 22:48
giuliana gabrielli

RESPONSABILITÀ CIVILE DEGLI INSEGNANTI. Il PUNTO di Rino Di Meglio


sabato 14 ottobre 2017 ore 22:46
giuliana gabrielli

Petizione per modificare le norme in materia di vigilanza sui minori

La Tecnica della Scuola

https://www.tecnicadellascuola.it/petizione-per-modificare-le-norme-in-materia-di-vigilanza-sui-minori


sabato 14 ottobre 2017 ore 22:44
giuliana gabrielli

Permessi retribuiti, non sono concessioni del Ds ma un diritto del personale

La Tecnica della Scuola

https://www.tecnicadellascuola.it/permessi-retribuiti-non-sono-concessioni-del-dirigente-scolastico-ma-un-diritto-del-personale


venerdì 13 ottobre 2017 ore 21:30
giuliana gabrielli

10 NOVEMBRE 2017

SCIOPERO GENERALE SCUOLE


venerdì 13 ottobre 2017 ore 21:27
giuliana gabrielli

Nuovi modelli per la certificazione delle competenze

Emanato da parte del Miur il provvedimento che disciplina le nuove modalità di certificazione delle competenze e trasmette i relativi modelli unici nazionali di certificazione al termine della scuola primaria e al termine del primo ciclo d'istruzione.

http://www.notiziedellascuola.it/news/2017/ottobre/nuovi-modelli-per-la-certificazione-delle-competenze


venerdì 13 ottobre 2017 ore 21:26
giuliana gabrielli

Bonus docenti: il TAR Lazio riconosce il diritto del docente ad accedere agli atti relativi ai destinatari ed alle somme attribuite

L’azione legale è stata promossa dalla FLC CGIL Roma Centro Ovest Litoranea con l'ausilio della FLC CGIL nazionale a tutela di un docente escluso dal beneficio economico del “bonus”.

12/10/2017

http://www.flcgil.it/regioni/lazio/roma/bonus-docenti-il-tar-lazio-riconosce-il-diritto-del-docente-ad-accedere-agli-atti-relativi-ai-destinatari-ed-alle-somme-attribuite.flc


venerdì 13 ottobre 2017 ore 21:24
giuliana gabrielli

Alternanza scuola-lavoro. La FLC CGIL sostiene la mobilitazione degli studenti

Comunicato Stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

13/10/2017

http://www.flcgil.it/comunicati-stampa/flc/alternanza-scuola-lavoro-la-flc-cgil-sostiene-la-mobilitazione-degli-studenti.flc


venerdì 13 ottobre 2017 ore 21:23
giuliana gabrielli

Esami di Stato 2018: presentazione domande

http://www.notiziedellascuola.it/news/2017/ottobre/esami-di-stato-2018-presentazione-domande


venerdì 13 ottobre 2017 ore 21:16
giuliana gabrielli

Alternanza scuola-lavoro, studenti in sciopero: cortei in 70 città italiane. Tensioni a Milano e Palermo

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/13/alternanza-scuola-lavoro-studenti-sciopero-cortei-70-citta-italiane-tensioni-milano-e-palermo/3912402/


giovedì 12 ottobre 2017 ore 22:19
giuliana gabrielli

Formazione obbligatoria, deve rientrare nelle 40 ore funzionali. Ore eccedenti devono essere retribuite

di redazione

https://www.orizzontescuola.it/formazione-obbligatoria-deve-rientrare-nelle-40-ore-funzionali-ore-eccedenti-devono-retribuite/


lunedì 9 ottobre 2017 ore 22:42
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Contratti pubblici: sindacati, “accelerare il rinnovo”

Un incontro con il Ministero per avere chiarimenti sul rispetto dell’intesa del 30 novembre e la riattivazione dei tavoli negoziali all’Aran per il rinnovo dei contratti. Sono le richieste che i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Franco Martini, Maurizio Petriccioli e Antonio Foccillo hanno avanzato, in due lettere, al ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia e al presidente dell’Aran Sergio Gasparrini.

Nella missiva indirizzata al Dicastero le Confederazioni sindacali, “anche alla luce delle recenti notizie sulla nota di aggiornamento del Def e del ritardo nella trasmissione all’Aran di tutti gli atti di indirizzo”, ribadiscono “la necessità di un incontro di approfondimento e chiarimento sul rispetto dell’Intesa del 30 novembre scorso – sia della parte economica che di quella normativa – per accelerare le procedure dei rinnovi dei contratti di lavoro”. Una richiesta già avanzata ma, sottolineano Martini, Petriccioli e Foccillo, “rimasta finora inevasa”.

Al Presidente dell’Aran Cgil, Cisl e Uil, constatata “la stasi nella quale si trova il confronto negoziale per il rinnovo dei contratti”, chiedono che “siano rapidamente riattivati i tavoli negoziali politici e tematici, sia confederali che di comparto, e che venga pertanto rapidamente concordato un completo calendario degli incontri da convocare nei prossimi giorni”.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale

Al via le domande di terza fascia ATA

Graduatorie di istituto ATA: modelli di domanda e guide alla compilazione

Graduatorie di istituto ATA: guide ai modelli D1 (inserimento) e D2 (conferma o aggiornamento)

Graduatorie di istituto ATA: chi può fare domanda come assistente tecnico?

Speciale graduatorie di istituto ATA 2017/2020


lunedì 9 ottobre 2017 ore 22:21
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Proposte per il rinnovo
del contratto nel settore scuola

Il 4 ottobre presso il Centro Congressi Frentani a Roma si sono riuniti in assemblea nazionale FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal per discutere i punti fondanti per il rinnovo del contratto nel settore scuola 2016-2018. Alla base della discussione il documento predisposto unitariamente dalle segreterie nazionali Per la qualità dell’offerta formativa, per la partecipazione, la tutela e lo sviluppo professionale del personale scolastico.

L’assemblea è stata aperta dagli interventi delle delegate e dei delegati, docenti e ATA provenienti da scuole di diverse province, che hanno riportato la profonda sofferenza in questi anni nei luoghi di lavoro, dai problemi legati all’emergenza salariale degli stipendi bloccati da ormai 10 anni, all’inadeguatezza della parte normativa che oggi in molti punti non è più esigibile e deve essere rinnovata adeguandola alla complessità che vive oggi la scuola, ma soprattutto alla necessità, definita dall’intesa del 30 novembre 2016, di restituire al contratto di primo e di secondo livello la definizione dell’organizzazione del lavoro.

La discussione ha evidenziato il ruolo fondamentale delle organizzazioni sindacali che hanno permesso, attraverso anni di mobilitazione, la riapertura del tavolo contrattuale: in questi anni di mancato rinnovo e di interventi invasivi della legge (da ultimo la legge 107/15) sono stati toccati soprattutto i diritti salariali, la democrazia, la collegialità e la partecipazione delle varie componenti alle decisioni organizzative.

Continua a leggere la notizia
Documento unitario rinnovo contrattuale settore scuola 2016-2018
Ordine del giorno assemblea nazionale
I numeri della scuola italiana

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


domenica 8 ottobre 2017 ore 21:21
giuliana gabrielli

Aggiornamento sulla petizione

Mancano ancora 472 firme per raggiungere 2.500

LE PROPOSTE DEL GOVERNO SUL CONTRATTO SONO INSUFFICIENTI !! DIFFONDIAMO L'APPELLO!!

Assemblea Autoconvocata Contratto Scuola 17 set 2017

https://www.change.org/p/agli-insegnanti-al-personale-ata-alle-rsu-ai-dirigenti-sindacali-appello-per-un-vero-contratto-della-scuola-aumenti-adeguati-uguali-per-tutti-no-alla-107/u/21617422?utm_medium=email&utm_source=petition_update&utm_campaign=155639&sfmc_tk=m4266IoD0cUSv5i9ekaQzLxFROjADR1X4PT1DM4JRR%2bcJrZOg8EcGOYaXoXS%2bL8K&j=155639&sfmc_sub=205881805&l=32_HTML&u=29309946&mid=7259882&jb=2


venerdì 6 ottobre 2017 ore 18:15
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto ATA: disponibile la guida per il modello D2 (conferma o aggiornamento)

Disponibile anche la guida per l’inserimento (modello D1).

 

http://www.flcgil.it/scuola/precari/graduatorie-di-istituto-ata-disponibile-la-guida-per-il-modello-d2-conferma-o-aggiornamento.flc


venerdì 6 ottobre 2017 ore 18:14
giuliana gabrielli

COBAS Scuola

 

Il Sole 24 Ore, - 01.10.2017
Scuola, il flop della «chiamata diretta» dei docenti
di Claudio Tucci

Vorremmo capire chi sarebbe questo anonimo "sindacato" che, secondo il giornalista del Sole, canta vittoria e chiede l'abrogazione della chiamata diretta visto che le uniche mozioni proposte ai Collegi Docenti contro la chiamata diretta dei docenti, e contro CGIL, Cisl, Uil e Snals che avevano firmato la porcata di accordo con il MIUR, approvate in gran numero, erano di noi COBAS.
Il nome COBAS non si può pronunciare, figuratevi scriverlo, per un giornale di proprietà della confindustria che definisce il flop "un'occasione mancata".
Per noi, anche se non scrivono il nome COBAS, una grande, pur parziale, VITTORIA!!!

http://mobile.ilsole24ore.com/…/scuola-flop-chiamata-dirett…


venerdì 6 ottobre 2017 ore 18:12
giuliana gabrielli

Sale la protesta contro il taglio delle ore nei Licei Musicali

Il 6 ottobre iniziative in tutta Italia promosse da genitori, studenti e professori. La FLC CGIL: hanno ragione!

http://www.flcgil.it/scuola/sale-la-protesta-contro-il-taglio-delle-ore-nei-licei-musicali.flc


venerdì 6 ottobre 2017 ore 18:11
giuliana gabrielli

Alternanza scuola lavoro: la FLC CGIL sostiene la protesta degli studenti del 13 ottobre 2017

La mobilitazione promossa dall’Unione degli studenti (UDS).

http://www.flcgil.it/attualita/formazione-lavoro/alternanza-scuola-lavoro-la-flc-cgil-sostiene-la-protesta-degli-studenti-del-13-ottobre-2017.flc


lunedì 2 ottobre 2017 ore 22:08
giuliana gabrielli

Noivelesuoniamo, le nostre note e la nostra musica, per dire no al taglio di ore di lezione fondamentali per i nostri studi.

A TUTTI I RAGAZZI, DOCENTI, GENITORI dei licei musicali italiani:
per avere maggiori info sulle modalità e linee guida della manifestazione e per segnalare l'adesione dei ragazzi del liceo della propria città, scrivete a
noivelesuoniamo@gmail.com

Aiutiamo ad aiutare la musica!!

#noivelesuoniamo #sentichemusica #fedeliallamusica #musicistisidiventa


lunedì 2 ottobre 2017 ore 22:03
giuliana gabrielli

Licei musicali, meno ore di strumento: in quattro giorni proteste di piazza e sentenza finale

Alessandro Giuliani Sabato, 30 Settembre 2017

http://www.tecnicadellascuola.it/item/33285-licei-musicali-meno-ore-di-strumento-in-quattro-giorni-proteste-di-piazza-e-sentenza-finale.html


lunedì 2 ottobre 2017 ore 22:02
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto ATA: chi può fare domanda come assistente tecnico?

Indicazioni utili per chi ha i titoli di studio previsti.

http://www.flcgil.it/scuola/precari/graduatorie-di-istituto-ata-chi-puo-fare-domanda-come-assistente-tecnico.flc


lunedì 2 ottobre 2017 ore 22:00
giuliana gabrielli

FIRMA L'APPELLO

c'è bisogno di tutti, anche di te !!!


lunedì 2 ottobre 2017 ore 21:56
giuliana gabrielli

Graduatorie terza fascia ATA: i modelli

Pubblicati da parte del Miur i modelli per la presentazione delle domande relative all'aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia del personale A.T.A. per il triennio 2017-19. C'è tempo fino al 30 ottobre.

http://www.notiziedellascuola.it/news/2017/ottobre/graduatorie-terza-fascia-ata-i-modelli


giovedì 28 settembre 2017 ore 20:49
giuliana gabrielli

Come funziona il concorso riservato per i docenti abilitati della secondaria e la graduatoria regionale di merito

Pubblichiamo la quarta scheda illustrativa sul nuovo sistema di formazione inziale e reclutamento.

26/09/2017

http://www.flcgil.it/scuola/precari/come-funziona-il-concorso-riservato-per-i-docenti-abilitati-della-secondaria-e-la-graduatoria-regionale-di-merito.flc


giovedì 28 settembre 2017 ore 20:48
giuliana gabrielli

Precari della ricerca: stabilizzazioni per tutti

Il 4 ottobre presidio al MIUR per rivendicare stabilità per il lavoro di ricerca.

27/09/2017

http://www.flcgil.it/ricerca/precari/precari-della-ricerca-stabilizzazioni-per-tutti.flc


giovedì 28 settembre 2017 ore 20:47
giuliana gabrielli

Disfunzionalità del SIDI. Il segretario generale della FLC CGIL scrive alla Ministra Fedeli

La FLC CGIL chiede investimenti adeguati per superare le molestie burocratiche che si accaniscono sulle scuole.

Contenuti Correlati

Il Segretario generale della FLC CGIL, Francesco Sinopoli, segnala alla Ministra Fedeli la necessità di un investimento mirato a rendere funzionale il sistema informativo dell’istruzione (SIDI)

Esso fa acqua da tutte le parti, mettendo le scuole in condizioni di fare i salti mortali per rispettare le innumerevoli scadenze che dipendono dalla funzionalità del sistema informativo del MIUR e costringendo i lavoratori delle segreterie a defatiganti inserimenti dati spesso vanificati da continue interruzioni, lentezze, richieste di duplicazioni informative già in possesso del sistema.

Per non parlare del fatto che le istituzioni scolastiche spendono fior di quattrini dai loro bilanci per ricorrere a prestazioni di gestori privati che evidentemente mostrano che la funzionalità è a portata di mano.

Poiché dagli incontri di tavoli tecnici è emerso con chiarezza che tutto ciò dipende dalla scarsità di risorse e da mancati aggiornamenti e investimenti sul sistema informativo, la FLC CGIL chiede alla Ministra di farsi carico del problema, affrontarlo e risolverlo.

Sottolineando che anche una buona qualità dei servizi di segreteria è alla base di una buona qualità della didattica.

Tale questione, accanto alle altre contenute negli impegni recentemente assunti dal Ministero sulle problematiche ATA in un’apposita intesa politica, costituisce una priorità ineludibile per l’efficacia e l’efficienza dei servizi scolastici  come anche per la tutela dei diritti dei cittadini e dei lavoratori.

_________________

Roma, 27 settembre 2017

Alla Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca
Sen. Valeria Fedeli

Oggetto: necessità di un investimento mirato alla funzionalità del SIDI.

Onorevole Ministra Fedeli,

riteniamo di dover richiamare la Sua attenzione su di un problema che viene da tutti sottovalutato e che invece riveste notevole importanza per la funzionalità del sistema scolastico e del Dicastero da Lei diretto.

Ci riferiamo alla assai scarsa funzionalità del SIDI, il sistema informativo dell’istruzione di cui si avvale il MIUR.

Tale fatto è emerso in maniera eclatante nel corso dei tavoli tecnici Sindacato/MIUR sulla semplificazione amministrativa e organizzativa che hanno lavorato nei mesi di giugno e luglio 2017.

Rammentiamo solo alcune delle criticità che mettono a dura prova la regolare e ordinaria funzionalità amministrativa nel rapporto tra scuole e uffici territoriali e ministeriali:

  • ricorrenti e defatiganti interruzioni del sistema che di volta in volta azzerano il lavoro delle segreterie scolastiche
  • disallineamento dei tempi di apertura del MIUR e del MEF
  • estrema difficoltà dell’esportazione dei dati al Sicoge in prossimità delle scadenze
  • funzionamento intermittente e inaffidabile della procedura informatizzata della convocazione dei supplenti che giornalmente espone le scuole a contenziosi con gli interessati e causa ritardi nella copertura dei docenti assenti
  • scarsa funzionalità della procedura informatizzata delle denunce INAIL a cui le scuole sono costrette non solo per gli infortuni al personale (come le altre pubbliche amministrazioni) ma anche per infortuni non rilevanti agli alunni.

A queste che sono fra le maggiori disfunzionalità anche altre se ne possono aggiungere in termini di carenza del servizio: la richiesta di continui monitoraggi (se ne sono contati circa ottanta) che potrebbero essere evitati ove il sistema mettesse a disposizione dei vari enti i dati che sono in possesso del MIUR; piattaforme di dialogo con altri Enti, quali ANAC, INPS, INAIL, ARAN ecc.; creazione sul SIDI di un data-warehouse per la conservazione del DURC in corso di validità; creazione di un software interattivo che metta a disposizione dell’ANAC le informazioni previste dalle norme anticorruzione e accesso civico; interoperatività SIDI e Piattaforma certificazione crediti sui dati relativi alle fatture.

La conseguenza di tutto ciò è che la maggior parte delle scuole fanno ricorso a software a pagamento e a piattaforme private per i quali sostengono costi molto elevati con fondi sottratti al funzionamento amministrativo e didattico.

L’unica soluzione consiste – ed è questo che Le chiediamo e che rivendichiamo – nel rendere potente e funzionale il SIDI attraverso un investimento adeguato: dai citati Tavoli tecnici è emerso che non vi sono fondi a disposizione per risolvere tali problemi.

Questo è un grave errore di scelta politica che le scuole pagano a caro prezzo.

Noi ci facciamo portatori di un allarme e di una richiesta che viene dalle scuole, dai Dirigenti Scolastici come dai DSGA, dagli Assistenti Amministrativi e Tecnici come dai Collaboratori scolastici; senza dimenticare che una corretta e veloce funzionalità amministrativa è fondamentale per corrispondere alle esigenze di una didattica moderna. Da ciò un interesse immediato della docenza e della cittadinanza.

Onorevole Ministra, in ragione di quanto finora rappresentato Le chiediamo un riscontro a quanto richiesto dichiarando la nostra disponibilità ad un incontro di merito.

Con stima.

Il Segretario generale FLC CGIL
Francesco Sinopoli


giovedì 28 settembre 2017 ore 20:45
giuliana gabrielli

Politica scolastica

Sciopero generale del 10 novembre, arriva la conferma dai sindacati di base

 

http://m.tecnicadellascuola.it/item/33214-sciopero-generale-del-10-novembre-arriva-la-conferma-dai-sindacati-di-base.html


giovedì 28 settembre 2017 ore 20:43
giuliana gabrielli

Notizie della scuola n. 4 del 16/31 ottobre 2017 Catalogo    

REGOLAMENTO CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI

http://www.notiziedellascuola.it/catalogo/riviste/notizie-della-scuola/a.s.-2017-2018/2649


martedì 26 settembre 2017 ore 21:09
giuliana gabrielli

Movimento di Insorgenza Civile ha condiviso il post di Sergio Angrisano.

 

Vergogna tutta italiana


martedì 26 settembre 2017 ore 21:01
giuliana gabrielli

http://www.notiziedellascuola.it/eventi/eventi-2017/seminario-nazionale-scanno-2017


martedì 26 settembre 2017 ore 20:59
giuliana gabrielli

Entro marzo 2018 decreti per il nuovo reclutamento insegnanti scuola secondaria: accesso al FIT, regole concorso, stipendio tirocinanti

di redazione

http://www.orizzontescuola.it/entro-marzo-2018-decreti-reclutamento-insegnanti-scuola-secondaria-accesso-al-fit-regole-concorso-stipendio-tirocinanti/


martedì 26 settembre 2017 ore 20:57
giuliana gabrielli

Seminario nazionale
Scanno (AQ), 3-4-5 novembre 2017

La nuova valutazione
Cosa cambia nella scuola e in classe


martedì 26 settembre 2017 ore 20:53
giuliana gabrielli

Palermo, la scuola negata ai disabili: 402 alunni restano a casa. “Mancano trasporti e manca il personale assistente”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/24/palermo-la-scuola-negata-ai-disabili-402-alunni-restano-a-casa-mancano-trasporti-e-manca-il-personale-assistente/3872157/


martedì 26 settembre 2017 ore 20:52
giuliana gabrielli

Valutazione dirigenti scolastici: sulla compilazione del portfolio indebite pressioni

Il comunicato unitario dei responsabili nazionali dei dirigenti scolastici FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA e SNALS Confsal.

23/09/2017

http://www.flcgil.it/scuola/dirigenti/valutazione-dirigenti-scolastici-sulla-compilazione-del-portfolio-indebite-pressioni.flc


martedì 26 settembre 2017 ore 20:50
giuliana gabrielli

COBAS Scuola

 

Corte di Cassazione:
il singolo RSU ha il diritto di convocare l'Assemblea

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno riconosciuto con sentenza dello scorso giugno 2017 il diritto della singola RSU di convocare le assemblee nei luoghi di lavoro.

Con sentenza n. 13978/2017 del 6 giugno scorso, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno risolto il contrasto emerso in giurisprudenza sulla possibilità o meno di riconoscere il diritto di convocare l'assemblea sindacale di cui all'art. 20 dello Statuto dei Lavoratori, oltre che alle RSU come organo collegiale, anche ai singoli membri di tale organo.

La Corte afferma che non merita di essere condivisa quella tesi dottrinale secondo cui l'affermazione di legittimazioni concorrenti (sia delle RSU come organo collegiale sia di ogni sua componente sindacale) colliderebbe contro il principio democratico, necessariamente maggioritario, e ridurrebbe la RSU "ad una mera sommatoria di distinte rappresentanze".
Difatti, secondo le Sezioni Unite, il principio di maggioranza deve essere applicato nel momento in cui si delibera e non nel momento in cui si esercitano diritti che non implicano decisioni vincolanti nei confronti degli altri.
Pertanto, secondo le Sezioni Unite, il principio di maggioranza che governa le RSU non è incompatibile con il diritto di ciascun membro delle RSU di richiedere la convocazione dell'assemblea sindacale; diritto che - come sottolineato dalle Sezioni Unite - si desume sia dall'Accordo Interconfederale del 1993 sia da quello del 10 gennaio 2014 (che tuttavia non era applicabile "ratione temporis" alla controversia oggetto del giudizio di legittimità).

http://www.plusplus24diritto.ilsole24ore.com/…

Plus Plus 24 Diritto

Plus Plus 24 Diritto, la nuova banca dati de Il Sole 24 Ore che rivoluziona il modo di lavorare

plusplus24diritto.ilsole24ore.com


martedì 26 settembre 2017 ore 20:49
giuliana gabrielli

http://www.flcgil.it/universita/l-universita-la-cronaca-la-protesta.flc

L’Università, la cronaca, la protesta

Le indagini in corso non devono essere utilizzate per screditare l’Università o chi si mobilita.

26/09/2017

 


martedì 26 settembre 2017 ore 20:47
giuliana gabrielli

30 settembre manifestazioni in tutta Italia contro violenza su donne ‘Riprendiamoci la libertà!’

Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso invita tutte le donne a scendere nelle piazze italiane per le manifestazioni organizzate dalla Confederazione

26/09/2017

http://www.flcgil.it/attualita/30-settembre-manifestazioni-in-tutta-italia-contro-violenza-su-donne-riprendiamoci-la-liberta.flc


domenica 24 settembre 2017 ore 21:00
giuliana gabrielli

Sostegno: non un'ora di meno

4 OTTOBRE

· Organizzato da Anief Frosinone

L’Anief Frosinone è lieta di invitarLa all’incontro informativo sulla campagna da anni promossa dal nostro sindacato “Sostegno: non un' ora di meno!” .
L'ANIEF, infatti, ha deciso di promuovere l'iniziativa “Sostegno: non un'ora di meno!” mettendo a disposizione delle famiglie che ne avessero bisogno la propria rete di legali per ottenere l'immediata attivazione, con ricorsi d’urgenza, di nuovi posti di sostegno in organico e il recupero delle ore negate agli alunni con disabilità grave, riconosciuta ai sensi dell'art. 3, comma 3 della Legge 104/92.
Certi di poter contare sulla Sua partecipazione, comunichiamo che la riunione - presieduta dal Presidente Regionale Anief Lazio Prof. Orazio De Giulii e dall’Avv Dolores Broccoli si terrà presso la sede UICI di Frosinone situata in via Marco Tullio Cicerone 120, il 4 ottobre alle ore 16.00.
Si richiede conferma dell’adesione all’evento inviando un'email al seguente indirizzo: frosinone@anief.net oppure tel. 3371165499L’Anief Frosinone è lieta di invitarLa all’incontro informativo sulla campagna da anni promossa dal nostro sindacato “Sostegno: non un' ora di meno!” .
L'ANIEF, infatti, ha deciso di promuovere l'iniziativa “Sostegno: non un'ora di meno!” mettendo a disposizione delle famiglie che ne avessero bisogno la propria rete di legali per ottenere l'immediata attivazione, con ricorsi d’urgenza, di nuovi posti di sostegno in organico e il recupero delle ore negate agli alunni con disabilità grave, riconosciuta ai sensi dell'art. 3, comma 3 della Legge 104/92.
Certi di poter contare sulla Sua partecipazione, comunichiamo che la riunione - presieduta dal Presidente Regionale Anief Lazio Prof. Orazio De Giulii e dall’Avv Dolores Broccoli si terrà presso la sede UICI di Frosinone situata in via Marco Tullio Cicerone 120, il 4 ottobre alle ore 16.00.
Si richiede conferma dell’adesione all’evento inviando un'email al seguente indirizzo: frosinone@anief.net oppure tel. 3371165499


venerdì 22 settembre 2017 ore 20:32
giuliana gabrielli

Diretta a Presidente Della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (Presidente Della Repubblica Italiana) ed a(d) 3 altri

SOS LICEI MUSICALI: SALVIAMO LE ORE DI STRUMENTO

Salviamo le ore di strumento - SOS licei musicali

https://www.change.org/p/valeria-fedeli-sos-licei-musicali-salviamo-le-ore-di-strumento?recruiter=66571719&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition&utm_term=share_petition


venerdì 22 settembre 2017 ore 20:31
giuliana gabrielli

RACCONTALO A CQ24

Torino guida la rivolta contro i tagli di ore al Musicale

http://torino.cq24.it/1.56628/cronaca/piemonte-torino/3653/torino-guida-la-rivolta-contro-i-tagli-di-ore-al-musicale


venerdì 22 settembre 2017 ore 20:30
giuliana gabrielli

Permesso per motivi familiari o personali: il Dirigente Scolastico non può negarlo. L’autocertificazione

ORIZZONTESCUOLA

http://www.orizzontescuola.it/permesso-motivi-familiari-personali-dirigente-scolastico-non-puo-negarlo-lautocertificazione/


giovedì 21 settembre 2017 ore 17:40
giuliana gabrielli

Quali sono i titoli di studio richiesti per accedere ai futuri concorsi e al FIT per i docenti della scuola secondaria

Pubblichiamo la seconda scheda illustrativa sul nuovo sistema di formazione inziale e reclutamento.

http://www.flcgil.it/scuola/precari/quali-sono-i-titoli-di-studio-richiesti-per-accedere-ai-futuri-concorsi-e-la-fit-per-i-docenti-della-scuola-secondaria.flc


mercoledì 20 settembre 2017 ore 22:40
giuliana gabrielli

http://www.orizzontescuola.it/messa-disposizione-momento-giusto-4/

 

Messa a disposizione, questo è il momento giusto


mercoledì 20 settembre 2017 ore 22:39
giuliana gabrielli

http://www.flcgil.it/speciali/reclutamento-dei-docenti-della-scuola-secondaria.flc

Reclutamento dei docenti della scuola secondaria

La formazione iniziale e il tirocinio (FIT), i concorsi ordinari e riservati.

18/09/2017


mercoledì 20 settembre 2017 ore 22:37
giuliana gabrielli

Vaccini: i docenti possono dichiarare di non ricordare nulla

Reginaldo Palermo Lunedì, 18 Settembre 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

L'obbligo di vaccinazione continua ad essere un argomento di discussione nei social, nelle scuole e anche negli organi collegiali.


Una delle questioni più delicate è certamente quella che riguarda la dichiarazione che devono sottoscrivere gli stessi insegnanti. Sul tema siamo già intervenuti, ma forse è opportuno ritornarci.
Sul punto la legge contiene una disposizione chiara, scritta nell'articolo 3-bis del decreto legge 73 così come è stato modificato dalla legge di conversione: “Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, gli operatori scolastici, sanitari e socio-sanitari presentano agli istituti scolastici e alle aziende sanitarie nei quali prestano servizio una dichiarazione, resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, comprovante la propria situazione vaccinale”.
Proprio per questo motivo già in questi giorni i docenti e il personale Ata di tutta Italia sono stati invitati a sottoscrivere una dichiarazione che attesti la propria posizione vaccinale.
Per ogni singola patologia è necessario indicare se si è stati vaccinati, ma è anche possibile barrare la casella che dice "non ricordo".
Molti docenti si chiedono che cosa potrà succedere nel caso in cui si dichiari di non ricordare.
Sulla questione sia la legge sia la circolare applicativa non prevedono assolutamente nessuna conseguenza, quindi è del tutto evidente che non ci potrà essere nessuna conseguenza.
Quindi, anzichè firmare dichiarazioni dubbie o imprecise o ancor peggio false, è consigliabile barrare la casella del "non ricordo".
Qualche lettore ci segnala di aver consegnato alla propria scuola il proprio certificato di vaccinazioni, o spontaneamente o su richiesta della scuola stessa.
E' bene precisare che nessuna norma di legge prevede questa procedura che peraltro comporta anche alcuni rischi di non poco conto dal momento che tali documenti contengono evidenti dati sensibili. E  - come abbiamo già più volte segnalato - non esiste al momento attuale nessun regolamento ministeriale che fornisca istruzioni in merito.
In conclusione: per evitare qualsivoglia rischio i docenti potranno tranquillamente dichiarare di non ricordare e il personale amministrativo che opera nelle segreterie farebbe bene a non "maneggiare" documenti e certificati che contengono dati sensibili


mercoledì 20 settembre 2017 ore 22:35
giuliana gabrielli

SUPPLENZE TERZA FASCIA ATA:
Guida completa alla presentazione delle domande.

http://www.notiziedellascuola.it/catalogo/riviste/notizie-della-scuola/a.s.-2017-2018/2648


lunedì 18 settembre 2017 ore 15:26
giuliana gabrielli

SET 20

Assemblea Pubblica Non Una Di Meno - Roma

https://www.facebook.com/events/1929413033982100/?acontext=%7B%22ref%22%3A%2222%22%2C%22feed_story_type%22%3A%2222%22%2C%22action_history%22%3A%22null%22%7D&pnref=story


lunedì 18 settembre 2017 ore 15:25
giuliana gabrielli

Messa a disposizione, questo è il momento giusto

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

http://www.orizzontescuola.it/messa-disposizione-momento-giusto-4/


domenica 17 settembre 2017 ore 21:42
giuliana gabrielli

Gilda insegnanti Acerra

AVVISO: E' consigliabile non compilare e sottoscrivere, per il momento,
il modulo di autocertificazione vaccinale del personale scolastico ( la
scadenza per la compilazione è 5 novembre quindi c'è tempo) perché il
modulo presenta varie anomalie che abbiamo già segnalato. In primo luogo,
nelle ultime righe del modulo si afferma che il lavoratore sottoscrive un
modulo con il quale si impegna ad ottemperare agli adempimenti previsti
dal decreto-legge 7 luglio 2017 n. 73 E non agli adempimenti previsti
dalla legge 31 luglio 2017,n.119. Il decreto 7 luglio prevedeva
l'obbligo vaccinale anche per il personale scolastico. Nella legge del
31 luglio 2017, l'obbligo vaccinale per il personale scolastico e
sanitario è decaduto. Quindi è strano e sospetto che il modulo che ci
vogliono far firmare faccia riferimento al decreto e non alla legge! Poco
chiara è anche la presenza della casella del - non ricordo- perché ,per
adempiere alla legge del 31 luglio , il lavoratore deve comprovare il
proprio stato vaccinale e non credo che basti un - non ricordo-...potrebbe
essere la classica zappa che ci tiriamo sui piedi!quindi è meglio
attendere delucidazioni da parte del Miur prima di sottoscrivere il modulo.


domenica 17 settembre 2017 ore 21:18
giuliana gabrielli

Formazione iniziale dei docenti di musica - Proposta DDM-GO


domenica 17 settembre 2017 ore 21:15
giuliana gabrielli

Percorsi formativi e modalitá organizzative per il conseguimento dei 24 crediti previsti dal Dlgls 59 del 13 aprile 2017 per l’accesso ai futuri concorsi del percorso FIT.
Nota del DDM-GO (Docenti di Didattca della Musica - GruppoOperativo) in merito al D.M. 616 del 10.8.2017

http://afamdidamus.altervista.org/nota-del-ddm-go-in-merito-al-dm-616-24-crediti/


domenica 17 settembre 2017 ore 21:13
giuliana gabrielli

COBAS
Comitati di Base della Scuola

Comunicato-stampa
16 settembre 2017

A PROPOSITO DI VACCINI
E DI SCUOLA

Il disagio che si sta creando sulla questione vaccini era facilmente prevedibile.
Due settori pubblici ampiamente sotto-dimensionati dai tagli pesantissimi degli ultimi anni (ASL e Scuole) vengono investiti di ulteriori nuove incombenze.
Le segreterie scolastiche, ridotte ai minimi termini per il personale e addirittura impossibilitate dalla legge a nominare supplenti, non sono in grado di smaltire ulteriore lavoro burocratico; e anche i presidi cominciano a dare forti segnali di insofferenza rispetto alle sempre maggiori incombenze a cui la legge via via li chiama, fino alle attuali responsabilità di sicurezza sanitaria (dal prossimo anno la composizione delle classi dovrà tenere conto anche della situazione vaccinale dei singoli studenti).
Ma soprattutto ci appaiono gravissime sia la preclusione dell'iscrizione alla scuola dell'infanzia ai bambini e alle bambine "non ottemperanti", sia la grottesca “sanatoria” per coloro che, pagando una multa di 500 euro, verrebbero esentati dalle vaccinazioni (miracoli italiani: pagata la multa, finisce il rischio di contagio), sia la stolida richiesta di autocertificazione avanzata ai soli operatori della scuola (docenti e ATA), come se fossero le uniche figure pubbliche che i ragazzi incontrano e frequentano. Autocertificazione che prevede la inopinata opzione "NON RICORDO" tra le risposte ammissibili...
Quando persino tutti gli operatori della scuola ad un passo dalla pensione RICORDANO forse solo quelle anti-polio e anti-vaiolo (alcune delle attuali vaccinazioni imposte allora non esistevano), oltre al fatto di essere immunizzati avendo avuto da piccoli le malattie esantematiche di cui ora si chiede l'obbligo vaccinale!
E' possibile che solo i lavoratori della Scuola debbano avere questa incombenza, mentre tutti gli altri, anche quelli che nel loro quotidiano lavoro entrano in contatto con gli stessi studenti, possono evitare di dare prova della loro "idoneità vaccinale" al lavoro?
E gli alunni/e che si vorrebbe escludere dalla scuola qualora non facessero i vaccini, non frequenterebbero poi cinema, palestre, piscine, campi sportivi, treni, ristoranti, locali pubblici?
Dov'è la presunta razionalità scientifica cui tanto ci si appella?
Non è questione di entrare nel merito a livello sanitario, ma di valutare la violenza istituzionale con cui il Governo, il Parlamento, l'Amministrazione hanno deciso di operare, senza nessun pericolo evidente o imminente. Non sosteniamo affatto che tutte le vaccinazioni siano inutili, né che lo Stato non abbia, laddove sussistono le debite motivazioni, la possibilità e anzi il dovere di prevedere un obbligo di massa atto a salvaguardare la salute pubblica.
Questo in caso di epidemie in atto o di nuove malattie, che malauguratamente dovessero diffondersi per effetto della velocizzazione degli scambi, come avvenne cinquecento anni fa quando con raffreddore, morbillo, varicella noi europei sterminammo milioni di nativi americani privi di difese immunitarie.
Ma allora i vaccini non c'erano...
Ora non ci sono evidenti epidemie in atto, e anzi l’unica “epidemia” sulla quale i mass media avevano già svolto una campagna martellante (la meningite), è stata prima inserita tra i vaccini obbligatori e poi cancellata.
E ancora: in un paese come l’Italia nel quale la corruzione è endemica e ha raggiunto ormai proporzioni enormi, come possono i cittadini non temere che il ceto politico non sia succube degli interessi delle case farmaceutiche?
Non si tratta dunque di prendere posizione contro i vaccini tout court.
Si tratta di esprimere contrarietà all’attuale provvedimento che anziché seguire una politica di informazione e persuasione, ha scelto una minacciosa via impositiva e repressiva. Diciamo NO ad un obbligo vaccinale imposto d’imperio, senza aver fornito esaurienti e convincenti spiegazioni sulla sua reale necessità e con minacce e punizioni e negazioni del diritto all’istruzione nei confronti di chi non ottempera;
NO alla assurda autocertificazione degli operatori della scuola, e chiediamo il ritiro immediato della circolare MIUR del 16 agosto 2017;
NO all'esclusione dalla scuola dell'infanzia delle bambine e dei bambini che non hanno “ottemperato”;
NO alla trasformazione delle scuole in organo di indagine per la individuazione degli inadempienti.

Esecutivo nazionale COBAS - Comitati di Base della Scuola

 


domenica 17 settembre 2017 ore 21:11
giuliana gabrielli

https://www.facebook.com/CGIL-Confederazione-Generale-Italiana-del-Lavoro-92505448987/?hc_ref=ARQfRd3L55ffrg648BCIAk8AkQ_FE4cT5YHmz4vyLj1bkEJ_gMi6hG2JbQgIFTK0ml8&pnref=story


domenica 17 settembre 2017 ore 21:07
giuliana gabrielli

Docenti Resistenti

 

L' Unicobas fa quel che dice (ma gli altri?)


LICEO BREVE: IL NO DEL LICEO MAMIANI

Oggi, 12 settembre 2017, il Collegio dei Docenti dello storico Liceo “Terenzio Mamiani” di Roma ha bocciato all’unanimità la sperimentazione del “Liceo quadriennale” per l’anno scolastico 2017/18. I Docenti hanno mostrato di aver ben compreso la vera finalità di questa bella trovata della Ministra Fedeli, fan dello Smartphone in classe e della scuola easy e friendly in versione supermarket, del tipo “paghi 4 e prendi 5”. Hanno capito che si tratta di un’ennesima controriforma-truffa, finalizzata (come tutte le altre) a ridurre il diritto allo studio spingendo gli studenti al lavoro precoce, rendendo il popolo italiano sempre più bue e tagliando ancora migliaia e migliaia di cattedre e di posti amministrativi e tecnici, così da far “risparmiare” allo Stato qualche altro bel miliardo da destinare a spese militari, banche, stadi, “grandi opere” e prebende varie. Un progetto che partì alla fine del 2012, quando il Governo Monti, non essendo riuscito a costringere i Docenti a ventiquattro ore di insegnamento frontale a parità di salario, decise di “risparmiare” gli agognati miliardi tagliando un anno alle Scuole Superiori. E pensare che questi “conti della serva” vengono spacciati per “progetto didattico”!
Però al “Mamiani” non c’è stato bisogno di discussione. La proposta (decisamente indecente) è stata rispedita al mittente con tutti gli onori del caso.
Il Liceo “Mamiani” è considerato persino dalla Fondazione Agnelli (che noi di Unicobas Scuola consideriamo nostra controparte) come uno dei migliori Licei d’Italia. Il che, se ce ne fosse bisogno, dimostra che la Scuola migliore è quella le cui fondamenta poggiano sulla libertà d’insegnamento (e di pensiero).
Roma, 12 settembre 2017
Alvaro Belardinelli (RSU Unicobas presso il Liceo 'Mamiani' di Roma)


venerdì 15 settembre 2017 ore 21:20
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto ATA: prepariamoci alla presentazione delle domande. Scheda sintetica

Le prime indicazioni per collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, cuochi, infermieri, guardarobieri e addetti all’azienda agraria.

http://www.flcgil.it/scuola/precari/graduatorie-di-istituto-ata-prepariamoci-alla-presentazione-delle-domande-scheda-sintetica.flc


venerdì 15 settembre 2017 ore 21:14
giuliana gabrielli

LA MUSICA CAMBIA LA SCUOLA
un film documentario di Maria Teresa de Vito

Home Luigi Berlinguer

http://www.metipictures.com/gallery_scuola?VID=1


giovedì 14 settembre 2017 ore 21:32
giuliana gabrielli

La Ds che nomina più di due collaboratori non può pagarli tutti

Lucio Ficara Mercoledì, 13 Settembre 2017

LA TECNICA DELLASCUOLA

Il contratto della scuola all'art.88 comma 2 lettera f) parla chiaro, il dirigente scolastico può retribuire solo due suoi collaboratori.

Il caso in specie ci viene segnalato da alcuni docenti di un liceo calabrese che, al Collegio docenti del 12 settembre 2017, sono stati informati dalla dirigente scolastica della nomina di una terza docente sua collaboratrice.

Nella segnalazione fatta alla nostra redazione ci viene chiesto se tale nomina, decisa dalla dirigente scolastica e non dal Collegio, sia legittima.

Possiamo dire che la suddetta nomina che porta i collaboratori della Ds a tre unità, è legittima, ma allo stesso tempo possiamo affermare che nella contrattazione d'Istituto non potrà essere retribuito il compenso per tutti e tre i docenti collaboratori della Ds, ma soltanto due di loro potranno ricevere un compenso per la loro collaborazione.

Infatti il su citato art.88 comma 2 lettera f) del CCNL scuola afferma che:”i compensi da corrispondere al personale docente ed educativo, non più di due unità, della cui collaborazione il dirigente scolastico intende avvalersi nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali. Tali compensi non sono cumulabili con il compenso per le funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa di cui all’art.33 del presente CCNL “.
 

In buona sostanza, come anche previsto dal d.lgs. 297/94, sono solo due i docenti incaricati di collaborare col direttore didattico o preside, e, come specificato dal su citato art.88 del contratto collettivo nazionale della scuola, i compensi da corrispondere, per questa collaborazione dirigenziale, sono rivolte a non più di due unità.

La Ds per gestire 40 classi raccolte in un'unica struttura non avrebbe bisogno di nominare tre collaboratori, tuttavia se uno dei tre docenti in questione volesse contribuire gratuitamente allo svolgimento di alcune deleghe dirigenziali lo può fare tranquillamente nella piena legittimità. L'illegittimità si presenterebbe nel caso in cui in contrattazione d'Istituto fosse violata l'applicazione dell'art.88 comma 2 lettera f) del CCNL.

Cosa diversa sono le collaborazioni dei responsabili di plesso che vengono proposti dal Ds e approvati dal Collegio dei docenti, tali collaborazioni, proprio in virtù dell'approvazione collegiale, possono entrare legittimamente in contrattazione ed essere retribuite regolarmente.

 


giovedì 14 settembre 2017 ore 21:31
giuliana gabrielli

Concorso docenti 2018, non abilitati con 3 anni di servizio: quale sarà il percorso?

Fabrizio De Angelis Mercoledì, 13 Settembre 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Abbiamo parlato del prossimo concorso del 2018, a proposito degli abilitati e le procedure a cui andranno incontro col nuovo sistema di reclutamento.

Leggendo però il decreto alla buona scuola, in redazione sono giunte diverse domande di chiarimento, specie fra i candidati sprovvisti di abilitazione, ma che hanno alle spalle diversi anni di servizio.


Per quanto riguarda la fase transitoria, infatti, bisogna dire che sarà bandito un concorso riservato ai non abilitati che abbiano però maturato almeno 3 anni di servizio, anche non continuativo, negli ultimi 8 anni.

Il concorso sarà composto da 2 prove, una scritta e una orale. In caso di esito positivo delle prove, tenendo conto però delle deroghe agli anni di frequenza e dei CFU, si accede al percorso FIT, frequentando il primo e il terzo anno dei 3 complessivi.

Nel corso dell’ultimo anno di FIT, al partecipante sarà assegnata una cattedra vacante e disponibile, con tutte le responsabilità connesse. Percepirà lo stipendio pari a quello di una supplenza annuale.

Al termine del terzo e ultimo anno del percorso FIT, si accede al ruolo, dove la scelta dell’ambito scolastico definitivo di assegnazione sarà effettuata dal partecipante in base all’ordine della graduatoria relativa ai punteggi conseguiti nell’esame finale.



Per quanto riguarda il requisito del servizio di 3 anni, tale è valido sia per quanto riguarda il servizio maturato nelle scuole statali, sia quello maturato negli istituti paritari, a meno di uno specifico contrordine futuro.

Inoltre, ogni aspirante potrà partecipare per tutte le classi di concorso in cui si è maturato almeno 1 anno di servizio ma solo in una sola regione.

Il bando di concorso dovrebbe uscire nel 2018, ma si attende per la fine di settembre il decreto che ne illustri i contenuti: “Il contenuto del bando, i termini e le modalità di presentazione delle istanze, di espletamento della prova orale e di valutazione della prova e dei titoli, i titoli valutabili, nonché la composizione della commissione di valutazione sono disciplinati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università’ e della ricerca, da adottare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto."

 


mercoledì 13 settembre 2017 ore 09:17
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2017/01/20/addio-al-docente-sostegno-arriva-maestro-musicala-regia-arte-tutte-le-scuole/

OGGISCUOLA


mercoledì 13 settembre 2017 ore 09:15
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2017/09/12/carta-del-docente-tra-48-ore-il-nuovo-bonus-ma-attenzione-alle-decurtazioni-obbligatorie/

OGGISCUOLA.IT


mercoledì 13 settembre 2017 ore 09:11
giuliana gabrielli

ALLE PROSSIME ELEZIONI RSU...


mercoledì 13 settembre 2017 ore 09:09
giuliana gabrielli

Recupero Gradone Stipendiale

http://www.anief.org/index.php?option=com_content&view=article&id=15539:recupero-gradone-stipendiale&catid=318:tutte-le-notizie&Itemid=1110

 


mercoledì 13 settembre 2017 ore 09:06
giuliana gabrielli

Personale ATA: si va verso lo stato di agitazione

Logo FLC CGIL

Il comportamento del Ministero dell’Istruzione sulla questione del conferimento delle supplenze del personale ATA ha colmato la misura: la FLC CGIL va verso la proclamazione dello stato di agitazione del personale ATA.

I mancati chiarimenti del MIUR sulle supplenze ATA, infatti, sono destinati a creare disfunzioni nel servizio scolastico, lesione dei diritti dei lavoratori, violazione delle norme contrattuali.

Una misura di buon senso, sempre adottata dal MIUR negli anni passati e che la FLC CGIL ha riproposto, e cioè che in attesa delle nuove graduatorie potessero essere utilizzate quelle previgenti per coprire i posti disponibili con il termine della loro scadenza naturale, quest’anno non ha trovato posto nelle disposizioni del MIUR.

Da ciò il caos negli uffici periferici che si comportano in maniera difforme, da ciò le nomine improprie ed extracontrattuali "fino all’avente diritto" e non secondo la scadenza naturale, da ciò la mancata applicazione della clausola contrattuale che prevede il conferimento di supplenza per altro ruolo.

Un sistema intero che si blocca per l’imprevidenza e il presappochismo del MIUR.

Il personale ATA viene continuamente sottoposto ad una pressione insostenibile per gli errori del MIUR e caricato di oneri impropri; non si consente la sostituzione degli assenti nelle segreterie; non si bandiscono i concorsi per DSGA ordinario e riservato; con l’attuale organico non si riesce nemmeno a garantire la sicurezza e l’agibilità delle scuole. Per tutti questi motivi, la FLC CGIL annuncia che, in mancanza di chiarimenti e di soluzioni a tutte le altre emergenze ATA da parte del MIUR che restituiscano certezza e serenità alle scuole e al personale, proclamerà lo stato di agitazione di tutto il personale ATA. Sarà il primo passo di una mobilitazione che non si fermerà fino a quando non arriveranno risposte concrete. 

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


martedì 12 settembre 2017 ore 21:24
giuliana gabrielli

Anno scolastico al via, il fallimento della chiamata diretta dei docenti: il 50% dei presidi rinuncia. I casi di abusi segnalati

IlFattoQuotidiano.it / Scuola

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/12/anno-scolastico-al-via-il-fallimento-della-chiamata-diretta-dei-docenti-il-50-dei-presidi-rinuncia-i-casi-di-abusi-segnalati/3845730/


martedì 12 settembre 2017 ore 21:21
giuliana gabrielli

La Flc Cgil Ferrara ha già proclamato lo stato d'agitazione: basta alle politiche fatte di estenuanti supplenze e camuffata da "buona scuola". La scuola pubblica va sostenuta e non precarizzata!
#nonsiamofantasmi
??????????????
FLC CGIL Nazionale FLC CGIL Emilia Romagna Cgil Emilia Romagna Fillea Cgil Ferrara Filcams Cgil Ferrara Filctem Cgil Ferrara Flai-cgil Ferrara Funzione Pubblica Cgil Ferrara Spi Cgil Ferrara Ferrara - Il Resto del Carlino


lunedì 11 settembre 2017 ore 21:27
giuliana gabrielli

Il blocco dei contratti ha scippato ai docenti 12mila euro a testa in 7 anni

Andrea Carlino Sabato, 09 Settembre 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Il mancato rinnovo dell'accordo nazionale, il deficitario adeguamento all'andamento dei prezzi e l'inefficacia dell'indennità di vacanza contrattuale sono gli autori del salasso ai docenti.

Su Il Fatto Quotidiano c'è ampio spazio per la denuncia della Flc-Cgil del Piemonte sul blocco dei contratti per i docenti, di cui La Tecnica della Scuola aveva dato notizia in anteprima.

La perdita salariale supera, dunque, i 12mila euro negli ultimi sette anni. Tutto nel solco di decreti e riforme, ultima la Buona Scuola del governo Renzi.

 

DOCENTI - Sono i meno pagati d'Europa con una perdita retributiva tra il 2010 e il 2017 consistente. Si va dai 16mila per quelle della scuola matera ai 18mila per quelli delle scuole medie fino ai 19mila per quelli delle superiori. Il calcolo include anche i collaboratori scolastici, personale Ata e i dirigenti.

 

A peggiorare la situazione anche la riduzione del FIS (Fondo Istituzione Scolasticia) cioè quello strumento di retribuzione accessoria collegata all'ampliamento dell'offerta formativa.

BLOCCO DEI CONTRATTI - Serve pertanto un adeguamento salariale con un rinnovo dei contratti che manca dal 2009. I sindacati chiedono 200 milioni di bonus premiale ceduti alla contrattazione di istituto e che i 500 euro del bonus siano disciplinati dal contratto. Ma non sarà facile, come abbiamo fatto osservare.

 


lunedì 11 settembre 2017 ore 21:17
giuliana gabrielli

Record alunni disabili: 234mila, ma un terzo dei 140mila docenti di sostegno sono supplenti

Alessandro Giuliani Lunedì, 11 Settembre 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

Con il nuovo anno scolastico, salgono ad oltre 234mila gli alunni con il sostegno.

Lo ha ufficializzato il Miur, rendendo pubblico il numero ufficiale, assieme a quello assoluto degli iscritti anticipati dalla Tecnica della Scuola il 1° settembre scorso.

Anche nel 2017, si conferma dunque l’incremento annuo del 4-5% di alunni con disabilità (in larga parte intellettiva), con una larga fetta di alunni “certificati” costituita da giovani stranieri (circa il 20%).

Per rendersi conto dell’incremento esponenziale, basta ricordare che nell’a.s. 2000/01 gli iscritti con disabilità erano 126.994.

Nel 2009/10 erano già diventati 184.245 gli studenti disabili: nelle scuole statali, per seguirli nel corso della didattica c’erano 96.089 docenti di sostegno. Inevitabilmente, infatti, nello stesso periodo (tra il 2000 e il 2010) è cresciuta anche l’incidenza dei posti di insegnanti a loro dedicati, passando dall’8 all’11,2%.

Oggi si annoverano oltre 100mila docenti di didattica “speciale” in organico di diritto e almeno 40mila in organico di fatto, con posti da assegnare in deroga.

 

 

Questo significa che un posto di sostegno su tre continua ad andare a supplenza. E non ci sembra proprio un dato di cui andare fieri.

Pure l’incidenza degli alunni con disabilità sul totale degli alunni è cresciuta sensibilmente, passando dall’1,6% del 2000/2001 al 2,4% del 2009/2010. 

Tornando agli alunni, se l’incremento dovesse continuare su questo trend, entro un paio d’anni il numero di alunni iscritti con disabilità certificata avrà raddoppiato la quota del 2000.

Un’ultima considerazione riguarda le presenze regionali maggiori, oggi, degli alunni con sostegno: quasi 37.500 frequentano le scuole della Lombardia, 26.234 della Campania, 25.290 della Sicilia, oltre 24mila del Lazio.

Se, invece, nel computo si inseriscono anche gli alunni con problemi di apprendimento di minore entità (Dsa, sindromi o patologie varie), il numero supera, nemmeno di poco, il milione di alunni. Ma questi alunni non necessitano del docente di sostegno.

 

Alunni, classi, alunni con disabilità per regione e scuole statali A.S.2017/2018 (FONTE MIUR)
Regione Totale
Alunni Classi Alunni con disabilità
       
Piemonte 536.354 25.466 14.423
Lombardia 1.191.799 54.537 37.493
Veneto 599.110 28.308 16.265
Friuli Venezia Giulia 145.505 7.405 3.515
Liguria 173.238 8.094 5.835
Emilia Romagna 548.643 24.781 16.537
Toscana 482.172 22.220 13.647
Umbria 118.529 5.774 3.780
Marche 213.146 10.018 6.665
Lazio 736.284 34.389 24.086
Abruzzo 174.881 8.637 6.386
Molise 38.995 2.071 1.061
Campania 895.095 44.587 26.234
Puglia 596.959 27.990 17.368
Basilicata 79.597 4.194 1.854
Calabria 279.798 14.869 7.394
Sicilia 742.297 36.484 25.290
Sardegna 205.447 10.873 6.825
Italia 7.757.849 370.697 234.658

lunedì 11 settembre 2017 ore 12:03
giuliana gabrielli

Supplenze personale ATA: la FLC CGIL dice basta. Si va verso lo stato di agitazione

Comunicato stampa di Francesco Sinopoli, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

11/09/2017

Il comportamento del MIUR sulla questione del conferimento delle supplenze del personale ATA ha colmato la misura: la FLC CGIL va verso la proclamazione dello stato di agitazione del personale ATA.

I mancati chiarimenti del MIUR sulle supplenze ATA, infatti, sono destinati a creare disfunzioni nel servizio scolastico, lesione dei diritti dei lavoratori, violazione delle norme contrattuali.

Una misura di buon senso, sempre adottata dal MIUR negli anni passati e che la FLC CGIL ha riproposto, e cioè che in attesa delle nuove graduatorie potessero essere utilizzate quelle previgenti per coprire i posti disponibili con il termine della loro scadenza naturale, quest’anno non ha trovato posto nelle disposizioni del MIUR.

Da ciò il caos negli uffici periferici che si comportano in maniera difforme, da ciò le nomine improprie ed extracontrattuali "fino all’avente diritto" e non secondo la scadenza naturale, da ciò la mancata applicazione della clausola contrattuale che prevede il conferimento di supplenza per altro ruolo.

Un sistema intero che si blocca per l’imprevidenza e il presappochismo del MIUR.

Per questo, considerato che il personale ATA viene continuamente sottoposto ad una pressione insostenibile per gli errori del MIUR e caricato di oneri impropri, che non si consente la sostituzione degli assenti nelle segreterie, che non si bandiscono i concorsi per DSGA ordinario e riservato, che con l’attuale organico non si riesce nemmeno a garantire la sicurezza e l’agibilità delle scuole, la FLC CGIL annuncia che, in mancanza dei necessari chiarimenti del caso e di soluzioni a tutte le altre emergenze ATA da parte del MIUR che restituiscano certezza e serenità alle scuole e al personale, proclamerà lo stato di agitazione di tutto il personale ATA a livello nazionale, primo passo di una mobilitazione che non si fermerà fino a quando non arriveranno risposte concrete

 


lunedì 11 settembre 2017 ore 12:01
giuliana gabrielli

Fase transitoria. Procedura per abilitati, entro fine settembre decreto per contenuti bando e valutazione prova e titoli

di Nino Sabella

ORIZZONTESCUOLA

Il decreto legislativo n. 59/2017, attuativo della legge 107/2015 e recante norme sul nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti della scuola secondaria di I e II grado, prevede una fase transitoria (come  riferito in diversi nostri articoli) che condurrà al ruolo i docenti della GaE, delle GM 2016, i docenti abilitati e quelli non abilitati con almeno 3 anni di servizio. 

Per quanto riguarda i docenti abilitati, è prevista una procedura concorsuale per soli titoli e una prova orale non selettiva di natura didattico-metodologica (che peserà per il 40% rispetto ai titoli).

I docenti interessati verranno inseriti a domanda in una graduatoria di merito regionale ad esaurimento, dalla quale saranno poi ammessi, per scorrimento, ad un percorso di un solo anno corrispondente al terzo del percorso FIT, superato il quale potranno accedere al ruolo. L’Ammissione al predetto percorso comporta la cancellazione da tutte le graduatorie di merito, ad esaurimento e di istituto in cui si è inclusi.

Per quanto riguarda il contenuto del bando, i termini e le modalità di presentazione delle domande, di espletamento della prova orale e di valutazione della prova e dei titoli, i titoli valutabili e la composizione della commissione di valutazione, essi saranno disciplinati con decreto del MIUR da adottare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto 59/2017, come previsto dall’articolo 17 comma 6 dello stesso:

Il contenuto del bando, i termini e le modalita’ di presentazione delle istanze, di espletamento della prova orale e di valutazione della prova e dei titoli, i titoli valutabili, nonche’ la composizione della commissione di valutazione sono disciplinati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università’ e della ricerca, da adottare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

Considerato che il DM 59/2017 è entrato in vigore il 31 maggio 2017, per fine settembre si dovrà provvedere ad adottare il decreto disciplinante i summenzionati aspetti (contenuti, valutazione prova, titoli…).


domenica 10 settembre 2017 ore 16:42
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2017/09/09/il-bimbo-non-arriva-a-scuola-le-insegnanti-devono-chiamare-i-genitori/


sabato 9 settembre 2017 ore 21:19
giuliana gabrielli


 


sabato 9 settembre 2017 ore 20:39
giuliana gabrielli

Vi invitiamo a partecipare all’assemblea che si terrà domenica 17 settembre dalle ore10 alle 18 a Roma presso via Galilei 53 (metro A, fermata Manzoni).

Lavoratori Autoconvocati della Scuola, LIP Roma e Lazio, Manifesto dei 500, Osservatorio Diritti Scuola, Partigiani della Scuola Pubblica

Per adesioni: autoconvocati.scuola@gmail.com

Per maggiori informazioni: http://autoconvocatiscuola.altervista.org/

Per contattati: Francesco 3398240024 / Marco 3464994910


sabato 9 settembre 2017 ore 20:38
giuliana gabrielli

Rinnovo del contratto: organizziamoci per non accettare mediazioni a ribasso

Lavoratori Autoconvocati della Scuola, LIP Roma e Lazio, Manifesto dei 500, Osservatorio Diritti Scuola, Partigiani della Scuola Pubblica

E' dal 2008 che il contratto per il personale della scuola è bloccato, ed in questi ultimi anni, a causa di una tendenza a riformare perennemente in chiave peggiorativa il sistema scolastico, il carico di lavoro per il personale della scuola (docenti ed ATA) è aumentato significativamente; gli ultimi Governi che si sono succeduti non hanno mai ascoltato il punto di vista di chi nella scuola lavora tutti i giorni, salvo poi ricordarsene nel momento delle elezioni, fingendo lacrime di coccodrillo per gli errori commessi. Il Governo Gentiloni, in perfetta continuità con quello Renzi, ridotto in uno stato di estrema difficoltà con l’approssimarsi delle elezioni, fa finta, attraverso i Ministri Fedeli e Madia, di poter chiudere il contratto del comparto scuola investendo dei fondi che poi il MEF sistematicamente non concede. Dalle indiscrezioni che sono uscite rispetto ad una trattativa che ha dei contorni di inquietante segretezza, pare che il Governo sia disposto a concedere 80 € lordi di aumenti mensili a condizione di collegare gli aumenti stessi a criteri di meritocrazia individuale che, come spesso accade nella scuola, non essendo facilmente misurabili, si riducono ad una meschina battaglia di tutti contro tutti per l'accaparramento della miseria. Non solo: tali aumenti potrebbero persino peggiorare il salario complessivo laddove non si provvedesse a evitare che, sommati con lo stipendio base, facciano scivolare nelle fasce di reddito che non hanno diritto ai famosi 80 € a suo tempo elargiti dal governo Renzi, con la beffa che questi ultimi non sono soggetti a tassazione, l’aumento in busta paga è lordo. Per di più, con l’accordo pre-referendum attraverso cui nel novembre 2016 si cercò di racimolare qualche sì in più verso la riforma costituzionale, si era almeno ottenuto il punto che la legislazione ordinaria non potesse peggiorare – come regolarmente avvenuto in questi anni – quanto stabilito dal contratto nazionale: ebbene, anche ciò sembra essere sparito.

Dal nostro punto di vista, non è possibile impostare una trattativa così importante con un Governo come quello Gentiloni nel segreto delle stanze di concertazione, senza un coinvolgimento attivo dei lavoratori della scuola e senza l'ipotesi di costruzione di un percorso conflittuale per rivendicare aumenti salariali adeguati al lavoro che svolgiamo e per evitare che il contratto scuola nella sua parte normativa si adegui alle modifiche operate con la legge 107.

Partiamo da noi, dai nostri bisogni, costruiamo in maniera autonoma una ipotesi di piattaforma contrattuale e su questa base apriamo un forte dibattito nelle scuole accompagnato da una mobilitazione del personale della scuola che riprenda le motivazioni ed il senso profondo della lotta per l’abrogazione della legge 107. Legge a cui contrapporre un’idea di scuola democratica, non classista, basata sui principi della Costituzione, che per alcuni di noi è rappresentata dalla LIP depositata in questi giorni in Cassazione.

Cominciamo con un’assemblea nazionale dei lavoratori della scuola, iscritti a tutti i sindacati e non iscritti, docenti e personale ATA, di ruolo e precari, elaborando una piattaforma ed un percorso di lotta che sia funzionale alle nostre esigenze.

Vi invitiamo a partecipare all’assemblea che si terrà domenica 17 settembre dalle ore10 alle 18 a Roma presso via Galilei 53 (metro A, fermata Manzoni).

Lavoratori Autoconvocati della Scuola, LIP Roma e Lazio, Manifesto dei 500, Osservatorio Diritti Scuola, Partigiani della Scuola Pubblica

Per adesioni: autoconvocati.scuola@gmail.com

Per maggiori informazioni: http://autoconvocatiscuola.altervista.org/

Per contattarci: Francesco 3398240024 / Marco 3464994910


venerdì 8 settembre 2017 ore 21:16
giuliana gabrielli

Claudia Pratelli (SI) Oggi Comitato LIP SCUOLA in Cassazione per depositare testo legge popolare. Un’ottima notizia

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Claudia Pratelli (Sinistra Italiana) – È stato depositato oggi il testo della Legge di iniziativa popolare “per la scuola della Costituzione” presso la Corte di Cassazione: un’ottima notizia.

Il mondo della scuola non è stato piegato dai disastri di questi anni, reagisce e prende parola.

Lo afferma la responsabile nazionale scuola di Sinistra Italiana, Claudia Pratelli.

Quella oggi depositata (e su cui saranno raccolte le firme dal prossimo gennaio) – prosegue Sinistra Italiana – è una proposta forte che richiama la scuola al suo mandato costituzionale e richiama il nostro Paese a investire sul proprio futuro e sulla giustizia sociale, sì perché la scuola della Costituzione è un presidio di lotta alle diseguaglianze e un luogo di educazione alla pace.

Questo testo, nato dalla partecipazione diretta di tantissimi attori del mondo della scuola, può diventare l’occasione per aprire una larga discussione pubblica in parlamento e tra i cittadini.

Il nostro Paese ha bisogno di tornare a discutere – conclude Pratelli – ha bisogno di riappropriarsi di un dibattito per costruire tutta un’altra scuola, non quella autoritaria e gerarchica prevista dalla legge 107. Ne abbiamo assoluto e urgente bisogno.


venerdì 8 settembre 2017 ore 21:10
giuliana gabrielli

Drammatici i dati sulle mense scolastiche: danno la misura reale di quanto sia in crisi la missione costituzionale della scuola. Da quella bisogna ripartire

Comunicato stampa di Francesco Sinopoli, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

07/09/2017

Come talvolta accade nel dibattito politico e pubblico, c'è qualche organizzazione che attraverso ricerche e denunce, ci riporta alla realtà, più o meno drammatica, delle condizioni in cui versano le persone in carne e ossa nel nostro paese e nelle nostre scuole. Quest'oggi è il caso della diffusione del meritevole Rapporto di Save The Children, "Non tutti a mensa 2017". Il Rapporto mette in luce due delle disuguaglianze più drammatiche e oscene del paese: quella che ha per protagonisti gli alunni delle scuole primarie, in modo orizzontale, nella stessa città o nello stesso comune, ad esempio; e quella che ritorna sempre più spesso tra le condizioni del Nord e quelle del Sud del Paese. Il Rapporto scrive che "Il quadro che emerge è allarmante: in 8 regioni italiane oltre il 50% degli alunni, più di 1 bambino su 2, non ha la possibilità di accedere al servizio mensa. La forbice tra Nord e Sud continua a essere ampia, con cinque regioni del Meridione che registrano il numero più alto di alunni che non usufruiscono della refezione scolastica: Sicilia (80%), Puglia (73%), Molise (69%), Campania (65%) e Calabria (63%). In quattro delle stesse regioni si osservano anche i maggiori tassi di dispersione scolastica d'Italia (Sicilia 23,5%, Campania 18,1%, Puglia 16,9%, Calabria 15,7%)". Ed ha perfettamente ragione Raffaela Milano quando sostiene che i dati relativi al diritto alla mensa non vanno banalizzati, anzi, sono la spia delle profonde ingiustizie sociali ancora presenti in tante scuole del paese, sulle quali occorre intervenire tempestivamente. La dottoressa Milano avverte un nesso indissolubile tra il diritto alla mensa, i bisogni di socializzazione, l'incremento della povertà minorile e dei tassi di abbandoni scolastici.

L'irruzione della realtà delle nostre scuole primarie, a partire dalla terribile sperequazione tra istituti, e tra Nord e Sud, dovrebbe consigliare i decisori politici ad affrontare con maggiore serietà la questione degli investimenti nell'istruzione pubblica. La situazione drammatica delle mense scolastiche in alcune aree del paese, con tutti i significati materiali e pedagogici che essa reca con sè, è un altro di quei paletti che dovrebbero convincere il Parlamento a investire, fin dalla prossima legge di Bilancio, nella scuola pubblica tutto ciò che in questi anni le è stato sottratto, per raggiungere quel livello medio europeo di investimenti pari al 5,5% del Prodotto interno lordo. Ovvero, rendere strutturale quell'aumento dell'1% (circa 16 miliardi di euro) del Pil che ancora manca al nostro sistema scolastico. Lo impone la Costituzione, lo impone la democrazia, lo impongono autentiche politiche di lotta alla povertà e alle disuguaglianze.

Come ampiamente dimostra il Rapporto di Save the Children, la scuola non può essere mai uno degli elementi di moltiplicazione delle disparità sociali, non può essere il contenitore del disagio sociale, né può essere una delle istituzioni che favorisce le discriminazioni tra chi può e chi non può permettersi un servizio mensa. Non è tollerabile, non è sopportabile, non è sostenibile per la nostra democrazia che alcune scuole utilizzino i tornelli, che umiliano gli alunni e le loro famiglie, che non possono fruire della mensa perché non sono riusciti a ricaricare la tessera. Il dibattito estivo con estemporanee proposte sulla scuola difronte a questi dati perde totalmente di senso, si deve ripartire dalla funzione costituzionale di questa fondamentale istituzione che per prima cosa non deve lasciare indietro nessuno, integrare, fare da argine alle disuguaglianze, educare alla cittadinanza e alla democrazia.

 


venerdì 8 settembre 2017 ore 21:04
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2017/09/08/registro-elettronico-giannini-miur-bisogna-aggiornarlo-tempistiche-ragionevoli/


giovedì 7 settembre 2017 ore 21:05
giuliana gabrielli

Supplenze: quali sono di competenza del dirigente? Il corretto uso delle Graduatorie d’Istituto. Le nostre FaQ

di Paolo Pizzo

ORIZZONTESCUOLA

http://www.orizzontescuola.it/guida/supplenze-quali-competenza-del-dirigente-corretto-uso-delle-graduatorie-distituto-le-nostre-faq/


giovedì 7 settembre 2017 ore 21:03
giuliana gabrielli

ITP in seconda fascia: Non tutti! Lettera

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Inviata da Giovanni Difilippo – Gent.issima Redazione Orizzonte Scuola,
Questa lettera per conoscenza, perché tutti hanno il diritto di sapere cosa sta realmente succedendo in questo periodo.

Finalmente nel mondo della scuola molti insegnati tecnico pratici, diplomati ITP sono riusciti, a far valere i propri diritti e quindi ad essere riconosciuti abilitati ed essere inseriti nella II fascia delle G.I. così da poter essere agevolati nel futuro loro inserimento.

Ovviamente, come spesso accade in questo paese, la legge e la tutela sono completamente assenti. Mi faccio portavoce anche di altri ragazzi che come me speravano e sperano tutt’ora di diventare ITP, ma per colpa del sistema contraddicente innescato nel mondo scolastico mettiamo le nostre aspirazione, il nostro futuro ed il nostro voler essere nelle mani di avvocati, e non attraverso ricorsi ordinari proposti da vari sindacati, ma attraverso un ricorso per ITP di Nuovo Ordinamento. Tutto questo perché qualche anno fa, il precedente ministro Gelmini, cambiava gli Istituiti Tecnici e Professionali. Il termine “cambiava” è molto pesante in quanto il solo cambiamento è quello della denominazione del titolo e forse, qualche altra piccola variazione logistica; e quindi il titolo come affermato da alcuni documenti anche a carattere giuridico è equipollente a quello di vecchio ordianmento, se non forse migliorato e più all’avanguardia. Ma per il MIUR forse no! o forse… chissà! in quanto decreti o altri documenti equivalenti che regolamentano questa vicenda sono assenti, se non una prima circolare del MIUR scaturita dalla sentenza 9234/2017 del Tar, dove si evince che tutti i titoli contenuti nell’allegato C del D.M. n. 39/1998 devono essere considerati abilitati.

I titoli DM 39/1998 risultano essere rilasciati fino all’anno 2014; ed ora quindi mi chiedo: è pur vero che è cambiato ordinamento, ma perché mai noi del DD.PP.RR marzo 2010 non dovremmo essere considerati abilitati, e quelli della classe accanto si, visto che nonostante la riforma abbiamo affrontato un percorso omologo e abbiamo affrontato lo stesso esame di stato e quindi abbiamo anche noi, analogamente alla tabella B (DD.PP.RR 15/03/2010), i “Requisiti di accesso alle classi di abilitazione” identici a quelle dell’allegato C del 98?

Importante dire anche che noi ci siamo trovati nel nuovo ordinamento da un giorno all’altro. Le scuole non era né informate né preparate. Il DD.PP.RR del 15 marzo 2010 è appunto stato firmato in tale data (e registrato alla corte dei conti l’1 giugno 2010), ma le iscrizioni alle superiori vengono effettuate verso GENNAIO / FEBBRAIO, quindi coloro che si sono iscritti nel 2010/2011, ma anche dopo (e che quindi si sono diplomati nel 2015/2016) hanno fatto l’iscrizione e visitato le scuole, magari anche frequentate per qualche anno, con il vecchio ordinamento, ma poi magicamente ritrovati con il nuovo ordinamento. Oltre a questo i primi due anni in tutti gli istituti tecnici e professionali sono molto simili proprio per garantire al terzo anno una migrazione verso l’indirizzo di maggiore preferenza (anche tra istituti diversi). Quindi il nuovo ordinamento è iniziato, per alcune scuole, nel 2010, ma per ben due anni non si avevano notizie certe sulle reali specializzazioni attivabili in tutte le ex scuole tecniche (infatti per molte materie ci siamo arrangiati su molti libri anche molto vecchi perché gli editori scolastici non erano preparati a questa disorganizzazione cronica scolastica). Addirittura ho amici di altre scuole che hanno il diploma compilato con un titolo di fantasia visto che la circolare con le istruzioni su come compilare nel modo giusto i titoli del nuovo ordinamento è uscita nel 2016 ! La follia. Quindi siamo sempre stati trattati come l’ultima ruota del carro e nonostante ciò e nonostante essere usciti da poco da scuola il nostro titolo rischia di non essere riconosciuto in favore di chi invece si è diplomato anche nel 1950 dove ha seguito corsi e approcci alla materia completamente differenti rispetto a come è ora l’istituto tecnico o professionale e per quanto si è evoluta la tecnica.. Siamo nel 2017, nel periodo dell’industrializzazione moderna, l’era dell’industry 4.0 ed il Miur forse esclude aspiranti ITP nati, vissuti e che hanno studiato in quest’era così tecnologica. Oggi sentiamo parlare di nuovi indirizzi per i tecnici diplomati nei professionali: Meccatronica, Manutenzione e Assistenza Tecnica, chi meglio di un ITP che ha toccato con mano e studiato da poco questa realtà così complessa ma alla base della vita lavorativa moderna?

Un piccolo spiraglio positivo c’è stato dato da un’ultima comunicazione MIUR di seguito riportata, in cui non si fa più riferimento all’allegato C del D.M. n.39/1998, ma semplicemente alla tabella B: un binomio tra allegato C e tabella B (DD.PP.RR 15/03/2010), ma chissà poi come si evolverà la questione, ma nel frattempo il nostro avvocato sta lavorando per rivendicare nostri diritti ed i nostri pensieri.

Graduatorie d’istituto del personale docente – inserimento in seconda fascia con riserva dei diplomati di tabella B

Si comunica che, facendo seguito alla sentenza del TAR Lazio N. 07056/2016 REG.RIC. del 28/02/2017, la funzione di Acquisizione-aggiornamento posizione è stata aggiornata per consentire l’inserimento con riserva in seconda fascia dei diplomati di tabella B che abbiano in corso un contenzioso per il riconoscimento dello status di abilitati.”


giovedì 7 settembre 2017 ore 21:00
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2017/09/07/una-prof-cari-genitori-se-la-scuola-e-alla-deriva-e-anche-colpa-vostra/


giovedì 7 settembre 2017 ore 20:59
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2017/09/07/supplenze-col-anno-inizia-balletto-dei-precari-cambiano/


martedì 5 settembre 2017 ore 22:12
giuliana gabrielli

Concorso docenti truccato: chiuse le indagini della Procura di Napoli. 20 indagati tra ds e prof

http://www.tecnicadellascuola.it/item/32590-concorso-docenti-truccato-chiuse-le-indagini-della-procura-di-napoli-20-indagati-tra-ds-e-prof.html


martedì 5 settembre 2017 ore 22:10
giuliana gabrielli

Visite fiscali anti-furbetti, anche più di una al giorno: il Consiglio di Stato dice sì

Alessandro Giuliani Martedì, 05 Settembre 2017

 La Tecnica della Scuola

Non ha avuto nulla da eccepire il Consiglio di Stato sulla parte del decreto che prevede una “stretta” sulle visite fiscali, da attuare nei confronti dei lavoratori malati.

Una delle novità, che andranno sotto la gestione del nuovo Polo unico Inps, attivo da inizio mese sia per i lavoratori privati sia pubblici, è la possibilità di adottare più controlli da parte dei medici fiscali per lo stesso episodio di malattia. Arrivando anche a svolgere più visite nella stessa giornata.

Si tratta di una modalità mai adottata sinora (in passato la prima visita faceva decadere altri controlli sino al termine dei giorni di malattia, confermati o prescritti dallo stesso medico fiscale), introdotto per scoraggiare i dipendenti “furbetti”, che si dichiarano malati a ridosso dei week end e che comunque tendono a sfuggire ai controlli.

Il Consiglio di Stato, invece, ha espresso alcune perplessità sul fronte della privacy: viaggiando le informazioni, infatti, via web, l’organismo istituzionale ha fatto richiesta di “massima attenzione”: pertanto, si legge nel parere espresso, le comunicazioni in materia dovranno avvenire "per il tramite di specifici canali telematici e con modalità, stabilite dall'Inps, idonee a garantire la riservatezza".

Ai magistrati non è poi sfuggito il fatto che il decreto non presenta parti relativa all’annunciata “armonizzazione tra i settori pubblico e privato”, relativamente alle ore e fasce di reperibilità. Ad oggi, infatti, c’è un sensibile squilibrio a livello quantitativo orario (9 per gli statali contro 4 di chi opera per il comparto privato) ed il “pericolo” sarebbe stato quello di ridurre il range dei dipendenti pubblici. Una eventualità che ha fatto, così, rimandare tutto.

 

 


lunedì 4 settembre 2017 ore 08:49
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2017/07/05/anno-scolastico-20172018-il-miur-pubblica-il-cronoprogramma-ufficiale-per-docenti/


domenica 3 settembre 2017 ore 20:18
giuliana gabrielli

Concorso dirigenti scolastici, a breve bando. Anief: tante categorie escluse, ricorsi in arrivo

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

http://www.orizzontescuola.it/concorso-dirigenti-scolastici-breve-bando-anief-tante-categorie-escluse-ricorsi-arrivo/


domenica 3 settembre 2017 ore 20:06
giuliana gabrielli

Concorso docenti 2018, come acquisire 24 CFU e come riconoscere quelli esistenti

Fabrizio De Angelis Domenica, 03 Settembre 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Come abbiamo scritto in precedenza, lo scorso 10 agosto il Miur ha diffuso il decreto in merito al nuovo reclutamento. 

Il ministero ha pubblicato, a distanza di quasi un mse, una tabella riassuntiva, in cui sono indicate chiaramente le modalità di acquisizione dei crediti e le indacazioni generali.
 

1) Il corretto conseguimento dei 24 crediti e il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti dal DM 616/2017 (con indicati insegnamenti, altre attività formative, SSD, voti e CFU/CFA) deve essere certificato da una istituzione universitaria o AFAM. La certificazione è necessaria aifini della partecipazione al Concorso docenti.


2) I CFU/CFA già conseguiti nel corso degli studi universitari o AFAM, in forma curriculare o aggiuntiva (corso di laurea triennale, specialistica, magistrale, master universitari o AFAM di primo e di secondo livello, dottorati di ricerca, scuole di specializzazione, corsi singoli), possono essere riconosciuti come validi dalle istituzioni universitarie o AFAM che rilasciano la certificazione di cui alla nota 1.


3) Si devono possedere almeno 6 CFU/CFA in almeno tre dei quattro ambiti disciplinari previsti dal DM 616/2017.


4) Per accedere al Concorso docenti è necessario il possesso sia dei 24 crediti formativi sia dei titoli di accesso alle Classi di Concorso previsti dai DM 259/2017, DPR 19/2016, DM 22/2005, DM 39/1998


5) I CFU/CFA utilizzati per l’accesso alle Classi di Concorso possono essere utilizzati anche per il raggiungimento dei 24 crediti formativi (salvo quanto previsto dalle note 1 e 2) e viceversa.

 LEGGI IL DECRETO MIUR (CLICCA QUI)

ALLEGATO OBIETTIVI FORMATIVI PER CFU (CLICCA QUI)

 


sabato 2 settembre 2017 ore 10:53
giuliana gabrielli

Graduatorie III fascia ATA, ecco decreto e modelli. Domande dal 30 settembre al 30 ottobre

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Il Miur, con la nota n. 37883 del 01/09/2017, ha trasmesso il decreto n. 640 del 30 agosto 2017, con cui è indetta la procedura di aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto ATA III fascia  per il triennio scolastico 2017-20.

Presentazione domande inserimento/aggiornamento

Le domande di aggiornamento/inserimento potranno essere presentate dal 30 settembre al 30 ottobre 2017, utilizzando i modelli cartacei che il Miur pubblicherà successivamente.

La presentazione delle domande avverrà, dunque, in modalità cartacea.

Questi i modelli da presentare:

  • modello D 1 per le domande di inserimento;
  • modello D 2 per le domande di conferma e aggiornamento.

Il modello D 1 va presentato da chi si iscrive in graduatoria per la prima volta.

Il modello D 2 va presentato dagli aspiranti già inclusi nelle graduatorie di circolo/istituto di terza fascia del precedente triennio, sia in caso di conferma (quindi se non si devono aggiornare titoli culturali e di servizio) sia in caso di aggiornamento (se sono stati conseguiti nuovi titoli culturali e/o di servizio).

La domanda va  inviata ad una scuola (la capofila) della provincia scelta, tramite raccomandata A/R o presentata a mano o mediante l’utilizzo della posta elettronica certificata.

Depennamento dalle graduatorie permanenti o ad esaurimento della provincia di attuale iscrizione

La procedura prevede, come nel triennio e bienni precedenti, la possibilità di chiedere il depennamento dalle graduatorie permanenti o ad esaurimento della provincia di attuale iscrizione. Cio per iscriversi nelle graduatorie di istituto di diversa provincia.

Il depennamento avrà efficacia dalla data di pubblicazione delle graduatorie definitive (di terza fascia).

Modalità e termini di presentazione della domanda di depennamento e di inserimento nelle nuova provincia sono i medesimi di quelli sopra riportati.

Scelta della sedi

La scelta delle sedi avverrà telematicamente, tramite il portale Istanze Online, secondo la tempistica che sarà comunicata successivamente.

Per la registrazione su Istanze Online clicca qui.

nota

decreto


sabato 2 settembre 2017 ore 10:52
giuliana gabrielli

VISITA MEDICA FISCALE

http://www.oggiscuola.com/web/2017/09/01/visita-medica-di-controllo-disposta-dallinps-linsegnante-dovra-andare-in-ambulatorio/

http://www.oggiscuola.com/web/2017/09/01/visita-medica-di-controllo-disposta-dallinps-linsegnante-dovra-andare-in-ambulatorio/


sabato 2 settembre 2017 ore 10:50
giuliana gabrielli

La nostra guida per i supplenti della scuola dalle graduatorie provinciali

I riferimenti normativi, gli adempimenti e le informazioni utili per il personale precario. A breve la guida per le supplenze dalle graduatorie di istituto.

01/09/2017

Vai agli allegati

Contenuti Correlati

Abbiamo realizzato un opuscolo informativo per i docenti gli educatori e gli ATA (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, cuochi, guardarobieri e infermieri) che sono inclusi nelle graduatorie provinciali e sono interessati alla stipula dei contratti a tempo determinato annuali o fino al termine delle attività didattiche.

Si tratta di una guida per districarsi nelle maglie della burocrazia, conoscendo i propri diritti, gli adempimenti necessari e tutte le altre informazioni utili per affrontare al meglio le operazioni di nomina a livello provinciale. Vedi anche la guida per docenti e ATA neo-assunti in ruolo.

Nei prossimi giorni pubblicheremo anche alcune indicazioni utili per le supplenze conferite dalle graduatorie di istituto, intanto rimandiamo alla annuale circolare sulle supplenze.

opuscolo flc cgil per docenti educatori e ata supplenti della scuola a s 2017 2018

http://www.flcgil.it/scuola/precari/la-nostra-guida-per-i-supplenti-della-scuola-dalle-graduatorie-provinciali.flc


giovedì 31 agosto 2017 ore 16:07
giuliana gabrielli

AUGURI


giovedì 31 agosto 2017 ore 16:04
giuliana gabrielli

DOMANI, 1 SETTEMBRE


giovedì 31 agosto 2017 ore 15:50
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2017/08/29/doppio-lavoro-dellinsegnante-le-attivita-consentite-anche-senza-autorizzazione-del-ds/


giovedì 31 agosto 2017 ore 15:49
giuliana gabrielli

Riforma valutazione, cosa cambia: modifiche al PTOF, comportamento, giudizi, bocciature e molto altro. La guida gratuita

di Katjuscia Pitino

ORIZZONTESCUOLA

http://www.orizzontescuola.it/guida/riforma-valutazione-cosa-cambia-modifiche-al-ptof-comportamento-giudizi-bocciature-altro-la-guida-gratuita/


giovedì 31 agosto 2017 ore 15:47
giuliana gabrielli

CONFERIMENTO SUPPLENZE a.s. 2017/2018

http://www.orizzontescuola.it/wp-content/uploads/2017/08/supplenze.pdf


mercoledì 30 agosto 2017 ore 18:37
giuliana gabrielli

BANDO PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE 2017.

Intanto è possibile verificare  i requisiti di accesso

Come si diventa Ausiliari, Tecnici e Amministrativi (ATA) nella scuola

Indicazioni e documentazione per intraprendere la professione ATA.

15/02/2017

FLCGIL

http://www.flcgil.it/scuola/precari/come-si-diventa-ausiliari-tecnici-e-amministrativi-ata-nella-scuola.flc


mercoledì 30 agosto 2017 ore 18:32
giuliana gabrielli

AFAM: istituiti nuovi settori artistico disciplinari nei Conservatori e ridefiniti quelli dell’ambito coreutico

Emanati due decreti ministeriali.

23/08/2017

FLCGIL

Con due distinti decreti il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è intervenuto sia sui settori artistico disciplinari che sugli ordinamenti degli Istituti Superiori di Studi Musicali e dell’Accademia Nazionale di Danza.

Con il Decreto Ministeriale 611 del 9 agosto 2017 è istituita la nuova area denominata “Discipline interpretative del pop rock, delle musiche improvvisate e audiotattili”. Nell’allegato A sono individuati i seguenti nuovi settori artistico disciplinari

  • COMP/01 “Basso elettrico Pop Rock”
  • COMP/02 “Chitarra Pop Rock”
  • COMP/03 “Pianoforte e tastiere elettroniche Pop Rock”
  • COMP/4 “Batteria e percussioni Pop Rock”
  • COMP/5 “Canto Pop Rock” 

Per ciascun nuovo settore sono indicate le relative declaratorie e i campi disciplinari.

Tali settori integrano il decreto ministeriale 3 luglio 2009, n. 90, successivamente modificato dal decreto ministeriale 20 febbraio 2013, n. 119, con il quale sono stati definiti i settori artistico – disciplinari, con le relative declaratorie e campi disciplinari di competenza dei Conservatori di musica.

Conseguentemente nell’allegato B viene istituito un nuovo corso di Diploma Accademico di I livello denominato: DPCL 67 – Corso di Diploma Accademico di I livello in popular music – Indirizzo Compositivo-Strumento-Canto Pop Rock. Tale percorso si aggiunge a quelli previsti dal decreto ministeriale 30 settembre 2009, n.124 (modificato dal decreto ministeriale 20 febbraio 2013, n. 120), che definisce gli ordinamenti didattici dei corsi di studio per il conseguimento del diploma accademico di primo livello nei Conservatori di Musica.

Con Decreto Ministeriale 10 agosto 2017 n. 615 sono stati ridefiniti i settori artistico disciplinari relativi all’Accademia Nazionale di Danza. In particolare

  • il settore ADES/02 “Fisiotecnica della danza” è ora denominato ADES/02 “Fisiotecnica della danza” e “Acrobatica della danza” nel quale confluiscono le classi di concorso del vecchio ordinamento N100 Fisiotecnica e N330 Acrobatica
  • nel settore ADTM/01 “Pratica musicale in ambito coreutico” confluiscono le classi di concorso del vecchio ordinamento N140 Pianista Accompagnatore e N290 Percussionista accompagnatore.

L’intervento normativo si è reso necessario per consentire

  • il reclutamento dei docenti di “acrobatica” e “accompagnamento con percussioni”, per le quali discipline continuano ad essere formulate specifiche graduatorie di istituto
  • l’esatta individuazione dei docenti per il conferimento del relativo incarico di insegnamento, da nominare in relazione e coerenza con le specificità delle attività didattiche.

Conseguentemente la Tabella B del decreto ministeriale 3 febbraio 2010, n. 16 (successivamente modificata con il decreto ministeriale 25 giugno 2010, n. 109), con cui vengono definiti gli ordinamenti didattici dei corsi di studio per il conseguimento del diploma accademico di primo livello dell’Accademia nazionale di danza di Roma, è integrata secondo quanto previsto dal DM 615/17.

Commento

Al di là degli specifici contenuti dei due decreti, si conferma la scelta del MIUR di continuare a intervenire sugli assetti didattici e ordinamentali dell’AFAM in assenza dell’organo di rappresentanza del settore che la Legge 508/99 individuava nel Consiglio nazionale per l'alta formazione artistica e musicale (CNAM). Come è noto la situazione è la seguente

  • il CNAM è scaduto il 15 febbraio 2013;
  • il comma 27 della Legge 107/15 ha stabilito che nelle more della ridefinizione delle procedure per la rielezione del CNAM, gli atti e i provvedimenti adottati dal MIUR, in mancanza del parere del medesimo Consiglio, nei casi esplicitamente previsti dalla legge n. 508/99, sono perfetti ed efficaci;
  • il MIUR con decreti dipartimentali n. 2326 del 19 ottobre 2015 e n. 2454 del 2 novembre 2015 ha istituito una Commissione che, nelle more della ridefinizione delle procedure per la rielezione del CNAM, svolge le valutazioni tecniche relative agli ordinamenti didattici dei corsi Afam.

Nell’anno 2016 tale commissione ha esaminato ed istruito le pratiche di accreditamento di corsi accademici di primo livello relative a 1.764 piani di studio. Nelle scorse settimane la medesima commissione ha fornito la propria “valutazione tecnica” sul Decreto Ministeriale 616/17 con il quale sono definiti i settori scientifico disciplinari nei quali è necessario acquisire i 24 Crediti universitari e/o accademici nei settori antropo-psico-pedagogici e nelle metodologie didattiche, previsti dal Decreto legislativo 59/17 per la partecipazione ai futuri concorsi per la scuola secondaria.

Ricordiamo inoltre che

  • è stato smaltito l’arretrato relativo all’emanazione dei decreti di equiparazione e di riconoscimento dei titoli accademici esteri, rimasti paralizzati proprio a causa dell’assenza del CNAM
  • è in itinere il completamento dell’esame delle richieste di approvazione e modifica dei regolamenti didattici di tutte le Istituzioni

Come FLC CGIL, riteniamo non più accettabile che un settore che sta una vivendo da troppi anni una transizione senza fine continui ad operare senza un proprio organismo consultivo, di proposta e di rappresentanza professionale. Chiediamo pertanto al MIUR di porre termine a questa situazione, mettendo in campo tutte le azioni necessarie per la rielezione del CNAM. In assenza, percorreremo tutte le strade possibili per giungere a tale obiettivo.


martedì 29 agosto 2017 ore 17:43
giuliana gabrielli

DM 24CFU-MIUR

 

http://www.miur.gov.it/documents/20182/0/DM+24+CFU/b8033aeb-5ee9-42ec-abc0-00d98c8e243c?version=1.0


martedì 29 agosto 2017 ore 17:37
giuliana gabrielli

Concorso a cattedra 2018, 24 CFU. Decreto e allegati: i programmi da studiare per singola classe di concorso

ORIZZONTESCUOLA

Pubblicati gli allegati A, B e C al decreto del 10 agosto 2017, n. 616, disciplinante le modalità di conseguimento dei 24 CFU, necessari – oltre alla laurea – per accedere al concorso a cattedra 2018, secondo le disposizioni del D.lgs. n. 59/2017, attuativo della legge n. 107/2015. 

L’allegato A definisce gli obiettivi formativi relativi ai 24 CFU/CFA distintamente per i 4 ambiti disciplinari:

1) pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione;

2) psicologia:

3) antropologia;

4) metodologie e tecnologie didattiche.

L’allegato B definisce, invece, i contenuti e le attività formative relative ai settori scientifico-disciplinari dei predetti quattro ambiti disciplinari, distintamente per ciascuna classe di concorso.

L’allegato C, infine, è dedicato all’area artistica, relativamente alla quale  gli obiettivi, i contenuti formativi generali e i crediti assegnabili agli ambiti di Pedagogia, Pedagogia speciale e didattica dell’inclusione, Psicologia e Antropologia sono analoghi a quelli indicati nell’Allegato B.

Scarica gli allegati A, B e C

Concorso 2018. Requisito 24 CFU: come acquisirli, organizzazione percorsi e costi

Concorso 2018, ecco decreto 24 CFU: gratis per laureandi e max 500 euro per laureati. Erogazioni solo da Università

Concorso a cattedra 2018, requisito 24 CFU e settori scientifico-disciplinari di pertinenza


venerdì 25 agosto 2017 ore 21:29
giuliana gabrielli

 Decreto Legislativo 13.04.2017, n. 60

Norme sulla promozione della cultura          umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera g), della  legge 13 luglio 2015, n. 107. (G.U. 16.05.2017, n. 112 - S.O.)

Art. 11 - Poli a orientamento artistico e performativo

1. Le istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione del medesimo ambito territoriale, che hanno adottato, in una o più sezioni, curricoli verticali in almeno tre temi della creatività, possono costituirsi in poli a orientamento artistico e performativo, previo riconoscimento da parte dell'Ufficio scolastico regionale.

2. Ai poli, quali capofila di una rete, possono far riferimento le scuole di ogni grado dell'ambito territoriale per realizzare la progettualità relativa al settore musicale e artistico, anche al fine di ottimizzare le risorse umane e strumentali.

3. Per assicurare la presenza delle necessarie risorse umane e strumentali, le istituzioni scolastiche del primo ciclo di altri ambiti territoriali possono partecipare ai poli.

4. Ai fini del primo avvio dei poli, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca definisce con proprio decreto, sentito il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo:

a) i criteri per la costituzione dei poli;

b) le finalità formative;

c) i modelli organizzativi;

d) i criteri per la valutazione delle attività espletate dalle istituzioni scolastiche, con particolare riguardo alle innovazioni metodologiche e curricolari.

5. Le istituzioni scolastiche costituite in poli sono destinatarie di specifiche misure finanziarie per lo sviluppo dei temi della creatività, previste dal Piano delle arti di cui all'articolo 5, nei limiti della dotazione finanziaria del Fondo di cui all'articolo 17 del presente decreto.


venerdì 25 agosto 2017 ore 21:19
giuliana gabrielli

Famiglie e studenti

Un Piano nazionale per la creatività

di Be. Pac.

http://www.scuola24.ilsole24ore.com/art/scuola/2017-05-25/un-piano-nazionale-la-creativita-165529.php?uuid=AEaIx9SB&refresh_ce=1


venerdì 25 agosto 2017 ore 21:14
giuliana gabrielli

Personale ATA 2017/18: bando in arrivo e 12mila posti destinati a supplenza

I dati riportati da ItaliaOggi rivelano che saranno oltre 12mila le cattedre che andranno ai supplenti

http://t.blastingnews.com/lavoro/2017/08/personale-ata-201718-bando-in-arrivo-e-12mila-posti-destinati-a-supplenza-001955777.html


mercoledì 23 agosto 2017 ore 18:52
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto: modello di reclamo per punteggio errato o mancato inserimento

ANIEF Torino mette a disposizione degli interessati un modello di reclamo utile in caso di punteggio errato o di mancato inserimento nelle graduatorie di istituto di II e/o di III fascia. Ricordiamo che chi è in ruolo, anche con riserva, non ha diritto all’inserimento nelle G.I. della classe di concorso di ruolo ma solo in quelle di eventuali altre classi di concorso alle quali ha accesso. Il reclamo va inviato per raccomandata a/r o PEC, anticipandolo via email, alla scuola capofila entro 10 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie provvisorie.
È possibile scaricare il modello dal seguente link: http://www.anief.net/file-…/Reclamo_graduatorie_istituto.pdf


martedì 22 agosto 2017 ore 21:41
giuliana gabrielli

Contratto scuola, la formazione obbligatoria dovrà essere gratuita e in orario di servizio

Lucio Ficara Venerdì, 18 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Tra i nodi da affrontare nel rinnovo del contratto della scuola c’è senza ombra di dubbio la questione controversa della formazione obbligatoria dei docenti.

La formazione obbligatoria, permanente e strutturale dei docenti, definita dal comma 124 della legge 107/2015, non ha vincoli di ore annuali né tanto meno nel triennio e fa parte degli adempimenti connessi alla funzione docente.

Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche, in coerenza  con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni  scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria.

Nel rinnovo del contratto scuola verrà quindi proposto, dagli stessi sindacati, di modificare profondamente l’orario di servizio dei docenti riguardante le attività funzionali all’insegnamento, in modo che possano emergere le effettive ore di lavoro dei docenti riferite agli adempimenti individuali e collegiali.

 

 

Dentro il perimetro dell’orario di servizio riferito alle attività funzionali all’insegnamento ci sarà anche lo spazio per definire quante ore annuali o triennali dovranno essere svolte per ogni singolo docente.

Appare chiaro che il nuovo contratto della scuola si dovrà occupare di regolamentare, in base a quanto previsto dalla legge 107/2015, la questione della formazione obbligatoria dei docenti, che dovrà essere gratuita e svolta durante le ore di servizio.

Per cui, se il contratto sarà effettivamente stipilato con questi crismi, non sarà più possibile per le scuole organizzare corsi di formazione obbligatori a pagamento, come purtroppo qualche scuola ha realizzato negli ultimi due anni scolastici sfruttando anche la carta del docente. E non sarà possibile obbligare i docenti a formarsi al di fuori del loro orario di servizio previsto dal contratto


martedì 22 agosto 2017 ore 21:34
giuliana gabrielli

Immissioni in ruolo dirigenti scolastici, pubblicato elenco idonei concorso 2011. Decreto Miur

L’elenco

http://www.orizzontescuola.it/immissioni-ruolo-dirigenti-scolastici-pubblicato-elenco-idonei-concorso-2011-decreto-miur/

ORIZZONTESCUOLA


martedì 22 agosto 2017 ore 21:04
giuliana gabrielli

Il file con i posti liberi per classe di concorso e provincia

Tabella differenza posti disponibili-contingente personale docente a.s. 2017/2018

http://www.flcgil.it/files/pdf/20170821/tabella-differenza-posti-disponibili-contingente-personale-docente-2017-2018.pdf


martedì 22 agosto 2017 ore 20:55
giuliana gabrielli

Supplenze, quali posti saranno assegnati e da quali graduatorie

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Forniamo dei chiarimenti sull’assegnazione delle supplenze ai docenti precari, operazione che avrà luogo tra qualche giorno, subito dopo le assegnazioni provvisorie dei docenti di ruolo.

L’obiettivo del Ministero è quello di completare la procedura entro l’avvio delle lezioni.

Ieri abbiamo pubblicato il file elaborato dalla FLCCGIL con il risultato dei posti residui dalle immissioni in ruolo (avvertiamo che si tratta di un dato ancora non defnitivo) per classe di concorso e provincia. Come si legge il file: le disponibilità sono i posti vuoti esistenti per quella provincia e classe di concorso, il contingente è quello assegnato dal Ministero, la differenza sono i posti che rimarranno vuoti e che se non utilizzati per le assegnazioni provvisorie, potranno essere dati a supplenza.

Le supplenze vengono conferite prima dalle graduatorie ad esaurimento laddove ancora esistenti, per passare poi alle graduatorie di istituto.

Quel dato presente nel file elaborato dalla FLCCGIL non è il dato complessivo delle supplenze lunghe assegnabili per l’a.s. 2017/18, come qualche lettore ha erroneamente creduto. Questi sono solo i posti residui dalle immissioni in ruolo; bisognerà poi aggiungere tutti i posti in organico di fatto (supplenze al 30 giugno), che costituiscono ancora il gruppo più consistente di incarichi. E che diventerà anche l’anno prossimo l’ago della bilancia per le nuove immissioni in ruolo.

Le supplenze temporanee (malattie, gravidanze), vengono assegnate da graduatorie di istituto, secondo le necessità che si verificano e per il tempo utile alla sostituzione.

Gli avvisi per l’assegnazione di supplenze dalle graduatorie ad esaurimento saranno pubblicati sui siti dei rispettivi Uffici Scolastici (vedi avviso Napoli), mentre per le supplenze da Graduatorie di istituto si viene contattati all’indirizzo comunicato nella domanda presentata entro il 24 giugno 2017.

Si stima che per l’a.s. 2017/18 potranno essere tra le 85.000 e le 100.000 le supplenze attribuite.


sabato 19 agosto 2017 ore 09:07
giuliana gabrielli

Carta docente, niente bonus per

la musica

Redazione Giovedì, 17 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Riceviamo dal nostro lettore Carlo Bacilieri la seguente lettera sull'impossibilità di poter spendere l'importo della Carta Docente per l'acquisto di strumenti musicali o materiale riguardante la musica. Volentieri ne pubblichiamo il contenuto.

 

Carissima ministra Fedeli,

sono un docente di musica di una scuola secondaria inferiore. Volevo informarla che fra le possibilità di spendere i 500 euro della Carta Docente non esiste, o non è ben specificata, quella riguardante l’acquisto di strumenti musicali o materiale inerente la musica.

I negozi accreditati mi hanno detto che è possibile solo se il PTOF prevede progetti specifici che rendano indispensabile l’acquisto di un determinato strumento. Assurdo!!! Devo forse stilare un falso in atto pubblico per acquistare una chitarra che mi occorre tutti i giorni per far lezione?

Non esiste nemmeno la possibilità di acquistare apparecchi molto utili per la didattica come i proiettori digitali, (che associati a un pc possono sostituire la Lim), o materiale assolutamente indispensabile alla didattica della mia materia (CD e DVD, file musicali da scaricare, apparecchi hi-fi).

Volevo acquistare alcuni DVD di opere liriche da far vedere ai ragazzi, ma questo non è contemplato. Avevo assolutamente bisogno di alcuni file musicali per un lavoro di classe, ma ho dovuto acquistarli coi miei soldi.

Non parliamo poi del materiale di consumo come le cartucce d’inchiostro per stampanti, la carta e tutto il materiale da cancelleria.

Voglio anche far presente quella che a me sembra un’assurdità addirittura scandalosa a cui porre rimedio: io, docente di musica, posso acquistare libri di altre discipline (anche romanzi, saggi, gialli, manuali di giardinaggio, di cucina o bricolage), ma non il materiale indispensabile alla mia disciplina! Non le sembra assurdo questo? Non le sembra il caso di porre rimedio urgentemente?

E’ vero che col bonus di € 500 posso acquistare abbonamenti a teatro e a andare al cinema (anche a vedere un film a luci rosse!), peccato che mi manchi il tempo e spesso alla sera sono così stanco che preferisco andare a letto presto, visto che il giorno dopo devo alzarmi alle ore 6,00 per recarmi a scuola.

Benedetto sia questo bonus di € 500, ma dopo essermi comprato un computer nuovo (il precedente l’avevo pagato di tasca mia) e dopo aver acquistato alcuni testi d’interesse specifico, adesso come li spendo questi soldi?

Ho cercato su internet dei corsi d’aggiornamento anche a pagamento, peccato che quelli che mi interessavano erano tenuti in località lontane anche più di 1.000 Km da casa e che il soggiorno fosse a carico mio e col magro stipendio da insegnante non potessi permettermi una settimana di vitto, alloggio e viaggio in qualche lontana località amena (ci sono anche insegnanti che non tutti gli anni riescono a permettersi una vacanza come si deve).

Insomma le chiedo solo di rivedere i criteri di spesa del bonus docenti estendere la possibilità di acquisto tenendo presenti le esigenze di tutte le discipline.


sabato 19 agosto 2017 ore 08:55
giuliana gabrielli

ASSEGNAZIONI E UTILIZZAZIONI 2017 2018 -TUTORIAL


sabato 19 agosto 2017 ore 08:46
giuliana gabrielli

Pubblicato il 17 ago 2017

DOCENTI AFAM, IN GRADUATORIA PER DECRETO
Gilda Tv intervista l'avv. Michele Bonetti.
Video: www.gildatv.it


sabato 19 agosto 2017 ore 08:44
giuliana gabrielli

Obblighi vaccinali: e se i docenti dichiarassero tutti di non ricordare?

Reginaldo Palermo Venerdì, 18 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

Le norme sugli obblighi di vaccinazione e le disposizioni applicative emanate in questi giorni dal Ministero stanno già facendo emergere difficoltà e punti deboli.

Come abbiamo già evidenziato anche i docenti e gli altri operatori scolastici dovrnno dichiarare la propria "posizione vaccinale" entro il prossimo 16 novembre.
Il modello predisposto dal Ministero prevede che il personale dichiari le vaccinazioni effettuate nel tempo, ma dà anche la possibilità di barrare la casella "non ricordo".
E qui nascono i dubbi: ma se un docente afferma di non ricordare nulla per tutte le vaccinazioni richieste, cosa succedeerà?
Stando alla legge non dovrebbe capitare proprio nulla; ma se è così a che serve questa incombenza?  Si tratta forse di un ulteriore adempimento burocratico e cartaceo ideato per irritare ancora di più docenti e personale Ata?  Oltretutto va considerato che la gestione di 150 dichiarazioni (tanti sono - mediamente - i dipendenti di una istituzione scolastica) si tradurrà in altro lavoro per gli uffici di segreteria.
Ma c'è anche un'altra questione più complessa e delicata: nelle dichiarazioni del personale potranno essere presenti dati sensibili. Ora, le scuole (e così le altre pubbliche amministrazioni) possono trattare i dati sensibili solo se c'è una legge che lo consente; è vero che la legge c'è (si tratta appunto del DL 73/2017) ma non c'è un regolamento che ne definisca le modalità. Tanto è vero che la stessa circolare ministeriale (evidentemente chi l'ha redatta e firmata deve essere consapevole del problema) segnala "le Istituzioni scolastiche del Sistema nazionale di istruzione possono trattare esclusivamente i dati personali, anche sensibili, relativi all'adempimento, differimento, esonero o omissione dell'obbligo vaccinale che siano indicati nella documentazione prevista negli articoli 3, 3-bis e 4 del decreto-legge".
Ma poco oltre si legge: "Le modalità e i tempi di acquisizione della comunicazione e del trasferimento diretto, tra amministrazioni, dei dati personali, relativi all'adempimento dell'obbligo vaccinale, devono essere quelli previsti dalla legge di conversione del decreto-legge". Peccato che sulle concrete modalità di trattamento dei dati né il decreto né la legge di conversione dicano molto. 
D'altronde non è la prima volta che le scuole (dirigenti scolastici e uffici di segreteria) si trovano in questa situazione: a distanza di anni, per esempio, si è ancora in attesa di un pronunciamento del Garante della Privacy con tutti i rischi che questa carenza comporta.


sabato 19 agosto 2017 ore 08:41
giuliana gabrielli

Contratto scuola, la formazione obbligatoria dovrà essere gratuita e in orario di servizio

Lucio Ficara Venerdì, 18 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Tra i nodi da affrontare nel rinnovo del contratto della scuola c’è senza ombra di dubbio la questione controversa della formazione obbligatoria dei docenti.

La formazione obbligatoria, permanente e strutturale dei docenti, definita dal comma 124 della legge 107/2015, non ha vincoli di ore annuali né tanto meno nel triennio e fa parte degli adempimenti connessi alla funzione docente.

Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche, in coerenza  con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni  scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria.

Nel rinnovo del contratto scuola verrà quindi proposto, dagli stessi sindacati, di modificare profondamente l’orario di servizio dei docenti riguardante le attività funzionali all’insegnamento, in modo che possano emergere le effettive ore di lavoro dei docenti riferite agli adempimenti individuali e collegiali.

 

 

Dentro il perimetro dell’orario di servizio riferito alle attività funzionali all’insegnamento ci sarà anche lo spazio per definire quante ore annuali o triennali dovranno essere svolte per ogni singolo docente.

Appare chiaro che il nuovo contratto della scuola si dovrà occupare di regolamentare, in base a quanto previsto dalla legge 107/2015, la questione della formazione obbligatoria dei docenti, che dovrà essere gratuita e svolta durante le ore di servizio.

Per cui, se il contratto sarà effettivamente stipilato con questi crismi, non sarà più possibile per le scuole organizzare corsi di formazione obbligatori a pagamento, come purtroppo qualche scuola ha realizzato negli ultimi due anni scolastici sfruttando anche la carta del docente. E non sarà possibile obbligare i docenti a formarsi al di fuori del loro orario di servizio previsto dal contratto.  


mercoledì 16 agosto 2017 ore 14:50
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Licei, sperimentazione del percorso quadriennale:
ritirare il decreto

Abbiamo atteso l’emanazione del decreto sui percorsi quadriennali per poterci esprimere in modo compiuto su questa scelta e sulle modalità che la caratterizzano.
Non si può attivare un’innovazione ordinamentale senza una visione della scuola alta, attenta ai bisogni reali degli studenti e alle priorità dell’inclusione e del superamento delle disuguaglianze, obiettivi fondamentali del sistema di istruzione. La scelta del Miur tuttavia va nella direzione opposta.

Nulla è cambiato dall’era Gelmini, in cui la riforma degli ordinamenti era incardinata in un decreto legge di razionalizzazione della spesa pubblica: il taglio di un anno causa una perdita di organici, impoverisce drasticamente la qualità dell’offerta formativa del sistema scolastico pubblico, e danneggia le fasce più deboli della popolazione scolastica. 

Nei fatti, l’intervento sulla durata dei cicli che si vuole sperimentare, senza un progetto nazionale di riferimento che ne individui le finalità educativo-didattiche, senza alcun confronto con la comunità scientifica, e con le organizzazioni sindacali, rivela la vera intenzione del Miur: sperimentare, a spese delle modalità di apprendimento degli studenti, gli effetti di una mera abbreviazione dei curricoli con l’obiettivo di realizzare nuovi tagli.
Risibile poi la “coperta ideologica” di un presunto ingresso anticipato nel mondo del lavoro, assurda alla luce dei dati sull’occupazione e sulle caratteristiche delle mansioni offerte dal mercato.

Una visione poverissima dell’istruzione e della sua missione.

Infatti, perfino sotto il profilo metodologico la presunta “sperimentazione” tradisce una impostazione regressiva. Per trovare una conferma della scelta, si lascia alle singole istituzioni scolastiche la possibilità di aderire con un proprio specifico progetto, falsando fin dall’inizio i risultati. L’idea è quella di convogliare nel percorso sperimentale un’élite di duemila ragazzi che non potranno mai rappresentare il livello standard degli studenti italiani e forniranno dati in uscita sicuramente eccellenti, ma significativamente non rapportabili, anche statisticamente, al resto della popolazione scolastica italiana. Siamo in presenza di una falsa sperimentazione dagli esiti purtroppo inutilmente scontati.

Il decreto dichiara esplicitamente di non aver voluto seguire le indicazioni di buon senso del CSPI (il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) e rinvia la definizione delle indicazioni e dei criteri qualitativi per l’elaborazione dei progetti all’avviso per la partecipazione delle scuole.

Chiediamo il ritiro del decreto e l’immediata apertura di un confronto con le parti sociali e con tutta la comunità della scuola, l’alternativa sarà bloccare nei fatti questa farsa “sperimentale”.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale

 


mercoledì 16 agosto 2017 ore 14:37
giuliana gabrielli

Con esercizi fisici dall’infanzia cervello sano in vecchiaia: perchè niente educazione fisica al primo ciclo?

Alessandro Giuliani Lunedì, 14 Agosto 2017

http://www.tecnicadellascuola.it/item/32091-con-esercizi-fisici-dall-infanzia-cervello-sano-in-vecchiaia-perche-niente-educazione-fisica-al-primo-ciclo.html


mercoledì 16 agosto 2017 ore 14:31
giuliana gabrielli

Immissioni in ruolo, le operazioni si concluderanno entro il 31 agosto. Le info utili

Fabrizio De Angelis Giovedì, 10 Agosto 2017

http://www.tecnicadellascuola.it/item/32020-immissioni-in-ruolo-le-operazioni-si-concluderanno-entro-il-31-agosto-le-info-utili.html


mercoledì 16 agosto 2017 ore 14:30
giuliana gabrielli

Graduatorie di II e III fascia docenti, come visionarle e in caso come reclamare

Lucio Ficara Sabato, 12 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Nella piattaforma delle Istanze OnLine del Miur sono visionabili le graduatorie di circolo o di Istituto di II e III fascia del personale docente per il triennio 2017/2020.

Infatti gli aspiranti supplenti di II e III fascia se volessero visionare la loro posizione in graduatoria e il relativo punteggio per ogni classe di concorso per cui hanno fatto richiesta, dovranno entrare, tramite accesso riservato con user e password, nelle istanze on line del Miur.

Una volta fatto il login, potranno accedere al menu “Altri servizi” ed entrare nella sezione “Graduatorie di circolo e d'istituto - Personale docente” cliccando sul pulsante “Vai al servizio”.

L’applicazione così raggiunta ha lo scopo di visualizzare le informazioni, note al sistema informativo, relative all'inclusione nelle graduatorie di circolo e d'istituto.

Le informazioni relative alle sedi richieste saranno sempre disponibili mentre quelle relative alle graduatorie saranno disponibili solo dopo che l'USP avrà provveduto alla diffusione delle graduatorie.

La funzione consente la visualizzazione delle date di:

  1. ultimo aggiornamento della domanda, relativamente alle graduatorie valutate
  2. ultimo aggiornamento delle graduatorie e delle sedi richieste con il modello B
  3. produzione della graduatoria a cui la visualizzazione fa riferimento (provvisoria se rossa, definitiva se verde)

Tali informazioni consentiranno all'aspirante di capire se le eventuali modifiche intervenute a seguito di reclamo (a tal proposito abbiamo creato un fac-simile di modello per il reclamo)  siano state recepite oppure no. Infatti solo nel caso in cui la data di produzione delle graduatorie sia successiva agli aggiornamenti si potranno vedere sulle graduatorie gli effetti degli aggiornamenti medesimi.

Inoltre, nella visualizzazione del modello B, per le sedi di scuola secondaria di secondo grado è presente un link accedendo al quale sarà possibile visualizzare tutti gli insegnamenti presenti in almeno un indirizzo di studio, cosa questa, che consente l'accesso alla relativa graduatoria.

Avverso le graduatorie provvisorie sarà possibile presentare reclamo, entro 10 giorni dalla pubblicazione. La scuola deve pronunciarsi sul reclamo stesso nel termine di 15 giorni , trascorsi i quali la graduatoria diviene definitiva.


lunedì 14 agosto 2017 ore 21:33
giuliana gabrielli

La Redazione di Coordinamentodocenti.it augura a tutti     Buon Ferragosto

Il Ferragosto è una festività di origine antichissima – nella Roma imperiale denominata Feriae Augusti – modernamente celebrata il 15 agosto in Italia, nella Repubblica di San Marino e nel Canton Ticino.

Il giorno di Ferragosto è tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta con lauti pranzi al sacco e, data la calura stagionale, a rinfrescanti bagni in acque marine, fluviali o lacustri. Molto diffuso anche l'esodo verso le località montane o collinari, in cerca di refrigerio.


domenica 13 agosto 2017 ore 15:02
giuliana gabrielli

ITP, diploma è abilitante. Secondo il TAR Miur è in procinto di riaprire II fascia per inserimento

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

comunicato Anief – Dopo la recente sentenza del Tribunale Amministrativo n. 9234/2017 che ha confermato in toto le tesi sostenute dal nostro sindacato riguardo al diritto all’inserimento in II fascia G.I. dei diplomati ITP, ora il TAR Lazio fissa le udienze di discussione in camera di consiglio per i ricorrenti Anief e comunica l’imminente riapertura delle G.I. da parte del Miur.

Marcello Pacifico: il Miur esegua con celerità gli ordini del tribunale anche per quanto riguarda gli abilitati AFAM e diplomati magistrale linguistico e inserisca tutti i docenti che ne hanno titolo nelle rispettive graduatorie degli abilitati.

Il TAR Lazio, infatti, nel fissare le udienze di discussione in camera di consiglio per i ricorsi Anief volti all’inserimento nella II fascia delle Graduatorie d’Istituto dei docenti in possesso di diploma ITP, ritiene non necessario l’accoglimento di provvedimenti monocratici d’urgenza “considerato che l’amministrazione risulta in procinto di adottare le conseguenti determinazioni, satisfattive della pretesa ricorsuale”.

Dopo il successo ottenuto dall’Anief con la partecipazione degli ITP al concorso a cattedra 2016 da cui erano stati esclusi, la sentenza di pieno accoglimento in favore degli insegnanti Tecnico-pratici per l’inserimento nelle graduatorie degli abilitati è intervenuta nei giorni scorsi determinando un altro successo per le tesi del giovane sindacato.

Nella sentenza, che in base a quanto sostenuto dal TAR Lazio il Miur sembra in procinto di eseguire, lo stesso Tribunale Amministrativo non manca di specificare come “il possesso di diploma ITP – purché rientrante nell’elenco di cui all’Allegato C al D.M. n. 39/1998 – ai sensi dell’art.2 del medesimo D.M. n.39/1998 consentiva la partecipazione ai concorsi per l’insegnamento della relativa materia negli istituti di scuola secondaria nelle classi di concorso tecnico/pratiche per il cui accesso era sufficiente il diploma di istruzione di scuola secondaria è indubbio che alle tipologie di diplomi rientranti in tale elenco fosse riconosciuto valore di “titolo abilitativo all’insegnamento”, senza alcuna necessità, qualora il diplomato intendesse svolgere attività di insegnamento nelle corrispondenti classi di concorso, di conseguire titolo abilitativo ulteriore” e annulla il Decreto Ministeriale n. 374/2017 nella parte in cui ha precluso a tali categorie di docenti l’accesso alla II Fascia delle Graduatorie d’Istituto.

“Il Tribunale Amministrativo ha nuovamente confermato le nostre tesi sugli ITP – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – e ha accolto quanto da noi rilevato già all’atto della pubblicazione del nuovo DM di aggiornamento delle graduatorie d’istituto in merito al diritto dei diplomati ITP a essere inseriti tra i docenti abilitati. Siamo certi che il TAR si esprimerà in tal senso anche in relazione ai diplomati AFAM e magistrale linguistico per cui esistono pronunciamenti favorevoli già in Consiglio di Stato. Auspichiamo che davvero il Ministero dell’Istruzione agisca senza indugio e nel pieno rispetto degli ordini del tribunale e provveda a dare le corrette indicazioni agli ATP e alle scuole capofila per registrare l’immediato inserimento nella II fascia delle Graduatorie d’Istituto di tutti gli aventi diritto”. L’Anief invierà a tutti i docenti che si sono affidati con fiducia al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti, precise e specifiche istruzioni non appena saranno emanati tutti i provvedimenti attesi dal Tribunale Amministrativo che confermeranno quanto già previsto nella recente sentenza.

Ancora una volta, dunque, l’Anief, avuto conferma di saper ben interpretare la normativa primaria di riferimento e di saper agire con efficacia contro provvedimenti ministeriali illegittimi e lesivi dei diritti dei lavoratori della scuola.


domenica 13 agosto 2017 ore 14:56
giuliana gabrielli

Graduatorie provvisorie II e III fascia di istituto, data pubblicazione. Come visionarle, modello di reclamo

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

La data del 17 agosto non può essere assunta come unica per tutte le province di Italia, ma è indicativa.

Ad oggi solo qualche  provincia ha  pubblicato le provvisorie e considerata la domenica, e i giorni di festività seguenti, le date più probabili diventano quelle del 16 e 17 agosto.

A confermarlo la nota dell’Ufficio Scolastico di Nuoro, che ha assunto la data del 17 agosto come utile per la pubblicazione, a livello provinciale, delle graduatorie di istituto provvisorie di II e III fascia. Così farà ciascuna provincia, poichè in ogni provincia tutte le scuole pubblicheranno le graduatorie nella stessa data.

Le graduatorie saranno consultabili attraverso Istanze on line.

Le graduatorie, una volta pubblicate in maniera provvisoria, saranno visibili nell’albo online di ogni scuola. Su istanze online, invece, sarà possibile visualizzare la singola posizione nella lista delle scuole scelte. Per verificare la posizione su istanze online, si dovrà accedere all’area riservata, quindi cliccare su altri servizi e poi su graduatorie di istituto.

Va segnalato che in queste ore alcuni docenti visualizzano su Istanze alcune graduatorie pubblicate (alcuni solo alcune classi di concorso, altri tutte). Per capire se le graduatorie sono state pubblicate, bisogna controllare su Istanze on line il colore rosso o verde e la dicitura di pubblicazione.

Avverso le graduatorie provvisorie è possibile presentare reclamo, entro 10 giorni dalla pubblicazione. Per questo consigliamo di consultare Istanze on line costantemente (se ci sono graduatorie pubblicate potete segnalare a redazione@orizzontescuola.it)

La scuola deve pronunciarsi sul reclamo stesso nel termine di 15 giorni , trascorsi i quali la graduatoria diviene definitiva (i 15 giorni si considerano dalla pubblicazione delle provvisorie).

Ci vengono segnalate come pubblicate

Firenze – Siena – Ancona – Ragusa – Ascoli Piceno  – Como (secondaria II grado) – Macerata (II fascia) – Massa Carrara (II fascia).

La situazione è dunque ancora molto variegata, anche perché le segnalazioni riguardano le posizioni visualizzate su Istanze on line, ma non la pubblicazione da parte delle singole scuole.

Vi terremo aggiornati nei prossimi giorni.

Modello Reclamo 

Tutto sulle graduatorie di istituto

 


sabato 12 agosto 2017 ore 14:59
giuliana gabrielli

Percorsi quadriennali: accolte quasi tutte le osservazioni del CSPI

Reginaldo Palermo Venerdì, 11 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Anche se siamo in piena estate, la polemica sulla sperimentazione dei percorsi quadriennali prosegue senza sosta.

Su Facebook è l'argomento del giorno e le proposte si sprecano: c'è chi propone di presentare ricorso al TAR Lazio, chi suggerisce di convocare assemblee sindacali in tutte le scuole a partire da settembre e chi lancia l'idea della "obiezioni di coscienza" e invita i collegi dei docenti a non deliberare nulla.
Per ora, fra i sindacati rappresentativi si è sentita la voce della Flc Cgil e della Cisl Scuola; sono poi intervenuti USB e Unicobas, mentre per il resto non si sa con precisione quale posizione intendano assumere le altre organizzazioni.
Ma, se si sta ai fatti e agli atti di cui abbiamo conoscenza in questo momento possiamo prevedere che il decreto ministeriale non dovrebbe incontrare resistenze particolari.
Per capire la situazione basta mettere a confronto la bozza di decreto che la Ministra aveva inviato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, i rilievi del CSPI stesso e il testo definitivo del decreto.
Ci si accorgerà che quasi tutte le osservazioni svolte dal CSPI, dove la Flc-Cgil vanta una presenza massiccia e dove il presidente è Francesco Scrima, ex segretario nazionale della Cisl-Scuola, sono state accettate.
Per esempio al comma 2 dell'articolo 1 è stato eliminato il riferimento alla necessità di sperimentare percorsi quadriennali anche "per adeguarsi agli standard internazionali"; il 4° comma sempre dell'articolo 1 è stato cancellato e sostituito con il testo che - nella sostanza - riprende la propososta di modifica del CSPI (riguarda la garanzia del raggiungimento in 4 anni degli obiettivi di apprendimento).
E' stata accolta la tesi del CSPI di non autorizzare ulteriori classi laddove l'esito della sperimentazione venga giudicato negativo dal Comitato Scientifico Nazionale previsto dall'articolo 9.
Il CSPI aveva anche chiesto di esplicitare che le scuole che intendono candidarsi per la sperimentazione devono acquisire la delibera degli organi collegiali e la proposta è stata inserita nel testo definitivo del decreto.
Nella bozza iniziale del provvedimento si parlava di organizzare le classi coinvolte nella sperimentazione anche mediante gruppi di livello degli studenti; il CSPI aveva bocciato questa ipotesi che nel testo finale è sparita per lasciare posto proprio alla proposta del Consiglio stesso: "articolazioni diverse del gruppo classe".
C'è un punto sul quale però il Ministero è rimasto fermo sul testo iniziale ed è quello relativo al Comitato scientifico nazionale: il CSPI avrebbe voluto che i progetti delle scuole rispondere ad apposite linee guida del Comitato, ma il Ministero non ha accolto la proposta (è probabile che il Miur non abbia voluto limitare in qualche modo l'autonomia delle scuole).
Il decreto definitivo, insomma, sembra aver accolto buona parte delle proposte del massimo organo collegial della scuola.
Ma evidentemente la Flc-Cgil, che ha già detto che il provvedimento va ritirato, la pensa molto diversamente. Vedremo quale posizione assumeranno gli altri sindacati presenti nel Consiglio.


sabato 12 agosto 2017 ore 14:56
giuliana gabrielli

Reclutamento, ecco il decreto Miur per acquisire i CFU: tutte le info

Fabrizio De Angelis Giovedì, 10 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Dopo mesi di attesa, la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, ha siglato il decreto con le modalità di acquisizione dei crediti formativi universitari o accademici (Cfu/Cfa) necessari alle laureate e ai laureati non abilitati all’insegnamento per poter partecipare al prossimo concorso per l’ingresso nella scuola secondaria che sarà bandito nel 2018 in base alle nuove regole previste da uno dei decreti attuativi della Buona Scuola.

Lo fa sapere il Miur con un comunicato, che quindi regola finalmente la questione dei CFU, al centro di polemiche nei precedenti mesi.

Adesso i candidati dovranno possedere nel curriculum di studi 24 crediti formativi universitari o accademici (acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle materie didattiche.

Il decreto firmato oggi fornisce elementi utili per verificare come e dove integrare, se necessario, i propri crediti formativi universitari.

Nel decreto si parla anche dei costi da affrontare, alla luce anche degli accordi con Università e istituzioni AFAM: chi sta per conseguire la laurea potrà effettuare gli eventuali esami aggiuntivi gratuitamente.

Invece, chi è già laureato e deve integrare gli esami potrà farlo pagando al massimo 500 euro, che saranno ridotti in proporzione al reddito e al numero di crediti da conseguire.

I crediti potranno essere acquisiti esclusivamente presso enti interni al sistema universitario o dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Si potranno acquisire per modalità telematica un massimo di 12 crediti.
Potranno essere riconosciuti anche i crediti conseguiti nell’ambito di Master, Dottorati di ricerca, Scuole di specializzazione.

 



Il decreto indica i settori scientifico-disciplinari all’interno dei quali possono essere acquisiti i crediti, quali obiettivi formativi debbano conseguire studentesse e studenti universitari ed accademici affinché i relativi esami siano considerati validi per il conseguimento dei crediti stessi. In fase di prima attuazione delle novità introdotte, per favorire le studentesse e gli studenti in questo periodo transitorio, il numero degli esami 'riconoscibili' per i 24 cfu presso i diversi settori scientifico-disciplinari è stato molto ampliato.

Per quanto riguarda la fase transitoria e chi già insegna da tempo, bisogna dire che il requisito del possesso dei 24 Cfu/Cfa non è previsto per la partecipazione ai concorsi che riguarderanno i docenti già abilitati e quelli che, pur non essendolo, hanno comunque maturato almeno tre anni di servizio come supplenti. Personale che è già formato allo svolgimento della professione docente o è già in possesso di esperienza al riguardo.


Soddisfatto il ministro Fedeli: “Con uno dei decreti attuativi della Buona Scuola abbiamo rivisto le modalità di accesso all’insegnamento nella scuola secondaria, con un nuovo modello di reclutamento e formazione iniziale che punta ad evitare che si formino nuove sacche di precariato, ad offrire orizzonti temporali certi e un percorso chiaro fra concorso e immissione in ruolo alle giovani e ai giovani che vogliono insegnare, a garantire l’elevata qualificazione del percorso di formazione delle future e dei futuri docenti - spiega Fedeli -. Si tratta di un cambiamento molto importante che stiamo accompagnando con una apposita fase transitoria. Questo decreto è un primo importante passo per avviare il nuovo percorso”.

Con il decreto che regola la questione dei CFU si inaugura ufficialmente il nuovo reclutamento docenti, un percorso lungo e difficile rispetto al passato.

Il sistema a regime prevede, attraverso il superamento di un concorso per titoli ed esami, l’ammissione ad un percorso triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente, detto “percorso FIT”, superato il quale si viene assunti a tempo indeterminato.


sabato 12 agosto 2017 ore 14:53
giuliana gabrielli

Il dietro-front della Flc-Cgil sui licei brevi: ecco la spiegazione

Reginaldo Palermo Venerdì, 11 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Un post su Facebook di Maurizio Lembo, dirigente sindacale di spicco della Flc-Cgil (quando se ne andò Pantaleo se ne parlò come di un suo possibile successore), chiarisce il piccolo giallo del cambio di rotta sulla questione dei percorsi quadriennali.
Maurizio Lembo apre il suo post riportando il comunicato a firma di Francesco Sinopoli con cui si chiede il ritiro del decreto e aggiunge: "Qualcuno aveva frainteso la posizione della FLC. Noi eravamo e siamo semplicemente contrari a questa sperimentazione. Cambia il ministro ma non la linea della FLC".
Ma c'è subito chi osserva che le dichiarazioni precedenti un po' attendiste non erano molto chiare.
E qui Lembo chiarisce: "La linea della FLC è quella espressa dal segretario generale nel suo comunicato e mi pare che più chiara non poteva essere: ritiro del decreto" e poi aggiunge "Ci dovrebbe essere maggiore sintonia, ma l'importante è che Sinopoli abbia chiarito".
Si tratta di una spiegazione interessante che sembra in qualche modo avvalorare una ipotesi che avevamo azzardato in un precedente articolo: il "cambio di rotta" potrebbe essere legato ad un chiarimento interno fra le diverse anime che da sempre convivono nella Flc (così come peraltro anche in altri sindacati); chiarimento conseguente magari anche alle proteste che si sono diffuse in rete subito dopo la pubblicazione del decreto.
Il primo comunicato, evidentemente era stato scritto avendo come riferimento più la posizione mantenuta dalla FLC all'interno del CSPI (il parere di cui abbiamo già dato conto era stato approvato all'unanimità e quindi anche dai rappresentanti della FLC) che il dibattito interno al sindacato.
Si tratta comunque di un piccolo giallo ferragostano che sta appassionando gli addetti ai lavori ma che fra pochi giorni nessuno ricorderà.
Per capire cosa davvero che fine farà la proposta della Ministra bisognerà attendere l'apertura dell'anno scolastico e sapere se e quante scuole vorranno cimentarsi nella sperimentazione.


martedì 8 agosto 2017 ore 15:31
giuliana gabrielli

GUARDA: disponobilità organico personale ATA, regione per regione.

 

http://www.flcgil.it/files/pdf/20170808/elaborazione-flc-cgil-riepilogo-situazione-organico-personale-ata-a-s-2017-2018-dopo-i-trasferimenti-agosto-2017.pdf


martedì 8 agosto 2017 ore 15:07
giuliana gabrielli

Addio al docente di sostegno;arriva il maestro di musica, regia, arte  in tutte le scuole.

 

http://www.oggiscuola.com/web/2017/01/20/addio-al-docente-sostegno-arriva-maestro-musicala-regia-arte-tutte-le-scuole/

 

 


martedì 8 agosto 2017 ore 15:03
giuliana gabrielli

Mobilità scuola 2017/2018: per gli ATA 12.839 posti disponibili di cui solo 6.260 per le assunzioni in ruolo

L’impegno della FLC CGIL per garantire la copertura di tutti i posti liberi.

08/08/2017

Elaborazione FLC CGIL riepilogo situazione organico personale ATA a.s. 2017/2018 dopo i trasferimenti - agosto 2017

http://www.flcgil.it/files/pdf/20170808/elaborazione-flc-cgil-riepilogo-situazione-organico-personale-ata-a-s-2017-2018-dopo-i-trasferimenti-agosto-2017.pdf


lunedì 7 agosto 2017 ore 15:30
giuliana gabrielli

ARMADIETTO,SPOGLIATOIO,CAFFETTERIA:LE LINEE GUIDA DEL MIUR SULLO SPAZIO INSEGNANTI

 

http://www.oggiscuola.com/web/2017/08/05/armadietto-spogliatoio-caffetteria-le-linee-guida-del-miur-sullo-spazio-insegnanti/


lunedì 7 agosto 2017 ore 15:27
giuliana gabrielli

FOTOCOPIE GRATUITE PER GLI INSEGNANTI: ECCO IL REGOLAMENTO

 

http://www.oggiscuola.com/web/2017/08/04/fotocopie-gratuite-per-gli-insegnanti-ecco-il-regolamento/


lunedì 7 agosto 2017 ore 15:21
giuliana gabrielli

Docenti neo-assunti: indicazioni per periodo di prova 2017/2018 e novità

Lara La Gatta Giovedì, 03 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

http://www.tecnicadellascuola.it/item/31893-docenti-neo-assunti-indicazioni-per-periodo-di-prova-2017-2018-e-novita.html


lunedì 7 agosto 2017 ore 15:18
giuliana gabrielli

Valutazione dirigenti scolastici, a giudicare i presidi saranno i presidi stessi!

Fabrizio De Angelis Lunedì, 07 Agosto 2017

http://www.tecnicadellascuola.it/item/31955-valutazione-dirigenti-scolastici-a-giudicare-i-presidi-saranno-i-presidi-stessi.html


lunedì 7 agosto 2017 ore 15:17
giuliana gabrielli

Immissioni in ruolo e assegnazioni provvisorie, questa è la settimana cruciale!

Lucio Ficara Lunedì, 07 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

La settimana che va dal 7 al 12 agosto, sarà cruciale per le immissioni in ruolo e per la pubblicazione delle graduatorie provvisorie della mobilità annuale.

Nella maggior parte degli uffici scolastici provinciali oltre la pubblicazione dei posti disponibili per le assunzioni in ruolo, si stanno pubblicando anche i posti disponibili in organico di fatto.

Mentre si sta procedendo speditamente, anche in orari notturni, per quanto riguarda le immissioni in ruolo,   in modo da garantire un corretto avvio dell’anno scolastico 2017/2018, gli uffici scolastici provinciali stanno anche compilando, entro questa settimana, le graduatorie delle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. Si tratta di graduatorie provvisorie a cui è consentito reclamo entro 5 giorni dalla loro pubblicazione.

Alcuni Ambiti Territoriali provinciali hanno già pubblicato il decreto delle graduatorie di utilizzazione e assegnazione provvisoria per l’anno scolastico 2017/18 del personale docente della scuola primaria e dell’infanzia. Altri uffici scolastici provinciali provvederanno alla pubblicazione delle suddette graduatorie provvisorie proprio in questa settimana, solo pochi uffici ritardatari pubblicheranno subito dopo il ferragosto.

In buona sostanza entro questa settimana dovrebbero essere pubblicate, nella maggioranza delle province italiane, le graduatorie provvisorie delle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie.

La pubblicazione delle suddette graduatorie sarà consultabile esclusivamente sui siti istituzionali degli uffici scolastici provinciali, per cui è utile sapere che non ci saranno notifiche su istanze online come avvenuto per i trasferimenti, i passaggi di ruolo e quelli di cattedra.

Si ricorda che, ai sensi dell’art.20 comma 3 dell’ipotesi di CCNI sulla mobilità annuale, i reclami  avverso le graduatorie redatte dal dirigente scolastico o dall’autorità/ufficio territoriale competente nonché avverso la valutazione delle domande, l’attribuzione del punteggio, il riconoscimento di eventuali diritti di precedenza, è consentita la presentazione, da parte del personale interessato, di motivato reclamo, entro 5 giorni dalla pubblicazione o notifica dell’atto, rivolto all’organo che lo ha emanato. I reclami sono esaminati con l’adozione degli eventuali provvedimenti correttivi degli atti contestati entro i successivi 10 giorni. Le decisioni sui reclami sono atti definitivi.


venerdì 4 agosto 2017 ore 14:08
giuliana gabrielli

Calendario scolastico 2017/2018, inizio e fine delle lezioni per ogni regione

Fabrizio De Angelis Giovedì, 03 Agosto 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

L'anno scolastico 2017/2018 inizierà ufficialmente fra qualche settimana, con i docenti e il resto del personale scolastico che torneranno dal 1° settembre.

Per quanto riguarda il calendario scolastico, le date di inizio e fine lezioni varia da regione a regione.

I primi studenti a rientrare a scuola saranno quelli di Bolzano, che inizieranno le attività il 5 settembre, seguiti dal quelli di Piemonte, Campania, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Basilicata giorno 11 settembre.
Gli ultimi a tornare sui banchi saranno invece gli studenti di Puglia, Toscana, Marche, Lazio ed Emilia Romagna il 15 settembre.
 

I giorni di festività comuni in tutte le regioni sono: 1 novembre 2017 (Tutti i Santi), 8 dicembre 2017, 6 gennaio 2018 (Epifania), Pasqua e Lunedì dell’Angelo (1 e 2 aprile 2018), 25 aprile 2018 (Festa della Liberazione), 1 maggio 2018 (Festa del Lavoro), 2 giugno 2018 (Festa della Repubblica).


Anche se si attende la conferma di alcune date per alcune regioni, ecco il calendario scolastico 2017/2018 per ogni Regione:

Abruzzo

Inizio Scuola: 11 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 23 dicembre al 8 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 28 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 7 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017 
 

Basilicata

Inizio Scuola: 11 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 27 dicembre al 7 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 12 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017 
 

Bolzano 

Inizio Scuola: 5 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 24 dicembre al 7 gennaio 2018 (dal 23 dicembre per chi fa lezione 5 giorni a settimana)
Vacanze di Carnevale: 11-18 febbraio 2018 (dal 10 febbraio per chi fa lezione 5 giorni a settimana)
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo 2018 al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 16 giugno 2018 (15 giugno per chi fa lezione 5 giorni a settimana)
Ponti e altre chiusure: dal 29 ottobre al 5 novembre 2017 (dal 28 ottobre per chi fa lezione su 5 giorni); sabato 9 dicembre 2017 (ponte dell’Immacolata); 21 maggio 2018.
 

Calabria

Inizio Scuola: 14 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 23 dicembre al 7 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 9 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017

Campania

Inizio Scuola: 11 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 23 dicembre al 5 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 9 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017 
 

Emilia Romagna

Inizio scuola: 15 settembre 2017
Vacanze di Natale: dal 24 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018
Vacanze di Pasqua: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 7 giugno 2018 (30 giugno per le scuole dell'infanzia)
Ponti e altre chiusure: 2 novembre 2017
 

Friuli Venezia Giulia

Primo giorno di scuola: 11 settembre 2017
Vacanze di Natale: dal 23 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018
Vacanze di Carnevale: 12- 14 febbraio 2018
Vacanze di Pasqua: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 13 giugno 2018 (30 giugno per le scuole dell'infanzia)
Ponti e altre chiusure: 9 dicembre 2017; 30 aprile 2018.

Lazio

Inizio Scuola: 15 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 23 dicembre al 7 gennaio 2018
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 8 giugno 2018 (30 giugno per le scuole dell'infanzia)
 

Liguria

Data primo giorno di scuola: 14 settembre 2017
Vacanze di Natale: dal 23 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018
Vacanze di Carnevale: 12- 14 febbraio 2018
Vacanze di Pasqua: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 12 giugno 2018 (30 giugno per le scuole dell'infanzia)
Ponti e altre chiusure: 9 dicembre 2017; 23 e 24 aprile 2018; 30 aprile 2018.

Lombardia

Data primo giorno di scuola: 12 settembre 2017 (5 settembre per la scuola materna)
Vacanze di Natale: dal 23 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018
Vacanze di Carnevale: 12 e 13 febbraio 2018
Vacanze di Pasqua: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Data ultimo giorno di scuola: 8 giugno 2018 (30 giugno per le scuole dell'infanzia)
 

Marche

Inizio Scuola: 15 settembre 2017 (fa eccezione il percorso quadriennale del liceo scientifico opzione scienze applicate che inizierà il 4 settembre 2017)
Vacanze di Natale 2018: dal 25 dicembre al 6 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 2 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 8 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 8 e 9 dicembre; 2 novembre 2017
 

Molise

Inizio Scuola: 12 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 23 dicembre al 5 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 9 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017 

Piemonte

Inizio Scuola: 11 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 25 dicembre al 6 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 2 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 9 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017 

Puglia

Inizio Scuola: 15 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 23 dicembre al 7 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 12 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017 
 

Sardegna 

Inizio Scuola: 14 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 23 dicembre al 5 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 10 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017 
 

Sicilia

Inizio Scuola: 14 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 22 dicembre al 6 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 9 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017 
 

Toscana

Inizio Scuola: 15 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 25 dicembre al 6 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 2 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 9 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017 

Trentino Alto Adige

Inizio Scuola: 11 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 25 dicembre al 6 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 2 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 7 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017 

Umbria

Inizio Scuola: 13 settembre 2017
Vacanze di Natale 2018: dal 23 dicembre al 5 gennaio
Vacanze di Pasqua 2018: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 12 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 30 aprile e 1° maggio; 25 aprile; 2 giugno;  1 e 2 novembre 2017
 

Veneto

Inizio scuola: 13 settembre 2017
Vacanze di Natale: dal 2a dicembre 2017 al 7 gennaio 2018
Carnevale: 12 e 14 febbraio 2018
Vacanze di Pasqua: dal 29 marzo al 3 aprile 2018
Ultimo giorno di scuola: 9 giugno 2018
Ponti e altre chiusure: 2 novembre 2017; ponte 1° maggio dal 29 aprile al 1° maggio 2018

 

 


venerdì 4 agosto 2017 ore 13:56
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto: elaborazione entro il 12 agosto

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Nella giornata di ieri, come abbiamo prontamente riferito, si è svolto l’incontro Miur-sindacati sulle assegnazioni provvisorie.

Nel corso dell’incontro, si è parlato anche di graduatorie di Istituto, nello specifico, le OO.SS. hanno chiesto all’Amministrazione notizie in merito alla pubblicazione provvisoria delle medesime graduatorie e al numero di domande che le scuole devono ancora inserire.

Il Miur ha risposto ai quesiti dei sindacati  riferendo che:

  • dal 3 agosto sono disponibili le funzioni per la verifica ed il completamento dei dati relativi alle domande presentate dagli aspiranti;
  • l’elaborazione delle graduatorie avverrà entro il 12 agosto.

Riguardo all’ultimo punto, il Miur però, non ha chiarito esplicitamente se ci si riferisce alla produzione (come probabilmente sarà) o alla pubblicazione delle graduatorie provvisorie.


sabato 29 luglio 2017 ore 15:02
giuliana gabrielli

OGNI USP STA PUBBLICANDO :

Assunzioni a.s. 2017/18 – Disponibilità per contratti a tempo indeterminato personale docente

Assunzioni a.s. 2017/18 – calendario di convocazione

Assunzioni personale docente a.s. 2017/18 – Ripartizione posti

TENETEVI INFORMATI.


giovedì 27 luglio 2017 ore 15:17
giuliana gabrielli

Assegnazioni:

per ricongiungersi al genitore serve convivenza anagrafica

http://www.tecnicadellascuola.it/

 

Il ricongiungimento al genitore per le assegnazioni provvisorie 2017/2018, per chi non è coniugato e non ha figli, è vincolato alla convivenza.

Lucio Ficara 27 Luglio, 2017


giovedì 27 luglio 2017 ore 15:02
giuliana gabrielli

Immissioni in ruolo 2017/18: suddivisione per provincia e classe di concorso. Scarica il PDF

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

http://www.orizzontescuola.it/immissioni-ruolo-201718-la-suddivisione-provincia-classe-concorso/

Contingente nomine tutti i grado e classi di concorso, scarica in XLS

Contingente nomine tutti i gradi e classi di concorso, scarica in XLSX

Infanzia pdf

Primaria PDF

Secondaria I grado PDF

Secondaria II grado PDF

Musicale PDF

Sostegno infanzia PDF

Sostegno primaria PDF

Sostegno_I grado PDF

Sostegno II grado PDF

Riepilogo PDF

Scarica il decreto


lunedì 24 luglio 2017 ore 17:22
giuliana gabrielli

http://www.oggiscuola.com/web/2017/07/22/preside-elettivo-la-proposta-della-gilda-alle-commissioni-riunite-cultura-lavoro-della-camera/


domenica 23 luglio 2017 ore 16:14
giuliana gabrielli

Utilizzazioni e Assegnazioni provvisorie, domande insegnanti religione cattolica e personale educativo 24 luglio-2 agosto. Licei musicali 25 luglio-2 agosto

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

http://m.orizzontescuola.it/utilizzazioni-assegnazioni-provvisorie-domande-insegnanti-religione-cattolica-personale-educativo-24-luglio-2-agosto-licei-musicali-25-luglio-2-agosto/


domenica 23 luglio 2017 ore 15:59
giuliana gabrielli

Graduatorie di Circolo o di Istituto.

Vuoi vedere i tuoi punteggi?

segui il percorso:

Istanze on line- Altri servizi-Graduatorie di Circolo o di Istituto-Vai al servizio.


martedì 18 luglio 2017 ore 14:35
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Contratto “Istruzione e Ricerca”:
confronto politico al MIUR

Venerdì 14 luglio si è tenuta al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca la riunione conclusiva dei tavoli tecnici che si erano aperti nei giorni scorsi propedeutici all’avvio delle trattative all’Aran, che secondo le previsioni del Miur dovrebbero aprirsi a fine luglio.

Quanto ci è stato illustrato sembra andare nella giusta direzione nel momento in cui apre alla possibilità di un rapporto negoziale non irrigidito da indicazioni prescrittive, così come più volte avevamo richiesto negli incontri preparatori.

C’è l’intenzione di trattare nella parte generale, quella relativa a tutti i settori, quegli istituti comuni con i riferimenti necessari a raccogliere e accogliere le esigenze dell’universo lavorativo rappresentato.

Riteniamo assai positivo il richiamo alla libertà di insegnamento e all’autonomia della ricerca, ma pensiamo che essi assumeranno maggior valore nel momento in cui si farà analogo richiamo – come dai noi richiesto – ai caratteri distintivi dei settori del comparto che sono connotati dai tratti autonomistici e di autogoverno propri delle comunità delle istituzioni pubbliche della conoscenza.

Il tema dell’inclusività del contratto, ossia la volontà di evitare ogni discriminazione tra lavoratori a termine e lavoratori di ruolo, che la FLC CGIL ha sempre posto come misura innovativa della nuova stagione contrattuale, chiama in causa il tema delle risorse, essendo impensabile garantire l’inclusività senza uno stanziamento aggiuntivo. La pari dignità del lavoro prestato nei settori della conoscenza è un aspetto determinante, frutto della nostra battaglia che ha portato fino alla Corte di Giustizia Europea le ragioni dei precari.

Continua a leggere la notizia
Segui gli aggiornamenti

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


venerdì 14 luglio 2017 ore 20:54
giuliana gabrielli

... grazie !!!


venerdì 14 luglio 2017 ore 17:19
giuliana gabrielli

Domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria per la scuola primaria.

Istanze on line

L'utente ha selezionato:
ORGANICO DI FATTO

Presentazione domande di Mobilità in Organico di Fatto per la scuola primaria

finalizzata alla presentazione in modalità web delle domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria per la scuola primaria.

Per completare correttamente l'operazione di presentazione della domanda, il docente deve:

  • Inserire la domanda utilizzando la funzione di “inserimento domanda“ . Dopo l'inserimento, è possibile variare qualche informazione inserita, utilizzando la funzione “Aggiorna“.
  • Inviare la domanda all'Ufficio Scolastico Provinciale competente, utilizzando la funzione “Invia la Domanda“. Al momento dell'invio, il sistema crea un .pdf, che viene inserito nella sezione “Archivio“ presente sulla home page, contenente il modulo domanda compilato.

A garanzia del corretto completamento dell'operazione:

  • Verificare che nella pagina “Menù gestione domande“, nell'elenco delle domande inserite la domanda si trovi nello stato “inviata“.
  • Accedere alla sezione “Archivio“ presente sulla Home Page di Istanze online e verificare che il modulo domanda contenga tutte le informazioni corrette.

venerdì 14 luglio 2017 ore 17:05
giuliana gabrielli

Un pensierino anche a chi dice che gli insegnanti fanno 3 mesi di ferie...

Massimiliano Migliaccio‎ a ProfessioneInsegnante.it  1 h ·

Sono il vicepreside di una scuola di Scampia con circa 1000 alunni e maestro nelle mie classi. All'ex ministro Brunetta che ci chiamava fannulloni... alla ex ministra Gelmini che ha creato "classi pollaio" perché i docenti lavoravano poco... alla Ministra Fedeli che blatera su aumenti che non arriveranno mai... ecco la buona scuola: sto tinteggiando le aule della scuola con alcune colleghe e personale ATA perché non ci sono soldi... p.s. Un pensierino anche a chi dice che facciamo 3 mesi di ferie... ma un ministro dell'istruzione che abbia insegnato, no?


venerdì 14 luglio 2017 ore 15:39
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto modello B: come si recupera il “codice personale”

http://www.orizzontescuola.it/graduatorie-istituto-modello-b-si-recupera-codice-personale/


venerdì 14 luglio 2017 ore 15:37
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto e modello B per chi è stato inserito in GaE. FAQ Miur su scelta scuole e provincia

http://www.orizzontescuola.it/graduatorie-istituto-modello-b-inserito-gae-faq-miur-scelta-scuole-provincia/


venerdì 14 luglio 2017 ore 15:36
giuliana gabrielli

Graduatorie d’istituto. La scelta delle scuole su Istanze on Line dal 14 al 25 luglio, differenze tra infanzia/primaria e secondaria. Guida

http://www.orizzontescuola.it/graduatorie-distituto-la-scelta-delle-scuole-istanze-line-dal-1-al-20-luglio/


venerdì 14 luglio 2017 ore 15:35
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto. Il modello B si sdoppia in due sezioni. Guida alla compilazione seconda parte

http://www.orizzontescuola.it/graduatorie-istituto-modello-b-si-sdoppia-due-sezioni-guida-alla-compilazione-seconda-parte/


venerdì 14 luglio 2017 ore 15:33
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto: dal 14 luglio su Istanze on line modello B, guida per la compilazione. Prima parte

 

http://www.orizzontescuola.it/graduatorie-istituto-dal-1-luglio-istanze-line-modello-b-guida-la-compilazione-parte/


sabato 8 luglio 2017 ore 15:31
giuliana gabrielli

Licei musicali, Toccafondi: 700 posti per assunzioni concorso 2016, 1000 per mobilità professionale

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

Il Sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, ha risposto ad un’interrogazione parlamentare, in Commissione cultura alla Camera, sulla consistenza organica dei Licei Musicali.

Nello specifico, il deputato Nesci (MDP) ha chiesto se il MIUR intende assegnare ai Licei Musicali contingenti di personale docente in forma stabile, attraverso la mobilità professionale e le immissioni in ruolo, relativamente alle nuove classi di concorso [A-53 (storia della Musica), A-55 (strumento musicale, suddivisa per gli specifici strumenti), A-63 (tecnologie musicali) e A-64 (teoria, analisi e composizione)].

Toccafondi, nella sua risposta, ha ricordato che sono stati istituiti circa 1.700 posti interi, mentre vi sono ancora 600 spezzoni circa, che non si possono ricondurre a cattedre piene.

Più di 1.000 dei suddetti posti sono stati occupati con la mobilità professionale, ossia tramite il passaggio degli insegnanti di ruolo che già vi insegnavano (docenti di educazione musicale o strumento musicale titolari nella scuola secondaria di I grado).

I rimanenti posti (circa 700), ha proseguito il Sottosegretario, verranno destinati ai vincitori dell’ultimo concorso.

Sia la mobilità che le immissioni in ruolo, ha concluso Toccafondi, si concluderanno entro l’avvio dell’anno scolastico.


sabato 8 luglio 2017 ore 15:26
giuliana gabrielli

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, i modelli di domanda. Da lunedì 10 luglio compilazione su Istanze online infanzia e primaria

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Il Miur pubblica i modelli di domanda utili per le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni del personale di ruolo per l’a.s. 2017/18.

Ricordiamo che si tratta di modelli facsimile, in quanto la compilazione avverrà per la maggior parte delle categorie interessate attraverso Istanze on line

Le date

Infanzia e primaria dal 10 al 20 luglio, secondaria I e II grado dal 24 luglio al 2 agosto

I docenti presenteranno la domanda tramite Istanze on line, tranne  il personale dei Licei musicali e coreutici per l’utilizzazione. Gli insegnanti di religione cattolica, il personale educativo e il personale ATA utilizzeranno i modelli cartacei.

Ci saranno ulteriori precisazioni anche per altre categorie di personale.

Il Miur dovrà inoltre fornire i chiarimenti richiesti e concordati con i sindacati durante l’ultimo incontro, del quale vi abbiamo anticipato i contenuti in

Assegnazioni provvisorie: domande da seconda settimana di luglio per infanzia, primaria, secondaria I grado. Chiarito convivente e ricongiungimento genitore

OrizzonteScuola supporta il personale interessato alla compilazione della domanda con guide, consulenze, forum di aiuto

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2017/18: le guide, i chiarimenti, la consulenza

I modelli di domanda

 


venerdì 7 luglio 2017 ore 09:57
giuliana gabrielli

Istanze online:

entro il 12 luglio 2017 effettuare

un accesso per evitare che

l’account venga disattivato

Tutte le utenze non utilizzate dopo il primo marzo 2015 saranno disattivate e sarà necessaria una nuova registrazione. Per evitarlo è sufficiente accedere al portale.

06/07/2017

Il MIUR, ha pubblicato un avviso sul portale di istanze online, con il quale si comunica che tutte le utenze non attive dopo il primo marzo 2015 saranno disattivate dal 13 luglio 2017.

Chi dopo il primo marzo 2015 ha effettuato almeno un accesso rimarrà attivo e non deve fare nulla.

Chi invece non ha effettuato accessi dopo il primo marzo 2015 è opportuno ne faccia almeno uno entro il 12 luglio 2017 (ore 24,00) in modo da mantenere attiva la propria utenza.

Per coloro che dal 13 luglio troveranno l’utenza disattivata sarà necessario effettuare una nuova registrazione. Vedi la nostra guida.
____________________________________________________________________________________________________________________________________

(5 luglio 2017) AVVISO AGLI UTENTI DEL PORTALE Istanze online

In previsione della prossima apertura delle istanze per la presentazione del modello B da parte del personale docente e dell’allegato D3 (la cui normativa è in corso di definizione) da parte del personale ATA incluso nelle graduatorie di istituto, al fine di ridurre i disagi all’utenza dovuti allo smarrimento delle credenziali di accesso (username e password) al portale “Istanze On Line” (alias POLIS) o alla casella di posta elettronica indicata in fase di registrazione, verranno revocate tutte le utenze che non sono state più utilizzate dal 01/03/2015. 
Al fine di evitare la revoca delle utenze e la conseguente necessità di procedere ad nuova registrazione e riconoscimento presso le segreterie scolastiche, si raccomanda agli utenti interessati che dal 01/03/2015 non hanno più effettuato alcun accesso al portale Istanze On Line, di accedere al servizio utilizzando il bottone “ACCEDI” presente nella pagina entro le ore 24:00 del prossimo 12 Luglio.
Per ulteriori dettagli in merito alle credenziali di accesso da utilizzare si raccomanda di leggere con attenzione questa pagina.


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:31
giuliana gabrielli

 Roma,12 luglio 2017

CONVEGNO DELLA FLC CGIL

CONFRONTO TRA :MINISTRO VALERIA FEDELI, SUSANNA CAMUSSO, FRANCESCO SINOPOLI.


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:24
giuliana gabrielli

secondaria I grado fine


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:22
giuliana gabrielli

SECONDARIA I GRADO CONTINUA


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:21
giuliana gabrielli

SECONDARIA I GRADO CONTINUA


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:19
giuliana gabrielli

SECONDARIA I GRADO CONTINUA


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:18
giuliana gabrielli

SECONDARIA I GRADO CONTINUA


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:17
giuliana gabrielli

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO CONTINUA
 


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:13
giuliana gabrielli

TABELLE IMMISSIONI RUOLO REGIONE    LAZIO a.s. 2017-2018

FLCGIL


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:12
giuliana gabrielli

SCUOLA SECONDARIA I GRADO CONTINUA


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:10
giuliana gabrielli

SCUOLA SECONDARIA I GRADO CONTINUA


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:09
giuliana gabrielli

SCUOLA SECONDARIA I GRADO


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:07
giuliana gabrielli

SCUOLA PRIMARIA


mercoledì 5 luglio 2017 ore 22:05
giuliana gabrielli

TABELLE IMMISSIONI RUOLO REGIONE LAZIO


mercoledì 5 luglio 2017 ore 21:49
giuliana gabrielli

Ricorso al TAR inserimento in GaE diplomati magistrali - Scadenza 8 Luglio

L’Ufficio Legale Regionale FLC CGIL Roma e Lazio sostiene la presentazione del ricorso al TAR del Lazio per l’inserimento in GaE dei diplomati magistrali entro l’a.s. 2001/2002.

Il Miur ha pubblicato in data 12.06.2017 il DM n. 400 relativo all’integrazione annuale delle graduatorie ad esaurimento. Il citato decreto (come l’analogo provvedimento dello scorso anno) non prevede l’inclusione in GaE dei diplomati magistrali con titolo conseguito entro l’a.s. 2001-2002.

Il D.M. n. 400 può essere oggetto di impugnativa davanti al TAR del Lazio al fine di richiedere l’inserimento in GaE dei diplomati magistrali il cui titolo è considerato abilitante.

A quest’azione legale possono aderire i diplomati magistrali che:
– Hanno conseguito il diploma entro l’anno scolastico 2001-2002;
– non hanno mai proposto alcun tipo di ricorso;
– hanno proposto ricorso dinanzi al giudice del lavoro ed hanno ottenuto una sentenza negativa oppure una sentenza positiva non ancora passata in giudicato;
– hanno proposto ricorso straordinario al Capo dello Stato;
– hanno proposto azione di nullità dinanzi al Tar Lazio.

Invece, non possono partecipare al ricorso coloro che hanno un giudizio pendente o passato in giudicato presso il Tar Lazio per aver impugnato negli scorsi anni il DM 235/2014 o il DM 325/2015 oppure il DM 495/2016.

La domanda per l’inserimento in GaE va in ogni caso presentata nei termini previsti dal DM n. 400/2017 (entro 8 luglio 2017) ed è elemento indispensabile ai fini della presentazione del ricorso.

http://www.flcgilromaelazio.it/diplomati-magistrali-entro-2001-2002-ricorso-al-tar-inserimento-nella-graduatoria-ad-esaurimento-gae/

Saluti

FLC CGIL 


mercoledì 5 luglio 2017 ore 21:48
giuliana gabrielli

24 CFU nei settori antropo-psico-pedagogici per il prossimo concorso docenti 2018

Nessuna corsa all'acquisizione dei 24 CFU nei settori antropo-psico-pedagogici

Il Decreto legislativo 59/17 sulla formazione inziale e il reclutamento del personale docente della scuola secondaria è stato pubblicato sulla Gazzetta
ufficiale del 16 maggio 2017.

Nel Decreto, tra le altre norme, è previsto che per accedere ai futuri concorsi sia necessario possedere, oltre al titolo di studio richiesto, anche 24 CFU nei settori antropo-psico-pedagogici e nelle metodologie didattiche. Non è più richiesta la certificazione del livello B2 in lingua straniera, che sarà verificata in sede di esame orale.

Sono esentati dal possesso di tali CFU:

1.      I docenti abilitati che, previa valutazione di una prova orale non
selettiva, saranno inclusi in una graduatoria di merito regionale ad esaurimento finalizzata alle assunzioni in ruolo (dopo l’esaurimento di GAE e concorso 2016).

2.    I docenti con almeno 3 anni di servizio (di almeno 180gg) che potranno
partecipare ad una sessione riservata del concorso (con una prova scritta in meno e una riserva di posti)

Gli altri docenti, per partecipare al concorso devono aver acquisito, o nel normale percorso universitario, o con ulteriori titoli accademici (dottorato, master, esami aggiuntivi o esami singoli, ecc.) i 24 CFU.

Il Decreto delegato prevede che i settori scientifico disciplinari (SSD) richiesti, le modalità per acquisirli e il costo, saranno definiti da un decreto del Ministro unitamente all’organizzazione della formazione inziale.

Sull’argomento è stato già chiesto che si proceda in tempi rapidi in modo che al più presto siano noti gli SSD e si garantisca la possibilità di acquisirli,
qualora mancanti, in tempo utile per il concorso previsto probabilmente
nell’autunno 2018.

Per evitare speculazioni è opportuno stare molto attenti alle proposte che
circolano e che millantano di essere autorizzati dal MIUR o di essere già a
conoscenza degli SSD necessari:è opportuno aspettare il decreto per evitare di
essere indotti in errore e affrontarespese che possono rivelarsi inutili o
eccessive.

 <http://www.flclatina.it/documenti/normativa-generale/leggi/4662-decreto-legislativo-59-del-13-aprile-2017-formazione-iniziale-e-reclutamento-docenti-scuola-secondaria
pdf Decreto legislativo 59 del 13 aprile 2017 formazione iniziale e reclutamento docenti scuola secondaria
Saluti

lunedì 3 luglio 2017 ore 09:57
giuliana gabrielli

11 luglio 2017, COBAS SCUOLA Napoli

I movimenti in lotta contro la legge 107 s'incontrano per fare il punto sulle azioni messe in campo finora e discutere su come affrontare il prossimo anno scolastico che, con l'entrata in vigore dei decreti attuativi, potrebbe risultare decisivo nel processo di normalizzazione della scuola "buona" di padroni e Confindustria oppure, al contrario, nell'inizio del suo smantellamento, per restituire il sistema pubblico di istruzione ai cittadini e alla democrazia.


lunedì 3 luglio 2017 ore 09:49
giuliana gabrielli

Docenti gratis ai musei, ecco il modello originale da compilare e consegnare in segreteria

http://www.tecnicadellascuola.it/archivio/item/28546-docenti-gratis-ai-musei,-ecco-il-modello-originale-da-compilare-e-consegnare-in-segreteria.html


mercoledì 28 giugno 2017 ore 12:36
giuliana gabrielli

Graduatorie Istituto, proroga inserimento domande al 13 luglio. Presentazione modello B dal 14 al 25 luglio

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

In questi giorni, abbiamo pubblicato diversi articoli relativi ai tempi di inserimento, da parte delle segreterie scolastiche, delle domande di aggiornamento delle graduatorie di Istituto di II e III fascia del personale docente ed educativo per il triennio 2017-2020.

Il predetto inserimento sarebbe dovuto avvenire entro il 30 giugno prossimo venturo, mentre la scadenza di presentazione delle domande da parte degli aspiranti era prevista per il 24 giugno.

Le segreterie, pertanto, avrebbe dovuto controllare e inserire le domande in appena 6 giorni, tempi impossibili considerate le disfunzioni del sistema informatico e le novità introdotte dal DPR n. 19/2016 e dal successivo DM 259/2017.

Il Miur, dietro le pressioni di sindacati e segreterie scolastiche, ha preso consapevolezza delle difficoltà delle scuole ed ha rinviato il termine per l’inserimento suddetto al 13 luglio 2017.

La proroga del summenzionato termine di inserimento al 13 luglio ha fatto slittare, conseguentemente, le date di presentazione del modello B, tramite Istanze OnLine, per la scelta delle sedi, che dovrà avvenire dal 14 al 25 luglio 2017.


mercoledì 28 giugno 2017 ore 12:33
giuliana gabrielli

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie a.s. 2017/18

http://www.notiziedellascuola.it/news/2017/giugno/utilizzazioni-e-assegnazioni-provvisorie-a.s.-2017-18

TECNODID

Reso noto da parte del Miur il calendario per presentare le domande di utilizzazione e di assegnazione provvisoria per il prossimo anno scolastico: dal 10 al 20 luglio per la scuola dell’infanzia e primaria e dal 24 luglio al 2 agosto per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

In attesa del completamento dell’iter di verifica dell’ipotesi di C.C.N.I. sottoscritta il 21 giugno u.s., con nota 27 giugno 2017, prot. n. 28578 il Miur ha comunicato la seguente tempistica entro cui personale interessato dovrà presentare le domande di utilizzazione e di assegnazione provvisoria:

  • dal 10 luglio al 20 luglio per la scuola dell’infanzia e primaria;
  • dal 24 luglio al 2 agosto per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

Le istanze dovranno essere presentate esclusivamente tramite Istanze on-line.

La suddetta nota richiama in particolare l’attenzione sull’art 7 dell’ipotesi contrattuale che ridetermina i casi per i quali è prevista la possibilità di richiedere l’assegnazione provvisoria per il personale docente, e sul successivo art. 8 che elenca le precedenze previste per il personale che richiede utilizzo o assegnazione.

Al personale in attesa di sentenza definitiva in ordine al contenzioso derivato dalle operazioni di mobilità 2016/17 va garantita la possibilità di permanere in via provvisoria nella provincia o nell’ambito assegnato dalla sentenza.

Per quanto concerne le immissioni in ruolo, la nota chiarisce che con separata nota saranno trasmessi i decreti ministeriali di autorizzazione alle nomine in ruolo del personale educativo ed ATA, unitamente ai relativi contingenti e saranno fornite le necessarie istruzioni per le relative operazioni di nomina in ruolo.

Come di consueto, Notizie della scuola dedica alle Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie un fascicolo monografico (in preparazione).

28/06/2017


mercoledì 28 giugno 2017 ore 12:31
giuliana gabrielli

Graduatorie scuola: come effettuare la scelta dei venti istituti senza sbagliare

Docenti terza fascia, ecco le modalità per non sbagliare la scelta delle scuole.

BLASTINGNEWS

http://it.blastingnews.com/lavoro/2017/06/graduatorie-scuola-come-effettuare-la-scelta-dei-venti-istituti-senza-sba


martedì 27 giugno 2017 ore 21:35
giuliana gabrielli

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2017/2018: indicazioni operative per il personale docente

Il Ministero dell’Istruzione pubblica una nota per dare attuazione all’Ipotesi di contratto integrativo del 21 giugno 2017.

27/06/2017

FLCGIL

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Facendo seguito all’incontro che c’è stato lunedì 26 giugno con i sindacati, il Miur pubblica la nota 28578 del 27 giugno 2017 con la quale si forniscono le indicazioni operative sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie in attuazione dell’Ipotesi di Ccni del 21 giugno 2017.
Con la stessa nota e annesso allegato B si forniscono anche le indicazioni operative per dare attuazione all’Ipotesi di Ccni dell’11 aprile 2017 sul passaggio da ambito a scuola. Leggi la notizia.
Per entrambi i contratti integrativi si è in attesa dell’autorizzazione alla firma definitiva.

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie

In attesa della certificazione dell’Ipotesi di Ccni sottoscritto il 21 giugno scorso, le aree delle Istanze online per la presentazione delle domande, sia di utilizzazione che di assegnazione provvisoria, saranno aperte a partire

  • dal 10 al 20 luglio per la scuola primaria ed infanzia
  • dal 24 luglio al 2 agosto per la scuola secondaria sia di primo che di secondo grado.

Sono previste, con nota successiva, ulteriori precisazioni e chiarimenti sulla corretta lettura di alcune parti del testo contrattuale (in particolare sull’articolo 7 riguardante le assegnazioni provvisorie) come richiesto da parte dei sindacati. L’amministrazione si è riservata l’emanazione di una successiva nota che verrà preventivamente sottoposta al confronto con i sindacati.


domenica 25 giugno 2017 ore 14:45
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto docenti: da sabato 1 luglio al 20 luglio 2017 la scelta delle scuole

L’applicazione sarà disponibile su istanze online. La nostra scheda

http://m.flcgil.it/scuola/precari/graduatorie-di-istituto-docenti-da-sabato-1-luglio-al-20-luglio-2017-la-scelta-delle-scuole.flc

21/06/2017

FLCGIL

Da sabato 1 luglio e fino al 20 luglio 2017 coloro che sono inclusi nelle graduatorie di istituto potranno scegliere le scuole nelle quali sono interessati ad ottenere le supplenze.

La scelta avverrà utilizzando l’applicazione presente in istanze online del MIUR.

Si potranno scegliere scuole solo della provincia nella quale si è presentata la domanda di aggiornamento/inserimento.

Appena saranno rese disponibili tutte le informazioni sulla procedura, pubblicheremo una scheda di approfondimento.

Per accedere alle istanze online è necessario, preliminarmente, registrarsi sul sito del Ministero. Sul nostro sito è disponibile una guida con le istruzioni per la registrazione.

Altre schede di approfondimento


domenica 25 giugno 2017 ore 14:40
giuliana gabrielli

Scheda FLC CGIL sintesi novità utilizzazioni e assegnazioni provvisorie anno scolastico 2017/2018

I contenuti più significativi dell’Ipotesi di contratto integrativo sottoscritta il 21 giugno 2017 che regola le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie annuali di tutto il personale docente, educativo ed ATA della scuola.

Scarica il documento

FLCGIL

http://www.flcgil.it/sindacato/documenti/approfondimenti/scheda-flc-cgil-sintesi-novita-utilizzazioni-e-assegnazioni-provvisorie-anno-scolastico-2017-2018.flc


domenica 25 giugno 2017 ore 14:36
giuliana gabrielli

Ipotesi CCNI scuola utilizzazioni e assegnazioni provvisorie a.s. 2017/2018 del 21 giugno 2017

Dati: Contratto Collettivo Nazionale Integrativo Scuola

Vai agli allegati

Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie (mobilità annuale) del personale docente, educativo e ATA per l’anno scolastico 2017/2018.

http://www.flcgil.it/contratti/documenti/scuola/ipotesi-ccni-scuola-utilizzazioni-e-assegnazioni-provvisorie-a-s-2017-2018-del-21-giugno-2017.flc


domenica 25 giugno 2017 ore 14:34
giuliana gabrielli

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2017/2018: firmata l’ipotesi di contratto integrativo

Docenti, educativi e ATA verso la mobilità annuale. Un risultato positivo per oltre un milione di lavoratori della scuola. Nessun blocco per gli assunti nell’ultimo triennio. Più tutele per le lavoratrici madri.

21/06/2017

FLCGIL

Nella serata di mercoledì 21 giugno 2017 è stata sottoscritta al Ministero dell’Istruzione l’Ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed ATA della scuola per l’anno scolastico 2017/2018. Allegata al testo del contratto, una dichiarazione congiunta MIUR-organizzazioni sindacali.

Scarica il testo dell’Ipotesi di contratto

Non ci sarà il blocco triennale per neo assunti sulle assegnazioni provvisorie, aumentate le tutele per le lavoratrici madri e per i genitori beneficiari delle precedenze legge 104/92 per l’assistenza ai figli.

Scarica la scheda di approfondimento sulle principali novità.

Ai fini della presentazione delle domande, indicativamente nel mese di luglio, si dovrà attendere la circolare ministeriale.

 


domenica 25 giugno 2017 ore 14:31
giuliana gabrielli

Assegnazioni provvisorie docenti '17: chi può fare domanda, province e posti

Scuola, ultime notizie sulle assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2017; chi potrà presentare domanda, quante province, le preferenze e i posti.

BLASTINGNEWS

Anche quest'anno potranno essere fatte le domande per le assegnazioni provvisorie per la #Scuola 2017/18. Il ministero inizialmente aveva negato questa possibilità. Ha rivisto, però, le sue posizioni, arrivando ad un accordo con i sindacati. Il Miur ha dato la possibilità di presentare la domanda, superando il vincolo triennale. Inoltre le assegnazioni avverranno su scuola e non su ambito. Secondo ciò che è stato reso noto dal CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per il prossimo anno scolastico, i tempi saranno piuttosto brevi. Tra la fine di giugno e l'inizio di luglio i docenti interessati potranno presentare la richiesta ed entro agosto sapere i risultati.

Chi può presentare domanda di assegnazione provvisoria

Potranno presentare domanda di assegnazione provvisoria i docenti che intendono ricongiungersi ad un familiare. In particolare i ricongiungimenti previsti dalla legge sono quelli ai figli minorenni, al coniuge o al convivente, al genitore convivente che abbia la residenza in un determinato comune almeno da tre anni. Un altro motivo che può essere reso utile ai fini della presentazione della domanda di assegnazione provvisoria [VIDEO] riguarda le gravi esigenze di salute degli insegnanti. In quest'ultimo caso alla domanda deve essere allegata un'opportuna certificazione sanitaria che attesti le patologie riscontrate dal medico.

Le assegnazioni provvisorie interprovinciali

I docenti che sono stati assunti nell'anno scolastico 2015/2016 non avrebbero potuto usufruire, per quest'anno scolastico, dell'assegnazione provvisoria.

Secondo i termini di legge, infatti, sarebbe stato in vigore il blocco triennale. Su quest'ultimo il ministero ha deciso di porre una deroga, in modo da consentire ai docenti di avvicinarsi alla loro provincia di residenza. Molte sono state le polemiche che hanno riguardato proprio le assegnazioni provvisorie per altra provincia.

Tanti docenti che sono passati di ruolo con le assunzioni previste dalla legge 107 [VIDEO] hanno dovuto abbandonare i luoghi di residenza per recarsi a lavorare in province anche lontane. Differenti comitati degli insegnanti hanno fatto presenti le difficoltà legate soprattutto alla gestione degli affetti e delle famiglie. È anche in seguito a tutte queste esigenze che il ministero ha deciso per la deroga.

Quante scuole si possono esprimere

Il contratto siglato fra la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli e i sindacati stabilisce che è possibile richiedere una sola provincia. Gli insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria possono indicare fino a 20 scuole. I docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado hanno la possibilità di esprimere fino a 15 preferenze. #lavoro 2017 #Lavoro giovani

 

 

 

 

 

Firmato il contratto per le #assegnazioni provvisorie e #utilizzazioni a #Scuola per l'anno 2017/2018, si attendono le comunicazioni del ministero dell'Istruzione per la presentazione delle domande. Il contratto sulle assegnazioni e utilizzazioni è stato disposto per i docenti di ruolo e personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata), senza il vincolo triennale. Dunque le domande non potranno essere presentate dai docenti precari. Tuttavia, spiega il sindacato Anief, è bene puntualizzare che potranno fare domanda di utilizzazione o di assegnazione provvisoria anche i docenti che siano stati assunti in ruolo nell'ultimo anno ascolastico, dunque con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2016.

Condizione necessaria per questi ultimi docenti è l'aver superato l'anno di prova. L'inclusione dei neoassunti trova conferma per il fatto che non c'è il vincolo di permanenza triennale. Ma sono molteplici i dubbi che sul contratto relativo alla mobilità annuale nella scuola [VIDEO] per il prossimo anno.


domenica 25 giugno 2017 ore 14:23
giuliana gabrielli

Quale differenza tra utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, chi può presentare la domanda?

di Giovanna Onnis

ORIZZONTESCUOLA

 

In data 21 giugno 2017 è stato firmato il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente la mobilità annuale per il prossimo anno scolastico 2017/18.

La mobilità annuale comprende due tipologie di movimento, le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie, che per essere richiesti necessitano di requisiti differenti, dei quali parleremo in specifici articoli, e determinano la possibilità di prestare servizio per un anno scolastico in una scuola diversa da quella di titolarità o di incarico triennale senza, però, modificare la titolarità del docente oppure, nel caso dei docenti in esubero senza sede, l’utilizzazione consente l’attribuzione della scuola in cui prestare servizio il prossimo anno scolastico.

Nell’art.1 comma 4 del CCNI sulla mobilità annuale appena firmato, si chiarisce, infatti, che gli effetti giuridici del contratto hanno validità esclusivamente per l’anno scolastico 2017/18

Con le utilizzazioni l’obiettivo ministeriale, come chiarisce il succitato art.1, è quello di “realizzare il reimpiego qualificato di tutto il personale in soprannumero o in esubero”

Con le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie si intende perseguire “la piena realizzazione degli obiettivi formativi e curricolari previsti per ciascun ordine di scuola, assicurando la continuità didattica e la valorizzazione delle competenze professionali, tenuto conto delle esigenze e disponibilità dei docenti interessati”

Come gli anni scorsi e con le finalità indicate, anche per il prossimo anno scolastico è prevista la possibilità di utilizzazione in altri insegnamenti e per il potenziamento delle attività dell’offerta formativa per il personale appartenente a ruoli e classi di concorso in esubero, tenendo conto dei titoli di studio e/o professionali posseduti, con l’attribuzione del maggior trattamento economico eventualmente spettante in sintonia con l’art.10 comma 10 del CCNL/2007:

Ai sensi dell’art. 52 del decreto legislativo n. 165/2001, il personale docente utilizzato, a domanda o d’ufficio, ivi compresa l’assegnazione provvisoria, in altro tipo di cattedra o posto, ha diritto all’eventuale trattamento economico superiore, rispetto a quello di titolarità, previsto per detto tipo di cattedra o posto. La maggiore retribuzione è corrisposta per il periodo di utilizzazione, in misura corrispondente a quella cui l’interessato avrebbe avuto titolo se avesse ottenuto il passaggio alla cattedra o posto di utilizzazione.

In caso di utilizzazione parziale, la corresponsione avrà luogo in rapporto proporzionale con l’orario settimanale d’obbligo”

Se il docente, in seguito ad utilizzazione o assegnazione provvisoria in grado di istruzione differente, ha il diritto ad un trattamento economico maggiore, la Direzione regionale competente, contestualmente all’adozione del provvedimento di utilizzazione e assegnazione provvisoria, stipulerà con il personale interessato un contratto di lavoro integrativo per il nuovo temporaneo trattamento retributivo corrispondente a quello spettante in caso di passaggio di ruolo.

Prima di avviare le operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria dovrà essere predisposto dalla Direzione regionale competente il quadro complessivo delle disponibilità sui posti dell’organico dell’autonomia e dell’adeguamento del medesimo alle situazioni di fatto, ed eventuali successive modifiche ed integrazioni, relativo alle diverse tipologie di posti in funzione del migliore impiego del personale in base ai titoli professionali, in relazione alle tipologie di posto e alle classi di concorso per le quali i docenti possono ottenere utilizzazione o assegnazione provvisoria.

La valutazione dei titoli per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie segue due specifiche e differenti tabelle, l’allegato 2 per le utilizzazioni e l’allegato 3 per le assegnazioni provvisorie, dove vengono riportate tutte le voci che consentono di valutare un preciso punteggio.

Se, per le utilizzazioni, la tabella è comprensiva di tre parti (parte I) Anzianità di servizio, parte II) Esigenze di famiglia e parte III) Titoli generali), per le assegnazioni provvosorie, invece, la tabella è costituita da una sola parte che riguarda le esigenze di famiglia che rappresentano le uniche voci valutabili escludendo, quindi, il punteggio relativo ai titoli e al servizio che possono essere presi in considerazione soltanto per le utilizzazioni.

In ambedue i casi possono essere valutati solo i titoli e i requisiti posseduti entro il termine previsto per la presentazione delle domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria.

La valutazione dei titoli relativi alle utilizzazioni del personale docente titolare di cattedra e/o posto nella scuola, è formulata da ciascuna istituzione scolastica dove il docente presta servizio. Nel caso in cui l’istituto di titolarità non coincida con l’istituto di serviziio, sarà competenza di quest’ultimo provvedere alla valutazione della domanda, acquisendo eventualmente dall’istituto di titolarità ogni utile elemento di conoscenza.

Per quanto riguarda, invece, i docenti titolari su ambito o su provincia e privi di incarico triennale la valutazione dei titoli è formulata dagli Uffici territorialmente competenti.

Ai fini della valutazione delle domande di mobilità annuale, risultano importanti le seguenti precisazioni fornite nell’art.1 comma 7 del contratto:

  • Nei titoli di servizio va valutato anche l’anno scolastico in corso;
  • Per ottenere il punteggio per il comune di residenza dei familiari, è necessario che i medesimi vi risiedano effettivamente, con iscrizione anagrafica, da almeno tre mesi alla data stabilita per la presentazione delle domande;
  • L’età dei figli è riferita al 31 dicembre dell’anno in cui si effettuano le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie;
  • In caso di parità di precedenze e di punteggio prevale chi ha la maggiore anzianità anagrafica

I termini per la presentazione delle domande, con relativa scadenza, non sono stati ancora stabiliti e, come abbiamo sottolineato nel nostro articolo, verranno fissati dopo la registrazione del contratto integrativo.

Come abbiamo prontamente anticipato, il contratto sarà registrato in questi giorni e subito dopo, anche in assenza del testo definitivo, si darà il via libera alla presentazione delle domande su Istanze on line. Presumibilmente nel periodo fine giugno – inizi luglio si potrà iniziare a compilare e inviare la domanda.

Il personale docente che sarà interessatio da eventuali rettifiche apportate alle operazioni di mobilità relative al prossimo anno scolastico 2017/18, come stabilisce l’art.1 comma 10 del CCNI, “verrà rimesso nei termini per la presentazione delle sopra citate domande, prevedendo 5 giorni successivi alla data di comunicazione della rettifica stessa”

Questi docenti, quindi, avranno la possibilità di presentare domanda di mobilità annuale (utilizzazione e/ assegnazione provvisoria) anche oltre i termini di scadenza delle istanze

Assegnazioni provvisorie 2017/18. Firmato il Contratto (ecco il testo da scaricare): niente vincolo triennale e movimenti su scuola. Scheda Uil

 


venerdì 23 giugno 2017 ore 10:42
giuliana gabrielli

GRADUATORIE DI ISTITUTO .

http://classiconcorso.flcgil.it/scheda_classe_concorso_nuova?id=A-55


giovedì 22 giugno 2017 ore 14:58
giuliana gabrielli

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2017/2018: sintesi delle principali novità

In una scheda i contenuti più significativi dell’ipotesi di contratto integrativo sottoscritta da tutti i sindacati il 21 giugno 2017.

22/06/2017

FLCGIL

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L’ipotesi di contratto integrativo annuale sulle utilizzazioni e assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA della scuola per l’anno scolastico 2017/2018 è stata sottoscritta da tutti i sindacati al Ministero dell’Istruzione il 21 giugno 2017. Ora si dovrà attendere l’autorizzazione da parte del MEF e Funzione pubblica per la firma definitiva.
Ai fini della presentazione delle domande si dovrà attendere la nota ministeriale che fisserà le date, indicativamente entro fine luglio.

In sintesi le novità più significative.
Scarica la versione .pdf.

DOCENTI

Si potranno indicare fino a 20 preferenze di una sola provincia per i docenti della scuola dell’infanzia e primaria e fino a 15 preferenze per la scuola secondaria sia di primo che di secondo grado.

All’articolo 2 sono elencate tutte le fattispecie di possibili domande di utilizzazione da parte dei docenti. Per le specifiche utilizzazioni nei licei musicali occorre fare riferimento all’articolo 6-bis del Ccni.

All’articolo 3 viene precisato il ruolo della contrattazione integrativa regionale, la quale potrà definire i criteri per predisporre il piano complessivo delle disponibilità che dovrà contemplare le distinte disponibilità relative sia ai posti dell’organico dell’autonomia, che all’adeguamento di tale organico alle effettive esigenze di fatto. Inoltre potranno essere previste anche ulteriori forme di utilizzazione al fine di rispondere a specifiche esigenze del territorio. Sarà possibile, in questa sede, definire anche ulteriori criteri e modalità specifiche di utilizzazione per tutte le zone terremotate. Non compete alla contrattazione regionale intervenire sulle assegnazioni provvisorie che restano, come sempre, regolate del contratto nazionale visto che tale mobilità annuale riguarda anche movimenti sull’intero territorio nazionale.

All’articolo 8 sono regolate le precedenze sia nelle utilizzazioni che nelle assegnazioni provvisorie. Nei confronti sia dei genitori che assistono i figli con disabilità in stato di gravità (art. 33 commi 5 e 7 della legge 104/92) che a quelli con figli di età inferiore ai 3 anni (art. 42-bis DLgs 151/01 recentemente modificato), sono state aumentate le tutele.

Per quanto riguarda le assegnazioni provvisorie (art. 7 del Ccni) queste le novità di rilievo:

sarà possibile richiedere assegnazione provvisoria all’interno della provincia di titolarità per uno dei seguenti motivi:

  • ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario
  • ricongiungimento al coniuge o alla parte dell’unione civile o al convivente, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica
  • gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da idonea certificazione sanitaria
  • ricongiungimento al genitore convivente qualora non ricorrano le condizioni di cui ai punti a) o b).

Non sono consentite assegnazioni provvisorie all’interno dello stesso comune di titolarità.

ASSEGNAZIONE PROVVISORIA PER ALTRA PROVINCIA

Non ci sarà il blocco triennale per i neo assunti che vogliono richiedere assegnazione provvisoria per altra provincia. L'assegnazione provvisoria per altra provincia può essere richiesta dai docenti di ogni ordine e grado se:

  • il docente ha presentato domanda di mobilità e non ha ottenuto nulla
  • non ha presentato domanda di mobilità per la provincia per la quale ricorra uno dei motivi di ricongiungimento
  • ha ottenuto domanda di mobilità in una provincia diversa da quella per la quale ricorrono i motivi di ricongiungimento o per la quale aveva richiesto di usufruire delle precedenze previste dall’art 13 del Ccni dell’11 aprile 2017
  • i docenti beneficiari delle precedenze previste dell’articolo 13 del Ccni 11 aprile 2017 i quali, pur avendo ottenuto la provincia, sono stati soddisfatti in comune diverso rispetto a quello per cui ricorrono i motivi
  • l’assegnazione provvisoria potrà comunque essere richiesta, anche da quanti abbiano già ottenuto la mobilità, qualora siano sopravvenuti, dopo il termine di scadenza delle domande di mobilità, i motivi di ricongiungimento precedentemente indicati o questi si siano successivamente modificati.

Come negli anni passati l’assegnazione provvisoria si potrà chiedere obbligatoriamente per la propria tipologia di posto o classe di concorso di titolarità ed anche, ma in sub ordine, per altre tipologie di posto o classi di concorso anche di grado di scuola diverso, purché in possesso del titolo valido per la mobilità.

PERSONALE EDUCATIVO

Si applicano le stesse regole del personale docente.

PERSONALE ATA

Sono confermate le consuete regole già applicate negli anni scorsi.

TABELLE DI VALUTAZIONE

Nessun cambiamento.


lunedì 19 giugno 2017 ore 20:46
giuliana gabrielli

https://www.professionistiscuola.it/punteggio/

GRADUTORIE DI ISTITUTO

CALCOLO PUNTEGGIO PER SERVIZI PRESTATI.


venerdì 16 giugno 2017 ore 15:31
giuliana gabrielli

http://www.flcgilromaelazio.it/aggiornamento-graduatorie-istituto-ricorsi-al-tar-inserimento-ii-fascia/


venerdì 16 giugno 2017 ore 15:22
giuliana gabrielli

Inserimento in II Fascia G.I. 2017 - Diploma accademico di conservatorio o belle arti

Descrizione:

RICORSO AVVERSO IL DECRETO MINISTERIALE 374/2017 DI AGGIORNAMENTO DELLE GRADUATORIE D'ISTITUTO PER OTTENERE L'INSERIMENTO NELLA SECONDA FASCIA PER IL TRIENNIO 2017/2020 DEL PERSONALE DOCENTE IN POSSESSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI CONSERVATORIO O BELLE ARTI. 

ANIEF

Considerata la pubblicazione del Decreto Ministeriale che permette l'inserimento/aggiornamento della propria posizione nelle Graduatorie d'Istituto senza consentire l'inserimento in II Fascia dei docenti in possesso di Diploma accademico di conservatorio o belle arti, l'ANIEF cercherà di consentirne l'inserimento attraverso la proposizione di specifico ricorso al TAR del Lazio.

Requisiti:

Possono partecipare al ricorso i docenti in possesso di Diploma accademico di conservatorio o belle arti (e che siano in possesso anche di Diploma di scuola secondaria superiore) che vogliano presentare domanda per l'inserimento nella seconda fascia delle Graduatorie d'istituto.

Modalità di preadesione:

Per poter preaderire al ricorso è necessario espletare la procedura di iscrizione all'ANIEF e richiedere alla scuola capofila l'inserimento nella seconda fascia delle G.I. compilando l'apposita diffida predisposta da Anief e allegandola al modello A2 o A2bis di inserimento in III Fascia. 

 

ATTENZIONE: la domanda per l'inserimento/aggiornamento della III Fascia delle Graduatorie d'Istituto dovrà comunque essere prodotta per tempo dal ricorrente e con le modalità descritte dal MIUR nel Decreto di aggiornamento. In nessuno caso l'adesione al ricorso per l'inserimento in II Fascia implica la possibilità di non richiedere correttamente l'inserimento/aggiornamento della propria posizione in III Fascia. 

 

I ricorrenti dovranno fornire copia dei documenti utili ai fini del deposito (modello richiesta inserimento in III fascia GI con relativa diffida di inserimento in II Fascia e, appena possibile, copia del Modello B di scelta delle scuole) e della prosecuzione del ricorso e fornire copia delle singole graduatorie d'istituto che saranno pubblicate dalle istituzioni scolastiche ai fini della proposizione di motivi aggiunti da parte dei legali. 

Costi di adesione:

L'adesione al ricorso ha un costo di: 150,00€

Costi e Servizi:

NB:  I ricorsi sono riservati ai soli iscritti ANIEF. Il mancato rinnovo/perfezionamento dell’iscrizione comporta la decadenza della convenzione con il legale e la conseguente cessazione delle tariffe agevolate destinate ai soci ANIEF; in questo caso, il ricorrente potrà continuare l’iter del ricorso, ma il legale assegnato potrà richiedere il pagamento di parcella per la propria prestazione professionale in base alle normali tariffe professionali vigenti.  Il costo di adesione comprende il deposito del solo ricorso introduttivo contro il Decreto di aggiornamento delle Graduatorie d'Istituto.

Casi particolari:

Secondo le statuizioni disposte in sede di Consiglio Nazionale, per tutti gli iscritti che proporranno la propria candidatura alle prossime elezioni RSU e dimostreranno di aver partecipato attivamente alla diffusione della politica sindacale Anief, è previsto il rimborso della cifra di adesione a uno dei ricorsi promossi dal sindacato. Gli interessati potranno proporre la propria candidatura cliccando qui.

L'Anief, all'esito della campagna RSU 2018, fornirà dettagliate istruzioni a tutti i candidati per ottenere il rimborso dell'adesione al ricorso.

Pre adesioni aperte fino al 30-06-2017.


venerdì 16 giugno 2017 ore 15:16
giuliana gabrielli

http://2.flcgil.stgy.it/files/pdf/20170606/dm-374-17-tabella-di-confluenza-classi-di-concorso.pdf

DM 374-17 Tabella di confluenza classi di concorso

 


venerdì 16 giugno 2017 ore 15:07
giuliana gabrielli

Nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy

Entro il 25/5/2018 tutte le scuole italiane dovranno essere in linea con il Nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy.

CFIScuola

http://www.cfiscuola.it/nuovo-regolamento-europeo-privacy


venerdì 16 giugno 2017 ore 15:04
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Organici ATA: dissenso totale dei sindacati
sugli “aggiustamenti” proposti dal MIUR

Lunedì 19 giugno proseguirà il braccio di ferro tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati sulle dotazioni organiche del personale ATA in vista del prossimo anno scolastico. L’ipotesi avanzata dall’amministrazione nel corso dell’incontro del 13 giugno scorso è stata fortemente contestata dalla FLC CGIL e dagli altri sindacati, che hanno manifestato il loro dissenso verso alcuni “correttivi” che sono stati proposti per fare in modo di non sforare il tetto di organico imposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Un’ipotesi di revisione degli organici condivisa con il sindacato potrà avvenire solo se ci sarà il ripristino dei 2.020 posti tagliati dalla finanziaria del 2015 e il superamento del blocco delle sostituzioni introdotto sempre nel 2015. Il sistema di distribuzione degli organici proposto, invece, non è neppure sufficiente a tenere aperti, in moltissimi casi, i plessi scolastici, figuriamoci se può far funzionare le scuole.

Coerentemente con questa ferma presa di posizione, abbiamo sospeso l’incontro e inviato al Miur una richiesta unitaria per l’attivazione del tavolo di concertazione.

La FLC CGIL, inoltre, il prossimo 21 giugno consegnerà alla Ministra Fedeli le firme della petizione#sbloccATA, raccolte per sbloccare organici e supplenze e misurerà concretamente la volontà e l’impegno politico da parte dell’amministrazione per la soluzione dei problemi.

Continua a leggere la notizia

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


mercoledì 14 giugno 2017 ore 21:07
giuliana gabrielli

Concorso a Ds: metà dei posti ai prof incaricati e punteggio aggiuntivo ai vicari

Pasquale Almirante Martedì, 13 Giugno 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

L’A.N.Co.Di.S., l’Associazione Nazionale dei Collaboratori dei Dirigenti Scolastici, sta chiedendo alla ministra Valeria Fedeli di stabilire un adeguato punteggio per gli anni svolti per la collaborazione e il servizio reso in qualità di collaboratore o vicario del preside. In pratica, come anche un comunicato Anief fa presente, per l’assegnazione delle nuove dirigenze scolastiche dovrebbe essere previsto un concorso con il 50% dei posti annualmente vacanti e il 50% da assegnare tramite graduatorie degli incarichi di Presidenza: una sorta di doppio canale, come si fa per le Gae dei docenti, con possibilità di accedere a un corso-concorso per chi ha svolto almeno 36 mesi di incarico.

Riservare dunque, dicono i collaboratori dei dirigenti, una parte dei posti vacanti a chi ha già dimostrato nelle scuole di avere doti organizzative e di gestione delle risorse umane.

In caso contrario, viene minacciata la possibilità di avviare un ricorso apposito per questi docenti-collaboratori.

 

 

L’A.N.Co.Di.S.specifica infatti: “nel prossimo bando  deve essere stabilito un adeguato punteggio per gli anni svolti per la collaborazione ed, in caso di esito favorevole, il servizio reso deve avere il riconoscimento di stage formativo certificato dal DS titolare della scuola nella quale il docente ha prestato la collaborazione”.

“Per l’assegnazione delle dirigenze scolastiche – continua A.N.Co.Di.S. – proponiamo il criterio del concorso sul 50% dei posti annualmente vacanti (procedura lunga, complessa e bersagliata dai ricorsi ma che dà chance a tutti), e il 50% dalle graduatorie degli incarichi di Presidenza: una sorta di doppio canale come si fa per le Gae dei docenti, con possibilità di accedere ad un corso concorso per chi ha svolto almeno 36 mesi di incarico (per adempiere al dettato costituzionale per l’immissione in ruolo, dopo aver formalmente superato un concorso)”.


mercoledì 14 giugno 2017 ore 19:12
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto: FAQ ufficiali Miur

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

 

Nella giornata odierna, avevamo anticipato le faq del Miur, fornite ai sindacati e relative all’aggiornamento delle graduatorie di istituto del personale docente ed educativo per il triennio 2017-2020.

Riportiamo di seguito le faq ufficiali, pubblicate sul sito del Miur e che sono in pratica le stesse di quelle pubblicate dalla nostra redazione.

D: Tra i dati di recapito occorre indicare anche l’indirizzo PEC?

R: No, l’indicazione dell’indirizzo PEC è facoltativo. Occorre comunque indicare almeno un indirizzo di posta elettronica privato e/o istituzionale.

D: Gli aspiranti che intendono iscriversi in più classi di concorso/posti di insegnamento afferenti a diversi gradi di istruzione, possono presentare domanda ad un’unica istituzione scolastica?

R: Si, possono presentare la domanda a qualsiasi istituzione scolastica di un’unica provincia, non necessariamente di grado superiore, per tutti gli insegnamenti prescelti, con le seguenti eccezioni:

  • qualora tra gli insegnamenti richiesti vi siano discipline impartite nelle scuole speciali, la domanda dovrà essere indirizzata ad una scuola speciale
  • qualora tra le graduatorie richieste vi sia quella del personale educativo la domanda dovrà essere indirizzata ad un convitto/educandato
  • qualora tra le graduatorie richieste vi sia una graduatoria di lingua slovena la domanda dovrà essere indirizzata ad una scuola slovena.

D: Chi deve presentare il modello A1?

R: Il modello A1 deve essere utilizzato ai fini dell’inserimento in II fascia dagli aspiranti abilitati.

D: Per l’inserimento in III fascia, che differenza c’è tra il modello A2 e il Modello A2bis?

R: Il modello A2 deve essere presentato da chi presenta unicamente, per la prima volta, domanda di inserimento in III fascia, oppure da chi, già inserito nelle graduatorie dei passati trienni/bienni, intende, unicamente, aggiornare la propria posizione. Il modello A2 bis deve invece essere compilato da chi si trovi in entrambe le precedenti situazioni, ovvero, debba aggiornare i punteggi e contemporaneamente voglia inserire anche un nuovo insegnamento.

D: In quali istituzioni sono presenti le graduatorie del personale educativo?

R: Le graduatorie del personale educativo sono presenti presso i Convitti e gli Educandati.

D: Dove sono reperibili i codici delle istituzioni scolastiche a cui presentare domanda?

R: Le sedi esprimibili sono visualizzabili nel menù di destra dello spazio informativo dedicato alle graduatorie d’istituto con la voce “Personale docente – sedi esprimibili”.

D: Coloro che aggiornano il punteggio devono comunque ridichiarare il titolo di accesso?
R: Il titolo di accesso non deve essere dichiarato dall’aspirante già incluso nelle graduatorie del precedente triennio, in quanto il punteggio già attribuito verrà riconfermato in automatico dal Sistema Informativo. Potrà invece essere rivalutato o sostituito con altro più favorevole, compilando l’apposita sezione del relativo modello (Sez. C2 del modello A1 e Sez. C3 dei modelli A2 e A2bis).

D: Il punteggio aggiuntivo di cui al punto A4) della Tabella di valutazione dei titoli di II fascia può essere attribuito anche per le classi di concorso di nuova istituzione (A023, A053, A055, A063, A064)?
R: No, in quanto le classi di concorso di nuova istituzione non costituiscono ambito disciplinare con le classi di concorso di vecchio ordinamento la cui abilitazione, in fase transitoria, è considerata requisito di accesso in II fascia per tali nuove discipline.

D: Nella sezione C dei modelli di domanda per la III fascia, si può inserire quale altro titolo l’abilitazione all’esercizio di una professione?
R: No, la relativa Tabella di valutazione non lo prevede.

D: L’attività di docenza presso i corsi di formazione regionali, è oggetto di valutazione?

R: Si, con i vincoli di cui al punto 1bis) delle note al punto D della tabella di valutazione di III fascia.

D: Nei modelli A2 e A2bis, rispetto al triennio precedente, non compaiono più le griglie riepilogative dei servizi. Come va pertanto dichiarato il servizio utilizzabile al 50%?

R: Con l’implementazione delle funzioni SIDI, non è più necessario compilare la griglia riepilogativa, che pertanto è stata espunta dal modello. L’aspirante deve dichiarare solo il servizio utilizzabile al 100% nella graduatoria corrispondente all’insegnamento svolto, mentre il Sistema informativo attribuirà in automatico il punteggio al 50% in tutte le altre graduatorie di III fascia. Tuttavia, il docente che abbia compilato il modello A2bis, in quanto ha sia graduatorie di nuova che di vecchia inclusione, dovrà dichiarare per le classi di concorso di nuova inclusione, anche i servizi già valutati nei trienni/bienni precedenti in altre classi di concorso/tipologie di posto in modo da ottenere la valutazione al 50% dei servizi valutati nel precedente triennio sulle graduatorie di vecchia inclusione.

D: Per le classi di concorso di nuova istituzione nei licei musicali, è sempre valutabile come specifico il servizio prestato dai docenti delle classi di concorso di vecchio ordinamento A031, A032 ed A077?

R: No, è considerato specifico solo nei casi in cui sia stato prestato presso i Licei Musicali per le discipline di cui all’allegato E del D.P.R. 89/2010. Pertanto l’istituzione scolastica che tratta la domanda dovrà verificare dove l’aspirante abbia prestato il servizio.

D: Cosa si intende, con la dicitura “Servizio da rivalutare rispetto al punteggio di … precedentemente attribuito nella classe di concorso di vecchio ordinamento” , presente nelle sezioni D1 e D2 dei modelli di domanda, ed in quale caso deve essere utilizzata?

R: La suddetta dicitura deve essere utilizzata in tutti quei casi previsti dal Decreto, in cui l’aspirante iscritto nelle graduatorie dei trienni/bienni precedenti abbia necessità di adeguare/correggere/sostituire/spostare/rettificare/rivalutare il punteggio precedentemente attribuito, per i casi di cui all’art. 4, comma 13 lettere b), d) ed e). A tal fine l’aspirante, dovrà dichiarare per ciascun anno scolastico che intende rivalutare, il punteggio precedentemente attribuito (anche su altra classe di concorso), affinché l’istituzione scolastica operante possa cancellarlo, per poi inserire il nuovo punteggio spettante.

D: Chi si trova inserito in GAE con riserva per effetto di provvedimenti cautelari, può aggiornare la propria posizione nella II/III fascia dove è inserito a pieno titolo oppure inserirvisi per la prima volta?

R: Si, anche se l’inserimento/aggiornamento in II e/o III fascia non produrrà alcun effetto in I fascia, in conseguenza di quanto disposto dall’art. 1 comma 10 bis della Legge 25 febbraio 2016 n. 21 che ha prorogato la l’aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento e di conseguenza anche quelle di I fascia di istituto all’a.s. 2018/2019 per il triennio successivo.

D: Chi è inserito a pieno titolo in GaE e quindi anche in I fascia, ma possiede anche insegnamenti di II o III fascia, può cambiare provincia di Iscrizione?
R: No, in quanto essendo bloccato, per legge, l’aggiornamento della I fascia, nell’aggiornamento/inserimento della II e/o III fascia, si rimane vincolati alla provincia scelta nel 2014.

D: Cosa succede se la provincia di iscrizione cautelare in GaE è diversa da quella scelta nel 2014 per le graduatorie di istituto?

R: Qualora la provincia di inserimento in GAE ottenuta con il provvedimento cautelare sia diversa da quella di inserimento cautelare in I fascia, vale il vincolo di permanenza su quest’ultima provincia. La domanda di aggiornamento/inserimento per la II e/o III fascia va dunque indirizzata alla scuola competente del precedente triennio.

D: Chi è stato inserito in GAE con riserva tramite provvedimento cautelare, ma nel 2014 non si era inserito in alcuna graduatoria d’istituto, può comunque iscriversi nelle graduatorie di II e/o III fascia?

R: Si, potrà iscriversi per la prima volta nella II e/o III fascia di qualsiasi provincia, ma nelle scuole prescelte non figurerà in I fascia, a meno che non fosse già stato inserito nelle graduatorie d’istituto del precedente triennio dall’ufficio provinciale. In quest’ultimo caso, rimarrà vincolato, anche per la II e/o III fascia nella provincia e con le sedi inserite dall’ufficio provinciale.

D: Un insegnante con diploma magistrale ante 2001 che è stato inserito con riserva in I fascia e che deve aggiornare la II fascia, nel frattempo ha conseguito la laurea in Scienze della formazione primaria (per primaria e infanzia). E’ possibile utilizzare come titolo d’accesso per la II fascia la laurea in quanto più conveniente? E’ cioè possibile stare in I fascia col diploma e in II con la laurea?

R: Si. Il Decreto prevede la possibilità di sostituire (per la II e III fascia) il titolo di accesso con altro più favorevole.

D: Ero inserito nel triennio precedente in II fascia per strumento musicale nella scuola media. Nel compilare il modello A1, nella sezione B1 indico N.I. o P.I.?

R: per la ex classe di concorso A077, ora A-56 in conseguenza delle nuove tabelle di II fascia, per la II fascia, si procede come per un nuovo inserimento ( N.I.) dichiarando nuovamente tutti i titoli e servizi ad eslcusione dei titoli artistici già dichiarati precedentemente a cui è possibile fare riferimento indicando la scuola di precedente inclusione ed il punteggio attribuito.

D: Sono abilitato nella ex A031, ex A032 o ex A077 ma non ho mai lavorato nei licei musicali. Posso presentare la domanda per la II fascia per le classi di concorso di nuova istituzione per i licei musicali?

R: Si purché in possesso dei titoli di accesso previsti per le varie classi di concorso nella colonna “note” di cui alla Tabella A allegata al DPR 19/16 come integrata dal DM 259/17. Tuttavia, non avendo servizi nei licei musicali, non sarà possibile far valere alcun servizio specifico sulle classi di concorso di nuova istituzione.
Analogamente, l’iscrizione in III fascia è possibile, per gli aspiranti in possesso dei titoli di accesso di cui al D.P.R. n. 19/2016 anche se non hanno mai insegnato in un liceo musicale.

D: Sono abilitato nella ex A031 e avevo presentato nel 2014 il modello B1 per i licei musicali. Ora intendo presentare la domanda per la II fascia anche per la A055. Compilo il modello A1 e, alla sezione B1, per la ex A 31 dovrò barrare N.I. o P.I.?
R: Alla sezione B1 indicherà: N.I. per la A055 e P.I. per la ex A031 se era già incluso nelle graduatorie di istituto della medesima classe di concorso.

D: Nel triennio precedente ero iscritto in III fascia per la ex classe A077 ed ero anche iscritto nelle graduatorie dei licei Musicali, avendo compilato il modello B1. Adesso intendo aggiornare la ex A077 e iscrivermi nella nuova A055. Quale modello devo compilare?

R: Dovrà essere compilato in modello A2bis, in quanto la ex classe A077 sarà trattata come precedente inclusione (da contrassegnare con P.I.), mentre la A055 sarà trattata come nuova inclusione (da contrassegnare con N.I.)

D: Sono inserito in graduatorie di II e III dal triennio precedente. Poiché non ho punteggio da aggiornare, verrò riconfermato in automatico?

R: No, dovrà comunque essere ripresentata domanda, senza dichiarare alcun nuovo titolo.

D: Ai fini dell’attribuzione in II fascia dei 3 punti previsti dalla Tabella A rettificata, in quale sezione del modello di domanda posso indicare il superamento di tutte le prove di un concorso per titoli ed esami?

R: Nel punto D2 della sezione C5 del modello di domanda A1.

D: Nel precedente triennio ero iscritto nella provincia autonoma di Trento. Adesso voglio trasferire la mia posizione in altra provincia. Come mi devo comportare?

R: Dovrà presentare domanda di nuovo inserimento, dichiarando nuovamente tutti i titoli, in quanto le tabelle di valutazione per la provincia autonoma di Trento sono diverse e quindi non è possibile la trasposizione automatica dei titoli e dei relativi punteggi a suo tempo dichiarati.

D: Per le abilitazioni a cascata conseguite con il TFA, dove indico nel modello A1 la scelta dell’attribuzione dei 6 punti?

R: I 6 punti verranno attribuiti in automatico dal sistema, qualora l’aspirante non barri l’apposita casella relativa ai bonus di 42 e 66 punti. Pertanto dovrà barrare soltanto la casella “N” TFA.

D: Chi ha conseguito il titolo di specializzazione per il sostegno e l’ha notificato usufruendo delle finestre semestrali, ma senza caricare il punteggio, deve nuovamente dichiararlo?

R: SI, al fine dell’attribuzione del punteggio previsto al punto C1 della tabella di valutazione di II fascia e al punto C2 della tabella di valutazione di III fascia. Infatti, ai sensi dell’art. 2 comma 1 ultimo cpv del DM 326/2015, tale punteggio non è stato attribuito. A tal fine dovrà compilare l’apposita sezione del modulo domanda.

D:  Attribuzione punteggio per le certificazioni linguistiche: nel decreto si specifica che, in caso si sia in possesso di più certificazione linguistiche per la stessa lingua, viene valutato solo il titolo più alto. Se un aspirante ha già dichiarato una certificazione linguistica nel precedente aggiornamento e nel frattempo ha acquisito una certificazione di livello più alto, cosa deve specificare nei moduli A1 e A2?

R: Dovrà richiedere la rivalutazione del titolo, indicandolo nella apposita sezione del modulo domanda, e allegare apposita dichiarazione in cui viene riportato il punteggio precedentemente attribuito.

D:  Relativamente alle certificazioni informatiche, che hanno subito una rivalutazione al ribasso nella nuova tabella titoli, chi ha già dichiarato un titolo informatico nel precedente triennio avrà una decurtazione del punteggio relativo?

R: SI. Il punteggio precedentemente attribuito, visibile al SIDI sullo storico dell’aspirante, verrà decurtato in automatico dalla scuola operante effettuando la rivalutazione dei titoli posseduti, semplicemente accedendo alla funzione di valutazione titoli.

D: I docenti inseriti in GAE con RISERVA, che NON hanno sedi di I fascia, possono presentare il modello di scelta delle sedi per insegnamenti di II e/o III fascia? E in quale provincia?

R: Coloro che sono iscritti in GaE con riserva e non hanno sedi in I fascia delle graduatorie di istituto, potranno scegliere le sedi per la II o III fascia in qualsiasi provincia, anche diversa da quella delle GaE, ma non compariranno in I fascia in nessuna scuola neanche se verrà sciolta la riserva in GaE.

D: I docenti iscritti a pieno titolo in GAE, che non hanno inserito le scuole per la I fascia possono presentare il modello di scelta delle sedi?
R: Si, possono scegliere le sedi per la II e/o III fascia, ma non compariranno in I fascia.

D: I titoli informatici: vanno dichiarati “di nuovo”, o il sistema procede automaticamente a ricomputarli?

R: Vengono ricomputati d’ufficio dalle scuole, in quanto compaiono dettagliatamente nella funzione di valutazione di titoli disponibile sul SIDI.

D: Per l’inserimento in III fascia, quali sono i titoli di studio necessari?

R: Per individuare il titolo di studio necessario all’inserimento in III fascia, occorre consultare sul sito internet del MIUR, nell’apposito spazio informativo, il D.P.R. n. 19/2016 e le Tabelle allegate al D.M. 259/2017.
Il principio generale è che queste normative non hanno carattere retroattivo. Per questa ragione, come precisa l’art. 5 del D.M. n. 259 del 9 maggio 2017, coloro i quali, all’entrata in vigore del D.P.R. n. 19/2016, erano in possesso di titoli di studio validi per l’accesso alle classi di concorso ai sensi del D.M. n. 39/98 e s.m.i. e del D.M. n. 22/2005 e s.m.i. devono far riferimento a quei titoli ivi previsti, e pertanto possono presentare domanda di inserimento nelle graduatorie di istituto per le corrispondenti nuove classi di concorso (come definite nelle tabelle A e B allegate al D.P.R. n. 19/2016) sulla base ed esclusivamente avvalendosi dei titoli posseduti ai sensi dei richiamati D.M. n. 39/98 e s.m.i. e D.M. n. 22/2005 e s.m.i..

Viceversa, gli aspiranti che hanno conseguito il titolo di studio dopo la data di entrata in vigore del D.P.R. n. 19/2016 dovranno possedere i titoli di studio  con i relativi requisiti come previsti dalle tabelle A e B del D.P.R. n. 19/2016; all’entrata in vigore del D.M. n. 259/2017, gli aspiranti dovranno possedere i titoli previsti dalle tabelle A e B del DPR 19/2016 come modificate dall’allegato A al  D.M. n. 259/2017.

Si precisa che le modifiche contenute nel D.M. 259/2017 non riguardano tutte le classi di  concorso, ma appunto solo quelle riportate nel citato allegato A.

D. Ai fini del rispetto dei termini di scadenza per la presentazione delle domande tramite raccomandata A/R fa fede il timbro postale?

R. Si, fa fede il timbro postale.

D: Considerato l’esiguo numero di Licei Musicali e coreutici in ciascuna provincia, è possibile, per i docenti delle discipline musicali e coreutiche di nuova istituzione presentare domanda anche in altre province?

R: No, la domanda di inserimento deve essere presentata in un’unica provincia, come avviene per tutte le altre classi di concorso/posti di insegnamento.

Graduatorie di istituto, il decreto II e III fascia, modelli domanda, tabella titoli. Scadenza 24 giugno, le istruzioni

 

14 giugno 2017

 

 

 


mercoledì 14 giugno 2017 ore 19:05
giuliana gabrielli

Frutta e Verdura nelle scuole primaria,        iscrizioni sino al 31 luglio

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

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Partono oggi le iscrizioni al programma europeo “Frutta e Verdura nelle Scuole”.

Il progetto è rivolto alle scuole primarie, sia statali che paritarie.

L’iscrizione è consentita da oggi al 31 luglio p.v. tramite una procedura informatica disponibile su questo sito 

Qui tutte le indicazioni per l’iscrizione.


mercoledì 14 giugno 2017 ore 18:55
giuliana gabrielli

http://www.cgil.it/17giugno/#

RISPETTO! Il 17 giugno manifestazione nazionale a Roma, piazza San Giovanni

Pubblicato il 14/06/2017


 MATERIALIFIRMA L’APPELLO – #nonFateiBuoni PERSONALIZZA LA TUA FOTO

Gli speciali di Rassegna.it e RadioArticolo1 – La lettera di Susanna Camusso agli iscritti


mercoledì 14 giugno 2017 ore 18:52
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Segreterie scolastiche: il MIUR non può
scaricare sulle scuole ritardi e inefficienze

I sindacati hanno sollecitato il Ministero dell’Istruzione ad affrontare i problemi che gravano sulle segreterie delle scuole per effetto delle operazioni relative al rinnovo delle graduatorie d’istituto del personale docente ed educativo.

La data di scadenza per la valutazione delle domande, stabilita dal MIUR per il prossimo 30 giugno nonostante le nostre proteste, infatti, non tiene in nessun conto l’esiguità del tempo lasciato alle segreterie scolastiche per l’esame delle pratiche: solo sei giorni, dal 24 al 30 giugno. E non tiene neppure in considerazione che questo è il periodo dell’anno in cui ci sono altri importanti adempimenti.

Per questoè necessario un ripensamento: il MIUR non può scaricare sulle scuole ritardi e inefficienze.

Continua a leggere la notizia

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


giovedì 8 giugno 2017 ore 22:15
giuliana gabrielli

FORMAZIONE NEWS

OGGISCUOLA.COM


giovedì 8 giugno 2017 ore 21:46
giuliana gabrielli

Graduatorie di Istituto docenti: i modelli A1 e A2 passo passo.

A1-II fascia

A2-III fascia

 

http://www.flcgil.it/scuola/precari/graduatorie-di-istituto-docenti-i-modelli-a1-e-a2-passo-passo.flc


giovedì 1 giugno 2017 ore 21:43
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto, il decreto II e III fascia, modelli domanda, tabella titoli. Scadenza 24 giugno, le istruzioni.

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Pubblicato il decreto per la costituzione delle graduatorie di istituto di II e III fascia per il triennio 2017/20. Confermata, come anticipato da OrizzonteScuola, la data del 24 giugno come termine ultimo per la presentazione della domanda e quindi anche per il conseguimento del titolo di accesso.

Nuove classi di concorso. L’aggiornamento tiene conto delle innovazioni introdotte dal D.P.R. 19/2016 che ha disposto la razionalizzazione e l’accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento e delle modifiche disposte con successivo decreto ministeriale n. 259 del 9 maggio 2017.

Per effetto di quanto disposto dall’art. 5 del citato Decreto Ministeriale n. 259/2017 coloro i quali, all’entrata in vigore del D.P.R. n. 19/2016, sono in possesso di titoli di studio validi per l’accesso alle classi di concorso ai sensi del D.M. n. 39/98 e s.m.i. e del D.M. n. 22/2005 possono presentare domanda di inserimento nelle graduatorie di istituto per le corrispondenti nuove classi di concorso, come definite nelle tabelle A e B allegate al D.P.R. n. 19/2016

Gli allegati modelli A1, A2 e A2bis dovranno essere trasmessi a far data dalla pubblicazione del decreto ed entro il termine del 24 giugno 2017 tramite raccomandata A/R, PEC, o consegna a mano con rilascio di ricevuta ad una istituzione scolastica della provincia prescelta e secondo le modalità descritte all’art. 7, comma 1, lettera A) del D.M. 374 del 1/06/2017.

Scelta delle sedi sarà effettuata successivamente su Istanze on line. 
L’istanza dovrà essere presentata, esclusivamente, in modalità telematica, compilando il modello B, che sarà disponibile sul portale POLIS del sito internet di questo Ministero, nel periodo dal 1 luglio al 20 luglio.
La tempistica è finalizzata ad assicurare che l’inizio della produzione delle graduatorie provvisorie avvenga a partire dal 26 luglio 2017 e delle graduatorie definitive, all’esito dei reclami, dal 6 agosto 2017.

Il decreto

I modelli di domanda

Modello A1 per abilitati che devono inserirsi per la prima volta o rinnovare iscrizione in II fascia

Modello A2 per docenti non abilitati che si inseriscono per la prima volta o aggiornano la III fascia

Modello A2bis per docenti già inseriti nel 2014/17 in III fascia ma che chiedono nuove classi di concorso per il triennio 2017/20

Tabelle titoli

IIfascia Tabella A

tabellaB Tabella B III fascia

Il decreto e i modelli di domanda la pagina del Miur


sabato 27 maggio 2017 ore 22:03
giuliana gabrielli

COME PRESENTARE LA MAD

LA TECNICA DELLA SCUOLA

I prossimi incarichi per i docenti riguardano gli esami di stato ed i corsi di recupero estivi della scuola secondaria di II grado: puoi candidarti per partecipare anche grazie alla MAD. Vediamo come!

Perchéè utile la MAD

La messa a disposizione, appunto MAD, è un'istanza informale, che i Dirigenti Scolastici possono utilizzare per la nomina di docenti, Ata, nel caso di esaurimento delle graduatorie.

 

? La domanda può essere inviata dall'aspirante tramite e-mail, fax, raccomandata A/R, consegnata brevi manu o spedita tramite PEC. E’ consigliabile secondo le ultime due modalità;

 

? Non ci sono vincoli sul numero di scuole o province in cui candidarsi, ed anche un docente iscritto in graduatoria può spedirla;

 

? Nella MAD vanno specificati i dati personali e le classi di concorso per cui si ha titolo ad insegnare, o per cui si ha titolo a lavorare nel caso di posto Ata.

 

Normalmente la messa a disposizione viene utilizzata durante l'anno scolastico per ricoprire cattedre scoperte, posti da supplente e in generale per tenere lezioni ordinarie nell'istituto di riferimento. Ma è anche possibile sfruttarla nei mesi estivi: per candidarsi come Commissario agli Esami di Stato o per insegnare nei Corsi di Recupero.

 

1. Commissione desame: in questo caso si va a ricoprire la figura del Commissario esterno per una determinata classe di concorso. I requisiti necessari sono: una laurea specialistica, magistrale, o di vecchio ordinamento, cioè una laurea quinquennale. Non è necessaria l'abilitazione all'insegnamento.

 

2. Corsi di Recupero: queste lezioni vengono attivate tra Giugno e Luglio, per aiutare i ragazzi che hanno riportato debiti formativi. Le materie maggiormente coinvolte sono quelle di base: italiano, matematica, inglese, e tutte quelle che caratterizzano l'indirizzo di studi.

 


sabato 27 maggio 2017 ore 21:53
giuliana gabrielli

AriaPulita - Cyberbullismo: nuova legge a tutela dei minori


sabato 27 maggio 2017 ore 21:46
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Decreti attuativi della legge 107/15:
non fidarsi è meglio

Dopo circa 1 anno e mezzo dalla legge 107 del 2015 che si è proposta di ridisegnare il sistema di istruzione, il Governo ha emanato le deleghe per completarne l’applicazione. A nulla sono valsi gli appelli che sono giunti da chi opera quotidianamente nelle scuole e dalle forze sociali, a partire dalle organizzazioni sindacali, di individuare obiettivi condivisi (stabilizzazione dei precari in tutti gli ordini di scuola, potenziamento dell’organico, generalizzazione della scuola dell’infanzia) su cui focalizzare l’attenzione nell’immediato, rimandando a provvedimenti successivi gli altri aspetti che richiedono approfondimenti e partecipazione di tutte le componenti scolastiche. Abbiamo giudicato sbagliata la scelta di procedere con tutte le deleghe della legge 107/15 da parte della Ministra Fedeli e riteniamo oggi un errore grave che il Governo le abbia approvate.

Sul sito nazionale mettiamo a disposizione un fascicolo con i contenuti degli otto decreti legislativipubblicati in Gazzetta Ufficiale e il nostro commento analitico.

Continua a leggere la presentazione del fascicolo

Scarica il fascicolo completo

Cordialmente


sabato 27 maggio 2017 ore 21:45
giuliana gabrielli

Rassegna stampa

FLCGIL

Dirigenti Scolastici, parte il concorso. 

Al via la nuova selezione per il reclutamento.

Laurea e 5 anni di servizio tra i requisiti per partecipare.

Il decreto, sulla base del quale saranno emanati i bandi, prevede che potranno partecipare i docenti di ruolo, laureati o in possesso di un titolo equiparato, con 5 anni di servizio (è valido anche il preruolo). Le selezioni concorsuali consisteranno in una prova scritta e in un colloquio orale. Se il numero dei candidati sarà superiore al triplo del numero dei posti messi a concorso, le selezioni saranno precedute da una prova pre-selettiva.

I candidati che supereranno le prove saranno ammessi a un corso

di formazione della durata di due mesi, al quale seguirà un periodo di tirocinio di 4 mesi. Al termine sarà compilata una graduatoria nazionale e saranno proclamati vincitori i candidati che risulteranno collocati nelle posizioni dalla prima all'ultima posizione pari al numero dei posti messi a concorso.

Lo schema di regolamento non prevede la possibilità di assumere anche i meri idonei.

Vale a dire, i candidati che, pur avendo ottenuto un punteggio non inferiore a 70 centesimi, risulteranno collocati in posizioni successive a quella dell'ultimo dei vincitori.

Requisiti.

Al concorso potranno partecipare i docenti assunti con contratto a tempo indeterminato, che siano in possesso di laurea oppure di un diploma accademico di II livello. Sono validi anche i diplomi previsti dal vecchio ordinamento, purché il possessore di tale tipologia di diploma risulti in possesso anche di un diploma di scuola media superiore. Oltre al titolo di studio terminale, per poter accedere al concorso i candidati dovranno essere in grado di vantare almeno 5 anni di servizio.

La novità è che di questa volta è considerato valido anche il servizio prestato prima dell'assunzione a tempo indeterminato. Tale servizio, però, per essere considerato utile deve essere stato prestato almeno per 180 giorni nell'anno scolastico di riferimento. Se il periodo di servizio non raggiunge i 180 giorni è considerato comunque valido se il periodo sia stato prestato ininterrottamente dal primo febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.

 La domanda.

Le domande per partecipare al concorso dovranno essere presentate

esclusivamente via internet, utilizzando lo spazio web assegnato ai singoli docenti per la presentazione delle istanze, al quale si accede direttamente dal sito del ministero dell'istruzione. Nella domanda ogni candidato dovrà specificare la lingua straniera, scelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo, nella quale intenderà sostenere le relative prove.

 La prova preselettiva

consisterà in un test articolato in 100 quesiti a risposta multipla. I quesiti saranno estratti a sorte da un'apposita banca e saranno pubblicati dal ministero almeno 20 giorni prima delle prove.

 La prova scritta. La prova scritta consisterà in 5 quesiti a risposta aperta e 2 quesiti in lingua straniera. Ognuno dei 2 quesiti in lingua straniera sarà articolato in 5 domande a risposta chiusa volte a verificare la comprensione di un testo nella lingua prescelta dal candidato. In ogni caso, il livello di padronanza che il candidato dovrà dimostrare di possedere non potrà essere inferiore al B2: il livello immediatamente precedente a quello che, convenzionalmente, viene attribuito ai laureati in lingue straniere.

 La prova orale.

La prova orale consisterà in un colloquio, tramite il quale la

commissione accerterà la preparazione professionale del candidato e verificherà la capacità di risolvere un caso riguardante la funzione di dirigente scolastico, la conoscenza dell'informatica e della lingua straniera prescelta.

 

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Ci sarà il BONUS nel 2016/17 ?

 

Nel corso dell’incontro con la Direzione Generale delle Risorse Umane e Finanziarie del MIUR, richiesto dalle organizzazioni sindacali, Il MIUR ha comunicato che: per l’assegnazione del bonus alle scuole 2016/2017 e l’invio del restante 20%(trattenuto in via cautelativa dal MIUR) del 2015/2016 dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, dal momento che, sulla legittimità dei criteri di riparto, si è dovuta pronunciare la magistratura amministrativa a seguito del ricorso dei sindacati. L’udienza c’è stata in questi giorni e si sta ora aspettando la pubblicazione della sentenza, che al momento non è ancora nota; · per quanto riguarda la restituzione sul cedolino unico delle singole scuole dei fondi MOF 2015/2016 e di quelli del bonus 2015/2016 (che alcune scuole non hanno ancora pagato) la procedura prevede che alla fine dell'esercizio finanziario le somme siano ritirate dai POS delle scuole. La riassegnazione a nuovo anno avviene attraverso l'adozione di un decreto da parte del Ministero dell'Economia, registrato dalla Corte dei Conti. A seguito dei solleciti , il decreto è stato registrato ora dalla Corte dei Conti e si prevede di poter risolvere tutto nei prossimi giorni. Il MIUR provvederà fare il decreto di riassegnazione da inviare all’Ufficio Centrale del Bilancio (UCB), prima di poter caricare i soldi nuovamente sui POS, che avverà entro il mese di maggio ed è valido per tutti i capitoli di cedolino unico, quindi, bonus e MOF.

FONTE: TECNICA DELLA SCUOLA

 

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Sblocco dei contratti prima dell'estate

Solo 50 euro di aumento lasciano l'amaro in bocca. La ministra della Funzione pubblica, Marianna Madia, ha annunciato: L'atto di indirizzo che darà il via alla trattativa sarà inviato all'Aran "dopo l'approvazione definitiva dei decreti della riforma della pubblica amministrazione del Consiglio dei ministri, quindi a giugno o comunque prima dell'estate". Si avvicina dunque il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, da 8 anni bloccati, secondo una tempistica che rispetta l'impegno preso di arrivare allo sblocco dei contratti subito dopo il via libera definitivo al Testo unico del pubblico impiego da parte del Cdm. Comunque, entro il mese di maggio, - ha detto la ministra - chiudiamo la fase legislativa" I due decreti, contenenti le norme che di fatto riorganizzano la Pa, a cominciare dalle disposizioni sui licenziamenti disciplinari alla stabilizzazione del precariato storico, l'altro, per il superamento della legge Brunetta in merito ai criteri di assegnazione dei premi di produttività, hanno ottenuto tutti i pareri dalle commissioni parlamentari, dal Consiglio di Stato, dalla Ragioneria e ottenuto l'intesa con le Regioni. Manca dunque l'ultimo miglio affinché diventino legge. "Sul rinnovo del contratto del personale docente non è detto che si trovi un punto di congiunzione tra la volontà del Miur e quella dei lavoratori". "Il Governo non ha stanziato i soldi che i sindacati si aspettavano: 85 euro, che corrispondono a meno di 50 euro nette, dopo che è tutto fermo e bloccato dal 2009, “Anche perché – ha aggiunto Giuliani (tecnica della scuola)- il ministro ha anche ribadito che una parte di questi aumenti verrà assegnato, attraverso la valutazione e il bonus annuale, solo ai docenti più meritevoli: quindi verranno assegnati tramite il comitato ad hoc, istituito in ogni scuola, sulla base delle indicazioni del Collegio dei docenti”. Per questo motivo, gli 85 euro lordi rappresentano solo una media nazionale e non un sicuro aumento per tutti, “come del resto previsto dalla Legge 107/2015” e prima ancora dalla legge di riforma del pubblico impiego del 2009, la Legge 150 tanto voluta dall’ex ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, che ha introdotto anche nel settore pubblica la logica delle performance lavorative.

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Abuso delle comunicazioni al personale scolastico attraverso sms/WhatsApp o email.

Si assiste da parte di alcune scuole ad un uso eccessivo della posta elettronica, di sms o di messaggi tramite WhatsApp per comunicazioni di lavoro "urgenti" con il personale docente e ATA. E' bene sottolineare che il contratto di lavoro non prevede l'istituto della reperibilità, per cui nessuno è obbligato a controllare e, tanto meno, a rispondere agli eventuali messaggi di lavoro inviati fuori dall'orario di servizio. In altre parole il personale della scuola non è tenuto a controllare, a tutte le ore, il proprio cellulare o la propria email per verificare disposizioni di servizio (quali modifiche dell'orario, riunioni collegiali o altre informazioni ritenute urgenti), inviate via Sms, WhatsApp, caselle email a tutte le ore della giornata, comprese quelle serali e persino nei giorni festivi. Non si vuole demonizzare questi strumenti di comunicazione ma non si può accettare che il mancato controllo da parte del personale di comunicazioni fatta in questo modo sia considerato comportamento disciplinarmente sanzionabili.

 

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Riformato il sostegno, collaboratori scolastici tuttofare.

Il collaboratore scolastico, che tra il personale in servizio nelle scuole statali occupa l'ultimo gradino retributivo (stipendio iniziale annuo lordo di euro 14.903,94, che rimane invariato per otto anni), sta per diventare, senza eccezioni e a stipendio invariato, un collaboratore scolastico tuttofare con mansioni che vanno dalla pulizia dei bagni all'assistenza di base igienico-personale degli alunni disabili. È quanto si desume dalla lettura del testo del decreto legislativo recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, deliberato dal Consiglio dei ministri nella riunione del 7 aprile 2017. Salvo che le successive disposizioni applicative delle norme contenute nel decreto legislativo non disporranno diversamente, tutti i collaboratori scolastici saranno pertanto tenuti a prestare, previa partecipazione obbligatoria a specifici percorsi formativi propedeutici all'assistenza di base igienico-personale degli alunni disabili, oltre ai compiti previsti dal proprio mansionario di cui al contratto 2007/2009 (accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all'orario delle attività didattiche e durante la ricreazione; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l'ordinaria vigilanza e l'assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e di sorveglianza generica sui locali scolastici; di collaborazione con i docenti), quelli comportanti l'ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all'interno e nell'uscita da esse, nonché nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale. Questi ultimi compiti vengono già svolti da collaboratori scolastici che si rendono disponibili e che per tale disponibilità accedono ad un apposito compenso. Al fine di consentire la piena inclusione scolastica degli alunni e degli studenti con disabilità certificata ai sensi dell'articolo 3 della legge 104/1992, e di promuovere e garantire il diritto all'educazione, all'istruzione e alla formazione sin dalla scuola dell'infanzia, il decreto dispone che entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto dovranno essere definite, con uno o più regolamenti, le modalità per la revisione degli organici del personale Ata e di assegnazione dei collaboratori scolastici nella scuola statale anche per lo svolgimento dei compiti di assistenza previsti dal profilo professionale, tenendo conto del genere delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, nell'ambito delle risorse umane disponibili e assegnate a ciascuna istituzione scolastica.

 

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Il 10 maggio u.s., il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha espresso il proprio parere sulle tabelle di valutazione delle graduatorie di Istituto del personale docente e ATA, il cui aggiornamento è previsto nei prossimi mesi. Per i docenti si parla di riaprire le graduatorie di istituto di II e III fascia nel mese di giugno.

Vediamo quali osservazioni sono state avanzate dal CSPI relativamente alle predette tabelle.

GRADUATORIA ISTITUTO II FASCIA DOCENTI

Per la seconda fascia delle graduatorie di istituto, come possiamo leggere nel parere del CSPI, vi sarà una sola tabella di valutazione, che presenterà specifiche voci per lo strumento musicale. Nel parere si suggerisce di chiarire che le indicazioni riguardano tutte le classi di concorso comprendenti le discipline specifiche del liceale musicale e coreutico.

Il CSPI chiede poi di chiarire che non sono valutabili i diplomi di scuola secondaria di II grado, come ulteriori titoli d’accesso, per i docenti diplomati magistrali entro l’anno 2001/02 (il cui titolo è abilitante, tuttavia un secondo diploma non può essere valutato in quanto l’attuale titolo d’accesso per infanzia e primaria è la laurea in Scienze della formazione primaria).

Si suggerisce, inoltre, di specificare anno di conseguimento e validità per grado di scuola relativamente al diploma magistrale, al diploma triennale di scuola magistrale e ai titoli sperimentali equiparati, riconosciuti valutabili con 12 punti (non è specificato, ma ci si riferisce al punteggio attribuito al titolo come abilitazione).

III FASCIA

Il CSPI prima di procedere alle osservazioni relative alle tabelle della III fascia premette che i dubbi espressi per i docenti, relativamente ai titoli informatici, riguardano anche il personale ATA.

Il CSPI esprime, innanzitutto, le proprie perplessità riguardo alla valutazione della vecchia certificazione unica Eipass. Le nuove certificazioni sono così articolate: livello base, per il quale è prevista l’attribuzione di punti 0.50; livello intermedio, per il quale è prevista l’attribuzione di punti 0.55; livello avanzato, per il quale è prevista l’attribuzione di punti 0.60. Come valutare, quindi, la certificazione Eipass unica? Nel precedente aggiornamento la predetta certificazione è stata valutata 0.60, per il prossimo rischia di essere valutata 0.55.

Il CSPI esprime poi la propria contrarietà all’introduzione di nuovi titoli informatici e digitali, motivandola con il fatto che i titoli attualmente valutabili si prestano ad un mercato non sempre corretto e la valutazione dei medesimi risulta essere esagerata rispetto ad altri titoli (vedi master  e laurea: ad esempio il diploma di laurea è valutato 2 punti, mentre le certificazioni informatiche 1, 1.10, 1.20). L’introduzione dei nuovi titoli, pertanto, rischia di incrementare il suddetto mercato e di svalorizzare titoli più significativi. Il suggerimento del CSPI è di lasciare invariata la tabella dei titoli e di introdurre, inoltre, criteri oggettivi di accreditamento degli enti che li rilasciano. Il Consiglio superiore della pubblica istruzione suggerisce, inoltre, di dimezzare i punteggi delle certificazioni informatiche e stabilire un tetto massimo di due punti (anche perché è poco chiaro se si valuta un solo titolo per tipologia di certificazione o si possono sommare i punteggi attribuiti ad esempio ai diversi livelli – base, intermedio, avanzato).

Quanto alle certificazioni linguistiche, il CSPI chiede che dalla voce “Certificazioni linguistiche – inglese” vada eliminata la voce inglese al fine di valutare certificazioni linguistiche relative ad altre lingue.

Positiva è invece considerata l’attribuzione di 3 punti per la certificazione CLIL, il cui percorso consta di 1500 CFU e 60 ore.

FONTE: OrizzonteScuola

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FONTE: ItaliaOggi

Nuovi organici al via.

Il tetto dei 27 alunni per classe non sarà tassativo, vale la media.

Il chiarimento nella circolare sugli organici valida per il prossimo anno scolastico Dei 15 mila posti cattedra 2.212 saranno costituiti nei licei musicali

dove, fino all'anno scorso, i posti venivano costituiti solo in organico di fatto. E serviranno, nell'ordine del 50% circa, a consentire le

immissioni in ruolo dei vincitori del concorso a cattedre. In più, circa 3.600 posti saranno destinati alle stabilizzazioni dei docenti di sostegno.

Il ministero dell'istruzione, inoltre, ha anche emanato la circolare sull'organico il 15 maggio, il cui contenuto è stato anticipato da Italia

Oggi (si veda il numero del 9 maggio scorso) e anche una nota di chiarimento sugli organici dei licei musicali (22.165 dl 19 maggio

scorso). In particolare, per quanto riguarda questi ultimi, l'amministrazione centrale ha chiarito che, in riferimento al numero

massimo di alunni per classe, autorizzabile non oltre i 27, tale limite dovrà essere inteso in modo non tassativo.

A questo proposito, l'amministrazione ha spiegato che il limite dei 27 alunni dovrà essere inteso come media calcolata su tutte 5 le classi del

corso. Pertanto, tra una classe e l'altra sarà possibile disporre compensazioni.

L'amministrazione ha chiarito, inoltre, che per costituire i posti in organico di diritto delle varie specialità musicali potranno essere

utilizzate anche le cattedre di potenziamento. Ma questa misura potrà essere attuata solo ed esclusivamente nel caso in cui tali posti risultino

vacanti e disponibili.

La normativa generale, infatti, preclude alle scuole la possibilità di modificare la classe di concorso della cattedra di potenziamento qualora

sia coperta da titolare consentendolo solo a patto che la modifica non determini l'insorgenza di esuberi. 

L'amministrazione ha spiegato, inoltre, che sui posti di organico di diritto che saranno costituiti nei licei musicali dovranno essere disposti i

passaggi di cattedra e di ruolo dei docenti che hanno insegnati nei licei musicali in questi ultimi anni.

Per questi soggetti, infatti, il contratto sulla mobilità prevede una vera e propria precedenza. Pertanto, i relativi passaggi saranno disposti secondo

una graduatoria in cui avranno priorità i servizi già prestati in tali istituti e, solo a parità di punteggi, gli altri titoli previsti in via

generale ai fini della mobilità professionale.

Le operazioni di mobilità dovranno terminare entro il 14 giugno. Così da consentire agli uffici scolastici di disporre i movimenti dei docenti di

scuola secondaria di I grado utilizzando i posti che rimarranno liberi all'esito dei passaggi verso i licei musicali. Sugli spezzoni che

risulteranno disponibili dopo i passaggi l'amministrazione disporrà le utilizzazioni dei docenti che non riusciranno ad ottenere il passaggio al

liceo musicale e che presenteranno le relative domanda di utilizzazione.

 


sabato 27 maggio 2017 ore 21:32
giuliana gabrielli

Assegnazioni provvisorie 2017 e blocco triennale. UIL: si cerca equilibrio tra mobilità e continuità didattica

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Il nuovo contratto sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie potrebbe contemplare una soluzione di giusto equilibrio tra le esigenze di mobilità auspicate dal personale interessato e quelle di continuità didattica.

Continuità didattica che viene invocata dal Ministro Fedeli quando parla di ritorno alla normalità per le assegnazioni provvisorie del personale docente per l’a.s. 2017/18, facendo intendere di non essere intenzionata a concedere alcuna deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di immissione in ruolo.

Ma la contrattazione avviata questa settimana al Miur fa registrare un clima diverso, i sindacati si fanno portavoce di precise istanze da parte dei docenti, che non nascono da capricci o individualismi ma spesso da obiettive esigenze familiari, che le immissioni in ruolo a partire dal 2015 hanno reso più difficili.

“Per il contratto integrativo sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, che si sta mettendo a punto in questi giorni – scrive la UIL nel documento conclusivo messo a punto a Montecatini, riunito per l’esecutivo nazionale del sindacato– va trovato il giusto equilibrio, che solo la contrattazione può realizzare, tra le legittime esigenze di mobilità del personale e la garanzia di continuità didattica degli alunni che va garantita in coerenza con la ratio della legge, senza bisogno di blocchi e inutili divieti punitivi”

E infatti nei giorni scorsi l’Amministrazione ha presentato un contratto che prevede specifiche tutele per le precedenze relative ai genitori con figli gravemente disabili e per quelli con figli piccoli.

Sarà sufficiente questo per garantire “il giusto equilibrio”?

Non ci sono ancora proposte più concrete, attendiamo l’esito delle riflessioni da parte dei sindacati.

 


mercoledì 24 maggio 2017 ore 15:38
giuliana gabrielli

http://www.flcgil.it/scuola/precari/graduatorie-di-istituto-docenti-dove-e-finito-il-decreto-di-riapertura.flc

Graduatorie di istituto docenti: dove è finito il decreto di riapertura?

Dopo l’ultimo incontro del mese di marzo, tutto tace.

FLCCGIL


mercoledì 24 maggio 2017 ore 15:37
giuliana gabrielli

http://www.repubblica.it/rubriche/la-scuola-siamo-noi/2017/05/21/news/ottanta_prof_di_tutto_il_mondo_contro_i_test_ocse-pisa-166051128/

 

Ottanta prof di tutto il mondo contro i Test Ocse-Pisa


mercoledì 24 maggio 2017 ore 15:35
giuliana gabrielli

TECNODID NOTIZIE DELLA SCUOLA

News 2017 maggio

Piano di formazione docenti: al via la piattaforma S.O.F.I.A.

http://www.notiziedellascuola.it/news/2017/maggio/piano-di-formazione-docenti-al-via-la-piattaforma-s.o.f.i.a


mercoledì 24 maggio 2017 ore 15:33
giuliana gabrielli

http://www.flcgil.it/scuola/precari/classi-di-concorso-novita-per-i-titoli-di-accesso-alle-graduatorie-e-ai-concorsi.flc

Classi di concorso: novità per i titoli di accesso alle graduatorie e ai concorsi

Confermata la validità dei titoli posseduti entro la data di entrata in vigore del DPR 19/16 (23 febbraio 2016).

FLCCGIL


venerdì 19 maggio 2017 ore 20:57
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Ultime notizie sugli organici
per il prossimo anno scolastico

In questa settimana al Ministero dell’Istruzione si sono tenuti alcuni incontri che hanno riguardato gli organici del personale docente e ATA per il prossimo anno scolastico.

Ai sindacati sono stati illustrati l’esito del confronto tra Miur e Mef da cui è scaturito l’accordo che ha sbloccato l’emanazione sia della bozza di decreto Interministeriale, con tabelle annesse sugli organici docenti, sia della nota 21315 del 15 maggio 2017 con le indicazioni operative agli Uffici scolastici regionali.
L’accordo tra i due ministeri, che consente di assumere a tempo indeterminato, dal prossimo settembre, 52.000 docenti, è un fatto positivo. Per completezza di informazione, è però il caso di precisare che di queste assunzioni buona parte (21.000 unità) rappresentano il semplice rimpiazzo del personale andato in pensione; altre 16.000 unità consentono la copertura – senza ulteriori aggravi economici – di posti già vacanti e disponibili in organico di diritto. Le restanti 15.000 assunzioni avverranno invece su un numero di posti di molto inferiore a quelli attualmente esistenti in organico di fatto: 30.262. Per di più una quota riguarda i posti di sostegno che, nel fatto, vanno ben oltre i 30.262 posti accertati.

Per il personale docente, la dotazione organica complessiva di posti comuni è uguale a quella dello scorso anno. A tale ripartizione si aggiungono ulteriori posti per il potenziamento sia comuni che sul sostegno, per effetto della legge 107/15, ed ulteriori posti per effetto della legge di stabilità 2017. Per conoscere i dettagli e il nostro commento, continua a leggere la notizia.
Sui licei musicali, il Miur si è impegnato ad emanare una nota specifica.

Per il personale ATA, il Miur fornirà in un prossimo incontro i dati definitivi, compreso quello dell’organico dei DSGA. Ci è stato comunque anticipato che è confermata la proroga di un anno per i contratti co.co.co, mentre nulla cambia per gli accantonamenti del personale LSU. Per le assunzioni di questo personale abbiamo ribadito che va data piena disponibilità dei posti vacanti nell’organico di diritto. Continua a leggere la notizia.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


giovedì 18 maggio 2017 ore 20:32
giuliana gabrielli

LA LEGGE 107 AL LAVORO: QUANDO L’ARTE DOCENTE PASSA AL COLLOCAMENTO

LAVORATORI AUTOCONVOCATI DELLA SCUOLA - http://autoconvocatiscuola.altervista.org/

In seguito al contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità siglato l’11 aprile 2017 – che a nostro avviso andava discusso e votato dai lavoratori - la “chiamata diretta” degli insegnanti viene modificata rispetto a quanto previsto inizialmente dalla Legge 107. Non sono più i dirigenti scolastici a selezionare direttamente gli insegnanti, ma è il collegio dei docenti ad aver l’onere di dover discutere ed approvare i criteri della chiamata dagli ambiti territoriali alle singole scuole.  

 

In caso di mancata delibera dei collegi, la questione torna sulla scrivania dei dirigenti scolastici che possono attingere liberamente al personale che – per qualche motivo più o meno fondato - considerano necessario al proprio istituto.

 

Di fatto, siamo chiamati a svolgere un lavoro che non riguarda né l’educazione, né la didattica, né l’inclusione. Siamo chiamati a “selezionare” – quindi, escludere – quella parte di personale che oggi si trova formalmente in servizio non nel singolo istituto, ma nell’ambito territoriale. Secondo i piani del governo, tutti gli insegnanti saranno progressivamente inseriti negli ambiti territoriali così da esser resi disponibili alle singole scuole così da garantire una più flessibile gestione del personale. (leggi, così da poter trasferire il personale da una scuola all’altra quando necessario per ragioni economiche, politiche, di simpatie, ecc.)

 

Si tratta di un passaggio storico nella storia della scuola italiana, il reclutamento del personale non avviene più attraverso le graduatorie di titoli e merito, ma attraverso dei “requisiti” che i collegi devono selezionare in maniera coerente con l’offerta formativa dell’Istituto individuata nel PTOF.

 

Come avevamo denunciato, la legge 107 è una riforma del lavoro che punta a dividerci attraverso una battaglia all’ultimo titolo, all’ultimo master, all’ultima “specialità” di servizio (alternanza s-l, animatore digitale, ecc.). Una porcata in grande stile targata Confindustria, Renzi, PD, ANP…

 

Dopo la questione del salario differito attraverso il “bonus”, ora siamo chiamati ad individuare dei requisiti che limitino il danno imposto dalla 107. Siamo costretti ad affrontare la questione poiché, in quanto lavoratori, dobbiamo sopravvivere al meglio nel contesto della scuola “riformata”.

 

Quale modalità operativa può adottare il collegio?

far votare a maggioranza una mozione che stabilisca che per tutte le classi di concorso di ogni ordine e grado si rimanda al punteggio che ogni docente ha maturato al momento della domanda di mobilità, in quanto comprensivo di titoli e anzianità di servizio; (il male minore!!!!!)

 Va ricordata una questione fondamentale:

il collegio dei docenti è sovrano e il dirigente scolastico deve attenersi a quanto da esso stabilito.

 

Questo passaggio rimette al centro della vita della scuola l’istituzione del collegio dei docenti, non mancando di far emergere limiti e contraddizioni della scuola riformata. Tutti i colleghi devono essere informati e consapevoli così da rendere le sedute dei collegi all’altezza delle necessità.

 

Ribadiamo la nostra contrarietà a questo sistema che svilisce la nostra professione e riduce la scuola all’ennesimo carrozzone di “precari di fatto”.


mercoledì 17 maggio 2017 ore 22:21
giuliana gabrielli

Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale, i decreti attuativi della Buona Scuola. Lo annuncia il Miur con tweet apparso sul proprio profilo Twitter ufficiale. 

 

Tutti i decreti (con i relativi link al testo integrale)

http://www.tecnicadellascuola.it/item/29892-pubblicati-in-gazzetta-ufficiale-i-decreti-attuativi-della-buona-scuola.html


martedì 16 maggio 2017 ore 21:16
giuliana gabrielli

Solidarietà a Riccardo De Angelis, RSU TIM

Riteniamo molto grave che un'azienda prenda provvedimenti disciplinari nei confronti di un proprio lavoratore, RSU, perché colpevole di essere portavoce delle rivendicazioni dei lavoratori e di aver detto la verità di fronte alla Commissione parlamentare (https://www.youtube.com/watch?v=7hr9-9xFMRY&lc=z12xjhzpbqqkjt1u522hxrjaeu2beg2k). TIM invece di perseguire i propri lavoratori con ingiustificate contestazioni disciplinari dovrebbe piuttosto spiegare perché fa uso degli straordinari pur richiedendo contratti di solidarietà, ovvero una forma di cassa integrazione non retribuita, tra il proprio personale dipendente. L'azienda è in crisi o necessità di lavoro? Non si può essere in crisi e allo stesso tempo necessitare di lavoro aggiuntivo.

 

Chi tocca Riccardo tocca noi tutti.

Sosteniamo la lotta dei lavoratori TIM. Uniti si vince!

 

Lavoratori autoconvocati della scuola


sabato 13 maggio 2017 ore 22:14
giuliana gabrielli

Aggiornamento annuale Rapporto di Autovalutazione, apertura portale dal 15 maggio al 30 giugno

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Ogni anno il Rapporto di Autovalutazione,stilato ogni tre anni dalle scuole, può essere aggiornato, procedendo se necessario, alla revisione delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di processo.

Nel periodo di riapertura della piattaforma RAV saranno messi a disposizione di ogni scuola dati aggiornati desunti dal Questionario scuola, unitamente a valori di riferimento esterni e ad altri dati aggiornati disponibili nel sistema informativo del MIUR; per quanto riguarda alcuni indicatori, saranno fornite delle tabelle con le sequenze storiche, in modo da offrire una visione dinamica ed evolutiva della propria situazione e poter, se necessario, rivedere le analisi effettuate negli anni precedenti.

La piattaforma sarà aperta il 15 maggio 2017 e sarà chiusa il 30 giugno 2017. La chiusura della piattaforma per la ridefinizione del RAV il 30 giugno si rende necessaria per dare la possibilità ai Direttori degli Uffici scolastici regionali di riprendere le priorità interne al Rapporto ed inserirle all’interno degli incarichi dei Dirigenti scolastici per i quali si avvia un nuovo triennio.

Per facilitare le operazioni legate al processo di revisione del RAV è possibile consultare la Guida all’autovalutazione oltre alla Mappa aggiornata degli indicatori all’indirizzo: http://ext.pubblica.istruzione.it/SistemaNazionaleValutazione/

nota


sabato 13 maggio 2017 ore 22:07
giuliana gabrielli

Concorso dirigente scolastico, il regolamento definitivo. Vale pre-ruolo nelle scuole paritarie. Quali argomenti per le prove?

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

Il Ministero ha elaborato lo schema definitivo per il concorso a dirigente scolastico che ha trasmesso al CSPI a seguito di alcune richieste di modifica avanzate dalla funzione pubblica. Siamo in grado di anticiparvi il contenuto.

Ammissione

potranno accedere soltanto i docenti a tempo indeterminato, i precari sono eslcusi, con diploma di laurea magistrale, specialistica o vecchio ordinamento, nonché diploma accademico di II livello o diploma accademiico di vecchio ordinamento.

Anzianità di servizio, 5 anni compreso il pre-ruolo svolto anche nelle scuole paritarie.

Domanda

Sarà effettuata tramite piattaforma informatica e si dovrà indicare l’ordine di preferenze tra tutte le regioni per svolgere il corso di formazione e il tirocinio.

Prova preselettiva

Sicuramente sarà svolta, dato che con certezza il numero di partecipanti sarà superiore a tre volte il numero dei posti messi a bando. Ci saranno 50 domande a risposta multipla e il valore totale sarà di 100 punti.

Prova scritta

Confermata una sola prova scritta: 5 domande in italiano e 2 in lingua straniera (a scelta del candidato tra inglese, francese spagnolo o tedesco). Ciascun quesito sarà articolato i 5 domande a risposta chiusa.

Le tematiche che riguarderanno gli scritti saranno normativa scolastica; modalità di conduzione di organizzazioni complesse, con particolare riferimento alle istituzioni scolastiche; organizzazione degli ambienti di apprendimento; organizzazione del lavoro e del personale; valutazione e autovalutazione del personale, degli apprendimenti, dei sistemi e dei processi scolastici; diritto civile e amministrativo; contabilità di Stato; sistemi educativi dei Paesi dell’U.E.

Punteggi prova scritta

  • max 16 p.ti  per ciascuno dei 5 quesiti a risposta aperta (16 x 5 = max 80 p.ti)
  • max 10 p.ti  per ciascuno dei 2 quesiti a risposta chiusa della prova lingua straniera (10 x 2 = max 20 p.ti)

Minimo punteggio 70 punti

Prova orale

Sarà un colloquio sulle stesse tematiche individuate per lo scritto.

Inoltre, saranno effettuate delle domande sulla conoscenza degli strumenti informatici e tecnologie in uso nelle scuole, nonché sulla conoscenza della lingua straniera.

Titoli

Il valore di ogni prova è così suddiviso

100 punti per la prova scritta

100 punti per l’orale

30 punti per i titoli.

La prova di lingua allo scritto varrà massimo 16 punti, le domande in italiano 21 punti massimo.

All’orale si potrà dare un punteggio massimo di 84 punti, per la conoscenza informatica 4 punti e lingua straniera 12 punti.

Corso di formazione

Sarà così articolato

– 2 mesi di formazione generale (durata: 240 h minimo di frequenza 180 h)
– 4 mesi di tirocinio integrati da momenti di formazione erogabili anche a distanza
– 1 colloquio finale

Il corso è composto da 4  moduli e sarà valutato da una commissione.

Tirocinio

Dopo il corso spetterà al tirocinio che avrà durata di 4 mesi. Il candidato sarà affiancato da un dirigente scolastico.
I candiati dovranno, quindi, affrontare un colloquo orale ed una relazione scritta.

Graduatoria

Sarà nazionale e sullabase del punteggio conseguito da ciascun candidato al colloquio

Minimo punteggio 70 punti

 


sabato 13 maggio 2017 ore 22:01
giuliana gabrielli

Chiamata diretta: no dei Cobas alle delibere dei collegi

Reginaldo Palermo Sabato, 13 Maggio 2017

  • LA TECNICA DELLA SCUOLA

Anche i Cobas della scuola hanno deciso di prendere ufficialmente posizione in merito alla ipotesi prevista dal CCNI dell'11 attribuire ai collegi dei docenti il compito di scegliere i requisiti in base ai quali dovranno essere selezionati i docenti titolari sugli ambiti territoriali.

La delibera proposta dai Cobas prevede di "non approvare alcun criterio/requisito per la cosiddetta chiamata diretta e di non approvare la proposta del dirigente scolastico sul numero e la specifica dei requisiti da considerare utili ai fini dell'esame comparativo delle candidature dei docenti titolari su ambito territoriale".

 "La mozione - spiega il portavoce nazionale Piero Bernocchi - in coerenza con le nostre lotte e la nostra posizione abrogazionista tout court, prevede esclusivamente la nostra avversione alla chiamata diretta e la deliberazione contraria alle prevedibili proposte del dirigente scolastico". "Molti presidi - aggiunge Bernocchi - affermeranno che sia comunque obbligatorio deliberare dei criteri e che non si possa decidere la non approvazione. In realtà non è così: la stessa ipotesi di contratto prevede addirittura che 'il Collegio non si esprima' e che in tal caso il preside proceda comunque all'individuazione dei requisiti".


"Peraltro - sottolinea ancora Bernocchi - i presidi non hanno l'obbligo di definire la chiamata diretta, visto che la legge prevede che in caso di inerzia dei presidi, sia l'USR ad assegnare i posti in base al punteggio".
"La nostra portesta - conclude il portavoce Cobas - potrebbe avere più successo del previsto perchè anche i presidi ANP, in lotta per avere ancor più soldi e potere, hanno dato l'indicazione di non fare alcuna 'chiamata diretta'. e di attendere che i docenti vengano assegnati dagli Usr".
Intanto alla nostra redazione continuano ad arrivare segnalazioni di collegi dei docenti che hanno già deliberato requisiti e criteri, senza neppure conoscere i dati relativi all'organico.
E' probabile che si tratti di delibere illegittime dal momento che l'ipotesi di CCNI dell'11 aprile prevede espressamente che i criteri vengano decisi solo dopo che la comunicazione degli organici alle scuole.

 


sabato 13 maggio 2017 ore 21:53
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

È disponibile online il secondo numero del Giornale della effelleci. Scarica il file in formato .pdf.

Questo numero è interamente dedicato alle rivendicazioni della CGIL e della nostra categoria legate alle modifiche del Testo Unico che, terminato l’iter legislativo, riformerà il rapporto di lavoro nei settori che rappresentiamo (scuola, università, ricerca e alta formazione artistica e musicale) e più in generale nel pubblico impiego.

Il dettaglio delle proposte emendative, articolo per articolo, si può leggere sul nostro sito nazionale a questo indirizzo.

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Per l’informazione quotidiana, ecco le aree del sito nazionale dedicate alle notizie di: scuola statale, scuola non statale, università e AFAM, ricerca, formazione professionale. Siamo anche presenti su Facebook, Google+, Twitter e YouTube.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


sabato 13 maggio 2017 ore 21:50
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Linee guida unitarie sull’assegnazione alle scuole
dei docenti titolari su ambito

Sul nostro sito nazionale abbiamo pubblicato delle linee guida unitarie per l’applicazione dell’ipotesi di contratto integrativo sottoscritta con il Miur l’11 aprile scorso riguardante il passaggio dei docenti da ambito territoriale a scuola. I sindacati FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua e SNALS Confsal mettono anche a disposizione un fac simile di delibera del Collegio dei docenti per l’individuazione dei requisiti per il passaggio da ambito a scuola.

Come si legge nella lettera di presentazione, i sindacati auspicano che il CCNI sottoscritto con il Ministero dell’Istruzione contribuisca a restituire serenità a tutti i soggetti coinvolti nella procedura e che i materiali messi a disposizione possano facilitare il lavoro delle RSU e dei dirigenti scolastici.

Linee guida e fac simile delibera collegio docenti
Sintesi dei contenuti del contratto integrativo
Testo dell’ipotesi di contratto integrativo
Speciale mobilità

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


mercoledì 10 maggio 2017 ore 21:35
giuliana gabrielli

La FLC CGIL di Roma e del Lazio organizza: 

 

il 12 maggio, ore 9,30 presso la sede regionale di via Buonarroti 12 - Roma - Sala Fredda

 

"LE LOTTE DI IERI PER I DIRITTI DI OGGI"

Il sindacato protagonista sociale dallo Statuto dei Lavoratori alla Carta dei diritti. 

Introduce: Eugenio GhignoniSegretario Generale Flc Cgil Roma e Lazio

Relazione: Linda MoroniSegretaria Spi Cgil Roma e Lazio

Interventi:

• Emanuele Barbieri, Segretario Generale Cgil Scuola dal 1993 al 1997

• Umberto CerriSegretario Generale Cgil Roma e Lazio dal 1985 al 1990

• Gino MazzoneSegretario Fiom Cgil Nazionale, Responsabile Organizzazione dal 1983 al 2002

• Francesca SantoroSegretaria Cgil Nazionale dal 1991 al 2000

• Fabio IngrossoFlc Cgil Roma e Lazio

• Lucia RossiSegretaria Spi Cgil Nazionale

• Francesca RuoccoSegretaria Organizzativa Flc Cgil Nazionale

Conclusioni:

Michele AzzolaSegretario Generale Cgil Roma e Lazio

 

http://www.flcgilromaelazio.it/12-maggio-roma-le-lotte-di-ieri-per-i-diritti-di-oggi/


sabato 6 maggio 2017 ore 15:34
giuliana gabrielli

FIRMA LA PETIZIONE

ABILITAZIONE AFAM PER DIPLOMI        

VECCHIO ORDINAMENTO

https://www.change.org/p/abilitazione-afam-per-diplomi-vecchio-ordinamento?recruiter=164248419&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=des-md-no_src-no_msg


martedì 2 maggio 2017 ore 22:01
giuliana gabrielli

Mobilità: 5 giorni scadenza domanda. Tutta la normativa, le guide e la consulenza

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

E’ stata firmata l’ipotesi del contratto di mobilità per il personale docente, ATA ed educativo per l’a.s. 2017/18. Tante le novità, a partire dalla deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di immissione in ruolo.

Mobilità scuola docenti 2017: vademecum compilazione domanda e modelli per dichiarazioni personali

Mobilità 2017: si può compilare la domanda, le istruzioni. I modelli e autodichiarazione, i bollettini delle scuole e ambiti, le tabelle di vicinanza …

Significa che tutti, anche i neoimmessi in ruolo 2016, possono presentare domanda di mobilità. Lo svincolo riguarderà solo l’a.s. 2017/18 ed è determinato dalla previsione di nuove cattedre, che si verranno a formare grazie alla trasformazione di posti in organico di fatto in organico di diritto.

Si aspetta adesso che il Contratto faccia il suo iter burocratico e successivamente l’Ordinanza Ministeriale, che detterà termini e modalità di presentazione delle domande di trasferimento e passaggio di ruolo/cattedra.

Il testo del contratto

Le guide

Mobilità: docenti neoimmessi in ruolo, titolari sostegno, passaggio di cattedra, allegati, preferenze, esuberi. Scheda sintesi

Mobilità 2017/18, trasferimenti d’ufficio docenti soprannumerari o in eubero

Mobilità, Cattedra Orario Esterna, ricongiungimento nell’ambito e comune, documentazione allegata

Mobilità: precedenze, passaggi di ruolo e cattedra, annullamento, sequenza operazioni per il sostegno

Mobilità 2017, sarà il Dirigente, non il docente, a decidere se coprire posti di potenziamento

Mobilità 2017, preferenze su scuole speciali (Istruzione adulti, carcere, ospedale) e valutazione delle domande

Mobilità e vincolo quinquennale sostegno, come incide. Le nostre FaQ

Mobilità, passaggio di cattedra e/o di ruolo: quante domande, quante preferenze, quale movimento prevale. Le nostre FaQ

Mobilità 2017: se non ottengo movimento richiesto, manterrò la titolarità su scuola?

Mobilità 2017, come funzionerà l’algoritmo per l’assegnazione delle cattedre. Alcuni esempi concreti con domande e risposte

Mobilità 2017, come verifico che la domanda è stata inviata correttamente?

Titolarità su scuola: da quest’anno docenti di ruolo la perderanno, quali i casi

Mobilità: come tutelare docenti con servizio specifico nei Licei Musicali

Mobilità: assunzione da GaE, quale legge indicare nell’allegato D

Mobilità 2017, è obbligatorio allegare documentazione per valutazione punteggio e precedenze. Documenti anche oltre i termini domanda. Vediamo come

Mobilità 2017, quando posso chiedere ricongiungimento a figlio o genitori? Le FaQ

Mobilità 2017/18, docenti neo immessi non hanno obbligo presentazione domanda

Mobilità 2017, come calcolare l’anzianità di servizio. Le FaQ

Mobilità 2017, chi deve presentare domanda cartacea. I casi

Mobilità docenti 2017: precedenze per disabilità, figli, assistenza disabili. Le FaQ

Mobilità 2017 docenti possono scegliere fino a 5 scuole, quali posso inserire?

Mobilità, quali titoli posso far valutare? Laurea specialistica , abilitazione, concorso, master, certificazioni linguistiche. Le FaQ

Soprannumerario nell’ottennio e precedenza per il rientro nella scuola di ex-titolarità: come agire per non perdere il diritto?

Mobilità: chi è titolare su ambito territoriale non può chiedere la scuola di attuale servizio nella domanda di trasferimento

Mobilità da sostegno a posto comune: dove devo inserirla nella domanda? Quali sono i requisiti?

Le aliquote

Ai trasferimenti interprovinciali andrà il 30% dei posti disponibili dopo i trasferimenti provinciali. Ai passaggi di cattedra e di ruolo il 10%. Il 60% dei posti liberi dopo i trasferimenti provinciali sarà accantonato per le immissioni in ruolo.

Organico unico

Tutti i docenti entreranno a far parte dell’organico dell’autonomia, questo vuol dire che per gli istituti comprensivi e per gli Istituti di istruzione secondaria di istruzione superiore sarà possibile esprimere solo il codice dell’istituto e non del singolo plesso.

Domanda unica

La domanda di trasferimento sarà unica, sia provinciale che interprovinciale e le preferenze nell’unico modulo di domanda potranno essere 15 in totale comprensive delle sedi sia provinciali che interprovinciali. All’interno delle 15 preferenze esprimibili, sarà possibile chiedere fino a 5 scuole di uno stesso ambito o di ambiti differenti. Come farò a conoscere i posti disponibili prima della presentazione della domanda?

Chi aspira sia trasferimento che al passaggio di cattedra/ruolo dovrà presentare due domande.

Mobilità territoriale e professionale, domande contemporanee. Ma quale prevale?

Tabella titoli

Novità per la valutazione del servizio pre-ruolo e/o in altro ruolo: varrà 6 punti come il servizio di ruolo

Mobilità 2017, valutazione pre-ruolo e altro ruolo nei trasferimenti a domanda e nei passaggi di ruolo/cattedra

Il punteggio per esigenze di famiglia

Mobilità docenti 2017, scompare la fase comunale. Come sarà calcolato il punteggio per “esigenze di famiglia”

Mobilità docenti 2017: immissioni in ruolo o passaggi di cattedra, chi avrà la precedenza nel caso di decimale

FORUM 

Inoltre, per chi avesse necessità, il nostro sito fornisce una forum specifico per la mobilità, dove potrete trovare supporto per i vostri dubbi.

CONSULENZA

Infine, il nostro servizio di consulenza fornisce una pagina nella quale sono raccolti i quesiti inviati in redazione.
Preghiamo i nostri utenti di inviare un quesito soltanto dopo aver provato a cercare la soluzione al problema utilizzando gli altri canali:

  • aver consultato la normativa,
  • aver consultato le guide,
  • aver consultato il Forum,
  • aver scritto nel Forum e non aver ricevuto risposta.

Il nostro servizio di consulenza è gratuito e, a causa dell’eccessivo numero di richieste giornaliere, non è garantita la risposta.

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lunedì 1 maggio 2017 ore 19:59
giuliana gabrielli

Invitiamo gli studenti, le studentesse e le loro famiglie a boicottare con ogni mezzo le prove INVALSI, e le lavoratrici e i lavoratori della scuola ad aderire agli scioperi e alle assemblee previste nei giorni di somministrazione delle prove: il 3 e 5 maggio per le scuole primarie e il 9 maggio per le scuole superiori.

Lavoratori autoconvocati della scuola

Con l'approvazione dei decreti delegati sulla scuola, il governo Gentiloni ha completato l'opera di smantellamento dell'istruzione pubblica cominciata da Renzi con la legge 107 del 2015. Quest'anno la battaglia contro le prove INVALSI assume un nuovo significato e si colloca nella lotta più generale contro la pessima riforma che stiamo subendo. Dal prossimo anno scolastico infatti tali prove saranno obbligatorie per gli studenti per poter accedere agli esami di maturità, e rimarranno come un marchio indelebile nel loro curriculum, diventando elemento di valutazione anche per l'ingresso in facoltà universitarie a numero chiuso. Gli studenti saranno quindi costretti ad una didattica nozionistica e ad una valutazione distorta dei loro apprendimenti. Per i docenti, è chiaro che con la buona scuola i risultati delle prove INVALSI saranno un ulteriore strumento di ricatto e di divisione della categoria, e che il governo punta, già dal prossimo rinnovo contrattuale, ad usarli come elemento di valutazione individuale della performance in base al quale differenziare gli stipendi, superando la progressione per anzianità. Gli istituti scolastici saranno sempre più divisi in senso classista, anche grazie ai meccanismi di chiamata diretta, su cui i sindacati confederali hanno appena sottoscritto un pessimo contratto integrativo che consente ai dirigenti, con la eventuale copertura dei colleghi docenti, di selezionare i curriculum degli aspiranti docenti nella propria scuola.

Per questi motivi invitiamo gli studenti, le studentesse e le loro famiglie a boicottare con ogni mezzo le prove INVALSI, e le lavoratrici e i lavoratori della scuola ad aderire agli scioperi e alle assemblee previste nei giorni di somministrazione delle prove: il 3 e 5 maggio per le scuole primarie e il 9 maggio per le scuole superiori.

Facciamo ricominciare una nuova primavera della scuola pubblica per conquistare un contratto collettivo di lavoro che metta in discussione i principali istituti introdotti dalla legge 107 e dai decreti delegati, per arrivare ad una loro totale abrogazione!

                                                                                                      

Lavoratori autoconvocati della scuola

 


venerdì 28 aprile 2017 ore 20:45
giuliana gabrielli

Cari Colleghi, 

 

Vi informiamo che in occasione delle domande di "mobilità" la sede di Frosinone sarà straordinariamente aperta anche mercoledì 3 maggio dalle ore 15 alle 18 per fornire assistenza a coloro che desiderino produrre domanda di mobilità.

 

Inoltre informiamo i colleghi Collaboratori Scolastici,

che siete invitati a partecipare al seminario: 

"Il collaboratore scolastico nella scuola dell’autonomia" che si terrà il 4 maggio 2017 dalle 9,30 alle 14,30 presso il L.S. Cavour in via delle Carine, 1 - Roma (metro B - fermata Colosseo)

 

Chi partecipa al seminario è e sonerato dal Servizio scolastico con "permesso retribuito per formazione" ai sensi dell'art. 22 CCNL area V, art. 64 e 67 CCNL scuola. IMPORTANTE: RITIRARE L'ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE IN SEDE DI SEMINARIO ! Locandina e scheda partecipazione allegata.

FLC CGIL  Frosinone

Via Mola Vecchia, 2/A - 03100
Tel. 0775/210428 - fax 0775/852064
E-mail: frosinone@flcgil.it
Posta certificata: frosinone@pec.flcgil.it
http://www.flcgil.it


venerdì 28 aprile 2017 ore 19:15
giuliana gabrielli

contributo agli studenti per l’acquisto di strumenti musicali .

SCUOLA7.IT

A partire dallo scorso 20 aprile è attivo il contributo, previsto dalla legge di stabilità, per l'acquisto di uno strumento musicale nuovo da parte degli studenti iscritti ai licei musicali e alle istituzioni AFAM, pari al 65% del prezzo, per un massimo di 2.500 euro.

La Legge n. 232/2016, all’art. 1 co. 626, dispone che per l'anno 2017, nel limite complessivo di 15 milioni di euro, agli studenti iscritti ai licei musicali e agli studenti iscritti ai corsi preaccademici, ai corsi del precedente ordinamento e ai corsi di diploma di I e di II livello dei conservatori di musica, degli istituti superiori di studi musicali e delle istituzioni di formazione musicale e coreutica autorizzate a rilasciare titoli di alta formazione artistica, musicale e coreutica, è concesso un contributo una tantum pari al 65% del prezzo finale, per un massimo di euro 2.500, per l'acquisto di uno strumento musicale nuovo, coerente con il corso di studi.

Le modalità attuative, comprese le modalità per usufruire del credito d'imposta, il regime dei controlli nonché ogni altra disposizione necessaria per il monitoraggio dell'agevolazione e per il rispetto del limite di spesa previsto, sono definiti con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate 14 marzo 2017 prot. n. 50771.

Per accedere al contributo, erogato sotto forma di sconto sul prezzo di vendita comprensivo di IVA, praticato dal rivenditore o produttore, lo studente richiede al proprio istituto, che è tenuto al relativo rilascio, un certificato d’iscrizione non ripetibile “per tale finalità”, da cui risulti il suo cognome, nome, codice fiscale, corso e anno di iscrizione nonché lo strumento musicale coerente con il corso di studi.

Il predetto certificato, che attesta la sussistenza dei requisiti per fruire del contributo ed indica lo strumento agevolabile, è predisposto dall’istituto in duplice esemplare di cui uno conservato dall’emittente e uno rilasciato allo studente, il quale è tenuto a consegnarlo al produttore o al rivenditore al momento dell’acquisto dello strumento.

Ai rivenditori o ai produttori degli strumenti musicali è riconosciuto un credito d’imposta di ammontare pari al contributo riconosciuto agli studenti sotto forma di sconto, nel limite delle risorse stanziate di 15 milioni di euro, assegnate in ordine cronologico.

Per fruire del credito d’imposta, previste a decorrere dal 20 aprile 2017 il rivenditore o produttore, prima di concludere la vendita dello strumento musicale, è tenuto a comunicare all’Agenzia delle entrate i seguenti dati: il proprio codice fiscale, quello dello studente e dell’istituto che ha rilasciato il certificato di iscrizione, lo strumento musicale, il prezzo di vendita comprensivo del contributo e dell’imposta sul valore aggiunto.


venerdì 28 aprile 2017 ore 19:09
giuliana gabrielli

http://www.scuola7.it/?page=0


venerdì 28 aprile 2017 ore 19:04
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

“Basta precariato. Contratto subito!”
il 6 maggio a Roma

Sabato 6 maggio tutta la CGIL si ritroverà a Roma in piazza San Giovanni Bosco a partire dalle ore 14 per proseguire la sfida per i diritti sulla “Carta dei diritti universali del lavoro”. Una grande manifestazione all’insegna della “riconquista del diritto alla reintegra” e per “contrastare la precarietà nel lavoro”. Leggi la notizia.

Nella stessa giornata di mobilitazione (e di festa) si terrà anche una specifica iniziativa sui temi del precariato nei servizi pubblici e nei settori della conoscenza e sul rinnovo dei contratti di lavoro. Il sit-in organizzato da FLC CGIL, FP CGIL e NIdiL CGIL si svolgerà nella piazzetta adiacente a Palazzo Vidoni dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e vedrà la partecipazione del Segretario generale della CGIL Susanna Camusso.

Continua a leggere la notizia

Scarica il volantino

Cordialmente
FLC CGIL nazionale

 


martedì 25 aprile 2017 ore 23:26
giuliana gabrielli

Mobilità, tutela dei docenti con servizio specifico nei licei musicali

I lettori ci scrivono Lunedì, 24 Aprile 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Il Coordinamento per la Tutela dei Docenti con Servizio nei LICEI MUSICALI, spontaneamente costituitosi in seguito alla pubblicizzazione della Bozza del CCNI Mobilità 2016/17, al fine di evitare che venga dispersa la specifica professionalità acquisita in questi anni dai docenti che in esso hanno continuativamente operato, ed a tutela, conseguentemente, anche degli studenti del Liceo Musicale, pur accogliendo con favore l'attesa decisione di consentire il passaggio di ruolo o di cattedra sui Licei Musicali dei docenti Utilizzati, prevista dal contratto mobilità per l'anno 2017/18, seppur (insufficientemente) solo sul 50% dei posti disponibili (più il posto dispari), e senza voler - nuovamente - entrare nel merito dei criteri scelti (e da noi non condivisi) per la costituzione delle graduatorie per i passaggi di ruolo, preso atto delle richieste di chiarimenti segnalate al Coordinamento da parte dei docenti interessati alla Mobilità sui Licei Musicali,

SEGNALA

l'assoluta necessità che vengano diffuse con congruo anticipo sulla scadenza del termine per la presentazione delle domande di passaggio (6 maggio), le seguenti informazioni:

1) comunicazione degli ORGANICI del Liceo Musicale, suddivisi per disciplina e distinti per provincia e scuola;

2) comunicazione dei criteri con cui si ripartiranno le QUOTE tra i passaggi di ruolo e/o di cattedra e le immissioni in ruolo dei docenti vincitori di concorso (su base regionale?? - a nostro avviso l'opzione più equa - o su base provinciale o addirittura di singolo istituto?);

3) comunicazione dei criteri con cui si decideranno le PRIORITÀ tra i docenti aspiranti al passaggio di ruolo, nel caso in cui i posti su cui effettuare i passaggi siano inferiori alle domande di passaggio (a noi sembra che la soluzione più ragionevole, in tal caso, sia quella di seguire il criterio dell'anzianità di servizio);

5) comunicazione del numero dei POSTI DISPONIBILI (o quantomeno dei criteri con cui verranno formate le cattedre) per TAC, Storia della Musica, Tecnologie Musicali;

4) chiarimenti sulla problematica degli insegnamenti di Esecuzione ed Interpretazione non previsti dal bando di concorso a cattedra, ma attivati in alcuni Licei Musicali (ad es. Basso elettrico, chitarra jazz, flauto dolce, tastiere...): si decide anche per essi il passaggio di ruolo oppure si indicano definitivamente quali sono le discipline strumentali che possono essere attivate nei Licei Musicali (come, in effetti, già avviene per le SMIM);

Si CHIEDE e si AUSPICA inoltre che

si DEROGHI al vincolo dell'ambito per la costituzione di CATTEDRE ORARIO ESTERNE per le materie di indirizzo dei Licei Musicali, in quanto la quasi totalità dei Licei dispone di una sola sezione (per alcune discipline è, quindi, di fatto impossibile la formazione di una cattedra orario ed inoltre per gli strumenti "deboli", la formazione di una cattedra in un solo istituto è molto complessa) ed in numerose province, esiste un solo Liceo Musicale per ambito.

 

Coordinamento dei DOCENTI con SERVIZIO SPECIFICO nei LICEI MUSICALI

https://www.facebook.com/Comitato-per-la-Tutela-dei-Docenti-con-Servizio-nei-LICEI-MUSICALI-727531010722427/

di Franco Mauriello


lunedì 24 aprile 2017 ore 16:06
giuliana gabrielli

Firmate per la richiesta legge sostitutiva L.107/15 " La Buona   Scuola"

da Riccardina Sgaramella · 84.900 sostenitori

Aggiornamento sulla petizione

Gli insegnanti vogliono una nuova legge      scuola che sostituisca la L.107/15

Riccardina Sgaramella

Roma, Italia

22 apr 2017 — Volevo informarvi, di non essermi arresa. Attualmente milito nel Tavolo scuola capitolino e mi pongo come obiettivo prioritario quello della sostituzione integrale della legge 107/15. Come ben sapete, le ormai note deleghe in bianco, sono state approvate; tra le tante, la 377 é, a mio parere, la peggiore, introduce il Jobs Act nel pubblico impiego e schiavizza i nuovi assunti retribuendoli, dopo una vincita concorsuale , per due anni a 400 euro al mese. Il terzo anno a stipendio pieno, con il dubbio, giustificato, di non poter essere assunti a tempo indeterminato se non graditi dal DS che autonomamente valuterá i nuovi " schiavi". Questa stessa delega, introduce per i soli docenti di ruolo della secondaria, corsi abilitanti per classi affini, escludendo irrimediabilmente i docenti di ruolo della scuola primaria ed infanzia. Per questa ragione, vi chiedo di firmare la petizione di cui allego il link e di aiutarmi a diffonderla. La palese ingiustizia è evidente, la mobilitá è un diritto contrattuale che non puó, né deve esser leso. Grazie a tutti voi!

Ministro Fedeli: Richiesta Pas per docenti di ruolo scuola infanzia e primaria

Ministro Fedeli: Richiesta Pas per docenti di ruolo scuola infanzia e primaria

Da anni i docenti di ruolo sono esclusi da concorsi pubblici o percorsi abilitanti speciali, docenti che possiedono esperienza decennale e che...

https://www.change.org


sabato 22 aprile 2017 ore 15:15
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

È disponibile online il primo numero del Giornale della effelleci dedicato alla mobilità 2017/2018 nella scuola. Scarica il file in formato .pdf.

Docenti e personale educativo presentano le domande fino al 6 maggio. Il personale ATA dal 4 al 24 maggio. Tutte le domande, salvo quelle per il personale educativo, per i docenti di religione cattolica e per le discipline specifiche dei licei musicali, si presentano via web attraverso le istanze online. Chi non si è mai registrato può farlo fin da ora: ecco come.

 

Nel nostro speciale, costantemente aggiornato, la normativa, il testo del contratto, i modelli delle dichiarazioni e autocertificazioni da allegare alla domanda e gli approfondimenti: vai allo speciale.

 

Inoltre, mettiamo anche a disposizione la guida e i video per districarsi nelle procedure e il calendario delle operazioni: guida, video, calendario.

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Per l’informazione quotidiana, ecco le aree del sito nazionale dedicate alle notizie di: scuola statale, scuola non statale, università e AFAM, ricerca, formazione professionale. Siamo anche presenti su Facebook, Google+, Twitter e YouTube.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


giovedì 20 aprile 2017 ore 22:28
giuliana gabrielli

CALENDARIO ASSEMBLEE SINDACALI TERRITORIALI

FLCGIL FROSINONE


martedì 18 aprile 2017 ore 15:34
giuliana gabrielli

Mobilità scuola 2017/2018: personale educativo

Le indicazioni specifiche per la presentazione delle domande di trasferimento provinciale e interprovinciale e di passaggio di ruolo.

FLCGIL


martedì 18 aprile 2017 ore 15:32
giuliana gabrielli

Mobilità scuola 2017/2018: docenti

Le indicazioni specifiche per la presentazione delle domande di trasferimento.

FLCGIL


martedì 18 aprile 2017 ore 15:29
giuliana gabrielli

Mobilità scuola 2017/2018: caratteristiche e regole

FLCGIL


martedì 18 aprile 2017 ore 15:24
giuliana gabrielli

Supplenti: graduatorie d’istituto di 2^ e 3^ fascia, regolarmente aggiornate nella primavera 2017. Pochi mesi per migliorare il proprio punteggio per l’aggiornamento

http://www.educanews.it/2016/10/supplenti-graduatorie-distituto-di.html

 

La notizia è di qualche mese fa, ma a molti degli interessati è sfuggita. Il 24 febbraio 2016,  dopo la Camera, anche il senato ha approvato un emendamento al Decreto Milleproroghe 2016 che recita testualmente: “il termine per l’aggiornamento delle graduatorie ed esaurimento, già aggiornate per il triennio 2014/2017, è prorogato all’anno scolastico 2018/2019 per il triennio successivo. Conseguentemente, le prime fasce delle graduatorie d’istituto per il conferimento delle supplenze sono aggiornate a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020″ e ancora “restano fermi i termini per l'aggiornamento delle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia”. In pratica pur essendo al momento escluso l’inserimento in III fascia di nuovi aspiranti docenti, in coerenza a quanto previsto dalla L. 107/2015, è confermato che coloro che sono già presenti nella 2^ e nella 3^ fascia delle Graduatorie d’Istituto, a seguito degli ultimi inserimenti del giugno 2014 e dei successivi aggiornamenti,  potranno aggiornare i loro punteggi, inserendo eventuali titoli da servizio eventualmente prestato o culturali derivanti da nuovi corrsi frequentati o certificazioni conseguite. Ovviamente chi essendo già in terza fascia, conseguirà anche l'abilitazione, potrà essere inserito in 2^ fascia.

A tal proposito ricordiamo che, sulla base di quanto previsto dalle tabelle A per la II fascia e B per la III fascia, a prescindere alla classe di concorso e dall'ordine e grado della scuola, il DM 308 del 15 maggio 2014,relativamente a titoli culturali, derivanti da corsi di perfezionamento, Master e Certificazioni informatiche o linguistiche, prevede che un docente di II fascia possa vedersi riconoscere fino a 20 punti, mentre chi è  in III fascia, può acquisire fino a 17 punti.

 

in intesi:

  • fino ad un massimo di 10 punti in tutta la carriera, derivanti dalla frequenza a Master, Corsi di Perfezionamento o Specializzazione rilasciati da università o enti accreditati per la formazione del personale della scuola (massimo 1 corso o master all’anno);
  • fino ad un massimo di 4 punti, derivanti dal conseguimento di certificazioni informatiche riconosciute dal DM 308 del 15/05/2014, come ad esempio ECDL Core Level (1 punto), le ECDL Advanced (2 punti) e le varie ECDL Specialised (3 punti), EIPASS, IC3, MOS, Eucip, etc.
  • fino ad un massimo di 6 punti (GI di II fascia) o 3 punti (III fascia) , derivanti dal conseguimento di certificazioni linguistiche almeno di livello B2, rilasciate soggetti facenti parte dell’Elenco degli Enti certificatori delle competenze in lingua straniera del personale scolastico ai sensi del DPCM 98/2014 dell’11 febbraio 2014  (3 punti per il livello B2, 4 punti per il livello C1 e ben 6 punti per il ivello C2);

Cos’è il Decreto Milleproroghe?

Con decreto Milleproroghe si intende nel gergo politico-giornalistico italiano un decreto legge del Consiglio dei ministri volto a prorogare o risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell'anno in corso.

Che cosa si intende per II e III fascia delle Graduatorie d’istituto?

- la II FASCIA comprende i docenti abilitati ma non iscritti nelle Graduatorie a esaurimento

- la III FASCIA comprende i docenti non abilitati in possesso del titolo di studio valido per l'accesso all'insegnamento

 

Il Dirigente Scolastico attinge dalle graduatorie di istituto per:

- supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche per la copertura delle cattedre e posti d'insegnamento vacanti e disponibili entro la data del 31 dicembre, che rimangano presumibilmente tali per tutto l'anno scolastico, non coperte dall'Ufficio scolastico territoriale a causa dell'esaurimento della corrispondente graduatoria;

- supplenze temporanee per la sostituzione di personale temporaneamente assente;

- supplenze per la copertura di posti divenuti disponibili dopo il 31 dicembre.

 

Chi sarà interessato a questi aggiornamenti delle GI di II e III fascia?

Tutti coloro che sono già inseriti nelle graduatorie di II e III fascia e non possono entrare in ruolo con il Concorso  Docenti 2016, vuoi perché non avevano i requisiti richiesti dal bando o perché pur avendo partecipato, non hanno superato le prove per ottenere l’immissione in ruolo.

A tal proposito è bene ricordare che il concorso docenti 2016 era riservato solo agli abilitati e molti dei partecipanti non hanno superato le prove e non saranno immessi in ruolo. 

Ai non abilitati e ai non vincitori di concorso, per lavorare rimarranno pertanto le graduatorie supplenze. 

 

Quando è previsto l’aggiornamento delle Graduatorie d’Istituto?

L’aggiornamento è previsto nella primavera del 2017, per il triennio successivo.

 

La primavera del 2017, appare un po’ lontana. Perché affannarsi a frequentare un corso a distanza di un anno dalla riapertura di questi aggiornamenti?

 

La riposta è semplice: appariva fin dall'inizio evidente che nel 2017 le graduatorie sarebbero esistite ancora, perché difficilmente sostituibili e la cosa è ora ribadita dal DM milleproroghe 2016. 

 

I criteri per l'attribuzione dei punteggi saranno probabilmente ancora quelli del DM 308 del 15 maggio 2014, quindi chi vuole migliorare la sua posizione in graduatoria, in vista della prossima scadenza di riapertura delle graduatorie del 2017, dovrà fare tutto il possibile per acquisire titoli validi per i punteggi.

 

Ricordiamo che il Decreto Ministeriale nr. 308 del 15 maggio 2014 attribuisce fino ad un massimo di 4 punti per le certificazioni informatiche e digitali (come ad esempio ECDL), da 3 a 6 punti per chi possiede certificazioni linguistiche riconosciute e 3 punti per ogni Diploma di perfezionamento o Master universitario di I e II livello. In definitiva, chi consegue certificazioni informatiche per un massimo di 4 punti; certificazioni linguistiche e frequenta fino a tre corsi di perfezionamento o master, può arrivare a conseguire fino a 19 punti in un triennio. Infine c’è la possibilità, come confermato da autorevoli esperti, che per le certificazioni, siano attribuibili punteggi anche per i concorsi preannunciati varie volte.  Per questo è opportuno pianificare per tempo e adeguatamente una vera e propria strategia punti.

 

Nelle tabelle punti relativa al prossimo "concorsone" 2016, in circolazione da qualche giorno, non vengono attribuiti punteggi per le certificazioni informatiche, ma solo per le certificazioni linguistiche almeno di livello C1. Le tabelle allegate al concorso sostituiscono anche quelle per le graduatorie supplenze previste dal DM 308/2014?

Assolutamente no. Si tratta di tabelle completamente diverse, non bisogna confondere le tabelle per il bando di concorso docenti 2016, con quelle che sono state e verranno utilizzate per le graduatorie supplenze di II e III fascia. Per le graduatorie d'istituto rimarranno quasi sicuramente in vigore le tabelle punti allegate al DM 308/2015.

 

Come aumentare significativamente il proprio punteggio in vista del prossimo aggiornamento delle graduatorie d’istituto del 2017?

 

Ad oggi, la via più efficace consiste in una strategia che punti al massimo risultato nel minor tempo possibile, ad esempio conseguendo una certificazione ECDL Specialised come IT Security, che è in assoluto, la certificazione informatica che attribuisce il maggio punteggio (3 punti) ed aggiungendo un corso LIM o Tablet da 100 ore, per raggiungere il massimo punteggio riconosciuto (4 punti). A questo è consigliabile aggiungere certificazioni linguistiche riconosciute e la frequenza a Master o Corsi di perfezionamento.
 

Dove e come formarsi per massimizzare la propria situazione punti?

La Mediastaff di La Spezia è una delle più conosciute realtà italiane, operanti nella formazione per docenti. Dal 1998 è accreditata come Test Center ECDL e dalla pubblicazione del DM 308/2014, ha formato e certificato quasi cinquemila docenti in tutta Italia, su certificazioni informatiche, linguistiche, Master e Corsi di perfezionamento.

Ha un'offerta completa di Certificazioni Informatiche, anche da 3 punti, con corsi ed esami in tutta Italia e oltre 20 Corsi di Perfezionamento e Master, su svariate tematiche, soprattutto trasversali, erogati in modalità e-learning e quindi frequentabili comodamente da casa propria e con esami in presenza, in tutte le regioni d'Italia.

 

 

Per informazioni dettagliate sulle prossime edizioni dei nostri corsi per il personale della Scuola e per ricevere modulistica e procedure per eventuale iscrizioni, sono disponibili i seguenti risponditori automatici:

 

  • corsiscuola@mediastaff.com (per informazioni sulle prossime edizioni dei corsi in presenza ECDL Specialised IT Security (GI II e III fascia docenti e III fascia ATA) e on line su LIM e TABLET (GI II e III fascia docenti e ATA III fascia)
  • mondoscuola@mediastaff.com (per informazioni sui Master e Corsi di Perfezionamento per tutte le graduatorie);

 

inviare una mail, anche vuota ai risponditori, attivi 24 h. su 24, 7 giorni su 7 e riceverete risposta immediata dopo pochi secondi o telefonare al nr. 0187 518940 o 0187 21442.

 

Rispondiamo al telefono SOLO nel seguente orario:

  • da lunedì al venerdì, dalle h. 09:00 alle h. 19:00;
  • il sabato dalle h. 09:00 alle 13:00

Nel caso in cui non si abbia risposta, si prega di richiamare in altro momento SEMPRE nelle fasce orarie indicate.


lunedì 17 aprile 2017 ore 17:16
giuliana gabrielli

Al via le domande di mobilità nella scuola.
Online la nostra guida

Il quadro delle “regole” e della normativa che consente al personale docente, educativo e ATA a tempo indeterminato di presentare domanda di trasferimento volontaria, da un grado di scuola ad un altro, dall’insegnamento in una classe di concorso ad un’altra, da un profilo ad un altro della stessa area per il personale ATA, è stato definito. Vai allo speciale.

L’11 aprile è stato firmato definitivamente il contratto integrativo sulla mobilità per il prossimo anno scolastico. Il nostro commento e la scheda di sintesi.
Contestualmente è stata anche sottoscritta l’Ipotesi di contratto sulle modalità di assegnazione alle scuole dei docenti titolari su ambito: sono state definite regole e procedure oggettive che riportano centralità al collegio dei docenti sulla “individuazione per competenze”. Il comunicato unitario e il nostro commento.

La pubblicazione dell’OM 221/17 ha dato avvio alle procedure per la presentazione delle domande di mobilità. Con l’OM 220/17 si forniscono le indicazioni per gli insegnanti di religione cattolica. Entrambe sono state trasmesse con la nota 16128/17. Leggi la notizia.

Scadenze

I primi a presentare domanda saranno i docenti e il personale educativo, che avranno tempo dal 13 aprile fino al 6 maggio. Il personale ATA, invece, potrà farlo dal 4 maggio fino al 24 maggio. Calendario completo delle operazioni.

Devi presentare domanda?

Nel nostro vademecum viene riassunta la normativa e fornite utili informazioni e indicazioni per districarsi nella compilazione delle domande. Scarica il vademecum.
Sul nostro sito anche i modelli, le dichiarazioni e le autocertificazioni da allegare alla domanda. Scarica la modulistica e i fac-simile delle autocertificazioni. A breve saranno anche disponibili alcuni video nel nostro canale YouTube.

Rimani aggiornato

Se non vuoi perderti nemmeno un aggiornamento segui il nostro speciale, #mobilitati!

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


lunedì 17 aprile 2017 ore 17:12
giuliana gabrielli

Assistenza alla compilazione delle domande di mobilità.

SI prega di divulgare la seguente email informando che le sedi della FLC Cgil di Frosinone forniscono agli iscritti  l'assistenza per la compilazione delle domande di mobilità.

Gli interessati potranno rivolgersi con la riapertura delle scuole dopo le vacanze di Pasqua, da martedi 18 e mercoledi 19  Aprile, dalle ore 15, alle ore 17,30 presso la sede di Frosinone.

Successivamente le sedi di consulenza saranno organizzate come segue:

sede di Frosinone
Mercoledì 22 aprile dalle 15,30 alle 18,00
Martedi e Giovedi 15,30-17,30
Sabato 10-12 per appuntamento prenotando all’indirizzo email frosinone@flcgil.it

Ulteriori giornate da determinare, per gli appuntamenti, saranno comunicate successivamente;


sede di Sora 
Giovedi  15,00 - 18,00

sede di Cassino 
Martedi e Giovedi ore 17,00 -19,00

Considerata la complessità della procedura, la consulenza sarà fornita solo ed esclusivamente agli iscritti della FLC Cgil (vedi allegto)

Si raccomanda vivamente di:

  • presentarsi muniti di pendrive/pennetta USB contenente  copia digitale predisposta delle dichiarazioni di rito in formato word modificabile;
  • essere accreditati su Istanze on line;
  • essere in possesso delle credenziali di accesso (username,  password, codice personale);
  • aver verificato il corretto funzionamento della casella di posta personale    nome.cognome@istruzione.it

    
Per ulteriori chiarimenti ed informazioni, si consiglia di contattare telefonicamente le sedi di consulenza.
 

Saluti e buona Pasqua


FLC CGIL  Frosinone

Via Mola Vecchia, 2/A - 03100
Tel. 0775/210428 - fax 0775/852064
E-mail: frosinone@flcgil.it
Posta certificata: frosinone@pec.flcgil.it
http://www.flcgil.it


giovedì 13 aprile 2017 ore 21:29
giuliana gabrielli

La Redazione augura a tutti

una serena Pasqua


giovedì 13 aprile 2017 ore 21:13
giuliana gabrielli

Mobilità 2017: si può compilare la domanda, le istruzioni. I modelli e autodichiarazione, i bollettini delle scuole e ambiti, le tabelle di vicinanza e le nuove classi di concorso

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Dopo l’ordinanza firmata ieri dal Ministro, al via le operazioni di mobilità, da poco aperte le funzioni per compilare e inviare la domanda. Diamo alcuni documenti utili per gli utenti.

Mobilità scuola docenti 2017: vademecum compilazione domanda e modelli per dichiarazioni personali

Aperte le operazioni su IstanzeOnline

Istruzioni per la compilazione

Infanzia

Primaria

Secondaria I grado

Secondaria II grado

Mettiamo a disposizione degli utenti i modelli delle domande di mobilità, i bollettini delle scuole e ambiti e le tabelle vicinanza e classi di concorso.

Domande che andranno presentate cartacee

Domanda passaggio di cattedra/ruolo – Licei Musicali
Modulo personale educativo
IRC – Domanda di passaggio di ruolo – scuola dell’infanzia e primaria
IRC – Domanda di passaggio di ruolo – scuola secondaria 1° e
2° grado

IRC – Domanda di trasferimento – scuola dell’infanzia e
primaria

IRC – Domanda di trasferimento – scuola secondaria 1° e
2° grado

Facsimile di domande (in questi casi la richiesta fa presentata su IstanzeOnline. I moduli sono un esempio). Questi moduli potranno essere utilizzati dai soprannumerari che presentaeranno invece domanda cartacea

Bollettini

Tabelle di vicinanza e classi di concorso

Le autodichiarazioni

Allegato F – Dichiarazione di servizio continuativo
Allegato D – Scuola primaria
Allegato D – Scuola secondaria
Dichiarazione punteggio aggiuntivo
Allegato 4 – Licei musicali
Dichiarazioni insegnanti di religione cattolica

L’ORDINANZA

Scarica il testo dell’ordinanza

Le disposizioni in essa contenute indicano le modalità applicative delle disposizioni del CCNI sulla mobilità.

TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E PUBBLICAZIONE MOVIMENTI

Di seguito le date di presentazione delle domande e di pubblicazione dei movimenti, come vi avevamo già anticipato in Mobilità al via, tutte le date presentazione domande e pubblicazione movimenti. Si parte il 13 aprile, ANTEPRIMA

Scuola dell’Infanzia

Presentazione domande: 13 aprile – 6 maggio

Pubblicazione dei movimenti: 19 giugno 2017

Scuola primaria

Presentazione domande: 13 aprile – 6 maggio

Pubblicazione dei movimenti 9 giugno 2017

Secondaria I grado

Presentazione domande: 13 aprile – 6 maggio

Pubblicazione movimenti 4 luglio 2017

Secondaria II grado

Presentazione domande: 13 aprile – 6 maggio

Pubblicazione movimenti 20 luglio 2017

Mobilità professionale verso discipline specifiche Licei musicali

Presentazione domande: 13 aprile – 6 maggio

Pubblicazione movimenti: 7 giugno ai sensi del comma 9 articolo 4 del CCNI, 12 giugno 2017 ai sensi del comma 10

Personale educativo

Presentazione delle domande: 13 aprile – 6 maggio

Pubblicazione movimenti 30 giugno

Insegnanti religione cattolica

Presentazione delle domande: 13 aprile – 16 maggio

Personale ATA

Presentazione  domande: 4 maggio-24 maggio

Pubblicazione movimenti 24 luglio.

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Personale docente e ATA

La presentazione delle domande avviene tramite il sistema Istanze Online, attraverso il quale si invia la domanda all’USR-USP di competenza rispetto alla provincia di titolarità o di assunzione, tramite la scuola di servizio.

I docenti e il personale ATA devono redigere le domande di trasferimento e/o di passaggio in conformità alle indicazioni e ai modelli contenuti nelle apposite sezioni del portale delle Istanze Online e del sito Miur nell’apposita sezione mobilità  2017/18.

Personale educativo

La presentazione delle domande è cartacea, utilizzando gli appositi modelli presenti nelle sezioni dedicate del portale delle Istanze Online e del sito Miur nell’apposita sezione mobilità  2017/18.

Personale educativo e docenti che effettuano la mobilità professionale verso i posti delle discipline specifiche dei licei musicali 

La presentazione delle domande è cartacea, utilizzando gli appositi modelli presenti nelle sezioni dedicate del portale delle Istanze Online e del sito Miur nell’apposita sezione mobilità  2017/18.

Le domande vanno inviate all’Ufficio provinciale competente per il liceo di destinazione che provvederà alla valutazione delle medesime.

DOMANDA TRASFERIMENTO E PASSAGGIO DI RUOLO/CATTEDRA

La domanda è unica per la richiesta di trasferimento sia provinciale che interprovinciale. Per i passaggi, invece, bisogna presentare tante domande quanto sono i passaggi richiesti.

DOCUMENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande vanno presentate utilizzando l’apposito modulo presente nella sezione Istanze Online e reperibili nel sito Miur nell’apposita sezione mobilità 2017/18.

Le domande vanno corredate dalle dichiarazioni dei servizi prestati, redatte in conformità ai modelli reperibili nel sito Miur nell’ apposita sezione mobilità 2017/18, e di tutto quanto dichiarato nel modulo domanda (certificazioni e documentazioni relative alle precedenze, dichiarazione per il punteggio di continuità e una tantum…).

INDICAZIONE DELLE PREFERENZE

I docenti possono indicare le seguenti preferenze:

  • scuole (massimo 5);
  • ambiti;
  • province;
  • istruzione degli adulti, che comprende:
    corsi serali degli istituti di secondo grado
    centri territoriali riorganizzati nei centri provinciali per l’istruzione degli adulti;
  • sezioni carcerarie ove esprimibili;
  • sezioni ospedaliere;
  • licei europei.

Riguardo agli istituti comprensivi con più plessi (anche in comuni diversi) e agli istituti di istruzione superiori con più indirizzi e plessi, si può esprimere il codice unico della sede di organico e non più come in passato i codici dei plessi e degli indirizzi.

RETTIFICHE, REVOCHE E RINUNCE

Successivamente alla scadenza dei termini per la presentazione delle domande di trasferimento e di passaggio, diversamente dagli anni scorsi, è consentito integrare o modificare la documentazione allegata. Non è, invece, consentito integrare o modificare (anche per quanto riguarda l’ordine) le preferenze già espresse.

La richiesta di rettifica della domanda è presa in considerazione, soltanto se pervenuta non oltre il quinto giorno (decimo lo scorso anno) prima del termine ultimo, previsto per ciascuna categoria di personale , per la comunicazione al SIDI dei posti disponibili.

Le istanze inviate dopo tale data possono essere prese in considerazione solo per gravi motivi validamente documentati e a condizione che pervengano entro il termine ultimo, previsto per ciascuna categoria di personale, per la comunicazione al SIDI dei posti disponibili.

Le domande già presentate possono essere revocate.

La revoca va effettuata tramite la scuola di servizio o presentata all’Ufficio territorialmente competente rispetto alla provincia di titolarità.

La richiesta di revoca è presa in considerazione, soltanto se pervenuta non oltre il quinto giorno prima del termine ultimo, previsto per ciascuna categoria di personale, per la comunicazione al SIDI dei posti disponibili.

Di seguito le date di comunicazione al SIDI dei posti disponibili:

Scuola dell’infanzia –  22 maggio 2017

Scuola primaria – 22 maggio 2017

Scuola secondaria di I grado – 15 giugno 2017

Scuola secondaria di II grado – 3 luglio 2017

Docenti licei musicali –  18 maggio 2017

Personale educativo –  1 giugno

ATA – 3 luglio 2017

Scarica il testo dell’ordinanza

Le nostre guide

Mobilità scuola docenti 2017: vademecum compilazione domanda e modelli per dichiarazioni personali

 


giovedì 13 aprile 2017 ore 21:06
giuliana gabrielli

Musica, arte e Costituzione, sostegno e lingua inglese

Pasquale Almirante Giovedì, 13 Aprile 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Nuove regole per l'accesso all'insegnamento nella scuola del primo ciclo: le maestre saranno tutte formate sul sostegno, anche quelle su posto comune che dovranno comunque avere nel loro percorso di formazione iniziale materie per l'inclusione. 

Anche i docenti di sostegno, dunque seguiranno un corso di specializzazione dopo la laurea in Scienze della formazione primaria, con 60 crediti sulla didattica dell'inclusione. E il numero di docenti sul sostegno verrà richiesto dal dirigente scolastico in base al Pei.

Oltre all’ipotesi di fare cominciare la scuola a 5 anni, scrive Il Messaggero, per gli studenti  cambia la modalità di valutazione: restano i voti numerici, ma saranno espressi anche i livelli di apprendimento raggiunti con una specifica certificazione delle competenze.

Tra queste verrà data maggiore importanza alla valutazione delle competenze in Cittadinanza e Costituzione, mentre la non ammissione alla classe successiva alle elementari sarà prevista solo in casi eccezionali e potrà essere scongiurata anche in caso di insufficienze certificate: livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. 
Spetterà quindi alla singola scuola attivare le migliori e più adatte strategie di miglioramento per consentire agli alunni di raggiungere i necessari livelli di apprendimento.

E le materie scolastiche, riporta Il Messaggero, si arricchiranno del made in Italy, di quegli insegnamenti strettamente legati alla creatività e all'arte italiana come musica e danza, teatro e cinema, pittura, scultura, grafica delle arti decorative e design, scrittura creativa che entrano a pieno titolo nel Piano dell'offerta formativa delle scuole elementari, fino a costituire dei Poli a orientamento artistico-performativo per condividere risorse laboratoriali, spazi espositivi, strumenti professionali e progettazioni. 

Incentivato anche lo studio dell'inglese che sarà oggetto di una prova standardizzata al termine della quinta elementare per certificare le abilità di comprensione e dell'uso della lingua in linea con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue.


mercoledì 12 aprile 2017 ore 20:38
giuliana gabrielli

Mobilità: firmato il contratto, domande dal 13 aprile al 6 maggio. ATA dal 4 maggio. Chiamata diretta, sarà il collegio dei docenti a decidere i criteri

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Appena firmato il contratto sulla mobilità e congiuntamente l’accordo sulla chiamata diretta dei docenti.

I sindacati sono riusciti ad ottenere che a decidere i criteri per la chiamata diretta sia il Collegio dei docenti con una delibera.

“Con questo accordo – scrive la UIL – si limita la discrezionalità del Dirigente Scolastico che dovrà attenersi alla delibera del collegio docenti. Limitato al minimo il numero dei requisiti.”

Firmato il contratto sulla mobilità, le domande docenti dal 13 aprile al 6 maggio. ATA dal 4 maggio al 24 maggio.

La firma era tutt’altro che scontata, sebbene le rassicurazioni in data odierna da parte dei sindacati, a causa del contrasto relativo alla chiamata diretta.

Mobilità 2017, alle 17 attesa firma. Sindacati fiduciosi in tutela del personale e regolare avvio anno scolastico, nodo chiamata diretta

Diverse le novità e le deroghe alla legge n. 107/2015 presenti nel Contratto. Facciamo una breve sintesi dei punti principali del contratto:

– deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di titolarità e nella scuola in cui si è ricevuto l’incarico triennale, per cui tutti i docenti, compresi i neo assunti (assunti cioè il 01/09/2016), potranno presentare domanda di mobilità sia provinciale che interprovinciale;

– domanda unica sia per il trasferimento provinciale che interprovinciale (restano distinte le domande per i passaggi di cattedra/ruolo, tante domande quanti sono i passaggi richiesti);

– scomparsa fase comunale, per cui la mobilità prevederà solo la fase provinciale e interprovinciale;

– non esprimibilità di comuni e distretti;

– richiesta, tra le preferenze, non solo di ambiti territoriali ma anche di scuole: 5 scuole al massimo e 10 ambiti;

– impossibilità, per i docenti titolari di ambito con incarico triennale, di esprimere l’ambito di titolarità e la scuola in cui si ha l’incarico triennale;

– titolarità su scuola per chi ottiene il trasferimento in una delle istituzioni scolastiche espresse nel modulo-domanda;

– equiparazione, nelle sole domande di mobilità, del servizio pre-ruolo o svolto in altro ruolo al servizio nel ruolo di appartenenza;

– organico unico per gli istituti comprensivi comprendenti più plessi anche di comuni diversi e per gli istituti di istruzione superiore con più indirizzi e sedi (ciò vuol dire che nella domanda si potrà indicare non più il codice dei plessi o indirizzi ma il codice della sede di organico; sarà poi il dirigente scolastico ad assegnare i docenti ai plessi in base ai criteri stabiliti dalla contrattazione d’Istituto);

– le aliquote destinate alle mobilità territoriale interprovinciale, a quella professionale e alle immissioni in ruolo: ai trasferimenti interprovinciali andrà il 30% dei posti disponibili dopo i trasferimenti provinciali; ai passaggi di cattedra e di ruolo il 10%;  alle immissioni in ruolo il 60% dei posti liberi dopo i trasferimenti provinciali.

Mobilità: normativa, guide, consulenza. Tutti possono presentare domanda: 15 preferenze, aliquote, organico unico. Novità contratto 2017

 


martedì 11 aprile 2017 ore 23:03
giuliana gabrielli

Domenica 30 aprile dalle ore 10:00 alle ore 19:30

Via Firenze, 38, 00184 Roma RM, Italia

 

Pittura Musicale presenta:

La Scuola Napoletana e la Polifonia Sacra tra ‘600 e ‘700
laboratorio teorico-pratico di 18 ore con due incontri e un concerto conclusivo

docente: Lucio Ivaldi
 

Primo incontro: domenica 30 aprile 2017 ore 10,00 – 19,30;
secondo incontro: domenica 28 maggio 2017 ore 10,00 – 19,30;
concerto conclusivo con brani tratti dal repertorio della Scuola Napoletana per doppio coro e basso continuo: domenica 28 maggio 2017 ore 19,45.

Sala riunioni della Chiesa Metodista, via Firenze 38, Roma (Metro: Repubblica).

Iscrizioni a numero chiuso, prenotazione obbligatoria.
Al termine del laboratorio sarà rilasciato un attestato di frequenza

Costi e modalità di prenotazione per un singolo incontro: A) quota di iscrizione + B) quota di frequenza.

A) Quota di iscrizione: € 20 a persona, da versarsi entro il 14 aprile tramite bonifico bancario.
Iscrizioni in ritardo (successive al 14 aprile) potranno essere accettate a discrezione del docente, con una maggiorazione di € 10.

IBAN: intestato all'Associazione Pittura Musicale
IT 84 X 02008 05314 000103804266 con causale del versamento: iscrizione laboratorio Scuola Napoletana.
Da non dimenticare: copia del pagamento deve essere inviata a: segreteria@diapente.it

B) Quota di frequenza, in aggiunta alla quota di iscrizione, da versarsi il primo giorno del laboratorio:
Non soci: € 20 a persona.
Soci Pittura Musicale ed ex-Diapente, € 15 a persona.
Allievi dei Corsi Liberi (Armonia e Contrappunto): € 10 a persona.

Speciale promozione finalizzata alla realizzazione del Concerto: è possibile per tutti iscriversi ai due incontri e al concerto conclusivo con una quota globale di € 50 (€ 25 iscrizione + € 25 frequenza). L’iscrizione va effettuata entro il 14 aprile con le modalità di cui sopra.

Gli spartiti saranno inviati per posta elettronica successivamente alla ricezione della quota di iscrizione.

Info: segreteria@diapente.it


lunedì 10 aprile 2017 ore 21:09
giuliana gabrielli

Il Messaggero > Rieti >

Rieti, successo per "Musica è emozione"
dell'Istituto Angelo Maria Ricci
al Conservatorio e al Convitto Nazionale

http://www.ilmessaggero.it/rieti/rieti_ricci_musica_miur-2372737.html


lunedì 10 aprile 2017 ore 21:01
giuliana gabrielli

Nell’assemblea autoconvocata delle scuole di Roma che si è riunita martedì 4 aprile si è fatto il bilancio degli scioperi e delle lotte organizzate contro le deleghe alla L. 107.

L’assenza all’iniziativa delle OO.SS. invitate, ha circoscritto il dibattito ai partecipanti che si riconoscono in un percorso incentrato sull’autoconvocazione e sulla volontà di unire i lavoratori attorno ad una piattaforma e una pratica di lotta.

A nostro avviso, le iniziative di marzo hanno fatto emergere i limiti dell’azione dei sindacati, che non hanno costruito un percorso di lotta unitario, ma hanno anteposto a tale costruzione interessi particolari. Tutto ciò ha influito negativamente sull’esito degli scioperi che è stato gravemente deficitario in entrambe le occasioni dell’8 e del 17 marzo.

 

Come lavoratori autoconvocati della scuola pensiamo invece, e non da oggi, che ci sia un estremo bisogno di unità nella lotta.

Va ricostruito un fronte unitario contro tutti gli aspetti antidemocratici, pseudo-meritocratici e aziendalisti della L. 107. Il nostro obiettivo e quello di tutto il movimento della scuola è la cancellazione totale della riforma e la sua sostituzione con una legge come la LIP, rispettosa dei valori costituzionali e costruita da chi vive realmente la scuola.
 

A questo scopo, per noi lavoratori, diviene decisiva la questione del rinnovo del contratto nazionale, in quanto si delinea come l'ultimo tassello della controriforma della scuola portata avanti da 107 e decreti delegati.

La subordinazione dei contratti alle leggi recentemente varate – su tutte la 107 – prevista dagli accordi quadro siglati a novembre fra governo e OO.SS. porta al complessivo peggioramento delle nostre condizioni.

Il mondo della scuola e del lavoro non deve siglare quest'ultima cambiale che limita diritti, tutele e libertà.

Pertanto, già da ora le OO.SS. devono delineare un percorso di comunicazione, condivisione, discussione, modifica di ogni passaggio della trattativa. Non è tollerabile una trattativa gestita silenziosamente dagli “addetti ai lavori” quando in ballo ci sono le nostre vite.
 

Inoltre, le condizioni imposte dalle riforme della scuola e della P.A., portano a delineare la necessità della costruzione di un grande percorso di mobilitazione che si concluda con lo sciopero generale.

I lavoratori della scuola dovranno gridarlo con forza: nessun accordo potrà esser stipulato sopra le nostre teste! Il contratto dei lavoratori della scuola non dovrà assolutamente contenere ciò contro cui ci siamo battuti in questi anni. 

Ai sindacalisti chiediamo, quindi, non solo di dare battaglia su ogni punto del CCNL, di impedirne la devastazione con ogni mezzo, in primis la lotta di piazza, ma di condividere innanzitutto gli elementi della contrattazione, in forma continua ed assembleare, con tutti i lavoratori della scuola perché nessun accordo potrà essere stipulato senza la nostra partecipazione e condivisione!

In questa direzione lavoreremo nel prossimo periodo, costruendo dibattiti e momenti di formazione e organizzazione con tutte le RSU e con tutti i lavoratori della scuola pubblica!

Lavoratori autoconvocati della scuola


sabato 8 aprile 2017 ore 21:04
giuliana gabrielli

Frosinone - Corso di formazione: "Direzione di ensemble musicali

Categoria Eventi

Data 15 Maggio 2017 - 16 Maggio 2017

Luogo Istituto Comprensivo 2 - Frosinone

>>> ISCRIZIONE <<<

Corso di formazione: "Direzione di ensemble musicali"
M° Simone Genuini (16 ore)

Orario: dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00 per ciascun giorno

Programma:

Il corso-laboratorio prevede lezioni teoriche e pratiche volte ad approfondire la tematica della pratica orchestrale con i giovani, intesa come strumento privilegiato di crescita e formazione musicale; durante le lezioni verranno affrontate le seguenti tematiche:

  • L'Orchestra scolastica: uno strumento didattico; riflessioni
  • Tecnica gestuale: elementi oggettivi e soggettivi
  • Lettura e analisi della partitura: dirigere presuppone conoscere
  • Gli strumenti dell'orchestra: conoscenza analitica
  • Le forme della composizione didattica: orchestrazione, elaborazione,

Arrangiamento, composizione

  • Lettura e analisi della partitura
  • Laboratorio di direzione d'orchestra
  • Crescere in e con l'orchestra

Lezione pratica con Orchestra


Iscrizioni

Per iscriversi, cliccare qui.

ATTENZIONE: sono ammessi al massimo 20 corsisti effettivi e 50 uditori.


sabato 8 aprile 2017 ore 15:18
giuliana gabrielli

Precari II fascia graduatorie d’istituto, saranno immessi in ruolo. Vediamo come

di Anselmo Penna

ORIZZONTESCUOLA

L’approvazione del decreto legislativo sul nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti della scuola secondaria di I e II grado contiene importanti novità per i docenti abilitati della II fascia delle graduatorie di istituto, relativamente ai quali la fase transitoria prevede disposizioni per il loro accesso al ruolo.

“Per le docenti e i docenti abilitati della seconda fascia delle graduatorie di istituto ci sarà un concorso nel 2018 con una prova orale seguita – quando si verificherà disponibilità di posti – da un anno di servizio con una valutazione finale.” Sono queste le parole con cui il Miur ha commentato l’approvazione del decreto e, nello specifico, le misure previste per il summenzionato personale.

La fase transitoria è stata modificata in seguito al parere della VII Commissione cultura, che ha previsto per i docenti abilitati quanto segue:

“Prevedere che tutti i docenti in possesso, alla data di entrata in vigore del decreto, di titolo abilitante all’insegnamento nella scuola secondaria o di specializzazione di sostegno – avendo comunque riguardo a coloro i quali stanno per avviarsi al percorso di specializzazione di sostegno di imminente attuazione – siano inseriti entro l’anno scolastico 2017/2018 in una speciale graduatoria regionale di merito, ad esaurimento, sulla base dei titoli (incluso il servizio) posseduti e della valutazione conseguita in una apposita prova orale di natura didattico-metodologica, alla quale è riservata una quota significativa del punteggio complessivo in base al quale sarà formulata detta graduatoria. Tra i titoli posseduti sarà preso in considerazione anche il superamento di prove concorsuali di precedenti concorsi per l’immissione in ruolo nella scuola. I docenti di questa tipologia saranno ammessi annualmente, nell’ordine di graduatoria e nel limite dei posti previsti di cui alla successiva lettera D), direttamente al terzo anno del percorso FIT e comunque esonerati dal conseguimento dei CFU/CFA per gli ultimi due anni di tale percorso. I docenti così ammessi saranno cancellati, ove presenti, dalla graduatoria di merito regionale, dalle GaE, dalle graduatorie dei precedenti concorsi e dalle graduatorie di istituto. Dalla presente procedura sono comunque esclusi quanti sono già titolari di contratto di docente a tempo indeterminato.”

Il percorso delineato per l’assunzione in ruolo dei docenti abilitati è dunque il seguente:

1) possesso abilitazione o specializzazione sul sostegno alla data di entrata in vigore del decreto;

2) inserimento in una graduatoria regionale di merito ad esaurimento in base ai titoli (di servizio e culturali) posseduti e alla valutazione ottenuta in una prova orale di natura didattico-metodologica, alla quale sarà attribuito un valore pari al 40% rispetto ai titoli;

3) ammissione annuale, secondo l’ordine di graduatoria, direttamente al terzo anno del percorso FIT con esonero dall’acquisizione dei crediti previsti per il secondo e terzo anno;

4) svolgimento, nel corso del terzo anno, di supplenze nell’ambito di appartenenza su posti vacanti e disponibili;

5) accesso al ruolo e scelta dell’ambito, secondo l’ordine di graduatoria stilata sulla base della valutazione ottenuta nella prova finale conclusiva del terzo anno del percorso FIT.

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8 aprile 2017 - 8:11 - Anselmo Penna


giovedì 6 aprile 2017 ore 21:25
giuliana gabrielli

Deleghe legge 107: saranno approvate il 7 aprile

Reginaldo Palermo Giovedì, 06 Aprile 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

La riforma della scuola prevista dalla legge 107 può dirsi a questo punto virtualmente conclusa: nella riunione del Consiglio dei Ministri del 7 aprile, il Governo approverà gli 8 decreti legislativi già esaminati dal Parlamento.

Nell'ordine del giorno della seduta, pubblicato poco fa nel sito del Governo, vengono elencati i decreti che saranno approvati domattina:

  • Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria
  • Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità
  • Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale
  • Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni
  • Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente
  • Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività
  • Disciplina della scuola italiana all'estero, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera h), della legge 13 luglio 2015, n
  • Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato

 

 

Contrariamente alle voci delle ultime ore, tutti gli 8 decreti già passati al vaglio delle Commissioni parlamentari saranno approvati, quasi certamente tenendo conto delle osservazione e delle proposte di modifica avanzate dai parlamentari.
Così come appare pressochè sicuro che le richieste avanzate dalle parti sociali non saranno accolte.
D'altronde appare tecnicamente difficile che si possano inserire in un decreto legislativo disposizioni da cui potrebbero derivare maggiori impegni di spesa, a meno che questo non sia già previsto nella delega stessa.
A meno di sorprese dell'ultima ora, i decreti approvati dal Governo nella mattinata del 7 aprile saranno controfirmati dal Presidente Mattarella entro il prossimo 18 aprile (a dire il vero la scadenza è il giorno 17, che però cade esattamente nel giorno di Pasquetta).


giovedì 6 aprile 2017 ore 21:20
giuliana gabrielli

Graduatorie interne: quando si assegnano i 6 pp. per non allontanamento dal familiare. Il caso dell’istituto con più plessi.

di Paolo Pizzo

ORIZZONTESCUOLA

A differenza di ciò che avviene nei trasferimenti, nelle graduatorie interne di istituto non si parla di punteggio di “ricongiungimento” ma di “non allontanamento” dal familiare.

Si attribuiscono 6 pp. per il “non allontanamento” dal coniuge o parte dell’unione civile ovvero, nel caso di docenti senza coniuge o separati giudizialmente o consensualmente con atto omologato dal tribunale, per il non allontanamento dai genitori o dai figli

Il punteggio è attribuito:

  • Se è allegata una dichiarazione personale dalla quale risulti il grado di parentela che intercorre tra il richiedente e la persona cui intende ricongiungersi.
  • Se la residenza della persona alla quale si richiede il ricongiungimento è comprovata con una dichiarazione personale, nella quale l’interessato dichiari che la decorrenza dell’iscrizione anagrafica deve essere anteriore di almeno tre mesi alla data di pubblicazione all’albo dell’ufficio territorialmente competente dell’O.M.

Ai fini della formulazione della graduatoria per l’individuazione del soprannumerario, le esigenze di famiglia, da considerarsi in questo caso come esigenze di non allontanamento dalla scuola e dal comune di attuale titolarità o di incarico triennale, sono valutate nella seguente maniera:

Il punteggio si attribuisce quando il familiare è residente nel comune di titolarità del docente. Tale punteggio spetta anche nel caso in cui nel comune di ricongiungimento non vi siano istituzioni scolastiche richiedibili (cioè che non comprendano l’insegnamento del richiedente) e lo stesso risulti viciniore alla sede di titolarità.

Qualora il comune di residenza del familiare non sia sede di organico il punteggio va attribuito per il comune sede dell’istituzione scolastica che abbia un plesso nel comune di residenza del familiare.

Il punteggio così calcolato viene utilizzato anche nelle operazioni di trasferimento d’ufficio del soprannumerario.

NOTA BENE

È possibile richiedere il punteggio per non allontanamento dai figli o dal genitore solo se il docente è non coniugato oppure è separato. Pertanto, per il personale coniugato il punteggio deve fare riferimento al solo coniuge (è esclusa invece la convivenza).

Il punteggio non potrà essere assegnato se comune di ricongiungimento del familiare e scuola di titolarità non coincidano.

Esempi.

Comune di titolarità Lamezia Terme, comune di residenza del familiare Catanzaro:

in questo caso il docente non avrà riconosciuto il punteggio di ricongiungimento al familiare perché quest’ultimo risiede in comune diverso rispetto a quello di titolarità del docente anche se nella stessa provincia.

Comune di titolarità Lamezia Terme, comune di residenza del familiare Lamezia Terme: in questo caso il docente avrà riconosciuto il punteggio di ricongiungimento al familiare.

Ci potrebbe essere anche il caso in cui l’istituto scolastico abbia più plessi dislocati in comuni diversi. In questo caso il punteggio spetta a condizione che almeno uno dei plessi ricada nel comune del familiare, ciò indipendentemente se il personale stia o meno insegnando in quel plesso (o sia ad esso assegnato).

Ciò perché con l’organico unico e l’unico codice meccanografico, comprese le scuole di I e II grado, dal 2017/18 il docente è titolare dell’intero istituto.


giovedì 30 marzo 2017 ore 21:25
giuliana gabrielli

Coordinamento Nazionale per la Tutela dei Docenti dei Licei Musicali

 

Martedi 28 marzo i gestori del sistema informativo del MIUR hanno illustrato ai sindacati e definIto i modelli di domanda per la mobilità sui licei musicali, la cui compilazione avverrà in modalità cartacea. L'ordinanza è prevista per metà aprile. Ancora non conosciamo gli organici e le modalità concrete di questa complessa procedura ( modalità calcolo quota riservata ai passaggi, modalita' precedenze, costituzione delle cattedre, ecc. ecc.). Unica cosa certa al momento è che l'operazione passaggio/immissione in ruolo nei Licei Musicali sara' attuata.


giovedì 30 marzo 2017 ore 21:05
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Mobilità scuola: a che punto siamo

L’ipotesi di contratto integrativo sulla mobilità 2017/2018 sottoscritta il 31 gennaio ha superato il vaglio dell’Ufficio centrale di bilancio (UCB) del MIUR ed è fermo alla Funzione Pubblica per il controllo di compatibilità: le interpretazioni su quali siano i motivi di questa attesa sono molteplici, alimentate anche dall’esigenza di dare una risposta alle decine di migliaia di lavoratori disorientati e in ansia.

Il contratto di mobilità si colloca in un momento di contrasto tra i ministri del MIUR e del MEF sulla quantificazione dei posti da trasferire in organico di diritto, così come si inserisce nella nuova cornice del Decreto Madia che modifica il testo unico del pubblico impiego. Entrambi i fattori incidono sicuramente sul controllo dell’accordo pre-siglato, ma non dovrebbero pregiudicarne la validazione. Come sindacato siamo vigili sul versante della trattativa per la “chiamata” dagli ambiti alle scuole, anch’essa ferma su un testo che accoglie molte delle nostre proposte, ma importanti interlocuzioni, tutte interne al MIUR, stanno allungando i tempi, laddove invece sarebbe necessario concludere il confronto, chiarire le ultime criticità e, nell’interesse reciproco di sindacati e amministrazione, arrivare ad una conclusione rapida.

Nel frattempo il confronto sull’ordinanza ministeriale e sui necessari passaggi applicativi è ormai giunto alla conclusione. Nel corso dell’incontro del 28 marzo sono stati anche illustrati ulteriori allegati e il “manuale utente” per l’inserimento delle domande sulla piattaforma Polis.

Leggi il resoconto dell’incontro

Speciale mobilità

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


mercoledì 29 marzo 2017 ore 20:42
giuliana gabrielli

Primo soccorso a scuola, obbligatorie due ore di formazione l’anno

Alessandro Giuliani Martedì, 28 Marzo 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

La situazione europea sull’educazione in tema di rianimazione cardiopolmonare e primo soccorso nelle scuole è ancora molto disomogenea: l'Italia, comunque, va meglio degli altri.

Il dato generale sorprende non poco, perché giunge a due anni dall’approvazione da parte della World Health Organization della dichiarazione “Kids Save Lives”: si tratta di un documento, proposto congiuntamente da diverse associazioni europee tra le quali Irc – Italian Resuscitation Council –, che raccomanda l’inserimento nei programmi di tutte le scuole del mondo di due ore di formazione all’anno sulla rianimazione cardiopolmonare per i ragazzi dall’età di 12 anni.

“A questa età – spiegano da Italian Resuscitation Council - i bambini sono maggiormente recettivi alle istruzioni che vengono loro fornite e possono apprendere più facilmente come aiutare una persona in arresto cardiaco. Iniziare a formarsi in giovane età significa far sì che la rianimazione cardiopolmonare possa diventare un’abilità permanente come andare in bicicletta o nuotare: non dimenticheranno più come si salva una vita”.

Italian Resuscitation Council ha realizzato uno studio sulla formazione scolastica sulla rianimazione cardiopolmonare in Europa. Ebbene, ad oggi, in soli 5 Paesi (Belgio, Danimarca, Francia, Italia e Portogallo) è presente una legislazione che regola l’insegnamento delle manovre salvavita agli studenti.

 

 

In altri 16 Paesi, è stato introdotto soltanto un suggerimento all’insegnamento.

Mentre in tutti gli altri Paesi europei, al momento, non è previsto nessun intervento in materia.

“Siamo convinti – dichiara Federico Semeraro, Presidente di Italian Resuscitation Council – che la formazione al primo soccorso in giovane età sia di fondamentale importanza per il bene di tutti, con ripercussioni positive sulla salute pubblica. La diffusione di queste conoscenze, favorite dalla spinta legislativa e dalla campagna di sensibilizzazione a livello mondiale, potrebbe aumentare notevolmente le possibilità di rimanere in vita in caso si venga colpiti da arresto cardiaco”.

Anche perché l’arresto cardiaco è ancora oggi la terza causa di morte nei Paesi industrializzati, con un totale di oltre 700.000 decessi ogni anno in Europa e di oltre 400.00 negli Stati Uniti.

Un numero spaventoso che potrebbe essere dimezzato se un maggior numero di soccorritori, i testimoni dell’evento, fosse in grado di intervenire tempestivamente praticando immediatamente la rianimazione cardiopolmonare.

Una formazione obbligatoria dei bambini in età scolare a livello nazionale avrebbe un impatto decisamente positivo sulla percentuale di applicazione della rianimazione cardiopolmonare, che ora si attesta intorno al 60-80% solo in pochi Paesi del mondo, mentre nella maggior parte degli Stati è ben al di sotto del 20%.


mercoledì 29 marzo 2017 ore 20:37
giuliana gabrielli

Voti scolastici: stop ai numeri, sì a traguardi reali.
Addio al sistema Gelmini

http://www.oggiscuola.com/web/2017/03/29/voti-scolastici-stop-ai-numeri-si-a-traguardi-reali-addio-al-sistema-gelmini/


mercoledì 29 marzo 2017 ore 20:28
giuliana gabrielli

NoiPA “approda su Facebook”, nuova pagina per tenersi informati

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

NoiPa “approda” su Facebook, come leggiamo nel sito del portale medesimo, al fine di avvicinarsi ancor di più agli utenti, creare nuove relazioni e rafforzare quelle già instaurate con gli amministrati, le amministrazioni e gli enti partner.

Obiettivo principale della pagina Fb è quello di favorire la diffusione di informazioni, notizie ed eventi legati al mondo NoiPA.

Ogni utente, attraverso il canale social, avrà infatti la possibilità di ricevere informazioni per usufruire dei servizi NoiPA. Otre a ricevere tutte le news, sarà possibile richiedere informazioni, di cui si occuperà un apposito staff.

E’ chiaro che non tutte le informazioni richieste, le segnalazioni o i reclami potranno essere gestite tramite la pagina FB, soprattutto nei casi in cui l’utente dovrebbe fornire informazioni personali. In questi casi, infatti, si dovrà fare riferimento ai canali tradizionali.

Qui la nuova pagina Facebook di NoiPA


mercoledì 29 marzo 2017 ore 20:26
giuliana gabrielli

Mobilità scuola 2017/2018: ultimo incontro di informativa su OM, allegati e procedure

Il percorso di autorizzazione dell’ipotesi di CCNI non è ancora terminato, ma il MIUR definisce l’Ordinanza ministeriale e i necessari passaggi applicativi. Adesso la decisione di arrivare all’esito auspicato è tutta sul piano politico.

FLCCGIL

29/03/2017

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L’incontro di mercoledì 28 marzo, nel quale sono stati illustrati ulteriori allegati e il “manuale utente” per l’inserimento delle domande sulla piattaforma Polis, ha costituito probabilmente l’ultimo atto di definizione del corollario applicativo del CCNI sulla mobilità 2017/2018. Adesso la svolta risolutiva si sposta sul piano della decisione politica: tutto è pronto, ma perdura oltre ogni previsione una situazione di stallo che rischia di vanificare l’obiettivo concordato tra le parti di anticipare i tempi e velocizzare l’intero percorso delle sequenze operative.

Vai allo speciale

L’ipotesi di CCNI sottoscritta il 31 gennaio ha tutte le disposizioni già definite, articolate nell’Ordinanza Ministeriale e nella modulistica specifica, nonché nella predisposizione del portale aggiornato su Istanze on line. Sono pronti i bollettini ufficiali e i moduli cartacei per i licei musicali, ciononostante da quasi due mesi l’iter del testo contrattuale ancora non vede l’autorizzazione da parte degli organi di verifica.

Come da noi già riportato, l’ipotesi ha superato il vaglio dell’dell’Ufficio centrale di bilancio (UCB) del MIUR ed è fermo alla Funzione Pubblica per il controllo di compatibilità: le interpretazioni su quali siano i motivi di questa attesa sono molteplici, alimentate anche dall’esigenza di dare una risposta alle decine di migliaia di lavoratori disorientati e in ansia.

Il contratto di mobilità si colloca in un momento di contrasto tra i ministri del MIUR e del MEF sulla quantificazione dei posti in da trasferire in organico di diritto, così come si inserisce nella nuova cornice del Decreto Madia che modifica il Testo unico del pubblico impiego. Entrambi i fattori incidono sicuramente sul controllo dell’accordo pre-siglato, ma non dovrebbero pregiudicarne la validazione. Come sindacato siamo vigili sul versante della trattativa per la “chiamata” dagli ambiti alle scuole, anch’essa ferma su un testo molto acquisitivo delle nostre proposte, ma importanti interlocuzioni, tutte interne al MIUR, stanno allungando i tempi, laddove invece sarebbe necessario tenere il confronto, chiarire le ultime criticità e, nell’interesse reciproco di sindacati e amministrazione, arrivare ad una conclusione.

Il solco, per noi, è già stato tracciato nell’intesa del 29 dicembre e ribadiamo che le condizioni sono da ricondurre a quanto convenuto in quella sede: nessuna discrezionalità da parte dei dirigenti, ruolo centrale e deliberante del collegio, oggettività dei requisiti e omogeneità e trasparenza delle procedure. Nulla di nuovo, ma siamo ancora in assenza di risposte concrete.

Nella riunione abbiamo sollecitato la necessaria accelerazione delle volontà decisionali, raccomandando che questo ritardo, non si configuri poi in una riduzione del periodo di apertura delle funzioni sulla piattaforma, perché sarebbe inaccettabile: i troppi disagi che i docenti hanno subito nella mobilità dello scorso anno meritano attenzione e pieno supporto, per una ponderata ed equa valutazione di tutte le possibilità in campo a partire, soprattutto, da una reale quantificazione dell’incremento dei posti.


martedì 28 marzo 2017 ore 21:20
giuliana gabrielli

CONVEGNO INTERNAZIONALE

"MUSICA E' SCUOLA"

7-8 APRILE,

CONSERVATORIO DI MUSICA

S. CECILIA-ROMA


venerdì 24 marzo 2017 ore 20:40
giuliana gabrielli

Mobilità, la chiusura non è vicina: resta il nodo della chiamata diretta

Reginaldo Palermo Venerdì, 24 Marzo 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Politica scolastica

La strada per la chiusura del contratto sulla mobilità continua ad essere in salita.


Stando a quanto trapela dalle stanze di Viale Trastevere pochi giorni fa l'Ufficio Bilancio del Ministero ha dato il via libera alla ipotesi di contratto sottoscritta a fine gennaio: il passaggio era indispensabile per poter poi trasmettere il documento al Dipartimento della Funzione Pubblica che dovrà dare il parere definitivo.
Questo significa che, nella migliore delle ipotesi la firma definitva potrebbe arrivare intorno alla metà di aprile.
Ancora in alto mare, invece, la questione della chiamata dei docenti dagli ambiti territoriali; anche ammesso che si trovi un accordo, il visto degli organi di controllo arriverebbe fra un paio di mesi: non c'è dunque nessuna possibilità che si arrivi alla firma di un contratto unico, completo anche della parte relativa alla assegnazione dei docenti alle scuole, così come fin dall'inizio chiedevano i sindacati (e la Flc-Cgil in particolare).

Ma l'accordo è davvero lontano: abbandonata la richiesta della modifica per via contrattuale del comma della legge 107 che parla della "chiamata diretta" (richiesta comprensibile ma del tutto impraticabile dal punto di vista normativo), i sindacati hanno ripiegato su una proposta apparentemente più moderata: il collegio dei docenti dovrebbe indicare critieri e modalità per la chiamata in modo da "vincolare" più o meno strettamente il dirigente scolastico.
Sembra però che anche questa strada sia del tutto impraticabile per un motivo molto semplice: compiti e funzioni degli organi collegiali della scuola (collegio dei docenti compreso) sono normati dalla legge e non rientrano nella disponibilità della contrattazione.
Ciononostante può darsi che, alla resa dei conti, si possa arrivare ad una soluzione; i sindacati, infatti, potrebbe "accontentarsi" dell'impegno della Ministra di sostenere un intervento legislativo a modifica di alcune disposizioni della legge 107.


venerdì 24 marzo 2017 ore 20:38
giuliana gabrielli

http://www.tecnicadellascuola.it/item/28602-mobilita-la-chiusura-non-e-vicina-resta-il-nodo-della-chiamata-diretta.html


venerdì 24 marzo 2017 ore 20:29
giuliana gabrielli

Registro elettronico, ecco cosa rischia il docente che non registra l’attività

OGGISCUOLA.IT

La compilazione del registro è per un docente un’abitudine acquisita, una pratica che non richiede grandissimo impegno, non per mancanza di concentrazione, ma perché rientra nelle azioni del vivere quotidiano. Eppure, può accadere di rischiare grosso in alcuni casi.

L’utilizzo del registro elettronico che nella scuola italiana sta sempre più prendendo il largo, può portare i professori a fare un po’ di confusione. Questo perché è pratica diffusa continuare a mantenere un registro cartaceo personale o condiviso con i colleghi da utilizzare al momento delle lezioni, ma che poi va trasportato in formato digitale.

La scuola italiana, infatti, non è ancora organizzata al centro per cento per l’uso del registro elettronico. Mancanza di connessione, problemi alla rete e altro, possono infatti compromettere l’uso del sistema digitale. In quel caso, è normale avere un registro cartaceo, ma si finisce quasi sempre a rimandare la compilazione di quello elettronico di giorno in giorno.

Tale procedura è assolutamente sconsigliata in quanto, anche per una sola incongruenza tra il cartaceo e l’elettronico, il docente che ha compilato può incorrere nella responsabilità prevista dal codice penale all’articolo 479 che prevede la falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale nel compimento di atti pubblici.


venerdì 24 marzo 2017 ore 20:25
giuliana gabrielli

A Caserta giudicato antisindacale il comportamento di un dirigente scolastico

Una sentenza ribadisce il ruolo della RSU nell’esercizio dell’attività sindacale nella scuola.

23/03/2017

A cura della FLC CGIL Caserta

http://www.flcgil.it/leggi-normative/documenti/comma-per-comma/sentenza-tribunale-di-napoli-2130-del-22-marzo-2017-comportamento-antisindacale-dirigente-scolastico-verso-rsu.flc

La Sezione lavoro del Tribunale di Napoli Nord con la Sentenza n. 2130/2016 pubblicata il 22 marzo 2017 ha dato ragione alla FLC CGIL Caserta che, rappresentata e assistita dall’avvocato Raffaele Ferrara, denunciava il comportamento antisindacale, posto in essere dal dirigente scolastico del Liceo Jommelli di Aversa, in violazione del principio di libertà sindacale nei confronti della RSU e cioè in ritorsione al dissenso manifestato dalla RSU contrastando con tutti i principi di libero esercizio dell’attività sindacale nell’istituto.

Il giudice Paola Odorino “accoglie il ricorso e dichiara la natura antisindacale del comportamento tenuto dalla dirigente scolastica ordinando alla stessa di porre fine al suo illegittimo comportamento e per l’effetto revoca il provvedimento disciplinare di censura intimato alla RSU”.

Questa sentenza è molto importante perché ribadisce il ruolo della RSU nell’esercizio dell’attività sindacale nella scuola e rappresenta un pronunciamento significativo perché serve a ripristinare più chiare e positive relazioni sindacali. È la vittoria della democrazia nei luoghi di lavoro.


giovedì 23 marzo 2017 ore 20:47
giuliana gabrielli

Concerto in favore del Paese di Filoastra ONLUS

"Teatro Emozioni - Segreteria" <segreteria@teatrodellemozioni.it>

Carissimi, 

Vi allego la locandina del concerto di primavera che inaugura l'inizio dell'attività

dell'associazione sociale e di volontariato " il Paese di Filoastra ONLUS"

grazie alla  partecipazione della

Banda Musicale Della Marina Militare

diretta dal Capitano di Fregata Maestro Antonio Barbagallo

con la partecipazione del soprano Monica De Propris e il tenore Claudio Minardi.

La serata presentata da Angelo Misseri si svolgerà presso il teatro Cassia diretto

da Maricò Pepi,

via Santa Giovanna Elisabetta,69 Roma, sarà a totale beneficio dell'associazione

per l'acquisto di un

mezzo di trasporto per diversamete abili con pedana per i carrozzati.

 

Ingresso  di Euro 15 con libera offerta aggiuntiva

E' gradita la prenotazione al:

333 3804722

06 7823381

338 1604968

info e prenotazioni:
<mailto:ilpaesedifiloastra@gmail.com> ilpaesedifiloastra@gmail.com 
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giovedì 23 marzo 2017 ore 19:10
giuliana gabrielli

Docenti gratis ai musei, ecco il modello originale da compilare e consegnare in segreteria

Alessandro Giuliani Giovedì, 23 Marzo 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Come annunciato in anteprima dalla Tecnica della Scuola, i docenti italiani, di ruolo o con contratto a tempo determinato, potranno dunque accedere gratuitamente nei musei.

Con la Nota n. 12045 del 20 marzo scorso, il Miur ha infatti reso noto che il ministero dei Beni Culturali ha emanato nuove disposizioni in materia di ingresso nei siti museali, come anche per accedere in gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali.

Per poter beneficiare dell'ingresso gratuito, è però necessario presentare alla biglietteria una certificazione rilasciata dalla scuola di appartenenza della condizione di docente.

Su richiesta di tanti nostri lettori, vi mettiamo a disposizione il Modello di documentazione “rilasciato ai sensi del Decreto del 14 aprile 2016, n. 111 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Regolamento recante modifiche al Decreto 11 dicembre 1997, n.507, concernente le norme per l’istituzione del biglietto di ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi, parchi e giardini monumentali (G.U. n. 145 del 23.6.2016)”.

Il modello ufficiale - predisposto dal Miur -  consiste in una certificazione della condizione di docente di ruolo o con contratto a tempo determinato e dal rilascio, a cura della istituzione scolastica ove il docente presta servizio.

Ricordiamo che per i docenti con incarico a tempo determinato, va specificata la data di inizio e di termine del contratto sottoscritto.

 

 

Nel caso in cui il docente presti servizio in più scuole, la certificazione dovrà essere rilasciata dall’istituzione scolastica ove il docente presta servizio il maggior numero di ore settimanali.

Il modello, dovrà essere debitamente compilato, protocollato presso la segreteria dell’istituzione scolastica dove il docente presta servizio e sottoscritto, in calce, dal dirigente scolastico della stessa scuola.

Di volta in volta, dovrà essere esibito, in originale, dal docente alle biglietterie dei musei e dei siti visitati, ai fini dell’attestazione all’appartenenza alle sopra.

 

 

 

Prot. n.                     del

 

                                            ____________________________________

(denominazione dell’Istituzione scolastica)

 

 

Modello di documentazione rilasciato ai sensi del Decreto del 14 aprile 2016, n. 111 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Regolamento recante modifiche al Decreto 11 dicembre 1997, n.507, concernente le norme per l’istituzione del biglietto di ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi, parchi e giardini monumentali (G.U. n. 145 del 23.6.2016)

 

La/ Il docente …………………………………………………………., nata/o il …………………………… 

a ……………………………………………………………………………………………………………….

è insegnante con contratto a tempo

         indeterminato

         determinato dal …………………………………... al …..………………………………………………

presso questa Istituzione scolastica.

La/ Il docente …………………………………………………….., insegnate di ………………….............

………………………….(indicare la/ le disciplina/e) ha diritto, secondo le disposizioni sopra indicate,

 all’accesso gratuito ai musei e ai siti di interesse archeologico, storico e culturale dello Stato.

 

_________ , ___________

(luogo e data)

                                                                                                                      IL DIRIGENTE SCOLASTICO  

 

                                               

 


mercoledì 22 marzo 2017 ore 21:18
giuliana gabrielli

http://www.luigiberlinguer.eu/2017/03/scuola-dovere-insegnare-bello/

Scuola, il dovere di insegnare il bello

da Luigi Berlinguer | 22 Mar 2017 |

L’articolo su la Repubblica: Il dovere di insegnare il bello

Una legge dello stato (detta impropriamente “buona scuola” 107/15), ha introdotto una novità radicale nel nostro sistema scolastico: tutti gli alunni devono praticare esperienze artistiche. In questi giorni si stanno elaborando i decreti legislativi in attuazione di questa novità. Il decreto legislativo dovrà essere definitivamente adottato dal Governo entro la metà di aprile. La procedura è ormai a buon punto. Avremo finalmente una vera e propria legge che introduce per tutti gli studenti italiani la pratica artistica e musicale.

Nella scuola si stanno introducendo innovazioni, più o meno interessanti. Insufficienti certo, e non tali da modificarne l’impianto complessivo; comunque innovazioni. Su di esse si è messa in moto una reazione negazionista, in parte perché non si conosce la loro vera sostanza, in parte per ostilità a questi cambiamenti e all’indirizzo progressista della centralità dell’apprendimento, essenziale invece alla formazione della persona.

Il cambiamento proposto è nell’impianto metodologico fondato sull’apprendimento e sul protagonismo discente; ma investe insieme i contenuti di ciò che si studia, colmando una ormai storica – e grave – arretratezza italiana.
Occorre pertanto informare i lettori che questo decreto ha innanzitutto il compito di introdurre per la prima volta nella scuola italiana l’esperienza artistica e l’apprendimento musicale per tutti gli studenti. Di questo fatto le considerazioni critiche non sembrano consapevoli. Lo ignorano.

La proposta del Governo trova opposizione per vari aspetti. “La principale obiezione al decreto è il fatto che si tratta di un provvedimento a costo zero. Art. 17”, si dice in una lettera di Tommaso Montanari inviata a “La Repubblica” il 23 gennaio. Fortunatamente la cosa non è vera. In quell’articolo 17 sono previsti infatti 2.400 docenti assegnati a questo compito attraverso il 5% del cosiddetto “potenziato”: certo, ancora pochi, insufficienti, ma è un primo passo, aggiunto a due milioni di euro. Il processo comincia, in Parlamento e nella scuola la battaglia è già partita. Già si ventila di elevare la somma del 5 per cento del potenziato fino al 10 per cento (il doppio, quasi 5000 insegnanti). Ciò significherebbe che almeno nella scuola primaria l’apprendimento musicale possa significativamente decollare; e diventerà inarrestabile.

Forse taluno può essere stato fuorviato da un’infelice formulazione del testo, di nessun concreto rilievo ma capace di eccitare reazioni ideologiche: parlo di un riferimento al Made in Italy, che rischia di confondersi con la definizione del patrimonio artistico. Personalmente sono contrario ad una tale formulazione. Ritengo però importante ribadire che l’azione educativa in Italia deve costruire conoscenze, stimolare la creatività artistica, contribuire a formare la base culturale del lavoro di domani sintonizzandosi con la grande tradizione estetica italiana.

Nello stesso articolo richiamato si sostiene che col Decreto Legislativo “si prefigura una società in cui la conoscenza critica non si sa distinguere dall’intrattenimento”. Mi sembra un po’ grossa! Come si può pensare che l’esperienza artistica sia considerata “intrattenimento”! Ma si sa che impegno richiede studiare musica, quale sforzo cerebrale ed esercizio questo comporta?
Non si può più negare che nella scuola l’arte è altrettanto necessaria della logica e delle cognizioni. Anzi, la critica ed il suo esercizio si arricchiscono, se assieme ad una stimolazione logica è presente la stimolazione delle proprie pulsioni artistiche. La stessa analisi del reale che non si basi solo sulla conoscenza si arricchisce attraverso approcci anche creativi. Questo è educazione.

Leggo nelle osservazioni critiche di cui parlo una filippica contro la presunta volontà del testo del decreto di “annegare la conoscenza storica in un mare di dolciastra retorica della bellezza”. Confesso una mia propensione al dolciastro, e temo che non cesserò di insistere perché la scuola sia anche (e forse soprattutto) educazione al bello. Vedo qui un aspetto essenziale e qualificante della nuova scuola, ed è qui il cambiamento: piena cittadinanza alle discipline, al rigore, alla serietà; ma anche all’emozione, alla creatività; Si tratta di una sensibilità che si può anche riscontrare nel dettato costituzionale, laddove l’art. 33, uno dei due articoli sulla scuola, scolpisce il primo messaggio: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è “l’insegnamento”. L’interconnessione tra mondo emotivo e la razionalità, la relazione tra emozioni e il pensiero (fino allo stretto rapporto tra mente e corpo). Ecco la scuola. E qui, in questo messaggio, c’è proprio la scuola nuova.


mercoledì 22 marzo 2017 ore 21:04
giuliana gabrielli

Mobilità scuola 2016/2017: docenti, il giudice ordina al MIUR di rilasciare l'algoritmo

Un'altra vittoria per i sindacati scuola. Finalmente si apre una strada di verità che potrebbe rendere giustizia a migliaia di docenti.

22/03/2017

  Loghi unitari  

Il Tar Lazio dà ragione a FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal che insieme avevano presentato ricorso contro il MIUR per non aver fornito gli atti da cui poter desumere la procedura (l’algoritmo) in base alla quale sono state effettuate le operazioni di mobilità dei docenti per l’a.s. 2016/2017.

I giudici amministrativi hanno ordinato al MIUR di rilasciare alle organizzazioni sindacali ricorrenti “copia dei cd. codici sorgente del software dell’algoritmo di gestione della procedura della mobilità dei docenti per l’a.s. 2016/2017 di cui all’O.M. M.I.U.R. n. 241 del 2016 nel termine di 30 (trenta) giorni decorrenti dalla notifica a cura di parte”. 

I segretari generali di FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil scuola e Snals Confsal esprimono grande soddisfazione per la vittoria riportata sul piano legale. "È questo un primo risultato positivo della battaglia che abbiamo portato avanti per fare piena luce sull'applicazione errata del Ccni sulla mobilità. Finalmente si apre una strada di verità che potrebbe rendere giustizia a migliaia di docenti, vittime incolpevoli degli errori dell'amministrazione "

Roma, 22 marzo 2017


mercoledì 22 marzo 2017 ore 21:01
giuliana gabrielli

Ridefinizione RAV 2016/17, operazioni propedeutiche: “Questionario scuola” entro il 10 aprile

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Il Miur ha pubblicato, in data odierna, la nota n. 3111 del 21/03/20017, avente per oggetto Sistema Nazionale di Valutazione – somministrazione Questionario scuola. In sostanza, vengono fornite indicazioni in merito alla ridefinizione del RAV per l’anno scolastico in corso.

Nella nota, si ricorda, innanzitutto, quanto indicato dalla nota DGOSV prot. n° 2181 del 28 febbraio 2017, avente ad oggetto “Lo sviluppo del Sistema Nazionale di Valutazione per l’anno scolastico 2016/2017”, che prevede la ridefinizione del RAV per l’a.s. 2016/17.

Per la citata ridefinizione è necessaria la disponibilità, all’interno della Piattaforma operativa unitaria, di dati aggiornati, unitamente a valori di riferimento esterni (benchmark) e ad altre informazioni già disponibili nel sistema informativo del Ministero.

Per procedere alla raccolta dati, è richiesta la compilazione online del Questionario Scuola, predisposto da INVALSI, da parte dei Dirigenti scolastici/Coordinatori delle scuole a partire dal 27 marzo 2017; a tal fine, l’invalsi invierà, a breve, alle scuole una e-mail con le relative informazioni.

Le scuole, intanto, potranno visionare  modelli dei Questionari scuola e la guida utente a solo fini consultivi, sul Portale del Sistema nazionale di valutazione del MIUR nella sezione Documenti utili dell’area riservata al RAV. Sul sito dell‘Invalsi, inoltre sarà presenze una sezione dedicata alle domande più ricorrenti.

Nella nota vengono fornite, inoltre, indicazioni specifiche per gli istituti Comprensivi, gli Istituti di Istruzione superiore e gli Istituti Onnicomprensivi.

Gli Istituti comprensivi e gli istituti superiori devono compilare un unico Questionario relativo a tutti plessi e scuole gestite, pertanto verrà inviata un’unica e-mail ed un’unica password di accesso.

Gli Istituti Onnicomprensivi devono, invece, compilare due Questionari: uno per le scuole del primo ciclo (primarie e secondarie di 1° grado) e uno per le scuole del secondo ciclo (secondarie di 2° grado). Pertanto, riceveranno due e-mail distinte, una per ogni questionario da compilare.

Allo stesso modo gli Istituti paritari che gestiscono scuole primarie, secondarie di 1° e di 2° grado riceveranno diverse e-mail per le scuole del primo ciclo e per quelle del secondo ciclo.

Il Questionario dovrò essere compilato dal 27 marzo al 10 aprile 2017.

I dati dei Questionari saranno elaborati e restituiti alle scuole con i relativi valori di riferimento (benchmark) all’interno della Piattaforma operativa unitaria in cui sarà redatto il RAV.


mercoledì 22 marzo 2017 ore 20:55
giuliana gabrielli

Precari ATA: prosegue il confronto sulle graduatorie d’istituto

Il provvedimento è quasi definito. Nessuna modifica alle tabelle. Qualche novità positiva.

21/03/2017

FLCCGIL

Martedì 21 marzo 2017 si è svolto il previsto incontro sulle graduatorie d’istituto del personale ATA.

Nel corso dell’incontro, è stato confermato che non è in previsione una modifica delle tabelle di valutazione anche se saranno fornite alcune precisazioni utili a chiarire alcuni punti controversi.

La novità positiva, come da noi richiesto, è che per coloro che sono già inclusi nelle graduatorie del 2014, si tratterà di un semplice aggiornamento dei nuovi titoli e servizi, senza la necessità di ridichiarare tutto.

Il bando è quasi pronto anche se i tempi di pubblicazione dipendono da alcuni interventi di semplificazione delle procedure di acquisizione da parte delle scuole e dall’intreccio con le graduatorie d’istituto dei docenti.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere disponibile il testo del provvedimento in una bozza quasi definitiva.


lunedì 20 marzo 2017 ore 20:42
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

La condizione del personale ATA della scuola:
il Miur apre un tavolo tematico

Nel corso di un incontro tenutosi al Ministero dell’Istruzione nei giorni scorsi, la FLC CGIL ha nuovamente posto con forza la questione delle gravi condizioni di lavoro in cui versano le segreterie scolastiche e tutto il personale ATA. È stata chiesta l’apertura immediata di un tavolo specifico, anche in considerazione degli impegni che il Miur ha ripetutamente preso ai massimi livelli. A distanza di poche ore è arrivata la convocazione per mercoledì 22 marzo. Le tematiche sulle quali chiediamo il confronto.

Ricordiamo, inoltre, che prosegue la nostra campagna#sbloccATA, con la raccolta firme per sbloccare organici e supplenze. Scarica il modulo per raccogliere le firme.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale

 


venerdì 17 marzo 2017 ore 21:12
giuliana gabrielli

Decreti L.107/15, per i precari II e III fascia istituto concorso leggero e anno prova rafforzato

Alessandro Giuliani Mercoledì, 15 Marzo 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Prende corpo il piano pluriennale per dare stabilità al personale docente della scuola, che attende la stabilizzazione da anni, e fornire certezze a studenti e famiglie.

Il progetto, trapelato pochi giorni fa, sarebbe in dirittura d'arrivo. Se non altro, perché va collocato nel decreto attuativo su formazione iniziale e nuovo reclutamento della Legge 107/15.

Anche i componenti di maggioranza delle commissioni Cultura di Camera e Senato hanno cancellato le perplessità espresse per settimane.

Nelle ultime ore, è stato votato al Senato (relatore Claudio Martini, Pd) e depositato alla Camera (relatrice Manuela Ghizzoni, Pd) il parere su un decreto che la stessa ministra Valeria Fedeli ha definito "fra i più importanti per la qualificazione del sistema e della professione docente".

In arrivo, scrive l’Ansa, c’è “un percorso per dare stabilità ai prof e, secondo gli obiettivi del Governo, dare maggiore continuità didattica, andando a coprire più velocemente possibile i posti vacanti. Soprattutto al Nord, dove le graduatorie disponibili si stanno rapidamente esaurendo”.

 

 

Poiché il nuovo reclutamento prenderà quota solo nel settembre 2021, quando gli assunti diventeranno a tutti gli effetti docenti di ruolo, per i prossimi cinque anni è prevista una fase transitoria: secondo i parlamentari, si condurrà con "procedure di valutazione e selezione che garantiscano di coprire, in modo regolare e prestabilito, con docenti di ruolo, i posti vacanti e disponibili, di assicurare la continuità didattica, di tener conto di esperienza e titoli di chi già insegna, valutare la revisione dell'intera disciplina transitoria secondo le seguenti indicazioni".

Nelle proposte individuate da Camera e Senato, su cui poi dovrà comunque esprimersi il Governo, che avrà l’ultima parola e potrebbe anche non tenere conto delle indicazioni giunte dai palazzi di Camera e Senato, continuerà l'iter di assorbimento delle Graduatorie ad esaurimento (a cui per legge ogni anno è riservato il 50% dei posti liberi su cui si fanno assunzioni).

L’altra metà delle immissioni in ruolo avverrà “pescando” delle graduatorie di Merito, con la novità di non limitarsi ad estrapolarvi solo i vincitori del concorso del 2016, ma, se necessario, andando anche oltre il limite del 10% dei posti messi a bando.

La novità assoluta è che scorrendo i testi prodotti dalle commissioni parlamentari sono inclusi anche i docenti abilitati, oggi inseriti solo nella seconda fascia d’istituto, abilitati prevalentemente dopo il 2011 attraverso Tfa, Pas, corsi all’estero. Ma anche tante aspiranti maestre con diploma magistrale, conseguito fino al 2002, che non hanno intrapreso azioni legali per entrare nelle GaE.

La proposta dei parlamentari, anche del Pd, è che "siano inseriti entro l'anno scolastico 2017/18 in una speciale graduatoria regionale di merito", sulla base dei titoli posseduti (compreso il servizio svolto da supplenti) e della valutazione conseguita in una apposita prova orale di "natura didattico-metodologica".


venerdì 17 marzo 2017 ore 21:08
giuliana gabrielli

OM mobilità 2017/2018: Perché la sua pubblicazione tarda così tanto?

Lucio Ficara Venerdì, 17 Marzo 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Molti docenti che  dovranno fare la domanda di mobilità per l’anno scolastico 2017/2018 si stanno chiedendo come mai tanto ritardo.

Il rischio di arrivare ad aprile 2017 per la presentazione delle domande di mobilità per l’anno scolastico 2017/2018 è molto concreto, anzi è quasi una certezza. Quindi per la pubblicazione dei movimenti dei trasferimenti e dei passaggi per la scuola secondaria di II grado sarà previsto presumibilmente, al netto delle proroghe, al prossimo mese di luglio.

Ci viene chiesto da parte di qualche lettore, quali sono i motivi per cui l’Ordinanza Ministeriale sulla mobilità 2017/2018 tarda così tanto ad essere pubblicata.

Il problema non è tanto una presumibile mancanza di accordo tra le parti sulla chiamata diretta, che invece sembra essere alla portata, ma piuttosto il ritardo del dipartimento della Funzione Pubblica a validare, tramite una certificazione ufficiale, l’accordo raggiunto con l’ipotesi di contratto integrativo sulla mobilità 2017/2018 raggiunto tra Miur e sindacati il 31 gennaio 2017.

Infatti è necessario sapere che l'articolo 55 del d.lgs. n. 150 del 2009 sostituisce il testo dell'articolo 40-bis del d.lgs. n. 165 del 2001, modificandone innanzitutto la rubrica: non più "Compatibilità della spesa in materia di contrattazione integrativa" ma "Controlli in materia di contrattazione integrativa".

Vengono quindi previsti e disciplinati sia gli organi titolari del controllo che l'oggetto dello stesso, nonché l'iter di certificazione e la rilevazione del costo della contrattazione integrativa di tutte le pubbliche amministrazioni. Nel caso della mobilità scolastica il dipartimento della funzione pubblica ha 60 giorni di tempo per validare il contratto con la dovuta certificazione.

L’ipotesi di CCNI della mobilità 2017/2018 al comma 5 dell’art.1 specifica, riferendosi alla norma di legge, che le connesse modalità di applicazione delle disposizioni contenute nel presente contratto sono definite con apposita ordinanza ministeriale da emanarsi a norma dell’art. 462 del D.L.vo n. 297/94 a seguito della stipula definitiva del presente contratto che dovrà avvenire entro 3 giorni dalla certificazione del presente contratto.

Per cui se si considera che il prossimo 21 marzo ci sarà ancora un altro incontro sulla mobilità 2017/2018 e pensabile che la certificazione possa arrivare, a meno di clamorose sorprese, per la fine del mese di marzo. Quindi l’OM sulla mobilità 2017/2018 potrebbe essere pubblicata i primi di aprile.


venerdì 17 marzo 2017 ore 21:02
giuliana gabrielli

Il 21 marzo incontro al MIUR su mobilità e graduatorie istituto docenti

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

Il calendario dei prossimi incontri al MIUR previsti per la prossima settimana prevede :

– martedì 21 marzo , al mattino, esame dei Decreti ministeriali di aggiornamento triennale delle graduatorie di istituto docenti e ATA.

-martedì 21 marzo , nel pomeriggio, conclusione del confronto su O.M. mobilità e modulistica. In tale occasione il Miur fornirà alle OO.SS il Manuale Utente di Istanze on Line per la presentazione delle domande di mobilità e una Demo dei nuovi bollettini.


venerdì 17 marzo 2017 ore 20:57
giuliana gabrielli

Mobilità: da sostegno a materia è trasferimento e non si fa anno di prova, precedenza per passaggio da primaria a secondaria nella stessa scuola

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Riportiamo le ultime risposte dei nostri consulenti nella rubrica “Chiedilo a Lalla”. Ricordiamo che per le istituzioni scolastiche abbiamo approntato un canale di consulenza gratuita e con risposta garantita.

Movimento da sostegno a materia nel II grado: è un trasferimento e non si deve svolgere anno di prova

Virna – Gentilissimi,  sono entrata in ruolo 4 anni fa su sostegno in una scuola secondaria di II grado.  Con il passaggio su materia , sempre in una scuola secondaria di II grado, devo comunque rifare l’ anno di prova.  Grazie

Passaggio di ruolo da Primaria a Secondaria I grado nello stesso IC: nessuna precedenza, ma sarà in base al punteggio

Elisabetta – Sono di ruolo nella scuola primaria da 2014 ma ho tutti i requisiti per chiedere il passaggio di ruolo nella secondaria di primo e secondo grado. Quest’anno una docente della secondaria di primo grado del mio stesso istituto andrà in pensione . Se faccio domanda di passaggio di ruolo per quel  posto (avendone i requisiti) ho la precedenza rispetto  alle domande di altri insegnanti di altri istituti ? Grazie.


mercoledì 15 marzo 2017 ore 22:04
giuliana gabrielli

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/15/scuola-il-senato-respinge-la-proposta-della-fedeli-no-alla-bocciatura


mercoledì 15 marzo 2017 ore 21:56
giuliana gabrielli

http://www.con2si.it/


mercoledì 15 marzo 2017 ore 21:54
giuliana gabrielli

Personale ATA: convocazione al MIUR per le graduatorie d’istituto di terza fascia

Giovedì 16 marzo 2017 inizia il confronto con il Ministero sull’aggiornamento per il triennio 2017/2020.

14/03/2017

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I sindacati sono stati convocati al MIUR per giovedì 16 marzo 2017 alle ore 11.30 per un incontro d’informativa sull’aggiornamento delle graduatorie di istituto per il triennio 2017/2020 del personale ATA.

Nella precedente riunione avevamo chiesto unitariamente al Ministero di lasciare immutato il bando e le tabelle dei titoli, quindi, confidiamo che i contenuti dei questi siano sostanzialmente uguali a quelli del triennio precedente.

Tempi e modalità di emanazione saranno, dunque, comunicati non appena ci saranno resi noti. Rammentiamo però che la domanda sarà ancora cartacea e solo per la presentazione del modulo per la scelta delle scuole sarà possibile utilizzare la modalità on-line.


mercoledì 15 marzo 2017 ore 21:50
giuliana gabrielli

Formazione iniziale. Specializzazione sostegno: autorizzati 9.649 posti per il III ciclo 2016/2017

La ripartizione per ateneo e ordine di scuola. I bandi saranno pubblicati dai singoli Atenei. La prova preliminare il 19 e 20 aprile 2017.

15/03/2017

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Il Ministro ha firmato il 10 marzo il Decreto Ministeriale 141/17, con il quale si definisce il contingente di posti disponibili per il III ciclo dei corsi di sostegno per il 2016/2017, sulla base delle deliberazioni dei comitati regionali di coordinamento.

Risultano autorizzati 9.649 posti, con un significativo incremento rispetto alla previsione iniziale di soli 5.108. Al Decreto è allegata la tabella di ripartizione per Ateneo e per ordine di scuola.

Le modalità di iscrizione ai corsi saranno definite dai singoli Atenei secondo le procedure previste dal Decreto Ministeriale 30 settembre 2011: i corsi sono riservati ai soli docenti già abilitati, è prevista una prova di accesso (costituita da un test preliminare, da una o più prove scritte o pratiche e da una prova orale) e la valutazione di eventuali titoli culturali e professionali (fino ad un massimo di 10 punti). La prova preliminare si svolgerà per tutti gli ordini di scuola il 19 e 20 aprile 2017.

È prevista un'abbreviazione del percorso per coloro che, ammessi a frequentare i corsi, siano già in possesso di specializzazione per altro ordine di scuola e per coloro che nel II ciclo risultavano in posizione utile per più corsi ed abbiano esercitato un'opzione.

Sono ammessi ai corsi solo coloro che siano in possesso dell'abilitazione, inclusi i maestri in possesso del diploma di scuola o di istituto magistrale (anche sperimentali purché corrispondenti) conseguiti entro il 2001/2002.

Ricordiamo che con il Decreto Ministeriale 948/16, è stata autorizzata l'ammissione in soprannumero ai corsi del III ciclo, dei docenti risultati idonei, ma non in posizione utile per l'ammissione ai cicli precedenti, e per coloro che hanno interrotto la frequenza degli stessi con riconoscimento degli eventuali crediti.


lunedì 13 marzo 2017 ore 22:04
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Contratto, precarietà, deleghe e legge 107/15,
investimenti in istruzione e ricerca

Nel pomeriggio di venerdì 10 marzo dopo la grande assemblea della mattina si è svolto davanti il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, un sit-in organizzato dalla FLC CGIL con le lavoratrici e i lavoratori che, con lo slogan “#Suleteste”, hanno voluto rappresentare pubblicamente lo stato di disagio e le gravi difficoltà lavorative e di funzionalità delle istituzioni pubbliche della conoscenza, derivanti dal mancato rinnovo del contratto di lavoro, dalla mancata stabilizzazione dei precari, e da tutti gli effetti negativi delle cosiddette riforme a partire dalla legge 107/15.

Durante il sit-in, una delegazione è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto dott.ssa Sabrina Bono delegata dalla Ministra Valeria Fedeli, assente per impegni istituzionali. Alla Dott.ssa Bono abbiamo presentato le nostre rivendicazioni. La dott.ssa Bono, dopo aver ascoltato a lungo le lavoratrici e i lavoratori componenti della delegazione, ha rappresentato una posizione di disponibilità rispetto alle diverse vertenze, che verificheremo alla prova dei fatti appena si apriranno i tavoli di confronto sindacati/Miur.

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Cordialmente
FLC CGIL nazionale

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Verso il contratto unico del comparto Istruzione e Ricerca


domenica 12 marzo 2017 ore 22:19
giuliana gabrielli

Senza lavoro e con un figlio in attesa di un trapianto, l’appello di un frusinate in cerca di un’occupazione

11 marzo 2017

http://www.atuttapagina.it/2017/03/senza-lavoro-e-con-un-figlio-in-attesa-di-un-trapianto-lappello-di-un-frusinate-in-cerca-di-unoccupazione/

Quando ci aprono le porte della loro abitazione, a Frosinone, veniamo accolti da un caloroso ambiente familiare. Il nucleo è composto dal papà, dalla mamma e da due figli minorenni: proprio per proteggere la privacy di questi ultimi, eviteremo di fare nomi.
Purtroppo come tante altre, soprattutto nel nostro territorio, anche questa famiglia è alle prese con le difficoltà legate alla perdita del posto di lavoro. Il capofamiglia ha lavorato per più di venti anni in un centro stampa della nostra provincia. Si occupava di fotoincisione e fotocomposizione: in pratica, sotto le sue mani passavano i giornali che andavano in stampa per il giorno dopo. Poi l’inizio della crisi e, dopo la mobilità, la disoccupazione. Ciò nonostante, questa famiglia non si è persa d’animo, mantenendo una rigorosa dignità che mai nessuno potrà loro portare via.
Fino a quando, però, lo scorso agosto hanno scoperto che il secondo dei loro figli soffre di una patologia chiamata mielodisplasia del midollo. Si tratta di una malattia rara che colpisce soprattutto gli adulti tra i 40 e i 50 anni ed è rarissimo che venga riscontrata in un ragazzino. In sostanza è una patologia caratterizzata da un difetto nel midollo osseo che non riesce più a produrre in numero sufficiente alcune linee cellulari del sangue come globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
«Da quel giorno di agosto – ci racconta il capofamiglia – è iniziato il nostro peregrinare all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Tra l’altro, voglio sottolineare che abbiamo trovato un ambiente caloroso dal punto di vista umano e preparatissimo sotto quello medico. A nostro figlio è stata riscontrata questa malattia per la quale, ci è stato detto, occorre il trapianto del midollo. Questa è la strada più breve, pur piena di difficoltà, per sconfiggere la mielodisplasia».
E a questo, come detto, bisogna aggiungere la mancanza di lavoro per i genitori. Dopo la chiusura del centro stampa il capofamiglia si è arrangiato con quel senso del dovere che nutre verso i suoi cari. «Conosco diversi programmi software e so fare quel tipo di lavoro, ma sono disposto anche ad intraprendere altri mestieri – aggiunge -. L’operaio, il commesso, l’impiegato in un magazzino: qualsiasi opportunità sarebbe gradita. Voglio solo dare alla mia famiglia una situazione di semi-normalità».
Lanciamo allora un appello a imprenditori, titolari di attività commerciali e semplici cittadini: chiunque possa dare un lavoro ad una famiglia perbene e alle prese con la malattia di un bambino compierebbe un gesto nobile, oltre ad un’operazione lungimirante per la propria azienda visto il curriculum e la preparazione di questo papà. Potete contattare la redazione di Atuttapagina.it al numero 349.5002082: vi metteremo poi in contatto con questa famiglia. È gradita anche la condivisione di questo appello. (Gabriele Margani)


domenica 12 marzo 2017 ore 22:14
giuliana gabrielli

D'Errico (Unicobas) invita Sinopoli (Flc) sul palco del 17 marzo

Reginaldo Palermo Sabato, 11 Marzo 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

In occasione della assemblea nazionale delle delegate e dei delegati della Flc-Cgil, il segretario nazionale Francesco Sinopoli ha dichiarato che è necessario rilanciare la battaglia per l'abrogazione della legge 107 del 2015 che ha "malamente" riformato la scuola italiana.


Sul punto abbiamo raccolto le dichiarazioni di Stefano d'Errico, segretario nazionale Unicobas : "Le dichiarazioni del segretario nazionale della Flc Francesco Sinopoli mi sembrano decisamente interessanti.  Ovviamente non posso che condividere l'idea di opporsi alle legge 107 e alle deleghe all'esame del Parlamento che peggioreranno ulteriormente una già pessima legge".

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, possiamo quindi parlare di un avvicinamento fra Flc e sindacati di base?

"Se questo è  il pensiero di Sinopoli, non capisco davvero perchè la Flc non abbia invece deciso di scendere in piazza insieme con tutto il sindacalismo di base nella giornata del 17 preferendo aderire allo sciopero dell'8 marzo che nulla aveva a che fare con la legge 107 e che, come era facilmente prevedibile, non è andato molto al di là della risibile percentuale del 2 e mezzo per cento".

"Ad ogni modo - aggiunge d'Errico - Sinopoli è ancora in tempo per aderire alla protesta del 17. Ne saremmo felici, perchè questo significherebbe riconoscere le ragioni nostre degli altri sindacati che da tempo hanno deciso di tentare di bloccare l'approvazione delle deleghe.  Dirò di più: se Sinopoli dovesse decidere in tal senso, saremo tutti ben contenti se il segretario della Flc sarà presente sul palco della manifestazioni a fianco di coloro che hanno proclamato lo sciopero quasi due mesi. Anzi, per quanto mi riguarda, non avrei nulla in contrario se fosse proprio Sinopoli ad aprire (o a chiudere, come lui stesso preferirà) la manifestazione che ci sarà a Roma il 17 marzo".

Si tratta di un invito ?

"Certo, questo è un  invito ufficiale: se Sinopoli non dovesse accettarlo, sarebbe però chiaro a tutti che i proclami contro la legge 107 e contro le deleghe non sono affatto veritieri e servono solo, di fatto, a sostenere più o meno direttamente le sciagurate politiche scolastiche del Governo".


domenica 12 marzo 2017 ore 22:11
giuliana gabrielli

Riforma esami I grado disabili, Senato: licenza media con prove differenziate

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Il decreto legislativo sulla valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, trasmesso al Parlamento per il relativo parere con Atto n. 384, ha suscitato diverse polemiche, tra le altre, riguardo alla possibilità del conseguimento della licenze media da parte degli alunni disabili, contenendo una previsione restrittiva rispetto alla normativa vigente.

L’articolo 12 – comma 5  – del decreto, infatti, prevede:

Per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all’assistenza eventualmente prevista per l’autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate, se equipollenti a quelle ordinarie, hanno valore ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma finale.

L’alunn disabile, dunque, consegue la licenza media, ai sensi della nuova previsione, solo se le prove differenziate siano equipollenti a quello ordinarie, diversamente da quanto previsto attualmente dal DPR 122/09, secondo cui  “Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.”

Il decreto, pertanto, introduce il concetto di equipollenza alle prove ordinarie non previsto dalla normativa precedente, limitando di fatto la possibilità per gli allievi disabili di consguire il diploma di licenzia media.

Le polemiche dei vari soggetti coinvolti sembrano aver raggiunto un primo risultato.  La Commissione Istruzione del Senato, infatti, ha espresso parere favorevole al decreto con alcune osservazione, una delle quali riguarda proprio il tema da noi affrontato. Come possiamo leggere nel resoconto della seduta del 08/03/2016, la Commissione “esprime parere favorevole con le seguenti condizioni” :

[…] 12. all’articolo 12 …  Inoltre, occorre apportare le seguenti modificazioni:

a. al comma 5, l’ultimo periodo va riformulato in tal modo: “Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma finale”;

Riguardo a tale punto, il parere positivo della Commissione è legato alla modifica relativa alle prove differenziate che, secondo i membri della Commissione Istruzione del Senato, vanno considerate “equivalenti” a quelle ordinarie per il superamento dell’esame e il conseguimento del diploma. In tal modo si manterrebbe la previsione del DPR 122/09 e si consentirebbe agli alunni disabili di conseguire il diploma di licenza media, sulla base di quanto previsto nel PEI e, conseguentemente, delle sue potenzialità e dei livelli di apprendimento iniziali.

Adesso sarà decisiva la volontà del Governo, che deciderà se accogliere o meno l’osservazione della Commissione.

parere Commissione Istruzione Senato


sabato 11 marzo 2017 ore 21:06
giuliana gabrielli

AZIONE CIVILE SCUOLA

SCIOPERA IL 17 MARZO


mercoledì 8 marzo 2017 ore 19:44
giuliana gabrielli

C’era una volta il contratto. Ed è arrivato il momento di riprendercelo. #SULETESTE

FLCCGIL

10 marzo a Roma, Assemblea nazionale
delle delegate e dei delegati FLC CGIL

Il lavoro e il sapere non sono una merce. Otto anni di mancati rinnovi contrattuali non hanno fatto altro che svalutare il sapere e mortificare il lavoro, precarizzando la vita di milioni di persone.

Venerdì 10 marzo a Roma al teatro Brancaccio porteremo sul palco le richieste loro e di tutti i lavoratori e le lavoratrici precarie della conoscenza, con una grande assemblea dei nostri delegati. Lo faremo, ancora una volta, ascoltando chi il sapere lo produce, diffonde e difende ogni giorno nelle scuole, nelle università, negli enti di ricerca, nelle accademie e nei conservatori di tutta Italia.

Parleremo della dignità violata del lavoro, di chi viene pagato con i voucher e di chi, lavorando nel sistema degli appalti, non vede garantito nessun diritto fondamentale. Sul palco, per questo, salirà anche il segretario generale CGIL, Susanna Camusso, con la quale andremo a toccare tutti i temi caldi della campagna referendaria.

Sarà un importante momento di incontro e confronto per tutti noi, che dovrà segnare l’inizio di un lungo percorso verso la riconquista di tutti i diritti che ci sono stati negati.
L’evento sarà trasmesso in diretta video sulla nostra pagina facebook. Aggiornamenti in tempo reale su www.flcgil.it e twitter.


mercoledì 8 marzo 2017 ore 19:39
giuliana gabrielli

Oggi le lavoratrici e i lavoratori della scuola hanno scioperato nella giornata di sciopero mondiale delle donne indetta dalla rete "non una di meno". Abbiamo scioperato per richiedere il ritiro della legge 107 e i decreti delegati previsti da quest'ultima. Lavoriamo con il contratto scaduto da otto anni e con una salario che ha perso circa 300 euro di potere di acquisto. L'aumento dell'autoritarismo dei dirigenti scolastici sta restringendo i margini della libertà di insegnamento. Siamo vicini alle altre lavoratrici e lavoratori in lotta, e siamo convinti che solo la condivisione dei percorsi dei lavoratori delle varie categorie può portare all'abrogazione delle leggi antidemocratiche della "buona scuola" e del "jobs act".

 

Lavoratori autoconvocati della scuola  


martedì 7 marzo 2017 ore 21:39
giuliana gabrielli

Graduatorie 2017/2020

– Come aumentare il punteggio

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Il docente per ottenere il massimo punteggio nel più breve tempo possibile ha a disposizione le supplenze, brevi o lunghe che siano, master e corsi di formazione, facendo, ovviamente, riferimento alle tabelle di valutazione del DM 308 del 15 maggio 2014.

In questo decreto il MIUR ha indicato i criteri dei corsi che verranno accreditati. In particolare, si specifica che il master universitario di I o II livello deve essere di 1500 ore e di 60 crediti.

Da precisare che il master consente al docente di acquisire 3 punti e di salire, quindi, più facilmente in graduatoria. Senza contare che ad esso possono essere aggiunte certificazioni informatiche con punteggio massimo di 4 punti, corsi di perfezionamento 1 punto e certificazioni linguistiche.

Per venire incontro alle esigenze dei docenti, soloformazione.it, specializzata nella formazione dell’area scuola, fornisce un ottimale ed efficiente servizio, strutturato proprio l’aggiornamento delle graduatorie di istituto.

soloformazione.it offre:

  • Un’ampia offerta formativa: master di I o II livello, corsi di specializzazione, LIM, certificazioni informatiche, certificazione linguistica e corsi di perfezionamento;
  • Un orientamento gratuito al o ai corsi più adatti in base al titolo di studio, al punteggio e alle graduatorie nelle quali il docente risulta iscritto;
  • Rendicontazione dei corsi con la carta docente.

 

Per le certificazioni (valutate fino a 4 punti) il docente protrà scegliere

 

Per il master universitario di I livello, il docente potrà scegliere tra:

 

Indipendentemente dalla scelta, i corsi sono online su piattaforma e-learning. Quindi, il docente potrà seguire il master ovunque si trovi, purché abbia una connessione internet.

Da sottolineare che il master per l’insegnamento della Lingua Italiana a stranieri, il master relativo ai BES e ai DSA vengono sempre più richiesti non solo dal sistema scolastico, ma anche dai bandi indetti dai comuni e dalle offerte di lavoro pubblicate da associazioni e da enti educativi.

Si richiede sempre più un profilo qualificato e specializzato in un settore che ormai vede l’aggiornamento come colonna portante della formazione di un insegnante. Inoltre, va da sé che il Dirigente Scolastico nella valutazione dei curriculum prenderà in considerazione coloro che hanno acquisito maggiori competenze. Un profilo professionale che non presenta master, certificazioni informatiche o linguistiche difficilmente verrà preso in considerazione.

Conseguire un master o una certificazione ti permetterà di salire in graduatoria e di avere maggiori possibilità di prendere servizio.

 


domenica 5 marzo 2017 ore 21:25
giuliana gabrielli

L’8 marzo sciopero generale!

Lavoratori autoconvocati della scuola

Gli otto decreti delegati peggiorano ulteriormente le condizioni di lavoro tagliando risorse alla scuola pubblica e completano la controriforma della legge 107, smascherandone ulteriormente le intenzioni.

Tra le varie cose prevedono:

-       una ulteriore dequalificazione delle scuole professionali, ridotte a formazione professionale a carico della finanza pubblica invece che delle imprese;

-       il depotenziamento del sistema di inclusione scolastica delle persone con disabilità attraverso il taglio di organici di sostegno, la negazione del diritto alle persone con gravi disabilità di poter conseguire la licenza di terza media, e l’innalzamento del tetto di alunni per classe;

-       la precarietà a vita per i nuovi assunti, con un periodo iniziale di tre anni sottopagati e sottoposti alla valutazione dei presidi ogni anno;

-       la pervasività delle prove Invalsi, i cui esiti saranno inseriti nel curriculum degli studenti, divenendo obbligatorie per accedere agli esami del primo e del secondo ciclo di studi e per accedere alle facoltà a numero chiuso.

-       l'alternanza scuola - lavoro diviene requisito di accesso agli esami di stato e oggetto di apertura del colloquio.

La legge 107 ha già dimostrato nei suoi primi anni di applicazione di essere inadeguata e dannosa per la scuola italiana. Il sistema della chiamata diretta e il bonus per il merito degli insegnanti stanno producendo nelle scuole divisioni, comportamenti arbitrari dei dirigenti e costituiscono una minaccia alla libertà d’insegnamento costituzionalmente garantita. L’alternanza scuola-lavoro obbligatoria nelle scuole superiori sta portando i nostri studenti a fornire manodopera gratuita, perdendo tempo in attività per niente formative, che hanno il solo scopo di abituare gli studenti all’ubbidienza, allo sfruttamento e alla precarizzazione della forza-lavoro. Intanto le scuole italiane continuano a soffrire della carenza degli organici dei docenti come del personale ATA, di docenti di sostegno specializzati, di strutture sicure ed attrezzate per la didattica, che si svolge spesso in classi sovraffollate.

Le condizioni di lavoro nelle scuole sono molto cambiate a partire dalla sottoscrizione del CCNL nel 2007. Sui nostri rapporti di lavoro sono intervenute pesantemente la legge Brunetta e la buona scuola. Dal 2009 noi insegnanti abbiamo perso circa 300 euro al mese in termini di potere d’acquisto degli stipendi. Oggi il governo promette 85 euro di aumento medio lordo e un peggioramento della parte normativa, puntando a ridimensionare o eliminare il criterio dell’anzianità nella progressione stipendiale dei docenti. Le lavoratrici e i lavoratori della scuola hanno invece bisogno di un rinnovo del contratto che restituisca dignità, anche dal punto di vista economico, al proprio lavoro e che ricostruisca un clima di collegialità e partecipazione nelle scuole, scardinando le divisioni introdotte dalla buona scuola e mettendo i lavoratori nella possibilità di poter collaborare tra pari e gestire le istituzioni scolastiche nello spirito costituzionale di garanzia del diritto all’istruzione di qualità.

L’8 marzo scioperiamo per il ritiro delle deleghe, l’abrogazione della legge 107 e per rinnovo del contratto collettivo nazionaledi lavoro, che tuteli diritti e assicuri una retribuzione consistente dinanzi alla ripresa dell’inflazione. Vogliamo almeno 300 euro mensili lordi di aumento in busta paga. L’8 marzo, data dello sciopero femminista globale, è un’occasione per mobilitarci uniti con tutti i lavoratori e le lavoratrici, in prima persona interessati alla difesa del diritto all’istruzione dei propri figli.

Mercoledì 8 MARZOore 9:00

Piazza San Cosimato

per raggiungere insieme il MIUR

 Lavoratori autoconvocati della scuola

 


domenica 5 marzo 2017 ore 21:25
giuliana gabrielli

8 marzo 2017

SCIOPERO GLOBALE CONTRO LA VIOLENZA

FLCCGIL


domenica 5 marzo 2017 ore 21:24
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

8 marzo, sciopero nazionale dei
comparti pubblici e privati della conoscenza

La FLC CGIL ha deciso di proclamare una giornata di sciopero nazionale di tutti i comparti pubblici e privati della conoscenza in occasione della Giornata internazionale della donna di mercoledì 8 marzo, rispondendo all’appello per una giornata di sciopero globale contro la violenza sulle donne lanciato dal movimento delle donne argentine “Ni una menos” e raccolto da 22 paesi nel mondo.

Per le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza, aderire allo sciopero significa parlare di tutti i temi che abbiamo messo in campo in questi anni, restituire all’Istruzione e alla Ricerca obiettivi di qualità e a tutto il personale dei nostri comparti dignità sociale e professiona


domenica 5 marzo 2017 ore 21:24
giuliana gabrielli

Licei musicali, preoccupazione per rischio taglio ore di esecuzione interpretazione

Aluisi Tosolini Venerdì, 03 Marzo 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

1+1 = 3? È questa la domanda che moltissimi docenti e studenti dei licei musicali italiani si stanno ponendo.

Non si tratta di un quesito matematico quanto piuttosto di un “problema” legato agli organici della disciplina esecuzione e interpretazione.

In questi giorni, infatti, dalla DG Personale del Miur sono usciti rumors, divenuti ieri articoli apparsi su diversi organi di stampa, sul modo con cui conteggiare / quantificare l’organico di diritto per la disciplina esecuzione e interpretazione nei licei musicali.

Entro maggio, infatti, gli uffici scolastici provinciali devono definire l’organico di diritto dei licei musicali, operazione propedeutica a alla mobilità professionale e alle immissioni in ruolo.

Dunque: 1+1 = 3? Per capirci qualcosa facciamo un passo indietro: l’allegato E del DPR. n.89/2010 che istituisce il liceo Musicale fissa in 99 ore annuale l’orario annuale per il biennio per l’insegnamento “esecuzione ed interpretazione”.

 

 Sul versante pratico ciò si è tradotto per ogni studente in 2 ore di lezione individuale di primo strumento e 1 ora di secondo strumento.  Il che si traduce, ovviamente, in altrettante ore di organico per la disciplina esecuzione e interpretazione. In una classe prima di 25 studenti, ad esempio, le ore totali di esecuzione e interpretazione risultano così essere 75.

In questi anni (dal 2010 ad oggi) non tutti gli uffici scolastici regionali hanno applicato questo schema: ad esempio in Lombardia il calcolo per l’organico è da sempre stato, sul versante docente, 1+1, prevedendo per gli studenti la seconda ora di strumento 1 come ora di “ascolto”, ovvero la partecipazione alla lezione di un compagno.

La stessa operazione è stata tentata dall’USR del Lazio nel 2015, ma senza successo visto che il Tar si è espresso sospendendo immediatamente l’esecutività del provvedimento dell’USR sostenendo che “in sostanza, è stata decurtata n. 1 h. a settimana di lezione frontale relativamente al primo strumento, proprio in quanto trasformata in ora di mero ascolto musicale”.


domenica 5 marzo 2017 ore 21:15
giuliana gabrielli

O.M. mobilità 2017/2018 è in dirittura d’arrivo

Lucio Ficara Sabato, 04 Marzo 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Già nella serata di martedì 7 marzo 2017 sarà terminato l’excursus normativo dell’Ordinanza Ministeriale per la mobilità 2017/2018.

Infatti il prossimo 7 marzo al Miur sono convocati i sindacati per mettere a punto gli ultimi aspetti della suddetta ordinanza e controllare la predisposizione dei moduli delle domande di trasferimento e mobilità professionale.

Per la pubblicazione della su citata ordinanza ministeriale, che richiama gli articoli concordati dell’ipotesi del CCNI sulla mobilità 2017/2018, si dovrebbe attendere la firma definitiva dell’accordo comprendente le norme di assegnazione dei docenti da ambito a scuola e la successiva certificazione da parte della Funzione pubblica.

È proprio sull’accordo delle regole di assegnazione dei docenti da ambito a scuola che non esiste ancora una convergenza tra Miur e Sindacati. Infatti risulta esserci, rispetto gli accordi firmati dalle parti il 29 dicembre 2016, una evidente divergenza di intenti. Secondo le osservazioni sindacali, il Miur mantiene un numero ancora troppo elevato di requisiti e non cede sul fatto che debba essere il Ds a decidere quale docente incaricare dall’ambito per un triennio.

Quindi al momento, vista la divergenza esistente tra parte dei sindacati e Miur, non è assolutamente scontato che si possa arrivare ad un accordo contrattuale con tutte le sigle sindacali pronte a firmare.

Oltre questo problema ostativo, che potrebbe comportare un contratto mancante di qualche firma sindacale, c’è poi da attendere l’ok dei dipartimenti dei ministeri economici.

Sarebbe addirittura clamoroso se si arrivasse ad una mobilità 2017/2018che si basasse soltanto sull’ordinanza ministeriale che verrà chiusa nella serata del 7 marzo 2017.

Comunque ci sarà da attendere fino a martedì sera per conoscere, attraverso le indicazioni del nascituro Om sulla mobilità 2017/2018, le date presumibili della presentazione delle domande, del termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili, pubblicazione dei movimenti.

Nella suddetta Ordinanza Ministeriale di mobilità 2017/2018 è stato previsto che la revoca delle domande di mobilità presentate on line sarà possibile presentando richiesta scritta alla segreteria della propria scuola di servizio soltanto se pervenuta non oltre il decimo giorno prima del termine ultimo per la comunicazione al SIDI dei posti disponibili.


domenica 5 marzo 2017 ore 21:11
giuliana gabrielli

Graduatoria interna di istituto: calcolo preruolo, servizio, precedenze ed esigenze di famiglia con esempi. Modelli domanda. Ebook gratuito

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Orizzonte Scuola mette a disposizione di insegnanti e segreterie scolastiche un ebook gratuito, grazie alla consulenza di Paolo Pizzo, per agevolare gli “addetti ai lavori” nella corretta compilazione delle graduatorie interne di istituto ai fini dell’individuazione del docente perdente posto.

La guida, che  riguarda tutti gli ordini e gradi scuola,  analizza le novità del CCNI 2017 e in particolar modo tutto l’ALLEGATO RELATIVO ALLE TABELLE DI VALUTAZIONE DEI TITOLI E DEI SERVIZI, dando delle indicazioni analitiche, con esempi concreti, su come calcolare i punteggi relativi ai titoli e ai servizi (esigenze di famiglia ecc).

Ricordiamo che per quest’anno sono 3 in particolare le novità:

1. Graduatoria unica che comprenderà i docenti titolari di scuola e i docenti titolari di ambito;

2. Anche il neo immesso in ruolo a settembre 2016 sarà graduato nell’attuale sede di servizio in quanto potrebbe essere dichiarato perdente posto;

3. Negli istituti di I e II grado ai fini della formulazione della graduatoria non si farà piu la distinzione di “sedi associate” o di “diversi organici” (con alcune eccezioni).

Particolare attenzione si è quindi data alle novità e poi al calcolo del pre ruolo, della continuità del servizio, nonché delle precedenze e delle esigenze di famiglia sottolineando le differenze che intercorrono tra il calcolo da effettuare nel trasferimento a domanda e quello relativo invece alle graduatorie interne di istituto.

La guida, che riporta degli utili esempi di calcolo, è un valido aiuto per i docenti per capire come il loro servizio viene valutato nelle suddette graduatorie, e nello stesso tempo un supporto di lavoro per le segreterie scolastiche che dovranno effettuare i calcoli senza commettere errori .

Mettiamo a disposizione anche i modelli, per ogni ordine di scuola, che le scuole devono far compilare ai docenti.

Scarica l’ebook

Modello infanzia (corretto)

Modello primaria (corretto)

Modello I grado (corretto)


venerdì 3 marzo 2017 ore 23:09
giuliana gabrielli

17 MARZO: SCIOPERO GENERALE COMPARTO SCUOLA

Le sigle Sindacali COBAS, USB, UNICOBAS, ANIEF e Feder.ATA hanno proclamato sin dal 14 gennaio, all'indomani del varo delle indegne 8 deleghe, lo SCIOPERO GENERALE DI COMPARTO "CONTRO LE DELEGHE SCUOLA EX L. 107/15 " per il 17 MARZO


lunedì 20 febbraio 2017 ore 21:43
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto, l’informativa al MIUR su aggiornamento II e III fascia

Lara La Gatta Giovedì, 16 Febbraio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Nella mattinata di oggi, 16 febbraio, si è svolto al MIUR un incontro riguardante l’informativa sull’aggiornamento della II e III fascia delle graduatorie di istituto.

Si è trattato di un incontro interlocutorio, che ha trattato questioni generali, in assenza di una bozza di decreto e delle tabelle allegate.

Secondo i resoconti dei Sindacati, considerato il rinvio dell’aggiornamento delle GAE al 2018/19, le graduatorie di I fascia resteranno bloccate, mentre si procederà all’aggiornamento di quelle di II e III fascia.

Con questo aggiornamento si potrà procedere alla modifica dell’elenco delle sedi precedentemente scelte, degli insegnamenti richiesti e dei relativi punteggi.

La Uil Scuola ha evidenziato le problematicità che deriveranno dalla proroga dell'aggiornamento della prima fascia di istituto prevista per il 2018 dal decreto  Milleproroghe, in quanto si creerà dal disallineamento dell'aggiornamento delle graduatorie di istituto. “Ad esempio, - si legge in un comunicato - un insegnante già inserito in prima fascia, quando si inserirà o aggiornerà il punteggio in seconda o in terza fascia per altre classi di concorso (ancora tutte da definire per ritardo del Miur) si troverà nella singolare condizione di dover – ora, dopo anni – ripetere le stesse scelte (provincia e sedi) operate in passato. Una situazione che riporta ingiustificatamente indietro le lancette di una scelta”.

 

 

La Gilda ha chiesto che venga riconosciuto un punteggio a coloro che, pur avendo superato le prove concorsuali, non sono stati inseriti in graduatoria di merito in quanto non rientranti nel 10% previsto.
E inoltre che per i docenti di strumento musicale il MIUR specifichi nel D.M. che la tabella da utilizzare sia la numero 3 allegata al D.M. delle GAE al fine di evitare difformità di valutazione tra le scuole.

Lo Snals-Confsal ha chiesto di non apportare modifiche alle tabelle di valutazione dei titoli della II e III fascia della graduatoria di istituto, in quanto già nell’ultimo triennio l’Amministrazione, contrariamente al parere dei sindacati, aveva apportato notevoli modifiche rispetto alle tabelle del triennio precedente. Inoltre, ha ribadito che, “per modificare le tabelle, che sono allegate al regolamento delle supplenze, occorre avviare uno specifico confronto per la revisione del regolamento delle supplenze del personale docente, ormai obsoleto, in quanto risalente al 2007. Poiché l’iter di revisione delle tabelle e del regolamento comporta dei tempi molto lunghi è preferibile che l’Amministrazione non effettui, ancora una volta, una immotivata revisione delle stesse”.

Il prossimo incontro sull’argomento è previsto nella prima settimana di marzo.

 


lunedì 20 febbraio 2017 ore 21:12
giuliana gabrielli

Corsi in lingua inglese gratuiti per docenti e personale educativo

Fabrizio De Angelis Lunedì, 20 Febbraio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Indire promuove alcuni corsi online in lingua inglese offerti dalla European Schoolnet Academy e dallaTeacher Academy completamente gratuiti.

Infatti, sulle rispettive piattaforme di formazione dedicate agli insegnanti e agli educatori di tutta Europa, sono attivi dallo scorso 17 febbraio i corsi targati EUN, il consorzio di 31 Ministeri dell’Istruzione europei, di cui fa parte l’Indire, che ha l’obiettivo di innovare l’apprendimento nei Paesi dell’Unione, anche attraverso progetti di ricerca sull’uso delle tecnologie nella didattica.

Di seguito i corsi che propone EUN Academy:

Navigation through the ages

Il corso vuole ispirare i docenti di varie discipline a utilizzare in classe il tema della navigazione. I partecipanti approfondiranno la storia della navigazione a partire dall’antica Grecia, passando attraverso le grandi esplorazioni del quindicesimo secolo, fino ad arrivare all’astronautica e alle opportunità offerte dall’odierna navigazione satellitare.
Inizio corso: 27 febbraio
A chi si rivolge: insegnanti delle scuole primarie e secondarie
Durata del corso: 4 settimane
Tempo stimato di lavoro: 2-3 ore a settimana

Clicca qui per iscriverti

Boosting a Sense of Initiative and Entrepreneurship in Your Students

Il percorso fornirà esempi pratici per attuare l’EntreComp, il quadro europeo di imprenditorialità. Ciascun modulo è costituito da video, lezioni, idee per attività didattiche da svolgere in classe e tutta una serie di risorse utili a educatori e insegnanti per accrescere le capacità imprenditoriali e auto-imprenditoriali degli studenti.
Inizio corso: 27 febbraio
A chi si rivolge: insegnanti delle scuole primarie e secondarie di tutte le materie
Durata del corso: 5 settimane
Tempo stimato di lavoro: 3 ore a settimana

Clicca qui per iscriverti

Opening Minds to STEM Careers

Il corso ha l’obiettivo di dare ai docenti della scuola primaria gli strumenti per far appassionare i più giovani alle STEM, cioè alle materie scientifiche (l’acronimo sta infatti per Science, Technology, Engineering and Math) e alle professioni ad esse collegate. Gli insegnanti acquisiranno familiarità con le possibilità di carriera offerte dalle discipline scientifiche e saranno poi in grado di trasferire ai propri studenti le informazioni necessarie per conoscere questo settore del mercato del lavoro in continuo sviluppo.
Inizio corso: 3 aprile
A chi si rivolge: insegnanti delle scuole primarie e secondarie
Durata del corso: 8 settimane.
Tempo stimato di lavoro: 2-3 ore alla settimana. 

Clicca qui per iscriverti

Questo invece il corso in partenza sulla piattaforma di Teacher Academy:

Cultural Diversity in Your Classroom – Rerun

Comprendere il valore della diversità culturale presente oggi nelle scuole è molto importante. Durante il corso si impareranno metodi per lavorare in classe con gli studenti che non parlano bene la lingua e si individueranno alcune metodologie per costruire il senso di appartenenza e di identità, aiutando i docenti a sviluppare l’empatia e l’apertura mentale. Questo corso è una delle tre parti di un percorso più ampio dedicato al tema dei migranti e alla loro integrazione nelle scuole del paese di destinazione.
Inizio corso: 20 febbraio
A chi si rivolge: docenti ed educatori che lavorano con migranti
Durata del corso: 3 weeks
Tempo stimato di lavoro: 3-4 ore alla settimana

Clicca qui per iscriverti

Per tutte le informazioni visitare il sito Indire (Clicca qui)

 


lunedì 20 febbraio 2017 ore 21:06
giuliana gabrielli

Lezioni sospese per le vacanze di Natale: i diritti del supplente. La guida di Orizzonte Scuola

di Paolo Pizzo

di Paolo Pizzo – Di seguito riportiamo 4 esempi con il tentativo di racchiudere in un’unica guida i possibili casi in cui possono imbattersi i docenti supplenti e le segreterie scolastiche.

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Art. 40 comma 3 del CCNL/2007: “… qualora il docente titolare si assenti in un’unica soluzione a decorrere da una data anteriore di almeno sette giorni all’inizio di un periodo predeterminato di sospensione delle lezioni e fino a una data non inferiore a sette giorni successivi a quello di ripresa delle lezioni, il rapporto di lavoro a tempo determinato è costituito per l’intera durata dell’assenza. RILEVA ESCLUSIVAMENTE L’OGGETTIVA E CONTINUATIVA ASSENZA DEL TITOLARE, INDIPENDENTEMENTE DALLE SOTTOSTANTI PROCEDURE GIUSTIFICATIVE DELL’ASSENZA DEL TITOLARE MEDESIMO”.

Interpretazione autentica dell’ARAN (fatta propria dall’art. 40 comma 3 del CCNL/2007):
“Più periodi di assenza continuativa, EFFETTUATA ANCHE CON DIVERSE CERTIFICAZIONI E/O MOTIVAZIONI (“sottostanti procedure giustificative dell’assenza”), consentono, pertanto, di maturare il requisito richiesto dalla norma contrattuale (7 giorni antecedenti e 7 giorni successivi alla sospensione delle lezioni) e di comprendere il periodo di sospensione dell’attività didattica nel contratto di lavoro del docente supplente”.

Art. 7 comma 5 del D.M. 131/2007: “Nel caso in cui ad un primo periodo di assenza del titolare ne consegua un altro intervallato alla conferma del supplente già in servizio; in tal caso il nuovo contratto decorre dal primo giorno di effettivo servizio dopo la ripresa delle lezioni”.

Di seguito riportiamo 4 esempi con il tentativo di racchiudere in un’unica guida i possibili casi in cui possono imbattersi i docenti supplenti e le segreterie scolastiche.

Prenderemo in considerazione la data del 21/12 (sabato) come ultimo giorno di lezione prima delle vacanze, e quella del 7/1 (martedì) come primo giorno di lezione dopo le vacanze.

Si prega di fare attenzione al fatto che i casi di riconoscimento giuridico ed economico delle vacanze al supplente si basano su tre elementi imprescindibili e che devono necessariamente coesistere:

  • il titolare deve essere assente da almeno 7 gg. prima la sospensione delle lezioni;
  • deve essere assente in modo continuativo (a qualunque titolo, anche con diverse certificazioni e motivazioni) durante tutto il periodo della sospensione delle lezioni;
  • l’assenza deve essere tale fino ad almeno 7 gg. dopo la ripresa delle lezioni.

Basta che manchi uno solo dei 3 elementi indicati e l’art. 40/3 non potrà essere applicato al personale supplente.

CASO 1
IL DOCENTE TITOLARE RIENTRA IN CLASSE PRIMA DELLE VACANZE E SI RIASSENTA IL 7 GENNAIO

È il caso del docente titolare già assente e sostituito da un supplente che rientra in servizio e quindi in classe prima della sospensione delle lezioni, es. anche l’ultimo giorno di lezione (sabato 21/12 oppure venerdì 20 se ha il sabato “libero”), e si riassenta a partire dal 7 gennaio.

In questo caso il rientro effettivo in classe del titolare prima delle vacanze di Natale fa sì che la supplenza decada per interruzione della continuità didattica.

A partire dal 7 gennaio, constatata l’assenza del titolare, la scuola dovrà necessariamente riscorrere le graduatorie di istituto e al docente supplente non spetterà né il riconoscimento giuridico ed economico delle vacanze né la conferma della supplenza.

Il supplente potrà ovviamente riprendere servizio il 7 gennaio se nuovamente destinatario della supplenza attraverso lo scorrimento della GI.
La stessa cosa ovviamente accade se il docente titolare è stato assente fino al 21/12 (ultimo giorno di lezione) e rientra in classe il 7 gennaio per poi riassentarsi successivamente.

CASO 2
IL DOCENTE TITOLARE E’ ASSENTE FINO ALL’ULTIMO GIORNO DI LEZIONE PRIMA DELLE VACANZE E SI RIASSENTA IL 7 GENNAIO. DURANTE LE VACANZE È “PRESENTE” IN QUANTO NON PRODUCE ALCUNA CERTIFICAZIONE/MOTIVAZIONE DI ASSENZA DAL 22/12 AL 6/1.

È il caso del docente titolare già assente e sostituito da un supplente fino all’ultimo giorno di lezione (sabato 21/12 oppure venerdì 20 se ha il sabato “libero”) che si riassenta a partire dal 7 gennaio. Dal 22/12 non produce alcuna certificazione di assenza e quindi la scuola lo dovrà necessariamente considerare in servizio durante il periodo di sospensione delle lezioni.

A partire dal 7 gennaio, indipendentemente da quanto tempo prima delle vacanze era assente e quanti gg. di assenza richiede dal 7 gennaio, constatata l’assenza del titolare, al supplente in servizio fino al 21/12 spetterà una conferma della supplenza (art. 7/5 DM 131/07) senza però il riconoscimento giuridico ed economico delle vacanze (in questo caso la scuola non dovrà assolutamente riscorrere le graduatorie di istituto e non ha neanche la possibilità di sostituire il titolare con docenti interni alla scuola ma DOVRÀ OBBLIGATORIAMENTE RICONFERMARE IL SUPPLENTE).

Si riporta la sentenza del Tribunale di Ragusa – n. 850/2009.
il titolare docente, yyy, è stato assente fino al 23.12.2004, ultimo giorno di lezione prima delle vacanze natalizie, in servizio durante le vacanze, ovvero fino al 6.1.2005, e poi di nuovo assente per malattia dal 7.1.2005 in poi.
i ricorrenti chiedono il riconoscimento, ai fini economici e giuridici, del periodo 24.12.2004 – 6.1.2005, di sospensione delle lezioni invocando al riguardo la disposizione di cui all’art. 37, comma 3, CCNL 24.7.2003, secondo la quale “..qualora il docente titolare si assenti in un’unica soluzione a decorrere da una data anteriore di almeno 7 giorni all’inizio di un periodo predeterminato di sospensione delle lezioni e fino a una data non inferiore a 7 giorni successivi a quello di ripresa delle lezioni, il rapporto di lavoro a tempo determinato è costituito per l’intera durata dell’assenza..”
in ricorso si afferma che l’assenza si è prolungata fino al 2 gennaio 2005, e così appare anche nel verbale redatto di tentata conciliazione del 21 aprile 2005; la differenza è irrilevante per quanto si dirà appresso;
la tesi di parte resistente deve essere accolta, poiché la disposizione contrattuale considera come assenza unica quella che si protrae almeno dal settimo giorno antecedente l’inizio del periodo di sospensione didattica e fino al settimo giorno successivo alla fine del periodo di sospensione; INVECE IL DOCENTE TITOLARE È RISULTATO IN SERVIZIO DURANTE LE VACANZE NATALIZIE, NON ASSENTE;
secondo l’interpretazione autentica concordata tra Aran e OO.SS. il 30.3.2006 “l’articolo 37, comma 3, del CCNL del 24/7/2003 del comparto scuola prevede che, nella costituzione del rapporto di lavoro del personale assunto a tempo determinato, vada computato anche il periodo intercorrente la sospensione delle lezioni, qualora l’assenza del docente titolare venga effettuata, senza soluzione di continuità, per uno spazio temporale che inizi da una data anteriore di almeno 7 giorni la sospensione delle lezioni e cessi ad una data non inferiore a 7 giorni successivi alla ripresa delle medesime. Rileva, pertanto, esclusivamente l’oggettiva sussistenza delle predette circostanze, unitamente all’oggettiva e continuativa assenza del titolare, indipendentemente dalle sottostanti procedure giustificative dell’assenza del titolare medesimo”;

ne consegue che anche più periodi di assenze (ad esempio diversi certificati medici), pure imputabili a cause diverse (ferie e malattia), vanno considerati ai fini del computo del periodo di sospensione delle lezioni nel contratto di lavoro dei supplenti, a condizione però che si tratti di un’assenza continuativa che copra anche il periodo di sospensione delle lezioni, ciò che nel caso di specie non si verifica.
Il ricorso è stato respinto.

Nota bene
Più supplenti sostituiscono il titolare fino al 21/12.

È Il caso del titolare assente fino al 21/12. È sostituito dal primo supplente (A) il quale si assenta a sua volta fino al 21/12. È quindi sostituito dal supplente (B) che prende effettivo servizio ed è in classe fino al 21/12.
Il 7 gennaio, quando il titolare si riassenta, a chi spetterà la conferma del contratto?
Spetterà solo al supplente B in effettivo servizio fino al 21/12 e non anche al supplente A.
C’è solo un caso in cui la conferma del contratto spetterà a tutte e due i supplenti: quando la supplente A è assente fino al 21/12 perché collocata in interdizione dal lavoro per gravi complicanze della gestazione oppure per congedo di maternità (non in congedo parentale o malattia bambino). In questo caso tale supplente deve essere sempre considerata in effettivo servizio ai fini della conferma del contratto.

CASO 3
IL DOCENTE TITOLARE E’ ASSENTE DA ALMENO 7 GG. PRIMA LA SOSPENSIONE DELLE LEZIONI FINO AL 2 GENNAIO (O QUALUNQUE ALTRO GIORNO ALL’INTERNO DEL PERIODO DI SOSPENSIONE DELLE LEZIONI es. 28/12…4/1 ECC.) E LA SCUOLA ANCORA NON SA SE TALE ASSENZA SI PROROGHERÀ E DURERÀ ALMENO 7 GG. DOPO IL 7 GENNAIO.

È il caso del docente titolare già assente da almeno 7 gg. prima della sospensione delle lezioni e sostituito da un supplente fino all’ultimo giorno di lezione (sabato 21/12 oppure venerdì 20 se ha il sabato “libero”) che però non ha prodotto una certificazione di assenza fino al 21/12 ma direttamente fino ad un giorno che ricade all’interno della sospensione delle lezioni (es. il 2 gennaio).

Il contratto del supplente deve comunque essere stipulato fino al 21/12 ovvero fino alle “esigenze di servizio” perché la scuola ancora non sa se tale assenza sarà prorogata e se quindi continuerà almeno fino a 7 gg. dopo il 7 gennaio.

I casi sono due:

  • se il 3 gennaio, rimanendo nell’esempio citato, il titolare non dovesse prorogare l’assenza ma comunque assentarsi a partire dal 7 gennaio (oppure prorogare l’assenza a partire dal 3 gennaio ma non superando di 7 gg. il 7 gennaio), al supplente deve essere solo confermato il contratto dal 7 gennaio senza riconoscimento economico e giuridico delle vacanze (art. 7/5 DM 131/07).
  • se il 3 gennaio, rimanendo nell’esempio citato, il titolare dovesse invece prorogare l’assenza per almeno 7 gg. dopo il 7 gennaio, il contratto del supplente deve essere prorogato a partire dal 22/12 fino alla data ultima di assenza del titolare (che ovviamente supererà almeno di 7 gg. il 7 gennaio).

Nota bene
Ricordiamo alla scuola che l’assenza del titolare dei 7 gg. prima delle vacanze e i 7 gg. dopo le stesse è sempre il requisito da cui non si può prescindere per il riconoscimento giuridico ed economico delle vacanze.
Ricordiamo altresì che ai fini della proroga della supplenza e dell’applicazione del’art. 40/3 non rileva assolutamente la tipologia di assenza del titolare che quindi può anche cambiare.
Pertanto, nel caso appena citato, il titolare ha potuto produrre malattia fino al 2 gennaio, poi dal 3 cambiare tipologia di assenza (es. congedo parentale, ferie o qualsiasi altro congedo). L’importante è che l’assenza non abbia soluzione di continuità.
Ai sensi infatti dello stesso art. citato, dell’interpretazione ARAN e della sentenza del Tribunale di Ragusa – n. 850/2009 rileva esclusivamente l’oggettiva sussistenza delle predette circostanze, unitamente all’oggettiva e continuativa assenza del titolare, indipendentemente dalle sottostanti procedure giustificative dell’assenza del titolare medesimo.
Ne consegue che anche più periodi di assenze (ad esempio diversi certificati medici), pure imputabili a cause diverse (ferie e malattia), vanno considerati ai fini del computo del periodo di sospensione delle lezioni nel contratto di lavoro dei supplenti, a condizione però che si tratti di un’assenza continuativa che copra anche il periodo di sospensione delle lezioni.

CASO 4
IL DOCENTE TITOLARE E’ ASSENTE DA ALMENO 7 GG. PRIMA IL 21/12 E DAL 22/12 PROLUNGA L’ASSENZA FINO AD ALMENO 7 GG. DOPO IL 7 GENNAIO.

È il caso apparentemente più semplice per il riconoscimento giuridico ed economico delle vacanze di Natale al supplente.

Il docente titolare già assente da almeno 7 gg. prima della sospensione delle lezioni e sostituito da un supplente fino all’ultimo giorno di lezione (sabato 21/12 oppure venerdì 20 se ha il sabato “libero”) si assenta a partire dal 22/12 e fino ad almeno 7 gg. dopo il 7 gennaio.

In questo caso la supplenza deve essere riconosciuta come proroga contrattuale a partire dal 22/12 fino alla nuova assenza del titolare (che ovviamente supererà di 7 gg. il 7 gennaio).

Vale anche qui lo stesso esempio fatto nel “Nota bene” del caso 2 per capire a quale supplente spetti la proroga della supplenza nel caso ci siano più supplenti in sostituzione di un titolare.

Si noti come anche in questo caso bisogna stare attenti al fatto che il titolare potrebbe anche non produrre un’unica certificazione (dal 22/12 direttamente ad almeno 7 gg. dopo il 7 gennaio) ma spezzettare l’assenza pur risultando questa continuativa. Non solo, ma potrebbe anche cambiare tipologia di assenza.

Facciamo degli esempi che chiariscono meglio la questione.

es: il titolare si assenta fino al 21/12 per congedo parentale, poi dal 22/12 al 4/1 ferie o malattia bambino e dal 5/1 ad almeno il 13/1 altra tipologia di assenza (qualunque essa sia).
Ribadiamo il concetto già espresso: anche più periodi di assenze (ad esempio diversi certificati medici), pure imputabili a cause diverse (ferie e malattia), vanno considerati ai fini del computo del periodo di sospensione delle lezioni nel contratto di lavoro dei supplenti, A CONDIZIONE PERÒ CHE SI TRATTI DI UN’ASSENZA CONTINUATIVA CHE COPRA ANCHE IL PERIODO DI SOSPENSIONE DELLE LEZIONI.

Potremmo inoltre avere questo caso: il titolare produce una serie di certificazioni o comunque si assenta in modo continuativo da almeno 7 gg. prima la sospensione delle lezioni fino ad. es. il 10 gennaio e quindi non ci sono ancora i 7 gg. di assenza dopo il 7 gennaio (es. prima assenza fino al 21/12, seconda assenza fino al 4/1, terza assenza fino al 6/1, quarta assenza dal 7/1 al 10/1).
In questo caso, quando l’assenza non ha ancora superato i 7 gg. dopo il 7 gennaio, ma è stata comunque continuativa, si consiglia alla scuola di non effettuare ancora nessun contratto al supplente a partire dal 7 gennaio. Si tratta infatti di aspettare solo qualche giorno.

Bisogna richiamare il supplente facendogli assumere servizio il 7 gennaio e aspettare però il 13 gennaio: se l’assenza supera tale data, al supplente verrà effettuato un contratto dal 22/12 alla nuova assenza del titolare (che in modo continuativo avrà superato i 7 gg. dopo il 7 gennaio); altrimenti si stipulerà con il supplente solo la conferma del contratto (a partire dal 7 gennaio) con esclusione del periodo delle vacanze di Natale.


lunedì 20 febbraio 2017 ore 21:03
giuliana gabrielli

Accetta l’incarico al nord e prende servizio un solo giorno prima delle vacanze di Natale: scoppia la polemica

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Una puntata molto polemica ieri all’Arena di Giletti dove è intervenuto un docente titolare di cattedra di diritto presso una scuola di Padova.

Il docente, commercialista in provincia di Benevento, non ha mai preso servizio per assistere uno zio della moglie e a tale scopo ha preso un congedo biennale, che permette di mantenere posto e stipendio pieno.

Il dirigente della scuola ha chiamato un supplente stabile, trovato dopo quattro abbandoni, ma prima delle vacanze di Natale il titolare ha deciso di rientrare per un giorno, il 23 dicembre, per poter risparmiare sulle vacanze di Natale e non “sprecarle” nel periodo di computo del congedo. In questo modo la supplente ha perso il posto di lavoro; Intanto il professore ha ripreso il congedo il giorno 9 gennaio. La scuola ha dovuto quindi riscorrere le graduatorie d’istituto per trovare un altro supplente.

Il dirigente si è infuriato ed ha scritto una lettera al docente in cui chiedeva perché fosse tornato per un solo giorno invece di restarsene ancora a casa.

Durante la trasmissione a questo punto si è acceso il dibattito sulla questione etica e legalità: il docente ha affermato che non ha abusato della legge, perché il rientro per un solo giorno gli è permesso dalla norma, quindi il suo è un uso legale.

In realtà secondo la normativa delle supplenze, DM 131/07, non era affatto necessario che il docente rientrasse fisicamente il 23 dicembre per uscire dal congedo: è infatti possibile farlo il primo giorno di vacanze, in quel caso il supplente sarebbe stato riconfermato il giorno 9 gennaio al rientro.
Ecco quanto recita l’art.7 comma 5 del DM:”Nel caso in cui ad un primo periodo di assenza del titolare ne consegua un altro intervallato da un periodo di sospensione delle lezioni si procede alla conferma del supplente già in servizio; in tal caso il nuovo contratto decorre dal primo giorno di effettivo servizio dopo la ripresa delle lezioni.”

Intanto il parente disabile del docente è deceduto, con la conseguenza che quest’ultimo sarebbe dovuto rientrare, ma, dopo le tante polemiche sul suo caso, non riprenderà servizio.


venerdì 17 febbraio 2017 ore 21:30
giuliana gabrielli

SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA


giovedì 16 febbraio 2017 ore 22:38
giuliana gabrielli

Contro la Legge 107, manifestazione il 23 febbraio.

Oggiscuola.it

Reso noto dagli organizzatori i programma definitivo della manifestazione del 23 febbraio e del seminario del giorno successivo per protestare contro le deleghe della legge 107. Giovedì 23 febbraio dalle 14 alle 19 a Montecitorio ci sarà un presidio, organizzato dalla “Rete del 65 movimenti”, contro i decreti attuativi della legge 107 del 2015, che presto saranno licenziati dal governo Gentiloni.

La rete dei 65 movimenti comprende associazioni per la scuola pubblica e associazioni per la disabilità, famiglie e Comitati Genitori. Numerose le adesioni pervenute anche da parte di tutti i sindacati di base e di alcuni sindacati confederali. Contemporaneamente dalle ore 14:00 alle ore 15:00 ci sarà una conferenza stampa nella sala Nassirya del Senato in cui gli esponenti della rete dichiareranno le istanze dei gruppi.

Il giorno dopo invece dalle ore 8:30 alle ore 14:30 ci sarà un seminario di formazione per docenti sulla delega inclusione, organizzato dalla rete e dall’Associazione Nazionale per la scuola della Repubblica. Numerosi i relatori, numerosi gli interventi, prevista anche una grossa affluenza, nonche’ la presenza del sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo e di Ferdinando Imposimato giudice onorario della Suprema Corte di Cassazione.

 


lunedì 13 febbraio 2017 ore 19:44
giuliana gabrielli

Logo FLC CGIL

Mobilità scuola: ulteriore incontro
sull’assegnazione dagli ambiti alle scuole

 

Dopo un deludente avvio si registrano segnali di avvicinamento tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati nella trattativa sulle procedure e modalità di assegnazione dei docenti titolari su ambito alle scuole.

Rispetto alla prima bozza di proposta illustrata nel primo incontro, nella riunione di giovedì 9 febbraio sono stati registrati alcuni significativi passi di convergenza su alcuni aspetti. Permane ancora una significativa distanza su diverse altre parti, ma il clima al tavolo lascia sperare in una possibile soluzione condivisa tra le parti.

Il prossimo incontro è previsto per mercoledì 15 febbraio.

Sintesi delle novità dell’ipotesi di contratto
Speciale mobilità  

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


domenica 12 febbraio 2017 ore 11:43
giuliana gabrielli

Appello alle organizzazioni sindacali della scuola

 

Lavoratori autoconvocati della scuola

Con l’approvazione degli otto decreti delegati in consiglio dei ministri lo scorso 14 gennaio, la scuola pubblica si trova a dover fronteggiare un nuovo attacco in nome delle politiche di austerità per peggiorare le condizioni di lavoro e tagliare l’intervento pubblico in un settore che garantisce un diritto fondamentale, il diritto allo studio degli studenti e delle studentesse. I decreti delegati completano la controriforma della legge 107 del 2015, smascherandone ulteriormente le intenzioni. I decreti prevedono tra l’altro: una ulteriore squalificazione delle scuole professionali, sempre più distinte dalle altre scuole superiori e sempre più vicine alla formazione professionale che dovrebbe invece essere svolta dopo il percorso scolastico e a carico delle imprese; il depotenziamento del sistema di inclusione scolastica delle persone con disabilità, in cui l’Italia è all’avanguardia nel mondo, attraverso la massiccia riduzione degli organici di sostegno, la negazione del diritto alle persone con gravi disabilità di poter conseguire la licenza di terza media, l’innalzamento del tetto di alunni per classe; una riforma del sistema di reclutamento degli insegnanti che condannerà alla precarietà a vita i nuovi assunti, dopo un periodo iniziale di tre anni sottopagati e sottoposti alla valutazione dei presidi ogni anno; l’obbligatorietà e la pervasività delle prove Invalsi, obbligatori per accedere agli esami del primo e del secondo ciclo di studi, per accedere alle facoltà a numero chiuso e che verranno inserite nei curriculum degli studenti. Così come ci siamo opposti e continuiamo a chiedere l’abrogazione della legge 107, esigiamo che i decreti delegati vengano ritirati.

La legge 107 ha già dimostrato nei suoi primi anni di applicazione di essere inadeguata e dannosa per la scuola italiana. Il sistema della chiamata diretta e il bonus per il merito degli insegnanti stanno producendo nelle scuole divisioni, comportamenti arbitrari dei dirigenti e costituiscono una minaccia alla libertà d’insegnamento costituzionalmente garantita. L’alternanza scuola-lavoro obbligatoria nelle scuole superiori sta portando i nostri studenti a fornire manodopera gratuita perdendo tempo in attività per niente formative, che hanno il solo scopo di abituare gli studenti all’ubbidienza, allo sfruttamento e alla precarizzazione della forza-lavoro nel quadro della globalizzazione neoliberista. Intanto le scuole italiane continuano a soffrire della carenza degli organici dei docenti come del personale ATA, di docenti di sostegno specializzati, di strutture sicure ed attrezzate per la didattica, che si svolge sempre in classi sovraffollate.

Le condizioni di lavoro nelle scuole sono molto cambiate a partire dalla sottoscrizione del CCNL nel 2007, ormai dieci anni fa. Sui nostri rapporti di lavoro sono intervenute pesantemente la legge Brunetta e la buona scuola, dal 2009, anno in cui avrebbe dovuto essere rinnovato il contratto, i dipendenti pubblici hanno perso circa 300 euro al mese in termini di potere d’acquisto degli stipendi. Oggi il governo promette 85 euro di aumento medio lordo, e un peggioramento della parte normativa, che dovrebbe assumere i peggioramenti operati dalle leggi e introdurne di altri, puntando a ridimensionare o eliminare il criterio dell’anzianità nella progressione stipendiale dei docenti. Le lavoratrici e i lavoratori della scuola hanno invece bisogno di un rinnovo del contratto che restituisca dignità, anche dal punto di vista economico, al proprio lavoro e che ricostruisca un clima di collegialità e partecipazione nelle scuole, scardinando le divisioni introdotte dalla buona scuola e mettendo i lavoratori nella possibilità di poter collaborare tra pari e gestire le istituzioni scolastiche nello spirito costituzionale di garanzia del diritto all’istruzione di qualità per tutte e tutti.

Su questi tre punti: ritiro delle deleghe, abrogazione della legge 107 del 2015 e rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro è necessario ed urgente che riparta una mobilitazione unitaria che coinvolga, come è stato nel 2015, tutta la categoria e vada oltre nel coinvolgimento degli altri lavoratori e lavoratrici, in prima persona interessati alla difesa del diritto all’istruzione per i propri figli.

In questo senso abbiamo letto come un’occasione di allargamento e di ripartenza del movimento per la scuola pubblica l’appello: “8 marzo la sfida di uno sciopero femminista globale”, lanciato dal coordinamento di donne Non una di meno.

Facciamo appello anche noi a tutte le organizzazioni sindacali che hanno promosso e partecipato alla mobilitazione contro la buona scuola di rispondere positivamente a quell’appello, con l’indizione dello sciopero della scuola per l’8 marzo, in concomitanza con quello contro la violenza sulle donne, in modo che le due mobilitazioni si rafforzino reciprocamente. 

Chiediamo quindi ai sindacati di base che hanno già indetto uno sciopero per il 17 marzo, sciopero necessario e condivisibile, di spostare la data all’otto marzo, e a tutti i sindacati della scuola di aggiungersi all’indizione di sciopero per l’otto marzo, considerando la preponderanza femminile tra i lavoratori della scuola e comunque la sensibilità nel nostro settore alle rivendicazioni di un movimento mondiale contro la violenza sulle donne, e che le promotrici di questo movimento in Italia hanno espresso una forte sensibilità verso le nostre rivendicazioni in difesa della scuola pubblica.

Ovviamente non basterà un giorno di sciopero a mettere in discussione le politiche di austerità nella scuola, occorre far ripartire un grande movimento di massa. Per questo riteniamo che le organizzazioni sindacali, i lavoratori e le lavoratrici autoconvocate/i, le associazioni e i movimenti della scuola debbano rimettersi attorno ad un tavolo, come è stato nell’assemblea nazionale dello scorso 21 gennaio, per concordare un percorso comune di mobilitazione. Tuttavia, pur auspicando l'unificazione delle mobilitazioni, sosterremo comunque tutte le date di sciopero in calendario.

Invitiamo infine tutte e tutti a partecipare al presidio nazionale del 23 febbraio presso Montecitorio per il ritiro dei decreti legislativi sulla scuola.

 

Lavoratori autoconvocati della scuola


giovedì 9 febbraio 2017 ore 22:09
giuliana gabrielli

Ecco quando gli statali perdono il posto

Pasquale Almirante Giovedì, 09 Febbraio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

La nuova bozza del Testo Unico del pubblico impiego, in attuazione della riforma Madia, prevede ulteriori quattro casi di licenziamento disciplinare oltre a quelli già previsti dalla Legge Brunetta.

Possono essere infatti licenziati, come si legge nella bozza e come pubblica Adnkronos, i dipendenti pubblici "per gravi o reiterate violazioni dei codici di comportamento". In particolare, per "la violazione dei doveri relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione" che è "fonte di responsabilità disciplinare"

Inoltre, il dirigente che non procede con l'azione disciplinare per "commissione dolosa, o gravemente colposa". "Il mancato esercizio o la decadenza dall’azione disciplinare, dovuti all’omissione o al ritardo, senza giustificato motivo, degli atti del procedimento disciplinare", "ovvero a valutazioni manifestamente irragionevoli di insussistenza dell’illecito in relazione a condotte aventi oggettiva e palese rilevanza disciplinare, comporta, per i soggetti responsabili, l’applicazione della sospensione dal servizio fino ad massimo di tre mesi, salva la maggiore sanzione del licenziamento".

Il licenziamento disciplinare è previsto anche per "la reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l’applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell’arco di un biennio". Infine, si aggiunge un altro caso ovvero "insufficiente rendimento rilevato dalla reiterata valutazione negativa della performance del dipendente nell’arco dell’ultimo triennio, ai sensi del decreto legislativo n. 150 del 2009".

 


giovedì 9 febbraio 2017 ore 22:06
giuliana gabrielli

Visite fiscali, confermate le 7 ore al giorno e forse anche più: si torna all’ora d’aria?

Alessandro Giuliani Giovedì, 09 Febbraio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Altro che armonizzazione: le fasce di reperibilità in casa nei giorni di malattia saranno uguali per pubblico e privato e corrisponderanno "almeno a sette ore per tutti".

Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri, il 9 febbraio a margine di un convegno alla Camera spiegando che "non ha senso che ci siano differenze fra pubblico e privato". Al momento, le fasce di reperibilità prevedono 4 ore giornaliere per i lavoratori privati e 7 ore per quelli pubblici.

"Credo - ha detto Boeri - che le fasce orarie di reperibilità debbano essere armonizzate (tra pubblico e privato, ndr) e estese in modo da permettere di svolgere i controlli in modo efficiente, di ridurre le spese e di gestire al meglio i medici. Se una persona è malata - ha aggiunto - starà a casa o in una struttura dedicata. Non ha senso che ci siano differenze tra pubblico e privato".

Al momento nel privato le fasce giornaliere nelle quali si deve essere reperibili in casa sono due (10-12 e 17-19) per quattro ore complessive mentre nel pubblico le fasce sono sempre due ma per sette ore totali (9-13 e 15-18).

Alla domanda se secondo la sua opinione l'orario dovrebbe essere di almeno sette ore per tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, Boeri ha risposto di sì.

Boeri ha quindi aggiunto che l'Inps è "pronto" a fare controlli sulle malattie dei dipendenti pubblici (finora sotto la gestione delle Asl) oltre che su quelle dei lavoratori privati ma "ha bisogno di risorse aggiuntive".

Secondo il presidente dell'Inps, "si possono fare risparmi significativi" rispetto alla situazione attuale. "Ma - ha detto - non si può pensare di agire a risorse date".

Dalle parole di Boeri, quindi, si evince che si potrebbe anche tornare alle 9 ore giornaliere previste dalla prima versione della riforma Brunetta della PA, con una sola ora pomeridiana non vincolata dall’obbligo di permanenza nel domicilio dichiarato all’amministrazione per ricevere l’eventuale visita fiscale. Con la “stretta” che prevede, con le nuove norme, anche la visita del medico più volte nel corso della medesima malattia.


giovedì 9 febbraio 2017 ore 22:02
giuliana gabrielli

Organico e mobilità 2017/2018 con nuove classi di concorso

Lucio Ficara Giovedì, 09 Febbraio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Molti docenti si stanno chiedendo se per il 2017/2018 debutteranno ufficialmente, oppure no, le nuove classi di concorso ai sensi del DPR n.19/2016.

Sentiti i tecnici del Miur e la sicurezza degli intenti della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, sembrerebbe che entro il prossimo marzo 2017, saranno pronte a fare il loro debutto le nuove classi di concorso, regolamentate dal DPR n.19 del 14 febbraio 2016.

Quindi organici dell’autonomia riferibili al prossimo anno scolastico e la procedura di mobilità 2017/2018, si faranno sulla base delle nuove tabelle delle rinnovate classi di concorso.

L’effetto dell’introduzione delle nuove classi di concorso non è declinabile soltanto sul cambio del codice della classe di concorso, per cui ad esempio le “Discipline letterarie e latino Materie letterarie e latino nei licei e nell’istituto magistrale” saranno definite con il codice A-11 piuttosto che l’ex A051, oppure “Matematica e Fisica” sarà riconoscibile dal codice A-27 piuttosto che l’ex A049, ma più complessivamente si determinerà una nuova logica di composizione degli organici e  fra qualche anno, fino all’esaurimento delle situazioni attuali, avrà fine l’esistenza delle classi di concorso atipiche.

Il condizionale è d’obbligo fintantoché non saranno completate le operazioni tecniche sulle piattaforme digitali del Miur e in attesa della circolare sugli organici e dell’ordinanza ministeriale sulla mobilità 2017/2018. Tuttavia l’operazione nuove classi di concorso sembra ormai una realtà definitiva, su questo la ministra Fedeli a pochissime riserve.   

Per cui nei prossimi organici difficilmente si vedranno assegnare nuovi posti alla classe di concorso di matematica A-26 nei secondi bienni o nell’ultimo anno del liceo scientifico, i docenti A-26, attualmente titolari in un liceo scientifico, resteranno invece salvaguardati fino un loro effettivo soprannumero.

Attendiamo le prossime disposizioni ministeriali sugli organici per comprendere meglio il funzionamento delle nuove classi di concorso in tema della composizione delle cattedre e dei posti per l’anno scolastico 2017/2018.


sabato 4 febbraio 2017 ore 22:44
giuliana gabrielli

Mobilità: La preferenza della provincia può essere penalizzante

Lucio Ficara Venerdì, 03 Febbraio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Riguardo le 15 preferenze da potere esprime sulla domanda di mobilità, bisogna sapere che chiedere un’intera provincia potrebbe risultare penalizzante.

Se per esempio un docente che si trova titolare a Milano, vuole rientrare in Calabria con la domanda di trasferimento, potrà esprimere fino a un massimo di 5 scuole, ma poi non riuscirebbe a chiedere tutti gli ambiti della Calabria che sono 13, in quanto avrebbe a disposizione solo altre 10 preferenze tra ambiti e province.

Infatti è utile ricordare che il massimo delle preferenze esprimibili nella domanda di mobilità, sono 15, di cui al massimo 5 preferenze puntuali di scuole e altre 10 tra ambiti e province. Ovviamente si possono esprimere anche solamente le 5 preferenze di scuola, anche di scuole che si trovano su ambiti differenti, anche di scuole di province o regioni differenti, oppure è anche possibile esprimere 15 preferenze di soli ambiti o di ambiti e province, senza esprimere alcuna scuola. In buona sostanza l’unico limite è quello di un massimo di 5 scuole e di un massimo di 15 preferenze.

Quindi se il docente dell’esempio precedente vuole coprire tutto il territorio calabrese, dovrà rinunciare, o a qualche preferenza puntuale di scuola, oppure dovrà inserire oltre gli ambiti anche qualche provincia.

Nel caso si decidesse di inserire, all’atto della domanda di mobilità, la preferenza sintetica di una provincia, bisogna sapere una cosa importantissima. Infatti chi inserisce la preferenza sintetica provincia, ai sensi dell’art.6 comma 5, se non soddisfatto nelle preferenze di scuola o di ambito espresse prima della preferenza sintetica della provincia, il docente otterrà la titolarità su un ambito della provincia secondo la catena di prossimità tra gli ambiti della stessa provincia, quindi al docente viene assegnato il primo ambito disponibile secondo l’ordine risultante dalla tabella di prossimità, salvo che il medesimo sia stato richiesto da altro aspirante , anche con un punteggio inferiore, tuttavia mediante un indicazione puntuale. In tale ipotesi, poiché con la preferenza sintetica della provincia si richiedono indifferentemente tutti gli ambiti territoriali in essa compresi, il primo ambito con posto disponibile è assegnato al docente che lo ha richiesto con indicazione puntuale sia pure con punteggio inferiore ed al docente che ha espresso la preferenza sintetica viene assegnato il successivo ambito disponibile della provincia.


sabato 4 febbraio 2017 ore 22:41
giuliana gabrielli

Mobilità 2017, assegnazione provvisoria per tutti o solo per le categorie protette?

Alessandro Giuliani Sabato, 04 Febbraio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

A chi saranno destinate le assegnazioni provvisorie dell’anno scolastico 2017/18?

Gli unici sicuri (si intende che potranno presentare domanda, altra cosa è ottenerla), sono al momento i lavoratori della scuola che assistono bambini o anziani con invalidità medio-alta, oppure sono in possesso dei benefici della L.104/92.

Al momento, invece, rimangono in forse tutti gli assunti della Buona Scuola. Che sono in alto numero, nell’ordine di decine di migliaia.

La domanda che molti ci pongono è la seguente: verrà confermata la deroga al blocco triennale dell’anno in corso, attuata nell’anno in corsi sia per i trasferimenti, sia per le assegnazioni provvisorie?

La logica, trattandosi dello stesso personale e di condizioni analoghe all’anno precedente, indurrebbe a dire di sì. Ma i dubbi permangono.

Perché è vero che quest’anno per beneficiare dell’assegnazione annuale (rigorosamente su ambito territoriale, trattandosi di assunti dopo il 2014) non sono servite motivazioni estreme: in tanti, alla resa dei conti, l’hanno ottenuta pur non rientrando nella casistica della patologia o invalidità grave, né nell’assistenza a parenti-affini disabili o che necessitano di assistenza.

Ma è altrettanto vero che qualche giorno fa la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha detto che la deroga nel 2017 verrà accordata “solo ad alcune categorie di docenti”.  Per molti, le sue parole sono state intese come una restrizione dei requisiti. E questa possibilità ha fatto entrare in angoscia proprio i tanti che quest’anno hanno potuto beneficiare della deroga e spostarsi in una sede vicino casa.

 "È difficile capire come mai la ministra Fedeli ritenga che si possa garantire la continuità non concedendo l'assegnazione provvisoria a docenti che, sbattuti a migliaia di chilometri da casa, certamente non appena la legge lo consentirà cercheranno un riavvicinamento alle proprie famiglie”, ci dice la professoressa Anna Maria Scuderi, assunta proprio a seguito del piano straordinario della L.107/15.

“Tutti, compresi i sindacati – continua la docente -, gioiscono del fatto che è stato firmato il contratto integrativo, che si potrà inserire la preferenza per qualche scuola e che per quest'anno verrà tolto eccezionalmente il vincolo triennale per i trasferimenti. Ma nessuno dice che questi trasferimenti (solo qualche manciata di posti per provincia) riusciranno a soddisfare solo qualche fortunato docente”. 

“E agli altri che non usufruiranno del trasferimento, cosa accadrà? Perché se di esodo (sebbene qualcuno storca il naso all'udire tale termine) si poteva parlare l'anno scorso, di esodo si dovrà continuare a parlare anche per il prossimo anno, dato che i trasferimenti potranno soddisfare solo pochi”.
La docente chiude il suo intervento con un appello alle “organizzazioni sindacali, che dovrebbero rappresentarci: pongano la questione nelle sedi competenti”.

E qui sta il punto: il modello da adottare su utilizzazioni e assegnazioni provvisorie sinora è stato affrontato solo nelle linee generali. L’idea del ministero dell’Istruzione è quella, espressa anche da Fedeli, di ridurne la portata, tornando così all’antico. Ma è anche vero che il testo che si andrà a sottoscrivere dovrà passare per il tavolo di contrattazione. E difficilmente i sindacati rappresentativi faranno passare un testo che arretra sui benefici di cui hanno goduto quest’anno tanti neo-assunti spostati su sedi lontane.

A tanti di loro, ad iniziare dagli 8mila della Fase B assunti lontano da casa, il Miur ha concesso quell’assegnazione provvisoria in deroga, che il comma 108 della L.107/15 prevedeva solo per l’a.s. 2015/16.

Per favorire una risposta positiva alle domande presentate, oltre che per ridurre la portata dei ricorsi a seguito degli errori dell’algoritmo (perché ci sono pure quelli che lontano non dovevano andare, almeno 6-7mila), si è poi deciso di collocare quei docenti pure sui posti di potenziamento. Gli stessi che ora sperano nel bis, per poi tentare la lotteria del trasferimento nel 2018.


sabato 4 febbraio 2017 ore 22:39
giuliana gabrielli

School Bonus: un flop annunciato

Reginaldo Palermo Sabato, 04 Febbraio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

La vicenda dello school bonus potrebbe essere riassunta in 4 parole: tanto rumore per nulla.


Quando venne approvata la legge 107 la norma che consente ai privati di fare elargizioni alle scuole e di ottenere qualche beneficio fiscale accadde di tutto e di più
L'intero schieramento del "no 107" si disse contrario, con la motivazione: "Questo farà sì che ci saranno scuole di serie A e scuole di serie B perchè nei territori meno 'ricchi' nessuno farà elargizioni".
In realtà sarebbe bastato leggere con attenzione la norma per capire che nel concreto non sarebbe accaduto proprio nulla: i contributi, innanzitutto, devono essere "destinati - si legge al comma 145 della legge 107 - agli investimenti in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l'occupabilità degli studenti".
Ma poi c'è la procedura che è particolarmente complicata, tanto che per far arrivare i fondi alla scuola interessata occorre almeno un anno dal momento dell'erogazione (senza contare che comunque il Miur trattiene il 10% di tutto per distribuirlo fra tutte le altre scuole).
Adesso sono stati resi noti i dati sui contributi versati dai privati nel 2016: si tratta di 58mila euro, derivanti da 4 contributi di 10mila euro ciascuno erogati da altrettante aziende; il resto deriva da modeste elargizioni di qualche decina di famiglie.
E a questo si tratta di capire cosa se ne farà mai una scuola di 100-200 euro per la manutenzione?  Cambieranno due rubinetti o uno sciacquone? 
Ma la polemica adesso si sta spostando sul fatto che la trafila per le scuole paritarie è decisamente più semplice perchè i soldi vanno direttamente dal "benefattore" alla scuola.
Pare quindi che al Ministero stiano lavorando per semplificare le cose anche per le scuole statali. 
E pensare che a suo tempo il movimento no-107 aveva persino dedicato tempo ed energie per raccogliere le 500mila firme necessarie per sottoporre la norma a referendum, quando invece sarebbe bastato aspettare che lo school bonus morisse di morte naturale.


martedì 31 gennaio 2017 ore 21:24
giuliana gabrielli

Ricorso Inserimento Graduatorie Istituto 2° fascia – ITP, AFAM e Dottori di ricerca – 2017

Clicca qui per richiedere subito informazioni su questo Ricorso

A cosa serve il ricorso?

In relazione alle recenti pronunce di numerosi Tribunali, è stato riconosciuto il diritto di coloro che sono in possesso di diploma AFAM (incluso Conservatorio) e di diploma ITP di essere inseriti nelle Graduatorie di Istituto di Seconda Fascia, attestandone, quindi, l’equiparazione al titolo abilitante all’insegnamento. Allo stesso modo, le pronunce del Consiglio di Stato che hanno ammesso al Concorso i Dottori di ricerca, hanno riconosciuto l’equiparazione tra il Dottorato di ricerca e l’abilitazione all’insegnamento.

A tal riguardo, lo Studio Legale Marone ha avviato le adesioni per la predisposizione di un ricorso innanzi al Tribunale ordinario finalizzato ad ottenere l’inserimento nelle Graduatorie di Istituto di II fascia alle idonee categorie di aspiranti docenti.

Quali sono i requisiti?

Possono aderire al ricorso:

  • Docenti diplomati ITP;
  • Docenti in possesso di diploma AFAM vecchio ordinamento (vale a dire conseguito entro l’anno 2012);
  • Dottori di ricerca.

Entro quale termine si può aderire al ricorso?

Il termine per l’adesione è per il giorno 20 febbraio 2017 , entro cui la documentazione può essere consegnata, presso lo Studio Legale Marone:

  • a Napoli in Via Luca Giordano n. 15 (80127 Napoli) nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19;
  • a Roma in Via Antonio Salandra n. 18 (00187 Roma) nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17;

oppure può inviarla a mezzo raccomandata 1 ad uno dei suddetti indirizzi.

Quanto costa il ricorso?

Il costo del ricorso è pari ad euro 200,00 (euro 160,00 per gli iscritti alla Uil scuola Campania) senza ulteriori oneri, e può essere corrisposto a mezzo Bonifico Bancario.

Come aderire?

Per aderire al ricorso, compila il form in basso per la richiesta informazioni, o chiama al 081.229 83 20 o 06.422 722 94, e riceverà tutta la documentazione e le istruzioni.

L’adesione al ricorso non comporta l’obbligo di iscrizione  a nessun sindacato e/o associazione.


Richiedi informazioni:


domenica 29 gennaio 2017 ore 21:45
giuliana gabrielli

Atelier creativi: pubblicata la graduatoria dei 1.873 progetti vincitori, 28 milioni di euro per finanziarli

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

MIUR – Stampanti e scanner 3D, kit per la robotica, per il making e il tinkering, per combinare manuale e digitale, didattica formale e informale.

Gli spazi delle scuole primarie e secondarie di primo grado diventano atelier creativi. È da oggi on line la graduatoria dei 1.873 progetti che saranno finanziati attraverso i 28 milioni messi a bando nel 2016 per innovare gli spazi didattici nella scuola del I ciclo.

Dal laboratorio di astronomia dove saranno gli stessi studenti a creare artigianalmente gli strumenti astronomici, a quello per la creazione di format narrativi attraverso l’uso delle tecnologie digitali. Dall’atelier per lo studio della biomeccanica del corpo umano a quello sul riciclo di tessuti, il recupero di piccoli giocattoli e materiale plastico per la realizzazione di manufatti anche tramite l’utilizzo di stampanti 3D.

Sono alcuni dei progetti che hanno passato il vaglio della Commissione esaminatrice che ha valutato oltre 3.400 proposte arrivate al Ministero. La procedura di selezione si è svolta completamente on line e le scuole, per la prima volta, sono state accompagnate nel processo di elaborazione delle loro proposte attraverso sedute in live streaming di supporto amministrativo e tecnico organizzate dal Miur. Grazie a questo finanziamento oltre un terzo delle scuole del I ciclo avrà un laboratorio innovativo.

Gli atelier vincitori saranno finanziati con un contributo massimo di 15.000 euro e sono così suddivisi per regione:
–         Abruzzo: 47
–         Basilicata: 25
–         Calabria: 83
–         Campania: 226
–         Emilia-Romagna: 120
–         Friuli: 38
–         Lazio: 159
–         Liguria: 42
–         Lombardia: 263
–         Marche: 51
–         Molise: 13
–         Piemonte: 133
–         Puglia: 144
–         Sardegna: 56
–         Sicilia: 199
–         Toscana: 108
–         Umbria: 33
–         Veneto: 133

Graduatorie


domenica 29 gennaio 2017 ore 21:37
giuliana gabrielli

Formazione obbligatoria: Le 120 ore in tre anni sono una bufala!

Lucio Ficara Domenica, 29 Gennaio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

La formazione obbligatoria, permanente e strutturale dei docenti non ha vincoli di ore annuali né tanto meno nel triennio.

Quest’anno scolastico in tutte le scuole pubbliche italiane si stanno moltiplicando i corsi di formazione per i docenti e nelle circolari interne di riferimento è ricordato, ai signori docenti, che i corsi sono obbligatoriai sensi dell’art.1 comma 124 della legge 107/2015 e che tali ore possono fare parte, ai sensi della normativa vigente, del monte ore triennale di formazione obbligatoria.

È importante specificare che la normativa vigente non prevede un monte orario annuo o triennale di formazione e aggiornamento degli insegnanti, inoltre sarebbe previsto, proprio ai sensi del suddetto comma 124 della legge 107/2015, una formazione in servizio e non fuori dall’orario del servizio.

Tuttavia, almeno fintantoché non ci sarà il rinnovo del contratto collettivo nazionale della scuola, è necessario ricordare che la formazione dei docenti resta vincolata normativamente all’art. 66 del Ccnl scuola vigente. Quindi solo se il Collegio dei docenti decidesse di deliberare un’attività di formazione, stabilendone la tematica e il tempo di svolgimento, questa prenderà il carattere di obbligatorietà.

Inoltre c’è anche la nota ministeriale n. 2915del settembre 2016 firmata dal Capo Dipartimento Dott.ssa Rosa De Pasquale. In tale nota è scritto che le azioni formative per gli insegnanti di ogni istitutosono inserite nel Piano Triennale dell'Offerta formativa, in coerenza con le scelte del Collegio Docenti che lo elabora sulla base degli indirizzi del dirigente scolastico. L'obbligatorietà non si traduce, quindi, automaticamentein un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano. Tale piano può prevedere percorsi, anche su temi differenziati e trasversali, rivoltia tutti i docenti della stessa scuola, a dipartimenti disciplinaria gruppi di docenti di scuole in rete,a docenti che partecipano a ricerche innovative con università o enti,a singoli docenti che seguono attività per aspetti specifici della propria disciplina.

Appare chiaro che almeno per il momento e in attesa del rinnovo del contratto della scuola,non esistono le 120 ore nel triennio da svolgere obbligatoriamente e che le scelte della formazione obbligatoria spettano alla decisione del Collegio dei docenti.

Quindi: “ Le 120 ore di formazione obbligatoria dei docenti da svolgere in tre anni sono una bufala!”.


venerdì 27 gennaio 2017 ore 16:02
giuliana gabrielli

http://www.imparadigitale.it/tablet-school/

Tablet School 2017

I TABLET SCHOOL  sono manifestazioni periodiche, organizzate in diversi istituti scolastici italiani, che si pongono come obiettivo la promozione e la diffusione dell’idea di cambiamento della scuola tramite metodologie didattiche innovative e l’uso delle tecnologie. Durante i Tablet School evento si svolgono laboratori in cui vengono simulate lezioni svolte da docenti con l’uso delle tecnologie.


venerdì 27 gennaio 2017 ore 16:01
giuliana gabrielli

Deleghe L.107/15, potenziato lo studio di musica e arte al classico e negli istituti tecnici

Andrea Carlino Martedì, 17 Gennaio 2017

La  Tecnica della Scuola

Una delle novità contenute nei decreti legislativi attuatividella delegata contenuta nella legge 107 riguarda l'insegnamento di arte e musica nelle scuole (Atto n. 382  -  Schema di decreto legislativo recante norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività)

Musica e danza, teatro e cinema, pittura, scultura, grafica delle arti decorative e design, scrittura creativa saranno solo alcune delle arti che verranno potenziate negli istituti scolastici.

Le scuole saranno aperte anche a contributi esterni: l'Indire (Istituto nazionale documentazione, innovazione, ricerca educativa), le istituzioni Afam (Alta formazione musicale e coreutica), le Università, gli Its (Istituti tecnici superiori) e soggetti pubblici e privati sotto il coordinamento del Miur.

Il Miur lavorerà a stretto contatto con il ministero dei Beni Culturali. L'alternanza Scuola-Lavoro potrà essere svolta presso soggetti pubblici e privati che si occupano della conservazione e produzione artistica.

Non solo. Anche nelle scuole come i licei classici o gli istituti tecnici sarà potenziato lo studio. Alle classi potranno essere affidati i docnti in possesso delle necessarie competenze: tutto questo grazie alle cosiddette cattedre di potenziamento.

Il decreto legislativo prevede che i conservatori e le accademie dovranno organizzare corsi di formazione professionalizzante finalizzati alla preparazione delle prove d'accesso ai corso di studio accademici di I livello. Il decreto, inoltre, prevede il potenziamento e il riequilibrio dele scuole secondarie di I grado a indirizzo musicali. Previsti, inoltre, l'insegnamento di almeno quattro diversi strumenti per ogni corso a indirizzo musicale.

Il Miur dovrà garantire l'omogenea diffusione territoriale degli strumenti insegnati, le prove d'esame e l'uniformità tra competenze dell'alunno e quelle richieste. Il potenziamento dei licei musicali e coreutici prevede che questi istituti possano rimodulare il monte ore complessivo del secondo anno e dell'ultimo anno.


mercoledì 25 gennaio 2017 ore 18:27
giuliana gabrielli

Comunicato assemblea nazionale 21-1-2017

autoconvocatiscuoleroma 

Nel corso dell'assemblea si sono succeduti interventi di singoli lavoratori o genitori, e rappresentanti di varie realtà sindacali e di lotta in difesa della scuola pubblica, provenienti da diverse località italiane: Unicobas, Manifesto dei Cinquecento, Il Sindacato è un'altra cosa – opposizione in CGIL, Autoconvocati della scuola, Coordinamento Scuola della repubblica, Collettivo politico Galeano del Liceo Socrate, Cub, Coordinamento insegnanti e genitori contro la 107 di Cagliari, CPS Roma, Comitati LIP, Partigiani della Scuola Pubblica, USB, Cobas, CPS Napoli, Illuminitalia, Rifondazione Comunista, USI, Coordinamento docenti GAE, UDS, Cinecittà bene comune, Coordinamento Nazionale Docenti Fase C, Democrazia e lavoro area programmatica in CGIL.

Per quanto attiene ai contenuti degli interventi, tutti hanno posto in evidenza l'ostinazione del nuovo governo nel perseguire la linea del precedente, nonostante il risultato del referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre; segno ne è l'approvazione, nell'ultimo C.d.M. delle 8 deleghe che vanno a completare la legge 107. Questo è stato uno degli elementi centrali nella discussione, che ne ha evidenziato gli aspetti di assoluta negatività, dal sostegno, alla fascia 0-6 anni, al nuovo Esame di Stato, all'istruzione professionale. Ne è emerso in maniera evidente come ci si trovi di fronte ad un'altra vera e propria riforma, anch'essa originata dal completo disprezzo delle istanze provenienti dal mondo della scuola e dal voto del referendum.

Collegato a questo tema, c'è stato quello dell'attuale situazione delle scuole, segnata da un imbarbarimento dei rapporti a favore di uno spirito competitivo e di subalternità nei confronti dei dirigenti scolastici, da una progressiva riduzione delle risorse, dall'imporsi nelle superiori dell'alternanza scuola-lavoro e da una crescente incapacità dei lavoratori di mostrare opposizione rispetto a simili processi. L'insieme della situazione grava in maniera particolare sul mondo del precariato, ancora ben presente nel sistema scuola

Quindi, non da ultimo, molti hanno sottolineato lo stallo nella situazione del rinnovo del contratto, rispetto a cui l'accordo dello scorso 30 Novembre, sicuramente inopportuno nei tempi, lascia anche numerosi elementi di perplessità nei contenuti.

Rispetto a questi temi e agli altri illustrati nei numerosi interventi, sono state avanzate anche diverse proposte. Quelle su cui si è avuto un accordo diffuso sono:

- la necessità di avviare uno studio approfondito delle deleghe da cui scaturiscano materiali informativi di agevole lettura;

- sullo stesso argomento indire assemblee territoriali;

- rilanciare la strutturazione di un coordinamento a livello nazionale;

- proseguire la lotta sulle prove INVALSI anche in considerazione del nuovo ruolo assegnato loro dalle deleghe;

- organizzare e partecipare ai seminari già organizzati su questioni come quella del sostegno o del precariato;

- verificare la possibilità di organizzare una partecipata iniziativa di piazza.

La questione più complessa, affrontata in moltissimi degli interventi con posizioni diverse, è stata infine quella dello sciopero contro le deleghe e la 107. Tutti sono stati più o meno d'accordo nel giudizio positivo nel merito dello sciopero del 17 marzo indetto da Unicobas, Cobas e USB, ma molti non ne hanno condiviso il metodo. Molti hanno evidenziato il problema della vicinanza allo sciopero dell'8 marzo contro la violenza di genere. Dopo una lunga discussione, l'assemblea ha deciso di fare un appello agli organizzatori e agli aderenti ai due scioperi per la costruzione di un tavolo finalizzato a verificare la possibilità di una convergenza, o in ogni caso a porre su basi il più condivise e unitarie possibili lo sciopero della scuola.


martedì 24 gennaio 2017 ore 20:59
giuliana gabrielli

Mobilità: in dirittura d’arrivo il nuovo         contratto.

FLCCGIL

La trattativa sul nuovo contratto integrativo della mobilità del personale della scuola riprenderà martedì 24 gennaio con l’obiettivo di sciogliere alcuni nodi di merito che sono rimasti sospesi, nonché di apportare eventuali correzioni viste le significative modifiche rispetto al testo contrattuale dello scorso anno.

Nei precedenti incontri i sindacati hanno ottenuto acquisizioni importanti come, ad esempio: l’estensione dei diritti alle persone unite civilmente; alcune novità di rilievo nel sistema delle precedenze e per l’individuazione dei perdenti posto; la conferma della libera scelta di tutti i docenti tra scuole e ambiti. Su questo ultimo punto rimane da definire l’accordo sulle modalità di conferimento degli incarichi ai docenti che acquisiranno, al termine dei movimenti, la titolarità su ambito e non direttamente su scuola. Leggi tutte le notizie.

Restano ancora da definire anche alcune questioni relative alle tabelle di valutazione (in particolare per il personale ATA), così come, sia per il personale ATA che per il personale educativo, la possibilità di poter ampliare la serie di preferenze su più province, superando i vincoli delle limitazioni attuali.

Speciale mobilità 2017/2018

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


martedì 24 gennaio 2017 ore 20:49
giuliana gabrielli

http://www.raiplay.it/video/2017/01/Caos-scuola-bacf209f-910b-4f60-8aea-b59254af30ba.html

CAOS SCUOLA

PRESADIRETTA


martedì 24 gennaio 2017 ore 20:47
giuliana gabrielli

Bonus nido, voucher baby sitter e contributi asili: tutto quello che c'è da sapere

Fabrizio De Angelis Lunedì, 23 Gennaio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

La legge di bilancio 2017 prevede alcune novità per quanto riguarda i buoni asili nido, cui possono usufruire i genitori attuali e quelli che lo diventeranno a breve.


Quest’ultimo è un bonus che viene dato a prescindere, in tutti i casi in cui il bambino è iscritto a un asilo nido, diversamente dal contributo asilo nido o il voucher baby sitter che per usufruirne è necessario rinunciare al congedo parentale.


Il Bonus nido, come prevede la Legge di Bilancio, è un bonus di 1.000 euro su base annua suddivisi in undici mensilità, erogato dall’INPS, solo per i richiedenti idonei.
Per beneficiare di tali buoni bisogna documentare le spese, l’iscrizione o la nascita di un bimbo a partire dal 2016 fino al terzo anno di età.

Per ottenerlo, è necessario presentare all’Inps i documenti che provano l’iscrizione del bambino all’asilo nido.

Tale bonus non è cumulabile con i voucher babysitter e asilo nido e non è cumulabile nemmeno con la detrazione Irpef, pari al 19% sino a un tetto massimo di632 euro, per le spese legate all’iscrizione e alla frequenza del nido.

Per quanto riguarda i contributi asilo e voucher baby sitter, ribadiamo che è possibile usufruirne se si rinuncia al congedo parentale.

Nello specifico, i voucher ed i contributi hanno un valore di 600 euro mensili e sono riconosciuti per un massimo di 6 mesi (3 mesi, per le lavoratrici autonome e per le libere professioniste iscritte alla Gestione separata dell’Inps); per quanto riguarda invece le lavoratrici part time, i contributi sono calcolati in base all’orario di lavoro.

 

Il contributo per l’asilo nido viene erogato direttamente dall’Inps alla struttura indicata, mentre i voucher per il pagamento della babysitter devono essere richiesti dalla lavoratrice, che assume la babysitter e decide di utilizzare i voucher.
In particolare, questi voucher babysitter devono essere utilizzati non oltre la scadenza, ma soprattutto entro 120 giorni dall’accoglimento della domanda e previa comunicazione all’Inps della data di inizio e fine della prestazione e dei dati dell’utilizzatore.
Non è previsto dalla misura la comunicazione all’ispettorato del lavoro per quanto riguarda giornate e orari in cui la babysitter presta la propria opera.

E’ possibile rinunciare aibuoni fornendo comunicazione all’INPSin modo tale da poter ripristinare ilcongedo parentale

 

La domanda di voucher babysitter e asili nido può essere presentata attraverso le seguenti modalità: 

- online, attraverso il portale web dell’Inps, sezione “Servizi per il cittadino”, qualora la lavoratrice sia munita di pin dispositivo o di spid; il percorso per accedere alla domanda è: Invio domande di prestazioni a sostegno del redditoVoucher o contributo per l’acquisto dei servizi per l’infanzia;

- tramite contact center, chiamando il numero 803.164, qualora la lavoratrice sia munita di pin dispositivo;

- tramite un patronato.


venerdì 20 gennaio 2017 ore 18:30
giuliana gabrielli

Partigiani scuola pubblica e Rete 60 movimenti contro il decreto sul sostegno

Reginaldo Palermo Venerdì, 20 Gennaio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

I Partigiani della Scuola Pubblica e la neonata “Rete dei 60 movimenti per il sostegno”, composta da associazioni per la disabilità, famiglie e  comitati di genitori e gruppi di docenti, hanno deciso di contrastare lo schema di decreto sul sostegno chiedendone l'immediato ritirato o, in subordine, l'accoglimento di non pochi emendamenti.

Al netto delle considerazioni di ordine giuridico sulla legittimità del decreto i Partigiani puntano il dito su alcuni aspetti significativi dello schema del provvedimento.

"Riscontriamo gravi e inaccettabili passi indietro per gli alunni con disabilità - si legge nel comunicato dei Partigiani - Uno tra questi, ad esempio, è negare loro il diritto di conseguire il diploma di licenza media sostenendo prove differenziate, introducendo, invece, il concetto di equipollenza, finora valido solo nella scuola secondaria di secondo grado. E si va in controtendenza con la delega esami di stato che ammette gli studenti normodotati che abbiano raggiunto la media del 6 ed esclude gli studenti con disabilità dalla possibilità di prendere la licenza media, usando il pugno duro con questi ragazzi".

Ma c'è un altro punto che non piace ai Partigiani:  "Il PDF scompare e il PEI diventa di competenza esclusiva della scuola, come il PDP per i DSA, e agli operatori socio sanitari è attribuito solo un ruolo di “collaborazione”, analogo a quello dei genitori. La sanità è coinvolta fino alla valutazione diagnostico-funzionale, poi cessa ogni funzione e responsabilità. La doppia paternità della programmazione, con scuola e servizi che 'congiuntamente' prendono le decisioni più importanti, è fin dal 1994, con l’Atto di Indirizzo, uno dei cardini del nostro sistema di integrazione scolastica e il rischio di autoreferenzialità della scuola lasciata sola diventa in questo modo altissimo. Insomma il decreto cancella di fatto i diritti fondamentali così come previsti e conosciuti fino ad ora dalla legge quadro 104 del 1992".

"In breve - concludono i firmatari del documento - questa delega mette in discussione i diritti e la dignità sia degli studenti disabili sia delle loro famiglie e indebolisce la Legge 104/1992; contemporaneamente, essa lede anche i diritti e la dignità dei docenti di sostegno, che,  già fortemente provati da una stagione caratterizzata da grande confusione e palesi discriminazioni insite nella Legge 107/2015 stessa - per anni si sono formati per questo lavoro e sono gli unici deputati a farlo".

Le conseguenze del giudizio negativo sono inevitabili: i Partigiani e la "Rete dei 60" aderiranno allo sciopero del 17 marzo indetto dai Sindacati di base (Cobas Unicobas e USB) per contrastare i decreti delegati.

Ma, oltre ad aderire allo sciopero, i Partigiani, unitamente con i movimenti e le associazioni facenti parte della "Rete dei 60" si incontreranno a Palermo il 28 e il 29 gennaio per formulare una serie di proposte emendative. E, per il 24 febbraio, ci sarà anche  un importante seminario di formazione a Roma, a cui sarà invitata la Ministra.


venerdì 20 gennaio 2017 ore 18:22
giuliana gabrielli

Buona scuola, Arriva il Maestro musicale, di regia e arte in tutte le scuole.

Oggiscuola.it

Tutti con un violino in mano. Musica nei corridoi. Sculture in mostra. Attori e registi di cortometraggi e pièces teatrali. Oppure geniali ideatori di oggetti di design. Perché no? «Siamo il Paese del Bello, ma quel Bello per anni lo abbiamo lasciato fuori dalla scuola». Ora dovrà rientrarci. Per legge. Lo prevede uno dei decreti legislativi della Buona scuola appena approvati dal Governo e pronti ad essere esaminati dalle Commissioni di Camera e Senato. È quello sulla «promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività», ma già ribattezzato il decreto del «Made in Italy» anche se il suo principale sostenitore boccia questa definizione.

Sorride Luigi Berlinguer: «Il Made in Italy è solo una parte, questa delega invece intende far rientrare l’arte e la musica nell’apprendimento scolastico: non ci sono solo il vero e il logos». Ci tiene molto l’ex ministro dell’Istruzione che ha partecipato alla stesura del testo e al Miur presiede il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica a scuola: «Musica e arte significano emozione e creatività che sono un altro modo per apprendere». Mentre finora, spiega, dalle classi d’Italia, «sono state bandite perché considerate entertainment, solo intrattenimento».

Già dal prossimo settembre invece, in molte scuole d’Italia arriveranno fino a 2400 docenti di musica che non si limiteranno a «spiegare chi sono Beethoven e Chopin, insegneranno a suonarli». Fin dall’asilo. Tutti potranno imparare a suonare uno strumento, tutti canteranno. E poi reciteranno, gireranno film e documentari, dipingeranno, scriveranno poesie, realizzeranno opere d’ingegno e artigianato. Questo perché «le istituzioni scolastiche sostengono lo sviluppo della creatività degli alunni e degli studenti».

In realtà, in moltissimi istituti tutto ciò avviene già e da tempo. E il rafforzamento di materie come musica e arte era già indicato nella legge 107 della Buona scuola. Ma, spiega il professor Berlinguer, «il decreto obbliga chi è rimasto indietro e costringe anche genitori e studenti a chiederlo: è una grande battaglia culturale, bisogna superare l’idea che la scuola sia una purga». Perché con la musica e l’arte insegnate in questo modo, «a scuola entrano l’emozione, il sogno, la fantasia e l’immagine: c’è una voglia matta di questo». In effetti, basta vedere il continuo aumento degli studenti che scelgono di iscriversi nelle medie ad indirizzo musicale: quasi triplicati negli ultimi 4 anni. Alla scuola dell’infanzia e alle elementari sono previsti dei «maestri musicisti» capaci di insegnare ai piccoli a suonare. Il tempo resta una o al massimo due ore a settimana.

E poi c’è quel «made in Italy» citato nei principi generali del testo che gli studenti devono imparare a conoscere e riconoscere e include, spiega Berlinguer, «tutta la genialità italiana che il mondo ci invidia e di cui il mondo ha una gran fame». Siamo il Paese del Bello, dice l’ex ministro, «va coltivato nella scuola, non solo perché è bello ma anche perché rende».

È d’accordo con lui Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione nazionale presidi, che però resta perplesso sull’articolo 17, cioè quello dei finanziamenti. Per l’attuazione di quello che viene definito il «Piano delle Arti», il decreto prevede una dotazione di due milioni di euro annui a partire dal 2017. «Davvero troppo pochi per un Paese che affonda nel patrimonio artistico e che avrebbe bisogno di un sostegno economico molto più forte per promuoverlo fin dalla scuola: i due milioni di euro vanno divisi per 7 milioni e mezzo di studenti». E poi, c’è quel comma 1 che ricorda: «Dall’attuazione delle disposizioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». Ecco, dice il presidente dei presidi d’Italia, «le intenzioni sono ottime, ma io sono meno ottimista di Berlinguer e quella frase demanda tutto solo alla buona volontà dei singoli dentro e fuori le scuole: queste sono innovazioni che rischiano diventare pie illusioni, se ci si crede sul serio bisogna agire di conseguenza». Ci sono due mesi di tempo prima che il decreto diventi legge. Rembado azzarda: «Magari, si può parlare con il ministro del Tesoro…».


mercoledì 18 gennaio 2017 ore 22:39
giuliana gabrielli

Istituto scolastico Gonzaga di Palermo: lavoratori in sciopero della fame contro i licenziamenti

Il 19 gennaio volantinaggio alle ore 17 per l’infodays; diffida di FLC CGIL e UIL Scuola sulla riduzione del 5 per cento dello stipendio.

18/01/2017

A cura della FLC CGIL e UIL Scuola Palermo

I lavoratori ingiustamente licenziati del Cei (Centro educativo ignaziano), che dal giorno 9 presidiano i cancelli dell’Istituto scolastico Gonzaga, da domani 19 gennaio 2017 effettueranno lo sciopero della fame. Un volantinaggio per parlare con i genitori si terrà domani alle ore 17 nel corso dell’Infodays del Gonzaga, in cui sarà presentata l’offerta formativa della scuola al pubblico. “Chiediamo solidarietà a voi genitori”, comincia così il testo del volantino che sarà distribuito domani. “Siamo i lavoratori licenziati dal Gonzaga dopo in media più di 20 anni di servizio di assistenza, pulizia, giardinaggio svolto con dedizione e professionalità. Paghiamo il prezzo di una logica aziendalistica finalizzata al risparmio. Ci licenziano in massa per risparmiare sul costo del lavoro, lasciando noi e le nostre famiglie senza la dignità di un’occupazione e senza la certezza di uno stipendio a fine mese. Sono questi i valori cristiani? Da oggi noi iniziamo lo sciopero della fame”.

E intanto viene chiesto ai docenti in servizio del Gonzaga di sottoscrivere una trasformazione del proprio rapporto di lavoro in part-time con la riduzione del 5 per cento del salario e del tempo di lavoro, con relativa decurtazione di tutti gli altri istituti retributivi, sia diretti che indiretti. La FLC CGIL e la UIL Scuola hanno inviato una diffida, al legale rappresentante dell’istituto Gonzaga e al presidente dell’Agidae, chiedendo di ripristinare le ore previste dal contratto nazionale, sia per il personale docente che per il personale Ata. “Con forza continuiamo a chiedere la revoca dei licenziamenti e le assunzioni con il ripristino del contratto Agidae. I contratti vanno rispettati”, dichiarano la segretaria FLC CGIL Franca Giannola e il segretario UIL Scuola regionale e provinciale Claudio Parasporo.

Se il Gonzaga ha intenzione adesso di perseguire la strada dell’esternalizzazione dei servizi con l’assunzione di parte del personale Ata attraverso una cooperativa, filtra la notizia della a riapertura delle Ancelle: sono in corso le iscrizioni per il nuovo anno. Si profilano assunzioni di personale nuovo: solo un lavoratore, tra i licenziati, sarebbe stato riassunto. “Non c’è da stupirsi se i lavoratori si sentono presi in giro, vedendo questi movimenti poco chiari - dichiarano Giannola e Parasporo. Anche il mondo della Chiesa licenzia per riassumere altro personale, più giovane, per applicare i contratti a tutele crescenti e le agevolazioni che non si possono applicare ai più anziani? Non ci saremmo mai aspettati una modalità del genere di gestione della crisi, che apre le porte alla precarizzazione dei rapporti di lavoro. Utilizzare questi trucchi è paradossale. Se questa è la strada scelta, resterebbe escluso dalle assunzioni il personale della scuola, che ha una anzianità di servizio che va dagli 8 ai 35 anni, con una età compresa tra i 44 ed i 64 anni di età”.

Già con la fusione nel Cei di Gonzaga e Ancelle, dal 2013, erano stati applicati i contratti di difensivi di solidarietà con la riduzione del salario e del tempo di lavoro del 20 per cento fino al 31 dicembre 2014, con l’obiettivo del risanamento dell’azienda. A seguito degli incontri all’ufficio provinciale del lavoro, si stipula un accordo con la riduzione del 19 per cento dello stipendio e del tempo di lavoro. “In totale, la loro proposta prevedeva la riduzione del 34 per cento, ovvero di un terzo dello stipendio. Inaccettabile”. A fronte di una indisponibilità di parte di lavoratori di vedere ridotta la loro busta paga a circa 800 euro, sono arrivati i licenziamenti.


martedì 17 gennaio 2017 ore 15:40
giuliana gabrielli

Legge 107/15: approvate 8 deleghe,
non accetteremo nessuna scelta imposta dall’alto.

Sabato 14 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato 8 delle 9 deleghe previste dalla legge 107/15 su:

  1. valutazione degli apprendimenti
  2. riordino del sistema educativo da zero a sei anni
  3. riorganizzazione degli istituti professionali
  4. sostegno agli alunni con disabilità
  5. cultura umanistica
  6. scuole italiane all’estero
  7. formazione iniziale
  8. diritto allo studio.

L’elaborazione delle deleghe da parte del Miur è avvenuta senza alcun reale coinvolgimento di chi opera quotidianamente nelle scuole, delle studentesse e degli studenti, delle organizzazioni sindacali. A questo proposito, Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL, auspica un “confronto reale e costruttivo” su tutte le materie oggetto delle deleghe con le forze sindacali, le associazioni, le varie rappresentanze. “Non accetteremo nessuna scelta imposta dall’alto – prosegue Sinopoli – e ci impegneremo a produrre osservazioni e proposte mettendo in campo tutte le iniziative necessarie”.

Continua a leggere la notizia

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


martedì 17 gennaio 2017 ore 15:25
giuliana gabrielli

FLC CGIL Roma e Lazio Date: 12 gennaio 2017

Seminario FLC CGIL verso il CONTRATTO - Sala Fredda, Via Buonarroti 12, Roma.

 

 


venerdì 13 gennaio 2017 ore 17:27
giuliana gabrielli

Assemblea nazionale dei lavoratori, studenti, movimenti e sindacati della scuola contro la L.107

L’assemblea fa seguito all’appello pubblicato su: http://www.orizzontescuola.it/assemblea-autoconvocata-scuole-roma-e-lazio-appello-per-assemblea-nazionale-contro-legge-10715/ 

e si collega, anche logisticamente, con l’assemblea nazionale LIP: http://lipscuola.it/blog/assemblea-dei-comitati-lip-roma-22-gennaio-2017/

Dopo l'esito del referendum del 4 dicembre sulla riforma Costituzionale, si è aperto un importante spazio per rilanciare la lotta per il ritiro della “buona scuola” imposta dal governo Renzi. Una rivendicazione che ha perso purtroppo intensità lo scorso anno, ma che oggi è assolutamente necessario rilanciare con forza, anche in collegamento alla lotta contro il Jobs act!

Riteniamo che, l’importante incontro nazionale organizzato a Roma il 22 gennaio dai comitati LIP, al fine di aggiornare la “legge di iniziativa popolare per una buona scuola della Repubblica”, sia un’eccellente occasione per organizzare sempre a Roma, nel giorno precedente, un’assemblea nazionale del movimento della scuola al fine di riorganizzare la lotta unitaria.

Forti dell’appoggio già giunto dai comitati LIP, facciamo quindi appello a TUTTI i movimenti ed alle organizzazioni sindacali attive contro la “buona scuola”, per un impegno collettivo alla riuscita dell’assemblea nazionale unitaria della scuola contro la 107, che organizzeremo a Roma il 21 gennaio, giorno precedente alla riunione nazionale della LIP, dalle ore 15.00 presso la Sala Bianca di via Flaminia 53; (dalla Stazione Termini Metro A, fermata Flaminio, direzione Battistini).

Proviamo a rilanciare un movimento di lotta unitario per il ritiro della “buona scuola” e per la discussione parlamentare della LIP!

Solo uniti possiamo raggiungere l’obiettivo comune!

“per un’assemblea nazionale unitaria della scuola contro la L.107”

Prime adesioni:

Cinecittà Bene Comune, Comitato Nazionale Scuola e Costituzione, Coordinamento Nazionale GAE, Coordinamento Studentesco Vento dell’Est, CUB Piemonte, CUB SUR, Democrazia e Lavoro in CGIL, Illumin’Italia, Il Sindacato è un’altra cosa – Opposizione in Cgil – Flc, Gruppo Nazionale LIP, Lavoratori Autoconvocati della Scuola, Manifesto dei 500, Partigiani della Scuola Pubblica, Unione degli Studenti, USB scuola, USI SURF

per adesione: autoconvocati.scuola@gmail.com


giovedì 12 gennaio 2017 ore 18:20
giuliana gabrielli

RIFERIMENTI NORMATIVI
TEMPERATURA AMBIENTI DI LAVORO
RESPONSABILITA' di dirigenti scolastici     ed enti COMUNALI


 

La condizioni termica di un ambiente di lavoro è uno dei fattori principali
che ricadono all’interno della legislazione sulla sicurezza sul lavoro,
inteso come uno dei costituenti del macro concetto di microclima di
lavoro. L’Allegato IV, Requisiti dei luoghi di lavoro, del D.lgs. 81/08,
identifica la temperatura come uno dei requisiti fondamentali per un
adeguato microclima in ambienti, in cui, si svolge un’attività lavorativa
di qualsiasi genere.

Per maggiore precisione, elenchiamo alcuni esempi legislativi, contenuti
nell’allegato suddetto, relativi al controllo della temperatura:

• Art. 192, inerente la temperatura dei locali lavorativi,
• Art. 192, comma 2 e seguenti, relativi alla temperatura adeguata per
l’organismo umano nei luoghi di lavoro, dei locali di riposo, di
sorveglianza, il grado di umidità presente e l’illuminazione artificiale e
naturale, le quali non devono compromettere i livelli di temperatura
ideali, etc.

La responsabilità relativa all’eliminazione e alla valutazione dei rischi,
che possono influenza il microclima e quindi la temperatura degli ambienti
di lavoro, ricade, secondo l’art 181 del D.lgs. 81/08, sul Datore di
lavoro, il quale ha l’obbligo di verificare le condizioni lavorative e
apportare, ove necessario, opportune modifiche per rendere salubre
l’ambiente. È pur vero, però, che il Testo Unico sulla sicurezza non
specifica, nel dettaglio, quali livelli di temperatura debbano essere
rispettati, affermando, in maniera generale, che il microclima non deve
produrre stress nei lavoratori. Per poter giungere, allora, ad una
valutazione più adeguata, è possibile fare riferimento ad alcuni documenti
che, nello specifico, elencano le condizioni termiche e microclimatiche
adatte alle mansioni lavorative. Questi documenti sono:

• ISO CD7730, ISO/TC159/SC5 N201, dell’Ottobre 2001, relativo agli ambienti
termici moderati e discomfort locali,
• UNI EN 27243 29/02/96, in riferimento alla valutazione dello stress
termico per l’uomo negli ambienti di lavoro, in base all’indice WBGT,
• UNI-EN-ISO 7730, del 1997, che specifica gli indici PMV e PPD e le
specifiche per le condizioni di benessere termico.

All’interno di questi documenti è definito il concetto di comfort termico,
indicato come lo stato psicologico e fisico in cui l’individuo non risente
negativamente delle condizioni climatiche in cui si trova e, quindi, anche
della temperatura. In relazione ad un’adeguata valutazione degli ambienti,
è possibile identificare alcuni elementi che possono condizionare
negativamente questo stato di confort producendo il suo contrario, cioè
una condizione di discomfort globale, tra cui troviamo:



• L’indice di sensazione (PMV),
• L’indice di temperatura (ET),
• Indice di insoddisfazione (PPD).

I documenti si occupano di normare anche gli ambienti di lavoro in cui, per
necessità di produzione, i lavoratori sono costretti a condurre le proprie
mansioni in condizioni di temperatura che non rientrano nel confort
termico, come luoghi molto caldi o luoghi molto freddi.

In questi casi, in linea generale va salvaguardata la salute del
lavoratore, facendo in modo che, la sua esposizione a temperature e
microclimi inadeguati, sia limitata nel tempo e mitigata negli effetti
negativi da un’adeguata attrezzatura, che sia in linea con l’indice IREQ,
che identifica le norme sulle attrezzature e sull’abbigliamento a
temperature severe.
Infine, viene riportato che il livello di confort generale è raggiungibile
solo se le condizioni termiche e microclimatiche sono adeguate, sia a
livello individuale sia a livello di ambiente, per cui, il comfort termico
si avrà quando l’individuo si trova in uno stato personale di confort e
lavora in un ambiente che mantiene questo livello di benessere.
 


martedì 10 gennaio 2017 ore 17:43
giuliana gabrielli

Assemblea nazionale dei lavoratori,

studenti, movimenti e sindacati della

scuola contro la L.107

L’assemblea fa seguito all’appello pubblicato su:
http://www.orizzontescuola.it/assemblea-autoconvocata-scuole-roma-e-lazio-appello-per-assemblea-nazionale-contro-legge-10715/

e si collega, anche logisticamente, con l’assemblea nazionale LIP:
http://lipscuola.it/blog/assemblea-dei-comitati-lip-roma-22-gennaio-2017/

Dopo l’esito del referendum del 4 dicembre sulla riforma Costituzionale, si è aperto un importante spazio per rilanciare la lotta per il ritiro della “buona scuola” imposta dal governo Renzi. Una rivendicazione che ha perso purtroppo intensità lo scorso anno, ma che oggi è assolutamente necessario rilanciare con forza, anche in collegamento alla lotta contro il Jobs act!

Riteniamo che, l’importante incontro nazionale organizzato a Roma il 22 gennaio dai comitati LIP, al fine di aggiornare la “legge di iniziativa popolare per una buona scuola della Repubblica”, sia un’eccellente occasione per organizzare sempre a Roma, nel giorno precedente, un’assemblea nazionale del movimento della scuola al fine di riorganizzare la lotta unitaria.

Forti dell’appoggio già giunto dai comitati LIP, facciamo quindi appello a TUTTI i movimenti ed alle organizzazioni sindacali attive contro la “buona scuola”, per un impegno collettivo alla riuscita dell’assemblea nazionale unitaria della scuola contro la 107, che organizzeremo a Roma il 21 gennaio, giorno precedente alla riunione nazionale della LIP, dalle ore 15.00 presso la Sala Bianca di via Flaminia 53; (dalla Stazione Termini Metro A, fermata Flaminio, direzione Battistini).

Proviamo a rilanciare un movimento di lotta unitario per il ritiro della “buona scuola” e per la discussione parlamentare della LIP!

Solo uniti possiamo raggiungere l’obiettivo comune!


martedì 10 gennaio 2017 ore 15:59
giuliana gabrielli

Appello per assemblea nazionale unitaria della scuola

 

Assemblea autoconvocata delle scuole di Roma e Lazio

Come assemblea autoconvocata delle scuole di Roma e Lazio riteniamo che, dopo l'esito del referendum del 4 dicembre sulla riforma Costituzionale, si sia  aperto un importante spazio per rilanciare la lotta per il ritiro della "buona scuola" imposta dal governo Renzi.

Riprendendo il tema della necessità di organizzare un 'assemblea nazionale  dei lavoratori, studenti, dei movimenti e dei sindacati della scuola, tesa alla  riorganizzazione ed al rilancio di una nuova stagione di lotte , già proposta nell' appello da noi pubblicato il 16 dicembre  ( http://www. orizzontescuola. it//?p=144093   e   http://www . tecnicadellascuo la. it/item/26098-e-il-momento-di- ritirare-la-107-e-il-jobs-act. html ), e facendo nostri i numerosi appelli che sollecitano una ripresa della  mobilitazione unitaria contro la L.107,  crediamo si debba oggi agire in fretta per aggregare le forze intorno ad un programma di mobilitazione contro la legge 107.

Venuti a conoscenza dell'importante incontro nazionale che si terrà a Roma domenica 22 gennaio, organizzato dai comitati LIP al fine di aggiornare la "legge di iniziativa popolare per una buona scuola della Repubblica" (http://lipscuola.it/blog/comu nque-lip/), riteniamo che questa sia un'eccellente occasione per organizzare sempre a Roma, nel giorno precedente, un assemblea nazionale del movimento della scuola al fine di riorganizzare la lotta unitaria.

Facciamo quindi appello ai comitati LIP, ai movimenti ed alle organizzazioni sindacali impegnate contro la L.107, per un impegno collettivo nella costruzione di un'assemblea nazionale unitaria dei movimenti della scuola contro la 107,  da fare a Roma il 21 gennaio, giorno precedente alla riunione nazionale della LIP.

Proviamo  rilanciare un movimento di lotta unitario per il ritiro della "buona scuola" e per la discussione parlamentare della LIP!

Assemblea autoconvocata delle scuole di Roma e Lazio

 


martedì 10 gennaio 2017 ore 15:58
giuliana gabrielli

Legge 107/15 e deleghe: lo stato dell’      arte

Facciamo il punto della situazione a pochi giorni dalla scadenza prevista per la loro adozione.

09/01/2017

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Come è noto la legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015 è entrata in vigore il 16 luglio 2015 ai sensi del comma 212.

Il comma 180 prevede che il Governo “è delegato ad adottare, (…) uno o più decreti legislativi al fine di provvedere al riordino, alla semplificazione e alla codificazione delle disposizioni legislative in materia di istruzione”.

Le materie dei decreti legislativi sono indicate nel comma 181

  1. Riordino delle disposizioni normative in materia di Sistema nazionale di istruzione e formazione
  2. Formazione iniziale e accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria
  3. Inclusione e disabilità
  4. Revisione dei percorsi di istruzione professionale e raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale
  5. Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione 0/6 anni
  6. Diritto allo studio
  7. Cultura umanistica; patrimonio e produzione culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici; creatività
  8. Revisione, riordino e adeguamento della normativa relativa alle istituzioni scolastiche italiane all’estero
  9. Valutazione e certificazione delle competenze degli studenti e degli esami di Stato

I decreti legislativi sono adottati nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi previsti dall’art. 20 della legge 59/97, tra cui segnaliamo

  • la definizione del riassetto normativo e codificazione della normativa primaria regolante la materia, previa acquisizione del parere del Consiglio di Stato, reso nel termine di novanta giorni dal ricevimento della richiesta, con determinazione dei princìpi fondamentali nelle materie di legislazione concorrente;
  • il coordinamento formale e sostanziale del testo delle disposizioni vigenti, apportando le modifiche necessarie per garantire la coerenza giuridica, logica e sistematica della normativa e per adeguare, aggiornare e semplificare il linguaggio normativo
  • l’indicazione esplicita delle norme abrogate

L’iter di approvazione dei decreti legislativi è stabilito dal comma 182 e dal comma 181

  • Deliberazione preliminare del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze nonché con gli altri Ministri competenti
  • Parere della Conferenza unificata
  • Parere del Consiglio di Stato (nel caso di applicazione dell’art. 20 comma 3 lettera a) della legge 59/97)
  • Pareri delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari che si esprimono nel termine di sessanta giorni dalla data di trasmissione, decorso il quale i decreti possono comunque essere adottati.
  • Deliberazione definitiva del Consiglio dei Ministri

La tempistica di adozione dei provvedimenti è definita dai commi 180 e 182

  • ordinariamente i decreti legislativi sono adottati entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge 107/15, quindi entro il 15 gennaio 2017
  • nel caso in cui l’espressione dei pareri da parte delle Commissioni scada nei trenta giorni che precedono il 15 gennaio 2017 o successivamente, il termine di scadenza per l’esercizio della delega è prorogato di novanta giorni (16 aprile 2017).

Pertanto solo nel caso in cui il governo, dopo la deliberazione preliminare, chieda il parere alle Commissioni Parlamentari entro il 15 gennaio 2017 il termine di scadenza per l’esercizio della delega sarà automaticamente prorogato al 16 aprile 2017.

Segnaliamo che nel consueto decreto legge milleproroghe di fine anno (DL 30 dicembre 2016, n. 244) non è stato possibile prevedere alcun rinvio della scadenza della delega, in quanto l’ultimo comma dell’art. 72 della Costituzione prevede esclusivamente l’utilizzo della procedura ordinaria per i disegni di legge di “delegazione legislativa”

Occorre inoltre ricordare che recentemente la Corte Costituzionale ha pubblicato due pronunce che potrebbero avere forti ripercussioni su alcune deleghe. In particolare con la sentenza 284/16 la Corte ha dichiarato incostituzionale la parte della legge 107/15 che, riguardo alla istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione 0/6 anni, consentiva al governo di esercitare la delega anche sugli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei servizi educativi per l'infanzia. Inoltre con la sentenza n. 275/16, la Corte, pronunciandosi su una legge della Regione Abruzzo, ha stabilito che il diritto allo studio e all’educazione degli alunni disabilinon può essere finanziariamente condizionato in termini assoluti e generali”. Si tratta di un diritto incomprimibile che non può essere soggetto a limitazioni determinate da equilibri di bilancio. “È la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione.” È evidente che di tale sentenza si dovrà tenere conto nella delega relativa a inclusione e disabilità.

Le risorse

Il comma 184 della legge 107/15 prevede espressamente che dall’attuazione delle deleghe non debbano derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il medesimo comma specifica che nel caso una o più deleghe comportino maggiori oneri si devono apportare corrispondenti tagli sugli altri provvedimenti affinché si realizzi la neutralità finanziaria complessiva nell’adozione dei decreti legislativi. Nel caso in cui i maggiori oneri non trovino compensazione tra le varie deleghe, i provvedimenti onerosi sono emanati solo successivamente o contestualmente all'entrata in vigore dei provvedimenti legislativi, ivi compresa la legge di stabilità, che stanzino le occorrenti risorse finanziarie.

La legge di bilancio 2017 (legge 232 dell’11 dicembre 2016) per l’attuazione delle deleghe previste dal comma 181, ha stanziato le seguenti risorse aggiuntive

Anno finanziario 2017: € 300.000.000,00
Anno finanziario 2018: € 400.000.000,00
Anno finanziario 2019: € 500.000.000,00

Tali risorse sono state reperite nell’ambito delle riprogrammazioni e delle variazioni quantitative (de-finanziamenti e rifinanziamenti) disposte nella legge di bilancio. In altre parole non si tratta di risorse in più nel bilancio dello Stato ma di risorse prelevate da altre voci e da altre annualità. A questo link la sintesi degli effetti delle riprogrammazioni e delle variazioni quantitative.

Le risorse destinate alle deleghe sono state allocate nel capitolo 1285 del bilancio del MIUR denominato «Fondo “La Buona Scuola” per il miglioramento e la valorizzazione dell'istruzione scolastica» istituito dal comma 202 della legge 107/15. Ricordiamo che tale Fondo aveva subito rilevanti riduzioni a seguito dell’emanazione di una serie provvedimenti. Ad esempio per il 2017 la cifra originaria di € 104.000.000,00, dapprima incrementata per il rinvio di un anno dell’applicazione del cosiddetto “school bonus” (legge 208/15 comma 232), si è ridotta a € 76.343.000,00 per finanziare le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità (DL 42/16 art. 1 quinquies), per incrementare i compensi dei commissari del concorso per docenti (DL 42/16 art. 2 quater), per finanziarie le misure urgenti per lo svolgimento dell'anno scolastico 2016/2017 nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016 (DL 189/16, art. 18-bis comma 5).

Le proposte della FLC CGIL: cambiare registro!

La FLC CGIL chiede che su tutta la partita delle deleghe si realizzi un vero proprio cambio di metodo. Al posto di oscuri gruppi di lavoro (o di sperimentazioni autoreferenziali, come quella dei percorsi quadriennali nella secondaria di II grado che il MIUR, inopinatamente, intenderebbe comunque attivare), si apra un’ampia consultazione con chi opera quotidianamente nelle scuole. Si avvii un articolato e stabile tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e, laddove necessario, si prevedano intese con gli enti locali e non richieste di pareri. Sul diritto allo studio siano incoraggiate le proposte degli studenti e si instauri con le loro rappresentanze il dovuto confronto. Ma soprattutto si riprenda a discutere della funzione della scuola e dei saperi nella società contemporanea, del ruolo e della funzione della Conoscenza come volano di sviluppo sociale del Paese. L’elevamento dell’obbligo scolastico a 18 anni, che la CGIL e la FLC CGIL richiedono da tempo, deve prendere spunto dall’importanza dell’apprendimento permanente nella lotta alla dispersione scolastica, apprendimento che può svolgere la sua funzione soltanto nel contesto della scuola pubblica. I meccanismi gestionali e burocratici, le competizioni tra lavoratori e tra istituzioni scolastiche, le pratiche gerarchiche e piramidali, disegnati dalla legge 107/15, allontanano la scuola dal paese reale e ne alterano il mandato della nostra Costituzione.


martedì 10 gennaio 2017 ore 15:40
giuliana gabrielli

Unione degli Studenti

- sindacato studentesco

(pagina nazionale)

Alla luce di un nuovo anno di lotte e di conquiste, è fondamentale ripartire dall’abolizione della 107 e dall’apertura di una fase di consultazione che sia davvero una “Costituente” della scuola, in cui far esprimere direttamente studenti e lavoratori della conoscenza, per rispondere ai numerosi bisogni materiali e immateriali che, nel 2017, rimangono ancora irrisolti e addirittura inascoltati.

Se questa è la 107 e le priorità del governo Gentiloni non rispetteranno le nostre richieste sull’abolizione della legge e le 17 proposte per la scuola del futuro, allora noi saremo studenti “inFedeli alla Buona Scuola”!

Leggi le nostre proposte e partecipa all'Unione degli studenti:
- https://goo.gl/osyeO0


martedì 10 gennaio 2017 ore 15:29
giuliana gabrielli

Scuole al freddo e il Codacons presenta   un esposto: il comune risarcisca le   famiglie

Pasquale Almirante Martedì, 10 Gennaio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Il Codacons, a seguito delle tante proteste ricevute da parte di studenti, insegnanti e genitori e considerato il perdurare dei disagi, presenta un esposto alla magistratura capitolina chiedendo di indagare per il reato di interruzione di pubblico servizio. E così la vicenda delle scuole fredde della capitale finisce alla Procura della Repubblica. "L'impossibilità di frequentare gli istituti scolastici a causa delle temperature proibitive delle aule configura l'interruzione di un servizio pubblico quale è l'istruzione - spiega il presidente Carlo Rienzi - Per questo vogliamo sapere chi siano i responsabili di tale grave situazione e cosa abbia fatto il Comune di Roma per prevenire un disservizio così grave alla popolazione".

E proprio contro l'amministrazione si scaglia il Codacons, che chiede al sindaco Raggi di risarcire le famiglie per i disagi e i danni subiti.

"Tra ieri e oggi molti genitori, non potendo lasciare i figli piccoli in asili e scuole gelide, sono stati costretti a riportare i bimbi a casa, ricorrendo a ferie e permessi sul lavoro o pagando baby sitter - prosegue Rienzi - Un costo enorme per le famiglie che ora il Comune di Roma dovrà risarcire.


lunedì 9 gennaio 2017 ore 22:29
giuliana gabrielli

Lettera Aperta al nuovo Ministro                

dell’Istruzione, On. Fedeli.

Primi promotori e firmatari:
- Assemblea autoconvocata delle scuole di Roma e Lazio
- Associazione Nazionale Illumin’Italia
- Associazione Nazionale Per la Scuola della Repubblica
- Associazione Nazionale “Una nuova primavera per la scuola pubblica”
- Associazione NonUnodiMeno, Milano
- COGEDE Liguria
- Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova
- Comitato bolognese Scuola e Costituzione
- Comitato genovese Scuola e Costituzione
- Comitato Nazionale Scuola e Costituzione
- Manifesto dei 500
- PSP-Partigiani della Scuola Pubblica
- Retescuole

Egregio Ministro,
ci indirizziamo a Lei nel momento in cui si insedia al MIUR, dopo che negli ultimi mesi la scuola ha vissuto una delle stagioni più gravi della sua storia. Questa situazione non è piovuta dal cielo, ma è il prodotto di una politica che va avanti da troppi anni e che è culminata nella Legge 107 approvata dal precedente governo Renzi. Mai si erano visti un’estate e un inizio d’anno così caotici, con un simile “balletto” nell’assegnazione delle cattedre, con simili ritardi, con classi che sono rimaste senza docenti per mesi o che li hanno cambiati più volte, spesso saltando del tutto le lezioni per intere discipline, con alunni disabili che, vergognosamente, ancora oggi non hanno il sostegno. D’altra parte, mai si era assistito a ingiustizie, tensioni nei collegi docenti, pressioni sugli insegnanti e sui dirigenti scolastici come da quando è in vigore il cosiddetto “bonus premiale” per i docenti e da quando è stata annunciata la messa in atto del sistema di valutazione dei dirigenti. E ancora, la “chiamata diretta” dei docenti prevista dalla “riforma” si è rivelata in molti casi una farsa, in molti altri uno strumento di discriminazione, pressione ideologica, clientelismo. Quella che Renzi aveva avuto il coraggio di chiamare “buona scuola” si è rivelata una delle pagine più brutte della scuola della Repubblica, rimettendone in causa i pilastri fondamentali: l’uguaglianza dei diritti per ogni allievo, la libertà culturale e d’insegnamento, la collaborazione tra i docenti. Questa pagina si poteva tranquillamente evitare. Il 5 maggio 2015, 700.000 insegnanti avevano aderito al più grande sciopero della storia della scuola italiana e avevano manifestato in tutta Italia proprio per denunciare in anticipo gli effetti della legge e per chiederne dunque il ritiro. Dopo aver demagogicamente scritto che sarebbe “ripartito da chi insegna”, Renzi è invece passato sulla testa dell’intero mondo della scuola, ha messo la fiducia sulla legge ed ha proseguito sulla sua strada distruttiva, senza ascoltare le centinaia di migliaia che manifestavano, le associazioni, i sindacati, tutti uniti come non era mai successo. Oggi il governo è caduto non solo per la sua arroganza, ma perché alla prova dei fatti l’operazione della “riforma” ha prodotto solo disastri e tutta la popolazione, al di là del personale della scuola, ha preso coscienza di ciò che sta succedendo. Dopo il referendum, Renzi si è dimesso dicendo che rispettava il voto e la democrazia, e con lui è cambiato il ministro dell’Istruzione. Ma la democrazia non è semplicemente il cambiare persone, bensì rispettare la volontà della maggioranza e dunque cambiare politica. Per ciò che ci riguarda come insegnanti, dirigenti, genitori, personale ATA, ciò significa qualcosa di molto semplice e concreto: questa pagina nera della scuola italiana va subito cancellata. In altri termini, è urgente decretare subito il blocco del “bonus premiale” e della chiamata diretta, dirottare i soldi del “bonus docenti” su un vero contratto, assegnare tutti gli insegnanti a vere cattedre in modo da garantire stabilità e continuità dell’insegnamento, immettere in ruolo tutti i precari, cancellare la valutazione dei dirigenti che si fonda sull’applicazione del disastro della 107. Ciò è urgente prima di tutto per un motivo: arrestare subito un processo che, se proseguito, non potrà che condurre al disastro completo la scuola. Questa operazione è fattibile immediatamente, anche perché non necessita di alcun investimento o costo. Al contrario, i soldi del “bonus premiale” e quelli del “bonus docenti” possono essere facilmente sommati alle cifre già previste per il contratto scaduto dal 2009 e costituire un’ottima base per la discussione sul rinnovo di un vero contratto nazionale. Su di lei ricade dunque oggi una grande responsabilità, ma anche una grande opportunità: annullare i disastri della “riforma” Renzi, premessa per abrogare l’intera legge e rilanciare la scuola della Repubblica. Non esiste alcuna ragione per la quale non procedere subito in questa direzione e non potremmo davvero comprendere se la legge 107 restasse in vigore, continuando a produrre i suoi disastri.

autoconvocatiscuoleroma

http://letteraministroistruzione@gmail.com


mercoledì 4 gennaio 2017 ore 22:36
giuliana gabrielli

Graduatorie di istituto: sarà possibile inserirsi in terza fascia

Pasquale Almirante Mercoledì, 04 Gennaio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Il Miur ha inserito nel Decreto Milleproroghe una norma che modifica quanto previsto dalla legge 107/15 e permette l’utilizzo delle graduatorie d’istituto di terza fascia dei docenti fino al 2019/2020.

Con questa modifica nel rinnovo triennale delle graduatorie (previsto nel 2017), saranno possibili sia l’aggiornamento che i nuovi inserimenti di docenti non abilitati.

Resta comunque ancora aperto, scrive la Flc-Cgil,  il problema dei requisiti richiesti dal nuovo regolamento delle classi di concorso per il quale è richiesto dai sindacati un intervento che impedisca l’esclusione di docenti che insegnano da anni.

Resta l’assurdità di una norma che potrebbe determinare in futuro gravi problemi alle scuole non essendo garantita la presenza di docenti abilitati per tutti gli insegnamenti e sull’intero territorio nazionale.

Va garantito un percorso, sostiene il sindacato, di stabilizzazione per i docenti già abilitati e l’attivazione di percorsi abilitanti correttamente programmati in base alle reali esigenze delle scuole e alle legittime aspettative dei docenti che da anni garantiscono il servizio.


mercoledì 4 gennaio 2017 ore 22:30
giuliana gabrielli

Contratto d’Istituto, nella scuola si firma più di altri comparti: quasi mai l'atto   unilaterale

Alessandro Giuliani Mercoledì, 04 Gennaio 2017

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Nel pubblico impiego la Scuola è il comparto maggiormente 'attivo' per la contrattazione di secondo livello con cui si decide del salario accessorio.

Si tratta di quei compensi che riguardano la parte retributiva legata a premi, indennità e progressioni economiche: ebbene, nelle nostre scuole il 50% delle sedi ha sottoscritto le intese interne (al tavolo con le Rsu) e trasmesso di conseguenza il contratto all’amministrazione centrale. Il comparto che tallona la scuola, sempre per percentuale di contratti stipulati, è l'università con il 48,5%.

I dati sono contenuti in un report realizzato dall'Aran, l'agenzia che rappresenta il governo nelle trattative, che ha rendicontato la trasmissione dei contratti, da parte delle amministrazioni, avvenuta via web: una nuova procedura che semplifica i passaggi relativi e che consente di disporre di "dati più ampi e più facili da monitorare", spiega l'Agenzia.

Complessivamente, nel primo semestre del 2016 sono stati trasmessi 7.165 contratti integrativi, per un tasso di contrattazione pari al 34,1%: quindi l'intesa risulta essere stata raggiunta in un'amministrazione su tre.

Quanto alla tipologia del contratto, nel 57,5% dei casi ha natura normativa, ovvero stabilisce i criteri che regolano premi, indennità, progressioni economiche (le materie tipiche dell'accessorio). Nel 36,4% invece si tratta di contratti puramente economici, di ripartizione delle risorse.

Una fetta residua riguarda la contrattazione su specifici aspetti.

Un dato indicativo riguarda il ricorso all'atto unilaterale, limitato all'1,3% del totale (95 atti contro 7.070 contratti): ricordiamo che si arriva a questa formula contrattuale nei casi in cui le Rsu (in maggioranza) decidono di non sottoscrivere il contratto. Che, a quel punto, viene redatto dal solo dirigente, a nome della parte pubblica.

L'Aran ricorda che, stando al Testo unico sul lavoro pubblico, "gli atti unilaterali possono essere adottati al fine di assicurare la continuità e il migliore svolgimento della funzione pubblica, qualora non si raggiunga l'accordo per la stipulazione di un contratto collettivo integrativo".


mercoledì 4 gennaio 2017 ore 22:25
giuliana gabrielli

Chiamata diretta, varranno scelte

Collegio docenti su criteri nazionali.

In soffitta superpoteri dei presidi

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

L’accordo Miur-sindacati del 29 dicembre u.s. ha previsto delle novità anche in merito alla tanto vituperata chiamata diretta.

Nell’accordo, infatti, leggiamo che: “Sono definiti in un accordo separato e parallelo, da sottoscrivere contestualmente al contratto sulla mobilità, procedure e modalità per l’assegnazione alle scuole dei docenti assegnati negli ambiti, sulla base di scelte che valorizzino il Collegio dei docenti e le sue articolazioni, in un quadro di requisiti stabiliti a livello nazionale per assicurare imparzialità e trasparenza”.

Ricordiamo che, nonostante la possibilità per i docenti di indicare le scuole nella domanda di mobilità e ottenere conseguentemente la titolarità su scuola, la chiamata diretta continuerà ad esistere per tutti coloro che non otterranno trasferimento su scuola ma su ambito o, titolari già su ambito, non otterranno trasferimento.

Lo scorso scolastico, com’è noto, dopo che si era tentato di pervenire ad un accordo con le OO.SS., il confronto con le quali è stato bruscamente interrotto, la chiamata diretta non è stata per niente funzionale, anzi è stata definita dagli addetti ai lavori un vero e proprio disastro.

La Ministra Fedeli, almeno sulla base dell’intesa suddetta, sembra essere intenzionata a regolamentare la chiamata diretta e a non lasciare, conseguentemente, mano libera ai dirigenti, sebbene la legge 107/15 lo preveda.

L’obiettivo è quello di giungere ad un meccanismo che conduca i docenti dall’ambito alla scuola sulla base di criteri oggettivi e trasparenti. Da sottolineare il ruolo che l’intesa attribuisce al Collegio dei docenti: “…sulla base di scelte che valorizzino il Collegio dei docenti e le sue articolazioni

Dall’accordo si desume che dovrebbero esserci dei requisiti stabiliti a livello nazionale, con i quali dovrebbero integrarsi le scelte del Collegio dei docenti. A quali scelti si fa riferimento? Probabilmente a dei criteri rispondenti a quelle costituiscono le esigenze formative della scuola interessata e che dovrebbero essere coerenti con le i requisiti stabiliti a livello centrale.

Staremo a vedere cosa decideranno Miur e sindacati.

Certo è che le premesse per disciplinare la chiamata diretta ci sono tutte, nonostante sia stato messo in evidenza che il contratto non può prevalere sulla legge, a meno che il Governo non emani un provvedimento apposito, sulla base di quanto definito nell’accordo del 30 novembre con le parti sociali,  relativamente al rinnovo dei Contratti nella Pubblica Amministrazione.

Il prospettato accordo sulla chiamata diretta non è ben visto dall’ANP, la cui vicepresidente, Licia Cianfriglia ritiene l’intesa un passo indietro rispetto alla legge 107, che aveva introdotto la possibilità per insegnanti e presidi di scegliersi reciprocamente.

Scarica il testo dell’intesa

Mobilità. Gli accordi da rispettare tra Governo e sindacati sono due

Mobilità, accordo firmato. Anticipazione: si scelgono fino a 5 scuole. Addio vincolo triennale, modifica tabella titoli, 60% assunzioni, 30% mobilità, 10% mobilità professionale

Tutto sulla mobilità

Le nostre news in tempo reale


mercoledì 4 gennaio 2017 ore 22:21
giuliana gabrielli

Di.S.A.L alla Fedeli: misure scuole inefficaci, se non si indice concorso DS

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

“L’efficacia di qualunque prossimo intervento regolatore di cui Lei vorrà farsi interprete e parte attiva non potrà, tuttavia, trovare piena attuazione senza provvedere prontamente all’emanazione del bando del concorso per dirigenti scolastici, senza il quale, nel breve periodo, si rischierà di avere quasi la metà di scuole  statali con un dirigente unico responsabile di due istituti, con evidente impossibilità di svolgere appieno le sue funzioni ed il suo ruolo: apprezziamo che Lei lo abbia inserito tra le prime priorità nell’Atto di indirizzo.”

Sono queste le parole dell’associazione Di.S.A.L, come possiamo leggere in una lettera indirizzata alla ministra Fedeli per farle gli auguri di buon anno e buon inizio per l’alta carica rivestita.

Nelle lettera la Di.S.A.L evidenzia quelli che sono i punti di forza della legge 107/15 da portare avanti e le criticità da superare, tuttavia, evidenzia l’Associazione, qualsiasi provvedimento perderà d’efficacia, se non viene bandito al più presto il concorso per dirigente scolastico.

Senza il concorso, infatti, si richia di avere la metà di scuole in reggenza, con tutte le problematiche che ne derivano come evidenziato tante volte anche dal sindacato Anief.

La Di.S.A.L conclude la lettera espriemndo apprezzamento per il fatto che il concorso a DS sia stato inserito dalla Fedeli nell’Atto di indirizzo.


mercoledì 4 gennaio 2017 ore 22:13
giuliana gabrielli

Via l’Invalsi da tutti gli esami e i voti non contano più. Cosa cambia dal 15 gennaio.

OGGISCUOLA.IT

Un documento aggiuntivo al diploma, via le prove Invalsi e meno peso ai voti riportati nel corso degli anni. Queste le tre grandi novità dei nuovi esami conclusivi del I e II ciclo, riportate dal giornale Italia Oggi,  che saranno introdotte dal governo tramite un decreto legislativo che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale intorno al 15 gennaio, secondo l’attuazione di una delega contenuta nella legge 107/2015. Il ministero dell’istruzione ha informato i sindacati sulle novità in un incontro che si è tenuto il 16 novembre scorso nella sede del dicastero guidato da Stefania Giannini.

Esame nel primo ciclo –  Le prove Invalsi non faranno più parte delle prove di esame, ma saranno comunque somministrate a fini statistici e costituiranno requisito di accesso per l’esame. I test saranno effettuati prima del termine dell’anno scolastico e verteranno su tre materie: italiano, matematica e inglese. Il punteggio conseguito sarà inserito nell’attestazione delle competenze. Le prove scritte e il colloquio rimarranno sostanzialmente identici, ma saranno collegate al profilo finale previsto dalle indicazioni nazionali. Il presidente della commissione sarà lo stesso dirigente scolastico preposto all’istituzione scolastica sede di esame. L’esito finale dell’esame sarà deliberato dalla commissione mediante l’attribuzione di una lettera da A ad E sulla base di criteri di correzione e linee guida nazionali. In pratica, le lettere sostituiranno i vecchi indicatori pre-riforma: ottimo, distinto, buono, sufficiente, mediocre e scarso. La media dei voti del secondo quadrimestre non avrà più valore ai fini del voto finale dell’esame.

Ammissione agli esami di Stato –  Lo svolgimento delle attività di alternanza scuola-lavoro sarà requisito di ammissione all’esame e, in ogni caso, per essere ammesso agli esami, l’alunno dovrà avere almeno la media del 6. La partecipazione alle prove Invalsi sarà necessaria per essere ammessi, ma non farà parte dell’esame e non avrà valore per il voto finale. Le prove Invalsi saranno a carattere nazionale, di italiano, matematica e inglese. La prova sulla comprensione e uso della lingua inglese attesterà i livelli di apprendimento in coerenza con il quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

Credito e punteggio finale – Il credito scolastico relativo al percorso di studi inciderà fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto anno, 15 per il quinto anno). Le 2 prove di esame fino a 20 punti ciascuna e il colloquio fino a 20 punti. Commissione: La commissione continuerà ad essere costituita secondo le norme attuali, che non hanno subito alcuna modifica a seguito dell’avvento della legge 107/2015. Prove di esame: La prima prova scritta nazionale accerterà la padronanza della lingua italiana. La seconda prova scritta nazionale verterà su una delle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi (per gli istituti professionali una parte della seconda prova sarà predisposta dalla commissione in coerenza con l’offerta formativa della scuola). Infine, il colloquio servirà ad accertare il conseguimento delle competenze relative al profilo dello studente e la capacità argomentativa e critica del candidato a partire da un testo o da un documento scelto tra le proposte elaborate dalla commissione e comprenderà l’esposizione delle attività svolte in alternanza.

I documenti finali –  Il diploma finale recherà i risultati prove d’esame, i voti d’ammissione ed eventuali lacune riscontrate in sede di scrutinio per l’ammissione e gli esiti prove Invalsi. Al diploma sarà allegato un documento con gli esiti prove Invalsi (in alternativa alla scelta di inserimento nel diploma), l’esito di eventuali percorsi opzionali, certificati di competenze rilasciati da aziende o enti in cui si è svolta l’alternanza scuola–lavoro) e altre certificazioni esterne conseguite dallo studente.


martedì 3 gennaio 2017 ore 14:45
giuliana gabrielli

Accordo mobilità, ANP: sbagliato scegliere le scuole. I docenti: vorremmo scegliere i Dirigenti!

Salvo Amato

02 Gennaio 2017

Pi professione insegnante

http://www.professioneinsegnante.it/index.php/news/26-accordo-mobilita-anp-sbagliato-scegliere-le-scuole-i-docenti-vorremmo-scegliere-i-dirigenti

Non è passata neanche la pausa delle festività che ci troviamo a leggere sui quotidiani e ad assistere a interviste di esponenti di ANP che bocciano l'accordo sulla mobilità.
Per la verità piace poco anche a me ma il problema non è se piaccia o no. Ciò che desta molto stupore è la motivazione che evidentemente dimostra che da parte dei DS c'è una consapevolezza di perdita di potere.

Nelle interviste alla DS Cianfriglia e a Rusconi, vicepresidenti di ANP, emerge tutta la loro preoccupazione per la perdita di un potere che con la 107 avevano acquisito a piene mani: la possibilità di stabilire se un docente meritasse o meno di insegnare nella scuola da loro diretta. Una valutazione nel merito che non si capisce in base a quali competenze il DS sia in grado di effettuare su tutti i suoi sottoposti.
Facciamo un paio di considerazioni, facendo anche leva sulla prima esperienza di chiamata diretta a cui abbiamo assistito.
La prima riguarda i criteri discutibili che i DS hanno utilizzato nella selezione. Si ritiene molto improbabile che un Dirigente possa valutare con coscienza un insegnante di qualsiasi disciplina. Abbiamo anche assistito a colloqui surreali di docenti sessantenni rei solo di aver chiesto mobilità. Docenti con 30 e più anni di servizio, vincitori di concorsi e in possesso di titoli di cui molti dirigenti forse faticano anche a immaginarne l'esistenza. Al netto del potere delegato al DS, di certo non è stato uno spettacolo edificante per la scuola italiana. 
La seconda riguarda una forzatura: il PTOF, la sua triennalità, i docenti su potenziamento disponibili ma non coerenti con le richieste delle scuole, persino i Dirigenti che valutano e una settimana dopo sono in altro istituto o addirittura in pensione, sono il risultato di un meccanismo i cui pezzi difficilmente possono funzionare bene. Si, accade anche questo, visto che l'età media dei dirigenti scolastici supera il 60 anni, c'è un'alta percentuale di essi che annualmente va in pensione e lascia agli istituti scelte incompiute. 
E' evidente che il primo anno di applicazione ha decretato il totale fallimento di una pratica che rischia di prestarsi a logiche clientelari soprattutto, in particolari contesti.  Il combinato disposto di chiamata diretta e bonus merito da un lato ha prodotto un aumento esponenziale per il dirigente di un potere fine a se stesso, dall'altro è riuscito anche a creare profonde spaccature nel corpo docente tra i "bravi" e i meno"bravi", tra chi entra nelle grazie del dirigente e chi, contrastivo, ne rimane fuori.

Ultimamente sembra assistere a dirigenti che concepiscono l'istituto come una azienda di proprietà dove, i docenti non sono altro che meri esecutori delle loro indicazioni, ciò si evince anche nella buona scuola, dove non occorre sapere la disciplina, ma occorre saper far uscire le compentenze relazionali dei discenti, dove la lezione diventa solo un mezzo per costruire persone adatte alle regole di una fabbrica, dove la preparazione finale diventa non necessaria, basta saper essere bravi e diligenti operai, che rispettano i turni, la gerarchia, senza lamentarsi, pensando che il capo faccia sempre il tuo bene, per cui devi dargli il massimo.

Ciò che ancora non abbiamo avuto modo di verificare è la valutazione del dirigente, cosa rischia per aver fatto scelte sbagliate e chi controlla e vigila sul suo operato? Non sarebbe, forse, meglio riprendere l'idea di preside elettivo con incarico triennale? Forse potrebbe instillare in alcuni dirigenti una piccola dose di umiltà portandoli a pensare che anche le loro scelte possono essere oggetto di valutazione ed eventuale rimozione dall'incarico.


lunedì 2 gennaio 2017 ore 22:01
giuliana gabrielli

Pagamento supplenti: il MIUR rettifica. L’emissione speciale avverrà il 18 gennaio. Un meccanismo che palesemente non funziona

La specificazione viene da una nota della Direzione delle Risorse. Si tace sui motivi del ritardo. Certamente non è responsabilità delle scuole.

30/12/2016

FLCCGIL

La Direzione generale del risorse umane e finanziarie del MIUR, dopo i ripetuti interventi operati dalla FLC CGIL direttamente con la Ministra Fedeli e con i vertici responsabili ministeriali, conferma l’emissione speciale a gennaio, come anticipato dal nostro sito, ma con la rettifica che essa avverrà non il 9 bensì il 18 del mese.

In una parte della nota si specifica che il MIUR “ha provveduto ad assegnare alle istituzioni scolastiche le risorse finanziarie in base ai contratti pervenuti ed autorizzati entro il termine previsto dal predetto decreto  (DPCM 31 agosto 2016) in previsione dell’ultima emissione di NoiPA del 15 dicembre 2016.”

Il fatto è che tale procedura ha automaticamente escluso -  non assegnando le corrispondenti risorse finanziarie - tutti i contratti di supplenza temporanea che si concludevano con la fine del mese di novembre e quelli che proseguivano in dicembre.

E’ evidente che così il meccanismo, arrivati a dicembre di ogni anno, non funziona.

Peraltro, il rastrellamento delle risorse dai POS che viene operato entro il 15 dicembre ha vanificato le aspettative delle scuole di poter pagare a dicembre altri compensi dal momento che NoiPa sul suo sistema aveva inserito la dicitura “"termine per inserire compensi da pagare a gennaio = 29 dicembre 2016".

In realtà i POS delle scuole sono stati svuotati già all’inizio di dicembre non consentendo nessun pagamento (ore eccedenti, valorizzazione del merito ecc). Di nuovo: tale meccanismo non funziona e va corretto.

L’unica cosa certa ed evidente che emerge da questa, non insolita, disfunzionalità è che gli Assistenti amministrativi, i DSGA, i DS hanno lavorato, come al solito, con solerzia e celerità e nulla può essere imputato a loro responsabilità.

Ci attendiamo che il MIUR metta mano in maniera risolutiva al sistema per rendere certo il diritto allo stipendio per migliaia di lavoratori.

Se necessario si facciano, come chiediamo da tempo, norme ad hoc per garantire il pagamento degli stipendi dei supplenti e delle altre competenze al personale liquidate dalle scuole.

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Direzione generale delle risorse umane e finanziarie MIUR

Ai sensi di quanto previsto dall’ articolo 2, comma 2 del DPCM 31 agosto 2016 questa Direzione Generale ha provveduto ad assegnare alle istituzioni scolastiche le risorse finanziarie in base ai contratti pervenuti ed autorizzati entro il termine previsto dal predetto decreto in previsione dell’ultima emissione di NoiPA del 15 dicembre 2016.

Infatti dopo tale data il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ritirato le risorse da ciascun POS, disposti sui piani di riparto che alla data non risultavano autorizzate, in modo da permettere all’ufficio competente di questa Direzione Generale il versamento in conto entrata dello Stato per la chiusura dell’esercizio finanziario 2016, come previsto dalla Circolare del MEF, 9 novembre 2016, n. 24 recante le  “Istruzioni operative e calendario degli adempimenti“.

Ciò premesso per comunicare che in data 18 gennaio 2017 è programmata l'emissione straordinaria da parte di Noipa mediante la quale saranno liquidate le spettanze dovute del mese di dicembre 2016 al personale con incarichi di supplenza breve e saltuaria, nonché la liquidazione dei  ratei contrattuali non rientrati nell’emissione di dicembre 2016 o autorizzati successivamente alla data del 2 dicembre 2016.


lunedì 2 gennaio 2017 ore 21:57
giuliana gabrielli

L’eliminazione della discrezionalità nella “chiamata diretta” farà bene alla qualità della scuola

Mobilità scuola 2017/2018: il responsabile nazionale dei dirigenti scolastici della FLC CGIL Gianni Carlini valuta positivamente l’intesa sulla mobilità dei docenti.

02/01/2017

FLCCGIL

L’intesa raggiunta con il MIUR sulla mobilità dei docenti elimina uno degli errori più gravi della legge 107/15, l’inutile e dannosa discrezionalità dei dirigenti nella cosiddetta “chiamata diretta” dei docenti.

Nelle intenzioni di chi l’aveva ideata la “chiamata diretta” doveva scaricare sui dirigenti scolastici la responsabilità dei risultati degli alunni: i dirigenti avrebbero potuto scegliere i docenti “più bravi”, migliorando così l’offerta formativa e conseguentemente gli esiti di apprendimento degli studenti. Se non ci fossero riusciti, ci avrebbe pensato l’amministrazione a valutarli negativamente.

Una semplificazione banale, falsa e inefficace che nulla ha a che vedere con il miglioramento della professionalità dei docenti e della qualità dell’insegnamento.

Sono bastati pochi mesi per capire quanto questa geniale trovata, che avrebbe dovuto rivoluzionare la scuola, si sia rivelata fallimentare e dannosa per i docenti, gli studenti, i dirigenti e le scuole. I dirigenti scolastici che l’hanno sperimentata ad agosto ne hanno potuto verificare tutta l’inutilità: oltre a non consentire l’acquisizione delle professionalità necessarie, la “chiamata diretta” non ha permesso alle scuole il completamento degli organici, provocando solo un inutile aggravio di lavoro che ha stressato dirigenti e segreterie ancor prima dell’inizio dell’anno scolastico.

L’evidente fallimento dell’operazione “chiamata diretta” rende ancora più incomprensibili le dichiarazioni apparse sulla stampa di chi vuol far passare l’accordo raggiunto per ripristinare le regole necessarie per la gestione della mobilità come un grave attentato ai diritti degli studenti e alla qualità della scuola e un grave danno per i dirigenti che non potranno più scegliere i docenti migliori per i loro studenti.

Si tratta di mistificazioni senza fondamento alimentate solo per nascondere la realtà dei fatti a danno (e non a difesa!) della professionalità dei dirigenti scolastici che non hanno bisogno di pochi fantomatici “super-docenti” per assicurare agli studenti una didattica di qualità, ma del coinvolgimento di tutta la comunità professionale dei docenti in un processo continuo di innovazione e miglioramento della didattica.

I diritti degli alunni si fondano sulla professionalità e la passione dei docenti e di tutto il personale che lavora nella scuola; e passione e professionalità sono alimentate da regole certe, serenità di clima, continuità didattica raggiungibile attraverso l'eliminazione del precariato e non certo dalla corsa dei dirigenti ad accaparrarsi docenti ritenuti migliori.

Si parta dalla considerazione che tutti i docenti, già selezionati dai concorsi che bisognerebbe prendere la buona abitudine di bandire con regolarità, sono all'altezza: saranno l'aggiornamento, l'organizzazione, una vera carriera che valorizzi l'impegno a riconoscere la bravura di chi lo è.

Le scuole per poter funzionare bene hanno bisogno di poche e semplici cose: stabilità, motivazione e formazione del personale, risorse certe e scuole belle e sicure.

Si torni perciò ad operare concretamente, anche attraverso il rinnovo del contratto, per sostenere lo sviluppo e il miglioramento delle professionalità di tutto il personale della scuola, unico modo per garantire il diritto all’istruzione delle nostre alunne e dei nostri alunni.

 


lunedì 2 gennaio 2017 ore 15:40
giuliana gabrielli

Corso Clil gratuito riconosciuto dal Miur:      iscrizione.

https://moodle4teachers.org/index.php

Grande interesse da parte dei docenti per il corso Clil,   che inizierà il prossimo 9 gennaio.

ISCRIZIONI DALL' 1 ALL'8 GENNAIO 2017

 


lunedì 2 gennaio 2017 ore 15:10
giuliana gabrielli

Mobilità, "volevamo tutto"CGIL,CISL,

UIL,Snals ottengono il nulla".

Nota dell'Usb Scuola

Redazione Giovedì, 29 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Nota dell'USB Scuola dopo la firma dell'accordo tra sindacati confederali e governo sulla mobilità.

Oggi CGIL, CISL, UIL e Snals hanno di nuovo dimostrato la funzione normalizzatrice del sindacato concertativo, firmando un accordo sulla mobilità che accetta l'ideologia di fondo della legge 107 (ambiti territoriali e chiamata diretta), creando un ibrido tra scuole e ambiti che nuovamente determinerà il caos, dividerà i lavoratori e costringerà ancora i tribunali ad un superlavoro per dare giustizia agli insegnanti.

Il referendum del 4 dicembre, che ha visto USB protagonista di una grande vittoria, poteva essere il punto di partenza di una riscossa del mondo della scuola; si doveva costringere il governo a piegarsi ed eliminare definitivamente chiamata diretta ed ambiti territoriali, ripristinando una mobilità equa per tutti, ridando dignità ai docenti della scuola pubblica statale. I sindacati collaborazionisti, che in nulla hanno contribuito alla vittoria referendaria (CISL e UIL erano per il Sì, CGIL per il Ni) ancora testimoniano, invece, la loro funzioni di pompieri, spingendo tutta la categoria dentro gli effetti nefasti della legge 107.

Ci chiediamo a cosa serva questa mobilità senza l'aumento del tempo scuola al sud e il ritiro dei tagli agli organici degli ultimi dieci anni, senza la massiccia trasformazione dei posti in deroga sul sostengo in posti di diritto, senza la trasformazione corposa (50000 posti) dell'organico di fatto in organico di diritto. Briciole di posti che vedranno precari delle GaE e docenti di ruolo scannarsi, i primi per irrisorie immissioni in ruolo e i secondi per poter tornare dalle proprie famiglie.

USB rivendica il proprio grande contributo alla vittoria referendaria, noi "volevamo tutto" ma i sindacati gialli hanno ottenuto, come sempre, le briciole. Hanno preferito ancora una volta fornire la stampella ad un governo traballante e in crisi, per poter recuperare la loro ormai usuale funzione servile, sopravvivendo a se stessi e conservando solo il loro piccolo potere sulle spalle dei lavoratori. Il PD, tramite le sue appendici sindacali, spera di ridarsi una verginità con questo accordo al ribasso in vista delle prossime elezioni, perché ha capito qual è il peso politico dei lavoratori della scuola.

Ma noi, come abbiamo già dimostrato il 4 dicembre, non ci caschiamo.


venerdì 30 dicembre 2016 ore 12:12
giuliana gabrielli

Mobilità 2017/2018:

firmato l'accordo Miur-sindacati.

Non c'è vincolo triennale

Redazione Giovedì, 29 Dicembre 2016

 

LA TECNICA DELLA SCUOLA

E' terminato l'incontro fra ministro Fedeli e sindacati con la firma tanto attesa che fissa l'accordo sulla mobilità 2017/2018.


Ecco il comunicato unitario:

Nella mattinata di oggi, 29 dicembre, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal hanno siglato l’accordo con cui vengono sciolti i nodi politici che hanno condizionato finora l’avvio di una vera trattativa sulla mobilità del personale scolastico per il 2017/2018. Le organizzazioni sindacali esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto che attesta un cambio di metodo coerente con l’accordo firmato lo scorso 30 novembre tra Governo e Sindacati per la ripresa di corrette relazioni sindacali e un riequilibrio del rapporto tra leggi e contrattazione a favore di quest’ultima.

Gli elementi propri dell’accordo sono il frutto di un meticoloso lavoro di mediazione favorito anche dall’atteggiamento di attenzione e apertura al dialogo assunto dalla Ministra Fedeli a partire dall’incontro del 22 dicembre.

Questi i risultati più significativi, frutto del confronto avviato il 28 dicembre e proseguito nel corso della mattinata di oggi, ottenuti da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal:

1.    tutti potranno presentare liberamente domanda di mobilità scegliendo tra scuola, ambito o provincia con il conseguente superamento del vincolo triennale

2.    saranno revisionate le tabelle dei punteggi per valorizzare l’esperienza e il servizio pre ruolo e in altro ruolo prestato nella scuola statale

3.    il passaggio da titolarità di ambito a titolarità di scuola, fondato su principi di imparzialità e trasparenza, sarà regolamentato in un parallelo specifico percorso di contrattazione

4.    il 60% dei posti disponibili sarà assegnato alle nuove assunzioni, il 30% alla mobilità, il 10% alla mobilità professionale (da riequilibrare nei successivi contratti).

I contenuti dell’Intesa consentono di riprendere a brevissima scadenza la trattativa per definire in modo articolato il nuovo CCNI sulla mobilità e danno una prima risposta concreta all’esigenza di correggere l’impatto negativo in sede di applicazione di taluni aspetti della Legge 107 che hanno creato profondo disagio tra il personale della scuola. Molte altre questioni dovranno trovare soluzioni attraverso il confronto sull’attuazione delle deleghe previste dalla stessa legge e con l’avvio del negoziato per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, in continuità con quanto sottoscritto a Palazzo Vidoni il 30 novembre.


venerdì 30 dicembre 2016 ore 12:09
giuliana gabrielli

PERCHE' NO ???

Colleghi buongiorno,
ho ricevuto un invito, da parte di un prof che è impegnato come noi nella
lotta contro la 1O7, a Roma il 22 gennaio.

E' di domenica: è stata indetta una
assemblea per il ritiro della 1O7 e  sono stati invitati a partecipare
tutti i dipendenti della scuola: ADERIAMO ?


venerdì 30 dicembre 2016 ore 12:09
giuliana gabrielli

Un prof su tre ha ricevuto il premio

Pasquale Almirante Martedì, 27 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Tra Natale e la fine di gennaio, 247.782 docenti italiani, oltre il 35% dell’organico complessivo, si sono visti, o si vedranno, accreditare in busta paga il “famoso” bonus per il merito.

Si tratta dei 200 milioni di euro che la riforma Renzi-Giannini ha destinato, ogni anno, a partire dal 2016, per valorizzare l’impegno e l’operato dei professori: il salto di qualità per il  merito ai più “lodevoli”docenti

Ad opporsi i sindacati per la nuova procedura introdotta, che toglieva la contrattazione per questo salario aggiuntivo. Infatti ogni istituto doveva dotarsi di un comitato di valutazione, composto in prevalenza da insegnanti, con il compito di indicare i criteri per “dare le pagelle”; compito che, poi, materialmente è stato affidato ai presidi che hanno successivamente scelto i docenti  ritenuti meritevoli di un riconoscimento in denaro aggiuntivo rispetto alla normale retribuzione.

Mediamente agli oltre 247mila prof “premiati”, sono stati assegnati tra i 600 euro e i 700 euro, e trattandosi di un premio variabile in alcuni casi la cifra si è rivelata più consistente, mentre in altri è stata più contenuta.

Secondo Il Sole 24 Ore a novembre il Miur ha accreditato alle scuole l’80% dei 200 milioni previsti dalla legge 107 (il restante 20% arriverà più avanti); e le segreterie degli istituti hanno subito attivato le procedure amministrative per accreditare il bonus nei cedolini degli insegnanti individuati.

Ma nelle scuole cosa è successo? Dai dati elaborati dalla direzione generale per gli Ordinamenti scolastici e la Valutazione del Miur, che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare, si può dire che, nonostante boicottaggi e polemiche, si è partiti in tutt’Italia: il tanto contestato comitato per la valutazione degli insegnanti è stato istituto nel 99,9% di istituti: in solo 7 scuole non è decollato.

 

 

Per selezionare i docenti migliori, precisa sempre Il Sole 24 Ore, sono stati utilizzati tutti i criteri individuati nella “Buona Scuola”, vale a dire si è tenuto conto della qualità dell’insegnamento, dei risultati ottenuti, anche in gruppo, e della progettualità realizzata; e sono state considerate pure le responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo didattico e nella formazione del personale. Circa sei scuole su 10 (il 57%) hanno poi assegnato pesi diversi a questi criteri; e le scelte finali dei comitati sono state adottate quasi nel 100% dei casi all’unanimità.

Certo, nell'assegnazione del “bonus” è stata scelta una manica piuttosto larga: praticamente, scrive Il Sole,  è stato premiato poco più di un docente su tre. Addirittura nel Lazio si è saliti al 47%, in Piemonte al 44%, in Campania al 40% e in Sicilia al 39%, solo per citare alcune regioni tra le più “generose”. Il premio non è stato dato in poco più di 500 scuole; e nel 20% dei casi è stato distribuito “a pioggia”, vale a dire in entità uguale per tutti i docenti selezionati.

Nel report ministeriale non c’è ancora il focus sui singoli insegnanti premiati: se si scoprirà, per esempio, che i soldi aggiuntivi sono andati a tutti prof anziani saremo di fronte, senza girarci troppo intorno, a “scatti d’anzianità mascherati”; discorso diverso invece se emergerà che a essere valorizzati sono stati anche tanti giovani. E sarà importante, pure, vedere se i premi sono andati a un po’ tutto il personale docente, e non solo “a rinforzo” dei fondi già distribuiti a vicepresidi, delegati all’orientamento, e più in generale a chi ha compiti di coordinamento.


venerdì 30 dicembre 2016 ore 12:08
giuliana gabrielli

TFA rinviato? Si riaprano le graduatorie di istituto di III fascia

di Lalla


ORIZZONTESCUOLA

Dai resoconti sindacali dell’ultimo incontro con il Ministro Fedeli apprendiamo della volontà di voler chiedere una urgente proroga della scadenza imposta dalla legge 107/2015 per l’approvazione delle deleghe, tra cui quella di formazione e reclutamento.

Come già messo in evidenza, la formazione e il reclutamento di nuovi docenti occupano nell’atto di indirizzo del nuovo Ministro un rigo nella prima priorità, ma di fatto è impensabile che la delega possa essere approvata entro il 15 gennaio (probabilmente non ce l’avrebbe fatta neppure l’entourage Giannini), dato che al momento l’interesse si sta concentrando su mobilità, nuove classi di concorso, contratto. Tre argomenti importanti, dai quali si vuol fare ripartire la fiducia del mondo della scuola.

E dunque, è ormai inevitabile uno slittamento. Se ai più potrebbe sembrare una buona notizia, bisogna considerare che la delega prevede anche la fase transitoria e di conseguenza bisognerebbe anche avere il coraggio di ripensare anche altre parti della legge 107/2015.

In particolare il comma che ha escluso nuovi inserimenti nella III fascia delle graduatorie di istituto. E certo, il mondo ideale del Ministero Giannini prevedeva un ultimo TFA e poi concorsi regolari all’attuazione del nuovo modello di formazione. Un sogno del quale non è stato messo in pratica nulla.

In realtà i corsi di abilitazione ordinari sono fermi dal 2014 e già quest’anno numerose scuole hanno dovuto far ricorso alle domande di messa a disposizione (non regolamentate) per poter assicurare un insegnante nelle classi. E non si può certo dire che il fenomeno non sia conosciuto, dato che occupa non solo le pagine delle riviste specializzate, ma anche quelle dei quotidiani locali. Basta chiedere ai genitori per avere un’idea della confusione che fino a Natale ha regnato nelle scuole in cui mancavano degli insegnanti.

A fronte di ciò, risulterebbe anacronistico impedire l’iscrizione nella III fascia delle graduatorie di istituto ai docenti non abilitati, dato che il requisito di mancata abilitazione è da addebitare allo Stato.

Un argomento che al momento non viene affrontato neanche dai sindacati, ma che nei prossimi mesi si farà sentire in tutta la sua importanza.

 


giovedì 22 dicembre 2016 ore 23:22
giuliana gabrielli

Auguri...

G. Gabrielli


giovedì 22 dicembre 2016 ore 23:14
giuliana gabrielli

Gli auguri più sinceri per un Buon Natale

e felice  Anno  nuovo!

Giuliana Gabrielli, Marco Agelao.


giovedì 22 dicembre 2016 ore 23:06
giuliana gabrielli

Superare la legge 107/15, rinnovare

il contratto, eliminare il precariato

Comunicato stampa di Francesco Sinopoli, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL

22/12/2016

FLCCGIL

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Per la FLC CGIL è indispensabile superare la legge 107/15 nelle parti che, già attuate, non hanno fatto altro che peggiorare le condizioni di lavoro nella scuola, rinviare i termini di scadenza delle deleghe contenute nella stessa legge, aprire un vero confronto. Il fallimento della legge 107/15 è un dato della realtà.

L’ideologia regressiva che ispira la chiamata diretta e il ruolo improprio affidato alla dirigenza non poteva che portare a questi esiti: ne sono una evidente dimostrazione le reazioni negative da parte delle scuole tuttora alle prese con la difficile gestione della didattica e dell’organizzazione del servizio. Il movimento contro la legge, le quasi 500 mila firme raccolte per i nostri referendum e il chiaro posizionamento del mondo della scuola nel referendum del 4 dicembre sono un segnale chiarissimo.
Non solo, ma anche la marginalizzazione degli organi di autogoverno e l’annichilimento della contrattazione sono state scelte con tutta evidenza sbagliate. Come è stata una scelta sbagliata il nuovo sistema di valutazione della dirigenza scolastica che, istituito al di fuori del Contratto dell’Area V, risulta inefficace, autoritario e dannoso per la stessa autonomia professionale dei dirigenti scolastici.

Riconoscere gli errori è segno di responsabilità e modificare le scelte sbagliate ne è la naturale conseguenza.
Pertanto superare la legge 107/15 e rinviare i tempi di attuazione delle deleghe sono i segnali concreti e immediati che si aspettano migliaia di docenti, dirigenti e Ata.

Su bonus premiale, mobilità, assegnazione dei docenti alle scuole e formazione va ripristinata la potestà negoziale per dare senso e consistenza all’intesa siglata il 30 novembre 2016 tra sindacati e governo sul rinnovo del Ccnl. In questo quadro il contratto sulla mobilità del personale costituisce il primo banco di prova per verificare la disponibilità del governo ad ascoltare la voce della scuola.

Serve attenzione a tutte le altre emergenze a partire dal personale ATA e dal precariato su cui serve un confronto specifico.

Condividere questo patto metodologico è il primo segnale che ci è stato dato oggi dalla Ministra Fedeli, per costruire quel percorso di condivisione che da tempo chiediamo ai Ministri dell’Istruzione e che anche ora avanziamo alla nuova responsabile che si è appena insediata in Viale Trastevere.


giovedì 22 dicembre 2016 ore 22:36
giuliana gabrielli

Mario Comoglio: progettare e valutare     per competenze


giovedì 22 dicembre 2016 ore 22:29
giuliana gabrielli

Le competenze e i compiti di realtà


giovedì 22 dicembre 2016 ore 21:59
giuliana gabrielli

http://www.indire.it/progetto/maker-a-scuola/primaria-3d/

Maker@Scuola

Gruppo di progetto

Primaria 3D

Questa pagina è dedicata ai dirigenti e agli insegnanti della Scuola Primaria che vogliono aderire al progetto Maker@Scuola e in particolare all’azione “Primaria 3D” che si avvierà a settembre 2016. Compilando il modulo di iscrizione, le scuole interessate possono comunicare il loro interesse a partecipare al progetto e a restare informati sul suo sviluppo, in particolare sull’apertura dell’ambiente di lavoro online.  

Il gruppo di ricerca di Indire referente del progetto Maker@Scuola lavora da tempo nell’ambito delle stampanti 3D con il progetto Costruire Giocattoli con la Stampante 3D, dedicato alla scuola dell’infanzia, e intende trasferire alla scuola primaria parte del know-how acquisito, opportunamente rimodulato per il grado di scuola, attivando un’azione di ricerca specifica.

Considerato l’elevato numero di scuole aderenti e la loro diffusione su tutto il territorio nazionale, l’idea è quella di sviluppare un progetto basato su piattaforma online, webinar e strumenti di ricerca gestiti direttamente dagli insegnanti, poiché risulta non praticabile una presenza fisica capillare dei ricercatori presso tutte le scuole aderenti.

 

Prerequisiti della scuola

Per partecipare al progetto, sarà indispensabile possedere una stampante 3D a settembre 2016 e avere l’accesso a internet. Per  gli strumenti didattici è possibile operare con la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) o con PC (con qualsiasi sistema operativo) dotati di mouse.  Il software utilizzato è Tinkercad,  un’applicazione web gratuita sviluppata dalla Autodesk, società leader nella progettazione di software 3D.

Nota: Le scuole che attualmente non possiedono una stampante 3D possono comunque compilare il modulo elettronico, indicando di non possedere la stampante e specificando nel campo “nota” se hanno in programma di acquistarla con fondi propri o con finanziamenti futuri (atelier creativi, ecc.) oppure se, in ultima ipotesi, sono semplicemente interessate al progetto ma non hanno la possibilità di acquistarla. In quest’ultimo caso, terremo comunque presente la richiesta nel caso nascessero future opportunità.

 

Materiale fornito durante la ricerca

Il gruppo di progetto organizza dei webinar (lezioni online) all’avvio, durante lo svolgimento e alla conclusione del progetto. Saranno inoltre proposti informazioni e manuali scaricabili sull’utilizzo delle stampanti 3D e sulla loro integrazione a scuola. L’Indire rende disponibile un piano didattico che include una serie di compiti che fanno riferimento alle Indicazioni nazionali per l’infanzia e le scuole del primo ciclo. Tramite un ambiente online, sarà dato il supporto necessario per la didattica con la stampante 3D relativamente al setting tecnologico (configurazione e strumentazione) e allo svolgimento degli esercizi in classe.

Impegni delle scuole durante il percorso della ricerca

Le scuole che parteciperanno dovranno compilare periodicamente delle griglie di osservazione, delle schede di valutazione e un diario di lavoro.  Le scuole avranno un ruolo attivo attraverso la partecipazione ai webinar e alla community.


martedì 20 dicembre 2016 ore 22:14
giuliana gabrielli

Azione Civile Scuola Sicilia

Ma un  docente come dovrebbe reagire difronte alle sconcertanti immagini del Ministro degli Esteri incapace di esprimere una frase di senso compiuto in Lingua ? Al docente, per esempio quello che aspira al superamento del concorso di scuola primaria, viene richiesta la padronanza di competenze in Lingua inglese pena la "bocciatura"!  MA AL MINISTRO degli Esteri, NO???

Ma un docente come dovrebbe reagire dopo aver appreso le dichiarazioni del Ministro Poletti, avendo dedicato molti anni della propria vita alla formazione dei giovani???

Ma un docente come dovrebbe reagire dopo esser stato beffato dal Merito della L.107/15, prima, e dalla promozione a sottosegretaria della sig.ra Boschi, dopo???
Il Governo "Renzi senza Renzi" ha già fatto perdere la pazienza ai docenti!


martedì 20 dicembre 2016 ore 21:17
giuliana gabrielli

Supplenze. Le scuole cercano docenti: gli ultimi bandi

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

Le scuole continuano ad aver bisogno di docenti per contratti a tempo determinato.

Il Dirigente del Liceo Scientifico Statale “G.Fracastoro” di Verona emana il seguente avviso per l’individuazione ed il reclutamento di personale docente supplente fino al termine delle attività didattiche 30/06/2017: Conversazione di lingua inglese e Conversazione di lingua tedesca. Il termine di presentazione delle domande è fissato per il 30 dicembre 2016.

Bando

E’ pubblicato l’avviso per il reperimento di docenti per la classe di concorso A042 Informatica emanato dal Dirigente del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo. Il termine di presentazione delle domande è fissato entro le ore 10.00 del 7 gennaio 2017.

Bando

E’ pubblicato l’avviso per il reperimento di docenti per la classe di concorso A035 e A047 emanato dal Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” di Bagnone (MS). Il termine di presentazione delle domande è fissato entro le ore 10.00 del 23 dicembre 2016.

Bando

Si ricerca un docente per la classe di concorso AA46 (Lingua e Civiltà straniera – Cinese) per n° 4 ore fino al 30.06.2017 presso il Liceo Psicopedagogico di Partanna (TP)

Bando

Si ricercano 2 docenti per la classe di concorso A050 (Lingua e Letteratura Italiana) per 2 corsi di rallineamento fino al 30.06.2017 presso l’Istituto Deffenu di Olbia (SS) nell’ambito del progetto Tutti a Iscol@

Bando


lunedì 19 dicembre 2016 ore 22:59
giuliana gabrielli

The Colors of Christmas by John Rutter


lunedì 19 dicembre 2016 ore 21:42
giuliana gabrielli

Diplomato AFAM ottiene inserimento

in seconda fascia graduatorie di istituto.

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Carmelo NESTA – SNALS Brindisi. Il Giudice del lavoro di Brindisi, dott. Francesco De Giorgi ha disposto l’inserimento nella II fascia delle graduatorie di istituto di un docente diplomato AFAM che secondo il MIUR è destinato alla III fascia in quanto non abilitato.

Il ricorso presentato dagli avvocati Daniela LEREDE e Francesca PERUGINO dello Studio Legale dello SNALS di Brindisi è stato accolto in favore di un docente di AB77 (Chitarra), in possesso del diploma di maturità classica e del diploma accademico di conservatorio rilasciato dall’AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) nell’anno 1995.

I diplomi AFAM vecchio ordinamento, al pari di quelli di maturità magistrale conseguiti entro l’A.S. 2001/02, sono da considerarsi – afferma il giudice DE GIORGI – diplomi accademici di secondo livello, abilitanti all’insegnamento, citando la sentenza del Tribunale di Pavia del 14.9.2016 (vedi articolo di OrizzonteScuola ).


lunedì 19 dicembre 2016 ore 21:36
giuliana gabrielli

Se il Ministro è tale per l’esperienza,

i docenti devono entrare in ruolo

senza concorso. Lettera

di redazione


ORIZZONTESCUOLA

Non voglio dilungarmi sulla nuova ministra e sui problemi che si sono riversati sul mondo della scuola.

E’ lapalissiano che se la ministra resta attaccata al suo mandato grazie all’esperienza acquisita negli anni lavoro, i docenti, tra l’altro abilitati alla loro professioni secondo leggi statali, devono entrare di ruolo senza doversi sottoporre a concorsi farlocchi ed del tutto non veritieri grazie all’esperienza acquisita negli anni di lavoro.  Un minimo di coerenza e’ dovuta……

M.g. Galimberti


lunedì 19 dicembre 2016 ore 21:33
giuliana gabrielli

La FLC CGIL incontra la Ministra

Valeria Fedeli

Tre i temi sui quali è avvenuta la consultazione: mobilità, deleghe della legge 107/15 e atto di indirizzo per l’avvio delle trattative sul rinnovo del contratto di lavoro. Poste all’attenzione della Ministra le emergenze precariato e personale ATA.

19/12/2016

FLCCGIL

Nel pomeriggio del 19 dicembre 2016 una delegazione della FLC CGIL guidata dal Segretario generale Francesco Sinopoli ha incontrato la neo Ministra Valeria Fedeli, nell’ambito di un giro di consultazione che la titolare del dicastero dell’istruzione ha avviato con le organizzazioni sindacali rappresentative della scuola.

La Ministra ha proposto intanto tre temi di discussione:

  1. il contratto sulla mobilità del personale docente e ATA della scuola
  2. l’attuazione delle deleghe della legge 107/15
  3. l’emanazione dell’atto di indirizzo per l’avvio della trattativa contrattuale per il Comparto dell’Istruzione e Ricerca.

Poiché l’incontro, come era nel desiderio della Ministra, ha avuto il carattere di ascolto delle posizioni sindacali circa le questioni ritenute più urgenti e importanti nella fase attuale, la FLC CGIL ha nel dettaglio esposto la propria posizione sulle tre tematiche sopra ricordate.

Mobilità del personale della scuola

La FLC CGIL ha affermato che occorre consentire un buon contratto sulla mobilità degli insegnanti di cui abbiamo avviato le prime fasi al MIUR. Per la FLC CGIL un buon contratto vuol dire superare la cosiddetta “chiamata diretta” - i cui fallimentari esiti stanno ancora producendo effetti negativi nelle scuole - e ridare alla trattativa la piena titolarità sulla materia. Si tratta di un punto irrinunciabile perché, se non si correggono immediatamente tutte le storture provocate da una delle più deleterie tra le presunte innovazioni della legge 107/15, si rischia di trasformare profondamente i rapporti all’interno delle scuole e lo stesso ruolo dei dirigenti scolastici, chiamati a svolgere compiti e funzioni di reclutatori, assolutamente estranei al loro profilo professionale. Nessuna discrezionalità va lasciata alla dirigenza. L’assegnazione dei docenti dall’ambito alla scuola deve basarsi su una tabella di requisiti oggettivi e trasparenti da contrattare nazionalmente.

Attuazione delle deleghe della legge 107/15

Il MIUR sta elaborando in questi mesi senza un vero confronto con le forze sindacali l’attuazione delle nove deleghe previste dalla legge 107/15. Periodicamente sulla stampa trapelano notizie non confermate su presunte innovazioni che riguardano in particolare le deleghe sulla valutazione, sul riassetto del segmento zero-sei, sulla riorganizzazione degli istituti professionali, sul sostegno, senza che le organizzazioni sindacali rappresentative del mondo della scuola, che dovrebbero essere i naturali e più diretti interlocutori dell’amministrazione, abbiano ricevuto le previste informative sul lavoro in atto.
È necessario che sulle misure di attuazione delle deleghe si apra preventivamente un confronto reale e costruttivo con le forze sindacali, per fare ciò è necessario uno slittamento dei termini previsti. I confronti che ci sono stati fino ad oggi sono stati per lo più unidirezionali.

Atto di indirizzo per l’avvio della trattativa nel Comparto dell’Istruzione e Ricerca.

Occorre emanare nelle prossime settimane l’atto di indirizzo per rinnovare il Contratto del comparto scuola scaduto da sette anni. Il 30 novembre 2016 è stato approvato l’accordo sul rapporto di lavoro sul Pubblico Impiego che pone le condizioni necessarie per restituire al tavolo negoziale le materie che la legge 107/15 ha sottratto alla contrattazione: salario, organizzazione del lavoro, valutazione, formazione.

Il Segretario generale della FLC CGIL, oltre ai temi sopra richiamati, ha anche posto all’attenzione della Ministra altre due cruciali questioni che necessitano di essere affrontate con estrema urgenza. La prima riguarda il precariato. La seconda riguarda il personale ATA.

Infine, abbiamo richiamato l’attenzione della Ministra sulla necessità di svolgere un analogo specifico incontro sugli altri settori che sono nella competenza del MIUR, e cioè l’università, la ricerca e l’Alta Formazione Artistica e Musicale.
A questo proposito la Ministra Fedeli ha dato la sua piena disponibilità impegnandosi a fissare uno specifico incontro.


domenica 18 dicembre 2016 ore 17:53
giuliana gabrielli

Chiediamo ai
sindacati di proclamare uno stato di agitazione permanente fino alla
scadenza delle deleghe in bianco della legge 107 2015. Se volete aderire,

come gruppo o comitato o associazione, potete farlo entro stasera,
domattina presto al massimo, perché purtroppo abbiamo urgenza di
inviare il documento prima dell'incontro tra i Sindacati e  la Fedeli di
lunedì mattina .

 Saluti a tutti,


A tutte le OO.SS.

AUTOCONVOCATISCUOLA
 

I sottoscritti comitati, gruppi e associazioni di docenti -Visto che la
volontà popolare manifestatasi liberamente attraverso il voto del 4
dicembre 2016 non è stata tenuta in alcuna considerazione dal
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’atto di scegliere,
in sostituzione di Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, quale presidente del
consiglio, conferendogli per giunta un incarico plenipotenziario in
continuità con la politica respinta alla tornata referendaria appena
trascorsa;

- Visto che il nuovo esecutivo è né più e né meno che un rimpasto
del precedente, eccezion fatta per Valeria Fedeli, nuova ministra
dell’istruzione, priva di esperienza nel settore, la quale, dopo aver
spudoratamente mentito sul proprio titolo studio dichiarandosi
falsamente laureata in Scienze Sociali, ha pure dichiarato la propria
intenzione di proseguire sul cammino tracciato dalla Giannini con la
legge 107/2015, a favore della quale a suo tempo votò;

- visto l’impianto anti-democratico e incostituzionale della stessa
legge 107/2015, perciò concordemente ritenuto da tutte le parti sociali
inaccettabile ed inemendabile, valutatine, a distanza di un anno, gli
effetti disastrosi nella destrutturazione della scuola statale pubblica,
tali da compromettere in alcuni casi finanche l’esercizio del diritto
allo studio;

- Visto che questo governo, nonostante, per la proprietà transitiva,
non riscuota legittimazione popolare, operando all’interno di un
parlamento che, eletto con legge dichiarata incostituzionale, oggi più
che mai in modo palese, vive di vita propria, pur tuttavia intende
portare a termine il delegittimato cammino di riforme, all’interno del
quale si colloca anche la legislazione inerente a materie fondamentali
quali il testo unico della scuola, la ridefinizione del contratto
collettivo nazionale , la ridefinizione dei percorsi degli istituti
tecnici-professionali, il sostegno, l’infanzia, i ruoli degli organi
collegiali, il tirocinio formativo, il cambiamento dello status
giuridico, del docente, esami di stato e prove INVALSI, oggi deleghe in
bianco contenute prevalentemente nel comma 181 dell’articolo 1 della
legge 107/2015

Chiedono

Alle OOSS di categoria, tutte, di proclamare lo stato di agitazione
permanente del personale docente ed educativo almeno fino alla scadenza
dei termini previsti dal comma 180 dell’art. 1 della legge 107/2015
e/o da eventuali proroghe, utili a legiferare su dette deleghe,
concordando unitariamente una sequenza di azioni di protesta e una
grande manifestazione a Roma contro il perfezionamento della distruzione
della Scuola statale pubblica messo in atto ostinatamente dal governo,
contro il parere di tutte le parti sociali.

Bologna 18/12/2016

Psp-Partigiani della Scuola Pubblica

Docenti campani

Illuminitalia Caltanissetta.

Comitato referendum sociali Caltanissetta

Scuola di Resistenza

MovingAversa

Illuminitalia Aversa

Docenti Resistenti

Docenti che non voteranno PD perché indignati dal ddl "La buona scuola"

"Personale Educativo"

Comitato “Per la Scuola della Repubblica “ Catanzaro e provincia

MSP- Movimento per la Scuola Pubblica

Azione Scuola

No al Concorso Fuorilegge.

Docenti per la Scuola statale Pubblica Scuola,

tutti uniti per resistere

Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori

Scuola dell'infanzia statale contro sistema integrato 0/6

Scuola pubblica statale unita Ricorsi Anief 2014

CSV Coordinamento Scuole Viterbo

la scuola dice no" di viterbo

"associazione solidarietà cittadina" di Viterbo

Pas e precari ricorso Anief ins in Gae

Comitato per i Referendum sociali di Pistoia

Illumin'italia Nazionale

Quelli...per la riduzione della spesa pubblica

Consulta Popolare Nazionale

Pronti al referendum...giù le mani dalla Scuola Pubblica

Scuola Pubblica vs Legge 107/2015

Gruppo Azione Civile Area Scuola

Azione Precari#noconcorso

Centro di documentazione e di progetto "Don Lorenzo Milani" di Pistoia.


domenica 18 dicembre 2016 ore 17:52
giuliana gabrielli

Appello alla mobilitazione

 

 

Lavoratori autoconvocati della scuola

Con la vittoria del NO del 4 dicembre, in un referendum presentato dallo stesso governo come un plebiscito sulle sue riforme neoliberiste, si è aperto un grande spazio politico. Il governo Renzi, in evidenti difficoltà, si è dovuto dimettere, per lasciare posto al governo Gentiloni, espressione degli stessi gruppi di potere e degli stessi partiti politici. Tuttavia il blocco dominante è in evidente difficoltà e necessita di un certo tempo per potersi riorganizzare. Ciò offre prospettive interessanti e la possibilità di incidere in modo significativo. Questo è il momento per agire e cercare di trarre il massimo vantaggio dalla situazione. E’ il momento di chiedere con forza il ritiro della legge 107 e del Jobs Act . E’ il momento di cercare di organizzare al più presto l’opposizione di piazza, anche per non lasciarla solo ai populisti o a coloro che attaccano il governo da destra. Pensiamo che questo sia il momento per cui ognuno di noi si impegni in prima persona per organizzare questa opposizione.
Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di spingere affinché si realizzi un grande sciopero generale il più possibile unitario contro il governo e i suoi più iniqui provvedimenti, a partire da una manifestazione nazionale. Facciamo appello ad ogni lavoratore e studente della scuola, ad ogni movimento, ad ogni organizzazione sindacale, perché ci si attivi per promuovere insieme, a partire da gennaio, un assemblea unitaria del mondo della scuola, che possa dar vita ad un nuovo percorso di lotta contro la L.107, auspicabilmente connesso con le rivendicazioni di chi si oppone al jobs act.


venerdì 16 dicembre 2016 ore 22:27
giuliana gabrielli

Un“decalogo”per uscire dalla scuola-azienda e ripristinare la scuola della Costituzione

Cobas Scuola

16/12/2016 16:52

Che proporremmo alla neo-ministra, se rinunciasse ad essere una “pasdaran” della legge 107

E’ parere largamente diffuso che, sebbene nell’oceanico NO alla riforma costituzionale abbiano certamente contato le volontà di difendere il poco che resta della democrazia istituzionale e della abbondantemente svilita Costituzione, l’elemento principale del NO sia stato il rifiuto delle politiche sociali ed economiche del governo Renzi, e in particolare della “cattiva scuola” della legge 107 e del Jobs Act.

Ma Renzi, nell’imporre un governo-fotocopia, non ha tenuto in alcun conto tali ragioni del NO, riconfermando Poletti, responsabile del Jobs Act, invece di mettere mano se non altro per evitare il nuovo referendum almeno a significative modifiche dell’ignobile legge; e, dopo aver mantenuto al governo anche Boschi e Madia, autrici delle altre due riforme bocciate (Costituzione e P.A.), ha silurato solamente la ministra Giannini, che non rimpiangeremo ma che ha solo firmato la distruttiva legge 107, scritta in realtà dai responsabili scuola del PD. Tant’è che la sostituzione al MIUR ha premiato Valeria Fedeli la quale, oltre ad essere una “pasdaran” renziana, è soprattutto una convinta sostenitrice della legge. Così stando le cose, potrebbe apparire inutile qualsivoglia tentativo di dialogo con la nuova ministra. Pur tuttavia, date le drammatiche condizioni in cui versa la scuola pubblica e i suoi protagonisti, investiti dalla disastrosa legge 107, a compimento di un ventennio di crescente immiserimento materiale e culturale, ci riteniamo in dovere di presentare una sorta di “decalogo” su cui la ministra potrebbe riflettere, nell’eventualità certo remota che decidesse di abbandonare la difesa di una legge indifendibile e la nefasta logica della scuola-azienda, per ripristinare i fondamenti della scuola della Costituzione.

1) Gestire la mobilità con titolarità su scuola e non su ambito, ponendo fine agli incarichi triennali non rinnovabili decisi dal preside.
2) Ridefinire l’organico delle scuole: tutti i/le docenti insegnino e tutti/e si facciano carico degli altri compiti necessari per il funzionamento della scuola, riducendo l’orario di cattedra.
3) Destinare i fondi, previsti per la valutazione del sedicente “merito” dei docenti, per la Carta del docente e quelli del Fondo di istituto, alla contrattazione nazionale per un aumento in paga base che, insieme a nuovi fondi da stanziare per il contratto, garantisca a docenti e Ata il recupero di almeno una parte significativa di quel 20 % di salario perso in 7 anni di blocco contrattuale.
4) Rifiutare l’introduzione del “welfare contrattuale”, che destina parte degli aumenti contrattuali a diritti sociali che, costituzionalmente, devono essere garantiti dallo Stato.
5) Assumere i precari docenti ed ATA con almeno 36 mesi di servizio su tutti i posti disponibili in organico di diritto e di fatto.
6) Ampliare l’organico ATA, re-internalizzare i servizi di pulizia, eliminare il divieto di nominare supplenti per assistenti amministrativi e tecnici anche per periodi prolungati, e nominare i supplenti per i collaboratori scolastici anche per i primi 7 giorni.
7) Contro l’inaccettabile obbligo per gli studenti delle superiori di 400/200 ore di “alternanza scuola-lavoro”, ridare alle scuole la libertà di istituirla o meno, e di determinarne il numero di ore.
8) Eliminare i quiz Invalsi come strumento per valutare scuole, docenti e studenti.
9) Ridurre il numero degli alunni per classe, utilizzando per l’insegnamento i docenti dell’organico di potenziamento.
10) Ripristinare la democrazia nelle scuole, restituendo ai lavoratori il diritto di partecipare alle assemblee indette da qualsiasi sindacato che abbia presentato liste alle elezioni RSU. Applicare un sistema proporzionale di voto senza sbarramenti per la rappresentatività e per l’accesso ai diritti sindacali, con un voto a livello di scuola, uno a livello regionale e uno nazionale per determinare la rappresentatività dei sindacati ai tre livelli.

Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS

16 dicembre 2016

 


venerdì 16 dicembre 2016 ore 21:22
giuliana gabrielli

Contrattazione istituto: informazione successiva e compensi accessori

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Carmelo NESTA – SNALS Brindisi. Si stanno svolgendo,
in queste giorni nelle scuole, gli incontri, per la firma dell’ipotesi di contratto di istituto, per l’anno scolastico 2016/17, tra le RSU, le delegazioni delle OO.SS. firmatarie del CCNL e i dirigenti scolastici.

L’art. 6 del CCNL disciplina le relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica e prevede l’informazione successiva, l’informazione preventiva e la contrattazione, definendo le relative materie.

Per quanto riguarda l’informazione successiva
le materie previste dal suddetto art. 6 sono:

n) nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto;
o) verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse.

Si tratta di una informazione molto importante in quanto, come recita la lettera o), permette di verificare se le risorse del FIS, contrattate nell’anno scolastico precedente, siano state ripartite ed assegnate nel modo previsto.

Questo significa che se la contrattazione dell’anno scolastico precedente prevedeva che ad N docenti, nel progetto P, si assegnavano le somme S1…SN, nella informazione successiva dovrà risultare che nel progetto P le somme previste S1…SN siano state liquidate agli N docenti indicando il nominativo di ciascuno con affianco le relative somme S1…SN percepite, come prevede la lettera n).

Quest’anno, a differenza degli anni scolastici precedenti, negli incontri di informazione successiva. ci sono stati dei tentativi da parte di alcuni dirigenti scolastici di proporre al tavolo una documentazione con l’ammontare complessivo delle risorse distribuite e con i dati relativi al personale retribuito con il FIS forniti in forma aggregata.

Non c’è alcuna giustificazione normativa a simili condotte! Solo idee  confuse e distorte che hanno origine dalle interpretazioni del MIUR sul merito per la valorizzazione dei docenti previsto dai commi 126 e seguenti della  legge 107/2015.

Non si evince nella legge 107 alcun veto alla contrattazione con le RSU e con le OO. SS. delle somme che il dirigente scolastico attribuisce ai docenti per valorizzarne il merito. C’è, anzi, uno specifico comma che definisce la somma di natura accessoria e l’art. 45 del D.Lgs n. 165/2001 afferma che il trattamento economico fondamentale ed accessorio è definito dai contratti collettivi, quindi, con l’intervento e la partecipazione attiva delle  organizzazioni Sindacali.

Ma il MIUR ha voluto attribuire a questo compenso accessorio una natura prettamente premiale di competenza esclusiva del dirigente scolastico, così come si evince dalle FAQ sul comitato di valutazione.

Infatti, con la FAQ n. 19 il MIUR mette in guardia i Dirigenti scolastici sul conflitto di interesse nell’attribuzione del premio a eventuali parenti che lavorano nella scuola, citando l’art. 51 del Codice di procedura civile che si riferisce all’astensione dei giudici nei processi: “Il giudice ha l’obbligo di astenersi se egli stesso o la moglie è parente fino al quarto grado o legato da vincoli di affiliazione o è convivente o commensale abituale di una delle parti o di alcuno dei difensori“. Se il Dirigente ha un parente a scuola o va a pranzo con qualche dipendente deve “astenersi dalla valutazione e dalla conseguente assegnazione del bonus, informando di tale situazione il Direttore (o il Dirigente preposto) dell ‘USR di competenza“;

con la FAQ n. 20 il MIUR da indicazioni ai Dirigenti scolastici sulle modalità di pubblicazione dei dati: “Per dare evidenza alle scelte e per promuovere un processo di condivisione risulta determinante, innanzi tutto, pubblicare i criteri stabiliti dal Comitato.
Mentre in merito alla pubblicazione dei premi per i singoli docenti, mancando un’indicazione di riferimento specifica per la scuola, è opportuno fare riferimento al  D.Lgs. 33/2013 come aggiornato da  D.Lgs. 97/2016 (in vigore dal 23 giugno 2016) all’art. 20, comma 1 e comma 2, in cui si evidenzia che: “Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati relativi all’ammontare complessivo dei premi
collegati alla performance stanziati e l’ammontare dei premi effettivamente distribuiti”. “Le pubbliche amministrazioni pubblicano i criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l’assegnazione del trattamento accessorio e i dati relativi alla sua distribuzione, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi, nonché i dati relativi al grado di differenziazione nell’utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti”. Inoltre. risulta quanto mai opportuno che il Dirigente scolastico comunichi le motivazioni delle sue scelte al Comitato di valutazione e a tutta la comunità professionale, in forma generale e non legate ai singoli docenti, proprio per una continua regolazione e qualificazione del processo
“.

PREMI? PERFOMANCE? SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFOMANCE?

L’art. 20, comma 1 e comma 2, del D.Lgs 33/2013 (così come novellato dal FOIA), che il MIUR cita nella FAQ 20, si riferisce a quelle Pubbliche Amministrazioni in cui esiste l’OIV (Organismo Indipendente di Valutazione) previsto dall’art. 14 del D.Lgs.n. 150/2009 (Decreto Brunetta).

Brunetta stesso nel suo decreto, all’art. 74, esclude il personale docente della scuola dall’applicazione delle disposizioni dei titoli II (MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE) e III (MERITO E PREMI) del D.Lgs. 150.

Ma se il MIUR ha voluto forzare quel compenso accessorio, chiamato bonus, alla stregua di un premio di produttività, escludendolo dalla contrattazione e dalla conseguente informazione successiva sulla sua distribuzione, egregi Dirigenti scolastici, non toccate la prevista contrattazione, con RSU e OO.SS., sulle risorse del Fondo di Istituto e le materie oggetto di informazione successiva così come declinate dall’art. 6 del CCNL!


venerdì 16 dicembre 2016 ore 21:16
giuliana gabrielli

Test Invalsi: via dall’esame della media, forse decreto entro il 15 gennaio

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

La data è stata divulgata da Corrado Zunino in un articolo apparso sul quotidiano “La Repubblica”.

Si tratta di una delle deleghe che riguarda la riforma dell’esame al termine del primo ciclo di istruzione e della quale vi abbiamo dato delle anticipazioni.

Secondo le indiscrezioni da noi raccolte e pubblicate già il 19 di settembre, al Ministero si starebbe preparando una vera e propria rivoluzione relativamente al primo ciclo di istruzione.

Innanzitutto i voti verranno sostituiti dalle lettere  (A, B, C, D, E). La valutazione sarà accompagnata da un giudizio, una descrizione dei livelli complessivi di apprendimento e delle competenze, sulla base di indicatori nazionali che saranno forniti dal Ministero.

In secondo luogo, bocciare diventerà caso eccezionale riguardante casi particolari, mentre la bocciatura viene del tutto abolita alla primaria.

Infine, Le prove Invalsi saranno eliminate dagli esami di Stato e saranno somministrate durante le attività didattiche del terzo anno. Le prove avranno validità per l’ammissione agli esami e il voto sarà riportato nella certificazione delle competenze.

Secondo quanto riporta Zunino, il decreto relativo alle prove Invalsi sarà pubblicato entro il 15 di gennaio. Difficilmente crediamo che potrà essere attuato dall’anno in corso, vedremo quale sarà la decisione ministeriale.


mercoledì 14 dicembre 2016 ore 23:07
giuliana gabrielli

"Fedeli" alla 107?

I lettori ci scrivono Martedì, 13 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Una  soluzione degna del principe Fabrizio di Salina quella trovata dal Presidente Mattarella, che ha deciso di conferire, a dispetto del verdetto popolare del 4 dicembre, un incarico plenipotenziario di governo  a Gentiloni, anziché optare per un governo di scopo che portasse gli italiani al voto dopo aver risolto il nodo della legge elettorale: passa insomma il principio del “bisogna che tutto cambi perché tutto rimanga com’è”.

Significativo però è che dopo un lungo elenco di riconferme e di rimpasti  di tutti i ministri del governo precedente, uno solo sia il nome nuovo  uscito poco prima dalle indiscrezioni di palazzo, dopo diversi altri (Malpezzi, Puglisi, Pera) quello del  ministro all’istruzione Valeria Fedeli, ex sindacalista Cgil del settore tessile.

La neo-ministra si definisce:” una sindacalista pragmatica,[..] femminista, riformista, di sinistra”. Siamo ben lieti che questo incarico sia stato affidato ad una personalità che, per sua stessa definizione, sembra rispecchiare le nostre posizioni e che sicuramente, vista la provenienza sindacale, avrà le competenze e la sensibilità giusta per porre rimedio a tutte le nefaste conseguenze della” buona scuola”.

Tanto per cominciare, entro il 13 gennaio  dovrà dirci cosa ne sarà delle 9 deleghe in bianco. Finalmente avremo la speranza di risolvere i problemi della mobilità su ambito e con algoritmo, ripristinando quella su scuola con criteri trasparenti, di eliminare il bonus di merito, che premia il tanto  sommerso svolto dai docenti in ore sottratte  alla didattica curricolare,  di rinnovare il contratto collettivo nazionale scaduto ormai da anni, risolvendo così finalmente, con una retribuzione adeguata al costo della vita, il problema delle cattedre scoperte al nord.
Sicuramente la nuova Ministra non vorrà consentire che gli alunni vadano a lavorare gratis per 200 o 400 ore per il Mac Donald’s e consentirà agli studenti di scegliere se e presso quale azienda effettuare l’alternanza scuola-lavoro, fuori dal tempo da dedicare allo studio. 
Non potrà di certo tollerare la nuova ministra che i dirigenti scolastici diventino i faccendieri dei politici o degli imprenditori per ottenere i finanziamenti con cui portare avanti i progetti formativi della Scuola dell’autonomia senza oneri per la finanza pubblica!
Di certo, un rimedio si troverà anche per i docenti potenziati senza mansioni e per gli insegnanti diseredati rimasti fuori dal piano assunzioni con diritto a lavorare solo per altri 36 mesi dal 1 settembre 2016.
Meno male che abbiamo ottenuto, in questo rimpasto, una Ministra di provenienza sindacale che con la sua pluriennale esperienza saprà risolvere tutti questi problemi, e che magari terrà anche  presente che c’è una legge di iniziativa popolare, alla quale il suo sindacato di provenienza ha dato un buon contributo, depositata per ben due volte in parlamento che sarà aggiornata entro gennaio. Questo sarà l’apporto che avrà dal mondo della scuola, che è vigile e non ama certo rimanere in disparte di fronte alle riforme che lo riguardano.
Oggi, visto che tutti gli operatori e gli utenti attendono dalla nuova insediata un serio e drastico cambiamento di rotta, non possiamo che augurarle buon lavoro!

di Partigiani della Scuola Pubblica


mercoledì 14 dicembre 2016 ore 23:02
giuliana gabrielli

Blasting News >Pubblicato il:14 dicembre 2016

GaE esaurite in 10 province dove inviare la messa a disposizione

A seguito delle ultime nomine, gli aggiornamenti al 14/12 sulle GaE esaurite infanzia, primaria, secondaria I e II grado e sostegno.

Messa a disposizione su GaE esaurite per provincia

Di utile consultazione conoscere le province e gli ordini di scuola in cui le GaE sono esaurite per poter inviare la propria domanda di #messa a disposizione. Al momento infatti non sostate ancora espletate tutte le nomine sul sostegno fino al 30/06/2017 e le scuole sono ancora alla ricerca dei docenti per tutto l'anno scolastico. Il forte ritardo è dovuto ai contratti fino all'avente diritto che hanno più volte costretto gli insegnanti a cambiare sede e a lasciare un contratto di supplenza breve quando si è presentata l'occasione di stipula fino al termine delle attività didattiche. Nel dettaglio gli aggiornamenti delle GaE in cui non vi sono più iscritti - come anche riporta il sito OS in continuo aggiornamento.

GaE esaurite per ordine di scuola

A seguito delle nomine degli Uffici Scolastici Provinciali e con le immissioni in ruolo per l'anno 2016/2017, alcune province non hanno più insegnanti per le #supplenze fino al 30/06. Le difficoltà maggiori sono da rilevarsi per l'assegnazione sui posti sul sostegno, con cattedre di 18 h o spezzoni da 9 per la secondaria di I e II grado. Le Graduatorie ad Esaurimento che riportiamo qui di seguito potrebbero subire delle variazioni con le eventuali integrazioni di risposta positiva alle sentenze in pendenza al Tar Lazio (dei tribunali). Oggi 14/12 sono in programma le assegnazioni di cattedra per i docenti della primaria inseriti in GaE che hanno ricevuto risposta positiva per nomina in base al punteggio conseguito nelle graduatorie sopra indicate. Restano gli abilitati tieffini e passini, che al momento non hanno avuto una risoluzione alla richiesta di inserimento. Di seguito le #GaE esaurite a cui si rimanda all'USP interessato per i dettagli - come anche riportano gli aggiornamenti di ieri sul sito di Orizzonte Scuola:

1. Basilicata - GaE Potenza

2. Campania:

  • Avellino;
  • Napoli, GaE scuola infanzia e primaria, cattedre sul sostegno.

3. Lazio - GaE Roma

4. Lombardia - GaE Varese di secondaria primo e secondo grado

5. Puglia - Bari su scuola secondaria primo e secondo grado

6. Sardegna - Sassari Gae scuola infanzia/primaria

7. Sicilia - Palermo:

  • GaE per secondaria di secondo grado;
  • scuola I grado su scuola infanzia/primaria;
  • Siracusa, GaE secondo grado.

8. Toscana - Arezzo, GaE scuola secondaria primo e secondo grado

Si rimanda al sito ufficiale di ogni Ufficio Scolastico Provinciale, in modo da rilevare le classi di concorso e i posti sul sostegno ancora disponibili per inviare la propria messa a disposizione. A tal proposito si ricorda che l'invio della domanda di messa a disposizione nella scuole è un'istanza semplice che può essere compilata da ognuno di noi, anche solo consultando i siti dedicati alla scuola o chiedendo consiglio sulle pagine scuola. Non vi è che da inserire i propri dati e i titoli conseguiti, come la laurea. Diffidate dunque di chi vi richiede del denaro per inoltrare la vostra istanza nelle scuole.


martedì 13 dicembre 2016 ore 21:58
giuliana gabrielli

I nodi da sciogliere da Valeria Fedeli:

dalle deleghe ai correttivi alla L. 107,

fino ai concorsi

Alessandro Giuliani Martedì, 13 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

Sono diversi i nodi da sciogliere che Valeria Fedeli trova ad aspettarla nel suo nuovo ufficio a viale Trastevere, a Roma.

Tra le questioni aperte, scrive l’Ansa, ci sono di sicuro le deleghe attuative della riforma della Buona scuola, uno dei cavalli di battaglia del governo Renzi: sono nove le deleghe previste, tra cui, in particolare, quelle relative al sistema integrato 0-6 per nidi e scuole dell'infanzia e alla revisione della valutazione nel I ciclo e nell'esame di maturità. E scade a metà gennaio il termine ultimo, previsto dalla legge 107, per approvare questi e altri decreti legislativi delegati. A meno che non arrivi, magari con il Milleproroghe, una proroga - almeno sino all’estate - per l’approvazione del documento.

Ferma anche la revisione della formazione tecnica e professionale e il reclutamento dei docenti, con le relative pendenze per sanare le graduatorie a esaurimento non ancora svuotate.

Ci sono poi da decidere, di concerto con il ministro della PA, i correttivi alla stessa riforma, la L. 107/15, su cui l'Esecutivo proprio nelle ultime settimane aveva deciso di trattare con i sindacati.

Una delle primissime pagine da affrontare, nel dossier scuola, riguarda senz'altro il contratto che regola la prossima mobilità degli insegnanti (sulla questione è stata aperta una contrattazione con i sindacati e la scorsa settimana c'è stato un incontro 'politico' con l'idea da parte del Miur di chiudere prima di Natale) e la controversa questione della "chiamata diretta". 

Sul tappeto anche la trasformazione dell'organico di fatto in organico di diritto (una norma in proposito era stata inserita nella legge di stabilità e viale Trastevere ha avviato una trattativa con il Mef avanzando la richiesta per 25mila persone), il decreto per la sperimentazione del Liceo in 4 anni e naturalmente l'attuazione dell'accordo sui contratti.

C'è poi da portare a termine il concorso per docenti (ormai alle battute finali) e da far partire quelli, attesi da tempo, per dirigenti scolastici (pronto il regolamento e la lettera per il Mef) e per Direttori dei servizi generali e amministrativi.

Ci sono, poi, da ricucire i rapporti con sindacati e associazioni di categoria.

Sul fronte Università, conclude l’agenzia di stampa, in sospeso l'assegnazione della quota premiale del Fondo di finanziamento ordinario e le famose "Cattedre Natta" contro cui si sono mobilitati nei mesi scorsi associazioni studentesche e sindacati.

Rimane da attuare, infine, il Programma nazionale della ricerca.


martedì 13 dicembre 2016 ore 21:54
giuliana gabrielli

Bonus premiale, l’Usb: “A tutti o non lo

vogliamo”

OGGISCUOLA.IT

USB – In questi giorni la questione del “Bonus premiale” sta tornando ad essere al centro delle discussioni fra insegnanti, sia perché in diverse scuole d’Italia si sta procedendo ai pagamenti dell’80% della quota prevista (secondo l’indicazione ministeriale), sia perché da più parti l’operazione sta avvenendo in assenza dei benché minimi criteri di trasparenza, sia ancora, perché si comincia a ragionare sui criteri che dovranno presiedere alla assegnazione del bonus per il 2016-17.

Vogliamo quindi proporre un ragionamento che dia spazio alle forme di resistenza alle evidenti storture di questo sistema e che proponga una strategia di ribaltamento della logica del merito per distribuire su tutti i lavoratori queste somme e, laddove ciò non sia possibile, si traduca in un rifiuto motivato. Ricordiamo che la delibera ANAC n.430 del 2016 ha individuato la “Costituzione e funzionamento del comitato di valutazione” tra i processi a maggior rischio corruttivo riguardanti le istituzioni scolastiche”, raccomandando di rendere pubblici e trasparenti i processi di assegnazione del denaro pubblico.

I soldi del bonus sono soldi dei lavoratori, di tutti i lavoratori, sottratti in anni di mancato rinnovo del contratto e perciò vanno gestiti con la massima trasparenza. Laddove i DS non abbiano provveduto a pubblicare i nominativi dei destinatari del bonus e l’importo assegnato, invitiamo in prima istanza a far pressioni sulla RSU che ha diritto ad ottenere l’informativa successiva e trasparente sia sull’attribuzione del MOF e del FIS, che sull’attribuzione del bonus e chiedere l’immediata convocazione di un’assemblea dei lavoratori, durante la quale approvare un documento in cui si chiede al dirigente di esplicitare i criteri di attribuzione del bonus e rendere pubbliche la motivazione dell’attribuzione dello stesso ai singoli docenti e pubblicare i nominativi dei docenti “meritevoli” e l’ammontare ricevuto da ogni singolo docente. Nel caso in cui questa possibilità fallisca, è possibile procedere con un accesso agli atti. In caso di risposta negativa procedere con una vertenza nei confronti del dirigente scolastico per mancanza di trasparenza.

CHE COSA FARE PER L’ANNO SCOLASTICO IN CORSO?

Abbiamo fin da subito avversato il bonus premiale, ritenendo gravissimo differenziare sul terreno salariale colleghi che svolgono lo stesso lavoro, per presunti e spesso soggettivi pseudocriteri di merito. Come già i progetti e gli incarichi aggiuntivi, anche il bonus serve a giustificare il blocco contrattuale e salariale che caratterizza la scuola da un decennio. Anche le prime ipotesi di accordo tra Pubblica amministrazione e sindacati collaborazionisti si inseriscono in quest’ottica, immaginando un aumento salariale del tutto inadeguato, per la scuola come per tutto il PI.

Per opporci a questa logica abbiamo pensato allo slogan “A tutti o non lo voglio”. In alcune scuole siamo riusciti ad imporre dei criteri di valutazione che riconoscessero a tutti gli aventi diritto (il personale di ruolo) una quota eguale della somma stanziata; lavorando al contempo affinché a precari ed ATA fosse riconosciuta una quota forfettaria dal FIS, essendo entrambe queste categorie escluse dal bonus. Si tratta di una doppia rivendicazione: di protesta per il blocco dei contratti e per il riconoscimento economico del ruolo sociale dell’insegnante; ma anche di affermazione del carattere eminentemente collegiale del lavoro che si fa a scuola, e dell’azione di miglioramento che tutti svolgiamo, spesso a fronte di condizioni lavorative difficili, di ambienti di apprendimento inadeguati, di problemi sociali che rendono complessa la relazione con i ragazzi.

Il Bonus premiale è uno dei frutti avvelenati della cattiva scuola renziana. Su di esso, come su tutto, va presa una posizione. O troviamo il modo per smontarlo, impedendogli di stabilire graduatorie di merito, oppure continuiamo a rifiutarlo in massa!


martedì 13 dicembre 2016 ore 21:53
giuliana gabrielli

Collegio dei docenti: Quanto tempo prima deve essere convocato?

Lucio Ficara Martedì, 13 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

La presentazione a inizio anno del piano delle attività funzionali all’insegnamento, non giustifica il Ds del mancato preavviso di un’attività collegiale.

Purtroppo capita, ma si spera siano soltanto delle eccezioni, che qualche dirigente scolastico convochi un Collegio dei docenti solo qualche giorno prima del suo svolgimento adducendo come scusante il fatto che l’attività era stata già preannunciata ad inizio d’anno con la delibera del piano delle attività.

Appare evidente, e anche di buon senso, ricordare almeno 5 giorni prima dell’attività fissata con il piano delle attività, lo svolgimento della stessa e l’eventuale ordine del giorno.

È utile sapere che le convocazioni degli organi collegiali devono essere preavvisate secondo i tempi e le modalità stabilite nel regolamento internodella scuola deliberato dal Consiglio d’Istituto.

Infatti ai sensi dell´art. 10 comma 3 lett. a) del d.lgs. 297/94 il Consiglio d’Istituto adotta con una delibera il regolamento interno del circolo o dell'istituto, in cui si possono stabilire le modalità di convocazione degli organi collegiali.

In tali regolamenti di istituto potrebbe non trovarsi scritto nulla che riguardi i tempi e i criteri di convocazione degli organi collegiali, in tal caso la norma da seguire è il comma 1 dell’art. 40 del d.Lgs. 297/94, in cui è scritto:” In mancanza dei regolamenti interni previsti dal presente titolo gli organi collegiali operano sulla base di regolamenti tipo predisposti dal Ministero della pubblica istruzione”.

Nella fattispecie il regolamento tipo predisposto dal Ministero della pubblica istruzione è quello pubblicato con nota 105 del 16 aprile 1975. In tale nota all’art. 1 è stabilito che: "La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con congruo preavviso - di massima non inferiore ai 5 giorni - rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell'organo collegiale e mediante affissione all'albo di apposito avviso; in ogni caso, l'affissione all'albo dell'avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell'organo collegiale. La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale. Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, stesso su apposito registro a pagine numerate”.


martedì 13 dicembre 2016 ore 21:42
giuliana gabrielli

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OGGISCUOLA.IT


martedì 13 dicembre 2016 ore 21:37
giuliana gabrielli

Fedeli (nuovo Ministro), le questioni aperte: ritorno a casa docenti in mobilità, nuova formazione e reclutamento, riforma esami di stato, 0-6. La scheda

di Paolo Damanti

ORIZZONTESCUOLA

“Lavorerò – ha detto il neo ministro dell’istruzione Valeria Fedeli – per una scuola di tutte e di tutti. Ecco le sfide che dovrà affrontare.

Il Ministro si è detta “onorata di ricoprire un ruolo così importante per il Paese” anticipando la volontà di ascoltare “gli studenti, i genitori, i lavoratori ed i loro rappresentanti.”

Molte le sfida che dovrà affrontare, dalle deleghe della Buona scuola che scadono a metà gennaio, al contratto sulla mobilità  e gli aumenti stipendiali.

Mobilità
I sindacati hanno già ottenuto un impegno informale da parte dell’attuale entourage del Ministro uscente che prevede la possibilità di passaggio da scuola a scuola, oltre che negli ambiti territoriali, e la deroga del tetto di tre anni prima di poter ripresentare domanda di mobilità. Mobilità scuola 2017/18: c’è apertura da parte del Ministro

Contratto aumento stipendi
Altra questione riguarda la definizione per il comparto scuola delle modalità per l’assegnazione degli aumenti stipendiali. Ricordiamo, infatti, che è in atto un accordo tra Governo e sindacati nel quale si prevedono 85 euro di aumenti medi, in base a produttività, assenze e reddito. Si dovranno trovare le modalità di applicazione di questi principi a tutto il comparto scuola. Aumenti stipendiali 85 euro, ecco accordo: premi produttività e chi fa meno assenze. Sostegno redditi bassi

Riforma 0-6
Eravamo, almeno secondo le parole del precedente esecutivo, quasi al termine del percorso per il varo della riforma 0-6 che dovrebbe portare nuovi posti di lavoro soprattutto al Sud. L’ex Primo Ministro aveva promesso che parte dei finanziamenti stanziati nella Legge di Bilancio relativamente alle deleghe sarebbero andate proprio a questa riforma.

Riforma esami di Stato I e II grado
Molte le indiscrezioni a riguardo, dall’abolizione dei voti e sostituzione con lettere dalla A alla D, ad una diversa modalità di somministrazione delle prove Invalsi (durante l’anno e non in coincidenza con l’esame). Riformulazione delle prove, con l’eliminazione della terza prova alle superiori e con un documento finale che attesti le effettive competenze degli studenti. Riforma scuole medie, per MIUR addio bocciature e pagelleCambia l’Esame di Stato secondaria II grado, via terza prova e modifiche a punteggi, rimane commissione mista. Ecco come e da quando

Reclutamento docenti
Via TFA e introduzione lauree magistrali abilitanti che daranno accesso ad un tirocinio biennale nelle scuole e i titoli per il concorso a cattedra che sarà bandito triennalmente. Questo per sommi capi il progetto per diventare insegnanti sul tavolo del Ministero. Cosa accadrà ai docenti che sono iscritti in graduatoria d’istituto? Questo il nodo da sciogliere dal nuovo Ministro nella fase transitoria dal vecchio a nuovo sistema. Addio tfa, si passa ai tirocini. A breve riforma reclutamentoAddio supplenze, abolite con nuovo sistema di reclutamento. I vincitori di concorsi saranno tirocinanti, verranno pagati ed effettueranno le sostituzioni

Chiamata diretta
Altra questione sulla quale i sindacati avevano portato a casa un impegno informale di regolamentare l’assegnazione degli incarichi ai docenti da parte dei dirigenti.

Aumento organico di diritto
Nella legge di Bilancio è stato approvato un aumento di risorse per trasformare cattedre nell’organico di fatto in organico di diritto. Non viene specificato il numero, spetterà adesso al Ministero contrattare con il MEF per la quantificazione. Secondo il primo, infatti, sarebbero 25 mila (5 mila sul sostegno), secondo il Ministero dell’Economia massimo 10mila.

Licei quadriennali
Altra questione riguarda il decreto per la sperimentazione del Liceo in 4 anni .

Concorso docenti
C’è poi da portare a termine il concorso per docenti (ormai alle battute finali) e da far partire quelli, attesi da tempo, per dirigenti scolastici (pronto il regolamento e la lettera per il Mef) e Direttori dei servizi generali e amministrativi.

Concorso dirigenti
Pronto il regolamento, c’è il via da parte del Consiglio di Stato. Mancano gli ultimi adempimenti per avviare il concorso per diventare dirigenti. Il precedente esecutivo aveva fornito informalmente una tempistica a breve, entro la fine dell’anno.


martedì 13 dicembre 2016 ore 21:29
giuliana gabrielli

“Non esiste più la titolarità dell’insegnante alla scuola, classe di concorso e insegnamento”

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

A dirlo l’On Blundo del Movimento 5 stelle in un lungo post su FaceBook. Sotto la lente di ingrandimento le modifiche della 107 in relazione alla titolarità dei docenti.

Riportiamo integralmente quanto scritto dall’On Blundo

Il Governo Renzi in uno dei suoi ultimi atti di questa settimana è venuto a rispondere ad una mia interrogazione sulla possibile perdita della titolarità di cattedra per i docenti assunti prima della Legge n.107.

Nella risposta il Governo ha CONFERMATO che proprio a seguito della “Buona Scuola” non esiste più la corrispondenza tra titolarità della cattedra, classe di concorso e insegnamento.
Ciò ha comportato che l’assegnazione degli incarichi di potenziamento e di supplenza sia in molti casi avvenuto in modo slegato dalla materia in cui il docente era effettivamente preparato, provocando un notevole abbassamento della qualità dell’insegnamento.

È l’ennesima grave stortura prodotta dalla riforma voluta fortemente da un ministro, la Giannini ed è un ulteriore buon motivo per far rispettare il voto dei cittadini e in gran parte del mondo della scuola e non permettere in alcun modo che questo governo continui a fare danno


giovedì 8 dicembre 2016 ore 20:54
giuliana gabrielli

Sciopero con comunicazione preventiva: non tutti ci stanno !

Reginaldo Palermo Mercoledì, 07 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

La Commissione di Garanzia per gli scioperi sembra intenzionata a procedere sulla strada annunciata: d'ora in poi il personale della scuola che vorrà scioperare dovrà obbligatoriamente darne comunicazione preventiva al dirigente scolastico.

Ovviamente i sindacati, seppure con toni diversi, si dichiarano contrari.
La notizia, da noi anticipata quasi due settimane fa, è stata rilanciata nelle ultime ore dal Fatto Quotidiano.
“A questo punto – è l'ironico commento di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda, riportato dal Fatto  – se vogliono che i dipendenti dichiarino prima anche la loro adesione tanto vale fare una manifestazione simbolica come i giapponesi che mettono una fascia nera in testa e non scioperiamo più”.
Mimmo Pantaleo, segretario generale di Flc Cgil fino a pochi giorni (il nuovo segretaria è Francesco Sinopoli),  sembra fare una mezza apertura:
"...Se ci dev’essere qualche modifica dev’essere fatta nell’ambito complessivo del contratto. Per quanto riguarda le organizzazioni più rappresentative finora si sono attenute al rispetto delle regole. Se il problema sono i piccoli sindacati che proclamano in continuazione scioperi bisogna stabilire se stanno dentro le regole o no”.
Dichiarazione che ha già provocato la risposta secca di Stefano d'Errico che, in un comunicato di poche ore fa, ribatte: "La presa di posizione di Pantaleo denuncia un ruolo ben diverso da quello sindacale (ammesso che la Cgil sia ancora un sindacato). Senza dimentica che le modalità di esercizio del diritto di sciopero richiedono una modifica di legge, perché il diritto di sciopero è un diritto indisponibile secondo la Costituzione che abbiamo appena salvato".
"Insomma
- conclude polemicamente d'Errico - mentre noi festeggiamo, tutti costoro da che parte stanno?"


giovedì 8 dicembre 2016 ore 20:52
giuliana gabrielli

Trasferimenti docenti 2016, Tar: il Miur consenta l’accesso agli atti e all’algoritmo segreto

Alessandro Giuliani Giovedì, 08 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

I provvedimenti di mobilità devono essere chiari e ogni docente ha il diritto di comprendere perchè è stato assegnato ad una scuola anzichè ad un'altra.

A sancirlo è stata la terza sezione del Tribunale amministrativo regionale di Catania, che il 6 dicembre ha accolto la richiesta di un docente che reclamava trasparenza sulle modalità adottate per il suo trasferimento.

Secondo il Tar catanese, gli USP devono consegnare la documentazione e consentire di ricostruire l'iter che ha portato all'attribuzione della cattedra a 100 o a 50 km da casa.

Quello che vale, per i giudici, è il principio: tanto è vero che, nel caso esaminato, il medesimo USP ha infatti attribuito una cattedra conforme alle aspettative della ricorrente. Ciò non è bastato al Miur per evitare l’accollo delle spese di giudizio, in quanto il Tar ha rilevato "fondatezza della domanda, alla stregua di specifici precedenti di questo Tribunale".

Per il Tar, infatti, "il controllo generalizzato (che, in tali casi, non è limitato ai documenti, ma riferito alle “informazioni”, termine che concettualmente indica un ambito più esteso dei documenti fisicamente esistenti; sul punto, TAR Sicilia – Catania, Sez. II, 28 dicembre 2009, n. 2253) quindi non solo non è vietato, ma è auspicato. Nel caso di specie, la ricorrente ha chiesto «…la copia dei criteri (e comunque dei provvedimenti) con i quali si era proceduto alla formulazione delle cattedre per l’anno scolastico XXX per la Provincia di Messina, ed alla consequenziale assegnazione delle ore esistenti presso il Liceo XXXXX presso le altre scuole sopra indicate…».

Per i giudici della terza sezione del Tar di Catania, “la domanda tende quindi ad ottenere informazioni attinenti alla organizzazione dell’amministrazione; in disparte la considerazione che i criteri sono probabilmente espressi nel corpo dei documenti che si riferiscono alla determinazione delle cattedre, il Collegio ritiene che essa ricada nell’ambito dell’accesso “organizzativo” previsto dalla legge 15/2009 e dal D. Lgs. 150/2009; pertanto l’Amministrazione dovrà consentire l’accesso, nei termini precisati in dispositivo”.

La sentenza potrebbe quindi creare un precedente di non poco conto: se, come probabile, anche gli altri Uffici scolastici locali dovranno adeguarsi, diverse migliaia di docenti spostati di sede, su ambito territoriale nell’estate del 2016, potranno comprendere i motivi e gli “incastri” che hanno portato al loro trasferimento.


mercoledì 7 dicembre 2016 ore 20:51
giuliana gabrielli

Ogg: TFA sostegno, nel bando per l’a.a. 2016/2017 le indicazioni su prove e candidati ammessi

Vista la carenza diffusa di docenti specializzati per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, il Miur ritiene necessario avviare, nell’a.a. 2016/2017, i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione.

 

L’ammissione alle prove di accesso e ai relativi percorsi è riservata ai candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento per il grado di

scuola per il quale si intende conseguire la specializzazione su sostegno. 

Per quanto concerne le prove, l’art. 4 del D.M. prevede che siano organizzate dagli Atenei, tenendo conto delle specifiche esigenze dei candidati con disabilità

o DSA.

I test preliminari e le prove scritte di accesso ai corsi sono predisposti garantendo l’anonimato.

I test preliminari saranno calendarizzati in date uniche per ciascun indirizzo di specializzazione, secondo quanto disposto dal MIUR con apposito decreto.

Il calendario delle prove scritte o pratiche sarà pubblicato dalle commissioni entro 10 giorni dalla pubblicazione dei risultati del test preliminare, mentre le

prove orali non inizieranno prima dei sette giorni successivi alla data in cui il calendario è pubblicato.

Saranno ammessi in soprannumero, prioritariamente presso il medesimo Ateneo, i candidati risultati vincitori nelle selezioni dei precedenti corsi di

specializzazione.

Inoltre, coloro che per qualsiasi ragione abbiano sospeso di frequentare i percorsi attivati negli anni passati potranno, a domanda, riprendere la frequenza nei corsi

che saranno attivati quest’anno, col riconoscimento dei crediti eventualmente già acquisiti.

Le indicazioni per l’attuazione dei percorsi sono contenute nel

http://www.istruzione.it/allegati/2016/dm948_16_firmato.pdf

D.M. 948 del 1° dicembre 2016.

 

 


martedì 6 dicembre 2016 ore 22:23
giuliana gabrielli

Legge 107: certamente le deleghe salteranno

Reginaldo Palermo Martedì, 06 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

In rete sta già impazzando il "toto-107": cosa succederà della legge sulla "Buona Scuola" dopo la vittoria del NO? 


Come abbiamo già avuto modo di scrivere è molto probabile che per il momento (e cioè fino a quando non ci sarà un nuovo Parlamento) non cambierà nulla. Può darsi (ma non è sicuro) che possa esserci un cambio di rotta sulla questione della mobilità.
Per il momento l'unico dato certo (anzi molto probabile: in politica la certezza non esiste) riguarda la questione delle deleghe contenute nel comma 181 della legge 107 e che dovrebbero tradursi in decreti attuativi entro la metà di gennaio, e cioè fra un mese.
Le deleghe sono 9 e coprono un ventaglio molto ampio di norme:
a) Riordino delle disposizioni normative in  materia di  sistema nazionale di istruzione e formazione (in pratica revisione del testo unico sull'istruzione)
b) Formazione e reclutamento personale docente
c) Inclusione scolastica alunni disabili
d) Revisione percorsi istruzione professionale
e) Sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita ai 6 anni
f) Diritto allo studio
g) Promozione e diffusione cultura umanistica
h) Scuole italiane all’estero
i) Valutazione e certificazione delle competenze degli studenti
Ma cosa accadrà se entro metà gennaio non saranno adottati i decreti legislativi?
La risposta la si trova nell'articolo 76 della Costituzione che stabilisce che il Parlamento può delegare il Governo "soltanto per tempo limitato".
Nel caso in cui i termini scadano, il Parlamento deve rinnovare la delega. Di casi di deleghe scadute ce n'è stato più di uno ed è sempre stato necessario un intervento successivo delle Camere per rinnovare l'autorizzazione conferita al Governo prorogandone i termini.
In genere si è trattato quasi sempre di decreti legge (i cosiddetti "decreti milleproroghe"); ma è evidente che in questa fase politica turbolenta è molto difficile che il Parlamento approvi una proroga che, in ogni caso, avrebbe ben poco senso: il futuro Governo potrebbe lasciarla decadere senza nessuna difficoltà. 
Resta da capire che fine faranno le risorse che la legge di bilancio stanzia per l'attuazione della riforma, ma questo è un altro tema e se ne riparlerà quando le acque si saranno calmate.


martedì 6 dicembre 2016 ore 22:18
giuliana gabrielli

Legge di bilancio, salta numero 25mila cattedre, deciderà il MEF. Addio mobilità deroga triennale. Cosa accadrà a riforma 0-6

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

La manovra finanziaria approderà, blindata, domani mattina alle 9,30 in aula al Senato. Il voto di fiducia ci sarà domani pomeriggio con la chiama che inizierà domani alle 14,30: l’ok definitivo alla legge di Bilancio arriverà quindi domani pomeriggio.

Per quanto riguarda l’esame (ovviamente rapidissimo e blindato) della manovra da parte della commissione Bilancio al Senato, riferisce la capogruppo del Misto Loredana De Petris (Si-Sel) al termine della capigruppo di Palazzo Madama, “la 5a lavorerà questa notte ma non si potrà cambiare niente, nemmeno inserire misure su cui il Governo si era impegnato. Secondo quanto si apprende la maggioranza non presenterà alcun emendamento.

La road map designata dai capigruppo del Senato, quindi, prevede l’approdo del testo della legge di Bilancio in aula domani mattina alle 9,30, eventuali questioni pregiudiziali, poi discussione generale e quindi apposizione della questione di fiducia intorno all’ora di pranzo sulla prima parte della manovra, nel testo uscito dalla Camera. L’esito del voto si avrà nel primo pomeriggio, in tempo per la direzione del Pd prevista per le 15.

Quindi, vista la nuova composizione del testo della legge di Bilancio, l’aula del Senato dovrà votare sulla seconda parte della manovra, quella delle tabelle, per dare il via libera definitivo alla manovra. Quindi il mandato di Matteo Renzi potrà volgere al termine e le sue dimissioni “scongelarsi”.

Tra le misure che salteranno ci sono quelle sulla scuola che la maggioranza aveva ritirato alla Camera e promesso di ripresentare al Senato.

Si tratta di interventi importanti, alcuni dei quali volti ad aggiustare le storture della legge 107 di riforma votata dalla stessa maggioranza.

Alcune misure erano rivolte sia ai docenti interessati alla mobilità che alle assunzioni.

Innanzitutto, la trasformazione delle cattedre da organico di fatto ad organico di diritto. Si tratta di uno stanziamento di 140 milioni nel 2017 e 400 milioni a decorrere dal 2018. Nel testo della Legge di Bilancio non si danno i numeri delle cattedre da trasformare, compito che era stato assegnato ad un emendamento firmato PD che determinava in 20mila cattedre ordinarie e 5mila di sostegno. Adesso l’emendamento non potrà essere ripresentato come promesso dalla Maggioranza durante i lavori parlamentari e la decisione finale di quante cattedre trasformare dipenderà dal Ministero dell’Economia che aveva ipotizzato un massimo di 10mila nuovi posti.

Altro emendamento che era stato ritirato per ripresentarlo in Senato riguardava la deroga del vincolo triennale per la mobilità che avrebbe agevolato molti docenti per ritornare nelle proprie regioni d’origine e che avrebbero trovato più posti grazie all’aumento delle cattedre in organico di diritto.

Per quanto riguarda i finanziamenti alle deleghe, esse saranno approvate insieme alla Legge di Bilancio,  ma appare chiaro che sarà difficile, se non impossibile, realizzarle prima della scadenza prevista dalla riforma per il 16 di gennaio.

Cosa accadrà alla promessa del Premier di consentire alle docenti precarie di usufruire dell’aumento dei posti derivanti dalla riforma 0-6 per le assunzioni?

Ricordiamo, infatti, che Renzi ha promesso una soluzione indipendentemente dal risultato referendario.

Vedremo se si è trattato di promesse condizionate dal risultato referendario o saranno effettivamente mantenute.


lunedì 5 dicembre 2016 ore 22:05
giuliana gabrielli

Cobas: c'è il rischio che si

prosegua con politiche liberiste

Reginaldo Palermo Lunedì, 05 Dicembre 2016

Arriva dai Cobas una delle prime analisi del voto da parte sindacale.

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

Dopo aver rilevato la straordinaria partecipazione al voto, il sindacato di Piero Bernocchi parla di "un dato numerico (uno scarto di ben 20 punti) che va al di là delle nostre più rosee aspettative ma soprattutto delle previsioni generali del mondo politico-istituzionale-massmediatico, a conferma che tale mondo è, nell’insieme, sempre più lontano dalla vita reale e che tra i suoi protagonisti nessuno ha più la misura dell’entità del malcontento popolare".
I Cobas però, con molto realismo, mettono in evidenza anche i problemi che a questo punto di aprono: "Pur nella grande soddisfazione di questo momento, non dobbiamo però trascurare il fatto che dentro questo NO si muovono - e cercheranno, come stanno già facendo, di intestarselo - forze apertamente reazionarie, razziste, xenofobe che, in perfetta linea con i Trump, i Farage, gli Orban e le Le Pen, descrivono il NO come rivolto anche contro i migranti, le politiche di accoglienza e di solidarietà, un NO che chiederebbe barriere spietate contro gli ultimi della Terra che scappano dalle guerre e dalla fame; e un NO omofobo, islamofobo e antifemminista, non  spudorato come nel modello Trump, ma non meno insidioso e pericoloso".
Sottolinea ancora Bernocchi:   "Per le forze antiliberiste, antirazziste e democratiche del NO sociale, insieme alla soddisfazione per il grande successo, è all’ordine del giorno l’onere di dimostrare che sappiamo delineare anche i SI’ ad una ben diversa, anzi opposta, politica sociale ed economica per uscire dalla crisi e ricreare condizioni positive per il lavoro, la scuola, il reddito, i Beni comuni, l’ambiente, per gli stanziali e i migranti, alleati in un progetto comune di nuova e migliore società".
"Su questo
- concludono i Cobas - siamo chiamati a misurarci, in particolare di fronte al nuovo governo che verrà, e che di certo, anche su pressioni della Unione Europea, non farà sconti, pur senza Renzi, sulle politiche economiche e sociali liberiste".
 Insomma i Cobas sembrano avere ben chiaro un punto: anche senza Renzi, con il prossimo Governo non ci sarà un cambio di rotta significativo a meno che non si costruisca nel Paese un forte schieramento per un nuovo e diverso modello di sviluppo economico.
L'analisi appare sensata, ma se è così significa che almeno nell'immediato è molto difficile che nella scuola ritorni un po' di "pace": nessuno farà sconti a nessuno, almeno fino a quando la legge 107 non verrà "rottamata" o in qualche modo ridimensionata. 


lunedì 5 dicembre 2016 ore 22:03
giuliana gabrielli

Referendum, Chimienti (M5S): scuola decisiva, abolizione 107/15 è un “dovere”

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

L’on. Chimienti ha commentato, sul suo profilo FB, l’esito del Referendum, definendo la scuola il baluardo della Costituzione.

La Chimienti, infatti, ha attribuito alla scuola un ruolo fondamentale nella vittoria del “no” al Referundum, in quanto il partito guidato da Renzi ha attuato una riforma contro la volontà degli addetti ai lavori, distruggendo il nostro sistema di Istruzione.

La rappresentate del M5S, poi, si è spinta oltre, affermando che l’abolizione della Buona Scuola è un “dovere”.

Queste le parole dell’Onorevole:

“Il PD di Renzi ha distrutto la scuola spingendosi oltre le peggiori riforme berlusconiane. Lo ha fatto un anno e mezzo fa, contro tutti e contro tutto, dopo uno sciopero che ha visto scendere nelle piazze un milione di persone. Oggi la scuola è stata decisiva, è stata il baluardo della Costituzione. Perché la Costituzione e la Scuola non si assediano, non si “riformano” con i colpi di mano, con la violenza e con la divisione del Paese. Ora abbiamo un dovere: abrogare la Buona…”


lunedì 5 dicembre 2016 ore 21:51
giuliana gabrielli

Scuola post referendum: e se tornassimo al cacciavite?

Anna Maria Bellesia Lunedì, 05 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

Dopo le dimissioni di Renzi, c’è da governare il post referendum. La maggioranza degli italiani non vuole più saperne del renzismo parolaio e leopoldino. Il mondo della Scuola in particolare aspettava questo momento per far sentire il peso di un coro di no. 

Alcune fonti giornalistiche dicono che il presidente Mattarella sia al lavoro per un governo, diciamo di transizione, che ci accompagnerà alle prossime elezioni, cercando la collaborazione in particolare degli ex Dc, che adesso si trovano tanto nel Pd quanto nel centrodestra, con l’intenzione di ricucire le lacerazioni lasciate dalla sconsiderata campagna referendaria.

E se rispuntasse all’istruzione Beppe Fioroni, quello del “cacciavite”?  Fu ministro della pubblica istruzione dal 2006 al 2008, all’epoca del governo Prodi. Si trovò a governare una situazione con due maxi riforme opposte generate nel giro di un quinquennio, quella di Berlinguer e poi quella della Moratti. Pensò bene di non avviarne una terza, ma di lavorare di cacciavite, secondo alcune priorità, fra cui l’istruzione tecnico professionale e l’innalzamento dell’obbligo di istruzione.

Certo che in questa fase di transizione, qualche segnale distensivo al mondo della Scuola bisogna pur darlo.

La Scuola, apparentemente rassegnata,  proprio non ha mandato giù una riforma che ha dato il colpo di grazia alla Scuola istituzione, ai docenti che vi lavorano e alle stesse nuove generazioni, perché la finalità dichiarata è di formare non “cittadini” consapevoli, ma lavoratori “adattabili”, dotati delle “soft skills” funzionali alle esigenze del capitalismo 4.0, quello della quarta rivoluzione industriale.

Da Gelmini a Giannini, passando per Profumo e il governo Monti, al peggio non c’è mai stato fine. Prima l’Istruzione è stata considerata semplicemente come oggetto di contenimento della spesa pubblica, poi con Renzi-Giannini il colpo di grazia destrutturante.

Già alle elezioni politiche del 2013, la Scuola ha espresso un notevole malcontento per la scarsa considerazione ricevuta da Bersani nella campagna elettorale. L’allora segretario del PD aveva capito benissimo che non si potevano dare altri “ceffoni” ai docenti, ma niente ha fatto per cambiare tendenza. Diciamo che, se Bersani non vinse nettamente, fu anche per la defezione di una parte crescente del suo tradizionale elettorato, scontento del fiacco e non convincente programma sulla Scuola. Responsabile del settore Scuola del PD era la senatrice Francesca Puglisi, diventata subito dopo una dei più convinti sostenitori di Renzi e della legge 107.

Le parti assolutamente più indigeste della legge 107 riguardano la titolarità su ambito, la chiamata diretta con incarico triennale, la mobilità, la premialità con esigui bonus elargiti dai dirigenti, i super poteri dei dirigenti. Sono inoltre rimaste in sospeso molte deleghe importanti che potrebbero portare ad una attuazione spinta di quello che è stato impostato finora. Si va dal reclutamento alla valorizzazione della professione docente, dalla revisione dei percorsi dell’istruzione professionale alla valutazione e certificazione delle competenze degli studenti, agli esami di stato, al riordino organico di tutte le disposizioni normative.


lunedì 5 dicembre 2016 ore 08:04
marco agelao

Vittoria del NO!!!!

La costituzione non si tocca


lunedì 5 dicembre 2016 ore 01:00
marco agelao

dirette Rai1 Rai2 Rai3 RaiNews24


lunedì 5 dicembre 2016 ore 00:55
marco agelao

Renzi ha annunciato le proprie dimissioni per domani a Mattarella


domenica 4 dicembre 2016 ore 23:37
marco agelao

...


domenica 4 dicembre 2016 ore 23:28
marco agelao

...


domenica 4 dicembre 2016 ore 23:25
marco agelao

... inizia lo scrutinio


domenica 4 dicembre 2016 ore 15:33
giuliana gabrielli

votanti - scrutini - risultati

 

Ministero dell'Interno

Referendum Costituzionale 2016


sabato 3 dicembre 2016 ore 22:02
giuliana gabrielli

PON scuola:

riequilibrio o sospensione corsi animatori digitali, team innovazione, docenti e personale tecnico-amministrativo

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

L’iscrizione ai corsi di formazione per animatori  digitali,  team  per  l’innovazione,  personale  docente e personale tecnico-amministrativo, nell’ambito del Pon scuola 2014-2020 – Azione 10.8.4 “Formazione del personale della scuola e della formazione su tecnologie e approcci metodologici innovativi” – Avviso prot. AOODGEFID/6076/2016, si sono chiuse il 21 novembre u.s.

Il Miur -Direzione Generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale, visionando i dati relativi alle iscrizioni, comunica di aver riscontrato le seguenti casistiche da attenzionare:

1. Numero di iscritti inferiore al minimo stabilito quale condizione per l’avvio. In questo caso, in  presenza  di  moduli  della  stessa  tipologia  ma  con un  numero  di  iscritti  insufficiente, è necessaria  una  rimodulazione  tra  i  moduli  per  garantire  la  condizione  necessaria  all’avvio. Ovviamente, qualora  il  modulo  con  un  numero  di  iscritti  inferiore  a 9 sia  unico  della specifica tipologia, lo stesso non potrà essere attivato.

2. Numero di iscritti non proporzionato tra  moduli della stessa tipologia. In  questo  caso  i  singoli  Snodi  Formativi,  al  fine  di  garantire  una  più  equilibrata  gestione, potranno  provvedere  autonomamente  al  riequilibrio  numerico  dei  corsisti  all’interno  dei moduli.  Nella nota è descritta la procedura che gli Snodi Formativi devono seguire per il detto riequilibrio numerico.

Nell’apposita nota si ricorda, inoltre, che nel caso in cui il numero di partecipanti scenda  al  di  sotto  del  minimo  (n.  9)  per  due incontri consecutivi, il corso deve essere immediatamente sospeso dopo il secondo incontro consecutivo.

Nella medesima nota si suggerisce, al fine di evitare la chiusura dei corsi, ai tutor di informare immediatamente il Dirigente dello Snodo Formativo Territoriale del decremento delle presenze, affinché lo stesso possa prendere i provvedimenti necessari per evitarne la sospensione.


sabato 3 dicembre 2016 ore 21:52
giuliana gabrielli

Aumenti stipendiali, in  base alla produttività. Ecco dov’è scritto nell’intesa e cosa significa

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

Ieri abbiamo pubblicato il testo dell’intesa tra sindacati e Governo relativamente all’aumento degli stipendi del personale della PA, scuola inclusa.

Da più parti è stato sottolineato che la cifra di 85 euro che è trapelata dalla stampa è una media e che gli aumenti saranno assegnati in base al “merito”.

Il passaggio è presente nel testo dell’intesa, nella parte seconda, in cui si afferma alla lettera A: le parti si impegnano ad individuare nuovi sistemi di valutazione che garantiscano una adeguata valorizzazione delle professionalità e dele competenze e che misurino e valorizzino i differenti apporti individuali all’organizzazione. I contratti collettivi, nei limiti delle relative previsioni normative, disciplineranno criteri e modalità.”

Inoltre, al punto C, si introduce il concetto di “macro obiettivo”. Infatti, nel testo si legge: “le parti, per ciascun livello istituzionale e tenendo conto delle specificità di ciascuna amministrazione e dei macro obiettivi da esse fissati per il miglioramento della qualità dei servizi per i cittadini, si impegnano ad individuare, con cadenza periodica, criteri e indicatori al fine di misurare l’fficacia delle prestazioni delle amministrazioni e la loro produttività collettiva con misura contrattuali che incentivino più elevati tassi medi di presenza.”

“I sindacati – ha detto ieri il Ministro Madia – si sono impegnati all’adozione di un principio di valutazione. Niente più aumenti a pioggia. Si premierà e si valorizzeranno le professionalità”, dice Madia. Quanto ai furbetti del cartellino, “la norma già esiste, come è noto, e diverse amministrazioni la stanno attuando, segno che funziona”.

Il testo dell’intesa

L’intesa per punti


sabato 3 dicembre 2016 ore 21:43
giuliana gabrielli

SCADENZARIO 5/11 DICEMBRE 2016.

LA TECNICA DELLA SCUOLA


sabato 3 dicembre 2016 ore 21:39
giuliana gabrielli

Dov'è finito il TFA?

Fabrizio De Angelis Venerdì, 02 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Ancora fumata nera per tutti coloro che sperano nell'apertura del terzo ciclo di Tfa.

Infatti, per la giornata del 1° dicembre era in programma una riunione fra amministrazione e sindacati per discutere e illustrare le deleghe delle legge 107/2015, la Buona Scuola.
Purtroppo la riunione è saltata a data da destinarsi.

Fra queste deleghe, senza dubbio quella in merito alla formazione iniziale e il nuovo reclutamento dei docenti è fra fra le più attese, anche perchè a tenere banco sono le disposizioni in merito ad un possbile passaggio intermedio per i docenti già abilitati e soprattutto, per tutti coloro che ancora non hanno abilitazione e attendono da tempo il terzo ciclo TFA. 

La domanda quindi è sempre la stessa: quando sarà attivato l'ultimo TFA? Dal Miur non fanno sapere molto, solo che potrebbe essere gennaio il mese decisivo per intavolare una discussione, ma non esite nessuna certezza in merito, anche perchè al momento un altro incontro Miur - sindacati non è stato stabilito.

A questo punto, oltre alla domanda precedente, molti in realtà se ne stanno ponendo un'altra: sarà mai attivato il TFA?

 


sabato 3 dicembre 2016 ore 21:32
giuliana gabrielli

Contratto mobilità: Si decide tutto dopo il referendum

Lucio Ficara Sabato, 03 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Il contratto della mobilità 2017/2018 è ancora bloccato su alcuni nodi politici di complessa soluzione. Dopo i referendum, il 7 dicembre 2016, le parti si incontreranno.

I principali nodi da sciogliere per potere trovare un accordo contrattuale sono principalmente tre:

- regole stabilite nel contratto in modo chiaro e trasparente sull'assegnazione da ambito a scuola in modo da eliminare qualsiasi discrezionalità da parte dei singoli Ds;

- la possibilità volontaria per tutti a poter esprimere anche preferenze di scuola oltre agli ambiti e province nella mobilità e quindi in diritto a poter ottenere anche una titolarità di scuola;

- l'equiparazione nel punteggio tra servizio di ruolo e non di ruolo.

Se sui tre nodi sopra elencati, sostiene la Flc Cgil con il suo nuovo Segretario Nazionale Francesco Sinopoli, ci sarà la disponibilità, che non c'è stata fino ad oggi, da parte del Miur, allora si potrà sottoscrivere un nuovo contratto altrimenti no.

D’altronde è utile evidenziare che l'accordo sottoscritto dal Governo con Cgil, Cisl e Uil sul rinnovo dei contratti pubblici del 30 novembre 2016, dovrebbe aiutate visto l'impegno sottoscritto dal Governo a ricondurre nella competenza del contratto le materie su cui è intervenuta la legge. Tra queste certamente c'è anche la mobilità. La Giannini avrà il buon senso di anticipare i contenuti di quell'accordo anche prima che la Madia abbia rivisto il testo unico sul pubblico impiego d.lgs 165/01 e le norme Brunetta sulle competenze della contrattazione?

Un interrogativo non di poco conto vista la posta in palio. Tuttavia c’è da dire che un ruolo decisivo sullo sblocco del contratto sulla mobilità, potrebbe arrivare anche dall’esito referendario che non mancherà, nei prossimi giorni, di scuotere la politica.


venerdì 2 dicembre 2016 ore 19:15
giuliana gabrielli

Carta docente 500 euro: registrarsi, dove spendere, generare un buono, rendicontare. Guida gratuita passo passo

di Giovanna Onnis

 ORIZZONTESCUOLA

cartadeldocente


venerdì 2 dicembre 2016 ore 18:58
giuliana gabrielli

Unicobas e USB contro l'accordo Governo-sindacati

Reginaldo Palermo Giovedì, 01 Dicembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Contro l'accordo sottoscritto fra Cgil, Cisl, Uil e Governo si sta schierando tutto il sindacalismo di base.


Per l'Unicobas di Stefano d'Errico l'accordo è solo un cumulo di bugie:  "Bugie sugli 85 euro;  si tratta infatti di 45 euro netti medi, ma solo a fine 2018,  che poi sono 25 per gli ata (direttore dei servizi escluso), 35 per infanzia e primaria, 45 per i docenti di scuola media e 55 per la scuola superiore di secondo grado. Neppure un decimo del potere d'acquisto mensile perso con circa 10 anni di blocco contrattuale. Una cifra del genere avrebbero dovuto darcela negli anni scorsi solo come indennità di vacanza contrattuale"

Sulla stessa lunghezza d'onda l'Usb che in un proprio comunicato afferma:  "Dopo 7 anni di blocco contrattuale  Cgil, Cisl e Uil chinano la testa al governo svendendo i lavoratori per un misero piatto di lenticchie. Un accordo politico che ha il 'merito' di ottenere 85 euro medi e lordi a regime, legati a produttività e valutazione, compensati per una platea di 800 mila lavoratori (250 mila solo nella scuola) dalla perdita del bonus di 80 euro".

I sindacati firmatari dell'intesa sostengono per parte loro che l'accordo è da apprezzare già solo per il fatto che cancella i vincoli che il decreto Brunetta aveva imposto alla contrattazione. Anche su questo, l'Usb ritiene che si tratti di mera propaganda: "Sulla legge Brunetta gli impegni assunti dal Governo rimangono estremamente generici e sono lontanissimi dalla sua totale abrogazione come chiesto invece esplicitamente da USB nell’incontro avuto lunedì con il Governo. Di fatto viene confermata e condivisa la filosofia della “meritocrazia”, seppure declinata in modo diverso da quanto fatto finora, al punto che i sindacati complici si candidano ad esserne co-gestori".

"E così - denuncia l'USB -  i sistemi di valutazione e gli obiettivi di produttività diventano patrimonio del sindacato che perde definitivamente la propria funzione e diventa sostanzialmente un doppione della parte datoriale" .

Ma per d'Errico (Unicobas) c'è anche un dato politico di non poco conto da tenere in considerazione: "In chiusura della campagna referendaria l'accordo è davvero un bel regalo a Renzi, fornito in extremis senza contropartita.  Nella scuola, anzi, l'aiuto al Governo è doppio: va infatti analizzata a fondo sino a che punto s'è spinto il placet delle organizzazioni sindacali firmatarie sull'applicazione della cattiva scuola, in particolare in materia di bonus 'premiale', poteri discrezionali del dirigente-padrone, demansionamento, chiamata diretta, ambiti, mancate assunzioni, titolarità (perduta) e test Invalsi".

"D'altronde - aggiunge ancora d'Errico - si tratta di bugie perfettamente in linea con quelle ideate a proposito del referendum.  Si va dalle bugie sui 'risparmi' (solamente 50 milioni in tutto), sull’elezione diretta dei senatori (la proposta di legge del PD parla espressamente di scelta autonoma dentro i parlamentini regionali) e sulla futura 'stabilità di governo' (il nuovo Senato avrà perenni 'porte girevoli' a seconda delle differenziate scadenze elettorali degli Enti Locali e non sarà mai al completo)".

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venerdì 2 dicembre 2016 ore 18:54
giuliana gabrielli

Contratto: i sindacati strappano un’intesa
per aprire le trattative all’ARAN

FLCCGIL

Mercoledì 30 novembre si è svolto l’incontro tra CGIL, CISL e UIL e il Ministro Marianna Madia per gettare le basi sulle quali avviare le trattative del rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti, bloccati da oltre 7 anni.

Il confronto, dopo un inizio difficile, si è concluso con la sottoscrizione di un’intesa che contiene alcuni punti fermi su cui aprire il negoziato all’ARAN. L’intesa riguarda tutti i lavoratori delle pubbliche amministrazioni e i comparti di contrattazione pubblici, compresi scuola, università, ricerca e AFAM.

L’azione della CGIL è stata determinante per conseguire questo risultato e per superare le divergenze che si erano manifestate durante il confronto sull’applicabilità dell’accordo al comparto scuola e sulla certezza delle risorse da stanziare nel triennio.

I punti qualificanti dell’intesa
Il testo dell’intesa
Il comunicato congiunto CGIL-FP-FLC
Segui gli aggiornamenti

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


giovedì 1 dicembre 2016 ore 11:22
marco agelao
Referendum: le piazze del no
Elenco riportato nel foglio...

mercoledì 30 novembre 2016 ore 22:11
giuliana gabrielli

1 DICEMBRE 2016

FLASH MOB PER DIRE NO

IN TUTTE LE PIAZZE D'ITALIA

CON UN OMBRELLO ROSSO

SU CUI E' SCRITTO NO,

ORE 18:30  PUNTUALI

Durante i FLASH MOB PER DIRE NO
fatevi tante foto e video-dirette e condividete in tutti i gruppi  massicciamente!


lunedì 28 novembre 2016 ore 22:14
giuliana gabrielli

Carta docente 500 euro, on line l’applicazione web per l’aggiornamento: si parte il 30 novembre

Alessandro Giuliani Lunedì, 28 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Come annunciato dal Miur, dalla serata del 28 novembre è stata messa on line l’applicazione web cartadeldocente.istruzione.it.

Si tratta dello strumento interattivo che, scrive il dicastero dell’Istruzione, “a partire dal 30 novembre, consentirà agli insegnanti di ruolo di utilizzare via internet, attraverso un “borsellino elettronico”, i 500 euro per l’aggiornamento professionale”

Quest’anno, ricorda il ministero dell’Istruzione, i 500 euro potranno essere spesi generando sull’apposita piattaforma buoni di spesa per: 

•          l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale;

•          l’acquisto di pubblicazioni e di riviste utili all'aggiornamento professionale;

•          l'acquisto di hardware e software;

•          l'iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'Istruzione;

•          l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;

•          l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;

•          l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;

•          iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

Sempre il Miur ricorda che per accedere alla piattaforma è indispensabile ottenere l’identità digitale SPID presso uno dei gestori accreditati (http://www.spid.gov.it/richiedi-spid). Anche la richeista di ottenere lo spide si potrà avviare dall'applicazione web cartadeldocente.istruzione.it.

L’acquisizione delle credenziali SPID si può fare in qualunque momento, non c’è scadenza: si  tratta di un codice unico che consentirà di accedere, con un'unica username e un’unica password, ad un numero considerevole e sempre crescente di servizi pubblici (http://www.spid.gov.it/servizi).

Sino a quando l’identità digitale SPID non sarà attivata, il personale docente non potrà spendere i 500 euro dell’anno scolastico in corso. 

Inoltre, a partire dal 30 novembre, giorno di apertura del sito ai docenti, sarà attivo un call center interamente dedicato all’utilizzo della Carta per supportare gli insegnanti. I buoni di spesa generati dai docenti daranno diritto ad ottenere il bene o il servizio presso gli esercenti o gli enti di formazione registrati con la semplice esibizione su smartphone o tabletLa stampa sarà ovviamente possibile, ma non necessaria.

Il Miur, sottolinea, inoltre che i 500 euro della Carta del Docente “potranno essere spesi in qualunque momento, durante tutto il corso dell’anno scolastico”.

Il nuovo sistema che parte quest’anno consentirà agli insegnanti di avere uno strumento elettronico per effettuare e tenere sotto controllo i pagamenti. E alle scuole di essere alleggerite dalla burocrazia e dalle procedure di rendicontazione. Le somme relative all’anno scolastico 2016/2017 eventualmente già spese dal 1° settembre 2016 al 30 novembre 2016 dovranno essere registrate attraverso la piattaforma digitale e saranno erogate ai docenti interessati, a seguito di specifica rendicontazione, dalle scuole di appartenenza.

Per gli enti ed esercenti l’applicazione web prevede una serie di link di approfondimento, domande frequenti e un help desk a supporto della procedura di registrazione. Un esercente o un ente possono registrarsi da oggi in qualsiasi momento, non c’è scadenza limite. Sono già inseriti in piattaforma, fra gli altri, 228 musei, 23 aree archeologiche, 8.406 scuole di ogni ordine e grado (per la parte che riguarda la formazione).

Si ricorda che per la fruizione della carta docente annuale da 500 euro, "La Tecnica della Scuola" ha realizzato una video-guida per utilizzare il bonus.

 


lunedì 28 novembre 2016 ore 21:19
giuliana gabrielli

Bonus card, manca il decreto: rischia

di saltare la data del 30 novembre

OGGISCUOLA.IT

L’attivazione della piattaforma a cui iscriversi per poter utilizzare il borsellino elettronico della Bonus card potrebbe slittare. La data del 30 novembre, indicata dal Miur come il giorno in cui la piattaforma online sarebbe divenuta operativa  per richiedere l’attivazione della “Carta del docente” (www.cartadeldocente.istruzione.it), sarebbe a rischio. Per dare inizio alle operazioni, infatti, occorre un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Dal ministero fanno sapere che è stato predisposto un apposito DPCM, inviato agli organi di controllo per la registrazione. Il decreto ha per oggetto i seguenti punti: illustrare la nuova procedura; permettere il cumulo delle somme non spese lo scorso anno; consentire il rimborso delle spese tra il primo e il 30 di novembre, prima dell’emanazione della carta. Ma allo stato il decreto non consiglio dei ministri non è ancora stato discusso e a meno di convocazioni straordinarie non dovrebbe esserci una nuova seduta prima del 30 novembre. Quindi la data indicata dal ministero è a forte dubbio. Anche se non ancora saltata.


domenica 27 novembre 2016 ore 22:54
giuliana gabrielli

Contratti pubblici, Madia convoca

i sindacati mercoledì

Nuovo incontro per il rinnovo dei contratti fermi da

7 anni.

È arrivata la nuova convocazione dei sindacati al tavolo per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. Il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, vedrà Cgil, Cisl e Uil mercoledì 30 novembre 2016 alle 11, a Palazzo Vidoni. Lo riferiscono le agenzie di stampa.


domenica 27 novembre 2016 ore 21:11
giuliana gabrielli

IMMISSIONI IN RUOLO E GAE

Il provvedimento promesso è scomparso dalla legge di bilancio.


domenica 27 novembre 2016 ore 20:53
giuliana gabrielli

Bonus 500 euro docenti, il 30 novembre 

 non c’è nessuna scadenza!

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Continuiamo a ricevere in redazione email di docenti che “rincorrono” lo spid, convinti che se non si attivi entro il 30 novembre “si perda tutto”.

Ne pubblichiamo una

“salve sono un docente che da una settimana sto impazzendo per chiedere il bonus di 500 euro..

dopo varie problematiche con la posta…ho fatto tutto per lo spid ma..oltre a non aver ancora ricevuto nulla in merito allo spid né per email né dal vivo in posta quando ho fatto il riconoscimento, provo a collegarmi sul sito di istruzione carta del docente ma mi dice sempre che la pagina non è disponibile….

come è possibile? siamo al 26 e tra meno di 4 giorni scade la possibilità di farlo.. ”

Una info fondamentle: il 30 novembre non c’è nessuna scadenza.

Nel comunicato del 12 novembre il Miur ha scritto che

“L’applicazione web “Carta del Docente” sarà disponibile all’indirizzo Cartadeldocente.istruzione.it entro il 30 novembre “. Pertanto, che il sito non sia ancora attivo oggi, non è un disservizio.

Tra l’altro abbiamo già messo in evidenza come la data del 30 novembre potrebbe anche essere spostata, dato che l’approvazione del nuovo DPCM per l’erogazione del bonus 500 euro tramite borsellino elettronico, prevista per il 24 novembre, è slittata.

Carta docente 500 euro, slitta approvazione Decreto: possibile rinvio data 30 novembre?

Inoltre, a meno che proprio non si abbia l’esigenza di dover spendere i soldi necessariamente il 30 novembre o il 1° dicembre, ricordiamo che sia l’acquisizione dell’identità digitale che l’iscrizione alla piattaforma www.cartadeldocente.istruzione.it potrà essere effettuata, con tutta calma, dopo tale data, e fino alla data in cui vi servirà spendere i soldi.

Il 30 novembre, cioè, non c’è nessuna scadenza per i docenti. Inoltre, considerato che gli esercenti e gli enti di formazione potranno iscriversi solo dal 28 novembre in poi, è possibile che il 30 novembre non ci siano ancora in piattaforma tutte le offerte disponibili.

Vi spiegheremo tutta la procedura nel dettaglio, qui le prime anticipazioni

Bonus 500 euro. Come funzionerà la piattaforma per gli acquisti, prime anticipazioni


domenica 27 novembre 2016 ore 20:52
giuliana gabrielli

Docenti, è in arrivo la formazione obbligatoria: 125 ore in tre anni,40 in presenza

Alessandro Giuliani

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

La formazione obbligatoria dei docenti, introdotta con il comma 123 della Legge 107/2015, presto sarà effettiva: sono previste 125 ore da fare ogni triennio.

La Flc-Cgil ha realizzato un documento proprio “sull’introduzione alla bozza del Piano Nazionale di Formazione”.

Dal documento si evince che si sta attuanto una “pesante intromissione del documento su aspetti tipicamente contrattuale”.

Il sindacato guidato da Mimmo Pantaleo riassume, a tal proposito, quanto si sta concordando al ministero dell’Istruzione, anche se gli spazi di manovra per il sindacato appaiono davvero ridotti:

a) viene (re)introdotta la quantificazione della formazione obbligatoria attraverso il seguente meccanismo:

1. viene istituita una nuova unità di misura per quantificare l’impegno in attività di formazione: l’unità formativa.

2. In analogia ai crediti formativi universitari (o accademici) tale unità di misura è pari a 25 ore di impegno.

3. Ogni unità può essere costituito da una pluralità di attività:

• formazione in presenza e a distanza

• sperimentazione didattica e ricerca/azione

• lavoro in rete

• approfondimento personale e collegiale

• documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola

• progettazione

4. Di norma, per ogni unità formativa devono essere previste almeno 8 ore per attività in presenza

5. ciascun docente deve acquisire almeno cinque unità formative nel triennio.

In conclusione l’obbligo della formazione è pari, nel triennio, ad almeno cinque UF pari a 125 ore di impegno, di cui almeno 40 ore devono essere relative ad attività in presenza.

b) Vengono introdotte le unità formative certificate per “itinerari formativi di notevole consistenza”, ad esempio:

• formazione sulle lingue e il CLIL

• coinvolgimento in progetti di rete

• particolare responsabilità in progetti di formazione

• ruoli di tutoraggio per i neoassunti

• animatori digitali e team dell’innovazione

• coordinatori per l’inclusione

• ruoli chiave per l’alternanza scuola-lavoro

Tali UFC “potranno essere utilizzati a valere sui riconoscimenti di professionalità previsti dalle norme di legge” (leggasi “bonus”).

c) Viene generalizzato e reso obbligatorio il bilancio delle competenze che è la base del Piano individuale di sviluppo professionale che ogni docente è tenuto ad aggiornare e verificare periodicamente. Il dirigente scolastico curerà la raccolta dei piani di sviluppo professionale dei propri docenti e relativi aggiornamenti entro il 1° ottobre al fine di preparare, all’interno dell’aggiornamento annuale del PTOF, un piano delle attività formative.

d) Viene istituito il portfolio del docente, con una finalità chiarissima: “L’intera storia professionale del docente (….) sarà presa in considerazione per giungere a decisioni più eque e rispondenti alle esigenze della scuola o delle scuole in rete, evitando una mobilità professionale determinata unicamente da procedure burocratiche.”.

e) La formazione nell’ambito del sistema per lo sviluppo professionale rappresenterebbe la strumento principale della valorizzazione della professione docente e delle prospettive di carriera attraverso alcuni meccanismi introdotti dalla Legge 107/15:

- riconoscimento di impegni e meriti, (bonus)

- scelta “mirata” della sede di servizio (chiamata diretta)

- assegnazione di incarichi specifici all’interno della scuola.

f) È previsto l’utilizzo di uno o più docenti della rete di ambito territoriale per organizzare autonomamente la formazione. La Flc-Cgil fa notare che questa novità, tuttavia, si attua al di fuori da qualsiasi riferimento contrattuale.

Per il sindacato Confederale, il giudizio delle linee applicative del Miur sulla formazione obbligatoria è pertanto negativo. Perché, scrive, è “evidente che il perimetro di riferimento del Piano è a docenti il cui rapporto di lavoro è regolato dalla Legge e non dal contratto nazionale. Si tratta di un modo di procedere non solo inaccettabile, ma che pretende imporre unilateralmente nuovi impegni a lavoratori le cui retribuzioni, peraltro, sono ferme da ormai molti anni”.

A questo proposito, riguardo alle risorse della legge 107/15, la Flc-Cgil fa notare che “non sono chiariti i criteri di ripartizione tra iniziative nazionali e risorse da destinare alle reti di scuole. Risorse queste ultime che andrebbero ad una scuola capofila per ciascuno dei 321 ambiti scolastici territoriali”. Per questo, è necessario fare chiarezza sulle risorse del PON che, in tema di formazione del personale, non solo sono cospicue, ma che hanno una precisa finalizzazione nell’ambito delle azioni programmate.


sabato 26 novembre 2016 ore 19:15
giuliana gabrielli

Mobilità e immissioni in ruolo 2017/18:  55mila posti dopo Legge Stabilità,come  saranno ripartiti

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Ieri, con voto di fiducia, il primo via libera alla Legge di Stabilità per il prossimo anno. Nelle prossime settimane si deciderà sull’aumento di cattedre utili per assunzioni e mobilità.

Ricordiamo che nel testo presentato dal Governo, sono stati stanziati 140 milioni nel 2017 e 400 milioni a decorrere dal 2018 con lo scopo di aumentare il numero di cattedre in organico di diritto.

Con un emendamento, la cui discussione ed approvazione è stata rimandata al Senato, la maggioranza ha quantificato il numero di cattedre da trasformare in 25mila: 20mila cattedre ordinarie, 5mila di sostegno.

Se l’emendamento dovesse essere confermato dal Senato, le cattedre utili per mobilità e assunzioni aumenterebbero quasi del doppio per le operazioni del 2017/18.

Infatti, secondo le stime a noi note, attualmente sono disponibili circa 30mila cattedre libere, che diventerebbero 55mila dopo l’approvazione della Legge di Stabilità (emendamento accolto permettendo).

La divisione delle cattedre tra mobilità interprovinciale (si è in attesa anche dell’approvazione dell’emendato che permette la deroga al vincolo triennale) e assunzioni viene determinata da una quota decisa a livello contrattuale.

Marco Campione, capo gabinetto del Sottosegretario Faraone, è intervenuto sulla questione, avanzando una divisione al 50% dei posti tra mobilità e assunzioni.

Quindi, per il 2017/18, le cattedre libere per la mobilità sarebbero circa 27.500, altrettanti per le assunzioni.

Queste ultime, però, devono essere ulteriormente suddivise al 50%, dato che per legge i posti per le assunzioni si dividono tra GaE e GM del concorso a cattedra, determinando in circa 13.700 i posti che andranno all’una e all’altra graduatoria (le GM per la scuola secondaria sono quasi esaurite, mentre infanzia e primaria sono ancora corpose, ma bisogna ancora attendere anche gli esiti del concorso relativo).

Vedremo se la richiesta da parte del Parlamento di aumentare l’organico di 25mila unità sarà accolto, per dare risposte a quanti tra docenti attendono di avvicinarsi a casa o di vedere trasformato in posto fisso il proprio ruolo di insegnante.


sabato 26 novembre 2016 ore 19:14
giuliana gabrielli

Bonus merito, Ministero invita le               scuole pagare i docenti.

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

Il Ministero dell’istruzione ha inviato alle scuole una  nota specifica con la quale assegna l’80% delle risorse disponibili.

Si tratta della DDG n. 1612 del 14 novembre 2016, con la quale si assegna sul capitolo 2155, piano gestionale 13, la risorsa a ciascuna scuola pari all’80% della risorsa assegnata a giugno 2016.

Tale somma costituisce una prima tranche della risorsa complessivamente assegnata cui seguirà, all’esito dei giudizi pendenti dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, l’erogazione della rimanente quota.

La nota invita ciascuna istituzione scolastica a procedere con la liquidazione delle spettanze nella misura pari all’80%;


sabato 26 novembre 2016 ore 18:43
giuliana gabrielli

Aumento stipendio 85 euro, riguarderà anche la scuola. Mercoledì intesa di indirizzo

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Il Ministro Madia ha convocato i sindacati per il rinnovo del contratto della Pubblica Amministrazione.

Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, il Governo potrebbe accettare la richiesta di un aumento di 85 euro mensili. Il tutto sarà deciso in sede di contrattazione.

Mercoledì i sindacati firmeranno un’intesa di indirizzo che riguarderà tutti i comparti, anche quello della scuola.


mercoledì 23 novembre 2016 ore 23:01
giuliana gabrielli

http://www.ilfattoquotidaino.it/rignano-sullarno-trovate-500-000-schede-gia-segnate-voto-si-shock/


mercoledì 23 novembre 2016 ore 22:57
giuliana gabrielli

Accorpare più classi per l’assenza

del docente è illegittimo

Lucio Ficara Domenica, 20 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Ogni scuola avendo in organico i docenti di potenziamento, in caso di assenza di un docente, dovrebbe evitare la prassi, ancora troppo diffusa, dell’accorpamento di più classi.

Purtroppo stiamo riscontrando in più scuole che, in caso di assenza di un docente, si procede ad accorpare anche un’intera classe con un’altra, oppure ad utilizzare per la sostituzione i docenti di sostegno nonostante la presenza dell’alunno disabile.

In realtà è utile sapere che l’accorpamento delle classi o il loro smembramento in altre classi, l’utilizzo del docente di sostegno per fare supplenza in presenza dell’alunno disabile, o fare uscire una classe dalla scuola prima del regolare orario scolastico, soprattutto se gli studenti sono minori, sono provvedimenti del tutto illegittimi.

Ma quali provvedimenti andrebbero presi, in caso di assenza improvvisa di un docente, per garantire la sorveglianza dei ragazzi?

Se proprio non c’è la disponibilità di alcun docente a disposizione per supplire, più che adottare accorpamenti, smembramenti, potrebbe essere un collaboratore scolastico a vigilare la classe, oppure potrebbe lo stesso dirigente scolastico o uno dei suoi collaboratori entrare in classe a fare lezione.

Tuttavia pensare di dividere una classe, mandando gli studenti in altre classi, accorpare una classe ad altra classe, sostituire il docente assente utilizzando l'insegnante di sostegno in presenza dell’alunno disabile, sono scelte illegittime.

Si tratta principalmente di illegittimità sulle norme sulla sicurezza, qualora si stipino troppi ragazzi in pochi metri quadrati, ma anche lo smembramento di piccoli gruppi in più classi è lesivo dei diritti degli studenti e dei docenti della scuola, a svolgere correttamente i propri doveri.

Situazioni del genere possono essere tollerate nella loro eccezionalità, ma in alcun modo possono essere accettate quando diventano una consuetudine.

I docenti che dovessero essere chiamati a fare lezioni su classi accorpate o nel caso del docente di sostegno, anche in presenza dell’alunno disabile, farebbero bene a chiedere un vero e proprio ordine di servizio, per evitare ai sensi dell’art.18 del Dpr n.3/1957di assumersi la personale o condivisa responsabilità di un atto chiaramente illegittimo.


mercoledì 23 novembre 2016 ore 22:08
giuliana gabrielli

Bonus merito anche ai precari, presto la sentenza. Dirigenti hanno premiato un insegnante di ruolo su tre, con somme tra 200 e 1.800 euro

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Quanti docenti riceveranno il premio merito relativo all’a.s. 2015/16? I dati inediti vengono forniti da Repubblica.

Si tratta di 247.872 docenti di ruolo, più di uno su tre. Non sta a noi dire se siano tanti o pochi. Secondo Repubblica “Per tutta la stagione i presidi erano stati inseguiti dal sospetto (urlato) che avrebbero premiato parenti, amici e sottoposti fedeli. Hanno preferito allora allargare la base, per evitare nuove polemiche. È credibile pensare che alla fine del triennio della Legge 107 – che chiede, appunto, aggiornamenti ogni tre anni – quasi tutti gli insegnanti italiani potranno aver ricevuto il bonus”

Al momento però i docenti in questione riceveranno solo l’80% della somma (ad ogni scuola è stata assegnata una somma di circa 23.000 euro, da dividere tra i destinatari secondo i criteri stabiliti dal comitato di valutazione, ma in linea generale la cifra lorda si aggira tra i 200 euro e i 1.800 euro.

Anche su questo vi è stata una querelle tra Ministero e sindacato FLCGIL che ha espresso il timore che la somma, se non erogata a novembre, sarà percepita dai docenti ad aprile – maggio. Ma il Ministero è di diverso parere.

Bonus merito, MIUR: nessun rischio, docenti meritevoli avranno 80% della somma. Nei prossimi giorni esiti ricorsi

Ma è interessante capire cosa riguardano i ricorsi, dei quali si attende nei prossimi giorni la sentenza.

Il sindacato ha promosso un ricorso in cui chiede l’estensione del bonus anche ai supplenti. Il Miur quindi, in attesa della sentenza, precisa che la base finanziaria sarà costituita sempre dai 380 milioni. In caso di vittoria del sindacato la distribuzione sarà allargata anche ai precari, e per questo sarà utile quel 20% finora tenuto da parte.


mercoledì 23 novembre 2016 ore 22:03
giuliana gabrielli

Bonus 500 euro. Come funzionerà

la piattaforma per gli acquisti,

prime anticipazioni

di Lalla

ORIZZONTESCUOLA

Comincia a delinearsi la procedura per l’accesso alla piattaforma che permetterà di accedere alla somma di 500 euro che i docenti potranno utilizzare per la propria formazione e l’autoaggiornamento.

Innanzitutto la carta del docente, prevista dal comma 121 della legge 107/2015 è diventata, per l’a.s. 2016/17 un “borsellino elettronico”.

A tal fine il Ministero ha predisposto un nuovo DPCM (che supera quello del 23 settembre 2015) e che al momento è agli organi di controllo per la registrazione, ma che dovrebbe essere approvato il 24 novembre nel corso del Consiglio dei Ministri.

Ve ne anticipiamo i contenuti.

Il docente si collegherà all’indirizzo www.cartadeldocente.istruzione.it  che sarà attivato presumibilmente entro il 30 novembre. La data è ancora indicativa, in quanto solo dal 28 novembre enti ed esercenti potranno inserirsi nella piattaforma.

In ogni caso i docenti potranno registrarsi lungo tutto l’anno scolastico, naturalmente lo devono fare prima di effettuare l’acquisto. Prima della registrazione dovranno munirsi dell‘identità digitale (SPID) Come ottenerla: una guida passo passo

Destinatari del bonus

  • docenti di ruolo a tempo pieno e part-time
  • neoimmessi in ruolo
  • docenti inidonei per motivi di salute
  • docenti in comando, distacco e fuori ruolo
  • docenti delle scuole estere
  • docenti delle scuole militari

Il bonus non verrà invece erogato agli educatori di ruolo, nonostante il ricorso vinto.

I “buoni spesa” potranno essere utilizzati per

  • ‘iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione o organizzati da scuole;
  • iscrizione a corsi di laurea, laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, o a corsi post laurea e maste
  • iscrizione a percorsi AFAM o master universitari
  • acquisto di libri e testi, anche in formato digitale;
  • acquisto di pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale;
  • acquisto di hardware e software;
  • acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo.

Sarà possibile utilizzare i 500 euro per beni e servizi acquistati all’estero, purchè gli enti ed esercenti di riferimento siano accreditati in piattaforma.

E’ possibile integrare la somma eccedente

in caso di acquisto di beni o servizi per importi superiori alla cifra disponibile sul borsellino elettronico.

Primo accesso

HAI GIA’ SPESO?

Il docente dovrà innanzitutto dichiarare se ha già effettuato delle spese dal 1 settembre 2016 al 30 novembre 2016 (o comunque la data di attivazione). Se la risposta sarà affermativa,  verrà indirizzato nella parte del sito che gli permetterà di emettere un buono per il settore e per la cifra utilizzata, che andrà a scalare i 500,00 euro di base. Con il buono e la ricevuta fiscale della spesa (pezza giustificativa) si recherà nella segreteria della propria scuola, che caricherà la richiesta dell’importo. Il MIUR, quindi, invierà i soldi alla scuola che, dietro presentazione della pezza giustificativa, liquiderà al docente.

Come generare un buono acquisto

  • Si seleziona l’ambito di interesse.
  • La piattaforma visualizza l’elenco degli esercenti accreditati presso il quale può essere speso il buono
  • La piattaforma genera il buono con codice a barre (previsto anche l’acquisto on line)
  • Sarà mostrata la disponibilità residua

Selezionato l’ambito di interesse la piattaforma offre l’elenco degli esercenti presso cui si può acquistare il bene. La piattaforma genera un buono di acquisto stampabile con codice a barre utilizzabile per l’acquisto presso l’esercente prescelto. Possibile anche l’acquisto on line. Contestualmente all’acquisto la piattaforma mostra la disponibilità residua del borsellino.

Per esempio: se prenoto un film e poi, per motivi diversi, non ci posso andare, annullo la prenotazione del buono cinema e la somma non mi viene scalata dal borsellino elettronico; l’unica categoria di beni che non si può disdire è quella dei musei.

SPENDERE IL BUONO

L’acquisto può essere completato

• stampando il buono e presentandolo alla cassa

• presentando alla cassa smartphone o tablet e visualizzando i dati identificativi del buono, corredati di codice alfanumerico di 8 cifre, QR code e barcode.

L’esercente validerà il buono attraverso l’inserimento in piattaforma, nella sezione dedicata agli esercenti, del suo codice identificativo e del codice identificativo del buono, così da completare l’acquisto.

Saranno attivati anche call-center dedicati ai soli docenti per chiarimenti e risoluzione delle problematiche incontrate nell’utilizzo della piattaforma.

Se l’acquisto è on line,

dovrà essere indicato, durante il processo di acquisto nel sito di vendita (personalizzato per ogni esercente), il codice del buono generato.

Quali enti ed esercenti saranno presenti

Scuole, università, conservatori e accademie vengono accreditate direttamente dal MIUR; per musei e cinema si utilizza la banca dati del MIBAC; la piattaforma sarà aggiornabile in progress per tutto l’anno scolastico, per cui enti ed esercenti potranno man mano aggiungersi.

Sono già presenti in piattaforma Amazon e Ticket One.

Saranno presenti anche tutti quelli che si accrediteranno dal 28 novembre, tra cui tutti quelli già presenti per la 18APP

Sulla piattaforma saranno già presenti dal 30 novembre gli esercenti che si sono già accreditati, tra cui tutti quelli già presenti per la 18APP. (il Ministero sta avviando una campagna di sensibilizzazione al tema).

Somme non spese nell’a.s. 2015/16

Il nuovo DPCM, contrariamente a quello del 2015, prevede che le somme non spese siano cumulabili nel corso degli anni.

Quindi anche ciò che non è stato speso l’anno precedente, lo si ritrova nel “borsellino”. La rendicontazione di tale somma (solo di questa parte) dovrà però avvenire utilizzando il metodo tradizionale, del modello cartaceo da presentare in segreteria, esibendo scontrini o fatture o ricevute dei beni o servizi acquistati con tali somme. Il termine ultimo per utilizzare tale somma è il 31 agosto 2017, diversamente scatterà l’onere di restituzione.

Somme non spese nell’a.s. 2016/17

Le somme del borsellino elettronico relative al 2016/17, qualora non utilizzate in tale a.s., si sommeranno alle somme relative al 2017/18 e/o successivi.

No rendicontazione

L’unica rendicontazione, come detto, sarà quella relativa alle somme residue dell’a.s. 2015/16. Per il resto la procedura è del tutto informatizzata, per cui non previsto controllo esterno nè coinvolgimento delle segreterie scolastiche.

Controllare somma bonus

E’ possibile controllare in ogni momento lo stato del bonus, per verificare l’importo residuo a disposizione per ulteriori acquisti e l’elenco dei buoni prenotati e validati.


martedì 22 novembre 2016 ore 18:34
giuliana gabrielli

Bonus aggiornamento 500 euro,

c’è chi avrà a disposizione 1.000 euro

Alessandro Giuliani Martedì, 22 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

Continua a far discutere la gestione del bonus annuale da 500 euro per l'aggiornamento dei docenti di ruolo, previsto dal comma 121 della Legge 107/2015.

A riferirlo è la Gilda degli insegnanti, che con un lungo comunicato rendiconta l’ultimo incontro tenuto dai sindacati presso l’amministrazione scolastica di Viale Trastevere, rappresentata dal capo dipartimento Miur Sabrina Bono, durante il quale è stata anche illustrata la nuova procedura per l'erogazione della card per l'aggiornamento.

Sono diversi i punti su cui i sindacati hanno messo una linea rossa. Ad iniziare dai beneficiari: vengono confermati i circa 740mila docenti di ruolo a tempo pieno e part-time, quelli nell'anno di formazione, gli inidonei per salute, quelli in comando, distacco e fuori ruolo, quelli delle scuole all'estero e di quelle militari. Mancano gli educatori, seppure il ricorso dal sindacato presentato abbia sinora dato loro ragione.

C’è poi qualche dubbio sulla tempistica, per l'implementazione della piattaforma cartadeldocente.istruzione.it, che potrebbe subire un ulteriore slittamento, “visto la complessità dell´operazione”, dice la Gilda.

Al momento, comunque, queste sono le date indicate dal Miur:

- 28 novembre, apertura agli esercenti e agli enti (anche online) per la registrazione gratuita sulla piattaforma con l'indicazione degli ambiti nei quali intendono fornire i loro beni e servizi; la parte delle scuole, università, conservatori e accademie vengono accreditate direttamente dal MIUR; per la parte musei e cinema si utilizza la banca dati del MIBAC; la piattaforma sarà aggiornabile in progress per tutto l'anno scolastico;
- 30 novembre, apertura per la registrazione dei docenti; i docenti possono registrarsi lungo tutto l'anno scolastico, naturalmente lo devono fare prima di effettuare l'acquisto.

C’è anche una novità: a differenza di quanto affermato fino ad ora dal Miur, le somme non spese risultano cumulabili negli anni successivi. Questo significa che il docente che non ha speso interamente la cifra dell'anno scolastico 2015/2016 la potrà spendere entro il 31 agosto 2017 (da rendicontare con le vecchie modalità): si tratta, indubbiamente, di un’opportunità per diversi docenti, che non avendo speso la quota annuale nel corso del passato anno scolastico, o avendone spesa solo una parte, ora si trovano a disposizione un “tesoretto” che varia tra i 500 e i 1.000 euro.

Risultano confermati, poi, gli ambiti nei quali spendere la somma, che corrisponderanno ai settori inseriti nella piattaforma: formazione e aggiornamento, libri e testi (anche digitali), mostre ed eventi culturali, musei, cinema, teatro, spettacoli dal vivo, hardware e software.

Il sindacato ricorda che i docenti per accedere alla piattaforma cartadeldocente.istruzione.it devono aver acquisito l'identità digitale (SPID), anche in questo caso non c'è una data di scadenza, comunque la si può fare già da ora. La SPID che si può richiedere a quattro operatori, di cui alcuni gratuiti: INFOCERT, POSTE, TIM, SIELTE dà garanzie di sicurezza e servirà nel futuro per tutti i servizi online della pubblica amministrazione ai quali si accederà con un unico user e un'unica password.

Alla piattaforma, tramite lo SPID, possono accedere solo i docenti che ne hanno titolo e avranno a disposizione il "borsellino elettronico".

 I sindacati hanno rilevato la complessità dell'operazione sia per i numeri coinvolti (740.000 docenti) sia per la somma (oltre 380ml di euro) e confidano che non si verifichino le problematiche vissute anche di recente con le piattaforme informatiche del Miur.

La Gilda, in particolare, ha chiesto chiarimenti in merito ai corsi di aggiornamento e formazione all'estero e l'Amministrazione ha risposto che tutti gli enti accreditati in piattaforma sono abilitati anche se università o enti che operano all'estero. Ha poi lamentato la mancanza tra i beneficiari degli educatori, per i quali ci sono già state pronunce della magistratura, e dei precari.

I rappresentanti dei lavoratori, infine, hanno chiesto di non ripetere l'esperienza delle FAQ perché non hanno valore di atto amministrativo e di monitorare con successivi incontri questa prima attuazione così da poter effettuare eventuali correzioni prima della messa a regime del prossimo anno scolastico.


MODALITA’ DI ACCESSO

Al primo ingresso il docente troverà la richiesta di indicare se ha già effettuato delle spese dal 1 settembre 2016 al 30 novembre 2016. Alla risposta affermativa verrà indirizzato nella parte del sito che gli permetterà di emettere un buono per il settore e per la cifra utilizzata, che andrà a scalare i 500,00 euro di base. Con il buono e la ricevuta fiscale della spesa (pezza giustificativa) si reca nella segreteria della propria scuola che caricherà la richiesta dell'importo. Il MIUR invierà i soldi alla scuola che dietro presentazione della pezza giustificativa liquiderà al docente.

Per i docenti che non hanno già effettuato spese, una volta entrati nella piattaforma, possono scegliere l'acquisto all'interno delle offerte degli esercenti registrati ed emettere un buono (con barcode simile ai buoni pasto) per prenotare l'acquisto che valideranno al momento in cui si realizzerà l'acquisto (esempio se prenoto un film e poi per motivi diversi non ci posso andare, annulla la prenotazione e la somma non mi viene scalata dal borsellino elettronico; l'unica categoria che non si può disdire è quella dei musei).

Se la spesa supera i 500,00 euro è consentito il mix di pagamento (parte card, parte personale). Saranno attivati anche call-center dedicati ai soli docenti per chiarimenti e risoluzione delle problematiche incontrate nell'utilizzo della piattaforma.

Il DPCM, contrariamente a quanto previsto fino ad ora, all'art. 6, c. 6, prevede che le somme non spese siano cumulabili nel corso degli anni. Quindi anche ciò che non è stato speso l'anno precedente, lo si ritrova nel "borsellino".
Nel caso il docente cambi indirizzo o mail nell'anagrafica è prevista la funzione modifica dove inserire i nuovi dati.


martedì 22 novembre 2016 ore 18:29
giuliana gabrielli

Concorso docenti 2016: ammessi gli

abilitandi PAS e AFAM

Redazione Mercoledì, 16 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Il Consiglio di Stato, emana un'ordinanza di pieno accoglimento che sancisce l'ammissione per i docenti in corso di conseguimento dell'abilitazione AFAM e PAS al concorso a cattedra 2016.

Per il Consiglio di stato, il ritardo all'abilitazione non può essere attribuito ai candidati ma a fattori esterni, come fa sapere Anief. Infatti, i percorsi abilitanti “non si erano ancora conclusi (per motivi indipendenti dalla volontà dei partecipanti) alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso cui si riferisce il provvedimento impugnato, a differenza di quelli di altri atenei, che sono riusciti ad ultimare il percorso abilitante entro il 29/3/2016, in tempo utile per consentire ai neo-abilitati il conseguimento del titolo entro il termine previsto dal bando”. In base, dunque, ai principi di “parità di trattamento e tutela del legittimo affidamento”, il Consiglio di Stato ha confermato la possibilità di partecipare alle procedure concorsuali per i docenti abilitandi PAS e AFAM. A questo punto il sindacato chiede le prove suppletive per i ricorrenti rimasti fuori ingiustamente.

“Non dobbiamo dimenticare che i docenti che hanno avuto accesso ai PAS - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – dovevano avere dei requisiti minimi di servizio con anni di insegnamento alle spalle e, quindi, escludere proprio loro dal concorso sarebbe stato un vero paradosso. Abbiamo riparato a un'altra stortura posta in essere dal MIUR e restituito a questi lavoratori della scuola la possibilità di poter finalmente accedere all'immissione in ruolo ponendo fine al lungo periodo di precariato cui sono stati costretti; non possiamo che esserne pienamente soddisfatti”. 

Il Ministero, adesso è chiamato a definire le prove suppletive a beneficio dei ricorrenti, proprio per sanare la loro illegittima esclusione; 


lunedì 21 novembre 2016 ore 21:06
marco agelao

Il nostro presidente


domenica 20 novembre 2016 ore 14:53
giuliana gabrielli

Valorizzazione del merito dei docenti:

il MIUR manda alle scuole l’80% del

bonus

Le sollecitazioni del sindacato inducono il Ministero dell’Istruzione ad un ripensamento, ma così non basta. I docenti percepiranno per il momento il 20% in meno di quanto loro spetta e le segreterie lavoreranno due volte invece di una.

20/11/2016

FLCCGIL

Con una e-mail massiva inviata nella serata del 18 novembre 2016 a tutte le scuole, la Direzione Generale per le Risorse Umane e Finanziarie ha comunicato l’assegnazione dell’80% delle risorse spettanti per la valorizzazione del merito del personale docente, invitando le scuole a “voler procedere con la liquidazione delle spettanze in misura eguale per tutti i beneficiari, nella misura pari all’80%”.

Senza darne preventiva comunicazione alle organizzazioni sindacali, anzi con un repentino dietro front rispetto a quanto dichiarato nell’incontro di informativa sindacale svoltosi il 2 novembre scorso il MIUR dunque ci ripensa e, in risposta alle legittime aspettative dei docenti da mesi in attesa del bonus, decide di non aspettare l’esito dei ricorsi pendenti al TAR Lazio e di assegnare una prima tranche di fondi, sollecitando le scuole a liquidare solo l’80% delle spettanze a ciascun beneficiario.

Il forte ritardo con cui il MIUR ha comunicato alle scuole il budget spettante per il bonus, la volontà di non riconoscerne la natura di salario accessorio, l’indisponibilità a confrontarsi sulle modalità di calcolo, la scelta di parametrare il bonus sul numero dei docenti a tempo indeterminato e non sull’organico di diritto, hanno fatto del fondo per la valorizzazione del merito dei docenti la più pesante criticità prodotta nelle scuole e fra le diverse componenti scolastiche dalla legge 107/15.

E i risultati si vedono: i docenti dovranno ancora aspettare per avere tutta la retribuzione a cui hanno diritto, il personale di segreteria, escluso come il resto degli ATA e dei precari da questa partita, dovrà procedere alla definizione di nuovi calcoli mentre ancora sono in atto le procedure per la copertura dei posti vacanti e si sta lavorando alla predisposizione del programma annuale entro il 31 dicembre, i dirigenti scolastici dovranno trovare il tempo di coordinare tutte queste attività indifferibili, tutelando i diritti di tutti e procedendo a liquidare tempestivamente il bonus, per non rischiare di vedersi attribuite responsabilità dovute esclusivamente al MIUR.
Ma si vede anche che quello che stiamo denunciando da tempo riceve una ennesima conferma: il bonus, per essere ben gestito, deve essere trattato come salario accessorio, quale esso è, e deve ritornare in contrattazione di istituto, tenuto anche conto che nella maggior parte dei casi esso è stato utilizzato per lo svolgimento di incarichi aggiuntivi per i quali la retribuzione a carico del FIS avviene invece entro il 31 agosto.

Un salario accessorio gestito in modo unilaterale non può che produrre i pasticci che sono gli occhi di tutti. E a rimetterci, alla fine, sono sempre e solo il personale e il servizio.

In occasione del prossimo incontro di informativa sindacale che si terrà lunedì 21 novembre solleciteremo l’invio dell’ulteriore 20% del bonus.

La FLC CGIL andrà avanti su ogni terreno nella sua opera di contrasto a questo iniquo istituto fino al suo definitivo superamento.

 


sabato 19 novembre 2016 ore 22:00
giuliana gabrielli

Bonus 500 euro: dopo l’accreditamento iniziano i veri problemi per i prof

OGGISCUOLA.IT

Al di là delle buone intenzioni fin dalle prime indiscrezioni è risultato evidente come il meccanismo per accedere al bonus di 500 euro per la formazione dei docenti di ruolo (precari esclusi) sembri studiato per rendere tutto molto complicato. Il primo scoglio da superare è l’accreditamento per avere l’identità digitale. Tuttavia, se l’hanno fatto i 18enni, lo faranno anche i prof.  Ci vuole solo un po’ di tempo. Il rischio della fregatura viene dopo. Una volta ottenuta l’identità digitale si può accedere all’applicazione web “Carta del docente” e, attraverso questa, sarà possibile avere dei buoni di spesa che “daranno diritto ad ottenere il bene o il servizio presso gli esercenti autorizzati con la semplice esibizione”, come scrive il Miur. Una specie di voucher spendibili solo presso gli esercenti autorizzati. È chiaro che la libertà di scelta sarà molto ridotta e canalizzata a priori. Si potranno pagare corsi di formazione, acquistare libri, riviste, biglietti di cinema e teatri, ma solo di quei soggetti che aderiscono alla convenzione e sono reperibili nella piattaforma. Non sarà possibile scegliere liberamente i prodotti editoriali o acquistare biglietti per spettacoli, pagando comodamente da casa con carta di credito o bonifico on line, come si poteva fare lo scorso anno, perché i soldi non sono più accreditati nel proprio conto corrente, ma si trovano nella piattaforma predisposta con l’elenco degli esercenti autorizzati. Fra un ostacolo e l’altro è prevedibile che molti docenti lasceranno perdere. Ma la restrizione non è l’unico aspetto. Per capire come funzionerà forse è utile fare un confronto con la “18app”, l’applicazione destinata ai diciottenni. Come stanno spendendo i loro 500 euro di bonus in prodotti culturali? I giovani hanno fatto presto a capire che la convenienza sta nello spendibile subito. Inutile aspettare il concerto per il quale non potranno mai comprare il biglietto. Si sono buttati su Amazon.it che vende on line prodotti di elettronica, libri, musica, videogiochi, e che ha aderito immediatamente alla piattaforma. Spendono quasi tutto e subito in libri o altro per sé e per parenti e amici. Fra poco è Natale. È molto probabile che anche i docenti potranno fare acquisti su Amazon.it. La stessa azienda che ha lasciato il suo numero due italiano, Diego Piacentini, in “distacco” a palazzo Chigi con l’incarico di Commissario straordinario per il Digitale


sabato 19 novembre 2016 ore 16:24
marco agelao

Carta del docente

Carta del Docente, come e quando spendere i 500 euro per l’aggiornamento

Dallo scorso anno gli oltre 740.000 docenti di ruolo della scuola italiana hanno a disposizione 500 euro da spendere per l’aggiornamento professionale. Un bonus che nella sua prima erogazione è stato assegnato eccezionalmente con accredito sullo stipendio. Quest’anno cambia il sistema di erogazione, come annunciato nel Piano di formazione degli insegnanti e attraverso la nota del 29 agosto relativa alla rendicontazione delle spese dello scorso anno.

L’importo resta lo stesso: 500 euro che saranno assegnati attraverso un ‘borsellino elettronico’. L’applicazione web “Carta del Docente” sarà disponibile all’indirizzo Cartadeldocente.istruzione.it entro il 30 novembre. Attraverso l’applicazione sarà possibile effettuare acquisti presso gli esercenti ed enti accreditati a vendere i beni e i servizi che rientrano nelle categorie previste dalla norma.

Ogni docente, utilizzando l’applicazione, potrà generare direttamente dei “Buoni di spesa” per l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, per:

  • l’acquisto di pubblicazioni e di riviste utili all'aggiornamento professionale;
  • l'acquisto di hardware e software;
  • l'iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'Istruzione;
  • l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
  • l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

I buoni di spesa generati dai docenti daranno diritto ad ottenere il bene o il servizio presso gli esercenti autorizzati con la semplice esibizione. Per l’utilizzo della “Carta del Docente” sarà necessario ottenere l’identità digitale SPID presso uno dei gestori accreditati (http://www.spid.gov.it/richiedi-spid) e successivamente ci si potrà registrare sull’applicazione. L’acquisizione delle credenziali SPID si può fare sin da ora. Si tratta di un codice unico che consentirà di accedere, con un'unica username e un’unica password, ad un numero considerevole e sempre crescente di servizi pubblici (http://www.spid.gov.it/servizi).

Il nuovo sistema che parte quest’anno consentirà ai docenti di avere uno strumento elettronico per effettuare e tenere sotto controllo i pagamenti. E alle scuole di essere alleggerite dalla burocrazia e dalle procedure di rendicontazione. Sarà possibile spendere i 500 euro a partire dall’attivazione della Carta.

Le somme relative all’anno scolastico 2016/2017 eventualmente già spese dal 1° settembre 2016 al 30 novembre 2016 dovranno essere registrate attraverso la piattaforma digitale e saranno erogate ai docenti interessati, a seguito di specifica rendicontazione, dalle scuole di appartenenza.


sabato 19 novembre 2016 ore 16:19
giuliana gabrielli

www.lascuolaperilno.it


Convegno a Napoli con De Magistris

e Fassina

La scuola sarà presente ad ogni evento, in ogni città d'Italia fino al
4 dicembre . Vi terremo aggiornati su tutti gli incontri organizzati per
il NO . La partecipazione attiva e fattiva di tutti è di fondamentale
importanza ??venite a portare la vostra testimonianza ovunque ... la
deriva autoritaria a cui porterà questa riforma costituzionale i docenti
la stanno già vivendo da quando è stata approvata la "buona
scuola"


sabato 19 novembre 2016 ore 16:16
giuliana gabrielli

Mobilità scuola 2017/2018:
sospesa la trattativa

FLCCGIL

Dopo appena dieci giorni dall’avvio, il confronto fra Ministero dell’Istruzione e sindacati scuola sull’annuale contratto della mobilità ha subito una battuta d’arresto. “È necessaria una verifica in sede politica per riprendere proficuamente il negoziato”, scrivono in una nota FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal a commento dell’incontro del 17 novembre.

Il Ministero dell’Istruzione – si legge nella nota – “si è presentato al tavolo senza alcuna risposta rispetto ai nodi fondamentali posti da tutti i sindacati nei tre incontri precedenti. Impraticabile, dunque, la proposta del Miur di continuare il confronto su aspetti secondari della mobilità senza prima aver chiarito i punti nodali su aspetti dirimenti al fine di decidere se ci sono le condizioni, o meno, per pervenire a un accordo”.

In un precedente incontro, avevamo già denunciato la mancanza di risposte sulle questioni prioritarie poste a premessa della trattativa. A questo punto ci aspettiamo un chiarimento a livello politico, dove poter valutare “la reale consistenza delle aperture al confronto manifestate dal Miur nell’incontro del 10 ottobre scorso in direzione di una definizione per via contrattuale delle regole per la mobilità”.
In sintesi: piena operatività della funzione contrattuale per superare i blocchi della legge 107/15; ripristino dei diritti del personale, lesi dall’errata applicazione del contratto della mobilità 2016/2017, su cui abbiamo avviato ben tre ricorsi.

Segui gli aggiornamenti nello speciale

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


venerdì 18 novembre 2016 ore 22:06
giuliana gabrielli

Partigiani scuola: vi spieghiamo

perchè mancano le firme per il

referendum

Reginaldo Palermo Venerdì, 18 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

Arriva dai Partigiani della Scuola Pubblica una prima spiegazione sulle firme mancanti per il referendum abrogativo di 4 norme della legge 107.

"Purtroppo - spiegano i PSP - la concitazione degli ultimi giorni di raccolta con certificazioni per i firmatari fuori sede che non arrivavano, a causa del superlavoro dei comuni, con organico sottodimensionato, su ben 13 quesiti referendari contemporaneamente sottoposti al vaglio degli uffici elettorali,  non ha consentito fisicamente ai membri del comitato di Roma di avere contezza materiale di tutto quello che perveniva"
In pratica diversi "pacchi con  dichiarato il numero di firme sono stati consegnati in Cassazione in fiducia, senza che fosse materialmente possibile verificarne la congruenza, proprio per tutti i ritardi accumulatisi che hanno ridotto le operazioni all’ultimo giorno, per non dire minuto".
Senza considerare che "diversi moduli conteggiati sono stati invalidati per la decorrenza dei 3 mesi dalla vidimazione proprio per effetto di questi ritardi".
"La raccolta firme - accusano i PSP - non è stata una passeggiata:  il governo con tutti i mezzi di informazione alle sue dipendenze non ha concesso alcuno spazio alla divulgazione delle operazioni di raccolta nei canali mediatici nazionali;  tutta l’informazione è passata solo attraverso i social e i passaparola".
Secondo i PSP i mezzi di comunicazione, insomma, non avrebbero divulgato l'iniziativa referendaria e e la diffusione delle notizie si sarebbe limitata al passa parola e ai social
(per la verità la nostra testata si è occupata non poco della campagna referendaria, con articoli, interviste e resoconti di incontri promossi dal Comitato).
Non è nostro compito analizzare le ragioni del clamoroso esito della raccolta delle firme, ma forse potrebbe essere utile anche cercare di capire per quale motivo l'organizzazione capillare della Flc-Cgil, che faceva parte del Comitato promotore, non sia stata sufficiente a diffondere notizie e informazioni e a raccogliere firme non solo nelle grandi città ma anche nelle aree più decentrate. Senza contare che sarebbe interessante sapere in che misura il M5S, che pure in Parlamento si era speso fino all'ultimo per impedire l'approvazione delle legge 107, abbia concretamente contribuito alla raccolta delle firme.
Un comunicato ufficiale del Comitato potrebbe forse servire per dissipare ogni dubbio.


venerdì 18 novembre 2016 ore 22:01
giuliana gabrielli

Concorsi riservati pure per non abilitati: in vista una fase transitoria?

Pasquale Almirante Venerdì, 18 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Si starebbe facendo strada negli uffici di viale Trastevere l’idea di un nuovo mini-piano di concorsi riservati per gli insegnanti ancora in attesa di una cattedra: per quelli abilitati, ma anche  per i non abilitati. Così il terzo ciclo del Tfa, annunciato da oltre un anno, non vedrebbe mai la luce.

L’indiscrezione è del Fatto Quotidiano, secondo cui, visto che ci sono ancora docenti nel “guado” tra l’ultimo concorsone  e l’avvento del nuovo sistema di reclutamento  che non andrà a regime prima di 5-6 anni, il Ministero starebbe studiando una cosiddetta “fase transitoria”.

Ancora non c’è nulla di ufficiale, l’idea dovrebbe restare coperta almeno fino a dicembre. È nata in Parlamento, ma pian piano ha fatto breccia all’interno del Miur ed è diventata l’ipotesi più accreditata a cui ora stanno lavorando i tecnici. Una serie di concorsi riservati ai precari: a tutti, però, e non solo agli abilitati come si poteva pensare. Con delle differenze.

“Per gli insegnanti di seconda fascia, il concorso sarebbe più snello (si parla addirittura solo di un colloquio orale, senza prove scritte) e darebbe accesso direttamente al ruolo, attraverso il consueto “anno di prova”. Per gli insegnanti di terza fascia, invece, ci sarebbero dei test e una forte valutazione del servizio svolto: i vincitori in questo caso accederebbero al tirocinio di durata triennale, che nel nuovo sistema costituirà un momento di formazione-lavoro precedente alla stabilizzazione vera e propria. Questi concorsi verrebbero banditi, specifica sempre Il Fatto,  dopo l’assorbimento delle graduatorie dell’ultimo concorsone, quindi non prima del 2018; forse in maniera scaglionata, solo sulle materie e nelle Regioni più affollate e dove ce n’è bisogno.

La scelta di istituire un canale ad hoc anche per la terza fascia significherebbe chiudere subito e definitivamente il Tirocinio Formativo Attivo, che negli ultimi anni è stato l’unico strumento di abilitazione.

Inutile far partire un Tfa che nella migliore delle ipotesi, tra test e studi, si concluderebbe solo fra un paio d’anni. Questi concorsi riservati alla terza fascia rappresenterebbero la transizione più rapida al nuovo sistema, offrendo intanto un’occasione anche a chi non ha l’abilitazione; mentre chi è ancora iscritto all’università potrebbe già dal prossimo settembre conseguire i crediti per la didattica che permettono l’accesso al test per il nuovo corso-concorso.

Così concepita, la “fase transitoria” presenta più di un’incognita: i non abilitati sono tantissimi, forse troppi per predisporre prove riservate (la selezione sarebbe durissima); la valorizzazione del servizio rischia di penalizzare i più giovani, i neolaureati, che sono proprio quelli che andrebbero più tutelati (visto che gli altri hanno avuto diverse occasioni di abilitarsi in passato tra Ssis, Pas e Tfa). Senza dimenticare, precisa sempre Il Fatto,  le sicure rimostranze dei vincitori dell’ultimo concorsone, a cui il governo non ha fatto sconti. Tutti argomenti su cui riflettere. La strada, però, sembra tracciata.


giovedì 17 novembre 2016 ore 22:04
giuliana gabrielli

Supplenti: graduatorie d’istituto di 2^ e 3^ fascia, regolarmente aggiornate nella primavera 2017. Pochi mesi per migliorare il proprio punteggio per l’aggiornamento.

http://www.educanews.it/2016/10/supplenti-graduatorie-distituto-di.html

La notizia è di qualche mese fa, ma a molti degli interessati è sfuggita. Il 24 febbraio 2016,  dopo la Camera, anche il senato ha approvato un emendamento al Decreto Milleproroghe 2016 che recita testualmente: “il termine per l’aggiornamento delle graduatorie ed esaurimento, già aggiornate per il triennio 2014/2017, è prorogato all’anno scolastico 2018/2019 per il triennio successivo. Conseguentemente, le prime fasce delle graduatorie d’istituto per il conferimento delle supplenze sono aggiornate a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020″ e ancora “restano fermi i termini per l'aggiornamento delle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia”. In pratica pur essendo al momento escluso l’inserimento in III fascia di nuovi aspiranti docenti, in coerenza a quanto previsto dalla L. 107/2015, è confermato che coloro che sono già presenti nella 2^ e nella 3^ fascia delle Graduatorie d’Istituto, a seguito degli ultimi inserimenti del giugno 2014 e dei successivi aggiornamenti,  potranno aggiornare i loro punteggi, inserendo eventuali titoli da servizio eventualmente prestato o culturali derivanti da nuovi corrsi frequentati o certificazioni conseguite. Ovviamente chi essendo già in terza fascia, conseguirà anche l'abilitazione, potrà essere inserito in 2^ fascia.

A tal proposito ricordiamo che, sulla base di quanto previsto dalle tabelle A per la II fascia e B per la III fascia, a prescindere alla classe di concorso e dall'ordine e grado della scuola, il DM 308 del 15 maggio 2014,relativamente a titoli culturali, derivanti da corsi di perfezionamento, Master e Certificazioni informatiche o linguistiche, prevede che un docente di II fascia possa vedersi riconoscere fino a 20 punti, mentre chi è  in III fascia, può acquisire fino a 17 punti.

 

in sintesi:

  • fino ad un massimo di 10 punti in tutta la carriera, derivanti dalla frequenza a Master, Corsi di Perfezionamento o Specializzazione rilasciati da università o enti accreditati per la formazione del personale della scuola (massimo 1 corso o master all’anno);
  • fino ad un massimo di 4 punti, derivanti dal conseguimento di certificazioni informatiche riconosciute dal DM 308 del 15/05/2014, come ad esempio ECDL Core Level (1 punto), le ECDL Advanced (2 punti) e le varie ECDL Specialised (3 punti), EIPASS, IC3, MOS, Eucip, etc.
  • fino ad un massimo di 6 punti (GI di II fascia) o 3 punti (III fascia) , derivanti dal conseguimento di certificazioni linguistiche almeno di livello B2, rilasciate soggetti facenti parte dell’Elenco degli Enti certificatori delle competenze in lingua straniera del personale scolastico ai sensi del DPCM 98/2014 dell’11 febbraio 2014  (3 punti per il livello B2, 4 punti per il livello C1 e ben 6 punti per il ivello C2);

Cos’è il Decreto Milleproroghe?

Con decreto Milleproroghe si intende nel gergo politico-giornalistico italiano un decreto legge del Consiglio dei ministri volto a prorogare o risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell'anno in corso.

Che cosa si intende per II e III fascia delle Graduatorie d’istituto?

- la II FASCIA comprende i docenti abilitati ma non iscritti nelle Graduatorie a esaurimento

- la III FASCIA comprende i docenti non abilitati in possesso del titolo di studio valido per l'accesso all'insegnamento

 

Il Dirigente Scolastico attinge dalle graduatorie di istituto per:

- supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche per la copertura delle cattedre e posti d'insegnamento vacanti e disponibili entro la data del 31 dicembre, che rimangano presumibilmente tali per tutto l'anno scolastico, non coperte dall'Ufficio scolastico territoriale a causa dell'esaurimento della corrispondente graduatoria;

- supplenze temporanee per la sostituzione di personale temporaneamente assente;

- supplenze per la copertura di posti divenuti disponibili dopo il 31 dicembre.

 

Chi sarà interessato a questi aggiornamenti delle GI di II e III fascia?

Tutti coloro che sono già inseriti nelle graduatorie di II e III fascia e non possono entrare in ruolo con il Concorso  Docenti 2016, vuoi perché non avevano i requisiti richiesti dal bando o perché pur avendo partecipato, non hanno superato le prove per ottenere l’immissione in ruolo.

A tal proposito è bene ricordare che il concorso docenti 2016 era riservato solo agli abilitati e molti dei partecipanti non hanno superato le prove e non saranno immessi in ruolo. 

Ai non abilitati e ai non vincitori di concorso, per lavorare rimarranno pertanto le graduatorie supplenze. 

 

Quando è previsto l’aggiornamento delle Graduatorie d’Istituto?

L’aggiornamento è previsto nella primavera del 2017, per il triennio successivo.

 

La primavera del 2017, appare un po’ lontana. Perché affannarsi a frequentare un corso a distanza di un anno dalla riapertura di questi aggiornamenti?

 

La riposta è semplice: appariva fin dall'inizio evidente che nel 2017 le graduatorie sarebbero esistite ancora, perché difficilmente sostituibili e la cosa è ora ribadita dal DM milleproroghe 2016. 

 

I criteri per l'attribuzione dei punteggi saranno probabilmente ancora quelli del DM 308 del 15 maggio 2014, quindi chi vuole migliorare la sua posizione in graduatoria, in vista della prossima scadenza di riapertura delle graduatorie del 2017, dovrà fare tutto il possibile per acquisire titoli validi per i punteggi.

 

Ricordiamo che il Decreto Ministeriale nr. 308 del 15 maggio 2014 attribuisce fino ad un massimo di 4 punti per le certificazioni informatiche e digitali (come ad esempio ECDL), da 3 a 6 punti per chi possiede certificazioni linguistiche riconosciute e 3 punti per ogni Diploma di perfezionamento o Master universitario di I e II livello. In definitiva, chi consegue certificazioni informatiche per un massimo di 4 punti; certificazioni linguistiche e frequenta fino a tre corsi di perfezionamento o master, può arrivare a conseguire fino a 19 punti in un triennio. Infine c’è la possibilità, come confermato da autorevoli esperti, che per le certificazioni, siano attribuibili punteggi anche per i concorsi preannunciati varie volte.  Per questo è opportuno pianificare per tempo e adeguatamente una vera e propria strategia punti.

 

Nelle tabelle punti relativa al prossimo "concorsone" 2016, in circolazione da qualche giorno, non vengono attribuiti punteggi per le certificazioni informatiche, ma solo per le certificazioni linguistiche almeno di livello C1. Le tabelle allegate al concorso sostituiscono anche quelle per le graduatorie supplenze previste dal DM 308/2014?

Assolutamente no. Si tratta di tabelle completamente diverse, non bisogna confondere le tabelle per il bando di concorso docenti 2016, con quelle che sono state e verranno utilizzate per le graduatorie supplenze di II e III fascia. Per le graduatorie d'istituto rimarranno quasi sicuramente in vigore le tabelle punti allegate al DM 308/2015.

 

Come aumentare significativamente il proprio punteggio in vista del prossimo aggiornamento delle graduatorie d’istituto del 2017?

 

Ad oggi, la via più efficace consiste in una strategia che punti al massimo risultato nel minor tempo possibile, ad esempio conseguendo una certificazione ECDL Specialised come IT Security, che è in assoluto, la certificazione informatica che attribuisce il maggio punteggio (3 punti) ed aggiungendo un corso LIM o Tablet da 100 ore, per raggiungere il massimo punteggio riconosciuto (4 punti). A questo è consigliabile aggiungere certificazioni linguistiche riconosciute e la frequenza a Master o Corsi di perfezionamento.
 

Dove e come formarsi per massimizzare la propria situazione punti?

La Mediastaff di La Spezia è una delle più conosciute realtà italiane, operanti nella formazione per docenti. Dal 1998 è accreditata come Test Center ECDL e dalla pubblicazione del DM 308/2014, ha formato e certificato quasi cinquemila docenti in tutta Italia, su certificazioni informatiche, linguistiche, Master e Corsi di perfezionamento.

Ha un'offerta completa di Certificazioni Informatiche, anche da 3 punti, con corsi ed esami in tutta Italia e oltre 20 Corsi di Perfezionamento e Master, su svariate tematiche, soprattutto trasversali, erogati in modalità e-learning e quindi frequentabili comodamente da casa propria e con esami in presenza, in tutte le regioni d'Italia.

 

 

Per informazioni dettagliate sulle prossime edizioni dei nostri corsi per il personale della Scuola e per ricevere modulistica e procedure per eventuale iscrizioni, sono disponibili i seguenti risponditori automatici:

 

  • corsiscuola@mediastaff.com (per informazioni sulle prossime edizioni dei corsi in presenza ECDL Specialised IT Security (GI II e III fascia docenti e III fascia ATA) e on line su LIM e TABLET (GI II e III fascia docenti e ATA III fascia)
  • mondoscuola@mediastaff.com (per informazioni sui Master e Corsi di Perfezionamento per tutte le graduatorie);

 

inviare una mail, anche vuota ai risponditori, attivi 24 h. su 24, 7 giorni su 7 e riceverete risposta immediata dopo pochi secondi o telefonare al nr. 0187 518940 o 0187 21442.

 

Rispondiamo al telefono SOLO nel seguente orario:

  • da lunedì al venerdì, dalle h. 09:00 alle h. 19:00;
  • il sabato dalle h. 09:00 alle 13:00

Nel caso in cui non si abbia risposta, si prega di richiamare in altro momento SEMPRE nelle fasce orarie indicate


mercoledì 16 novembre 2016 ore 21:47
giuliana gabrielli

Docenti Afam chiedono inserimento in coda nelle GaE

I lettori ci scrivono Martedì, 15 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

Siamo un gruppo di quasi 200 docenti AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) che si vedono esclusi dall'ipotetico inserimento nelle Graduatorie Nazionali ad Esaurimento valide per le assunzioni a tempo indeterminato previste dall'art. 3 del D.d.L. S. 322.

Siamo docenti in possesso dei medesimi requisiti previsti per l'inserimento nelle Graduatorie Nazionali di cui all'articolo 19, comma 2, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128 e richiamati nella Prefazione del D.d.L. S. 322, ovvero almeno tre anni accademici di insegnamento nelle Istituzioni AFAM con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o con contratto di collaborazione ai sensi dell'articolo 273 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (almeno 180 giorni di servizio per ogni anno accademico) oppure con contratti di collaborazione coordinata e continuativa o altra tipologia contrattuale (almeno 125 ore di insegnamento per ogni Anno Accademico).

Rientriamo pertanto nella fattispecie di quei docenti che sono già potenziali portatori di interesse avverso lo Stato per la stipula di contratti di lavoro di durata superiore al limite consentito dalle norme comunitarie: come dichiarato nella Prefazione al D.d.L. S. 322, scopo precipuo del suddetto provvedimento normativo é per l'appunto quello di "evitare infrazioni europee dovute alla violazione delle norme sulla non rinnovabilità dei contratti oltre un certo periodo di tempo".

La nostra eventuale esclusione dalle redigende GaE comporterebbe inoltre una palese disparità di trattamento, considerato che in Graduatoria Nazionale ex-Lege 128/2013 sono presenti anche numerosi docenti che in questi anni hanno rifiutato gli incarichi loro proposti e che quindi al momento possiedono addirittura meno anni di servizio rispetto a chi si troverebbe escluso dal DDL sopra citato e che invece nel frattempo ha continuato a prestare servizio presso le Istituzioni AFAM accettando incarichi di supplenza annuale.

Chiediamo pertanto di essere inseriti - tramite apposito emendamento - in CODA alle redigende Graduatorie Nazionali ad Esaurimento subito dopo i colleghi delle Graduatorie Nazionali ex-Lege 128/2013 (D.M. N. 526 - 30/6/2014), i quali verrebbero collocati in posizione prioritaria e dei quali non verrebbero lesi in alcun modo i diritti acquisiti. 

L'annoso problema del precariato va indubbiamente risolto sia per i docenti già inseriti nelle Graduatorie Nazionali ex Lege n. 128/2013, sia per i docenti che nel frattempo hanno maturato un'anzianità di servizio tale da soddisfare i medesimi requisiti di accesso richiesti all'epoca dell'emanazione del D.M. 526 proprio per l'ingresso nelle suddette Graduatorie.

Tale provvedimento sarebbe "a costo zero" per lo Stato in quanto si tratterebbe soltanto di una immissione in CODA in Graduatoria che manterrebbe invariati i numeri relativi alle assunzioni; risulterebbe addirittura conveniente per lo Stato dal momento che verrebbero scongiurate eventuali azioni legali da parte nostra, come ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale o altri gradi di giurisdizione, per gli inevitabili contenziosi che si andrebbero a creare.

di Docenti Tre Anni AFAM


mercoledì 16 novembre 2016 ore 19:29
giuliana gabrielli

Boom licei musicali, in 5 anni da 43 a 140. Il report annuale

Redazione Mercoledì, 16 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Presentato a Roma il rapporto su Licei Musicali e Coreutici

Frutto di un accordo sottoscritto tra il MIUR, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione e la Rete nazionale “Qualità e sviluppo dei Licei musicali e coreutici”, l’indagine ha permesso di osservare, in corso dell'opera, il quadro complessivo della situazione di questo indirizzo di studi, illuminandone sia gli aspetti particolari e i risultati più
promettenti, sia le problematiche di carattere più generale.

A partire dal 2010/11, anno di attivazione di questa nuova tipologia liceale, si è manifestato un costante e progressivo incremento delle iscrizioni al Liceo musicale e coreutico.

I Licei musicali sono passati dai 43 del primo anno agli attuali 140 (129 statali e 11 paritari), con un numero di alunni iscritti che nel 2014/15 ha raggiunto le 9735 unità distribuite in 456 classi. Se si considera che nell’a.s. 2012/13, al terzo anno di vita del nuovo indirizzo liceale, gli studenti ammontavano a 3.329, suddivisi in 160 classi, è facile osservare come nell’arco di soli due anni la popolazione scolastica risulti pressoché triplicata.

Sempre in relazione ai numeri del consolidamento, i docenti in servizio sulle cinque discipline musicali, nell’a.s. 2014/15, è risultato anch’esso triplicato rispetto a due anni prima: ben 2.593 insegnanti, a fronte degli 876 dell’a.s. 2012/13.

Più nello specifico gli strumenti musicali più studiati (tra I e II) sono: 1) il pianoforte (2.063+3.615 = 5.678 studenti, pari al 30,6% di tutte le disponibilità); 2) la chitarra (1.561+830 = 2.391, pari al 12,9%); 3) il violino (943+683 = 1.626 studenti, pari all’8,7%); 4) il flauto traverso (959+449 = 1.408 studenti pari al 7,6%); 5) le percussioni (812+565 = 1.377 studenti, pari al 7,4%); 6) il canto (806+423 = 1.229 studenti, pari al 6,6%); 7) il clarinetto (687+319 = 1.006 studenti, pari al 5,4%).

Altrettanto sorprendente appare la presenza di eccellenze e perciò di vincitori e finalisti tra gli studenti di questi licei che partecipano a pubbliche manifestazioni. Sono infatti 260 gli studenti i vincitori e finalisti in manifestazioni a carattere regionale, 623 a manifestazioni nazionale, 104 i vincitori e/o finalisti a manifestazioni internazionali e 75 nel caso di partecipanti a manifestazioni che richiedevano la realizzazione prodotti multimediali.

I Licei coreutici, così come i musicali, negli ultimi tre anni, sono anch’essi più che triplicati. Il numero di questi licei, è passato da 11 a 34; quello degli studenti da 444 ha raggiunto le 1.563 unità distribuite in 110 classi. Di questi stessi studenti a partire dal terzo anno di attività 395 hanno frequentato l’indirizzo di danza classica e 304 quello di danza contemporanea Quanto al numero dei docenti, da 81 nell’a.s. 2012/13, è passato ai 259 alla fine del quinquennio.


lunedì 14 novembre 2016 ore 22:30
giuliana gabrielli

TFA III ciclo e fase transitoria per abilitati: il 16 novembre la verità su tempi e modalità

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Il 16 novembre i rappresentanti del Miur incontreranno nuovamente i sindacati per fare il punto sulle deleghe previste dalla legge 107/2015.

Una delle più attese quella sul reclutamento e formazione iniziale dei docenti delle scuole secondarie.

Le anticipazioni parlano di un sistema più snello, che consentirà ai futuri docenti di indirizzarsi per tempo verso questa scelta professionale.

Si diventerà insegnanti di ruolo a 27 anni, ma prima TFA e stabilizzazione abilitati II fascia graduatorie di istituto

Ma, appunto, vi sarà da gestire una fase transitoria per coloro che sono già in possesso di abilitazione (e che non hanno vinto il concorso o non vi hanno partecipato) e coloro che già in possesso del titolo di studio sono in attesa del III ciclo TFA.

Nei giorni scorsi abbiamo riferito le parole di Marco Campione su un TFA “non prima di gennaio”, perchè appunto si attendeva per il 15 – 16 gennaio l’approvazione delle deleghe. Nell’ambito della Legge di Bilancio è stato però approvato un emendamento che potrebbe far slittare di 6 mesi l’approvazione delle deleghe. Di conseguenza, anche per il TFA potrebbe profilarsi un ulteriore rinvio.

Nel frattempo, è sempre più urgente la necessità di capire con quali modalità – e soprattutto con quali tempi – sarà possibile avviare la stabilizzazione dei docenti abilitati.

Il 16 novembre dunque, nell’ambito di tale incontro, dovranno necessariamente emergere tali problematiche. Sapremo finalmente quali saranno le risposte ufficiali del Miur.


lunedì 14 novembre 2016 ore 22:28
giuliana gabrielli

Supplenze 2016/17: graduatorie di istituto esaurite. Come bisogna procedere

di Paolo Pizzo


ORIZZONTESCUOLA

Come bisogna procedere quando le graduatorie di istituto sono esaurite? Che differenza c’è tra posto comune e di sostegno?

POSTO COMUNE

Esaurite le graduatorie d’istituto, relativamente ad un posto di insegnamento o classe di concorso, i dirigenti scolastici dovranno utilizzare, previe le opportune intese con i competenti dirigenti scolastici e interpellando il sistema informativo, quelle degli istituti viciniori a livello dell’intera provincia.
In caso di esaurimento di tutte le graduatorie a livello provinciale, il dirigente scolastico individua l’avente titolo attraverso le domande di messa a disposizione (MAD) di docenti anche non inclusi nelle graduatorie di circolo e di istituto delle scuole della provincia.
Pertanto, i posti eventualmente residuati (graduatorie d’istituto esaurite) sono assegnati dai dirigenti scolastici delle scuole in cui esistono le disponibilità, secondo questo ordine:

  • Graduatorie degli istituti viciniori;
  • Domande di messa a disposizione.

POSTO SOSTEGNO

In caso di esaurimento degli elenchi degli specializzati inclusi nelle GAE, i posti di sostegno devono essere conferiti dai Dirigenti scolastici delle scuole in cui esistono le disponibilità, utilizzando gli appositi elenchi riferiti alle graduatorie d’istituto, compilati secondo le indicazioni riportate nell’art. 6 del D.M. 131/2007.

Può però succedere che anche tali elenchi risultino esauriti.

1. DOCENTI IN POSSESSO DI SPECIALIZZAZIONE
Le scuole procederanno nel verificare se ci sono docenti in possesso della specializzazione e, a seconda dell’ordine di scuola dovranno così procedere:

Scuola secondaria di secondo grado

In caso di esaurimento dello specifico elenco dei docenti specializzati inclusi nelle graduatorie d’istituto dell’area disciplinare su cui deve essere disposta la nomina, si dovrà effettuare:

  • lo scorrimento incrociato degli elenchi di sostegno delle altre aree disciplinari per quanto riguarda le graduatorie di 1^ fascia;
  • per le graduatorie di 2^ e 3^ fascia i docenti specializzati vengono inseriti in un unico elenco graduato, senza alcuna suddivisione per aree disciplinari (art. 4 comma 13 del D.M. 353/2014).

Per tutte le tipologie gli ordini e gradi di scuola, in caso di esaurimento elenchi docenti specializzati inclusi graduatorie istituto

In caso di esaurimento degli elenchi di sostegno di prima, seconda e terza fascia riferiti a tutte le tipologie di scuola si dovrà fare riferimento:

  • Agli elenchi di sostegno di scuole viciniori;
  • In subordine, ai docenti che hanno conseguito il titolo di specializzazione tardivamente rispetto ai termini previsti per l’aggiornamento triennale delle graduatorie ad esaurimento e di istituto e per l’aggiornamento periodico delle graduatorie d’istituto (docenti specializzati non già inclusi in alcuna graduatoria d’istituto che hanno prodotto le MAD in una sola provincia).

DOCENTI PRIVI DI SPECIALIZZAZIONE

Scuola dell’infanzia e primaria

Per la copertura di posti di sostegno con aspiranti privi di titolo di specializzazione, i dirigenti scolastici individuano i destinatari mediante lo scorrimento della graduatoria d’istituto di riferimento. Esaurita anche tale possibilità si potrà ricorrere alle MAD dei non specializzati.

Scuola secondaria di primo e secondo grado

Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, si adotteranno gli stessi criteri per la formazione degli elenchi del sostegno, senza la distinzione nelle quattro aree disciplinari. Esaurita anche tale possibilità si potrà ricorrere alle MAD dei non specializzati.

Il vademecum sulle supplenze


domenica 13 novembre 2016 ore 21:21
giuliana gabrielli

Bonus 500 euro: come e a chi richiedere codice SPID per registrazione piattaforma Ministero

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Il 3 novembre u.s., in largo anticipo rispetto alla comunicazione ufficiale del Miur, avevamo riferito che era necessario attendere la Carta elettronica prima di poter spendere la somma di 500 euro prevista dalla legge n.107/2015 per l’auto formazione dei docenti.

Bonus 500 euro formazione, non si può utilizzare se prima non arriva Carta elettronica

Bonus 500 euro, in arrivo chiarimenti. Attendere card e piattaforma prima di spendere, come funzionerà

Nella giornata di ieri, poi, è giunta la comunicazione ufficiale del Miur “Bonus 500 euro, chiarimenti Ministero: si potranno spendere a partire dall’attivazione della Card”, per la cui attivazione è necessario richiedere il codice SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale).

Il codice SPID permetterà ai docenti di ottenere un’identità digitale, necessaria per la registrazione online nella piattaforma del Ministero tramite la quale si potrà utilizzare la “Carta del Docente” contenente i 500 euro per l’auto formazione.

COME E A CHI SI PUÒ’ RICHIEDERE IL CODICE SPID

Per richiedere il codice bisogna sono necessari: un indirizzo e-mail, il numero di telefono del cellulare che si usa normalmente, un documento di identità valido (carta di identità o passaporto), la tessera sanitaria con il codice fiscale.

Si evidenzia che il gestore del servizio, a cui ci si rivolge, potrebbe richiedere di fotografare  e allegare il documento di identità e la tessera sanitaria nel format di registrazione.

Il soggetto, al quale rivolgersi per ottenere il codice, si può scegliere tra: InfoCertPoste ItalianeSielte o TIM

Diverse, a seconda del soggetto scelto, sono le modalità di richiesta del codice SPID.

InfoCert

Se si sceglie InfoCert, il rilascio del codice SPID è a pagamento (euro 19.90); la richiesta può avvenire tramite webcam e con l’ausilio di un operatore, che guiderà alla registrazione, o di persona recandosi all’ufficio più vicino per concludere la registrazione e ottenere le credenziali.

Comincia la registrazione dal sito di InfoCert ID

Trova ufficio e inizia registrazione

Poste Italiane

Il rilascio del codice da parte di Poste Italiane è gratuito (a meno che si richieda il servizio a domicilio) e può avvenire tramite due diverse modalità: online o in presenza.

La prima modalità può essere scelta da chi è cliente online Bancoposta, che può utilizzare il cellulare certificato o il lettore di carte Postamat per ottenere online l’identità SPID.

Il rilascio del codice in presenza prevede prima una registrazione sul sito di Poste Italiane; poi ci si deve far identificare e certificare con il proprio cellulare presso un qualsiasi ufficio postale.

Qualora nel corso della registrazione si richieda il servizio a domicilio effettuato dai portalettere, il servizio avrà un costo di euro 14,50. Il  portalettere raggiungerà il domicilio indicato entro 5 giorni lavorativi successivi alla registrazione sul sito.

SIELTE

Scegliendo SIELTE, il rilascio del codice SPID è gratuito e può avvenire tramite due diverse modalità: online o in presenza.

Per la richiesta e il rilascio online del codice è necessario disporre di una webcam; saranno gli operatori a fornire le informazioni necessarie.

Comincia la registrazione dal sito di Sielte ID

Se si sceglie la modalità in presenza, ci si deve recare all’ufficio più vicino per concludere la registrazione e ottenere le credenziali.

Verifica dov’è l’ufficio Sielte più vicino e comincia la registrazione

TIM

Scegliendo TIM, si potrà ottenere il codice tramite due diverse modalità: online o call center. In entrambi i casi il servizio è gratuito.

Nel caso si scelga la modalità online, è possibile utilizzare la firma qualificata o digitale, la carta nazionale dei servizi (CNS) o la carta di identità elettronica preventivamente abilitate per fare la richiesta. Presto saranno disponibili altre modalità.

Comincia la registrazione dal sito di Tim ID

Se si sceglie di richiedere il codice tramite call center, bisogna telefonare al numero 800.405.800 – dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 18.30 e seguire le istruzioni degli operatori.


domenica 13 novembre 2016 ore 21:20
giuliana gabrielli

Bonus 500 euro, chiarimenti Ministero: si potranno spendere a partire dall’attivazione della Card

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

MIUR – Dallo scorso anno gli oltre 740.000 docenti di ruolo della scuola italiana hanno a disposizione 500 euro da spendere per l’aggiornamento professionale.

Un bonus che nella sua prima erogazione è stato assegnato eccezionalmente con accredito sullo stipendio. Quest’anno cambia il sistema di erogazione, come annunciato nel Piano di formazione degli insegnanti e attraverso la nota del 29 agosto relativa alla rendicontazione delle spese dello scorso anno.

L’importo resta lo stesso: 500 euro che saranno assegnati attraverso un ‘borsellino elettronico’. L’applicazione web “Carta del Docente” sarà disponibile all’indirizzo www.cartadeldocente.istruzione.it entro il 30 novembre. Attraverso l’applicazione sarà  possibile effettuare acquisti presso gli esercenti ed enti accreditati a vendere  i beni e i servizi che rientrano nelle categorie previste dalla norma.

Ogni docente, utilizzando l’applicazione, potrà generare direttamente dei “Buoni di spesa” per l’acquisto di libri e di testi,  anche  in formato digitale,  per:

–         l’acquisto di  pubblicazioni  e  di  riviste  utili all’aggiornamento  professionale;
–         l’acquisto di   hardware   e software;
–         l’iscrizione a corsi per attività di  aggiornamento  e di qualificazione delle  competenze  professionali,  svolti  da  enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;
–         l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
–         l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
–         l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
–         iniziative  coerenti  con  le   attività   individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

I buoni di spesa generati dai docenti daranno diritto ad ottenere il bene o il servizio presso gli esercenti autorizzati con la semplice esibizione. Per l’utilizzo della “Carta del Docente” sarà necessario ottenere l’identità digitale SPID presso uno dei gestori accreditati (http://www.spid.gov.it/richiedi-spid) e successivamente ci si potrà registrare sull’applicazione. L’acquisizione delle credenziali SPID si può fare sin da ora. Si tratta di un codice unico che consentirà di accedere, con un’unica username e un’unica password, ad un numero considerevole e sempre crescente di servizi pubblici (http://www.spid.gov.it/servizi).

Il nuovo sistema che parte quest’anno consentirà ai docenti di avere uno strumento elettronico per effettuare e tenere sotto controlli i pagamenti. E alle scuole di essere alleggerite dalla burocrazia e dalle procedure di rendicontazione. Sarà possibile spendere i 500 euro a partire dall’attivazione della Carta.


sabato 12 novembre 2016 ore 19:32
giuliana gabrielli

Bonus 500 euro. Gilda: dal Miur info contrastanti, si parla di carta, voucher, piattaforma. Intanto docenti hanno anticipato spese

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

La Gilda degli Insegnanti denuncia il ritardo nell’attivazione della carta elettronica per l’aggiornamento dei docenti e la confusione circa le modalità di applicazione della relativa norma e chiede al Miur un incontro urgente per avere chiarimenti in merito. 

“Tra i docenti che si stanno rivolgendo alle nostre strutture provinciali – spiega il coordinatore nazionale Rino Di Meglio che oggi ha inviato una lettera al ministro Giannini – regna l’incertezza sull’uso della card per l’anno scolastico in corso. A tutt’oggi infatti mancano chiari indirizzi da parte del Ministero circa l’applicazione delle norme della legge 107/2015 concernenti la carta elettronica. La nostra delegazione ha avuto incontri informali con i dirigenti preposti alla Formazione e al Bilancio, i quali hanno fornito informazioni contrastanti: c’è chi ha prospettato l’ipotesi di una carta elettronica prepagata, chi di un voucher, chi di iscrizioni e pagamento mediante una piattaforma gestita dal Miur”.

“I docenti – sottolinea Di Meglio – hanno già iniziato dal 1 settembre percorsi di formazione con enti, università, associazioni accreditate al Miur accollandosene i costi, o hanno sostenuto spese finalizzate alla formazione come definite dal comma 121 della legge 107/15. Considerato il ritardo nell’attivazione della carta elettronica, la Fgu-Gilda degli Insegnanti chiede che per l’anno scolastico in corso vi sia un percorso transitorio che consenta a tutti i docenti di accedere alla formazione obbligatoria con la necessaria consapevolezza e certezza del diritto”.


sabato 12 novembre 2016 ore 19:29
giuliana gabrielli

Le richieste dei precari storici delle GaE

al Miur

I lettori ci scrivono Mercoledì, 09 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Ad appena sedici mesi dalla sua approvazione, la Legge 107/2015 continua a produrre effetti deleteri sul funzionamento della Scuola in tutto il territorio nazionale. Gli effetti di uno scriteriato e incongruente Piano straordinario di assunzioni e le conseguenze che si sono succedute a cascata sono ben più gravi di quanto si possa pensare e stanno producendo un grave danno alla Scuola in tutte le sue componenti: docenti, ATA e, soprattutto, studenti. Di fatto si registrano le seguenti grosse criticità:

  • A novembre ormai inoltrato nelle scuole di ogni ordine e grado dal Nord al Sud del territorio nazionale, mancano di fatto migliaia di insegnanti che avrebbero consentito un regolare anno scolastico e un’offerta formativa adeguata;
  • Resta alto il numero delle classi pollaio, specie laddove le dotazioni organiche non consentono di far fronte adeguatamente all’incremento della popolazione scolastica;
  • I problemi pressanti della messa in sicurezza degli edifici scolastici sono di elevata criticità;
  • Decine di migliaia di docenti si ritrovano ad insegnare in ordini di scuola diversi e senza le necessarie e prescritte specializzazioni;
  • Le immissioni in ruolo nel corrente anno scolastico sono state infinitamente inferiori rispetto alle reali necessità tanto da non consentire di coprire neppure il turn over dei pensionamenti;
  • Il 100% dei posti disponibili, cosa mai verificatasi in precedenza, è stato utilizzato per la mobilità e le assegnazioni provvisorie non previste dalla Legge 107;
  • Gli effetti nefasti della mobilità hanno privato gli Istituti del Nord dei docenti titolari e si è ricorso ad un massiccio reclutamento di supplenti, spesso neolaureati, per tappare le falle che si sono determinate;
  • Gli 11.500 posti in deroga concessi al Sud avrebbero potuto consentire, di fatto, l’immissione in ruolo di gran parte dei vincitori del concorso 2016 e dei precari storici delle GAE, anche ricorrendo allo stratagemma del ruolo giuridico;
  • I precari storici delle GAE, in percentuale maggiore al Sud, sono stati di fatto relegati a vittime sacrificali non avendo potuto aderire per motivi familiari e/o di salute al piano NAZIONALE E FACOLTATIVO di assunzione e, a causa del mancato supporto dei Sindacati, molti di loro si ritrovano disoccupati senza la tanto attesa e meritata immissione in ruolo e/o incarico annuale.
  • Persiste il limite massimo di 36 mesi di servizio oltre i quali i precari storici delle GAE non potranno aspirare al conferimento di incarichi annuali sino al 31 agosto, anziché essere assunti in ruolo come prevede la Legge 107/2015 e come sancito dalla Corte Europea di Strasburgo;
  • Il Piano di assunzioni per i docenti delle GaE della Scuola dell’Infanzia non è stato attuato;
  • 50mila docenti vincitori di concorso sono tuttora senza cattedra;
  • Circa 15mila docenti che opereranno sul sostegno non hanno alcun titolo per occuparsi di alunni in situazione di handicap.

Alla luce delle citate considerazioni, il Comitato Nazionale Docenti in GAE sollecita il MIUR a fornire un’immediata, convincente e chiarificatrice risposta alle legittime aspirazioni di stabilizzazione definitiva dei 45.000 insegnanti precari storici delle GAE. In particolare, si richiede al MIUR di:

1) Elaborare una rimodulazione dell’organico complessivo trasformando una quota considerevole  delle cattedre attualmente in organico di fatto a posti in organico di diritto. Molte di queste cattedre, infatti, sono stabili da diversi anni e potranno essere evolute a posti in organico di diritto, quindi utilizzabili per le immissioni in ruolo;

2) Elaborare un piano assunzionale su base provinciale, che punti ad assorbire tutti i docenti  rimasti in GaE, abrogando il limite dei 36 mesi ?(comma 131, della Legge 107, illegittimo a confronto delle norme vigenti che regolano le assunzioni nella PA) sugli incarichi annuali fissando altresì la quota del 50% dei posti disponibili esclusivamente al ruolo e la rimanente parte alla mobilità 2017/18. Punto imprescindibile delle proposte del Comitato è il mantenimento del vincolo triennale senza ulteriori ed illegittime deroghe rispetto a quanto contenuto nella Legge 107, con particolare riferimento alle non previste Assegnazioni Provvisorie. Il Piano dovrà prevedere l’assunzione in quote paritetiche 50% da GaE e 50% da concorso 2016, fino ad esaurimento delle GaE, come specificato nel Testo Unico e nel comma 109 lettera c della Legge 107. Al fine di rendere concretamente possibile lo smaltimento delle graduatorie con un maggior numero di docenti, potrà essere possibile consentire agli insegnanti delle GaE di essere inseriti in coda anche in una seconda provincia limitrofa, limitatamente all’obiettivo di poter partecipare al prossimo piano di immissioni in ruolo;

3)Elaborare un piano di adeguamento, che riguardi l’organico su cattedre di sostegno, per una quota non inferiore al 50% delle cattedre che ogni anno vengono istituite in deroga, al fine di  stabilizzare il servizio sul sostegno e garantire la continuità didattica, diritto imprescindibile dell’alunno in situazione di handicap, come previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 22.2.2010;

4)Estendere il tempo pieno a tutte le scuole d’Italia, relativamente alla Scuola Primaria e dell’Infanzia, con le stesse modalità in ogni Istituto, senza distinzione per aree geografiche (Nord, Centro, Sud e Isole) e di attuare un vero potenziamento, sulle reali esigenze delle Scuole, anche negli altri ordini e gradi;

5) Ripristinare la quantità delle ore soppresse negli istituti tecnici e professionali, così come stabilito nelle sentenze del TAR del Lazio (sentenze 3527/2013, 6438/15, 3019/16), risanando una situazione che ha generato l’esubero di molti docenti e la mancata assunzione di molti insegnanti iscritti in GaE e di ripristinare un congruo numero di alunni per classe evitando le “classi pollaio”, evitando il ripetersi di casi recentissimi casi limite che hanno visto la costituzione di una prima classe di un IPSIA con ben 37 iscritti;

6)Introdurre personale a Tempo Indeterminato in ogni Istituzione Scolastica con il compito di garantire una migliore organizzazione e un efficiente funzionamento dei laboratori didattici nonché il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste in essere dall’innovazione tecnologica e dalla sicurezza delle persone e dell’ambiente in ogni scuola, così come avviene da tempo negli Istituti Tecnici e Professionali, attraverso l’istituzione di un adeguato Ufficio Tecnico;

7) Rispettare la meritocrazia e la trasparenza, pubblicando gli algoritmi utilizzati sia nel Piano straordinario di assunzioni sia nella mobilità straordinaria;

8)Attuare un piano di pensionamento per il personale scolastico che abbia maturato 40 anni di servizio o abbia raggiunto la quota 100, ottenuta sommando l’età con il servizio, superando i vincoli imposti dalla Legge Fornero.

In occasione dell’appuntamento fissato per il prossimo 9 novembre al MIUR per l’apertura del tavolo sulle deleghe previste dalla legge 107/2015 tra tutte le sigle sindacali e il ministro Giannini, il Comitato Nazionale GaE ribadisce ancora una volta che tutti i docenti precari rimasti in GaE si sono attenuti ai contenuti e alle condizioni prescritti dalla Legge 107/2015, per poi essere danneggiati dall’emendamento Puglisi. Il testo della Legge 107/2015, che tutti i precari rimasti in GaE hanno osservato scrupolosamente, non prevedeva altresì le assegnazioni provvisorie per i docenti immessi in ruolo nell’anno 2015-2016 in deroga al vincolo triennale e facendo illegittimamente ricorso all’impiego sull’organico di fatto, condizione che aveva indotto tanti insegnanti a non produrre domanda.

Si chiede con forza, così come è stato più volte ribadito e confermato da attendibili rappresentanti Istituzionali, come Campione e Coscia, che nella Legge Delega sia prevista una fase transitoria per l’assorbimento nei prossimi anni degli ultimi precari storici rimasti nelle graduatorie in considerazione del fatto che il vigente regime transitorio sarà regolamentato a breve nella delega sulla riforma del reclutamento, da approvare entro gennaio 2017.

Si richiedono altresì provvedimenti urgenti per risolvere definitivamente l’annoso problema del precariato che lo scriteriato Piano di Assunzioni 2015/16 non è stato in grado di risolvere fornendo alle Scuole troppi insegnanti di cui non avevano bisogno e privandole di docenti in grado di risolvere le effettive criticità, con particolare riferimento all’emergenza del sostegno. Troppi sono ad oggi gli aventi diritto alla stabilizzazione nelle GAE, per cui è necessario un nuovopiano organico di assunzioniche gestisca una necessaria fase transitoria nell’anno 2017. Significativo è il richiamo a un piano transitorio per le assunzioni nelMezzogiornoche restituisca fiducia nel valore della Scuola e, nello stesso tempo, contrasti efficacemente ladispersione scolastica,a partire dalla generalizzazione della scuola dell’Infanzia. In quest’ottica, ilpotenziamento,previsto per tutti gli Ordini di Scuola, deve essere assegnato anche alla Scuoladell’Infanzia, che ingiustamente ne è stata privata.

Alla luce delle predette motivazioni, si RICHIEDE da subito, onde evitare il perpetuarsi di situazioni che possano ulteriormente ledere i legittimi diritti dei precari storici residuali GAE, che si faccia ricorso senza ulteriore indugio allo strumento del RUOLO GIURIDICO dal corrente anno scolastico con la conseguente effettuazione dell’anno di prova, attingendo ai posti in deroga che sono stati assegnati ai precari delle GAE specializzati sul sostegno. Analogamente si richiede che anche le supplenze annuali che sono state attribuite in tutte le altre classi di concorso abbiano il riconoscimento del RUOLO GIURIDICO a decorrere dall’anno scolastico 2016/17. Analogo ricorso al ruolo giuridico va garantito ai docenti vincitori del concorso 2016 e ai docenti che lavoreranno su supplenze brevi e saltuarie raggiungendo i 180 giorni di servizio.

In questo modo non solo non sarebbe ulteriormente appesantito il bilancio dello Stato ma si otterrebbe il fondamentale risultato di mettere ogni singola Istituzione Scolastica in condizione di sopperire alla generalizzata carenza di insegnanti e di garantire agli studenti un’offerta didattica e formativa finalmente adeguata e rispondente alle legittime istanze delle famiglie.

di Comitato Nazionale Docenti in GAE


sabato 12 novembre 2016 ore 19:26
giuliana gabrielli

I NEV stanno già visitando le istituzioni

scolastiche

I lettori ci scrivono Martedì, 08 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Ultimata la fase di autovalutazione, mediante l’elaborazione del RAV e del Piano di Miglioramento, parte la valutazione esterna delle Istituzioni scolastiche. La “Conferenza per il coordinamento funzionale del sistema nazionale di valutazione”, istituita nel novembre del 2015 ai sensi del comma 5 dell'art. 2 del DPR 80/2013, è pienamente operativa.

Tale organismo, in tempi brevi, ha prodotto una serie di decisioni che hanno portato all’avvio dell’attività dei Nuclei Esterni di Valutazione, i quali rappresentano la seconda fase di un percorso che si articola in quattro diversi momenti: l’autovalutazione d’Istituto, la valutazione esterna, le azioni di miglioramento e la rendicontazione sociale (accountability).

Quest’ultima fase presuppone la diffusione dei risultati raggiunti, con indicatori comparabili, nonché la trasparenza e la condivisione del miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza. A questo proposito, dal corrente anno scolastico, le scuole procederanno alla divulgazione del primo rapporto di rendicontazione sociale, nonché alla pianificazione di idonee iniziative informative pubbliche.

I Nuclei Esterni di Valutazione sono composti da un Ispettore Tecnico e da due valutatori. Il primo svolge funzioni di coordinamento, mentre i due esperti, uno proveniente dal mondo della scuola e l’altro dall’esterno, si occupano rispettivamente di processi didattico-educativi e di valutazione delle organizzazioni complesse.

La visita del NEV dura tre giorni e inizia con un colloquio con il Dirigente scolastico, il Nucleo Interno di Valutazione e le figure di supporto alla dirigenza. Successivamente vengono intervistati, singolarmente o in gruppo, docenti, genitori e studenti. Al termine il NEV elabora un Rapporto Esterno di Valutazione che sarà comunicato alla scuola e, sulla base di quest’ultimo, l’Istituzione scolastica provvederà a integrare e/o modificare in autonomia il proprio Piano di Miglioramento.

Il tutto è finalizzato alla crescita qualitativa dell’offerta formativa, la quale dovrà favorire lo sviluppo delle competenze di base degli alunni, il potenziamento dei loro apprendimenti, la riduzione dell’insuccesso scolastico e, quindi, il contenimento della dispersione.

 

Dal corrente anno scolastico, inoltre, parte la valutazione dei capi d’Istituto, introdotta dal comma 93 della legge 107/2015. Il Miur, infatti, nell’agosto del 2016 ha provveduto a emanare la direttiva n. 36, la quale si propone di favorire la trasparenza, l’efficienza e l’efficacia dell’azione dirigenziale.

Il processo di valutazione ruota attorno alla definizione di obiettivi, nazionali e regionali, che i Dirigenti dovranno conseguire. L’azione dirigenziale, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi, sarà monitorata e gli esiti incideranno sulla retribuzione di risultato dei capi d’istituto.

Gli obiettivi nazionali esplicitati dalle “Linee guida per l’attuazione della Direttiva 36/2016 sulla valutazione dei dirigenti scolastici”, relativamente al triennio 2016/2019, sono i seguenti:

-assicurare la direzione unitaria della scuola, promuovendo la partecipazione e la collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica, con particolare attenzione alla realizzazione del Piano triennale dell’offerta formativa;

-assicurare il funzionamento generale dell’istituzione scolastica, organizzando le attività secondo criteri di efficienza, efficacia e buon andamento dei servizi;

-promuovere l’autonomia didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche;

-promuovere la cultura e la pratica della valutazione come strumento di miglioramento della scuola, anche attraverso la valorizzazione della professionalità dei docenti.

 

Accanto alle finalità nazionali sopra elencate, gli USR potranno definire, con apposito decreto del Direttore dell’Ufficio, eventuali obiettivi regionali. Tali obiettivi dovranno essere inseriti nel Piano Regionale di Valutazione.

Com’è agevole intuire, sta per essere avviata una nuova strategia di valutazione che si pone l’ambizioso obiettivo di andare oltre prassi valutative burocratiche e completamente scollate dai contesti e dalla realtà. L’intenzione è nobile. C’è solo da sperare che i valutatori interpretino il loro ruolo con senso di responsabilità, in chiave costruttiva e non cadano nell’italica tentazione di ridurre il tutto nell’ennesima insopportabile incombenza burocratica.

di Giuseppe Iaconis


sabato 12 novembre 2016 ore 19:24
giuliana gabrielli

È in arrivo la “Corta Scuola”!

I lettori ci scrivono Giovedì, 10 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Dopo la “Buona Scuola”, è già in preparazione la “Corta Scuola”? Vediamo cosa sta accadendo.

I ‘padri’ del fallimento

Sul sito sussidiario.net (in data 4 nov.) Gianni Bocchieri si chiede “Assunzione docenti, chi è il ‘padre’ dell'operazione fallita? Il coro a due voci Renzi-Giannini". Ma oltre a questi due ‘padri’, ci sono altri responsabili a cominciare dai giovani e brillanti ghost writers dello staff Miur e ancora altri magari responsabili per omissione, distrazione, altri motivi: i Sindacatoni, i presidi dell’ANP e non, altri soggetti più defilati. Bisognerà approfondire e parlarne.

Ciambelle ed errori

Renzi ha dovuto riconoscere gli errori. Prima (28 sett.) le ciambelle senza buco: “«Abbiamo preferito trovare le soluzioni per i professori che avrebbero dovuto muoversi. abbiamo permesso ad alcuni, soprattutto al Sud, di restare e abbiamo scoperto alcune cattedre al Nord: non tutte le ciambelle riescono con il buco. Se fossimo stati più bravi a gestire questa vicenda sarei stato più contento». Lo ha detto ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Rtl 105 attaccando il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e il suo sottosegretario Davide Faraone riferendosi alla gestione rovinosa della mobilità dei docenti, in particolare di quelli del Sud che insegnano nella scuola primaria. In debito di consensi in vista del referendum del 4 dicembre Renzi ha pensato così di recuperare una manciata di applausi nel mondo della scuola.”
Poi in “Faccia a faccia” con Minoli (6 nov.), Renzi ha confermato “Il mio più grande errore è stata la questione scuola, i soldi che abbiamo investito noi sulla scuola non li ha messi nessuno, non l’abbiamo gestita bene, ….“. 
La preoccupazione di Renzi è chiaramente elettorale, sa che la scuola è schierata in modo compatto per il NO al referendum costituzionale.

Giannini non si dimette

Giannini però non ci sta (ed ha pure ragione!) a fare il capro espiatorio, replica in modo alquanto piccato a chi le chiede del 'mea culpa' di Renzi su errori nella Buona Scuola. "Non mi pare che abbia detto questo, francamente. Per quanto mi riguarda, più che errori credo che ci sia una complessità di una legge che si è, soprattutto in questa fase, combinata con un altro processo che non trapela dalle cronache. Dobbiamo ricordare le numerose sentenze dei giudici amministrativi che stanno rendendo complicatissima la gestione ordinaria dell'inizio dell'anno scolastico". 
In proposito Tecnica della Scuola si domanda e si risponde: “ma di fronte a questa dichiarazione di Renzi perché la Giannini non dà spontaneamente le dimissioni? Sarebbe almeno un gesto dignitoso. Il punto è che ormai in politica sembra non valere più neppure la regola della dignità”.
Ma in ultima analisi, Giannini ha molto meno responsabilità di Renzi, che dall’inizio si è attribuito il merito della Buona Scuola, rivendicandolo fino a poche settimane fa (v. “Renzi: non c’è più rispetto per i docenti, ma la riforma cambia registro e ne vado fiero).


La “Corta Scuola”

Invece Giannini intensifica le sue attività ministeriali. Oltre ad un eventuale nuovo Esame di Stato (di cui parleremo appresso), Miur sta procedendo deciso sulla strada dei licei brevi o quadriennali di interesse - pare - delle scuole paritarie e delle aziende industriali. È infatti alla firma un decreto ministeriale per aggiungere alle attuali 11 classi di liceo breve, altre 60 classi sia di liceo, che di istituto tecnico e istituto professionale. Formalmente si tratta di sperimentazioni, ma sono sperimentazioni il cui successo viene dato per scontato, quasi obbligatorio e già da subito. Giannini si sta appropriando dell’idea che fu di Profumo e Carrozza: dopo la “Buona Scuola” di Renzi arriva la “Corta Scuola” di Giannini. Anche questa di fretta, calata dall’alto, senza coinvolgere docenti e presidi. Se dovesse essere estesa e andare a regime, le conseguenze sarebbero: 2 o 3 mld di risparmio all’anno, 40.000 docenti in meno e 450mila/anno diplomati quadriennali sicuramente meno preparati, formati e maturi degli attuali (v. nelle Università, i corsi di recupero di Italiano e Matematica per matricole).
Già adesso il rendimento della scuola superiore è insoddisfacente e pari al 50-55%, cioè di 100 iscritti al primo anno se ne diplomano nei 5 anni regolari solo 50 o 55; degli altri: circa 15 devono ripetere un anno o due, circa altri 15 vengono promossi con voto minimo, con un calcione, quasi un condono e i rimanenti 15 rinunciano, si disperdono.
 

L’esame di Stato

Tra indiscrezioni e smentite, altra questione all’attenzione del Miur è quella dei nuovi Esami di Stato, anche se non si può escludere che il proposito ministeriale sia solo quello di affaccendarsi per una semplice, sbrigativa, economicissima tinteggiatura (‘na romanella) e poi suonare trombe e grancasse mediatiche. 
“La serietà e il rigore delle operazioni di esame restituirebbero non poco consenso e non poco prestigio alla scuola e agli insegnanti; consentirebbero agli stessi diplomati di potere avere un report attendibile dello stato della loro preparazione professionale e di affrontare una prova impegnativa per la loro crescita umana” osserva il DS Raimondo Rosario Giunta che dà anche utili indicazioni e segnala errori da evitare (v. “Se potete, lasciate in pace gli Esami di Stato”).
“Commissioni di soli docenti esterni, anche con un unico presidente per istituto, ma di soli esterni” propone il DS Gianni Zen (v. “Nuovi esami di stato, due facili riforme per cambiarli sul serio”).

di Vincenzo Pascuzzi


giovedì 10 novembre 2016 ore 22:07
giuliana gabrielli

Formazione obbligatoria docenti,

quante ore?

Usb: vanno fatte in orario di servizio

Alessandro Giuliani Giovedì, 10 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Il Piano di formazione emanato dal Ministro prevede l’obbligatorietà della formazione, senza però fornire alcuna chiara indicazione sulla quantità di ore obbligatorie.

A sottolinearlo è l’Usb Scuola, che – a seguito dell’avvio del progetto previsto dalla Buona Scuola - si fa portavoce di “continue richieste di chiarimento da colleghi preoccupati di quello che tale piano può comportare, anche e soprattutto perché i Dirigenti Scolastici stanno operando pressioni sui Collegi Docenti per approvare piani di Formazione di Istituto”.

Il sindacato di base se la prende anche con i ds, il cui “motto” sarebbe diventato: “è meglio portarsi avanti che rischiare di trovarsi impreparati!”.

L’Usb Scuola, inoltre, fa alcune osservazioni preliminari e fornisce alcune indicazioni operative ai colleghi per potersi difendere da quello che sembra configurarsi come un vero e proprio attacco alla libertà di insegnamento.

Le proponiamo ai nostri lettori così come ci sono pervenute.

  1. Il piano è calato dall’alto del Ministero sui docenti, senza alcuna chiamata in causa di chi la scuola la vive e la fa ogni giorno. A giustificazione di questa pratica scorretta, si utilizzano i dati raccolti dai portofolio dei neoassunti degli ultimi anni, ovvero dati che siamo stati obbligati a fornire e che non sapevamo sarebbero utilizzati in questo modo;
  2. Il piano definisce in modo autoritario ed estremamente burocratico quali siano gli ambiti di formazione, che devono rispondere alle priorità nazionali (lingue, competenze digitali, inclusione e integrazione, didattica per competenze, autonomia), ma anche a quelle delle singole scuole o delle reti di scuole (in base ai piani di miglioramento) e infine a quelle di ogni singolo docente. È evidente che pensare di mettere d’accordo tutte queste istanze, risulterà estremamente difficile. Il risultato sarà l’imposizione dei percorsi formativi e degli enti presso i quali svolgerli, da pagare con i 500 €, configurando una “partita di giro”, i cui elementi corruttivi crediamo siano chiari a tutti.
  3. Nel piano, le discipline appaiono assolutamente in secondo piano, mentre grande rilievo assumono tutti gli aspetti collaterali, metodologici e tecnici, sempre e ancora nella direzione di renderci ottimi tecnici della didattica, ma non docenti che formano menti e spiriti critici;
  4. Il piano è strettamente collegato alla raccolta dei portfolio formativi del corpo docente, ovvero va ancora e sempre nella direzione di una aziendalizzazione e di una sorta di schedatura del corpo docente: quali percorsi e perché dovrebbero valere più di altri? Come saranno utilizzati i dati raccolti su ognuno di noi? Evidentemente si stabilirà una relazione fra percorsi formativi e progressioni di carriera.
  5. Il piano non riporta in alcun passaggio un’indicazione chiara della consistenza di questi percorsi formativi obbligatori. Le ultimissime indiscrezioni parlano di obbligatorietà sui percorsi ma non sul numero di ore

“In un contesto così ambiguo e autoritario ci sentiamo di indicare come unica strada la resistenza verso l’applicazione di tale piano. In questo senso – continua l’Usb Scuola - consigliamo a tutti di non deliberare alcun Piano Formativo, tanto meno obbligatorio, nel corso dei collegi docenti e di attendere i decreti attuativi che si spera possano chiarire meglio questa situazione che si profila come l’ennesima imposizione dall’alto su un corpo di lavoratori già provato ed oberato”

“A tal proposito ricordiamo che quella in oggetto è materia di contrattazione nazionale e che solo il contratto stabilisce in che termini e modalità un docente si debba formare, ma anche che la libertà di insegnamento prevista dalla Costituzione ci permette “ancora” di scegliere come, dove e quando vogliamo formarci”.

Il sindacato, inoltre, sostiene che in alcune scuole in cui sono presenti le proprie Rsu si sta “cercando di affrontare la questione in maniera più attiva, indirizzando il collegio verso percorsi di formazione in grado di ribaltare senso, metodi, strumenti della formazione, in una direzione critica rispetto alla scuola delle competenze”.

“Stiamo premendo – continua l’Usb - perché questi percorsi si svolgano in orario di servizio, così come oggi prevede il contratto. Lo stiamo infine facendo nell'ottica dell'autoformazione dei lavoratori della scuola, accettando il terreno di scontro che si sta profilando con l'imposizione di modelli standardizzati di insegnamento”.

Poi l’appello finale: “siamo a disposizione di chiunque voglia provare ad aprire nella propria scuola questa importante discussione”.


martedì 8 novembre 2016 ore 23:28
giuliana gabrielli

Riaperte le iscrizioni ai corsi per animatori digitali e team per l’innovazione .

Lara La Gatta Lunedì, 07 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Con la nota prot. n. 12881 del 4 novembre 2016 il Miur ha fatto sapere che, per venire incontro alle esigenze delle scuole, è disposta un’ulteriore proroga per le iscrizioni ai corsi formativi degli animatori digitali, del personale amministrativo, del team per l'innovazione, del perdonale docente, del personale per l'assistenza tecnica per le scuole del I ciclo e del personale tecnico per le scuole del II ciclo.

Dalle ore 10 del 14 novembre alle ore 14 del 21 novembre 2016 sarà così riaperta la piattaforma dedicata ai Fondi Strutturali, raggiungibile all’indirizzo http://pon20142020.indire.it/portale/

Non sarà possibile disporre ulteriori proroghe, per cui gli elenchi trasmessi saranno considerati definitivi.

Per le modalità di iscrizione si rimanda alla consultazione dei manuali.


martedì 8 novembre 2016 ore 23:25
giuliana gabrielli

Organico dell’autonomia una grossa presa in giro

Lucio Ficara Lunedì, 07 Novembre 2016


LA TECNICA DELLA SCUOLA

Da anni si era in attesa del superamento tra organico di diritto e fatto con l’introduzione dell’organico dell’autonomia, ma adesso le cose non vanno affatto bene.

Infatti è dall’approvazione della legge n.5 del 9 febbraio 2012, all’art.50 che era stata prevista la definizione di un organico dell’autonomia, funzionale all'ordinaria attività didattica, educativa, amministrativa, tecnica e ausiliaria, alle esigenze di sviluppo delle eccellenze, di recupero, di integrazione e sostegno ai diversamente abili e di programmazione dei fabbisogni di personale scolastico.

La legge su citata prevedeva anche la costituzione di reti territoriali tra istituzioni scolastiche, al fine di conseguire la gestione ottimale delle risorse umane, strumentali e finanziarie.

Con la legge 107 del 13 luglio 2015, queste norme sono stateidenticamente ripresee l’organico dell’autonomia è diventato realtà a partire dall’anno scolastico 2016/2017.

Eppure, come sostiene lo stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi, sono stati investiti alcuni miliardi di euro per introdurre oltre 55mila posti di potenziamento da aggiungersi all’organico di diritto, senza nemmeno ottenere il consenso degli stessi docenti della scuola. Infatti gli insegnanti considerano l’organico dell’autonomia una grossa presa in giro che di funzionale non ha proprio nulla.

Questo organico dell’autonomia è servito a fare entrare in ruolo, questo è il parere diffuso della maggioranza degli insegnanti, molti precari che da decenni erano parcheggiati nelle graduatorie ad esaurimento. Il vero motivo dell’introduzione di tutti questi posti di potenziamento è dovuto ad una sentenza della Corte di Giustizia europea, che condannava pesantemente l’Italia per abuso dell’utilizzo reiterato dei docenti precari. Quindi l’organico dell’autonomia nasce per l’esigenza di porre riparo ad un reato amministrativo, che avrebbe comportato, per l’Italia, una salatissima multa di almeno 4 miliardi di euro.

In molte scuole italiane gli insegnanti assegnati ai posti di potenziamento si lamentano perché si sentono declassati. Infatti i docenti di potenziamento, a loro dire, con qualche sporadica eccezione, sono utilizzati come “tappabuchi” o a svolgere progetti evanescenti. Capita anche che alcuni Dirigenti scolasticiabbiano assegnato i posti di potenziamento a docenti titolari da anni nella scuola, dando invece le classi a docenti neofiti. In buona sostanza l’organico dell’autonomia, che è costato circa 1,5 miliardi di euro, sta creando critiche, mal di pancia e problemi inaspettati.

Infine, bisogna sapere che, almeno è quello che abbiamo constatato nell’anno scolastico 2016/2017, i posti di potenziamento stanno surrogando quelli di diritto laddove c’è una contrazione dell’organico della scuola. In buona sostanza laddove c’è la perdita di un posto per calo di iscrizioni, il posto di potenziamento è servito, con funzionalità primaria, a salvaguardare la titolarità e non il fabbisogno delle scuole. Di questo passo fra 4 anni il potenziamento sarà pienamente riassorbito all’interno dell’organico di diritto, e l’organico dell’autonomia sarà soltanto un lontano ricordo.

Nel frattempo si saranno create stabilmente le reti di ambito e i docenti si troveranno ad essere utilizzati, fuori dagli schemi e dai ruoli che fino ad oggi abbiamo conosciuto, tra varie scuole della stessa rete.


martedì 8 novembre 2016 ore 23:22
giuliana gabrielli

Storia della Musica: materia di studio negli istituti scolastici superiori.

FIRMA LA PETIZIONE

https://secure.avaaz.org/it/petition/Ministro_dellIstruzione_Stefania_Giannini_Storia_della_Musica_materia_di_studio_negli_istituti_scolastici_superiori/?pv=3


martedì 8 novembre 2016 ore 23:22
giuliana gabrielli

Soldi alle paritarie, il Governo Renzi li raddoppia: da 272 a 500 milioni

Alessandro Giuliani Martedì, 08 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

Chi pensava che i governi di destra sono quelli più solidali con le scuole paritarie, si sbagliava di grosso.

Perché l’attuale Governo, che ha come primo partito di maggioranza il Partito Democratico, sta per approvare una serie di norme che andranno a costituire una vera “ciambella” di salvataggio per tante scuole che non si riconducono all’istruzione pubblica statale.

Non spetta a noi dare un giudizio od entrare nel merito dei provvedimenti, ma è questo che sta avvenendo. E, come cronisti, riportiamo i fatti. Ricordando anche che, soprattutto per la scuola dell’infanzia, il servizio svolto dagli istituti paritari è in molti casi sostitutivo rispetto a quello statale. E, tutto sommato, svolto senza costi eccessivi.

I finanziamenti in crescita, a favore degli istituti paritari, sono stati riassunti, l’8 novembre, dal sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, prendendo parte ai lavori della "Commissione Parità" insieme ai rappresentati che si occupano di parità scolastica: Fism, Agesc, Foe, Anci, Agidae, Fidae, Aninsei, Forum associazioni familiari.

"Con la nuova legge di Bilancio, il Governo continua a dimostrare nei fatti che crede nella scuola paritaria, parte del sistema d'istruzione nazionale. Proseguire un lavoro iniziato tre anni fa", ha detto il rappresentante dell’esecutivo Renzi.

“Nella legge di Bilancio del 2014 la previsione di spesa per le paritarie era di 272 milioni, - ha ricordato Toccafondi - adesso il fondo è stabilizzato a 500 milioni, inoltre con la legge di bilancio in discussione alla camera, le risorse per il sostegno studenti disabili passano da 12,2 a 24,4 milioni, aumentano per il 2017 anche le risorse destinate alle scuole materne paritarie con un fondo di 25 milioni e si va avanti anche sulle detrazioni per le famiglie, lo facciamo gradualmente, in tre anni, da 400 a 640 euro per l'anno 2016, 750 euro per 2017, fino a 800 euro del 2018”.

Toccafondi ha ribadito che “il Governo crede nella parità e lo ha dimostrato concretamente con i finanziamenti, le stabilizzazioni dei fondi, le norme, sono passi importanti per il raggiungimento di una reale parità scolastica, che vanno in parallelo alle azioni di contrasto ai cosiddetti "diplomifici", perché siamo per la parità ma contro chi si nasconde dietro la parità”.

Il sottosegretario ha concluso il suo intervento, spiegando che “a breve, come richiesto dalle associazioni, proseguirà il confronto anche su altri temi, come quello sulle deleghe della legge 107, prima fra tutte quella del sistema integrato di istruzione 0-6 anni”. Leggi delega che, in base a quanto previsto dalla Buona Scuola, dovrebbero essere pubblicate entro due-tre mesi, ma che da quanto si apprende potrebbero subire uno slittamento rispetto alla tabella di marcia.


lunedì 7 novembre 2016 ore 21:11
giuliana gabrielli

34 associazioni chiedono di conoscere la delega di riforma del sostegno, prima del varo ufficiale

AS.I.S

Dopo la recente intervista di Repubblica al Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone sulla riforma del sostegno, in pochi  giorni ben 34 associazioni di genitori, docenti e famiglie dei disabili si sono unite in favore di una esplicita e marcata richiesta, inviata con PEC e Peo al Ministero.

L’appello, rivolto alla Ministra Giannini, ai sottosegretari e alla responsabile PD Scuola, Francesca Puglisi e agli uffici interessati contiene la richiesta della bozza di delega della riforma del sostegno a titolo conoscitivo.

In alternativa a tale consegna della bozza di delega, le associazioni chiedono un appuntamento al MIUR per conoscere l’imminente riforma del sostegno, che dovrebbe vedere la luce entro la fine dell’anno.

Certi che la bozza di delega non sia davvero secretata, pur avendo il Governo la delega a legiferare in tal senso, ma che sia resa pubblica e, se si vuole, anche partecipata, condivisa e condivisibile, le associazioni chiedono di poter ricevere una copia della delega per la riforma del sostegno.

Proprio ieri la Puglisi in un comunicato diramato in serata dichiarava che il diritto allo studio va garantito agli studenti con disabilità rimasti senza docenti di sostegno nella scuola Salvemini di Bologna, quindi si spera che il diritto allo studio degli studenti con disabilità non venga negato per compensare le spietate logiche economiche di mercato.

Gli stessi richiedenti, genitori e docenti, protagonisti e attori principali del processo d’inclusione avvertono la responsabilità di un tale cambiamento storico e pertanto, alla luce di un passo così importante, ritengono sia opportuno conoscere la legge delega di riforma del sostegno, certamente rispettosa delle esigenze degli studenti coinvolti.

Partigiani.psp@gmail.com

Elenco associazioni richiedenti:

  1. Partigiani della scuola Pubblica
  2. Insegnanti calabresi
  3. Associazione Nazionale ILLUMIN’ITALIA
  4. Docenti per la scuola Statale Pubblica
  5. Docenti campani
  6. #Waterlooscuola
  7. GE.DE. Liguria (Comitato genitori democratici)
  8. Associazione Nazionale Onlus “Per La Scuola della Repubblica” Roma
  9. Personale educativo
  10. A s. I. S. ASSOCIAZIONE INSEGNANTI DI SOSTEGNO  Associazione professionale istituita nel 1991 , Atto notarile, Rep. 9699, Rac. N. 4962, registrato a Reggio Calabria l’1.2.1991, n. 247, v.1
  11. Associazione Scuola Daneo – Sal. Concezione 2 – 16124 Genova
  12. Azione civile Area Scuola (Palermo)
  13. Mondo disabile 
  14. Coordinamento SOS Scuola Genova
  15. Associazione Bal.ga.sar. (Baliano, Garaventa,Sarzano) – Genova
  16. Comitato LIP Vicenza per la Difesa della Scuola pubblica
  17. Comitato LIP Lamezia per la Difesa della Scuola pubblica
  18. Coordinamento scuole Viterbo
  19. Genitori tosti in tutti i posti Onlus (Verona)
  20. ANACA Associazione Nazionale Assistenti all’Autonomia e Comunicazione
  21. Comitato bolognese Scuola e Costituzione
  22. Associazione nazionale AIRETT
  23. Comitato per la democrazia costituzionale di Padova
  24. Comitato L’autismo parla – genitori di Palermo
  25. Comitato disabilità Municipio X – Roma
  26. Blindsight project ONLUS
  27. associazione A.S.I. Onlus, Affrontiamo la Sordità Insieme (Modena)
  28. ODS ( Osservatorio diritti scuola), Palermo
  29. Professione insegnante
  30. Associazione 20 novembre 1989
  31. Comitato Genitori CoGePace – Monza Brianza
  32. Bambini in braille
  33. Associazione “ACA Sicilia” Assistenti Autonomia e Comunicazione
  34. Comitato 8000 esiliati FASE B GAE
  35. ADOS Ass.Docenti di Sostegno

– On. Prof.ssa Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
– On. Dott. Davide Faraone, Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
– Dott.ssa Loredana Leoni, Segreteria tecnica del sottosegretario al MIUR
– Dott. Giuseppe Zambito, Segreteria tecnica del sottosegretario al MIUR-

– Francesca Puglisi, Responsabile nazionale Scuola del PD.

Oggetto: Gentile richiesta bozza di delega per la Riforma del Sostegno nella Scuola italiana

Con la presente, le sottoelencate 34 associazioni:

  1. Partigiani della scuola Pubblica
  2. Insegnanti calabresi
  3. Associazione Nazionale ILLUMIN’ITALIA
  4. Docenti per la scuola Statale Pubblica
  5. Docenti campani
  6. #Waterlooscuola
  7. GE.DE. Liguria (Comitato genitori democratici)
  8. Associazione Nazionale Onlus “Per La Scuola della Repubblica”
  9. Personale educativo
  10. A s. I. S. ASSOCIAZIONE INSEGNANTI DI SOSTEGNO  Associazione professionale istituita nel 1991 , Atto notarile, Rep. 9699, Rac. N. 4962, registrato a Reggio Calabria l’1.2.1991, n. 247, v.1
  11. Associazione Scuola Daneo – Sal. Concezione 2 – 16124 Genova
  12. Azione civile Area Scuola
  13. Mondo disabile 
  14. Coordinamento SOS Scuola Genova
  15. Associazione Bal.ga.sar. (Baliano, Garaventa,Sarzano) – Genova
  16. Comitato LIP Vicenza per la Difesa della Scuola pubblica
  17. Comitato LIP Lamezia per la Difesa della Scuola pubblica
  18. Coordinamento scuole Viterbo
  19. Genitori tosti in tutti i posti Onlus
  20. ANACA Associazione Nazionale Assistenti all’Autonomia e Comunicazione
  21. Comitato bolognese scuola e Costituzione
  22. Associazione nazionale AIRETT
  23. Comitato per la democrazia costituzionale di Padova
  24. Comitato L’autismo parla – genitori di Palermo
  25. Comitato disabilità Municipio X – Roma
  26. Blindsight project ONLUS
  27. associazione A.S.I. Onlus, Affrontiamo la Sordità Insieme (fondata a Modena) presidente Domenco Pinto
  28. ODS ( Osservatorio diritti scuola), referente Leonardo Alagna
  29. Professione insegnante
  30. Associazione 20 novembre 1989
  31. Comitato Genitori CoGePace – Monza Brianza
  32. Bambini in braille
  33. Associazione “ACA Sicilia” Assistenti Autonomia e Comunicazione
  34. Comitato 8000 esiliati FASE B GAE

CHIEDONO

Di poter ricevere, anche in risposta a questa mail, una copia della delega per la riforma del sostegno, che vedrà la luce nei prossimi mesi. Gli stessi richiedenti, genitori e docenti, protagonisti e attori principali del processo d’inclusione avvertono la responsabilità di un tale cambiamento storico e pertanto, alla luce di un passo così importante, ritengono sia opportuno conoscere la legge delega di riforma del sostegno, certamente rispettosa delle esigenze degli studenti coinvolti.
Qualora gli uffici ritenessero di non poter ottemperare a tale richiesta via mail, in alternativa i firmatari chiedono un appuntamento al MIUR con una piccola rappresentanza.

Certi di un gentile riscontro, porgono

Distinti Saluti


lunedì 7 novembre 2016 ore 21:01
giuliana gabrielli

RICEVO E PUBBLICO.

C' E' DEL VERO ?

07/11/16 ?
Sostegno, spariscono le assunzioni
in finanziaria. Nel progetto dell’Inclusione non più docenti di sostegno
ma tutor.

Il futuro del sostegno è quello di
trasformare la figura professionale da quella di insegnante a quella di
tutor. Con una conseguenza drastica: passare dal lavoro sul singolo a
quello trasversale. Non è una fantasia giornalistica, ma quello che
prevede il progetto dell’Inclusione previsto dalla Buona Scuola. In questo
modo si abbatterà anche il numero di professori necessari. Insomma se non
puoi risolvere il problema, eliminalo. Innanzitutto al sostegno si
arriverà attraverso un percorso ad hoc, quindi ninte Tfa (c’entra qualcosa
il mancato avvio del terzo ciclo?). Ma le novità sono anche altre:
l’inclusione dovrà essere a carico di tutti i docenti curriculari;
formazione trasversale per tutto il corpo insegnante, non unicità del
rapporto con l’alunno. Per gli esperti del Miur il ruolo del docente di
sostegno si prefigura sempre più come tutor, una sorta di “esperto
dell’inclusione”, con una formazione specifica, separata da quella
curriculare. Quindi sarà, possibilmente, un esperto al fianco degli alunni
disabili o che faccia da tutor per l’intera scuola, così tutto il
personale dovrà avere la competenza per assistere l’alunno disabile. Ecco
come, quindi, si risolverà: meno insegnanti, ma responsabilità
trasversali. A pagarne le conseguenze la didattica e gli studenti. Con gli
insegnanti prigionieri della Buona Scuola.


lunedì 7 novembre 2016 ore 18:48
giuliana gabrielli

Contratto, mobilità, personale ATA e deleghe  legge 107/15:

incontro Giannini-sindacati.

flccgil

Durante l’incontro del 2 novembre il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha annunciato l’avvio di alcuni tavoli di confronto con i sindacati sull’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto di lavoro, sulla mobilità 2017/2018, sulla chiamata diretta dei docenti, sull’attuazione delle nove deleghe previste dalla legge 107/15 e sulla modulazione dei 25.000 posti docenti stabilizzati nell’organico di diritto.

Grave la mancanza di alcuni interventi sul personale ATA che erano stati previsti con una certa enfasi dallo stesso Ministro Giannini in occasione dell’incontro del 10 ottobre: superamento delle restrizioni alle supplenze brevi; ripristino dei 2.020 posti tagliati dalla legge di stabilità 2015; piano straordinario di assunzioni e istituzione della figura di assistente tecnico nella scuola del primo ciclo. Tutti temi sui quali, comunque, la partita è ancora aperta.

Assicurata l’emanazione di misure urgenti per alunni e personale scolastico nelle zone colpite dal terremoto.

 

Nell’incontro di mercoledì 2 novembre iniziato alla presenza della Ministra Giannini e poi proseguito con i componenti dell’Ufficio di Gabinetto, prima di affrontare i punti già fissati all’ordine del giorno su: atto di indirizzo per il rinnovo del Ccnl; mobilità, chiamata diretta e legge di stabilità, abbiamo innanzitutto chiesto misure urgenti per gli alunni e il personale della scuola nelle aree colpite dal terremoto.
La Ministra ci ha assicurato che verranno emanati nelle prossime ore, previo monitoraggio di tutte le situazioni esistenti e in accordo con la protezione civile, i provvedimenti necessari per garantire il prosieguo delle lezioni, tenendo conto della chiusura delle scuole nelle aree interessate e dei disagi del personale scolastico costretto a trasferirsi negli alberghi.

Sugli altri punti all’ordine del giorno invece le risposte della Giannini sono state interlocutorie e non soddisfacenti rispetto al caos e all’enorme disagio di chi quotidianamente vive nelle scuole. Sono addirittura sfumati alcuni impegni sul personale ATA che la stessa ministra aveva assunto nell’incontro del 10 ottobre 2016, annunciando nella legge di stabilità un piano straordinario di assunzioni oltre il turn over e l’istituzione della figura di assistente tecnico nella scuola del primo ciclo. Chiusura totale sul rifacimento delle operazioni di mobilità i cui errori sono alla base del grave ritardo nell’assegnazione dei docenti alle scuole.

Abbiamo ribadito le nostre proposte:

  • per rinnovare i contratti è fondamentale aumentare le risorse disponibili, riportare nella contrattazione tutte le materie sottratte dalla legge 107/15 e dalla legge Brunetta, riaprire la discussione sulla dirigenza scolastica rispetto alla valutazione e all’assegnazione degli incarichi, aumentare le risorse a disposizione del Mof;
  • occorrono finanziamenti adeguati per riportare in organico di diritto tutto ciò che ormai è organico consolidato nei fatti. Questo riguarda sia i docenti che gli ATA;
  • è necessario superare la chiamata diretta riportando la materia integralmente nell’alveo contrattuale e eliminando ogni discrezionalità;
  • le poche risorse previste per le deleghe della legge 107/15 devono essere utilizzate prioritariamente per il potenziamento della scuola dell’infanzia;
  • è indispensabile eliminare le restrizioni sulle supplenze del personale ATA che mettono a rischio la qualità dell’offerta formativa;
  • occorre individuare soluzioni attraverso provvedimenti legislativi che aprano la possibilità delle stabilizzazioni per coloro che sono in possesso delle abilitazioni anche in relazioni a una maggiore disponibilità di organici nei prossimi anni;
  • occorre con immediatezza assegnare i 200 milioni del bonus per retribuire il lavoro prestato, essendo inaccettabile ogni ritardo nell’erogazione comunque motivato;
  • è irrinunciabile il rifacimento delle operazioni di mobilità al fine di rendere giustizia a migliaia di docenti che hanno avuto assegnate sedi sbagliate, subendo in molti casi la “farsa” di conciliazioni unilaterali.

Su questi punti misureremo nel concreto la volontà del Governo nel passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti. È evidente anche dall’esito dell’incontro che per risolvere le molte criticità e emergenze nelle scuole il Governo e il Parlamento devono cambiare la pessima legge 107/15. Riteniamo fondamentale accompagnare il confronto con iniziative di mobilitazione della categoria a partire dai rinnovi dei contratti.


domenica 6 novembre 2016 ore 15:36
giuliana gabrielli

M5S: senza docenti specializzati

l'attività motoria a scuola è un flop.

Redazione Venerdì, 04 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

I deputati M5s commentano la risposta del Miur all’interrogazione a prima firma Simone Valente in merito alle discipline motorie nella scuola primaria.

L'interrogazione riguardava “se il Governo non intenda potenziare efficacemente l’attività motoria nella scuola primaria, in particolare portando ad almeno tre le ore settimanali e istituendo il ruolo sì da garantire che l’insegnamento dell’educazione motoria sia impartito da laureati in scienze motorie ovvero diplomati ISEF”.

"Il Miur conferma, affermano i parlamentari cinquestelle, che nella scuola primaria l'attività motoria settimanale non deve essere svolta da insegnanti che abbiano una conoscenza specifica della materia. Evidentemente il ministero non considera questa una lacuna ma a nostro parere lo è assolutamente. Del resto la Legge 107 parla di 'Potenziamento delle discipline motorie e dello sviluppo di comportamenti ispirati a stile di vita sano' ma se queste linee guida non vengono messe in campo da personale specializzato, restano solo sulla carta”.

“Ricordiamo, proseguono i pentastellati, che in Italia circa un terzo della popolazione non pratica attività fisica, e tra i bambini la sedentarietà si aggira tra il 15 e il 20 per cento già nella fascia compresa tra i 3 e i 5 anni. Nonostante i ripetuti annunci e le manifestazioni d’interesse sul tema del Governo Renzi, la situazione è rimasta pressoché  immutata. La Legge 107 non contiene misure sufficienti per invertire la tendenza che invece potrebbe assicurare l’istituzione del ruolo di insegnante di educazione motoria nella scuola primaria, già chiesta in più occasioni dal M5S".

"Anche in questo senso la Buona Scuola, concludono i parlamentari, perché non istituendo la figura del docente di educazione fisica di ruolo e una classe di concorso specifica, ha fallito”.


venerdì 4 novembre 2016 ore 21:45
giuliana gabrielli

Sisma: obblighi di servizio e
prestazione lavorativa

Gli eventi tragici di questi giorni hanno visto la necessità di misure precauzionali nell’attuare verifiche e monitoraggi sugli edifici scolastici, universitari o di altre istituzioni della conoscenza anche in zone lontane dal cratere sismico. In molti casi il sindaco o il prefetto hanno disposto la chiusura degli edifici.

Che cosa accade al personale che presta servizio in queste sedi? In particolare, che cosa prevede la normativa riguardo la mancata prestazione lavorativa? Le risposte a queste e ad altre domande nella notizia pubblicata sul nostro sito nazionale.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale

Sisma: chiusura di scuole, università e altre istituzioni della conoscenza, impossibilità a prestare servizio

La chiusura delle scuole, degli atenei e delle altre istituzioni del nostro comparto disposta per ordinanza del sindaco o del prefetto, non comporta alcun obbligo di recupero del servizio che non è stato possibile prestare.

31/10/2016

Gli eventi tragici di questi giorni hanno visto la necessità di misure precauzionali nell'attuare verifiche e monitoraggi sugli edifici scolastici, universitari o altre istituzioni della conoscenza anche in zone lontane dal cratere sismico, con conseguente chiusura degli stabili disposta dai sindaci.

È opportuno riprendere quanto prevede la legge circa la mancata prestazione lavorativa.

Il ritardo nel prendere servizio, o l’assenza dal servizio, per cause non imputabili alla volontà del lavoratore (anche l'emergenza-neve è tra queste) può essere assimilata alla fattispecie che rientra in quella prevista dal codice civile, pertanto pienamente legittimate.

L’art. 1256 del cod. civile afferma: “L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile”.?
Da quanto sopra, si evince chiaramente che il lavoratore (a prescindere dalla qualifica ricoperta) non è tenuto ad alcun recupero o ricorso a concessione di permessi retribuiti, per le ore di lavoro eventualmente non prestate. Di conseguenza la chiusura delle scuole, degli atenei e di altri edifici di istruzione e ricerca per le verifiche statiche dopo eventi straordinari, o per allerta meteo, rappresenta l’obiettivo perseguito dall’autorità e finalizzato ad una tutela della pubblica incolumità e del patrimonio che trascende il pubblico interesse allo svolgimento del servizio di istruzione, quindi rientra certamente nella fattispecie regolata dal codice civile.

Anche se l’impossibilità della prestazione fosse solo temporanea, il debitore, finché essa perdura, non è responsabile del ritardo dell’adempimento. Per cui sia il docente che il personale ATA, educatore e dirigente, per la scuola, che tutto il personale delle altre amministrazioni coinvolte, in qualità di debitore, estingue qualsiasi obbligo di servizio, in quanto la prestazione del servizio è ritenuta ufficialmente impossibile, quindi, non soggetta ad alcun tipo di recupero.

Siamo già intervenuti presso il Miur perché si faccia carico di emanare quanto prima un chiarimento per ridurre al massimo il grave disagio dei lavoratori di scuola, università, ricerca e Afam, che si trovano, loro malgrado, a subire i pesanti danni causati dal terremoto.


giovedì 3 novembre 2016 ore 20:53
giuliana gabrielli

Concorso dirigenti scolastici, manca quantificazione posti.

Possibile slittamento nel 2017?

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

Il bando di concorso per dirigente scolastico potrebbe essere pubblicato non entro la fine dell’anno, come dichiarato da diversi esponenti governativi e della maggioranza, ma nei primi mesi del 2017, qualora si dovesse ripetere l’ormai solito contrasto tra Miur e Mef per il numero di posti da bandire.

In effetti, la quantificazione dei posti da mettere a concorso è un tassello di fondamentale importanza, che ancora deve essere definito.

Il Consiglio di Stato, come abbiamo già riferito, ha dato il via libera al regolamento del concorso, sebbene siano stati mossi alcuni rilievi.  Tra questi ricordiamo:

  • la modifica dell’articolo 11 del regolamento in cui si richiede la verifica delle conoscenze informatiche, dell’uso del personal computer e dei software applicativi. Il Consiglio di Stato ne ha chiesto la modifica con la verifica degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione.
  • i punteggi da attribuire all’accertamento delle competenze di lingua straniera e di informatica.

Riguarda all’ultimo punto, il CdS riprende il suggerimento del CSPI che chiedeva di non penalizzare troppo il punteggio massimo sulla conoscenza informatica e linguistica rispetto al punteggio complessivo delle prove, suddividendo i 100 punti a disposizione in questo modo: alle materie d’esame 84 punti, alla conoscenza informatica 8 punti e a quella della lingua straniera altri 8 punti.

Oltre ai suddetti rilievi, il CdS evidenzia che nel calcolo dei posti disponibili sono state escluse le dirigenze con meno di 600 alunni, secondo quanto previsto dal Decreto n. 98/2011, decreto questo che riguardava soltanto gli a.s. 2012/13 e 2013/14.

Altro suggerimento fornito dal CdS riguarda l’articolazione del corso di formazione, strutturato in moduli; per i giudici di Palazzo Spada ad ogni modulo si dovrebbe attribuire un punteggio minimo per poter accedere al modulo successivo.

L’allarme sulla tempistica, come detto all’inizio, è stato lanciato anche dalla Cisl Scuola, proprio per l’autorizzazione del Mef riguardo ai posti da bandire.
 


giovedì 3 novembre 2016 ore 20:50
giuliana gabrielli

Un aiuto concreto, per i terremotati che
tutti possono dare...

acquistate i prodotti dei nostri luoghi, il Ciauscolo, il Varnelli, la lenticchia di Castelluccio, la Vernaccia di Serrapetrona richiedete i prodotti dei Sibillini.....che siano lenticchie,tartufi, formaggi o salumi......

Il terremoto ci ha messi in ginocchio,
aiutiateci a rialzarci.....grazie a chi lo farà. Diamo vita ad una catena
che sia utile a qualcosa.

Diffondiamo


giovedì 3 novembre 2016 ore 20:47
giuliana gabrielli

Premio Nazionale Insegnanti, 11.000 i candidati. Il 67% è una donna, il 53% insegna alle superiori

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Donna, docente di scuola superiore, spesso impegnata ad operare in aree a rischio o ad insegnare ad alunni diversamente abili.

Questo il profilo ‘tipo’ del candidato al Premio Nazionale Insegnanti lanciato lo scorso 29 maggio dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, gemellato con il Global Teacher Prize, meglio conosciuto come il Nobel dei docenti. Scopo dell’iniziativa è valorizzare il ruolo degli insegnanti nella società, portando all’attenzione di tutti le esperienze di quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare i propri studenti, favorendone la crescita come cittadini attivi, e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza.

“Dal Premio emergeranno storie di ordinario impegno quotidiano e straordinaria potenza educativa. Storie capaci di lasciare un segno e trasmettere valore – sottolinea il Ministro Stefania Giannini -. Gli insegnanti appassionati, bravi e carismatici non esistono soltanto nei film e con questa iniziativa abbiamo voluto promuovere un vero e proprio racconto della realtà.  È un primo successo che due candidature su tre dei docenti siano arrivate da famiglie, studenti, dirigenti e colleghi: la scuola è la prima comunità creativa di ogni società”.

Quasi 11.000 i profili arrivati al Ministero. Era possibile candidarsi o essere candidati: 7.426 docenti sono stati proposti dai propri alunni, dalle famiglie o da persone che fanno parte della loro comunità scolastica, i rimanenti 3.372 si sono autocandidati. Nella maggior parte dei casi (67%) si tratta di donne. È la Campania la regione con il maggior numero di candidature (12,3%), seguita dalla Lombardia (12,1%), dal Lazio (11,8%) e dalla Puglia (10,4%). Il 43% dei candidati lavora in aree a rischio, il 35% insegna ad alunni con disabilità, il 32% opera in scuole di aree socio-economiche disagiate e il 20% in scuole di aree interne.

La fascia d’età 50-59 è quella più rappresentata (38%), seguita immediatamente da quella 40-49 (37%). Oltre la metà dei candidati (53%) insegna in scuole secondarie di II grado, il 24% nell’infanzia e nella primaria e il 23% in scuole secondarie di I grado. Una commissione tecnica del Ministero vaglierà le candidature individuando i primi 50 docenti che dovranno produrre un elaborato. I vincitori saranno decretati nel mese di dicembre.

Una giuria composta dalla Presidente della Rai Monica Maggioni, dallo scrittore e insegnante Eraldo Affinati, dallo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio, dal professore e Presidente onorario di ‘Libera’ Nando Dalla Chiesa, e dall’attrice Cristiana Capotondi, individuerà i 5 finalisti. Al primo finalista andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati.


giovedì 3 novembre 2016 ore 20:44
giuliana gabrielli

Bonus merito 2015/16, i soldi non arrivano e il Miur non ha una giustificazione

di redazione


ORIZZONTESCUOLA

La valutazione dei docenti, com’è noto, è iniziata lo scorso anno scolastico, con i dirigenti che, sulla base dei criteri prefissati dal Comitato di valutazione, hanno individuato i “meritoveli”, ai quali deve essere attribuita una determinata somma, variabile in base ai fondi ricevuti in merito dalla scuola e in base alle scelte del dirigente di premiare più o meno insegnanti.

I dirigenti scolastici hanno già effettuate le loro scelte, tuttavia i docenti non hanno ancora ricevuto alcuna somma.

Il Miur, nella giornata di ieri, nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali ha comunicato di non poter fornire informazioni riguardo al ritardo suddetto.

La motivazione, per cui non è dato sapere dei ritardi relativi all’erogazione del bonus, è che nella  gestione di tale somma sono coinvolti, oltre alla Direzione generale per le risorse umane e finanziarie, anche altri settori del MIUR con cui si sta cercando una risolutiva concertazione.


martedì 1 novembre 2016 ore 18:06
giuliana gabrielli

Nuova mobilità, si salvi chi può: per non essere trasferiti lontano servirà l’abilitazione “larga”

Alessandro Giuliani Martedì, 01 Novembre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Come potranno difendersi i docenti dalla perdita di titolarità, che con le nuove regole corrisponde alla fine del posto annesso alla propria scuola?

Il pericolo, lo abbiamo già spiegato, è che dal 1° settembre 2018 chi si sposta rischia grosso e perde la titolarità per sempre: dal 2018, salvo accordi al momento lontano dal compiersi, la mobilità si svolgerà infatti solo su ambiti territoriali. Senza deroghe o "scappatoie".

Mentre il prossimo a.s. dovrebbe rappresentare un anno di transizione, che traghetterà il personale verso il 2018/19, quando le novità introdotte dalla Buona Scuola sul fronte degli organici e dei trasferimenti entreranno a pieno regime.

Per scongiurare il pericolo di trovarsi a fare anche 300 chilometri al giorno, in caso di sopraggiunta soprannumerarietà, i docenti farebbero allora bene a fare proprie più abilitazioni o un’abilitazione il più possibile “larga”: in questo modo, avrebbero molte più possibilità di essere impiegati su scuole vicine. Magari su altri insegnamenti, laddove non vi siano posti liberi sulla stessa classe di concorso per il quale si è perso il posto.

È il caso, soprattutto, di chi insegna discipline tecniche alle superiori (un insegnante di ceramica o di ottica che perde posto rischia più degli altri di finire nel girone “infernale” degli ambiti, perché spesso non ci sono istituti limitrofi che possono accoglierlo).Ma non solo, perché il fenomeno coinvolgerà anche tutti i docenti delle scuole che perdendo alunni si troveranno a perdere anche ore d’insegnamento e saranno costretti a presentare domanda di trasferimento.

Per tutti costoro, sarà quindi fondamentale avere un’abilitazione il più “allargata” possibile, ovvero che permetta l’insegnamento di più discipline con la stessa abilitazione. Un prof di Matematica delle superiori, potrebbe spostarsi ad esempio su delle ore libere di Fisica. E questo avverrebbe, in modo automatico, grazie alle cosiddette “confluenze”.

Quando ciò non dovesse bastare, se mancassero ore nelle discipline affini, il docente è bene che indichi nella domanda di trasferimento anche eventuali abilitazioni di cui è in possesso, per spostarsi su altre classi di concorso. E se ce l’ha, della specializzazione sul sostegno.

In questo modo, il docente perdente posto (ma anche quelli che tenteranno di avvicinarsi volontariamente a casa) avrebbe molte più possibilità di rimanere nell’attuale ambito o di spostarsi in uno vicino.

Ma non solo. È bene anche che, una volta assegnato l’ambito territoriale, questi insegnanti indichino nel Curriculum Vitae, inviato alle scuole, tutte le competenze, conoscenze ed esperienze svolte.

Dovendo passare il loro profilo professionale, il loro CV, al vaglio dei dirigenti scolastici, la cui valutazione risulterà decisiva per la scelta della scuola all’interno dell’ambito territoriale individuato per via telematica, sarà anche molto importante che indichino tutte le attività svolte e i titoli conseguiti.

Ai fini della scelta della scuola, quindi, saranno molto utili i corsi di aggiornamento svolti, i titoli accademici e non conseguiti, anche le attività sociali o di volontariato.

La Legge 107/2015, del resto, questo prevede: appena entrerà a regime, per i malcapitati perdenti posto, scatterà il “si salvi chi può”.

 


lunedì 31 ottobre 2016 ore 22:20
giuliana gabrielli

Supplenze, guida gratuita per docenti e scuole: convocazioni, proroghe, MAD, supplenze 30 giugno e 31 agosto, rifiutare o abbandonare (sanzioni)

di Paolo Pizzo

ORIZZONTESCUOLA

http://www.orizzontescuola.it/guida/supplenze-guida-gratuita-per-docenti-e-scuole-convocazioni-proroghe-mad-supplenze-30-giugno-e-31-agosto-rifiutare-o-abbandonare-sanzioni/

 

40 pagine da stampare o sfogliare tutte dedicate ai dirigenti e alle segreterie scolastiche, ma non per questo non utili anche ai docenti. La materia delle supplenze da attribuire alle graduatorie di istituto, tuttora in vigore (a.s. 2016/17), è complessa e rende necessario un approfondimento su quei temi per i quali non basta il solo riferimento alla norma in vigore.Offriamo così alle scuole, grazie alla consulenza di Paolo Pizzo, una guida operativa (con esempi concreti) per cercare di dissipare i dubbi più diffusi che serpeggiano tra docenti e segreteria.

INDICE

  • SUPPLENZE DA GAE E SUPPLENZE DA GI AL 30/6 O AL 31/8
  • SUPPLENZE TEMPORANEE (COMPRESO IL POTENZIAMENTO) DI COMPETENZA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
  • SCUOLA PRIMARIA – POSTO DI LINGUA INGLESE
  • SCUOLA PRIMARIA – ORE DI PROGRAMMAZIONE
  • LA MESSA A DISPOSIZONE (MAD)
  • GRADUATORIE DI ISTITUTO ESAURITE: COME PROCEDERE
  • CONVOCABILITÀ DEI DOCENTI
  • RIFIUTI, RINUNCE, ABBANDONI. LE SANZIONI
  • IL COMPLETAMENTO ORARIO
  • PROROGA E CONFERMA DELLA SUPPLENZA
  • PARTECIPAZIONE DEL SUPPLENTE AGLI SCRUTINI E AGLI ESAMI (ART. 37 CCNL/2007)

I CASI PARTICOLARI

  • Docente in congedo di maternità o in interdizione dal lavoro per gravi complicanze della gestazione.
  • Presa di servizio differita.
  • Rientro anticipato del titolare.
  • Il supplente in infortunio sul lavoro può accettare una supplenza (o la sua proroga o conferma) senza obbligo di assumere servizio.
  • Non è possibile frazionare la cattedra di un docente titolare assente e distribuire le ore ai docenti interni.
  • Proroga e conferma della supplenza al docente in effettivo servizio (il caso di due supplenti che sostituiscono un titolare).
  • Proroga o conferma della supplenza anche quando cambia la tipologia di assenza del titolare.

Scarica la guida gratuitamente


lunedì 31 ottobre 2016 ore 22:12
giuliana gabrielli

Terremoto: competenze certificate

per valutare l'agibilità degli edifici

in emergenza post-sismica

Aldo Domenico Ficara Lunedì, 31 Ottobre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

"Oggi le scuole resteranno chiuse nella Capitale". Lo annuncia la sindaca Virginia Raggi in un post su Facebook.
Raggi precisa che "l'amministrazione intende chiudere le scuole in via cautelativa in modo tale che i tecnici e i responsabili della sicurezza possano andare ad effettuare tutte le verifiche per vedere e valutare se il terremoto ha comportato lesioni o comunque danni gravi". Così riporta l’ANSA Lazio.

A tal riguardo facciamo alcune considerazioni partendo dal premessa che la valutazione di agibilità in emergenza post-sismica è una valutazione temporanea volta a stabilire se, in presenza di una crisi sismica in atto, gli edifici colpiti dal terremoto possano essere utilizzati restando ragionevolmente protetta la vita umana.

Continuando il nostro ragionamento evidenziamo che tale giudizio sull’agibilità non ha nulla a che vedere con la valutazione della vulnerabilità sismica dell’edificio che richiede valutazioni e prove più complesse, secondo quanto previsto dalle vigenti Norme Tecniche sulle Costruzioni.

Pertanto la dichiarazione di agibilità consiste, esclusivamente, nel verificare che la funzionalità dell’edificio, quale si presentava prima del sisma, non sia stata sostanzialmente alterata a causa dei danni provocati dallo stesso.
Ciò significa che a seguito di una scossa successiva, di intensità non superiore a quella per cui è richiesta la verifica, è ragionevole supporre che non ne derivi un incremento significativo del livello di danneggiamento generale. Detto questo vediamo quali competenze professionali si deve possedere per valutare se il terremoto ha comportato lesioni o comunque danni gravi.

Possono dare una valutazione di agibilità in emergenza post-sismica tutti i tecnici (abilitati ad un albo professionale: Ingegneri o Architetti) che abbiano avuto esperienze analoghe in precedenti terremoti oppure abbiano frequentato i corsi predisposti dalla protezione civile superando un test finale.

L’utilizzo delle figure degli RSPP per fare valutazione di agibilità in emergenza post-sismica, pone un serio rischio sull’attendibilità soprattutto nell’esattacompilazione delle relative schede. Si ricorda che l’articolo 33 elenca gli obblighi dell’RSPP:

 

  1. Individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi, individuazione delle misure di sicurezza e salubrità dell’ambiente di lavoro;
  2. Elaborazione delle misure preventive e protettive e dei sistemi di controllo delle misure adottate;
  3. Elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
  4. Proposta di programmi di formazione e informazione per i lavoratori.

    Quindi un RSPP può individuare in una scuola dei fattori di rischio in condizione di regime statico, ma non può prendersi la stessa responsabilità in situazioni eccezionali come in una valutazione di agibilità in emergenza post-sismica.

lunedì 31 ottobre 2016 ore 22:10
giuliana gabrielli

La Tecnica consiglia

Nuovi progetti da inserire nel Ptof. Dall'educazione ambientale al rischio sismico

Redazione Mercoledì, 26 Ottobre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

L'aggiornamento del PTOF scade tra pochi giorni.

L'associazione AMICI DELLA TERRA impegnata da oltre 10 anni sul territorio siciliano per diffondere la conoscenza dell'ambiente e per sensibilizzare sui temi relativi alla conservazione e alla valorizzazione del territorio propone alle scuole per gli alunni di ogni ordine e grado l'inserimento nel PTOF di attività di:

 

- EDUCAZIONE AMBIENTALE

SCHEDA PROGETTO 

 

- EDUCAZIONE ALIMENTARE E SALUTE 

 SCHEDA PROGETTO

 

- EDUCAZIONE AL RISCHIO SISMICO E VULCANICO 

SCHEDA PROGETTO

 

- APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI SULLE TEMATICHE DELLA VULCANOLOGIA ED ECOLOGIA

SCHEDA PROGETTO

 

- APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI SULLE TEMATICHE ASTRONOMIA, STORIA E MITOLOGIA 

SCHEDA PROGETTO

 

LE ATTIVITA' SI SVOLGONO ALL'INTERNO DI 4 STRUTTURE DI GRANDE INTERESSE DIDATTICO ED EDUCATIVO SITUATE SUL TERRITORIO ETNEO a Viagrande e a Zafferana in provincia di Catania:

LA CASA DELLE FARFALLE 

IL MUSEO DELL'ETNA

IL PLANETARIO

LA GROTTA DI POLIFEMO

 

PER INFO E PRENOTAZIONI 095/7890768

 

L'Associazione Amici della Terra è riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente e dalla Regione Siciliana come organizzazione di tutela del patrimonio naturale.

 


sabato 29 ottobre 2016 ore 22:52
giuliana gabrielli

ANIEF Associazione Nazionale Insegnanti E Formatori

 

 LEGGE DI STABILITA’ DELUDENTE
ANIEF scende in piazza per SCIOPERARE LUNEDI’ 14 NOVEMBRE DALLE ORE 08.00 ALLE ORE 13.00 PRESSO PIAZZA MONTECITORIO #LaScuolaHaBisognoDiMe
Anief mette a disposizione pullman gratuiti da tutte le regioni.
Manda una Mail a sciopero2016@anief.net ENTRO il 7 novembre specificando: PROVINCIA DI PARTENZA, NOME E COGNOME, NUMERO DI CELLULARE E INDIRIZZO EMAIL. Verrai aggiornato sui luoghi di ritrovo per raggiungere ROMA.


sabato 29 ottobre 2016 ore 18:42
giuliana gabrielli

Contrattazione di istituto:

tre punti centrali per contrastare la legge 107/15

FLCCGIL

Esercitare il diritto alla contrattazione nei posti di lavoro significa predisporre le condizioni per riconquistare il Contratto Collettivo Nazionale, riportando nel giusto contesto tutte le materie che negli anni sono state sottratte per legge. A tal fine sono tre le questioni in campo sulle quali continua la nostra iniziativa:

Un capitolo a parte approfondisce la complessità del lavoro ATA nella contrattazione di scuola.

L’azione di contrasto alla legge e l’affermazione di una diversa idea di scuola va coniugata con la rivendicazione del rinnovo del contratto nazionale e con adeguate politiche in difesa del lavoro. Su questi temi misureremo gli impegni del governo e la legge di stabilità, nella prospettiva di avere le risposte attese, in assenza delle quali risponderemo con la mobilitazione.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale


venerdì 28 ottobre 2016 ore 21:30
giuliana gabrielli

Referendum, scuole chiuse dal                   pomeriggio del 2 al 5 dicembre

 

ORIZZONTESCUOLA

In occasione del referendum costituzionale, molte scuole saranno utilizzate come sede di votazione.

Le votazioni avverranno nella sola giornata di domenica dalle ore 7 fino alle 23. Il Ministero dell’istruzione ha inviato una nota agli USR con la quale chiede di impartire indicazioni alle scuole interessante affinché mettano a disposizione delle Amministrazioni comunali i locali scolastici nei giorni strettamente necessari per l’approntamento dei seggi e lo svolgimento delle operazioni elettorali.

Secondo il Ministero dell’Interno, tramite nota che pubblichiamo, individua i giorni in cui i locali scolastici dovranno essere adibiti a sedi di seggi elettorali per il referendum tra il pomeriggio di giorno 2 dicembre fino all’intera giornata di lunedì 5 dicembre. Anche se il Ministero dell’Interno aggiunge “salvo diverse intese in sede locale.


venerdì 28 ottobre 2016 ore 21:30
giuliana gabrielli

05/10/2016

Comunicato Stampa MIUR del 03/10/2016

Giannini: “Al via Piano da 325 milioni per la formazione dei docenti. Valorizzare la crescita professionale degli insegnanti è uno dei pilastri per il miglioramento del sistema”

 

Immagine anteprima Allegati:
20161005_Cs_Piano_Formazione_Insegnanti.pdf

http://www.usrlazio.it/index.php?s=1052&wid=4132


venerdì 28 ottobre 2016 ore 21:15
giuliana gabrielli

Concorso dirigenti scolastici, si parte      entro dicembre? ANIEF: rilievi CdS marginali

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

Si sta completando il complesso puzzle che dovrebbe portare alla pubblicazione del nuovo bando per diventare Dirigenti scolastici: la stampa specializzata ha annunciato, infatti, che anche l’ultimo “scoglio”, quale era il Consiglio di Stato, è stato quasi superato: “il CdS – scrive Orizzonte Scuola – ha chiesto al Ministero di effettuare due modifiche legate alla prova orale e concernenti le competenze informatiche”.
Si tratta, pertanto, di modifiche superabilissime. “La prima richiesta riguarda la modifica dell’articolo 11 del regolamento in cui si richiede la verifica delle conoscenze informatiche, dell’uso del personal computer e dei software applicativi. Il Consiglio di Stato ne ha chiesto la modifica con la verifica degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione. Altra richiesta riguarda i punteggi da attribuire all’accertamento delle competenze di lingua straniera e di informatica. Il CdS riprende il suggerimento del CSPI che chiedeva di non penalizzare troppo il punteggio massimo sulla conoscenza informatica e linguistica rispetto al punteggio complessivo delle prove, suddividendo i 100 punti a disposizione in questo modo: alle materie d’esame 84 punti, alla conoscenza informatica 8 punti e a quella della lingua straniera altri 8 punti”.

Sempre da parte del Consiglio di Stato non c’è stato nulla da eccepire, invece, sulla decisione del Miur, derivante da una lunga battaglia dell’Anief, di considerare utile per il raggiungimento dei cinque anni di servizio anche il periodo di precariato: in questo modo, infatti, rimarranno esclusi dalle prove concorsuali tutti i docenti precari già abilitati all’insegnamento.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, ricorda che “con la sentenza 5011/2014 del Tar del Lazio, i giudici amministrativi hanno confermato che per partecipare al concorso per dirigenti non può essere considerato titolo imprescindibile la già avvenuta immissione in ruolo. Ciò significa che non è necessario essere assunti a tempo indeterminato, ma per svolgere le prove selettive bisogna solo dimostrare di essere in possesso del titolo di studio e aver insegnato almeno 5 anni, ovviamente non continuativi. Seguendo, per estensione, quanto statuito l’8 settembre 2011 dalla Corte di Giustizia europea sul procedimento C-177/10.

“La sentenza del Tar laziale, inoltre, – continua Pacifico – fa il paio con un’altra, sempre prodotta dal TAR Lazio, la n. 9729 del 16 settembre 2014, patrocinata dall’Anief, con cui si è stabilito che il servizio pre-ruolo deve essere valutato esattamente come quello di ruolo. Non si comprende proprio questo ostracismo, ancora di più perché occorrono mai come oggi tanti bravi dirigenti, che non possono essere esclusi a priori, escludendoli per un cavillo, visto che vi sono circa 1.400 reggenze e che gli ultimi 200 idonei della selezione del 2011 sono stati assunti all’inizio di quest’anno scolastico”.

“Il Miur avrebbe, in linea teorica, ancora la possibilità di prendere in considerazione la nostra richiesta a nome di tanti precari che continuano a sentirsi esclusi e vessati nonché di inserire in extremis la modifica più importante: permettere a un precario, se merita, di diventare Dirigente scolastico. La novità cambierebbe di una virgola il regolamento base, salvo allargare la rosa di candidati al concorso, che dovrebbe avere almeno 1.500 posti da assegnare, abbassandone contestualmente di molto l’età media. In caso contrario, qualora non sia accolta la nostra richiesta, è chiaro che scatterà il ricorso in tribunale”, conclude il sindacalista Anief-Cisal.

A proposito, infine, del percorso selettivo del concorso, quest’ultimo si comporrà di una pressoché scontata prova preselettiva (50 domande a risposta chiusa), una prova scritta (5 domande a risposta aperta, di cui una in lingua, a scelta tra inglese, francese, tedesco, spagnolo, e una prova orale (sulle materie dello scritto, più le conoscenze linguistiche e informatiche). Coloro che supereranno tutte le verifiche verranno accolti all’interno di un corso dalla durata di 4 mesi e un tirocinio che durerà lo stesso periodo. I punti massimi ottenibili sono: 100 per lo scritto, 100 per l’orale, 30 per i titoli. Scritto e orale si superano con un minimo di 70 punti

 


venerdì 28 ottobre 2016 ore 21:03
giuliana gabrielli

Calendario scolastico.

Festa di Ognissanti: ecco le regioni

che hanno scelto il ponte lungo

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Il primo di novembre, festa di Ognissanti, primo stop didattico dell’anno, cade di martedì della prossima settimana, un’ottima occasione per un ponte lungo, ma non tutte le regioni hanno deliberato il calendario in questo senso.

In Valle D’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e provincia di Trento, il calendario non prevede ponte, mentre in Piemonte si farà festa anche lunedì 31 ottobre, così come pure in Liguria. Nella provincia di Bolzano, le scuole resteranno chiuse tutta la settimana, fino a sabato 5 novembre.

In Emilia Romagna, Marche, Umbria, Basilicata e Calabria si torna a scuola giovedì 3 novembre, mentre in Toscana e nel Lazio non ci sarà ponte. In Abruzzo si torna il 2 novembre.

In Campania e in Puglia si torna martedì 2 novembre, mentre in Sicilia e in Sardegna non c’è ponte.

calendario anno scolastico 2016/7


mercoledì 26 ottobre 2016 ore 22:35
giuliana gabrielli

Formazione, dal 2017 la card si

potrà spendere solo su piattaforma

ministeriale

oggiscuola.it

Formazione: sulla piattaforma obbligatoria e la card da cinquecento euro, arrivano le prime indiscrezioni. Il Miur starebbe lavorando alla creazione di una piattaforma propria dove verrà effettuata l’offerta formativa. Quindi si arriverebbe a un taglio degli enti accreditati e una gestione diretta per gestire l’incontro tra domanda e offerta di formazione dei docenti. Sarebbe questo l’obiettivo contenuto nel piano formativo dei docenti pubblicato dal Ministero dell’istruzione. Naturalmente il lavoro di progettazione della piattaforma non è ancora terminato e non lo sarà prima del 2017. In essa confluiranno gli enti accreditati e qualificati per gestire l’offerta formativa fino al rilascio delle certificazioni valide. Nella piattaforma verrà, inoltre, integrato un applicativo per la carta elettronica del docente (che conterrà i 500 euro per l’autoformazione). La piattaforma, infine, integrerà anche il portfolio digitale del docente, che conterrà tutte le informazioni su formazione e ricadute nell’insegnamento. Insomma, un mini grande fratello che porterà al giudizio elettronico e immediato su come verranno spesi i 500 euro e a una valutazione del percorso formativo intrapreso. Questo processo andrebbe di pari passo a una rivisitazione dei criteri di assegnazione dell’accreditamento degli enti di formazione con il fine di limitarne consistentemente il numero.


mercoledì 26 ottobre 2016 ore 22:31
giuliana gabrielli

“Via la dirigente dell’Usr”,

in Basilicata è rivolta.

La protesta arriva a Roma

OGGISCUOLA.IT

Una vera e propria mobilitazione. I docenti lucani della Fase b Gae chiedono che la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale di Basilicata, Claudia Datena, venga sollevata dal suo incarico per la superficialità e lo scarso senso civico con cui ha gestito la mobilità e l’assegnazione provvisoria dei docenti lucani ‘esodati’ rispetto a tutte le altre regioni del Sud e i posti in deroga centellinati e non corrispondenti alle effettive richieste delle istituzioni scolastiche per tutelare il diritto all’istruzione degli alunni diversamente abili”.

Così recita la dura petizione che domani, a nome dei docenti lucani, verrà consegnata al Miur da Filomena Pinca, vicepresidente di “8000 esiliati fase B Gae”, nell’ambito di un incontro fra il comitato nazionale e funzionari della segreteria di Davide Faraone, Sottosegretario di Stato all’Istruzione.


mercoledì 26 ottobre 2016 ore 22:28
giuliana gabrielli

Preside condannato a risarcire insegnante per mobbing

OGGISCUOLA.IT

La Corte di Appello di Catanzaro, Sezione Lavoro, ha condannato un preside a risarcire per mobbing una docente. Il preside, che all’epoca lavorava presso una scuola media del quartiere Santa Maria, è stato condannato per una serie di atti ai danni della docente come, ad esempio, esclusione da un progetto scolastico, irrogazione di una sanzione disciplinare ingiusta e illegittima, un controllo opprimente nelle classi di sua competenza oltre ad un continuo recapito di note riservate attraverso il personale amministrativo. La Corte ha, pertanto, condannato il Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca al risarcimento del danno non patrimoniale nei confronti della docente.

La docente aveva lamentato nel ricorso di primo grado e poi nell’appello la reiterata ed immotivata esclusione dal Progetto triennale per la prevenzione della devianza giovanile, al quale erano stati ammessi tutti gli altri docenti e atti come il continuo controllo dei compiti della classe oltre che l’assurda sanzione disciplinare per un documento firmato oltre che dalla docente, anche da altri.

Secondo i giudici “per mobbing, riconducibile alla violazione degli obblighi derivanti al datore di lavoro dall’art. 2087 c.c., deve intendersi una condotta nei confronti del lavoratore tenuta dal datore di lavoro o dai dirigenti protratta nel tempo e consistente in reiterati comportamenti ostili che assumono la forma di discriminazione o di persecuzione psicologica da cui consegue la mortificazione morale e la emarginazione del dipendente nell’ambiente di lavoro, con effetti lesivi dell’equilibrio psico fisico e della personalità del medesimo” tutto quanto accaduto alla protagonista di questa vicenda. La commissione medica, inoltre, ha accertato la sussistenza del nesso di causalità tra le vicende lavorative della ricorrente e la patologia da cui è affetta: una lieve sindrome ansioso-depressiva reattiva.


mercoledì 26 ottobre 2016 ore 22:26
giuliana gabrielli

Giannini sotto attacco di Renzi,

ma lei si difende:

Errori? no, colpa dei giudici

OGGISCUOLA.IT

Solo chi non vuol vedere non comprende quanto ormai sia teso il rapporto tra Renzi e il ministro Giannini. Il premier gli imputa una cattiva gestione della Buona Scuola. Un’idea notevole che si sta rivelando un boomerang. A palazzo Chigi non si capacitano di come sia possibile aver creato tanto malcontento assumendo quasi 200.000 persone in tre anni. La risposta viene indicata proprio nella Giannini. Intervistato da Vespa, Renzi ha ammesso un solo errore in questi anni di governo: la scuola. Ma da settimane si lavora per cambiare rotta. Cambiare anche il titolare del dicastero. Così messa sotto pressione la Giannini passa sulla difensiva: “Il parere di merito va chiesto al premier, chiaramente sarà lui a esprimere quale tipo di modifiche. Non mi pare che abbia detto questo, francamente”. Così il ministro Stefania Giannini, ha risposto ai giornalisti che le chiedevano se Matteo Renzi voglia rivedere la riforma della Buona Scuola. “Per quanto mi riguarda – ha aggiunto a margine di un incontro a sostegno della riforma costituzionale – più che gli errori credo che ci sia una complessità di una legge che si è, in questa fase, combinata con un altro processo che non trapela dalle cronache: dobbiamo ricordare le numerose sentenze dei giudici amministrativi che stanno rendendo complicatissima la gestione ordinaria dell’inizio dell’anno scolastico”. “I contenuti della legge che emergeranno nel corso del tempo – ha concluso -, quelli che danno scuola e lavoro ai nostri ragazzi, la scuola digitale, nuove competenze e formazione agli insegnanti, francamente non li definisco errori ma valori che abbiamo portato”.


mercoledì 26 ottobre 2016 ore 21:28
giuliana gabrielli

Contrattazione di istituto: tre punti centrali per contrastare la legge 107/15

Le nostre indicazioni contro il “bonus”, per l’utilizzo democratico e funzionale dell’organico dell’autonomia, per la formazione professionale dei docenti. Il lavoro ATA tra i vuoti della legge e le accresciute richieste.

26/10/2016

Esercitare il diritto alla contrattazione nei posti di lavoro significa predisporre le condizioni per riconquistare il Contratto Collettivo Nazionale, riportando nel giusto contesto tutte le materie che negli anni sono state sottratte per legge.

A tal fine sono tre le questioni in campo sulle quali continua la nostra iniziativa:

Un capitolo a parte approfondisce la complessità del lavoro ATA nella contrattazione di scuola.

“BONUS” PREMIALE

Il nostro giudizio è del tutto negativo: è definito “retribuzione accessoria” e, come tale, costituisce materia da trattare in sede contrattuale.
Da questa premessa indichiamo, d’accordo con gli altri sindacati, le nostre proposte per quest’anno come già avvenuto per l’anno passato:

  • il Collegio docenti definisce le attività e gli incarichi da riconoscere e valorizzare al momento della discussione sul PTOF e sul piano della attività;
  • il Comitato di valutazione recepisce quanto concordato in Collegio e delega al confronto tra RSU e dirigente scolastico i compensi e la loro destinazione;
  • le RSU chiedono al dirigente scolastico di aprire il confronto negoziale;
  • i relativi importi vengono assegnati secondo i criteri definiti fra le parti negoziali;
  • visto l’intreccio fra le attività svolte e soggette a pagamento da FIS/MOF e quelle svolte e soggette a “bonus”, il negoziato dovrà essere complementare e integrato;
  • l’utilizzo del “bonus” consente di liberare risorse del FIS per aumentare la quota-percentuale da assegnare al personale ATA, coinvolto in prestazioni sempre più complesse, ma senza adeguata remunerazione;
  • l’informazione successiva su FIS/MOF e sull’impiego del “bonus” è un diritto sindacale: le pubbliche amministrazioni devono garantire trasparenza sull’impiego delle risorse. Criteri generici e somme aggregate non sono sufficienti a dare conto dell’impiego di quelle somme, ovvero a chi è stato dato quel salario.
  • la contrattazione collettiva nei settori pubblici ha una doppia finalità: garantire le libertà sindacali e tutelare i principi di buon andamento e imparzialità delle pubbliche amministrazioni (artt. 39 e 97 della Costituzione).

Trasparenza, condivisione e legalità sono le parole chiave della nostra linea politica. Poiché questi principi non vengono rispettati, stiamo presentando unitariamente i primi ricorsi al Giudice del lavoro per denunciare il comportamento antisindacale di quei dirigenti che procedono in modo unilaterale.

ORGANICO DELL’AUTONOMIA

Quello stabilito dalla legge 107/15 non è propriamente l’organico funzionale che concepiamo, ma costituisce pur sempre una risorsa importante sia per l’incremento del personale sia per le competenze che mette a disposizione delle scuole.
Centrale è il ruolo del Collegio docenti nel definire l’utilizzo dell’organico dell’autonomia nel suo complesso, fermo restando che non esiste alcuna rigida separazione tra posti curricolari e posti di potenziamento. Le RSU riceveranno informazione preventiva sui contingenti in organico ed eventuali spezzoni vacanti.

  • La scuola è tenuta a programmare l’utilizzo delle risorse per realizzare le finalità previste dalla legge 107/15, ossia i 17 obiettivi formativi prioritari coerenti con il PTOF.
  • Il Collegio definisce l’impiego di tutti i docenti all’interno delle attività programmate per l’intero anno scolastico.
  • Il dirigente scolastico assegna i docenti alle classi e alle aree di intervento, rispettando i criteri generali del Consiglio d’Istituto e le proposte del Collegio.
  • L’eventuale utilizzo per le supplenze, evento marginale, non deve condizionare, né subordinare, lo svolgimento prioritario delle attività già programmate.
  • Il contratto di istituto definisce le materie afferenti al rapporto di lavoro (criteri per l’assegnazione del docente alle diverse sedi/plessi, criteri per l’orario settimanale, presenza su più sedi…).
  • Si contrattano le risorse del FIS/MOF per tutte le prestazioni aggiuntive oggetto di incarico, evitando il ricorso a flessibilità non programmata e attività a retribuzione ridotta.
  • Le RSU verificheranno che gli eventuali spezzoni non siano stati assegnati a integrazione di posti di potenziamento, in sottrazione al monte-ore costituente l’organico di diritto.
  • Ogni ampliamento dell’offerta formativa incontra i limiti e i vincoli della dotazione ATA in servizio, cui è dovuto il rispetto della professionalità e la garanzia delle norme contrattuali.

PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE

La formazione deve essere “programmata, obbligatoria e finanziata” come sosteniamo nelle linee di orientamento per rinnovo contrattuale presentate unitariamente a novembre 2015, ma rigorosamente dentro regole stabilite, senza appesantimenti legislativi o attraverso scelte unilaterali.
Il Piano nazionale esclude dall’obbligo formativo i docenti precari e affida alle Reti di scuola la gestione dei progetti di formazione nei territori: non siamo d’accordo con queste direttive, perché, a nostro parere, sacrificano un processo collettivo e condiviso di tutta la comunità in scelte di importanza strategica che le riguardano.
Queste le nostre proposte:

  • Il Collegio docenti si confronta sulle attività di formazione da inserire nel PTOF, coerenti con la sua elaborazione.
  • L’obbligatorietà non viene fissata in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma in base ai contenuti del Piano.
  • Il Collegio docenti sceglie e delibera il Piano di Formazione, compresa la partecipazione a eventuali progetti promossi negli accordi di Rete.
  • È diritto individuale, da contratto, la fruizione dei cinque giorni, con esonero dal servizio e sostituzione.
  • Rimangono materia di informativa alle RSU i criteri per la fruizione dei permessi e tutto quanto attiene agli impegni di lavoro del personale.

La FLC CGIL, ricercando costantemente l’azione unitaria, avvierà in sintonia con le RSU e le proprie strutture territoriali ogni azione, anche di carattere legale, per promuovere la contrattazione e l’informativa, da un lato, e le prerogative degli organi collegiali, dall’altro: in materia di “bonus” (in attesa che esso venga depennato dall’ordinamento e ricompreso nel FIS), in materia di organico dell’autonomia e di suo utilizzo, in materia di formazione.

LA COMPLESSITÀ DEL LAVORO ATA

È importante valutare come (e se) le nuove e accresciute attività della scuola programmate nel PTOF si possano realizzare nonostante i tagli, le carenze di organico e le misure restrittive alle supplenze brevi imposte dalla legge di stabilità 2015 ai lavoratori ATA.
Per assicurare la funzionalità delle scuole, la corretta programmazione delle risorse e una loro equa ripartizione nella contrattazione, le RSU dovranno verificare a quali compensi sono riconducibili le prestazioni aggiuntive, per evitare che collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi siano obbligati a svolgere ulteriori attività senza aver dichiarato preventiva disponibilità e senza remunerazione.
La legge 107/15 va contrastata anche per le sue manchevolezze e per i vuoti che lascia a danno di questo personale e che vanno colmati con:

  • l’istituzione di un organico funzionale per i servizi generali e amministrativi
  • la presenza degli assistenti tecnici nei circa 8.000 laboratori delle scuole del primo ciclo
  • l’incremento del salario accessorio per corrispondere all’aumento dei carichi di lavoro determinati dalla stessa legge 107/15
  • la revisione dei parametri di determinazione dell’organico
  • un piano di formazione permanente e strutturale.

Su queste e su altre gravi carenze della legge 107/15 abbiamo presentato al Miur il 10 ottobre scorso, precise proposte da inserire nella legge di stabilità 2017.

L’azione di contrasto alla legge e l’affermazione di una diversa idea di scuola va coniugata con la rivendicazione del rinnovo del contratto nazionale e con adeguate politiche in difesa del lavoro. Su questi temi misureremo gli impegni del governo e la legge di stabilità, nella prospettiva di avere le risposte attese, in assenza delle quali risponderemo con la mobilitazione.

 


mercoledì 26 ottobre 2016 ore 19:16
giuliana gabrielli

Leggi articolo

24/10/2016

-

prot. 35521 del 24/10/2016

Avvio corsi – PFL Piano di Formazione Lingua Inglese per la Scuola Primaria - II contingente 3ª annualità, 10 corsi linguistici-comunicativi e 4 corsi metodologici – Indicazioni operative – Regione Lazio a.s. 2016-17.

Ufficio IV

http://www.usrlazio.it/index.php?s=1052&wid=4197


mercoledì 26 ottobre 2016 ore 18:38
giuliana gabrielli

Diabete a scuola. Bocchino (SI), non spetta agli insegnanti somministrare i farmaci agli alunni

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

“Non spetta agli insegnanti somministrare i farmaci per il diabete agli allievi bisognosi di cure, ma ad infermieri con una competenza professionale adeguata, anche quando ci sono insegnanti disponibili a farlo, come è successo finora e come continua purtroppo a succedere”.

È quanto sostengono i senatori Fabrizio Bocchino e Alessia Petraglia (Sinistra Italiana), in merito alle due mozioni sulla somministrazione dei farmaci, approvate oggi dal Senato, una delle quali co-firmata dallo stesso Bocchino.

“Per questo”, spiega Petraglia, “pur auspicando l’adozione rapida da parte del governo delle Linee guida per la somministrazione dei farmaci a scuola, Sinistra Italiana si è astenuta nel voto della mozione bipartisan che lascia spazio a un ruolo degli insegnanti in una pratica di pura pertinenza sanitaria”.

Sono quasi 6 mila (dati ISTAT, anni 2013-2014) le richieste di somministrazione di farmaci per continuità terapeutica nelle scuole primaria e secondaria, con riguardo in particolare al diabete. I farmaci sono stati assunti direttamente dall’alunno/a nel 26 per cento dei casi, sono stati somministrati da personale scolastico docente o non docente nel 48 per cento, o da un familiare nel 17 per cento. Solo una minoranza dunque delle somministrazioni avviene su controllo sanitario.

“La mozione di cui sono co-firmatario invece”, chiarisce Bocchino, “approvata anch’essa oggi, questa volta con il voto favorevole di Sinistra Italiana, non lascia margini di dubbio su chi deve occuparsi di un compito così delicato: solo ed esclusivamente figure professionali del servizio sanitario regionale, con una formazione specialistica”, conclude il Senatore


mercoledì 26 ottobre 2016 ore 18:35
giuliana gabrielli

25 mila nuove assunzioni 2016/17,

anche accorpando spezzoni in

scuole diverse.

E’ nella Legge di Bilancio

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Nella bozza del DDL di Legge di Bilancio confermata la presenza della trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto.

Ciò, secondo il Ministero, porterà alla creazione di 25mila nuove cattedre utili per mobilità e immissioni in ruolo e per le quali sono stati stanziati 140milioni di euro per il 2017 e 400 a partire dal 2018.

La creazione di queste cattedre avverrà accorpando spezzoni di orario aggregabili, anche in più scuole.

Secondo il MEF sarebbero meno le cattedre che si creeranno da questa operazione.


domenica 23 ottobre 2016 ore 21:22
giuliana gabrielli

Parla un prof di Bolzano: più soldi ma qui si sta

a scuola tutto il giorno

Reginaldo Palermo Domenica, 23 Ottobre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Fa notizia l’aumento di 2mila euro ai docenti del Trentino In molti si chiedono come sia possibile e ironicamente aggiungono: ma il Trentino non fa parte dell’Italia? 

Per capire i motivi di questo diverso trattamento abbiamo intervistato Antonio De Nardis, 27 anni, docente di Italiano L2 presso la scuola media di Glorenza in provincia di Bolzano.


Professore ci può descrivere sinteticamente come funziona la scuola nella vostra regione? 


Innanzitutto va ricordato a tutti che il Trentino Alto Adige è una regione a statuto speciale che delega alle due province autonome di Trento e Bolzano degli  speciali  poteri in materia di legislazione scolastica. Io conosco la realtà dell'Alto Adige, dove infatti coesistono ben tre intendenze scolastiche, una per ogni ceppo linguistico (italiano, tedesco e ladino), al fine di assicurare ad ogni gruppo linguistico la scuola nella propria madrelingua e lo studio come seconda lingua dell'altra lingua principale.  Ciò significa che nella scuola in lingua italiana tutte le materie sono impartite in italiano, però si apprende il tedesco come lingua seconda; nella scuola tedesca si fa lezione in tedesco, ma si studia l'italiano come seconda lingua; nella scuola ladina si lavora in parte in ladino (soprattutto nel primo ciclo) e si apprendono in egual modo entrambe le lingue principali (italiano e tedesco) lungo tutto il percorso di studi.


Va bene, ma come è possibile che nella vostra regione gli stupendi siano più alti rispetto al resto d'Italia? 


Va detto che qui i docenti di ogni ordine e grado rispondono sì alle norme del contratto nazionale, ma rispondono anche ad un contratto integrativo provinciale che "appesantisce" gli obblighi dei docenti, ma retribuisce il lavoro svolto in più con delle indennità provinciali. C'è perciò un trattamento diverso rispetto agli altri colleghi del resto del paese e quindi, secondo me, è giusto essere retribuiti di più, se si prestano più ore di servizio.


Il vostro contratto prevede i medesimi obblighi che hanno i docenti delle altre regioni?

Come ho già detto, il contratto provinciale prevede più obblighi del contratto nazionale. Ad esempio, il contratto è da 18 ore, ma con 2 ore in più da prestare eventualmente per supplenze. Inoltre, tutti i docenti altoatesini devono prestare ben 220 ore annue come attività funzionali all'insegnamento, a differenza del resto del Paese in cui si svolgono 40 + 40 ore. In queste 220 ore ricadono consigli di classe, consigli di plesso, collegi docenti, programmazioni settimanali di dipartimento (la cosiddetta Fachgruppe, 34 ore annuali), le ore annuali dei corsi di aggiornamento obbligatorie, le udienze dei genitori. Per non dimenticare delle sorveglianze obbligatorie da svolgere: sorveglianza all'ingresso dei ragazzi, sorveglianza durante la pausa e sorveglianza durante il servizio mensa. Oltre tutto ciò, va detto che qui esiste una sorta di organico funzionale. I docenti non esauriscono tutto il monte ore settimanale in lezioni frontali, ma una parte viene anche riservata per offrire corsi facoltativi opzionali (Wahlfach) e corsi della quota obbligatoria opzionale (Wahlpflichtfach).  
Senza entrare in troppi dettagli diciamo che si tratta di ore utilizzate per attività di compresenza e di progetto, attività che richiedono sempre un notevole impegno aggiuntivo per essere ideate e programmate.


In Trentino, per accedere ai concorsi per docenti, quante lingue bisogna conoscere?


Nella provincia di Bolzano si può insegnare solo nella scuola della  propria madrelingua, eccezion fatta per l'insegnamento della seconda lingua. Quindi in teoria non sarebbe necessario conoscere strettamente l'altra lingua del territorio, però sarebbe di gran lunga consigliabile conoscerla. I docenti di seconda lingua invece devono avere un livello almeno C1 (QCER) dell'altra seconda lingua, altrimenti non possono proprio accedere all'insegnamento della seconda lingua. Infatti, devono acquisire il cosiddetto Patentino di bilinguismo di livello A.


Lei pensa che il modello trentino possa essere facilmente  esportato nelle altre regioni?


Io sono sicuro che questo modello nel resto d'Italia incontrerebbe molto malcontento e molte riserve. Sicuramente ci sarebbero difficoltà nei primi tempi perché comporta accettare un totale sradicamento dei canonici tempi scuola con cui tutti siamo cresciuti e che conosciamo. Questo è un sistema che comporta molto lavoro in più, oltre il già tanto lavoro che c'è da fare normalmente. Questo sistema comporta che si sta molto, ma molto di più a scuola, soprattutto di pomeriggio. Diventa in pratica di più di un lavoro a tempo pieno. Però almeno c'è la gratificazione economica mensile...

 


domenica 23 ottobre 2016 ore 21:14
giuliana gabrielli

Bonus docenti: è un istituto di per sé antidemocratico e fallimentare. Va cancellato

200 milioni di euro, in quanto salario accessorio, devono tornare alla piena contrattualità. La FLC CGIL chiede in tutte le scuole l’informativa sull’entità del salario erogato a ciascun dipendente, come da contratto.

17/10/2016

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Da una nostra indagine svolta fra le RSU rappresentative di tutte le aree del Paese e degli ordini di scuola emerge che il bonus è avversato da quasi l’80% dei docenti, che esso è stato assegnato per il riconoscimento del maggior impegno in compiti organizzativi e didattici, esattamente come avviene per il FIS (Fondo dell’Istituzione Scolastica), che l’autocertificazione è stato lo strumento con cui si è rilevato e quantificato il lavoro svolto (anche qui come per il FIS).

Si conferma, dunque un principio: il bonus è salario accessorio. La sua modalità di assegnazione tramite evanescenti criteri interpretabili a discrezione di una sola persona che poi lo distribuisce a suo piacimento, non regge alla prova dei fatti.

La stessa pubblicazione di criteri e somme aggregate, di per sé procedura auspicabile di correttezza formale, non è sufficiente a dare conto dell’impiego di quelle somme.

Per avere una idea esatta di come il bonus/salario accessorio è stato assegnato occorre passare dall’informativa sindacale che metta le RSU nelle condizioni di sapere a chi e in quale entità il bonus è stato distribuito (esattamente come il FIS).

Ciò anche perché le due entità salariali retribuiscono le medesime tipologie di attività e ignorare i dettagli sull’impiego dell’una e dell’altra, non garantisce l’approccio ad una buona e successiva contrattazione (ad esempio per l’anno scolastico 2016-17).

Del resto lo stesso D.L.vo 33/2016 stabilisce che incarichi esterni ed interni devono riportare la descrizione e l’entità del salario erogato a ciascun dipendente. Ogni altra modalità di trasparenza lascia il tempo che trova.

La FLC CGIL, unitamente agli altri sindacati, persegue questa strada in ogni scuola, nella difesa di una organizzazione del lavoro in cui il contributo dei singoli sia oggetto di un patto di regole condivise e la ricaduta vada al miglioramento complessivo dell’offerta formativa. Senza nulla nascondere.

Su questo continueremo, affinché o i giudici o il Contratto mettano fine ad un istituto pensato per una scuola in cui la docenza italiana e la FLC CGIL non si riconoscono affatto.


sabato 22 ottobre 2016 ore 19:15
giuliana gabrielli

Precariato, Anief: non solo GaE, a novembre manifestazione dei docenti esclusi dal piano di assunzioni

di redazione


ORIZZONTESCUOLA

ANIEF – “Se il governo pensa di eliminare il precariato scolastico svuotando solo le GaE si sbaglia di grosso, perché l’80 per cento dei 100mila supplenti che annualmente si legano alla scuola con una supplenza su posto libero, viene chiamato già oggi dalla seconda fascia delle graduatorie d’istituto: è ora di finirla con questo equivoco.

Abbiamo intenzione di chiamare a raccolta a Roma i tanti esclusi dal piano di assunzione del governo per una grande manifestazione nazionale”. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario organizzativo Confedir, commentando le risposte fornite dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a proposito dei problemi che stanno caratterizzando l’anno scolastico.

In Senato, il ministro ha detto che le GaE sono “un’anomalia del sistema” e che “è insito nella definizione stessa di graduatoria ad esaurimento l’idea che si accumulino centinaia di migliaia di persone con una prospettiva di stabilità impossibile e che queste persone debbano aspettare un altrettanto utopistico orizzonte di assunzione”. Giannini ha aggiunto che, giacché d’ora in poi il concorso rimane da oggi “l’unico strumento per poter accedere al mondo della scuola”, per eliminare il problema delle graduatorie non resta che puntare alla “soppressione definitiva” delle GaE.

“Sulla progressiva eliminazione di candidati presenti in una parte delle Graduatorie ad esaurimento – ribatte il presidente nazionale Anief – non c’è proprio nulla di cui felicitarsi. Se non altro perché prima è stato stabilizzato il personale abilitato delle GaE esaurite, anche attraverso il piano straordinario della Legge 107/2015 ma, ora, lo stesso personale abilitato all’insegnamento, dal 2011 in poi, viene escluso da tutto. Anziché assumerlo a tempo indeterminato, viene allontanato persino dalle supplenze annuali, laddove abbia svolto oltre 36 mesi a partire dal 1° settembre scorso (anche se tale procedura, introdotta dalla Legge 107/15 vale solo nei casi di assegnazione di cattedre vacanti sino al 31 agosto): ribaltando, pertanto, il senso delle direttive UE e della Corte di Giustizia europea che intendono la soglia dei tre anni, pure non continuativi, un limite che una volta superato permette di essere automaticamente assorbiti nei ruoli dello Stato. In Italia, invece, si è ribaltano il concetto tirando su una barriera temporale che respinge il lavoratore”.

“Per non parlare – continua Marcello Pacifico – della tendenza crescente delle migliaia di supplenze conferite attraverso la sola ‘messa a disposizione’: assegnate dunque a precari nemmeno abilitati che, tra l’altro, sono gli stessi candidati docenti, reputati oggi utili per le supplenze, ma non al punto da meritarsi l’accesso all’ultimo Concorso a cattedra. Stando così le cose, considerando la mancanza di coerenza e di un filo conduttore nella gestione dei docenti precari, riteniamo che sia giunto il momento di farsi sentire in piazza: per questa ragione, Anief ha intenzione di chiamare tutti gli esclusi dal piano di assunzione del governo, per svolgere una manifestazione a Roma, da attuarsi nel prossimo mese di novembre”.

“L’obiettivo dell’iniziativa è certamente quello di sensibilizzare il Parlamento sulla difficile fase di precarietà che continua a colpire la scuola italiana. Il governo vorrebbe far credere che per vincere la supplentite basterebbe svuotare le graduatorie ad esaurimento: non è così. Pensi, piuttosto, ad assumere i precari come si fa nel resto d’Europa, dove un docente abilitato non viene allontanato dalla scuola ma accolto non appena si liberano i posti. Da noi in Italia, invece, – conclude il sindacalista Anief-Cisal – i posti ci sono ma li teniamo in ‘naftalina’, dichiarandoli non totalmente liberi”.


sabato 22 ottobre 2016 ore 19:11
giuliana gabrielli

Inaugurazione anno accademico a

Palermo, contestato il Capo del Governo

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

Presente oggi a Palermo il premier Matteo Renzi per l’inaugurazione dell’anno accademico presso il teatro Massimo.

L’accoglienza non è stata delle migliori, come apprendiamo dall’Ansa, infatti, il Capo del Governo è stato contestato da un gruppo di studenti dei collettivi e ragazzi dei centri sociali, partiti da Piazza Pretoria, che hanno espresso la loro idea sul Governo attualmente in carica su uno striscione, riportante la frase “Cacciamo Renzi”.

La protesta si è fatta sentire non solo nei pressi del Massimo, ma anche in via Ruggero Settimo, che si trova a poca distanza dal Teatro. Qui hanno protestato docenti precari, maestri dell’infanzia, ricercatori, studenti dell’UDU e della Rete degli studenti medi.


venerdì 21 ottobre 2016 ore 21:05
giuliana gabrielli

Einstein e il violino geniale

Pasquale Almirante Venerdì, 21 Ottobre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

Fate suonare il violino a vostro figlio se volete che diventi un genio come Einstein che lo suonava e che una volta disse: se non fossi stato capace di pensare in musica non avrei mai potuto elaborare la teoria della relatività.

 Dunque, riporta Il Corriere della Sera, quelli che studiano per passione più che per zelo, che non cercano di compiacere i genitori con i bei voti e il dieci in condotta ma che sanno pensare con la propria testa,  saranno i grandi visionari di domani, non i primi della classe o i piccoli geni della matematica o del computer.

Secondo il professor Adam Grant, docente alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania, autore del bestseller Originals: How Non-Conformists Move the World  genio e creatività vanno e lo dimostra il fatto che se si fa un censimento degli scienziati che hanno vinto il Nobel, molti di loro sapevano anche suonare uno strumento musicale, scrivevano poesie, erano discreti pittori dilettanti, ottimi ballerini, amavano recitare o fare giochi di prestigio


venerdì 21 ottobre 2016 ore 21:02
giuliana gabrielli

Giannini: d’ora in poi per diventare docente bisogna fare il concorso, ma le GaE vanno svuotate

Alessandro Giuliani Giovedì, 20 Ottobre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

“Il concorso resta da questo momento in poi l'unico strumento per accedere al mondo della scuola”.

Lo ha ribadito il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini: il 20 ottobre, parlando nel corso di un question time a Palazzo Madama, il responsabile del Miur ha dichiarato in aula che fare un concorso pubblico per diventare insegnante “diventerà un meccanismo che con cadenza triennale potrà consentire a chi si laurea di entrare nel mondo della scuola attraverso la porta principale”.

A proposito delle Graduatorie ad esaurimento, Giannini però ha lasciato aperta una porta. E nemmeno secondaria. Perché, riferendosi alle GaE, ha spiegato che ora “è necessaria una fase transitoria per arrivare alla loro soppressione definitiva” e dunque fino a quel momento per le assunzioni resterà il doppio canale: “50% attraverso il concorso e 50% dalle graduatorie”.

Parlando, infine, dell’ultimo concorso per docenti, bandito nel 2016, Giannini ha tenuto a dire che le procedure concluse sono il 55% e hanno riguardato 21.640 posti: tutti i vincitori – ha concluso il ministro - saranno assunti nel triennio 2016-2018 e che i tempi di svolgimento delle procedure corrispondono alla complessità delle stesse.

Ricordiamo che a causa dell'alto numero di bocciature da parte delle commissioni, circa 20mila dei 63mila posti messi a bando non verranno assegnati. Favorendo proprio i docenti precari abilitati oggi presenti nelle GaE (anche se non vale per tutte le graduatorie provinciali, perchè diverse risultano già esaurite).

 


giovedì 20 ottobre 2016 ore 22:04
giuliana gabrielli

Concorso dirigenti, saranno banditi posti        liberi prossimi tre anni

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

A dirlo il Ministro Giannini che oggi ha risposto ad una interrogazione parlamentare sulle reggenze dei dirigenti scolastici.

“Nell’arco di un anno e mezzo il fenomeno delle ‘reggenze’ avrà una drastica riduzione”, ha detto.

Il ministro ha sottolineato che per il 2016-2017 sono state autorizzate 285 immissioni in ruolo di dirigenti scolastici. Ha quindi ricordato che il Miur sarà gestore del prossimo concorso per dirigenti scolastici. L’intenzione è quella di bandirlo per tutti i posti vacanti e disponibili in quest’anno scolastico, nonché per quelli che si renderanno tali nel successivo triennio. “Questo consentirà – ha concluso il ministro – di limitare le reggenze”.


giovedì 20 ottobre 2016 ore 21:59
giuliana gabrielli

Mobilità: i docenti vogliono una domanda in cui poter scegliere posto comune o       potenziamento

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

I docenti assunti prima dell’a.s. 2015/16, che quest’anno hanno presentato domanda di mobilità, anche su scuola e non su ambito territoriale, lo hanno fatto a “scatola chiusa”, senza cioè sapere se i posti a disposizione fossero posti comuni o di potenziamento.

Per molti la sorpresa è arrivata solo a settembre, in seguito all’assunzione di servizio nella scuola di trasferimento, in quanto la risposta del Miur per confermare l’accoglimento della domanda di mobilità non faceva alcun accenno al posto di potenziamento. Diceva soltanto se l’insegnante era stato trasferito su posto comune o di sostegno, unica distinzione presente nella domanda.

I docenti lamentano altresì che i sindacati, in sede di consulenza per la presentazione della domanda, non hanno avvertito i docenti del “rischio” di poter essere trasferiti su cattedre di potenziamento. Era infatti diffusa la convinzione tra i docenti assunti ante legem 107 che il potenziamento riguardasse solo i neoassunti dall’a.s. 2015/16 e che tali posti continuassero ad essere disponibili solo per loro.

Ma la legge 107/215 aveva già cambiato le carte in tavola nel momento in cui introduceva il concetto di “organico dell’autonomia” e affermava ”

L’organico dell’autonomia comprende l’organico di diritto e i posti per il potenziamento, l’organizzazione, la progettazione e il coordinamento, incluso il fabbisogno per i progetti e le convenzioni di cui al quarto periodo del comma 65.”

Dunque se la mobilità per l’a.s. 2016/17 è avvenuta sui posti dell’organico dell’autonomia, necessariamente tra questi vi erano anche quelli di potenziamento.

Il problema però non è il posto di potenziamento in sè, ma il cattivo utilizzo di cui se ne dispone in alcune (molte?) scuole. Continuiamo a registrare giornalmente testimonianza di docenti che ci raccontano di aver perso il proprio status di insegnante, per diventare “tappabuchi”, soprattutto in queste settimane in cui gli organici non sono ancora completi e per evitare di allarmare le famiglie per gli orari ridotti, i Dirigenti hanno approfittato dell’occasione di questi docenti. E i progetti per i quali è stato creato il posto di potenziamento? In alcune scuole non possono esistere, perchè per non creare gli esuberi, sono stati assegnati alle scuole docenti di classi di concorso non richieste. In altri, li si è messi da parte, o devono ancora essere strutturati.

Nel frattempo, i docenti pensano già alla prossima mobilità. Che, è vero, coinvolgerà tutti negli ambiti territoriali tramite la chiamata diretta, ma se si permette di scegliere tra posto comune e di potenziamento, forse ancora una volta i docenti sarebbero tentati dal presentare la domanda.

La contrattazione per il nuovo contratto sulla mobilità è ancora lontana, avremo modo di riparlarne.


mercoledì 19 ottobre 2016 ore 22:42
giuliana gabrielli

Pubblicato il:19 ottobre 2016-BLASTINGNEWS

Luigi Rovelli

Scuola, caos mancanza docenti ultime

news:

il disastro continua, ecco i numeri

Ultime notizie scuola, mercoledì 19 ottobre 2016: Donazzan contro Giannini 'Se non conosce la scuola, non può fare il ministro'.

Ultime notizie scuola, mercoledì 19 ottobre 2016: caos per la mancanza di insegnanti, soprattutto al Nord

'Se il ministro dell'Istruzione #Stefania Giannini non conosce la #Scuola, non può fare il ministro'. Parole dure quelle pronunciate dall'assessore regionale del Veneto, Elena Donazzan e che suonano come risposta ai ripetuti tentativi del numero uno del #Miur di minimizzare i gravi disagi che stanno incontrando moltissime scuole, specialmente quelle del Nord, in questo avvio di anno scolastico 2016/2017. 'Sarebbe un disastro se fossimo a Natale' ha detto il ministro, sottolineando come non vi sia nulla di patologico, visto che queste situazioni si ripresentano puntualmente ogni anno e che serve qualche settimana per 'normalizzarle'.

Ultime news scuola, 19 ottobre: 'Se l'onorevole Giannini non conosce la scuola, non può fare il ministro'

Come riportato dal quotidiano 'Repubblica', i fatti parlano di migliaia di cattedre ancora vacanti ad oltre un mese dal suono della prima campanella: stiamo assistendo ad una vera e propria girandola di insegnanti, con le scuole alla disperata ricerca di personale per il sostegno. Secondo alcune stime dei sindacati, i numeri sono da far riflettere seriamente: si parla di una mancanza di almeno 20.000 insegnanti e non è assolutamente scontato che si possano trovare i docenti aventi titolo per ricoprire determinate cattedre.

Caos mancanza docenti ultime notizie: almeno 20.000 cattedre vacanti, a Milano gravissimi disagi

Prendiamo per esempio la situazione relativa a Milano. Quattromila cattedre vacanti nella scuola primaria, ma la situazione è difficile anche per la scuola media e per le superiori: sono 571 le cattedre disponibili per Matematica e Scienze alle scuole medie (tra cattedre intere e spezzoni), mentre si dovranno trovare oltre 250 professori di Italiano tra medie e superiori. 

Ma la situazione è drammatica, anche e soprattutto per quanto riguarda il sostegno, anche a Firenze e a Bologna, mentre a Torino è attesa per oggi, mercoledì 19 ottobre, la nomina di 372 docenti per le scuole superiori, a cui affidare gli studenti che presentano disabilità.

Disagi causati, nella stragrande maggioranza dei casi, dalle nomine tardive dei docenti di ruolo e dalle assegnazioni provvisorie che hanno permesso a moltissimi docenti del Sud di rinviare di un anno il loro spostamento nelle scuole del Nord.


mercoledì 19 ottobre 2016 ore 21:07
giuliana gabrielli

Formazione docenti: può il collegio

docenti deliberare obblighi per tutti?

Anna Maria Bellesia Mercoledì, 19 Ottobre 2016

Presto i collegi docenti saranno chiamati a deliberare sul Piano Formativo triennale con le Unità Formative da svolgere. Ma può il collegio imporre con una delibera carichi di lavoro obbligatori per tutti i docenti?

Come spiegato in un precedente articolo, le azioni formative per gli insegnanti di ogni istituto sono inserite nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, che va ad integrare il Ptof, elaborato dal collegio docenti sulla base degli indirizzi del dirigente scolastico.

Le Unità Formative devono indicare la struttura del percorso formativo, nel quale sono comprese sia le attività in presenza, sia tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali.

 

I collegi devono stare attenti alle delibere e non andare oltre le proprie competenze.

Va ricordato che il collegio dei docenti ha potere deliberante esclusivamente in materia di funzionamento didattico ed esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente (T.U. n. 297/94, art. 7, vigente). Gli obblighi di lavoro e gli impegni del personale docente, articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali insegnamento, sono descritti nel piano annuale delle attività e corrispondono a quanto definito nel Contratto.

Solo il Contratto collettivo può stabilire diritti e obblighi relativi al rapporto di lavoro.

Lo stabilisce il D.L.vo n. 165/2001, aggiornato alla riforma Brunetta. Il Contratto di lavoro vigente riconosce l’importanza di aggiornamento e formazione quale diritto/dovere intrinseco alla funzione docente.

La legge 107/2015 stabilisce invece che la formazione in servizio dei docenti è obbligatoria, e quindi un dovere, ma serve il rinnovo contrattuale per determinare la quantificazione oraria e le modalità.

Il Ministero lo sa benissimo, infatti non impone alcuna quantificazione oraria obbligatoria.

Anzi sottolinea che “è importante qualificare, prima che quantificare, l’impegno del docente considerando non solo l’attività in presenza, ma tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali”. “L’obbligatorietà non si traduce, quindi, automaticamente in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano”.

 

Ciò premesso, quali criteri possono seguire i collegi docenti per le Unità Formative?

 

1) Fare in modo che sia riconosciuta la formazione pregressa di quei docenti che hanno sempre svolto attività formative come dovere deontologico (e sono il 75-76%, come riporta lo stesso Miur).

2) Comprendere nelle Unità Formative tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali (formazione a distanza, ricerca/azione, lavoro in rete, approfondimento personale e collegiale, documentazione, progettazione), come indicato dal piano nazionale.

3) Comprendere nelle Unità Formative le opportunità di apprendimento formali, informali e non formali, come avviene in Europa e negli ordini professionali.

4) Fare riferimento a come è strutturata la formazione negli ordini professionali, come suggerisce lo stesso Miur. L’ordine degli ingegneri, ad esempio, opera una distinzione fra attività di formazione formale (master, dottorati di ricerca, corsi universitari con esame finale); formazione non formale (frequenza frontale o a distanza di corsi e seminari riconosciuti); formazione informale (aggiornamento legato all’attività professionale dimostrabile, pubblicazioni, brevetti, partecipazione a commissioni tecniche e di studio, partecipazione a interventi di carattere sociale/umanitario inerenti l’ambito professionale). Potrebbe essere un utile modello di riferimento.

5) Va tenuto presente che “Le scuole riconoscono come Unità Formative la partecipazione a iniziative promosse direttamente dalla scuola, dalle reti di scuole, dall’Amministrazione e quelle liberamente scelte dai docenti, purché coerenti con il Piano di formazione deliberato dal Collegio Docenti” come è scritto nel piano nazionale.

 

Documenti: Miur, Piano nazionale per la formazione dei docenti 2016-2019

 

Per approfondire: Piano formazione docenti: le buone intenzioni e le criticità.

 

Altri articoli collegati della Tecnica della Scuola:

 

Formazione obbligatoria docenti, ecco come è strutturata l’Unità Formativa

Formazione obbligatoria docenti: a cosa serve il portfolio?


mercoledì 19 ottobre 2016 ore 21:03
giuliana gabrielli

Reti di ambito, i presidi delle scuole

“capofila” non gestiranno supplenze

e assunzioni

Alessandro Giuliani Mercoledì, 19 Ottobre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

È un progetto che si concretizzerà tra diversi anni quello di vedere assegnate alle scuole “capofila” delle Reti di ambito le attuali funzioni degli ex Provveditorati agli Studi.

Ad iniziare dalla gestione dei supplenti annuali e delle immissioni in ruolo. Perché almeno sino a quando continueranno ad esistere le Graduatorie ad esaurimento, sarà necessario mantenere in vita gli attuali Ambiti territoriali scolastici.

Solo successivamente, a GaE chiuse, sarà possibile gestire supplenze e assunzioni direttamente dalle scuole “capofila”. Perché, in presenza delle sole graduatorie d’Istituto e di quelle di merito, derivanti dai vincitori dei concorsi a cattedra, la gestione sarebbe molto più agevole. Mentre con le Gae, è necessario il manenimento in vista di un organismo superiore e, soprattutto, super partes.

Ma per vedere cancellate le Graduatorie provinciali, a differenza di quanto sostengono a turno i rappresentanti di Governo, bisognerà attendere diversi anni.

Quello di vedere in carico ai presidi-manager più abili, le funzioni amministrative degli ex provveditorati agli Studi, diventa quindi un progetto a lunga scadenza.

Per i presidi destinati a diventare dirigenti degli istituti “capofila”, che temevano un surplus di carico di lavoro, si tratta quindi di una buona notizia. Spetterà loro, comunque, come previsto dalla Legge 107/2015, invece “esercitare in comune una o più attività, rientranti nei rispettivi Piani dell'Offerta Formativa, allo scopo di accrescere la reciproca competenza innovativa scolastica”.

Come spetterà a questi istituti “guida”, prescelti dagli uffici scolastici territoriali, a decidere anche come investire i fondi della formazione permanente del personale, in particolare dei docenti, presentata nei giorni scorsi al Miur.

Per quanto riguarda la gestione del personale, invece, i tempi sono tutt’altro che maturi.


mercoledì 19 ottobre 2016 ore 21:00
giuliana gabrielli

Mail, sms e whatspp:

diffidati i dirigenti scolastici

Reginaldo Palermo Martedì, 18 Ottobre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

 

Prima o poi doveva capitare: tirare troppo la corda ed esagerare è servito solo ad esasperare gli animi. E così adesso anche i sindacati protestano.


Stiamo parlando della prassi che che si è consolidata in molte scuole italiane di convocare riunioni anche ufficiali usando canali del tutto impropri, come per esempio SMS e whatsapp.
A Rovigo Cgil, Cisl e Snals hanno deciso di dire basta e hanno diffidato i dirigenti scolastici della provincia.
"Pervengono alle scriventi organizzazioni - scrivono i sindacati - numerose segnalazioni in merito a disposizioni di servizio comunicate al personale (docente e Ata) a tutte le ore del giorno, serali e festive comprese, via Sms, WhatsApp, mail private o istituzionali riguardanti riunioni collegiali, modifiche dell’orario o altre disposizioni ritenute urgenti. Tali forme non sono previste dalla normativa vigente e quindi non si possono configurare come ordine di servizio."

E' del tutto evidente che le comunicazioni inviate con questi mezzi non hanno alcun valore ufficiale in quanto non vi è nessuna certezza che il destinatario l'abbia letta.
Ed è altrettanto ovvio che nessun docente e nessun altro dipendente può essere in qualche modo "obbligato" a consultare posta elettronica e telefonino anche nei giorni festivi.
Va anche detto che un uso razionale e moderato di tali strumenti potrebbe anche essere utile, ma purtroppo gli eccessi ci sono e non mancano segnalazione fatte anche alla nostra redazione. E ci sono casi davvero assurdi come quello di docenti raggiunti tramite whatspp alle 6,30 del mattino con messaggi di questo tenore inviati dal coordinatore di plesso: "In  classe IIIA alle 8 non c'è l'insegnante titolare, chi può fare una sostituzione ?"
Si tratta di palesi esagerazioni, a cui Totò avrebbe risposto: "Ogni limite ha una pazienza".
E così a Rovigo anche i sindacati hanno perso la pazienza, ma c'è da credere che anche in altre province potrebbe accadere la stessa cosa.


domenica 16 ottobre 2016 ore 21:33
giuliana gabrielli

Lavoratori autoconvocati della scuola


domenica 16 ottobre 2016 ore 21:32
giuliana gabrielli

16/10/16.

SARÀ SOTTO IL MIUR ANCHE IL GIUDICE  IMPOSIMATO.

DIAMO UN CONTRIBUTO SERIO CONTRO LA DISINFORMAZIONE.

FACCIAMO GIRARE tutti OVUNQUE

DA QUI ALLO SCIOPERO ED AL NO RENZI DAY:

UNICOBAS-USB-USI.

SCIOPERO GENERALE 21 OTTOBRE: LA SCUOLA MANIFESTA DALLE  h.10.00
 

 

a Roma in V.le Trastevere sotto il Ministero dell'Istruzione.
Sarà presente anche Ferdinando Imposimato.


domenica 16 ottobre 2016 ore 20:59
giuliana gabrielli

Legge di stabilità: le nostre richieste
per docenti, educatori, ATA e dirigenti

Dopo l’incontro MIUR-sindacati del 10 ottobre e in vista della discussione in Parlamento della legge di stabilità 2017, la FLC CGIL ha fatto pervenire alla Ministra Giannini le richieste da tradurre in misure normative che si ritengono imprescindibili ai fini della funzionalità della scuola. In rapida sintesi:

  • ripristinare i 2.020 posti ATA e la possibilità di chiamare i supplenti
  • istituire l’organico funzionale per ATA, scuola dell’infanzia e educatori
  • stabilizzare nel diritto 30 mila posti di sostegno
  • più fondi per il salario accessorio, riutilizzo della Ria dirigenti, riordino delle reggenze.

I dettagli delle nostre richieste

Cordialmente
FLC CGIL nazionale

http://www.flcgil.it/scuola/legge-di-stabilita-le-nostre-richieste-al-gabinetto-del-ministro-per-docenti-educatori-ata-e-dirigenti.flc


domenica 16 ottobre 2016 ore 20:52
giuliana gabrielli

Lavoratori autoconvocati della scuola.


domenica 16 ottobre 2016 ore 20:34
giuliana gabrielli

Invitiamo le RSU, i lavoratori, gli studenti e i genitori

ad organizzare iniziative nelle scuole per discutere

della Riforma Costituzionale e per portare avanti

le ragioni del NO. 

 

Lavoratori autoconvocati della scuola

Votiamo No al Referendum Costituzionale

Il governo Renzi, non soddisfatto di aver duramente attaccato i diritti dei lavoratori e delle classi meno abbienti con una serie di leggi deleghe (in primis Jobs Act e Buona Scuola), vuole torcere in senso autoritario la Costituzione, mediante una legge di modifica costituzionale, che affiancata alla legge elettorale Italicum, ridurrà ulteriormente gli spazi di agibilità politica. Infatti in nome della governabilità per gli interessi della Troika (FMI, BCE e Commissione Europea), consegnerà la maggioranza dell’unica camera elettiva ad un partito di minoranza. Tutto questo in un Governo che mediante le leggi deleghe e gli innumerevoli decreti legislativi ha già nei fatti sottratto il potere legislativo al Parlamento, trasferendolo a se stesso. Ricordiamo che in base al principio di separazione dei poteri, previsto dalla nostra Costituzione, il Governo è detentore del potere esecutivo e non di quello legislativo. Con questa riforma si vuole prendere anche quello legislativo, e mettere una serie ipoteca anche su quello giudiziario.Infatti con un consenso limitato tra i votanti, in un paese dove l’astensione raggiunge quasi il 50% degli elettori, e vinto il ballottaggio con la seconda forza elettorale è possibile ottenere la maggioranza assoluta alla Camera (340 seggi su 630). Un provvedimento che mina completamente la rappresentatività della Camera e l’uguaglianza dei cittadini nell’esercitare il diritto di voto. Un meccanismo di voto che ricalca in parte quello della legge Acerbo, che consegnò il Paese nel 1924 alla dittatura di Benito Mussolini. Me mentre nella legge Acerbo era necessario almeno il 25% dei voti per ottenere i 2/3 dei seggi, con questa legge è sufficiente vincere un ballottaggio avendo una percentuale anche inferiore al 25% per avere quasi il 55% dei seggi. La combinazione di Italicum e riforma costituzionale impone inoltre i capilista bloccati, già bocciati dalla Corte Costituzionale, e la trasformazione del Senato in un organismo sostanzialmente di immunità per consiglieri regionali collusi con il malaffare. Viene quindi nei fatti eliminato il bicameralismo, compressa enormemente la democrazia, il tutto con un risparmio sostanziale di pochi milioni di euro (su un bilancio dello Stato di centinaia di miliardi di euro). E il “piazzista” Renzi prova a venderci, con un quesito ingannevole, questa riforma “truffa” come un grande risparmio per le casse dello Stato!

E’ significativo come questo Governo, non eletto da nessuno e andato in Parlamento con una legge incostituzionale (il Porcellum), e in netto calo di consensi, provi a rimanere a galla con alchimie elettorali, con l’irresponsabilità di poter consegnare il Governo del Paese ad una forza di minoranza non rappresentativa degli orientamenti politici dei cittadini. Inoltre i segretari di Partito avranno intero controllo sui propri eletti mediante il meccanismo dei capilista bloccati che permettono loro di decidere sostanzialmente chi verrà eletto in ogni seggio, assicurandosi in questo modo piena fiducia dei propri sottoposti anche in contrasto con la libertà di coscienza degli eletti. Notevole è l’analogia con la “Buona Scuola” che ha consegnato il governo delle scuole nelle mani di manager-padroni, esautorando i poteri democratici degli Organi Collegiali. D’altronde da un uomo che ricopre contemporaneamente il ruolo di capo del Governo e di capo del Partito, e che procede con arroganza e sordità alle consultazioni a lui non gradite, non ci si poteva aspettare altro!

Invitiamo tutti i lavoratori della scuola, gli studenti maggiorenni e i genitori degli alunni ad andare a votare in massa per il No al Referendum Costituzionale del 4 dicembre per difendere la democrazia, e per non perdere l’occasione per mandare a casa questo Governo di ladri e bugiardi, amici dei banchieri e dei poteri forti. Un no alla riforma costituzionale è un no al Jobs Act e alla Buona Scuola. Allo stesso tempo, invitiamo, in caso di vittoria del No e di dimissioni del governo, a mantenere alta la vigilanza democratica contro possibili inciuci che facciano rientrare dalla finestra ciò che abbiamo sbattuto fuori dalla porta.

Votiamo No al Referendum Costituzionale di Renzi e Boschi. Mandiamoli a casa il prima possibile prima che facciano ulteriori danni al Paese.


venerdì 14 ottobre 2016 ore 21:18
giuliana gabrielli

I Partigiani della Scuola sull'esito del

referendum legge 107 e sul referendum

costituzionale

Lara La Gatta Venerdì, 14 Ottobre 2016

LA TECNICA DELLA SCUOLA

È notizia di qualche giorno fa il mancato raggiungimento delle firme per il referendum per abrogare 4 norme della legge 107 sulla "Buona Scuola".

Nonostante gli sforzi di cittadini e docenti infatti le 515.000 firme raccoltre non sono bastate alla Cassazione per la liberatoria al voto, perché le firme ammesse sarebbero state poco meno di 500.000, quindi in numero non sufficiente.

"Ci viene fatto di chiederci - scrivono a tale proposito in un comunicato i Partigiani della Scuola Pubblica - come sia riuscito invece il PD, che ha fatto sì e no un banchetto di mezza giornata al mese in alcune città d’Italia, a ottenere (solo per sponsorizzare il referendum costituzionale) più delle firme valide che sono state raccolte dai volontari della scuola". 

I Partigiani sono anche molto critici nei confronti dei mezzi di informazione: "Nessuna testata nazionale ha mai parlato del referendum contro la “buona scuola”, contro l’Italicum e per i beni comuni, se non ieri per sottolinearne il cattivo esito, a testimonianza una volta di più che gli spazi per la democrazia nell’era Renzi sono meno di nulla!".

Così come molto critica è la loro posizione verso il Referendum costituzionale del 4 dicembre: "Perché un governo vuole limitare il confronto parlamentare, riducendo il parlamento un organo di mera ratifica del proprio operato?" "Cos’ha di positivo per i cittadini questa concentrazione di poteri nelle mani del Premier?" "Cos’ha di positivo per il cittadino non poter più eleggere direttamente il senato?" sono alcune delle domande poste dai Partigiani, i quali concludono: "Per tutti questi motivi il prossimo appuntamento con il governo Renzi è  per il 4 dicembre 2016:  la scuola della Repubblica alla proposta della modifica della Costituzione vota NO!"


giovedì 13 ottobre 2016 ore 23:30
giuliana gabrielli

Collegio dei docenti: è possibile

inserire un argomento all’ordine del

giorno nel corso della seduta?

di Paolo Pizzo

ORIZZONTESCUOLA

 

 

L’ordine del giorno e la durata della seduta sono indicati nella convocazione dell’organo collegiale.

Ricordiamo che le modalità di convocazione sono stabilite da un regolamento interno alla scuola, in assenza si applica l’art 40 del D.lgs 297/1994 il quale stabilisce che “In mancanza dei regolamenti interni previsti dal presente titolo gli organi collegiali operano sulla base di regolamenti tipo predisposti dal Ministero della pubblica istruzione.”

Nel nostro caso si dovrà applicare la C.M. n. 105 del 16/04/1975 che dispone:

  • La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso – di massima non inferiore ai 5 giorni – rispetto alla data delle riunioni.
  • La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante affissione all’albo di apposito avviso; in ogni caso, l’affissione all’albo dell’avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell’organo collegiale.
  • La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo collegiale.

È possibile discutere di argomenti non compresi nell’o.d.g ed eventualmente deliberare in tal senso?

In linea generale l’organo collegiale può legittimamente deliberare solo su questioni che siano state preventivamente e precisamente indicate nellordine del giorno di cui all´atto di convocazione.

Esistono però delle eccezioni stabilite dalla giurisprudenza:

  • nella decisione n. 679 del 14 luglio 1970 del Consiglio di Stato è specificato:  “è legittima la deliberazione di un organo collegiale adottata in ordine a una materia non specificamente indicata all´ordine del giorno, allorché risulti per certo che tutti i componenti del Collegio erano preparati per discutere l´argomento e lo hanno discusso, deliberando all´unanimità”.
  • nella decisione n. 321 del 10 luglio 1985 TAR ritorna sull’argomento specificando: “È illegittima la deliberazione dell´organo collegiale che sia stata assunta su un argomento non inserito preventivamente all´ordine del giorno, salvo che alla trattazione della questione abbiano partecipato tutti gli aventi diritto”.

Pertanto, la deliberazione è possibile solo alle condizioni indicate nelle sentenze citate, che esprimono la necessità di un voto consapevole ed adeguatamente preparato per ciascun membro dell´organo collegiale.


giovedì 13 ottobre 2016 ore 23:30
giuliana gabrielli

Buona scuola, il referendum non si farà:

le firme valide sono meno di 500 mila

R.it

http://www.repubblica.it/scuola/2016/10/12/news/buona_scuola_salta_il_referendum-149618350/


giovedì 13 ottobre 2016 ore 23:29
giuliana gabrielli

Vincitori del concorso per i Licei Musicali:

Ministro Giannini, quando verremo assunti?

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

 

I vincitori di concorso per i Licei Musicali , alla data odierna circa 300 docenti (già abilitati attraverso percorsi selettivi e in molti casi da anni impiegati come precari nella scuola italiana), chiedono al Ministro Stefania Giannini di chiarire i tempi e le modalità con le quali verranno effettuate le loro assunzioni.

Vittime di una situazione paradossale, nonostante essi siano i primi ed unici ad aver vinto un concorso per l’insegnamento di tali discipline d’indirizzo, non solo non possono ancora essere assunti a causa della mancata autorizzazione delle cattedre in organico di diritto, ma nemmeno riescono ad accedere alle supplenze su quei ruoli a causa del perdurare di regole per l’assegnazione degli incarichi annuali ormai obsolete e che avevano la loro giustificazione giuridica e amministrativa nell’assenza di graduatorie specifiche.

Tutto ciò determina una situazione incerta e poco chiara, che va a svantaggio della certezza del diritto e del buon andamento della Pubblica Amministrazione.

Mentre i vincitori del concorso attendono, “parcheggiati” nelle Graduatorie di Merito, altre categorie continuano a maturare servizio su quegli insegnamenti e avanzare diritti su posti che, lo ricordiamo, ad oggi avrebbero un personale più che qualificato e selezionato atto a ricoprirli.

Fanno inoltre sorridere gli accorati appelli alla continuità didattica del “Coordinamento dei docenti utilizzati nei Licei Musicali”, quella stessa continuità che è stata per anni negata agli alunni delle loro sedi di titolarità (le scuole secondarie di I grado), ancora oggi costretti a fare un mese di lezione col titolare, due con il supplente “fino all’avente diritto” e il resto dell’anno con l’avente diritto. La continuità didattica è un diritto dello studente in qualsiasi fase della sua crescita e in ogni grado d’istruzione, mentre tali comportamenti e rivendicazioni sottintendono pericolose differenze tra studenti di serie A e studenti di serie B.

La vera continuità didattica negata, a nostro modo di vedere, è quella degli alunni che avrebbero diritto a cominciare a studiare con i docenti che spettano loro secondo legge e invece subiscono ancora i ritardi dell’Amministrazione e gli interessi particolaristici di gruppi più o meno organizzati.

Ancora meno convincenti appaiono le critiche di chi, forse per condizione personale, contesta la scelta di consentire agli abilitati sulle ex classi A31/32 e A77 la partecipazione al Concorso per i Licei musicali. È infatti noto che in questi anni, in attesa del riordino delle classi di concorso, hanno insegnato nei licei docenti in possesso delle suddette abilitazioni e che, d’altra parte, non esistevano altre possibilità di accesso ai ruoli dell’insegnamento per i diplomati di vecchio e nuovo ordinamento dei Conservatori. Per quanto riguarda poi i diplomati in specialità strumentali non ricomprese nella ex classe A77, è bene chiarire che essi hanno comunque avuto la possibilità di abilitarsi attraverso il Tfa e il Pas delle classi A31/32.

Si ricorda , infine, come sia stata decisione di questo Ministero quella di bandire le cattedre disponibili nei Licei musicali a fronte di un numero davvero esiguo di posti banditi per le discipline musicali nella Scuola Secondaria di I grado il che, assieme alla previsione del limite di idonei del 10%, ha fatto sì che la maggior parte dei vincitori per i Licei musicali non abbia ad oggi altra prospettiva di stabilizzazione se non all’interno di tali istituzioni scolastiche .

Pertanto, si chiede al Ministro di definire urgentemente le modalità di immissione in ruolo di tali vincitori di concorso, al fine di garantirne l’assunzione in tempi certi e rapidi , coordinando le procedure con la naturale necessità di valorizzare anche le esperienze e le professionalità maturate in questi anni, ma  ponendo in primo piano la norma costituzionale che vede nel pubblico concorso la via principale di accesso ai ruoli della Pubblica Amministrazione.

Coordinamento Nazionale dei Vincitori di Concorso per i Licei Musicali

Coordinamento Nazionale Tfa

 


mercoledì 12 ottobre 2016 ore 22:22
giuliana gabrielli

Nuovo PAS per non abilitati e futuro II fascia graduatorie di istituto. Il 23 novembre ne discuterà il Senato

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

“Il capogruppo della Lega Nord al Senato, Gian Marco Centinaio, ha spuntato per il prossimo 23 novembre la calendarizzazione a Palazzo Madama delle mozioni sugli insegnanti precari.

In quella data potrebbero essere già arrivate al voto anche quelle depositate in Liguria, Veneto, Umbria ed Emilia-Romagna, dopo i successi in Lombardia e – a sorpresa, trattandosi di Regioni a guida Pd – in Toscana e Marche”.

Lo annuncia Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione del Carroccio, che ha avviato una vera e propria campagna a tutti i livelli istituzionali contro il rischio “esodati” nella scuola che, afferma Pittoni , «potrebbe tradursi in un’autentica emergenza sociale.

Con questi documenti – spiega – domandiamo al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini chiarimenti sul futuro dei docenti abilitati della seconda fascia d’istituto e, allo stesso tempo, l’impegno su un decreto che proroghi i termini del provvedimento sui “Percorsi abilitanti speciali” per gli insegnanti della terza fascia con adeguati livelli di esperienza.

Nel mirino è il comma 131 della legge sulla “Buona scuola”, per cui “a decorrere dal 1° settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato… non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi”».


mercoledì 12 ottobre 2016 ore 22:16
giuliana gabrielli

Accusati di aver utilizzato fondi

progetti scolastici per scopi personali.

Chieste condanne da 2 a 7 anni per

insegnanti e funzionari USR.

di redazione

ORIZZONTESCUOLA

La notizia è riportata dall’ANSA e riguarda un’inchiesta, relativa al periodo 2006 – 2009 per alcune scuole del capoluogo molisano.

Le richieste di condanna – scrive l’Agenzia – riguardano sette dei 12 imputati tra funzionari dell’Ufficio scolastico regionale, professori e impiegati. Secondo l’accusa avrebbero utilizzato fondi destinati a progetti scolastici per scopi personali.

L’inchiesta, relativa al periodo 2006-2009, ruotava soprattutto attorno all’Istituto Montini del capoluogo. Il pubblico ministero ha, tra le altre cose, chiesto l’assoluzione per l’ex provveditore agli Studi del Molise, Giuseppe Boccarello, difeso dall’avvocato Mariano Prencipe (solo per due ipotesi di reato è stato chiesto il proscioglimento per sopravvenuta prescrizione).

Il processo si avvia alla chiusura, il 24 ottobre prossimo parleranno le parti civili, mentre successivamente il 17 novembre ci saranno le arringhe di tutti gli avvocati difensori e la camera di consiglio per la sentenza..


mercoledì 12 ottobre 2016 ore 10:59
giuliana gabrielli

Utilizzazione e assegnazione

provvisoria in altro grado e punteggio

servizio: come si valuta?

di Giovanna Onnis

ORIZZONTESCUOLA

 

La mobilità annuale in altro grado di istruzione è spesso causa di preoccupazione per i docenti coinvolti che temono di non poter valutare per intero l’anno di servizio prestato in utilizzazione o assegnazione provvisoria.

Il timore che molti docenti esprimono alla nostra redazione e che riteniamo infondato, riguarda il dimezzamento del punteggio spettante per l’anno di servizio in mobilità annuale, in quanto prestato in altro grado di istruzione.

Questi docenti temono di dover valutare l’anno di servizio con il punteggio dimezzato cioè 3 punti anziché 6 punti.

Riteniamo doveroso rassicurarli sostenendo con assoluta certezza che l’anno di servizio in utilizzazione o assegnazione provvisoria svolto in altro grado di istruzione deve essere valutato come se fosse svolto nel ruolo di appartenenza, cioè 6 punti senza nessuna penalizzazione.

Un chiarimento a parte merita il caso di servizio prestato in utilizzazione o assegnazione provvisoria sul sostegno, anno di servizio che potrà essere valutato doppio, cioè 12 punti, solo dai docenti titolari sul sostegno.

La pretesa espressa da molti docenti titolari su posto comune, ma in servizio per utilizzazione o assegnazione provvisoria sul sostegno, di raddoppiare il punteggio di servizio in quanto svolto sul sostegno, è priva di qualsiasi fondamento e pertanto dovranno valutare il servizio come svolto nella tipologia di posto di titolarità, quindi 6 punti

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